ROSARNO (RC) – L’Otto marzo celebrato nella biblioteca comunale

di CATERINA RESTUCCIA – «Mi sentivo come nella tela del ragno» si confessa così, parlando della sua esperienza e dello scampato tentato femminicidio a suo danno, l’avvocata Emanuela DeRito, che è stata la voce commossa, ma anche forte di testimonianza a chiusura dell’incontro dell’otto marzo nella cittadina medmea, presso i locali eleganti e curati della Biblioteca Comunale Foberti FaRo (Fabbrica dei Saperi a Rosarno).

Ad aprire la serata sono stati i gentili ed attenti Angelo Carchidi della Cooperativa Kiwi, associazione sensibile alle tematiche sociali sul territorio, e Michele Bruno, segretario provinciale Flc (Federazione Lavoratori della Conoscenza), sotto la spinta di Proteo Fare Sapere Calabria, mentre a chiudere con i saluti da padrona di casa è stata Maria Carmela Greco, presidente di NuovaMente, un’altra associazione attiva e operante sul campo rosarnese.

La festa della donna è stata così anche occasione di riflessione sui punti caldi del tema “donna” per i diritti negati, le violenze subite, i soprusi vissuti.

A moderare e coordinare sapientemente il dibattito è stata la professoressa Grace D’Agata, nonché segretaria regionale della Flc Cgil, dopo l’apertura istituzionale della giovane Amministrazione comunale. Gremita la sala di donne, ma anche di studentesse e di uomini sensibili, ha potuto fare da culla motrice ad una nuova atmosfera per poter celebrare la donna a 360°.

Il dibattito ha visto seguire, oltre alla testimonianza della giovane DeRito, anche gli interventi tecnici e magistrali delle relatrici invitate e sostenitrici dell’evento: l’avvocata Samanta Spinelli, presidentessa dell’assemblea provinciale Flc, l’avvocata Rosanna Certo, figura presente al centro antiviolenza “Angela Morabito”, la dottoressa Emanuela Sorrenti, psicologa operatrice presso lo “Sportello Ascolto” di Taurianova.

Notevoli e significativi i contributi offerti al pubblico da parte delle convegniste, per cui si è potuto documentare non solo una grande partecipazione cittadina, ma anche un forte stimolo alla crescita e alla rieducazione di una società ancora troppo violenta contro le donne. (cr)

ROSARNO (RC) – Venerdì s’inaugura il Villaggio della Solidarietà

Venerdì 8 marzo, a Rosarno, alle 15.30, in Contrada Carmine, sarà inaugurato il Villaggio della Solidarietà.

L’inaugurazione avverrà alla presenta del Prefetto di Reggio, Clara Vaccaro, del Vescodo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Giuseppe Alberti e delle autorità civili, militari e religiose.

Nello specifico, si procederà al trasferimento di alcuni migranti al campo di Testa dell’Acqua alla nuova struttura denominata Villaggio della Solidarietà. A seguire, all’Auditorium Comunale, alle 17.30, si terrà il convegno Uguali e diverse, insieme?

Modera i lavori la consigliera comunale Emanuela Porretta. Dopo i saluti del sindaco, Pasquale Cutrì, il convegno sarà arricchito dalla testimonianza della signora Elizabeth Serwaa. Sarà presentato il video della Campionetta nazionale di Kickboxing, Asia Caserta. Conclude il prefetto Vaccaro.

L’evento sarà arricchito dagli intermezzi musicali a cura della pianista ucraina Irina Mironova-Chorna.  (rrc)

ROSARNO (RC) – Consegnati i lavori del Parco archeologico di Medma

di CATERINA RESTUCCIA – Si aprono le polemiche, si alzano i muri e si precisa sulle omissioni. Questo il clima generato subito dopo l’incontro di venerdì scorso tra l’amministrazione comunale di Rosarno e la Città metropolitana di Reggio Calabria, rappresentata dal suo vicesindaco Carmelo Versace sul terreno medmeo.

Ed è proprio questo terreno argilloso, ma fertile e sofferente che è sempre stato campo di battaglia tra enti, cittadini e predatori, che ancora oggi è palcoscenico di nuovi episodi storici. L’area archeologica specifica, su cui è avvenuto l’incontro per la consegna ufficiale dei lavori che dovrebbero riqualificare l’area, è quella giacente sugli spazi comunali e di comproprietà del Comune di Rosarno, della Città metropolitana e di una sezione appartenente all’ente scolastico R. Piria.

Una frammentazione ed una cogestione che sino a pochi mesi fa non è mai riuscita a far partire concretamente il progetto di fruibilità della zona. Solo dopo le forti spinte di volenterosi cittadini, associati Roma (Rosarnesi per il Parco archeologico Antica Medma) e altri che, pur non legati dal vincolo associativo, hanno contribuito con ogni tipo di attività di manutenzione, persino danneggiando mezzi e mettendo in serio pericolo la propria persona, è stato concretizzato il progetto di fruibilità di una segmentazione archeologica significativa. L’area assegnata con convenzione da parte della Soprintendenza al gruppo Ropam, che dal 2019 ha svolto lavori di pulizia e riqualificazione volontari per offrire un servizio gratuito al pubblico, ha potuto così godere delle giuste attenzioni mancate nei tempi remoti.

Il Parco aveva già avuto una sorta di apertura pubblica e di consegna nel 2008, ma senza essere stato mai protagonista di un vero e proprio circuito di servizi gratuiti all’utenza cittadina ed extracittadina, che è stato, invece, offerto e porto dai volontari dalla data dell’aprile scorso, riscuotendo un successo storico oltre ogni aspettativa.

È questione delicata il Parco di Medma. La consegna dei lavori di riqualificazione compiuta dalla Città metropolitana, con l’impegno di conclusione entro tre mesi dall’avvio, porterà non solo un miglioramento estetico, un recupero storico archeologico di altri siti coperti e nascosti da anni, ma garantirà l’utilizzo del luogo per le dovute visite da parte del pubblico curioso e appassionato.

Il Parco archeologico di Medma, diviso in più zone di proprietà, gestione e cogestione, è stato oggetto di contesa, discussione e scontro per lungo tempo, oggi grazie allo stimolo e al supporto di numerosi cittadini volontari è finalmente luogo di confronto tra le Istituzioni, a partire dalla neo amministrazione comunale, guidata dal sindaco Cutrì, alla Città metropolitana di Reggio Calabria e alla Soprintendenza archeologica. I tempi sono maturi.

«Siamo orgogliosi – dichiarano i soci Ropam – del fatto che questi risultati sono il frutto diretto dei sacrifici fatti da noi cittadini in questi anni passati a dialogare con le Istituzioni». Il confronto tra le parti proposto con tenacia e perseveranza sta diventando finalmente realtà concreta. (cr)

Metrocity RC consegna i lavori di riqualificazione del Parco Medma a Rosarno

Sono stati consegnati, alla ditta “Condelli Antonio”, i lavori per la riqualificazione del Parco Medma di Rosarno. Presenti, alla consegna dei lavori, l’amministrazione comunale di Rosarno, guidata dal sindaco Pasquale Cutrì e il vicesindaco della Metrocity RC, Carmelo Versace.

«Sulla strada già tracciata dalla Commissione Straordinaria – ha affermato il sindaco Cutrì – oggi scriviamo una pagina importante di storia della nostra città e, in collaborazione con la Città Metropolitana, l’area riqualificata sarà fondamentale per lo sviluppo di Rosarno, che vuole essere non solo città dell’accoglienza ma anche città della cultura. Ci attiveremo ad intercettare ogni risorsa possibile affinché il Parco Medma migliori nella qualità degli spazi e dei servizi da offrire alla collettività».

Soddisfazione espressa dal Vicesindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace che, a margine della consegna dei lavori, ha ricordato l’impegno della Città Metropolitana, titolare dell’area archeologica, per il rilancio del polo rosarnese come nuovo punto d’attrazione per cittadini e turisti.

«Con la consegna dei lavori si conclude l’iter burocratico che abbiamo avviato qualche mese fa, in linea con gli indirizzi dell’Amministrazione metropolitana guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà – ha affermato Versace – per una tappa fondamentale del percorso che segna un nuovo punto di partenza. Oggi insieme all’Amministrazione comunale di Rosarno e all’intera comunità avviamo i lavori che riqualificheranno un’area davvero importante per questo territorio, per lungo tempo privata dalla fruizione di cittadini e turisti».

«I lavori dureranno appena qualche mese – ha spiegato – e contiamo quindi di poter aprire l’area prima del periodo estivo, sfruttando questa positiva sinergia che siamo riusciti a creare con il Comune di Rosarno, con le istituzioni scolastiche e con la Soprintendenza. Un ringraziamento va quindi a tutti gli attori coinvolti in questa attività e da oggi si riparte, affiancando il lavoro della nuova Amministrazione comunale, per l’obiettivo condiviso di creare su sviluppo su un territorio tanto bello sul quale c’è ancora tanto da scoprire».

Il Parco Archeologico dell’antica Medma sorge all’interno del Comune di Rosarno. L’area è stata oggetto di scavi fin dalla fine dell’800, successivamente protagonista di indagini sistematiche che ne hanno portato alla luce tracce significative della civiltà medmea. (rrc)

ROSARNO (RC) – Operativa apertura pomeridiana dell’ufficio Postale

L’Ufficio Postale di Piazza Valarioti di Rosarno sarà nuovamente aperto anche il pomeriggio, con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 ed il sabato fino alle 12.35. Lo ha reso noto il sindaco, Pasquale Cutrì, assieme alla direttrice della Filiale, Teresa Cozzolino.

Il sindaco Cutrì, si è detto soddisfatto di questa apertura pomeridiana al pubblico che conferma, ancora una volta, la propensione di Poste Italiane verso le esigenze dei cittadini»

«Rosarno è una Città di circa 15mila abitanti con un territorio vastissimo e – ha aggiunto – di concerto con i consiglieri di minoranza, abbiamo sostenuto vivamente il ripristino dell’apertura pomeridiana. I cittadini potranno da oggi usufruire a pieno regime di tutti i servizi offerti dall’Ufficio Postale di Piazza Valarioti».

«Ringrazio Poste Italiane nella persona della dott.ssa Cozzolino – ha concluso – per la sensibilità e l’attenta considerazione del nostro territorio ma soprattutto per aver risposto alle istanze che venivano dai cittadini e dal Comune. Sono convinto che gli utenti apprezzeranno questa estensione degli orari che vanno nella direzione di sempre maggiori servizi da offrire alla città». (rrc)

ROSARNO (RC) – Grande partecipazione ai festeggiamenti per il Carnevale

Grande partecipazione di pubblico per i festeggiamenti del Carnevale a Rosarno. Un grande successo andato oltre ogni aspettativa. Nel pomeriggio di domenica 18 febbraio, 18 carri e tante, tantissime maschere hanno sfilato per le vie principali di Rosarno nel classico tripudio di colori e musiche che ha sempre caratterizzato il Carnevale.

Migliaia le persone presenti, complice anche la bella giornata di sole: è stato un evento che ha mobilitato non solo i paesi limitrofi della piana, ma anche tanti paesi dell’area metropolitana, nel segno del più autentico di uno spirito di amicizia e voglia di divertirsi.

«Il Carnevale è una componente molto importante della cultura rosarnese che abbiamo voluto valorizzare agli occhi delle famiglie e in particolare dei bambini, con un’attenzione speciale alle maschere – spiega l’assessore comunale agli spettacoli Antonino Pronestì. È stato davvero emozionante vedere in piazza così tante persone come forse mai avvenuto fino ad ora. A conclusione di questa straordinaria manifestazione, sento il dovere di ringraziare tutte le associazioni, le scuole, le parrocchie, le scuole di danza e i tanti cittadini volontari che, di concerto con l’amministrazione comunale, hanno lavorato come sempre in maniera fantasiosa e impeccabile affinché tutti, dal più piccolo al più grande, potessero essere coinvolti e resi protagonisti della grande festa del Carnevale che fa parte tradizione e del nostro patrimonio culturale. Questo è solamente il primo di una ricca stagione di eventi che si svolgeranno, nel 2024, nella nostra Rosarno».

«In questa occasione – afferma il sindaco, Pasquale Cutrì – abbiamo avuto la conferma di quanto la città abbia voglia di momenti come questi, di socialità e festa. Abbiamo tutti bisogno di stare insieme, guardarci in faccia, ballare e divertirci. Grazie a tutti i coloro i quali si sono prodigati nella lunga fase organizzativa, ai partecipanti per l’invasione pacifica e soprattutto al prezioso lavoro delle forze dell’ordine che hanno garantito sicurezza e rispetto delle regole». (rrc)

ROSARNO (RC) – Una tesi di laurea per ricordare la vita e le opere di Adriano Fida

di CATERINA RESTUCCIA – La vita, la poetica artistica e le opere del rosarnese Adriano Fida diventano tematica trattata in una tesi di Laurea di una sua ammiratrice concittadina. È stata discussa per l’Università E – Campus, riscuotendo grande entusiasmo e grande risultato la Tesi di Isabella Cannizzaro.

È cosa rara che un artista così giovane prematuramente scomparso sia materia di indagine e di critica per la discussione di una Tesi di Laurea magistrale, quindi oltre alla novità è stata anche la curiosità di conoscere un talento nuovo, che nonostante l’improvvisa scomparsa ha lasciato un’importante e vasta eredità umana e culturale.

La giovane tesista aveva proposto da qualche tempo la novità dell’argomento e, superato il primo naturale scetticismo della relatrice critica e storica Chiara Canali, inizia così un’accurata analisi di tutto ciò che aveva segnato la vita dell’artista e la consequenziale produzione.

Notevole contributo alla ricerca è stato anche porto dai più intimi e cari familiari del Fida, ossia il padre Rocco ed il fratello Pasquale, fornendo materiali editi ed inediti per la ricostruzione completa del profilo di Adriano.

Si tratta di un omaggio e di una cura amorevole da parte di una concittadina, che, pur non conoscendolo direttamente, ne aveva seguito il percorso e i successi, le tappe artistiche e l’evoluzione.

La tesi, discussa dinanzi ad una Commissione di laurea costituita dalle chiarissime Iside Gjergji e Paola Mollo e dai chiarissimi Mario Pesce e Luca Montecchio, ha riportato il brillante risultato di 101/110 con enorme soddisfazione della candidata e soprattutto degli stessi familiari dell’artista.

Il giovane Fida, dopo una lunga lotta contro il male oscuro, era stato salutato con dolore e commozione dalla sua città di Rosarno nell’ottobre 2022, rientrando dopo una solida esperienza artistica vissuta prima a Torino e poi definitivamente a Roma. Della sua arte avevano scritto numerosi critici, che la stessa Cannizzaro cita e riporta a corona del suo lavoro, da Ferdinando Creta a Vittorio Sgarbi, da Francesco Creta a Misiano e Roberto Bilotti Ruggì d’Aragona.

Il lavoro adesso è un’opera di Tesi, nel Corso di Laurea in Letteratura, Arte, Musica e Spettacolo, dal titolo “Studio di un giovane artista realista scomparso: Adriano Fida”, che corredato da belle immagini delle sue tele e delle sue tavole renderà anche onore alla sua delicata figura di uomo e di Maestro.

Lo studio svolto è nell’intera struttura un vero viaggio nella memoria del passato e del presente del grande Maestro Fida ed è, senza ombra di dubbio, un grido d’amore della sua stessa terra alla sua testimonianza che va anche oltre quella vanitas da lui tanto celebrata nella sua pittura realista e allo stesso tempo onirica. (cr)

ROSARNO (RC) – Il Comune vuole accogliere i migranti ma chiede aiuto alle istituzioni

Il Comune di Rosarno vuole accogliere i migranti ma chiede aiuto alle istituzioni. «Il Comune di Rosarno – è scritto in un comunicato – come quasi tutti i Comuni della Piana, rilascia le carte d’identità: decennali a coloro che possiedono permesso di soggiorno regolare con dicitura “Lavoro subordinato” o “Ricongiungimento familiare”; Triennali e cartacee a coloro che hanno il permesso di soggiorno con la dicitura “Richiesta asilo” o “Richiesta protezione internazionale”; in sostanza, si limita ad applicare la Legge (Dl 130/2020), riguardante i richiedenti di protezione internazionale e i soggetti richiedenti asilo e protezione sussidiaria».

«Per quanta riguarda il Villaggio della solidarietà – continua la nota – possiamo dire che è pronto e che vi è un forte interesse da parte di questa amministrazione per l’accoglienza dei nostri amici migranti. Siamo però a corto di risorse economiche necessarie per la gestione, abbiamo infatti inviato una richiesta di aiuto al prefetto, che si è dimostrato sensibile al problema, tanto che ci ha convocati per lunedì prossimo, per cui siamo fiduciosi in una risposta positiva. Ci siamo anche attivati per il ripristino degli alloggi di c.da Serricella che al momento del nostro insediamento abbiamo trovati vandalizzati».

Conclude il comunicato: «Si rammenta, inoltre, come il Comune di Rosarno, sia uno dei pochi Comuni del comprensorio, ad avere istituito il registro dei “senza fissa dimora” creando una via convenzionale dove iscrivere gli aventi diritto, a dimostrazione dello spirito di accoglienza di tutti i rosarnesi. Ovviamente il ricorso a tale forma di iscrizione anagrafica, non può rappresentare la regola, ma costituisce l’eccezione.
Va sottolineato, inoltre, la grande disponibilità degli uffici demografico che quotidianamente si prodigano a risolvere i vari problemi degli immigrati (codici fiscali errati, nomi sbagliati, ecc.)». (rrc)

Non si placano le polemiche sull’incarico all’esperto dell’Ambito di Rosarno

L’Ambito territoriale 2 continua a fare discutere. Non si placano le polemiche sull’incarico all’esperto dell’Ambito di Rosarno. Alcuni Sindaci hanno contestato al Capofila l’avviso, sostenendo l’inopportunità della spesa e la mancanza approvazione della programmazione del Fondo povertà. Ma cosa si nasconde dietro tali polemiche? È quello che si chiedono alcuni gestori dei servizi, che nei giorni scorsi sono stati ricevuti, dapprima, dal sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio e successivamente dal sindaco di Rosarno Pasquale Cutrì, alla presenza degli assessori D’Agostino, Rossi e Lavorato.

I gestori sostengono che le contrapposizioni poste sull’incarico all’esperto, sono controverse considerato che, negli anni precedenti, proprio gli stessi sindaci avevano riconfermato, con analogo avviso e di pari spesa, la figura del rendicontatore retribuito con il Fondo povertà. Tra l’altro, dalle note stampa, emerge poca chiarezza, considerato che le competenze nette spettanti sono di € 500,00/gg, fissate da una circolare ministeriale, per un massimo di 10 gg/mese, al lordo delle imposte.

Inoltre si chiedono, come mai, dopo i buoni risultati ottenuti, solo ora, i Sindaci pongono questo problema? Perché, a tutt’oggi, le attività sono compiute dagli Uffici del Comune di Rosarno, a cui sono stati delegati quasi tutti gli adempimenti. E cosa sarebbe cambiato rispetto al passato? Perché è certo che anche nel periodo commissariale, anche grazie all’affiancamento dell’esperto e degli altri operatori del Comune capofila, sono stati attivati innumerevoli servizi e che tale figura è stata sempre confermata da tutti i sindaci.

Basti solo pensare che, ad oggi, l’Ambito di Rosarno è l’unico, tra i 32, ad avere speso, per la frequenza nei servizi per l’infanzia le risorse ministeriali assegnate. Cosi come, integralmente utilizzati, risultano i fondi Pac che hanno consentito l’attivazione di servizi a favore di anziani e minori. Analogamente, sono stati pubblicati dal Capofila tutti gli avvisi necessari per attivare le misure di contratto alla povertà, per i quali invece, paradossalmente, qualche sindaco ne chiede, addirittura, l’annullamento rendendo inutilizzabile le risorse e sfavorendo così, proprio, i cittadini più bisognosi.

La rinuncia alla figura dell’esperto congelerebbe, invece, le attività di rendicontazione, essenziali per consentire il pagamento dei crediti dei servizi presenti e futuri, oltre che influenzerebbe negativamente gli altri avvisi, recentemente pubblicati, a partire dall’abbattimento delle rette, tanto atteso dalle famiglie, come negli anni precedenti.

I gestori dei servizi temono, quindi, che questa querelle, in vero, nasconda altre motivazioni, forse di natura prettamente politica che, di certo, nulla hanno a che fare con i reali bisogni delle fasce più deboli.

«Dalla lettura degli articoli di stampa – confermano i gestori – riceviamo la percezione che alcuni non hanno sufficienti conoscenze delle procedure necessarie per fornire i servizi ai cittadini e garantire la continuità delle risorse e che, molto probabilmente, ignorano i ruoli e le professionalità occorrenti per il pieno utilizzo delle risorse. Abbiamo già vissuto con sofferenza” dichiarano “un precedente periodo nel quale la mancanza di tale figura professionale, prima, e di altri operatori del sociale, dopo, ha innescato il blocco dei pagamenti e la ricezione delle risorse, con gravi ripercussioni per le nostre piccole realtà. È necessario che i sindaci facciano chiarezza, perché fare contrapposizione è facile, poi, però, occorre dimostrare di avere soluzioni per garantire i servizi, altrimenti restano parole al vento come spesso è avvenuto nei territori comunali».

La discussione aperta fa intravedere margini discutibili di libera interpretazione e discrezionalità dell’organizzazione dell’ufficio di Ambito che, aggiungono i gestori, «senza il sostegno di un esperto difficilmente potrà garantire le azioni necessarie per il mantenimento dei servizi attuali e futuri da assicurare a famiglie, minori, anziani e disabili, oltre ad dovere assicurare il pagamento delle somme spettanti per la gestione dei servizi».

«Non è la prima volta che la politica influenza e condiziona negativamente la nostra vita quotidiana, ma siamo intenzionati a non lasciarci influenzare dai facili editti», e quanto dichiarano in conclusione i gestori, per questo, rimarranno vigili, in attesa della Conferenza dei sindaci, perché non sia distrutto, per motivi a loro sconosciuti, quello che invece a tutt’oggi funziona. (rrc)

ROSARNO (RC) – Noi moderati al fianco della protesta degli agricoltori

Noi moderati solidarizza con la protesta degli agricoltori che si sta tenendo in questi giorni anche a Rosarno come in altre zone del Paese. «Oggi il settore dell’agricoltura si trova ad affrontare sfide senza precedenti, come i cambiamenti climatici, la globalizzazione e i nuovi modelli di consumo – è scritto in una nota – A rischio un sistema produttivo che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio dall’abbandono, dal degrado e dallo spopolamento. Basti pensare che in Calabria la superficie agricola rappresenta circa il 37,6% dell’intera regione. Il settore contribuisce all’occupazione di circa il 15% degli occupati regionali totali, dato di 5 volte superiore a quello medio nazionale. Con 200.904 ettari, la regione Calabria ad esempio occupa il terzo posto dopo Sicilia e Puglia per importanza delle superfici biologiche in Italia».

Continua la nota: «La protesta nasce dalla visione di un’Europa lontana dalle esigenze e dal settore primario e di un’ecologia, capitanata dal Green Deal, che rappresenta una vera e propria punizione per tutta la categoria, perché troppo rigida, limitante e a tratti disarmante. L’aumento delle tasse, il taglio nei sussidi agricoli con l’eliminazione dei principali privilegi fiscali, tra cui quello sul gasolio, non poteva non provocare agitazioni».

«C’è in gioco la dignità degli agricoltori. La politica sembra aver dimenticato che dietro il lavoro ci sono famiglie con tutte le loro difficoltà. I malcontenti nascono da una serie di riforme europee che sembrano esclusivamente mirate alla transizione verso l’energia pulita, senza tener conto di tutto il contesto». Questo il commento di Cetty Scarcella, dirigente provinciale del partito Noi moderati.

«In particolare – continua il comunicato di Noi moderati – le nuove regole comunitarie impongono agli agricoltori di mantenere il 4% dei terreni incolti sopra i 10 ettari, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i coltivatori di grano e mais. Mentre la manodopera non si trova, si vogliono introdurre carni sintetiche e farine di insetti, i mutui aumentano, i produttori sono oberati da tasse e cartelle esattoriali per dei servizi non forniti, si decide a tavolino di ridurre l’utilizzo di input chimici producendo di meno e paradossalmente inquinando di più, l’estremismo ambientalista la fa da padrone portando a un danno ambientale maggiore e un baratro economico per un intero settore».

«Bisognerebbe – prosegue la Scarcella – mitigare le scelte ecologiste comunitarie e superare la miopia politica europea che vuole fare di tutta l’erba un fascio con una revisione del Green deal europeo. L’Europa non può e non deve imporre regole uguali per tutti perché differenti produzioni in differenti superfici, necessitano di differenti esigenze. L’Europa dovrebbe anzi tutelare la specificità e la particolarità dei suoi territori. È necessaria una tutela a 360 gradi perché l’agricoltura è il cuore pulsante di questa terra. È necessario istituire un tavolo tecnico di veri agricoltori, perché per scrivere le leggi bisogna prima conoscere approfonditamente il tema». (rrc)