A Santo Stefano d’Aspromonte inaugurata la nuova stazione dei Carabinieri

È stata inaugurata, a Santo Stefano d’Aspromonte, la nuova stazione dei Carabinieri, ospitata in un immobile confiscato, totalmente riqualificato dall’Arma stessa.

Il bene, riconducibile al boss Musolino, dopo la confisca è stato assegnato ai Carabinieri, e con la sua destinazione attuale diventa un presidio importante di riferimento per la cittadinanza, simbolo di legalità e di visibile presenza dello Stato sul territorio.

Alla cerimonia hanno partecipato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il precuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, il sindaco di Santo Stefano, Francesco Malara, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro e il deputato di FI, Francesco Cannizzaro.

«Oggi testimoniamo un significativo successo dello Stato – ha detto il ministro Piantedosi – la conclusione di un percorso articolato e complesso che ha visto impegnati più livelli istituzionali nella direzione di sottrarre alla ‘ndrangheta beni utilizzati per scopi illeciti e riconsegnarli alla legalità. La comunità di Santo Stefano in Aspromonte deve sapere che lo Stato è presente e non la lascerà sola. Grazie all’Arma dei Carabinieri che con le sue Stazioni rappresenta un forte presidio su tutto il nostro territorio nazionale».

«È anche un evento – ha aggiunto – dai contorni concreti e tangibili, perché oggi quei beni vengono rimessi nella disponibilità dei cittadini, destinandoli anche al contestuale soddisfacimento di una duplice esigenza, il bisogno allocativo di un presidio territoriale dell’Arma dei Carabinieri, sempre gradito e si vede anche dai cartelli dei ragazzi, e la necessità dei cittadini di vedere assicurata la sicurezza del territorio per il tramite dell’Arma».

«Noi abbiamo il dovere di assicurare – ha evidenziato – che lo Stato sia in grado di garantire quel bisogno di sicurezza e di protezione che può essere sostenuto solo attraverso le condizioni di legalità sempre più efficaci e concrete. E la nuova stazione dei Carabinieri riteniamo vada proprio in questa direzione accanto all’azione di prevenzione e contrasto che potrà mettere in campo nel migliore dei modi».

Piantedosi ha, quindi, sottolineato che lo Stato «sta lavorando ad una strategia più complessa per il contrasto al crimine organizzato. Una strategia che passa anche attraverso una duplice manovra sui beni dei mafiosi».

«Da una parte – ha proseguito – colpisce la forza patrimoniale delle cosche depauperando le fonti di reddito e ricchezza capaci di inquinare il sano tessuto sociale ed economico di questo Paese e dall’altra valorizza questi beni confiscati mettendoli nella disponibilità della cittadinanza a beneficio di esigenze collettive di natura sia istituzionale che sociale».

Ricordando la recente inaugurazione a Reggio Calabria della nuova sede dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione di beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il ministro ha ribadito «il fondamentale contributo che l’Agenzia sta fornendo in questo percorso con l’impegno e l’intelligenza della sottosegretaria Wanda Ferro e anche del direttore prefetto Corda. Su questo versante l’agenzia ha un ruolo molto importante. Dal 2010 l’Agenzia ha destinato ben 179 beni immobili siti nel Comune di Santo Stefano in Aspromonte, per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro. Ecco l’importanza di un’istituzione come quella dell’Agenzia».

«L’apertura della nuova caserma dei Carabinieri a Santo Stefano in Aspromonte – ha detto Falcomatà – è un’ottima notizia per l’intera comunità metropolitana. Un ulteriore segno di presenza istituzionale dello Stato su un territorio che ha avviato da tempo un percorso di riscatto sociale e di crescita che si richiama alle nobili origini di quel borgo».

«Siamo felici di aver accolto il ministro dell’Interno Piantedosi per la seconda volta in pochi giorni presente sul nostro territorio – ha proseguito – dopo l’apertura della nuova sede dell’Agenzia per i Beni confiscati. Ancora una volta un bene sottratto alla criminalità organizzata si trasforma in un luogo simbolo di riscatto, di affermazione della legalità e della sicurezza per l’intera comunità».

«È un percorso che abbiamo avviato ormai da lungo tempo – ha concluso il sindaco – che, grazie alla collaborazione delle diverse articolazioni della squadra Stato, sta dando importanti frutti non solo sul piano della repressione, ma anche della prevenzione, anche in termini culturali, rispetto ai fenomeni criminali che per lungo tempo hanno vessato il nostro territorio».

«Da Santo Stefano in Aspromonte è stato lanciato un messaggio a carattere nazionale di presenza tangibile dello Stato, per comunicare a tutti che la Calabria è questa, vale a dire la maggioranza assoluta dei calabresi schierata al fianco delle forze dell’ordine e quindi dal lato della legalità», ha detto il deputato di FI, Francesco Cannizzaro.

«Un messaggio chiaro e forte da parte dello Stato – ha aggiunto – ma anche da parte della stessa comunità stefanita e della Vallata, che ha risposto presente, in maniera festante. Dobbiamo contribuire tutti a sfatare quei luoghi comuni, consolidati soprattutto nel Nord del nostro Paese e in Europa, che spesso portano ad abbinare immediatamente la Calabria alla ‘ndrangheta, l’Aspromonte al crimine. Non è così, non è più così da tempo, per fortuna».

«E l’inaugurazione della nuova stazione assume un significato non soltanto simbolico – ha proseguito – in quanto eretta al posto di un immobile appartenuto ad esponenti mafiosi, ma anche concreto, perché si tratta di un importante presidio di prevenzione, di sicurezza e di legalità per tutta la cittadinanza».

«Questo è un atto che porta la firma dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero di riferimento, della classe dirigente e politica calabrese, dello Stato in tutte le sue forme. La squadra Stato. Perché le Istituzioni tutte, forze dell’ordine e magistratura in primis, sono impegnate tutti i giorni in un costante e spesso silenzioso lavoro a difesa della giustizia, della sicurezza, ponendosi come punto di riferimento dei cittadini».

«La nuova Stazione militare – ha concluso – rappresenta proprio questo concetto. E la presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, del Comandante Generale dell’Arma Teo Luzi, della Magistratura, di tutte le massime autorità civili e militari della Calabria, ma soprattutto la presenza massiccia dei cittadini del posto, ha reso indimenticabile una giornata che già era destinata a segnare la storia». (rrc)

Santo Stefano d’Aspromonte (RC) – Il convegno “Riflessioni si guerre e volontariato”

Domani mattina, a Santo Stefano d’Aspromonte, alle 9.30, al salone dell’ Hotel Miramonti di Gambarie, si terrà il convegno Riflessioni su Guerre e Volontariato.

L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Santo Stefano d’Aspromonte, guidata dal sindaco Francesco Malara e dalla sezione provinciale di Reggio Calabria dell’ Unuci – Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, presieduta da Nicola Pavone.

Dopo i saluti del Sindaco Francesco Malara e delle Autorità civili, militari e religiose locali i lavori saranno moderati da Nicola Pavone. Il primo relatore della giornata sarà Pasquale Amato, storico e docente universitario di Storia, sul tema “Le Guerre odierne dalle battaglie tra eserciti al tragico coinvolgimento delle popolazioni civili”. La presidente del Lions Club Reggio Calabria Host, Wanda Albanese De Leo, si soffermerà su un tema di attualità “Volontariato e Cittadinanza attiva: valori indispensabili di solidarietà e servizio per le emergenze delle Comunità”.

“Croce Rossa, umanità e volontariato” sarà trattato da Francesca Pintomalli, vicepresidente del Comitato C. R. I. di Vallata del Gallico. A seguire due relazioni: “Volontariato: questione di vision e di mission…riflessioni” della dirigente sanitaria psicologa dell’Asp di Reggio Calabria e Segretaria di Aido regionale Calabria Rosa Veccia ed “Einstein, Freud e la Guerra” del primario neuropsichiatra del policlinico Madona della Consolazione di Reggio Calabria Gabriele Quattrone.

Infine, Vincenzo Vitale, pediatra e presidente della Fondazione Mediterranea di Reggio Calabria, svilupperà l’argomento “Protezione umanitaria e diritti civili nei conflitti a bassa intensità”. La giornata si concluderà con gli interventi dei partecipanti. In considerazione delle interessanti tematiche che saranno trattate dagli esperti relatori si prevede la partecipazione di numerosi cittadini, di presidenti e soci di Associazioni. (rrc)

SANTO STEFANO IN ASPROMONTE (RC) – Lunedì si presenta il DeaFest

Lunedì 24 luglio, a Santo Stefano in Aspromonte, alle 17.30, a Piazza Zanotti Bianco, sarà presentata la nuova edizione del DeaFest, con la direzione artistica di Marcello CirilloMimmo Cavallaro.

A presentare il programma del DeaFest 2023, insieme ai due appena citati Direttori artistici, saranno Francesco Malara, Sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Stefano Calabrò, Sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte, Michele Spadaro, Sindaco di Laganadi, Domenico Romeo, Sindaco di Calanna, Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea, Giusi Princi, Vicepresidente della Regione Calabria con delega alla Cultura e l’On. Francesco Cannizzaro, Deputato della Repubblica.

Si era fermato all’edizione del 2014, uno degli appuntamenti fissi con la cultura più sentiti della provincia di Reggio Calabria. Troppo tempo. Ecco perché i Comuni della Vallata del Gallico, con il supporto della Regione Calabria, hanno deciso sinergicamente di far ripartire il DeaFest, unendo di nuovo sotto la stessa egida: cultura, musica, spettacolo, arte, legalità, natura e gastronomia.

L’acronimo Dea richiama il senso dell’iniziativa di promozione culturale del patrimonio “demo-etno-antropologico”, rimarcando l’intento con cui nel 2007 quattro comuni limitrofi, Calanna, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte e Santo Stefano in Aspromonte, con il supporto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, decisero di creare un evento che li vedesse uniti nell’organizzazione di una kermesse itinerante che coinvolgesse il territorio della Vallata del Gallico. Oltre ad essere un momento di riappropriazione del patrimonio demo-etno-antropologico, il Festival attiva percorsi di animazione territoriale mirati al coinvolgimento delle comunità locali, promuovendo la coesione sociale, lo sviluppo locale, il turismo sostenibile.

Quello del DeaFest, infatti, è un percorso di valorizzare dei borghi montani che porti alla riscoperta non solo delle tradizioni, ma anche di quell’importante connubio tra Città di Reggio e hinterland, per mezzo della Vallata e dell’Aspromonte, con le forti suggestioni ambientali che questi luoghi riescono a trasmettere. Lo sguardo, però, punta al Mediterraneo, strizzando l’occhio a quell’internazionalizzazione su cui si intende investire già nelle prossime edizioni. (rrc)

REGGIO – Successo per Puliamo l’Aspromonte

Grande successo per l’iniziativa Puliamo l’Aspromonte, promosso dal Club Alpino Italiano Sezione Aspromonte insieme a Legambiente di Reggio Calabria, con il supporto del Comune di Santo Stefano, del Parco Nazionale dell’Aspromonte e del Raggruppamento Carabinieri Parchi – Reparto Parco Nazionale Aspromonte.

Una giornata, quella svoltasi sabato scorso, che ha visto impegnati numerosi volontari nella raccolta dei rifiuti abbandonati nell’area di Terreni Rossi a Gambarie d’Aspromonte, un bellissimo sito del Parco Nazionale molto frequentato per il tempo libero.

L’iniziativa ha rinnovato con successo l’obiettivo di sensibilizzare i fruitori del Parco, ma soprattutto gli Enti preposti, sul problema dell’abbandono dei rifiuti e della pulizia dei boschi. Sono stati, infatti, davvero numerosi i sacchi di rifiuti differenziati raccolti dai volontari. Ma altrettanto numerosi sono stati i rifiuti cosiddetti speciali ed ingombranti, tra i quali un numero considerevole di pneumatici, che costituiscono un serio rischio di inquinamento dei terreni e delle acque e che richiederebbero non solo una tempestiva rimozione degli stessi, ma soprattutto un’attenta attività di controllo e di denuncia dei responsabili.

Le attività si sono concluse con i ringraziamenti ai volontari e a tutti i partecipanti da parte del rappresentante dell’Ente Parco, Ing. Sabrina Scalera, del Sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, e di Augusta Piredda, Presidentessa del Club Alpino Italiano Sezione Aspromonte, e Nicoletta Palladino, Presidentessa del Circolo Legambiente Reggio Calabria “Città dello Stretto”, che hanno già rinnovato l’impegno per il prossimo anno di organizzare la terza edizione di “Puliamo l’Aspromonte”, nella comune convinzione che la sensibilizzazione dei giovani, degli studenti e di tutti gli altri cittadini sulla corretta manutenzione dei beni comuni e degli spazi pubblici e sulla raccolta differenziata, sia di particolare importanza anche per i luoghi naturali quali l’ambiente montano, e vada sempre accompagnata da azioni concrete di volontariato civile a tutela dell’ambiente e delle bellezze naturali e paesaggistiche del nostro meraviglioso Aspromonte. (rrc)

SANTO STEFANO D’ASPROMONTE (RC) – L’iniziativa “Puliamo l’Aspromonte”

Domani, dalle 9, a Santo Stefano d’Aspromonte, è in programma l’iniziativa Puliamo l’Aspromonte, che prevede la raccolta dei rifiuti abbandonati nell’area di Terreni Rossi a Gambarie d’Aspromonte, organizzato dal Club Alpino Italiano – Sezione Aspromonte, insieme a Legambiente Reggio Calabria e il supporto del Comune di Santo Stefano d’Aspromonte.

Lo scopo dell’appuntamento di volontariato – che vedrà impegnati soci e simpatizzanti del Cai, di Legambiente e dei cittadini che vorranno partecipare è quello di ripulire dai rifiuti un’area del Parco Nazionale molto frequentata per il tempo libero.

Il 23 ottobre, dunque, si raccoglieranno rifiuti abbandonati e dispersi nel terreno nei modi più insensati, stupidi, criminali. Si potrà poi contribuire in futuro a segnalare con modalità veloci e con poche formalità agli Enti preposti la presenza di rifiuti ingombranti o pericolosi e comunque dannosi per l’ambiente. Si potrà così denunciare la presenza di rifiuti al fine di individuare i responsabili, sollecitare l’intervento di competenza delle autorità per la bonifica dei siti oltre che quello di scoraggiare il comportamento incivile costituito dall’abbandono dei rifiuti. 

L’appuntamento per tutti coloro che vorranno partecipare all’iniziativa è alle ore 8.45 a Piazza Mangeruca a Gambarie, da lì ci si sposterà nell’area “Terreni rossi” vicino a Gambarie.

Si vogliono sensibilizzare giovani studenti e tutti gli altri cittadini verso la corretta manutenzione dei beni comuni e degli spazi pubblici e alla raccolta differenziata, importante in città ma anche in luoghi naturali quali l’ambiente montano.

La motivazione che spinge a partecipare a questa iniziativa di volontariato è sicuramente l’amore per la montagna ma anche quello di realizzare con un piccolo impegno un’azione concreta, rilevante dal punto di vista sociale, per proteggere ed aiutare la natura. La tutela dell’ambiente e delle bellezze naturali e paesaggistiche delle nostre zone aspromontane, possono avvenire anche tramite una azione dimostrativa con un episodio inserito in una campagna di sensibilizzazione che sollecita la partecipazione attiva di tutti i cittadini.

L’evento è diretto a denunciare la presenza di, piccole e meno piccole, discariche a cielo aperto che quotidianamente incontra chi percorre i sentieri di montagna. Spesso si vedono degli accumuli di rifiuti, alcune volte anche pericolosi, che si trovano sui cigli delle strade e nel bel mezzo delle campagne e dei bellissimi boschi dell’Aspromonte. (rrc)

 

A Santo Stefano d’Aspromonte la prima Marcia per la Terra

Domani mattina, alle 10, a Santo Stefano d’Aspromonte, da Piazza Mangeruca, parte la Prima Marcia per la Terra, promossa da circa 60 associazioni e comitati provenienti da tutto il territorio regionale,  come risposta a una delle estati più difficili per la montagna, che sotto il fuoco di un incendio violento ha perso nella provincia di Reggio circa 7mila ettari di boschi.

La marcia per la Terra in Aspromonte è stata organizzata in concomitanza alla Marcia per La Terra che si terrà a Firenze in occasione del G20 sull’agricoltura, il summit che si svolge proprio nella città toscana. Nel corso del sit in a Gambarie è previsto un collegamento con la manifestazione fiorentina che terminerà a Mondeggi Bene Comune.

«Siamo contadini e contadine, escursionisti, ambientalisti, abitanti di questi antichi paesaggi – hanno scritto i promotori della marcia sui social – nelle ultime settimane, abbiamo visto piangere l’Aspromonte, dilaniato dalle fiamme appiccate da esseri umani che definiremmo “bestie” se ciò non risultasse offensivo verso le altre creature del regno animale. Soprattutto, ci siamo commossi vedendo gli anziani piangere dinanzi a questo disastro».

«Lo sgomento – hanno proseguito – s’è tramutato in rabbia ed indignazione, dinanzi alle bare delle cinque vittime di un incendio talmente esteso da lambire anche le nostre case. L’Aspromonte oggi piange, e tutti noi con lui, ma quanti sono davvero in grado di raccogliere le sue lacrime? Di certo non la classe politica, responsabile sia di questo che di altri scempi».

«Il rimboschimento servirà veramente – hanno concluso – o sarà un ulteriore fattore di devastazione, buono solo ad alimentare gli interessi dei soliti gruppi privati e delle loro clientele politiche? Le istituzioni la smetteranno di sperperare risorse pubbliche con la scusa di riportare il verde e lasceranno alla natura stessa di ripartire da questa sciagura?». (rrc)

Cannizzaro (FI): Stanziati 3,6 mln per l’impianto di risalita di Monte Scirocco di Gambarie

Sono 3,6 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione Calabria, grazie alla delibera di Giunta firmata dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, per l’impianto di risalita di Monte Scirocco, a Gambarie. È quanto è stato annunciato nel corso nella conferenza stampa all’Hotel Centrale per annunciare la lieta notizia a distanza di 9 mesi dall’incendio che ha mandato in fumo l’infrastruttura.

Presenti il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara e l’assessore Domenica Catalfamo, che ha ‘confessato’ come non sia stato «facile tenere a bada il costante pressing del deputato Cannizzaro e del sindaco Malara».

«Il valore delle Istituzioni che rappresentano un determinato territorio si evince anche e soprattutto dai tempi di reazione ai problemi ed alle emergenze. Ed anche in questo caso la nostra risposta è stata immediata – ha dichiarato orgoglioso Cannizzaro, coinvolto nella vicenda sin dall’inizio – perché basta metterci testa, volontà e tenacia. Caratteristiche che spesso mancano a chi amministra. Non è questo il caso, come facilmente deducibile pure dal fatto che persone di diverse idee e gerarchie politiche siano insieme sedute allo stesso tavolo ad annunciare una lieta notizia. Molti non capiscono, e la cosa mi stupisce, che appartenere a colori differenti non esclude il poter combattere uniti per ottenere un risultato comune!».

«Farsi la guerra tra forze della stessa area geografica per questioni aprioristiche è insensato e scellerato per il territorio – gli fa eco il vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Irto –. Ecco perché non ho esitato un attimo ad essere qui, coinvolto nell’annuncio di una bella notizia per tutti. Migliorare Gambarie significa far sviluppare l’indotto Aspromonte in generale. E se la nostra montagna riesce ad aumentare il suo appeal non può che essere positivo per Reggio in senso lato, dal punto di vista economico e dell’immagine, sfatando determinati tabù di inefficienza».

«Dialogo istituzionale, aldilà della diversa colorazione/visione politica, con tutti gli enti ai vari livelli, privilegiando il territorio nella ricerca del benessere della comunità. Una sorta di modello auspicabile per tutti e che presuppone una serietà tra i soggetti. Dialogo continuo e capacità realizzativa sono le uniche strade percorribili per raggiungere il riscatto del nostro territorio ed in special modo, in questa fase complessa regionale, della nostra Area metropolitana». Questa la ricetta politico-istituzionale del primo cittadino di Santo Stefano, Francesco Malara, che pone subito altri obiettivi per il comprensorio: «risolta la questione seggiovia, il prossimo step è far in modo che gli amanti della montagna preferiscano venir qui piuttosto che andare altrove per le vacanze e per le attività di sport invernale».

Per l’assessore Catalfamo, il pressing di Cannizzaro e Malara «mi è servito come ulteriore motivazione per convincere le varie parti politiche della strategicità dell’opera seggiovia per il rilancio del turismo regionale. Raggiunto questo risultato, ne abbiamo già prefissati altri per l’area Aspromonte nel giro di poco tempo. Metteremo calabresi e siciliani nelle condizioni di non voler più andare al Nord, scegliendo la provincia di Reggio anche come meta montana!». (rrc)

GAMBARIE (RC) – Successo per la presentazione del libro di Pino Bova

A Gambarie è stato presentato il libro Ossigeno di Pino Bova, presidente del Circolo Rhegium Julii di Reggio Calabria.

Presenti il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, il delegato agli eventi culturali del comune di Santo Stefano, lo scrittore Giovanni Suraci, il saggista Natale Pace, la poetessa Ilda Tripodi, che ha condotto la serata, Bova si è visto recapitare ben due lettere.

La prima di Giovanni Suraci che ha espresso l’apprezzamento del Comune per l’importante rapporto di collaborazione che si è stabilito con il Circolo Rhegium Julii che arricchisce di prospettive molto interessanti il comprensorio di una stazione turistica come Gambarie. Nella sua “missiva” Suraci ha voluto ricordare i numerosi commenti critici delle tante personalità che si sono espresse sulla poesia di Bova e la visione cosmica presente nei contenuti del libro.

La presentazione della serata e dell’autore è stata curata da Ilda Tripodi. Per la Tripodi, Bova, quale presidente del Rhegium Julii, è diventato un punto di riferimento per il mondo della cultura italiano per la capacità di alzare lo sguardo e costruire relazioni che coinvolgono i giovani e tutti gli appassionati di letteratura. Il libro offre lo spunto per molte riflessioni perché lo sguardo di Bova è sempre attento a tutto ciò che accade nel mondo e, in particolare, ai temi della libertà.

La seconda lettera è arrivata da Natale Pace che ha voluto ricordare come, per un’innata forma di dedizione alla causa, Bova si è sempre interessato a promuovere altri autori, coltivando progetti a favore dei giovani (ha citato il Premio cultura giovani), le Lezioni a sorpresa che, nella scuola, rafforzano la cultura identitaria e gli autori più significativi della nostra regione. Ma Bova è, soprattutto, un poeta conclamato e commentato notevolmente da Strati, Pazzi, Amoroso, Selvaggi, Piromalli, Troisi, Seamus Heaney, Calabrò, Maffia, e la sua poesia è fortemente interiorizzata, e colpisce profondamente l’animo di chi la legge.

Concludendo la serata Pino Bova ricordato come la poesia rappresenti il più alto momento di libertà e di liberazione che un uomo possa provare. 

«Ci sono due versi di Borges che hanno sempre percorso il mio animo – ha detto Bova -. Devo giustificare ciò che mi ferisce e il mio nutrimento sono tutte le cose. Il primo verso, da uomo periferico, mi spinge a considerare profondamente le contraddizioni del nostro tempo, la presenza di due grandi impostori che si chiamano ricchezza e povertà, la barbarie, le disumanità, e da essi nasce una sorta di esigenza di respingimento, di riparazione. Il secondo verso stimola la rigenerazione, la ricerca e la difesa dell’armonia con tutto ciò che ci circonda, per la natura, per il bello».

«Poiesis” non è fantasia – ha proseguito Bova –. “Poiesis” è fare, e per quanto riguarda il poeta c’è solo una missione, quasi un obbligo morale, quello di farsi costantemente azione e testimonianza, quello di dare voce a chi voce non ha, quello di spingersi in una sorta di ricerca di santità di quella parte del sé migliore che può contribuire alla riparazione del malfatto. Una strada lunga, difficile, forse impossibile; una strada non sempre riconosciuta ma che suscita emozioni e, forse, qualche speranza in più».

Dopo l’intervento di Bova è seguito un vivace dibattito animato da Oreste Kessel Pace. Le conclusioni sono state tratte dalla conduttrice Ilda Tripodi. (rrc)

SANTO STEFANO D’ASPROMONTE (RC) – La presentazione del libro “Ossigeno”

Domani pomeriggio, a Santo Stefano d’Aspromonte, alle 18, alla Pinetina di Gambarie, la presentazione del libro Ossigeno di Giuseppe Bova, presidente pro-tempore del Circolo Culturale Rhegium Julii di Reggio Calabria.

Dopo i saluti di Francesco Malara, sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, introduce Giovanni SuraciSono previsti gli interventi del saggista Natale Pace e della poetessa e giornalista Ilda Tripodi. Le conclusioni saranno tratte dallo stesso autore. 

Il libro è edito da Rubbettino(rrc)

REGGIO – La Metrocity consegna al Club Alpino un bene confiscato

A Gambarie, a Santo Stefano d’Aspromonte, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, ha consegnato al Club Alpino Italiano un bene confiscato, che ospiterà il primo rifugio della sezione reggina “Aspromonte” del Cai per essere inserita nel più ampio progetto “Sentiero Italia”, un progetto di valorizzazione naturalistica che vede nell’Aspromonte uno dei principali centri d’interesse.

All’iniziativa, insieme al sindaco Falcomatà, hanno preso parte Francesco Carrer, vicepresidente generale del Csi, Maria Rosaria D’Atri, presidente Cai Calabria, Augusta Piredda, presidente Cai sezione Aspromonte, Maria Grazia Buffon, sempre della sezione Aspromonte Cai, Pina Manno, per l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, il giudice Giovanni Verardi, il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Malara, Giacomo Zanfei, presidente del Soccorso Alpino Calabria, Maria Rachele Bellomi, di Libera, Gianni Pensabene, presidente di Ecolandia ed alcuni rappresentanti dell’Ente nazionale Parco d’Aspromonte. 

Nel sottolineare «l’importanza di una giornata di festa che riconsegna alla comunità un immobile frutto di proventi illeciti», il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso «la necessità di un adeguamento della normativa sui beni confiscati a distanza di 25 anni dall’approvazione della legge Rognoni-La Torre e ad oltre 10 dall’istituzione dell’Agenzia nazionale».

«Molto spesso – ha detto – i beni confiscati arrivano alle amministrazioni comunali in condizioni d’inagibilità totale ed è sempre più difficile, per gli enti locali, accedere a finanziamenti che li possano recuperare. Le associazioni stesse non hanno la possibilità di poter provvedere ad interventi di manutenzione straordinaria vedendo sfumare la possibilità di partecipare ai bandi d’assegnazione o, in alcuni casi, rinunciare all’affidamento stesso». 

«Una delle proposte di modifica, che stiamo portando avanti anche come Anci – ha spiegato – è quella di far confluire almeno una parte del Fondo unico della Giustizia nelle attività di recupero e ripristino delle strutture. Allo stesso modo, si dovrebbero sostenere le imprese che, a seguito di confisca, rimangono in piedi gestite dai lavoratori in forma cooperativa, faticando, però, a rimanere sul mercato perché drogate dalla precedente gestione illecita».

«Ma oggi – ha continuato – è, comunque, un giorno di gioia perché vediamo il compimento del senso della legge Rognoni-La Torre con la consegna al Club Alpino Italiano un vero gioiello che diventerà la sede dell’Associazione ma, soprattutto, un punto di riferimento per tanti escursionisti e turisti». 

«Sono convinto – ha concluso il sindaco Falcomatà – che il Cai, insieme alla sua presidente Piredda, ai soci ed a tutti i volontari, saprà convogliare le proprie attività per lo sviluppo di Gambarie e di Santo Stefano in Aspromonte con un impegno improntato a promuovere i valori della legalità uniti ai temi dell’ambiente, della natura e del rispetto della montagna». (rrc)