VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Sopralluogo della maggioranza nell’area dell’ex Isa

Sopralluogo nell’area dell’ex Isa, nei giorni scorsi, per dare il via alla progettazione del recupero conservativo di ciò che rimane degli immobili ad uso industriale dell’ex fabbrica, grazie al finanziamento Pnrr “Piani Integrati” della Città metropolitana: una progettazione che dovrà attendere l’esito delle prove per l’adeguamento sismico e il successivo adeguamento strutturale, atteso che il bene è vincolato e datato.

A visionare i capannoni dell’Immacolata i progettisti aggiudicatari della gara Invitalia, la società che dovrà eseguire prove e saggi sulle strutture, il responsabile ing. Ida Albanese, l’esperto Pnrr arch. Francesco Carpinelli e il tecnico comunale Giuseppe Sergi, con anche il sindaco Giusy Caminiti, il vicesindaco Ada Pavone e diversi rappresentati della maggioranza consiliare. La mattinata ha interessato anche Forte Beleno, l’altro sito oggetto di finanziamento Pui Pnrr, per il quale sono state attivate tutte le procedure e le interlocuzioni.

Due milioni e duecentomila euro è il finanziamento ottenuto, che dovrà portare alla restituzione alla città di un manufatto industriale che è atteso come segno tangibile di rigenerazione urbana, spazio e luogo di un’agorà che a Villa San Giovanni manca: questa è stata l’idea complessiva rappresentata ai progettisti, prima ancora che gli stessi potessero vedere i manufatti. Al centro del progetto sicuramente l’ex ciminiera, segno identificativo dell’area e del quartiere.

Questo intervento conservativo, tutto ancora da progettare, peraltro, dovrà essere armonizzato con un altro finanziamento, da poco più di un milione di euro, ottenuto a valere su un Pnrr per la demolizione della palazzina che ospitava gli uffici della fabbrica e la costruzione ex novo di un asilo nido comunale. Nei prossimi giorni, con decreto sindacale, si darà il via all’iter procedurale per la realizzazione dell’intervento nei tempi brevi richiesti dal Pnrr.

L’amministrazione comunale, nel confrontarsi con i progettisti al fine di trasferire un primo indirizzo rispetto all’area ex Isa, ha chiesto agli stessi di voler partecipare ad un incontro cui saranno invitati associazioni, movimenti, comitati e cittadini, al fine di recepire dalla viva voce della comunità aspettative ed esigenze che l’amministrazione vuole valutare prima di dare il suo ‘imprimatur’ all’opera. La richiesta è stata accolta favorevolmente dai progettisti e dopo il 10 giugno ci si incontrerà in sala Caracciolo, a Palazzo San Giovanni, per un confronto con la comunità.

«Quest’amministrazione, dal primo giorno – dicono sindaco, giunta e gruppo consiliare Città in movimento – ha assicurato che i capannoni industriali dell’ex Isa riqualificati saranno a servizio delle associazioni e dei villesi, perché in Città mancano luoghi di aggregazione e incontro, un salone polifunzionale, spazi per attività ed iniziative. Con la città l’amministrazione condividerà l’idea progettuale, come nello spirito di questa coalizione, sempre nel rispetto dei vincoli del finanziamento. Il nostro obiettivo, anche nel disegnare e realizzare le opere pubbliche, è dare indirizzo affinché ogni luogo diventi agorà e si armonizzi con il contesto attuale, valorizzando ciò che resta della memoria storica di questo paese». (rcc)

BISIGNANO (CS) – Mercoledì 31 ci sarà la quarta puntata di Jewish Calabria

Si terrà mercoledì 31 maggio a Bisignano (Cs), presso l’Aula Consiliare del Comune dalle 9:00 alle 13:00, il quarto appuntamento aperto al pubblico del progetto “Jewish Calabria”. Patrocinato da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Napoli nonché sostenuto da Regione Calabria e Calabria Film Commission, si pone lo scopo di promuovere la cultura ebraica in Calabria attraverso il dibattito pubblico con il coinvolgimento di territorio, istituzioni, Università, mass media.

L’iniziativa ha preso il via a maggio dello scorso anno a Santa Maria del Cedro (Cs) dove era intervenuto, tra gli altri, anche l’allora Ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar con un lungo e partecipativo intervento. È poi proseguita a dicembre con il secondo appuntamento a Reggio Calabria: l’incontro era dedicato al Commentario di Rashi al Pentateuco. In tale occasione aderì all’evento anche Riccardo Di Segni, Rabbino Capo Comunità Ebraica di Roma. Il terzo step ha avuto luogo invece a Nicotera (Vv) lo scorso 28 marzo con l’eccezionale intervento del ricercatore del Censis Giulio De Rita che ha analizzato l’importanza delle Comunità Ebraiche del Sud.

L’evento vedrà coinvolto un ricco parterre, sono attesi infatti: Roberto Occhiuto (Presidente Regione Calabria), Gianluca Gallo (Assessore Agricoltura Regione Calabria), Francesco Fucile (Sindaco di Bisignano-Cs), Giulio Disegni (Vicepresidente Ucei-Unione Comunità Ebraiche Italiane), Cesare Moscati (Rabbino Capo Comunità Ebraica Napoli), Roque Pugliese (Referente Calabria Comunità Ebraica Napoli), Fortunato Amarelli (Presidente Confindustria Cosenza), Anton Giulio Grande (Commissario Calabria Film Commission), Marco Magnifico (Presidente FAI), Giuseppe Zampino (Presidente FIAVET Calabria), Fabrizio D’Agostino (Presidente Federalberghi Calabria), Domenico Cappellano (Console Regionale Calabria Touring Club Italiano), Antonio Costabile (Professore Sociologia Università della Calabria), Luca Parisoli (Professore Filosofia Medievale Università della Calabria), Anna Foa (Ricercatrice e storica), Don Giulio Cesare De Rosis (Arciprete città di Bisignano), Lucia De Fiore (Presidente Associazione Amicizia Italia – Israele Cosenza), Angelo Adduci (Presidente del Consorzio del Cedro di Calabria). Il convegno sarà moderato dal giornalista e massmediologo Klaus Davi.

Per l’occasione verrà eccezionalmente esposto il dipinto “Il Martirio di San Bartolomeo”. L’opera fu realizzata dall’artista ebreo cecoslovacco Michel Fingesten, internato nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia e morto nel 1943 in seguito ad un attacco di appendicite. Fingesten, nonostante la terribile esperienza dell’internamento, sviluppò con la Calabria un rapporto di amore che si tradusse in opere d’arte straordinarie concepite proprio in questa terra. Il ‘Martirio’ è una di queste opere ed è attualmente custodito all’interno del Museo Diocesano di arte sacra di Bisignano. Il giorno del convegno verrà trasferito e potrà essere ammirato per qualche ora presso il Palazzo Municipale nel rispetto di tutte le misure di sicurezza necessarie.

La diretta di tutto l’evento sarà trasmessa su Facebook alla pagina Movimento Giudecche di Calabria (https://www.facebook.com/MovimentoGiudeccheCalabria ). Tutto il percorso “Jewish Calabria” verrà poi raccontato in un corto di 15 minuti realizzato in collaborazione con Calabria Film Commission e che verrà distribuito su tutte le piattaforme in Italia e all’estero. (rcs)

COSENZA – Al BoCS Museum la mostra “Conversioni”

Il 1° giugno, al BoCS Museum di Cosenza, s’inaugura la mostra personale Conversioni di Caterina Arcuri e a cura di Simona CaramiaGiuseppe Negro, docenti Aba.

L’evento è l’ultimo appuntamento con le mostre derivate dall’accordo tra Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Comune di Cosenza e inquadrate all’interno della quinta edizione del progetto Ceilings.

La mostra di Arcuri, che all’Accademia di Catanzaro tiene il corso di Pittura, sarà l’atto conclusivo di un percorso durato più di sei mesi nel corso dei quali le opere e gli artisti scelti dall’Aba di Catanzaro hanno dialogato in continuo con la collezione permanente del Bocs Museum, lo spazio espositivo ospitato all’interno del Complesso monumentale San Domenico. 

L’inaugurazione della mostra si terrà, alla presenza dell’artista, dei curatori e della direttrice del Bocs Museum, Marilena Cerzoso, il 1° giugno alle ore 11 (piazza Tommaso Campanella, 22 – Cosenza) e sarà visitabile gratuitamente secondo i seguenti orari: dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato, dalle 9 alle 13

All’allestimento di “Conversioni” hanno contribuito gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: Giovambattista Barberio, Lorenzo Colelli, Marica Corrado, Giada Pugliese.

A conclusione della mostra, il Bocs Museum sarà totalmente riallestito con in esposizione le opere della collezione permanente e corredato da banner esplicativi del percorso di fruizione e didascalie con QR code.

Gli spazi espositivi sono parte integrante del concept del lavoro e della mostra di Caterina Arcuri: «Un convento domenicano è luogo che conversioni ne ha viste di ogni genere – spiega –. Una caserma, che ospitava il Distretto Militare e il Comando Operativo Territoriale dell’intero Nord Calabria, trasformata in luogo d’arte e giardino, può essere emblema di una felice conversione del mondo alla Pace. Un mondo in cui regnasse la Pace, sarebbe pieno di luoghi come questo, nei quali gli artisti mostrerebbero a tutti come mantenersi giovani: rimanendo bambini».

«Ma fuori da queste mura le cose rimangono complicate – conclude – e ognuno di noi rappresenta un universo complicato. “Conversioni”, allora, è un breve viaggio durante il quale viene chiesto di acquisire consapevolezza del dualismo o dei dualismi che ci dilaniano: idealista/realista, spirituale/corporeo, maschio/femmina.  Al termine del percorso forse saremo in grado di scegliere una strada da percorrere che, però, come le mie opere vogliono suggerire, corrisponde sempre a quella più scomoda ed ardua». (rcs)

LAMEZIA – Al Chiostro Viaggio negli anni Ottanta

Domani pomeriggio, a Lamezia Terme, alle 18, al Chiostro Caffè Letterario, si terrà l’incontro Viaggio nell’arte: Gli Anni Ottanta.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Viaggio nell’arte, organizzata e curata da Giuseppe Antonio Bagnato, giovane critico d’arte, laureato in Pedagogia e Didattica dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Dopo aver parlato degli anni ’50, degli anni ’60 e degli anni ’70, toccherà ora approfondire il decennio artistico degli anni Ottanta, analizzandone lo sviluppo artistico. Il decennio vede l’Europa ritornare nostalgicamente alla pittura con la Transavanguardia e il Neoespressionismo. In America invece, nelle periferie di New York, un gruppo di artisti ribelli e underground deciderà di segnare per sempre la storia dell’arte. È la stagione del graffitismo con le figure chiave di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. Ma gli anni ’80 sono anche gli anni d’oro della fotografia. Infine l’americano Jeff Koons e la giapponese Yayoi Kusama renderanno interessante il banale in un’arte sempre più vicina al kitsch. (rcz)

A Lamezia concluso il primo anno della Scuola Biblica Diocesana

«Dove passa il cristiano non ci può essere più tanfo di vecchio. Dove passa il cristiano c’è l’odore del Crisma, dello Spirito, c’è davvero l’odore della novità e la novità si distingue per un solo ingrediente: la gioia, quella del Vangelo». Così il vescovo, monsignor Serafino Parisi, durante l’omelia della Santa Messa di Pentecoste con cui si è concluso anche il primo anno della Scuola Biblica Diocesana “Shekhinah” (Tenda della presenza).

«Vorrei immaginare, oggi, con voi – ha detto il Vescovo rivolgendosi ai presenti – quale poteva essere stato il pensiero, la riflessione degli apostoli, di Maria, nell’evento della Pentecoste, cioè quando lo Spirito Santo, con la pienezza dei suoi doni, spirato dal Risorto toccò la vita di queste persone che erano state legate a Gesù con tutte le loro potenzialità ma anche con tutte le loro fragilità. Persone che, molto probabilmente, non avevano ancora compreso la portata del dono e le conseguenze estreme della sequela di Gesù».

«Forse ancora non avevano nemmeno compreso pienamente la morte di Gesù perché l’avevano vissuta con la tristezza del fallimento. Non avevano ancora compreso, molto probabilmente, nemmeno la portata della novità legata alla resurrezione di un crocifisso. Ed ecco perché mi interesserebbe capire quale era il pensiero di Pietro, di Tommaso, di Matteo, di tutti quelli che erano lì. Con quali occhi guardavano, ormai distanti – probabilmente qualche giorno – dagli eventi della morte e della resurrezione di Gesù, alla vicenda della loro vita. Perché è proprio a partire da quel momento della resurrezione di Gesù che la loro vita comincia ad avere una svolta, a prendere una piega diversa. E nel giorno della Pentecoste questo mistero nascosto doveva diventare evidente, per tutti. Innanzitutto per la loro stessa vita e poi anche per gli altri. Ecco perché mi piacerebbe sapere come hanno rielaborato tutti i momenti della loro vita contigua a quella del Signore, di Gesù il Nazareno».

«La grande parola che ci viene data oggi dalla liturgia che stiamo celebrando – ha aggiunto il Vescovo – è una parola di incoraggiamento. È certamente una parola di speranza, ma è anche una parola di impegno. Noi, non gli altri, siamo chiamati perché altrimenti ci chiudiamo ancora una volta dentro queste mura per fare questo gioco che è il gioco di chi piange di più. Invece, noi siamo chiamati ad uscire» e «lo Spirito Santo agisce nella nostra vita e nella vita della Chiesa non per farci chiudere, ancora una volta, in gruppetti autoconsolatori» ma per darci la forza di «poter costruire speranza dove c’è la parola di disperazione» e «di  essere davvero i costruttori della pace dove c’è desiderio di pace».

La forza dello Spirito, quindi, «entra dentro la nostra povera vita come è entrata nella vita degli apostoli» e «rende dinamica e vitale l’esistenza di tutta l’umanità». Anche se «questa è la dimensione esterna. Poi c’è quella più profonda, quella interna, perché è sempre quello stesso Spirito che ci rende dinamici dentro il mondo, agisce dentro di noi, ci tira dentro la vita endodivina. Anche noi ci siamo dentro, anche noi siamo lì a condividere nello Spirito con il Padre ed il Figlio la stessa comunione eterna della Trinità».

Lo Spirito, infatti, «è la forza dell’amore di Dio» ed “altri non è se non quell’amore eterno all’interno del quale si lega la vita del Padre con la vita del Figlio nella vita dello Spirito: è quel legame intratrinitario, all’interno del quale noi stessi siamo collocati”.

«È dal testo biblico – ha aggiunto monsignor Parisi –, dalla Parola di Dio, certamente mediata dal magistero e dalla tradizione della Chiesa, che noi riusciamo a scoprire queste verità, la grandezza di questo mistero che è mistero e rimane mistero all’interno del quale, però, tutti dobbiamo lasciarci coinvolgere e lo Spirito che agisce in noi farà grandi cose perché questa è la finalità dello studio della Sacra Scrittura nella visione della Chiesa»

«Nella liturgia – ha proseguito il Vescovo – ci alimentiamo della forza di questa Parola e poi del pane e del vino che ci danno la salvezza e ci orientano all’eternità, ma c’è anche la ricaduta esistenziale nella nostra vita e la ricaduta pubblica nel mondo. Ecco perchè auguro che conoscendo sempre più la parola di Dio noi – lo dice san Girolamo – riusciamo ad incontrare personalmente Gesù Risorto e dal Cristo Risorto possiamo ricevere, come abbiamo ricevuto, l’abbondanza dello Spirito Santo per essere nel mondo costruttori di storia nuova».

«Non dimentichiamo – ha concluso monsignor Parisi – che nel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo entra sotto forma di lingue di fuoco, cioè lingua per parlare, per non stare zitti, e fuoco perché è la stessa passione di Dio ad essere comunicata con la lingua degli uomini che tutti erano chiamati ad ascoltare ed a capire».

Quindi, nel fare riferimento al miracolo della glossolalia, il Pastore della Chiesa che è in Lamezia ha fatto notare che «da un punto di vista strettamente biblico potremmo dire che c’è l’inversione della logica di Babele dove, mentre l’uomo, illudendosi, immaginava di potere raggiungere Dio e toccare il cielo, saliva in alto, le lingue sulla terra si confondevano e gli uomini non si capivano più».

Invece, «arriva lo Spirito e trasforma, sconvolge, dà la possibilità di rileggere nuovamente quella divisione che si trova attestata nel libro della Genesi e diventa l’unica lingua che tutti comprendevano. Ma c’è anche un’altra indicazione: gli apostoli dovevano essere preparati, si dovevano anche attrezzare per imparare le lingue degli altri. Noi dobbiamo imparare a parlare la lingua del mondo, per comprenderlo, per comprenderne i suoni, i lamenti, le attese, i desideri, le speranze, le difficoltà, le amarezze, però anche le gioie, la vitalità. Tutto questo linguaggio non ci può essere estraneo». (smg)

Torna a Tropea il Festival musicale “Armonie Magna Graecia”

Fino al 24 ottobre a Tropea sarà animata dal Festival Musicale Armonie Magna Graecia, diretto dal Maestro Emilio Aversano. La kermesse propone, per questa edizione, eventi musicali di alto profilo culturale, tra classica, lirica e da camera.

Ad aprire le danze, oggi, il pianista Lucio Grimaldi. Si prosegue, poi, il 3 giugno alle 21.30, Palazzo Santa Chiara, con la perfomance del chitarrista Samuele Provenzi che proporrà: Première Fantasie op. 5 di F. de Fossa, il Thème Varié et Finale di M. Ponce, Miniature Balcaniche (Morning Dance – Lament – Vranjanka – Macedonian Dance – Wide Song – Tiny-knit Dance) di D. Bogdanovic, Junto al Geralife di J. Rodrigo e la Sonata op. 47 (Esordio – Scherzo – Canto – Finale) di A. Ginastera.

Armonie della Magna Graecia continuerà domenica 11 giugno con Letizia D’Angelo (soprano) e Ida Visconti (pianoforte); sabato 17 giugno con il pianista e direttore artistico della rassegna Emilio Aversano; giovedì 22 giugno con il Concerto nel 150° anniversario della nascita di Sergej Rachmaninov; domenica 25 giugno con l’Ensemble da camera dell’Orchestra Filarmonica di Bacau (Romania); domenica 2 luglio con Manuel Arlia (Violino) e Daniele Paolillo (Pianoforte).

Sabato 8 luglio con il Romantic Movie Music del pianista Giuseppe di Cristo; sabato 15 luglio con il The Romantic Piano del Maestro Aversano; domenica 23 luglio con il concerto nel giorno della nascita di Francesco Cilea a cura dei pianisti Beatrice Zoccali ed Emilio Aversano; mercoledì 2 agosto con il Maestro Aversano; giovedì 10 agosto con il Concerto per la notte di San Lorenzo. (rvv)

Il programma completo

Domenica 13 Agosto

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 22.00

“Piazzolla segreto”

Ensemble orchestrale “Los Suenõs”

Voce solista Paula Souto Giudici

Sassofono Giovanni De Luca

Giovedì 17 Agosto

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 22.00

Duo Pianistico

Francesco e Vincenzo De Stefano

Sabato 26 Agosto

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 22.00

Pianista Emilio Aversano

Venerdì 1 Settembre

Tropea, Palazzo S. Chiara ore 22.00

Orchestra da Camera

“L’Offerta Musicale di Venezia”

Ensemble “Ad Parnassum” e “De Musica In Itinere”

Domenica 3 Settembre

Tropea, Palazzo S. Chiara ore 22.00

I Solisti dell’Accademia Nazionale

di S. Cecilia di Roma e della Royal

Concertgebouw Orkest di Amsterdam

Flauto Andrea Oliva

Oboe Francesco Di Rosa

Clarinetto Calogero Palermo

Fagotto Andrea Zucco

Corno Guglielmo Pellarin

Pianoforte Emilio Aversano

Mercoledì 6 Settembre

Tropea, Palazzo S. Chiara ore 21.30

Violino Renato Donà

Pianoforte Andrea Carcano

Sabato 16 Settembre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.30

“I suoni e i profumi danzano nell’aria della sera”

Pianista Emilio Aversano

Martedì 19 Settembre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.30

“Il Cinema d’autore”

Oboe Dorin Gliga

Fagotto Pavel Ionescu

Pianoforte Lucio Grimaldi

Venerdì 22 Settembre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.30

Trio De Salon (Romania)

Oboe Dorin Gliga

Fagotto Pavel Ionescu

Pianoforte Emilio Aversano

Mercoledì 4 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

“Il pianoforte romantico”

Pianista Emilio Aversano

Domenica 8 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

“In viaggio con Rossini”

Duo Pianistico

Massimo Trotta – Lucio Grimaldi

Mercoledì 11 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

Baritono Mattis Møll Austrheim

Pianoforte Ida Visconti

Domenica 15 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

Quartetto d’archi dei Berliner

Philarmoniker

Violino I Dorian Xhoxhi

Violino II Helena Madoka Berg

Viola Naoko Shimizu

Violoncello Christopher Hesch

Pianoforte Emilio Aversano

Sabato 21 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

Violino Lodovico Parravicini

Pianoforte Nicolò Parravicini

Martedì 24 Ottobre

Tropea, Palazzo S.Chiara ore 21.00

“Duo Concentus”

Soprano Irma Irene Tortora

Pianoforte Fulvio Maffia

RENDE – Mercoledì si presenta il libro “Il Pci, la Calabria e il Mezzogiorno”

Mercoledì 31 maggio, a Rende, alle 17, nella sala convegni della BCC Mediocrati, si terrà la presentazione del libro Il Pci, la Calabria e il MzzogiornoDa Livorno al “Partito nuovo” curato da Lorenzo Coscarella e Paolo Palma ed edito da Luigi Pellegrini editore.

L’evento rientra nell’ambito delle attività di ricerca e divulgazione dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea.

Dopo i saluti del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e del presidente dell’ICSAIC Paolo Palma, interverranno Katia Massara, del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’UniCal e membro del Direttivo ICSAIC, Marta Petrusewicz, dell’Università della Calabria e della City University of New York, e Massimo Veltri, già senatore della Repubblica e docente UniCal. L’iniziativa sarà coordinata dal direttore scientifico dell’ICSAIC Vittorio Cappelli e vedrà la presenza dei curatori e di alcuni degli autori dei significativi saggi inclusi nel volume.

Il testo, che raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Istituto in occasione del centenario di fondazione del Partito comunista d’Italia, al suo interno presenta infatti i saggi di storici, docenti universitari e studiosi del territorio che analizzano ad ampio spettro aspetti di questa attività del Pci nel Sud Italia: Franco Ambrogio, Lorenzo Coscarella, Guido D’Agostino, Michele Fatica, Guido Liguori, Giuseppe Masi, Katia Massara, Prospero Francesco Mazza, Antonio Orlando, Paolo Palma, Christian Palmieri, Ercole Giap Parini, Martino Antonio Rizzo, Domenico Sacco, Pantaleone Sergi, e Francesco Spingola

Il volume si propone di esaminare i connotati meridionalisti dell’azione del partito, con particolare attenzione alla questione contadina che esplose nell’immediato dopoguerra con occupazioni di terre ed eccidi. (rcs)

 

LAMEZIA – Giovedì si presenta il libro “Quegli anni in gradinata est”

Giovedì 1° giugno, a Lamezia Terme, alle 18.30, al Bar Falvo, si presenta il libro Quegli anni in gradinata est di Igor Colombo ed edito da Grafiché.

 Affiancheranno l’autore Igor Colombo, Vito Sinopoli, capitano della Vigor nella prima metà degli anni Ottanta e ci sarà anche la prestigiosa presenza del presideente di quel tempo, Giovanbattista Ventura, colui che riportò la Vigor Lamezia nel calcio professionistico.

Insieme a loro parlerà anche mister Massimo Costantino, l’allenatore della Vigor Lamezia che nella stagione 2013-14 centrò la storica promozione nella serie C unica. Importante contributo sarà offerto anche da Sergio Servidone, vice presidente provinciale del Csen, nonché storico dirigente della compagine biancoverde negli anni Settanta e profondo conoscitore delle dinamiche dello sport regionale. A moderare l’evento l’assessore allo sport del Comune di Lamezia Terme, Luisa Vaccaro. L’evento vedrà anche la partecipazione attiva di molte delle vecchie glorie biancoverdi degli anni ottanta, di quanto Giovanbattista Ventura ne era appunto presidente. (rcz)

 

VIBO – Centri estivi, pubblicati avvisi per operatori e famiglie

Sono stati pubblicati gli avvisi dedicati ai centri estivi 2023 per operatori e famiglie di Vibo Valentia.

In attuazione dell’indirizzo impartito dalla giunta comunale guidata dal sindaco Maria Limardo, infatti, la dirigente del settore Politiche sociali ha pubblicato la determina con la quale vengono approvati gli avvisi rivolti sia all’individuazione degli operatori sia alle famiglie dei minori di età compresa tra 0 e 17 anni residenti nel Comune di Vibo Valentia. A darne comunicazione sono il sindaco Maria Limardo e l’assessore alle Politiche sociali Rosa Chiaravalloti.

Il servizio, come negli anni precedenti, sarà interamente finanziato dal fondo per le politiche della famiglia assegnato con decreto della presidenza del consiglio dei ministri ai Comuni, che quest’anno ha stanziato in favore di Vibo Valentia l’importo di 33.023,41 euro, da destinare al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa per le attività di bambini e ragazzi di età compresa fra 0 e 17 anni.

Gli avvisi sono rivolti rispettivamente agli operatori in ambito educativo, ludico, ricreativo e culturale, quali associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative, polisportive ed altri soggetti che perseguano finalità educative/ricreative e/o sportive e/o socio culturali a favore di minori, anche attraverso l’organizzazione di attività estive ed alle famiglie dei minori di età compresa tra 0 e 17 anni residenti nel Comune di Vibo Valentia.

Gli operatori che intenderanno presentare il loro progetto di Centro estivo potranno presentare istanza ed i relativi allegati entro e non oltre le 14.00 del 5 giugno 2023 inviando la documentazione all’indirizzo pec: protocollocomunevibo@pec.it. Le istanze verranno istruite dagli uffici che redigeranno apposita graduatoria dei soggetti accreditati all’erogazione del servizio.

Anche le famiglie dei minori dovranno presentare istanza utilizzando l’apposita modulistica allegata all’avviso unitamente alla documentazione richiesta entro le 12.00 del 12 giugno 2023. Le domande di partecipazione in tal caso potranno essere presentate a mano presso l’ufficio protocollo dell’Ente ovvero a mezzo pec da inoltrare all’indirizzo: protocollocomunevibo@pec.it. Le famiglie che risulteranno idonee verranno contattate dagli uffici per manifestare la scelta del centro estivo al quale fare partecipare i ragazzi.

Il sindaco Limardo e l’assessore Chiaravalloti manifestano soddisfazione «sull’operato e sulla tempestività degli uffici che garantiranno celerità nelle attività al fine di consentire l’avvio dei centri estivi per la prima settimana di luglio». 

«La tempestività nell’operato ed una programmazione lungimirante – rimarca l’assessore Chiaravalloti – consentiranno, da qui a breve, l’avvio di tutte le azioni per il periodo estivo di competenza del settore delle Politiche sociali».

La finalità è quella di dare risultati concreti affinché i cittadini percepiscano la presenza effettiva dell’istituzione nel tessuto sociale. (rvv)

Fusioni dei Comuni, i consiglieri regionali firmatari: Non cambia l’iter

«La modifica alla legge regionale approvata lunedì scorso a Palazzo Campanella non cambia l’iter legislativo e referendario sulla fusione dei comuni. Anzi, lo perfeziona senza snaturare il valore referendario che è consultivo da dettami Costituzionali e non reso tale dal Consiglio Regionale come qualcuno sostiene. È doveroso tornare sull’argomento e smentire con forza e chiarezza le false dichiarazioni del sindaco di Cosenza Franz Caruso, nella speranza che le sue parole siano dettate da una distratta lettura del testo. Lo invitiamo, nel rispetto istituzionale e professionista forense ad approfondire l’argomento senza confondere i cittadini» a dichiararlo i consiglieri regionali firmatari della proposta di legge sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.

«Nei principi fondamentali della costituzione e del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali spetta al consiglio regionale guidare il processo di fusione dei comuni. Ciò precisato e perfezionato nel testo approvato in consiglio regionale, lascia sempre e comunque alla volontà popolare l’ultimo passaggio. Ci venga chiarito, nella piena considerazione dei cittadini, senza creare confusione, chi è a favore della Città Unica. Alle Amministrazioni che guardano al benessere del territorio la libertà di emettere delibere di fusione, scrutare in prospettiva futura nell’interesse dei cittadini alle macro aree. È paradossale altresì che, consiglieri comunali spinti da qualunquismo e dichiarazioni spot, affermino che con l’intervento legislativo si sia cancellata la possibilità di fare un referendum; un passaggio obbligato che rimane e rimarrà sempre nel potere delle comunità».

«Ed è ancor più aberrante – concludono – che rappresentanti istituzionali della città parlino di fascismo e di ritorno ad un nefasto ventennio, sono solo offese gratuite e modaiole. A quanti invece cercano di innalzare barricate per rallentare una sempre più marcata volontà popolare verso la città unica, il nostro invito è di considerare i benefici per il territorio. Esortiamo anche i più reticenti a partecipare al confronto nelle apposite commissioni quando le proposte di legge di fusione saranno concrete, testimoni di un processo di sviluppo per le nostre città abbandonando per sempre l’ingordigia del potere feudatario». (rcs)