A Cosenza si ricorda Angelo De Fiore da Rota Greca

Domani mattina, all’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza, sarà ricordato Angelo De Fiore da Rota Greca, “Giusto tra le Nazioni”, che fu per lungo tempo dirigente dell’Ufficio Stranieri della Questura di Roma, e in tale veste salvò la vita di centinaia di ebrei, strappandoli alla deportazione nazista e all’Olocausto.

L’evento, rivolto agli allievi delle classi quinte di tutti gli indirizzi, rientra in un percorso formativo di approfondimento storico, politico, sociale e morale, volto a consolidare il dovere del ricordo e della testimonianza di una moderna figura di eroe della nostra Calabria. Dopo i saluti della dirigente dell’IIS Lucrezia della Valle, prof.ssa Rossana Perri, interverranno il dott. Giuseppe De Monte, sindaco di Rota Greca, il dott. Biagio Antonio Faragalli, sindaco di Montalto Uffugo, il dott. Giuseppe Cannizzaro, Questo della Provincia di Cosenza, la prof.ssa Lucia De Fiore, presidente dell’Associazione “Angelo De Fiore, Giusto Tra le Nazioni”. Il dibattito sarà moderato dalla prof.ssa Maria Sergio, docente di Filosofia e Scienze Umane presso il della Valle.
Angelo De Fiore Iniziò ad aiutare gli ebrei di cittadinanza non italiana che in conseguenza dell’approvazione delle leggi razziali avrebbero dovuto lasciare il Paese entro il 12 marzo 1939. Scoppiata la seconda guerra mondiale, collaborò segretamente con l’organizzazione della resistenza antinazista, manipolando le pratiche riguardanti ebrei e sospetti di attività antifascista, ostacolando l’attività della Gestapo da cui riceverà ripetuti richiami e venendo fatto oggetto anche di un’indagine che si risolverà senza alcuna conseguenza.
Per salvare i tanti ebrei dalla deportazione, non esitò a predisporre loro documenti falsi, arrivando a prelevare cittadini ebrei dalle prigioni dove erano stati rinchiusi dai nazisti, facendoli passare per pericolosi ricercati per reati comuni o disertori dell’Esercito e in seguito liberandoli. Dopo l’attentato di via Rasella gli fu richiesto di predisporre un elenco di ebrei da colpire per rappresaglia; la sua risposta fu di “non avere alcun nome di ebreo da offrire” adducendo come causa il fatto che gli archivi dell’Ufficio si trovavano in stato di estremo disordine a causa di una sua negligenza.
Anche se il suo comportamento era chiaramente ostruzionistico non ci furono conseguenze ed egli poté continuare la sua opera sin quasi all’arrivo degli Alleati, prima del quale si diede alla macchia, avendo però cura di distruggere anticipatamente, con l’aiuto dei suoi collaboratori, le pratiche di ebrei e militari sospetti ancora presenti negli archivi della Questura trasferiti in segreto negli scantinati. (rcs)

Rosarno ha celebrato la Giornata contro la violenza sulle donne

Si è svolto, a Rosarno, l’evento Non sei sola, organizzato dal Comune di Rosarno in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Universale, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza del rispetto e della parità di genere.

È stata inaugurata una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, accompagnata da una targhetta in cui sono riportati i contatti telefonici dei centri antiviolenza in Calabria. L’evento è iniziato con il discorso del sindaco, dott. Pasquale Cutrì, il quale ha sottolineato come la donna vada amata e rispettata e non sopraffatta e violentata: «La donna non è proprietà dell’uomo – ha dichiarato Cutrì – L’uomo e la donna sono uguali e la bellezza dell’amore sta proprio in questo: nel rispetto reciproco, nel volersi bene, nel conversare, nel voler stare insieme. Come diceva William Shakespeare, la donna è nata dalla costola dell’uomo non dai piedi per essere pestata, non dalla testa per essere superiore ma dal fianco per essere uguale».

Inoltre, l’evento ha visto la partecipazione attiva dei bambini delle scuole di ogni ordine e grado, che hanno emozionato il pubblico con un musical e un coro, portando un messaggio di speranza e solidarietà. Nel corso della manifestazione, il maestro di arti marziali Arturo Messina ha eseguito una dimostrazione di autodifesa, enfatizzando l’importanza della prevenzione e della consapevolezza nella lotta alla violenza.

La giornata si è conclusa con una marcia di sensibilizzazione, che ha attraversato le vie del centro cittadino, coinvolgendo cittadini di tutte le età in un percorso di riflessione e impegno collettivo. L’iniziativa ha rappresentato un momento di grande valore simbolico e di comunità, dimostrando il forte impegno di Rosarno nella promozione della sicurezza e del rispetto per le donne. (rrc)

COSENZA – L’incontro “Le ragioni del No alla Fusione”

Domani mattina, a Cosenza, alle 10.30, alla Libreria Ubik, si terrà l’incontro Le ragioni del No alla Fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, organizzato dai Comitati “Cosenza No alla Fusione Per una Città Policentrica” e “No Fusione di Cosenza”.

«Questa proposta, priva di una visione concreta e partecipata – si legge in una nota – rappresenta un attacco all’identità, all’autonomia e alla storia dei nostri territori. Non accetteremo che la fusione diventi uno strumento per consolidare poteri centralizzati, cancellando le specificità locali e penalizzando intere comunità. Difendiamo e proponiamo da sempre un modello di città e di area urbana diverso, inclusivo e rispettoso delle reali esigenze dei cittadini».
«La fusione, così come concepita – conclude la nota – non risolve le criticità esistenti, ma rischia di aggravare disuguaglianze e inefficienze. Invitiamo la stampa e la cittadinanza a partecipare per unirsi a questa battaglia cruciale per il futuro della nostra terra e contro un progetto che vuole decidere senza ascoltare». (rcs)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Gli eventi in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, l’Amministrazione comunale di Villa San Giovanni, guidata dalla sindaca Giusy Caminiti, ha organizzato una serie di incontri significativi di CorrentiEditoria – Festival d’Arte e Cultura.

Questo pomeriggio, alle 18, nella Sala Consiliare del Comune, si introdurrà con una disamina sull’arte e la “Rappresentazione della Violenza”, ripercorrendo il testo di Alberta Dito, per poi entrare nel tema “I lividi dell’anima”. Saranno approfondite diverse forme di violenza: comportamenti legati al bullismo e molestie sessuali. Un’analisi attenta dei fattori di rischio, della necessità di istituire una rete a supporto e protezione che possa fornire istruzioni pratiche sulla gestione dei sintomi ad essa connessi e sull’importanza imprescindibile della comunicazione. Interverranno, Annamaria Curatola, docente di didattica e pedagogia presso l’Università di Messina e Carmen Giambelluca, psicologa clinica. L’evento è organizzato in collaborazione con La Rosa del Pozzo, guidata dal presidente Antonino Santisi.

Domani, 26 novembre, alle 17, al teatro Primo, saranno presentati due libri. Il primo, la storia di “Alessandrina, bella e indomita eroina tragica del Cilento” di Mariella Marchetti, simbolo delle lotte combattute in nome dei diritti umani e delle donne. L’ultimo appuntamento è dedicato ad un atroce femminicidio di una donna villese, risalente all’anno 1985. Il secondo è “Storia di una rinascita” di Giovanna Cardile, figlia della vittima, e Giovanna Sciacca, è una toccante narrazione dei miracoli che l’amore è capace di produrre in esistenze devastate dal dolore.

Saranno presenti il sindaco, Giusy Caminiti, la Presidente del consiglio comunale, Caterina Trecroci, la consigliera con delega alle Pari opportunità, Caterina Neri.

«Le Nazioni Unite – ha dichiarato la Presidente del consiglio comunale – hanno definito, a giusta ragione, la violenza sulle donne “un flagello mondiale”, un fenomeno che sta raggiungendo dimensioni preoccupanti, dilaganti anche tra i più giovani. Attenzione e allarme, dunque, con l’intento di prevenire, educare e contrastare con ogni mezzo, sottolineando che non si tratti esclusivamente di aggressione fisica, ma di violenze e ricatti psicologici perpetuati nel tempo, che drammaticamente trovano epilogo nei femminicidi». (rrc)

 

A Filadelfia conclusa prima campagna di ricerca al sito di Castelmonardo

Si è conclusa, a ottobre, la prima campagna di ricerca presso il sito archeologico di Castelmonardo di Filadelfia, sotto la direzione scientifica del prof. Carlo Citter, dell’Università di Siena.

I lavori svolti dal team internazionale di archeologici guidati dell’archeologa e antropologa forense Assunta Campi hanno consentito un’importante raccolta di dati che costituiranno la base per le campagne future. 

Nei mesi di settembre ed ottobre è stato realizzato un rilievo fotogrammetrico assieme alla ricognizione e all’analisi muraria delle evidenze archeologiche edite ed inedite presenti nell’area archeologica. 

La campagna di ricognizione, che ha riguardato le tre alture che caratterizzano l’antico abitato di Castelmonardo ha portato all’individuazione di 19 UT (Unità topografiche) di grandi dimensioni e alla realizzazione di 412 complessive tra schede USM (Unità stratigrafica muraria), US (Unità stratigrafica) e schede USR (Unità stratigrafica di rivestimento). 

Oltre alla rocca, edificata sulla seconda altura, ed alle numerose chiese collocate in località “Le Chiese” (terza altura), lo studio del territorio ha fatto emergere la possibile presenza di cave e/o aree di asportazione ed alcuni complessi, probabilmente, con funzione abitativa. 

Numerosi sono i resti di grotte rupestri, cisterne e sostruzioni presenti, in particolar modo, sulla prima altura. 

Contestualmente hanno preso concretezza lo studio della bibliografia e delle fonti e lo studio del materiale ceramico proveniente da indagini precedenti; si tratta di ceramica da fuoco, mensa e dispensa inquadrabile in un arco cronologico compreso tra il XII al XVII secolo. 

Nei prossimi mesi si procederà con un lavoro di elaborazione dei dati e di programmazione delle future campagne di scavo archeologico. 

Di fondamentale importanza sono stati gli incontri con gli studenti delle scuole locali, la popolazione e la presentazione del progetto nel corso di vari convegni a carattere internazionale. 

Si tratta, senza alcun dubbio, di un sito di grandi dimensioni e di grande importanza storica che aspetta solamente di essere riportata alla luce. 

Soddisfazione è stata espressa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Anna Bartucca.

«Il recupero di Castelmonardo – dicono gli amministratori – si inserisce nel programma di recupero culturale e storico delle nostre radici nella prospettiva di offrire alla collettività nuovi slanci di crescita e (anche), con il dichiarato obiettivo di lasciare in eredità alle nuove generazioni un patrimonio di cui essere fieri e sul quale investire nel futuro.

Un ringraziamento speciale, dunque, a  tutta l’equipe, magistralmente coordinata dal prof. Carlo Citter archeologici e seguita dall’archeologa e antropologa forense Assunta Campi, per il suo costante impegno e per il contributo scientifico e operativo che sta profondendo in questa avventura». (rvv)

CINQUEFRONDI (RC) – Lunedì l’evento “No alla Violenza”

Lunedì 25 novembre, a Cinquefrondi, si terrà l’evento Stop alla violenza sulle donne, promosso dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Conia.

L’iniziativa, in collaborazione con il progetto Viviamo Cinquefrondi, la Cooperativa sociale Metauros, la Cooperativa Sankara, con il Liceo Musicale di Cinquefrondi e i volontari del Servizio Civile Universale prevederà diversi interventi moderati da Giorgia Fonte.

In apertura l’assessora alla Parità di Genere, Giada Porretta, porterà i saluti istituzionali; seguiranno gli interventi delle psicologhe Liliana Chiarini e Marta Tutino, della volontaria del SC Maya Mezzatesta, testimonianze e riflessioni da parte degli ospiti del Progetto Sai e del sindaco dei Ragazzi, Matteo Lamanna.

Gli intermezzi musicali verranno curati dagli studenti del Liceo Musicale di Cinquefrondi. A conclusione l’intervento del sindaco, Michele Conia.

L’attenzione forte verso questo tema, manifestata già da tempo con la modifica dello Statuto in cui è stato registrato l’obbligo dell’Amministrazione di costituirsi parte civile nei processi contro la violenza sulle donne, viene rinnovata quest’anno con l’organizzazione di una giornata simbolica che invita a riflettere gli studenti e i cittadini su una realtà ancora troppo diffusa, affinché ogni donna possa vivere in sicurezza, senza paura e in piena libertà di espressione e di scelta.

Nel mondo, una donna su tre è vittima di violenza, ma dietro ogni numero c’è una storia, un volto, una vita segnata dalla sofferenza. Per questa ragione, è fondamentale non solo sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche impegnarsi concretamente per la costruzione di una società che rifiuti e combatta ogni atto di violenza. In questo giorno, l’Amministrazione invita tutti a unirsi in un gesto simbolico di solidarietà partecipando all’evento organizzato nella Sala Consiliare del Comune alle ore 10:30 per dire a gran voce “No” alla violenza. (rrc)

A Lamezia l’Assemblea Diocesana

La Parola di Dio annunciata come “principio, fondamento e fine di ogni nostra iniziativa”, l’invito ad essere cristiani che portino il segno distintivo della gioia e della speranza, la visione di una Chiesa “profetica e attrattiva” che “sappia promuovere, nel nostro tempo, una partecipazione missionaria e corresponsabile all’interno di tutte le realtà della nostra società contemporanea”. Questi alcuni dei messaggi chiave che il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, ha voluto consegnare alla chiesa lametina in occasione dell’assemblea diocesana, svoltasi oggi nell’auditorium della Cittadella della carità, con la partecipazione di parrocchie, associazioni e movimenti da tutta la diocesi.

Partendo dalla lettura del brano evangelico di Luca 4, 16-21, il vescovo di Lamezia ha sottolineato come Gesù «riprendendo la profezia di Isaia e affermando che quella profezia si è compiuta in Lui,  ci invita alla speranza perché il Signore mantiene le sue promesse ed è capace di indirizzare l’umanità sul sentiero della gioia e della speranza». 

Gioia cristiana che, per Parisi, «non è il sorriso di circostanza, ma la gioia che viene dallo Spirito e che ci fa cogliere la speranza laddove il mondo pensa non possa esserci alcuna speranza. Noi crediamo nel Crocifisso Risorto, non dobbiamo mai dimenticare questa caratteristica della letizia che ci fa andare nel mondo con la gioia del Vangelo, capace di sciogliere da tutte le catene di tutte le forme di schiavitù».

Richiamando le iniziative promosse dalla diocesi negli ultimi due anni, il presule ha auspicato che «l’essere convocati dalla Parola di Dio diventi sempre più lo stile di ogni convocazione nelle nostre parrocchie, movimenti e associazioni. Fare scaturire ogni nostra iniziativa dalla Parola annunciata, che non è un manierismo, ma un’esigenza che nasce dalle labbra stesse di Gesù ed entra nel nostro cuore».

«Qual è la nostra visione di Chiesa ? – ha proseguito Parisi  –. Una chiesa che, come ho detto  sin dal mio arrivo a Lamezia, sappia essere attrattiva e profetica. Una Chiesa che si interroghi su come rispondere oggi alle istanze sociali, culturali e spirituali dei fedeli. La nostra è una visione di Chiesa che certamente può continuare a crescere e rinnovarsi, capace di essere in dialogo con il mondo e che, dialogando con il mondo, possa far sentire la Parola del Vangelo, possa dire che per tutti c’è una Parola di gioia e di speranza». 

«La Chiesa, in quanto ecclèṡia – ha spiegato – è per sua natura sinodale: se non è sinodale, non è Chiesa. Siamo un popolo di convocati, di chiamati. Non come singoli, ma come popolo. Quante volte abbiamo ammirato quell’immagine che troviamo negli Atti degli Apostoli: “erano un cuor solo e un’anima sola”. Questo è il passo che dobbiamo compiere tutti, questo dinamismo ecclesiale deve diventare il nostro stile. Uno stile che sappia vincere le resistenze dei singoli, affrontare le sfide del nostro tempo, che sappia aprirsi alla dimensione comunitaria. Tutte le iniziative della nostra chiesa diocesana sono orientate a costruire questa visione di una Chiesa che sappia dialogare con il mondo, senza chiudere o arroccarsi.  Una Chiesa che sappia leggere le vere attese dell’umanità di oggi e, dentro queste attese, far sentire la parola della profezia».

«C’è sempre la possibilità – ha concluso Parisi – di vedere sui monti la bellezza dei piedi del messaggero che porta lieti annunci. Oggi, se guardiamo la realtà, facciamo l’esperienza di quelli che dicono: l’albero è secco, non c’è più speranza. Ma, come Geremia, possiamo vedere un germoglio e, dal germoglio, rinasce sempre la speranza e la vita. Auguro a tutti voi di vedere questo germoglio, di vedere trasformata la disperazione in vita che non finisce».

Di “primato dell’ascolto” ha parlato don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la pastorale,  rimarcando come l’ascolto sia «alla base del discernimento che ha portato alle iniziative promosse dalla nostra chiesa diocesana. Nei due giorni di Acquavona, ci siamo messi in ascolto insieme, con spirito ecclesiale, e da quel contesto di preghiera  e di ascolto sono nate le iniziative che stiamo portando avanti. Papa Francesco ci invita ad andare all’essenziale, a ciò che è urgente oggi per un’umanità che ha bisogno di essere liberata».

Sulle attività Caritas, si è soffermato don Giuseppe Montano, vicario episcopale per il servizio della carità e per gli affari economici, evidenziando il compito proprio della Caritas che «non si esaurisce nelle opere caritative, ma va a stimolare e promuovere la formazione degli operatori perché le opere abbiano il loro radicamento in Cristo».  

Sui dettagli dell’attività della Caritas diocesana, si è soffermato il direttore don Fabio Stanizzo, che ha presentato gli appuntamenti formativi in programma nelle diverse vicarie auspicando «alle porte del Giubileo, che nascano più centri di ascolto vicariali, attraverso la collaborazione tra di loro di più parrocchie». 

Stanizzo, quindi, ha sottolineato la «funzione pedagogica della Caritas, che non si esaurisce nella consegna del pacco che è solo il primo momento di una costruzione di una relazione, di una presa in carico della persona a trecentosessanta gradi».

Ha illustrato le iniziative in programma per il servizio diocesano di pastorale giovanile suor Dorotea Scopelliti mentre Giovanna e Antonio De Pace, direttori dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, hanno parlato dell’attività di ascolto avviata annunciando l’intenzione, con il coinvolgimento di volontari, di aprire più punti di ascolto del consultorio diocesano nelle diverse vicarie. (sd)

COSENZA – Il 30 novembre il Festival del Fumetto

Dal 30 novembre al 1° dicembre a Cosenza torna il Festival del Fumetto “Le Strade del Paesaggio”, giunto alla 17esima edizione.

Le Strade del Paesaggio è un appuntamento che premia chi ama stupirsi in modi inattesi e creativi, caratteristica che ne ha determinato longevità e capacità di essere sempre fedele a sé stesso eppure sempre nuovo, diverso, unico e originale.

I vicoli del Centro Storico di Cosenza, le sale del Museo del Fumetto, sede naturale dell’evento, e l’immaginario di coloro che sceglieranno di vivere due giorni all’insegna della capacità di stupirsi e meravigliarsi, saranno inondati da una serie di attività e appuntamenti che declineranno la letteratura disegnata nelle sue mille caleidoscopiche sfaccettature, con uno sguardo particolare al rapporto tra fumetto e cibo.

Il Festival ospiterà mostre di disegni originali di alcuni tra i più innovativi autori italiani, capaci di disegnare una nuova mappa dell’immaginario grafonarrativo attuale, testimoniando ancora una volta la scelta del Festival “Le Strade del Passaggio” di porre il riflettore sulla capacità dinamica e mai statica del mondo del fumetto e dell’illustrazione.

Saranno esposte le opere di autori del calibro di Fiorella Cogliandro, Antonio Malara, Vincenzo Puglia, Archivio di Ferro, Alpraz, Fabrizio De Masi, Mr Holyshit, ospiti della residenza d’autore all’interno del Museo del Fumetto, che diventerà ammirabile e vivibile officina creativa della loro arte, riconfigurando in un esercizio inedito di creatività il design di alcune ali dello storico edificio cosentino.

Il primo giorno del Festival vedrà tra i protagonisti Quasirosso aka Giovanni Esposito, autore che presenterà alle 16.00, agli astanti Cose che mi piacciono, e che, forse piacciano anche a te, suo ultimo graphic novel pubblicato da Feltrinelli Comics, dedicato ad un viaggio interiore nel sé perduto e ritrovato.

Alle 17.00 sarà l’Eros l’attore principale del palcoscenico fumettistico del festival con Luna Belsito, aka Wallypain, Ester Cerdella e Andrea Scoppetta raccontarsi e raccontare un tema emotivamente coinvolgente quale l’erotismo nel fumetto

Alle 18.00 Lorenzo La Neve vi illustrerà una visione inedita di Lupo Alberto, partendo dal volume edito da Gigaciao “Tutto un altro Lupo Alberto”, variazione sul tema di un classico ricco di fascino.

Se il sabato del fumetto sarà stato scoppiettante la domenica sarà al tempo stesso coinvolgente e sconvoltente, a partire dalle due presentazioni che avranno luogo nel pomeriggio.

Alle 16.00 la casa editrice bruzia Green Comics presenterà Marcel, racconto di passione e prelibatezza, mentre alle 17.00, il nippocalabrese Vincenzo Filosa, tra i più conturbanti autori italiani di fumetto ed esperto poliedrico di letteratura disegnata giapponese, ci narrerà delle suggestioni della terra del Sol Levante sulle coste ioniche calabresi, attraverso il suo perturbante libro edito da Rizzoli LizardIl Saraceno, opera capace di ferire e guarire al tempo stesso, attraverso una narrazione dolce e spietata.

Il festival chiuderà con la presentazione dei lavori nati durante le Residenze d’artista, che disegneranno il nuovo volto di alcune aree del Museo del Fumetto.

Epilogo dei due giorni sarà la rivelazione al pubblico dell’inedito artwork originale realizzato da Luca Raimondo, autore di Dylan Dog, e dedicato al rapporto tra l’Indagatore dell’Incubo e Cosenza.

Non mancherà lo spazio dedicato alla didattica del fumetto: attesissimi eventi all’interno del programma sono le tre MasterClass di illustrazione e sceneggiatura, ad opera di alcuni dei più importanti e amati autori italiani.

Sabato 30 novembre, dalle 10 alle 13, MasterClass di Illustrazione con Quasirosso; domenica 1° dicembre, dalle 10 alle 13, MasterClass di Fumetto erotico con Ester Cardella. Sempre domenica, MasterClass, dalle 10 alle 13, di sceneggiatura con Lorenzo La Neve. (rcs)

POLISTENA (RC) – Il workshop di autodifesa e resilienza

Domani mattina, a Polistena, alle 9, all’Auditorium Comunale, si terrà un workshop di autodifesa e resilienza organizzato dall’Amministrazione comunale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

 Interverranno esperti delle Forze dell’Ordine e parte dello staff tecnico dell’Accademia Maestro Cavallo, con i maestri Nicola Geranio, 8° DAN, il maestro Rocco Garelli e l’allenatore Gabriele Pronestì. Relazionano il sindaco Michele Tripodi e l’assessora Maria Catena Napoli. Parteciperanno gli studenti dell’istituto comprensivo polistenese e degli istituti superiori dell’attiva e graziosa cittadina. (rrc)

COSENZA – Lunedì si presenta il libro di Dario Franceschini

Lunedì 25 novembre, a Cosenza, alle 18, nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, sarà presentato il libro Aqua e tera di Dario Franceschini, già ministro della Cultura ed edito da La Nave di Teseo.

L’evento si aprirà con i saluti del sindaco di Cosenza, Franz Caruso. L’autore del romanzo sarà poi intervistato dalla giornalista e scrittrice Annarosa Macrì.

Alla presentazione prenderanno parte, oltre ai vertici del Partito Democratico locale, inclusi i dirigenti e i consiglieri regionali, anche esponenti di altre forze politiche legati a Franceschini da rapporti di stima e di affetto personale, nonché i rappresentanti delle forze sociali e culturali invitate.

“Aqua e tera” è un viaggio attraverso l’Italia sospesa tra storia e modernità, e rappresenta un’opera che riflette sulle radici e sull’identità del Paese. Un’occasione imperdibile per immergersi nelle atmosfere di un’Italia profonda, in un racconto che combina narrativa e riflessioni sulla società contemporanea. Un romanzo che sta riscuotendo un grande successo di critica e di partecipazione agli incontri organizzati in tutta Italia. Cosenza è la prima tappa che tocca una regione del Sud e sicuramente vedrà la presenza di tanta gente comune attratta dalla storia e dalla forza contenuta nel racconto. (rrc)