Gruppo FS: Potenziati i servizi bus fra Sibari e Rossano

Sono stati potenziati i servizi bus fra Sibari e Rossano, con fermata a Corigliano, a causa dei lavori di upgrade tecnologico e di potenziamento infrastrutturale fra Sibari e Crotone. È quanto ha fatto sapere Regionale (Gruppo FS) di concerto con la Regione Calabria e ArtCal.

Al fine di garantire la continuità del servizio e limitare l’impatto dei lavori sul territorio, sono 5 in totale le corse che si aggiungono ai servizi in bus già attivati fra Sibari e Crotone dal 16 settembre, per consentire interventi di upgrade tecnologico e di potenziamento infrastrutturale sulla linea ionica.

I posti disponibili sui bus, che aumenteranno i loro tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto, si consiglia pertanto di valutare la ripianificazione del proprio viaggio.

Sui bus non è ammesso il trasporto bici, sono ammessi i cani guida e quelli di piccola taglia negli appositi trasportini. (rrm)

SOTTOVALUTARE IL DISAGIO DEL SUD È DA
SUPERFICIALI: STANCHI DEI DIRITTI NEGATI

di PIETRO MASSIMO BUSETTALa mancanza dei diritti fondamentali, dovuti ad un welfare insufficiente, oltre a quello della possibilità di una occupazione adeguata alle skill possedute da ciascuno, costituisce la ragione fondamentale di un processo emigratorio che toglie al Sud ogni possibilità di futuro.

La spesa storica, che sottrae al Mezzogiorno 60 miliardi ogni anno, e porta a una spesa procapite inferiore,  per cui nascere a Sondrio è un privilegio e a Reggio Calabria una disgrazia, porta ad un welfare totalmente differente  tra le due parti. Per cui in una la sanità pubblica é sufficiente nell’altra devi rivolgerti a quella privata e così di seguito per la mobilità, il possesso di un auto é problema di sopravvivenza, o per la formazione scolastica. Peraltro la stretta  sul reddito di cittadinanza ha portato molte famiglie di nuovo nella povertà assoluta, dalla quale lo strumento li aveva affrancati. 

Anche di questi temi si occupa il mio saggio, che viene distribuito in questi giorni nelle librerie e sulle maggiori piattaforme digitali: “la rana bollita”, che completa un ciclo di quattro volumi che inizia con “il coccodrillo si é affogato”, continua con “il lupo e l’agnello”, poi con “la rana scorpione” per completarsi con “la rana bollita”, tutti editi da Rubettino. 

Lo zoo che ho creato in questi ultimi anni ripercorre i luoghi comuni e i mantra più diffusi che hanno caratterizzato il racconto del nostro Sud.  E propone un’interpretazione assolutamente differente rispetto a quella prevalente, che proviene fondamentalmente da chi ha vinto la battaglia economica. Quel Nord bulimico che ritengo abbia avuto in mano il volante del Paese e che ha fallito nel suo primo obiettivo teorico, che era l’unificazione economica dopo quella politica. 

Con questo nuovo lavoro si completa una ricerca che parte nel 2018. E che si compone di quattro saggi.

Nei tre volumi precedenti esploro alcune tematiche con una chiave di lettura personale e stimolante, su alcuni argomenti, ancora di strettissima attualità, riguardanti il Sud. Il primo lavoro è stato Il coccodrillo si è affogato, pubblicato da Rubbettino nel 2018.

In esso si metteva in evidenza come l’esigenza dello sviluppo del Sud non fosse interesse soltanto dei 20 milioni di meridionali, ma una necessità per tutto il Paese. Perché non era pensabile avere dei tassi di crescita consistenti se si lasciava il 33% della popolazione e il 40% del territorio fuori dai processi di sviluppo che attraversano tutta l’Europa.

Il secondo lavoro della quadrilogia, pubblicato nel 2021, sempre dallo stesso Editore, dal titolo Il lupo e l’agnello, rifletteva sull’idea che la colpa del mancato sviluppo del Sud fosse da attribuire allo stesso Sud che, nella vulgata, era stato dissipatore di risorse che i meridionali avevano sprecato con ruberie, sottrazioni, sprechi e incapacità varie.

La metafora della fiaba mette in evidenza come il racconto  fosse praticamente falso e la dimostrazione più evidente il fatto che l’infrastrutturazione, che evidentemente dipendeva dallo Stato centrale, fosse rimasta al palo.

Si parla dell’Alta Velocità Ferroviaria oltre che dell’Autostrada del Sole, che già nella sua concezione si ferma a Napoli, lasciando tutto il Mezzogiorno isolato con la pretesa poi che si sviluppasse.

Con il lavoro più recente, La rana e lo scorpione, Rubbettino 2023, si è cercata la motivazione per la quale non è stata adottata anche dal nostro Paese una politica economica più lungimirante, che hanno invece impostato molti Paesi dell’Unione. In particolare lo ha fatto la Germania e anche la stessa Spagna, tra i Paesi più grandi, ma in realtà tutti quelli che hanno problemi di aree estese a sviluppo ritardato.

La risposta è stata che in realtà un Nord, alcune volte provinciale e bulimico, governato da forze spesso localistiche e miopi, lontane dalle visioni di De Gasperi o di Pasquale Saraceno, abbia imposto politiche molto egoiste. Vedasi cosa ha fatto la Lombardia e lo stesso Veneto, ma non sono state da meno Emilia-Romagna e Toscana, che hanno portato a una distribuzione delle risorse basata sulla spesa storica, che ha sottratto ogni anno al Mezzogiorno oltre 60 miliardi.

In tale  lavoro si faceva anche una riflessione importante e cioè che la problematica non fosse tecnica, che il tema non fosse più quello di trovare come si potesse sviluppare il manifatturiero, il turismo, e la logistica. Ma forse quello di trovare le forze che fossero in grado di imporre al Governo nazionale di andare avanti senza quegli stop and go che hanno portato il Mezzogiorno a essere sempre una realtà statica che, negli ultimi vent’anni, ha aumentato di poche unità i propri addetti, compresi i sommersi.

Guardare i dati dell’occupazione complessiva ci fa capire quale dramma abbia vissuto questa parte del Paese, nella quale lavora una persona su quattro, che ha bisogno di milioni di posti di lavoro nuovi, e che invece al massimo per qualche mese è stata destinataria di risorse assistenziali come il reddito di cittadinanza.

Ma il progetto politico che portasse ad avere voce è stato interpretato in tanti modi e disperso in mille rivoli, per cui non è riuscito a formare una forza parlamentare adeguata a imporre al Paese una linea che non fosse frammentaria e discontinua.

Con questo nuovo lavoro ci si pone la domanda seguente: come mai una Comunità che è stata maltrattata per anni da un Paese rivelatosi ostile, che ha impostato un progetto di sviluppo che si realizza con le migrazioni di oltre 100.000 tra giovani e adulti ogni anno verso il Nord, verso l’Europa e anche verso i Paesi d’oltremare, non si ribella? Visto che ha a disposizione la possibilità di votare periodicamente e manifestare il suo dissenso e la sua opposizione.

Come mai la mancanza di infrastrutturazione, che prevede che la stessa distanza possa essere percorsa in ferrovia in una parte d’Italia in un’ora e in un’altra in tre, non fa scattare reazioni?

E perché subisce una sanità che costringe quelli che se lo possono consentire, nei casi più delicati, a prendere un aereo per poter avere un servizio di eccellenza e gli altri spesso a subire trattamenti inadeguati? E un processo formativo mancante di asili nido, di lotta alla dispersione scolastica, di tempo pieno, non fa reagire pesantemente? E infine l’ultimo schiaffo in pieno viso, quell’autonomia differenziata le cui conseguenze saranno devastanti.

E il rosario dei diritti di cittadinanza negati potrebbe continuare senza soluzione di continuità tanto da far dire ad alcuni che questa parte del Paese è utilizzata come se fosse una colonia.

Su questo tema ci si intrattiene con  l’obiettivo di capire le dinamiche, svegliare le coscienze ed evitare che la conclusione di tali differenze di sviluppo e le ingiustizie subite portino a una rabbia diffusa che sfoci in una richiesta di separazione, già molto sentita da una parte non marginale della popolazione. Probabilmente l’abitudine a vivere in una realtà degradata progressivamente ha portato a non reagire. Mentre l’individualismo, tipico delle realtà meno sviluppate, ha portato a cercare soluzioni personali piuttosto che ad azioni di ribellioni collettive, mediante l’indirizzamento del consenso o anche con mai augurabili azioni violente. Ma nulla è per sempre e forse sottovalutare il disagio del Sud è da superficiali. Completa il lavoro la prefazione del direttore dello Svimez, Luca Bianchi, la postfazione che viene riproposta a fianco di Giuseppe Savagnone e tre commenti di Francesco Saverio Coppola, di Nino Foti e di Nino Germaná(pmb)

[Courtesy Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia]

AV, Baldino (M5S): Occhiuto convochi un tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale

«Occhiuto convochi subito un tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale». È quanto ha chiesto la deputata del M5S, Vittoria Baldino, sottolineando come «le rivendicazioni delle settimane scorse su nuove fermate della Frecciarossa Sibari Bolzano e le rivendicazioni sull’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria, ci dicono che alla nostra regione serve urgentemente un piano unico strategico delle mobilità, delle infrastrutture e dei trasporti che coinvolga tutti gli stakeholder: ministero dei Trasporti, Anas, Rfi, Sacal, società di trasporto, sindacati».

«Serve un piano – ha aggiunto – che possa assorbire e coniugare le esigenze di tutti i territori in una strategia unica regionale a beneficio di tutti i calabresi per una mobilità efficace sia interna alla Calabria che verso il resto d’Italia e del mondo».

«Nessuno dei tre aeroporti calabresi – ha ricordato – è integrato per esempio con il sistema ferroviario regionale ed emblematico è che la Calabria sia tra le poche regioni in Italia a non essere dotata di un interporto ferroviario per lo scambio di merci. È inaccettabile, ancora, che una regione con un potenziale straordinario come la nostra resti isolata dai principali corridoi di mobilità nazionali fermandosi l’Alta Velocità Salerno Reggio Calabria a Praia. L’alta velocità in Calabria non è un’opzione ma una necessità. Non possiamo accontentarci di essere tagliati fuori dalle principali reti di trasporto. La Calabria ha bisogno di infrastrutture moderne che la colleghino rapidamente e in modo efficiente al resto del Paese».

«Lo stesso M5S al Governo l’ha definita un’opera strategica – ha proseguito – tanto che il governo Conte ha finanziato tutto quello che era possibile finanziare in base ai tempi stretti del Pnrr e soprattutto ha pianificato con Ferrovie dello Stato l’intera infrastruttura in ottica strategica connettendo tutta la regione fino a Reggio Calabria».

1La Calabria merita di essere connessa al resto del Paese – ha ribadito – con un sistema di trasporti efficiente e moderno, in grado di rilanciare l’economia, migliorare la qualità della vita dei cittadini e favorire il turismo. Se per il ministro Salvini è possibile realizzare il Ponte sullo Stretto, superando le sfide tecniche e logistiche di un’opera di tale portata, allora è altrettanto possibile superare ogni difficoltà e portare l’Alta Velocità nella nostra regione».

«Occhiuto nel frattempo – ha concluso – convochi il tavolo unico strategico per tutta la mobilità regionale perché qualsiasi treno ad alta velocità se non connesso ai treni regionali diventa inutile». (rp)

 

 

L’OPINIONE / Franz Caruso: Disservizi su rete ferroviaria in Calabria un quadro desolante

di FRANZ CARUSO – Il susseguirsi di ritardi, disservizi, interruzioni e variazioni degli orari e dei percorsi sulla rete ferroviaria tirrenica meridionale non ha precedenti, sia per gravità che per totale e assoluta indifferenza dei soggetti responsabili.

Rfi sta trascurando i presidi di ordinaria manutenzione della rete, con evidenti ripercussioni negative su sicurezza e regolarità dei servizi. Trenitalia offre un servizio sempre più scadente per la crescita dei casi di guasti, rotture agli impianti e malfunzionamenti dei treni.

Il ministro Salvini  non ha adottato alcun provvedimento straordinario e di emergenza  per evitare che l’Italia venisse  fisicamente divisa. Ha pensato bene, però, di definanziare totalmente un valido progetto di Alta Velocità ferroviaria per il collegamento Salerno- Reggio Calabria, negando la possibilità di poter disporre di una nuova rete ferroviaria alternativa alla vetusta linea tirrenica.

Cosenza , la sua provincia e l’intera Calabria, soprattutto dal 9 luglio (deragliamento merci) hanno subito un danno gravissimo in termini di calo di presenze turistiche a causa della obbligata riprogrammazione dei viaggi da parte di migliaia di turisti.
Questo è il desolante quadro, che evidentemente non è neanche meritevole delle scuse di FS Spa. Potrebbero, almeno, FS con Trenitalia, promuovere una campagna di incentivi per facilitare, con super sconti, i flussi turistici verso Calabria e Sicilia. (fc)
[Franz Caruso è sindaco di Cosenza]

 

Bevacqua (PD): Treni che si fermano a Battipaglia didascalia di una Calabria in ginocchio

Per il capogruppo del Partito Democratico, Mimmo Bevacqua, «la “foto” che ritrae la Calabria isolata dalle grandi tratte ferroviarie nei giorni più caldi, quelli del ritorno a casa dei propri figli o dell’arrivo dei pochi turisti che ancora sfidano le vacanze da queste parti, è la foto più desolante della nostra regione da una trentina d’anni a questa parte», se non «la didascalia di una Calabria letteralmente in ginocchio».

«Ancora una volta – ha aggiunto – non possiamo che perimetrare da qui il “rispetto” che il governo nazionale nutre per la nostra regione e per il governatore Occhiuto, che votando l’autonomia differenziata in conferenza delle Regioni ha sacrificato gli interessi di questa terra sull’altare delle logiche nazionali di partito ricevendo in cambio continue sberle e umiliazioni. Crediamo che sia questo il punto più basso, segno evidente di una stagione che si profila del tutto fallimentare per la Calabria».

La Calabria, dunque, è «in ginocchio nel cuore dell’estate e isolata dal Paese», ha ribadito Bevacqua, annunciando che «a settembre, come gruppo Pd promuoveremo una grande iniziativa pubblica insieme al partito calabrese e chiederemo alla segreteria nazionale del partito Elly Schlein e ai capigruppo alla Camera e al Senato Braga e Boccia di essere presenti per illustrare il nostro piano dei trasporti».

«Sarà questa l’occasione – ha proseguito – per ribadire che la vera autonomia differenziata è già iniziata da un pezzo, come dimostra l’isolamento totale della Calabria dai grandi disegni delle rotte nazionali. Come nel celebre film, non ad Eboli ma a Battipaglia si ferma il Paese e non si capisce davvero dove possa poggiare l’entusiasmo e l’ottimismo che sprigiona il presidente Occhiuto alla prima occasione mediatica utile. Anziché ammettere il fallimento di Uber ne fa uno spot pubblicitario non certo utile per i calabresi. La Regione regala per l’hub di Lamezia un mare di soldi a Ryanair, diventando una specie di bancomat nonostante le preoccupazioni espresse dalla Corte dei Conti. Tanto più se lo scalo di Lamezia segna sofferenze importanti».

«E non si capirebbe, del resto – ha detto ancora – perché i turisti dovrebbero venire in Calabria, regione isolata e senza trasporti, con metà delle coste bagnate da mare sporco, con alle spalle colline e monti che bruciano e con strutture ricettive che quando ci sono risalgono agli anni Sessanta. Il tutto nell’auspicio di non aver mai necessità di cure negli ospedali di questa regione, dove mediamente si staziona 12 ore nei pronto soccorso, ovviamente logica conseguenza dei Lea peggiori d’Italia e con il più alto debito sanitario da ripianare».

«La “foto” è disarmante e descrive isolamento. Questa è la sacrosanta e drammatica verità. Tutto il resto è narrazione suggestiva ma vale come spot. Funziona poco o nulla e nessun indicatore incoraggia all’ottimismo, a partire da un pil che è più alto solo di quello del Molise. La Calabria è in ginocchio – ha concluso Bevacqua –. In tutto. I treni che si fermano a Battipaglia il triste epilogo di un film dal finale già scritto». (rcz)

L’OPINIONE / Tonino Russo: Blocco circolazione treni su SA-RC certifica isolamento della Calabria

di TONINO RUSSOIl sostanziale blocco della circolazione di treni nazionali e regionali sulla tratta Salerno-Reggio Calabria dal 22 al 26 luglio certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, l’isolamento della nostra regione per quanto riguarda la mobilità su rotaia. Non il “rischio” dell’isolamento, ma, come già accaduto qualche anno fa sull’A2, a San Mango d’Aquino, la sua drammatica concretizzazione, in una crisi di mezza estate che causerà enormi disagi (pensiamo a chi deve spostarsi per ragioni di salute), penalizzerà i cittadini, i turisti, l’economia in maniera significativa. Il dato è che sia su ferro che su gomma, i calabresi possono contare su un solo collegamento.

È il momento, dunque, di prendere responsabilmente atto della indispensabilità di un nuovo tracciato che renda possibile il traffico passeggeri alla vera Alta Velocità, quella che viaggia a 300 km orari, fino a Reggio. Ciò aprirebbe non solo nuove opportunità di sviluppo, ma costituirebbe un’alternativa valida in caso di inagibilità dell’attuale linea, come accade in questi giorni. Darebbe, inoltre, senso al progetto del Ponte sullo Stretto, perché avvicinerebbe davvero la Sicilia all’Italia e all’Europa, libererebbe la nostra regione dall’isolamento anche mediante un collegamento con la linea jonica, sapendo intanto che la Galleria Santomarco tra Cosenza e Paola sarà funzionale allo sviluppo del porto di Gioia Tauro.

La Calabria è stanca di studi di fattibilità, di ipotesi proposte e riproposte, poi smentite, che finora hanno prodotto solo un impegno per il prolungamento dell’Alta Velocità fino a Praia a mare sui treni provenienti da nord. Nel dibattito pubblico sul tema, si parla ormai di tutto, senza tenere conto del fatto che la realizzazione di opere impegnative richiede tempi certamente non brevi. E per avere tutto, la Calabria rischia di rimanere con niente. La Cisl lo ribadisce: bisogna puntare su un tracciato che faciliti la mobilità delle persone, renda raggiungibili tutti i territori calabresi, riduca significativamente i tempi di percorrenza e i costi per gli utenti.

Il Governo, la Regione, RFI facciano attenzione: mentre il medico studia, l’ammalato muore. (tr)

[Tonino Russo è segretario generale di Cisl Calabria]

Sposato (Cgil): Occhiuto intervenga con Rfi e Trenitalia e spieghi che fine hanno fatto i fondi del Pnrr

«Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, già in passato interpellato sul tema dei servizi e delle tariffe, intervenga su Rfi e Trenitalia per capire quello che sta succedendo e poi spieghi ai cittadini calabresi che fine hanno fatto i fondi del Pnrr per l’alta velocità in Calabria». È quanto ha chiesto il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, in merito alla cancellazione di tutti i treni dal 22 luglio al 25 luglio in partenza ed in arrivo dalla Calabria per una interruzione nel tratto Sapri-Battipaglia.

«Nel silenzio assoluto di istituzioni nazionali e regionali che promuovono stratosferici risultati per export e turismo, ci troviamo ancora una volta una Calabria isolata e con costi proibitivi per i voli in entrata ed uscita», ha detto Sposato, ricordando come «il tema della mobilità, della sanità, delle politiche ambientali, non sono un affare privato, sono i cardini del sistema pubblico di una regione e di un Paese». (rcz)

L’OPINIONE / Francesco Garofalo: Sospensione treni durissimo colpo per il turismo

di FRANCESCO GAROFALO – La Calabria fuori dell’Italia. Dal 22 al 26 luglio prossimi, sospesi i treni per la nostra regione. Cristo in questo caso, si ferma a Battipaglia.

Un durissimo colpo per il turismo e non solo, siffatta situazione, rischia di far saltare tantissime prenotazioni presso gli stabilimenti balneari, le strutture alberghiere e i villaggi turistici. Nella zona della Sibaritide, diventa ancora più grave, per la mancanza di un aeroporto.

Se avessimo avuto una classe politica lungimirante e capace di saper guardare oltre il proprio pianerottolo di casa, così come ha fatto la Regione Campania, con un nuovo aeroporto, Salerno – Costa d’Amalfi, qui dalle nostre parti non avremo i problemi che ogni anno siamo costretti a denunciare.

La Sibaritide, una terra amata da Dio ma non dagli uomini che l’amministrano. E, poi, parliamo di turismo. Per non parlare, per chi viaggia per questioni di salute, di lavoro e dei tanti studenti che rientrano in Calabria. Ci attendiamo, con le nuove deleghe assegnate dal Presidente Occhiuto, ci sia un cambio di rotta nel settore dei trasporti. (fg)

[Francesco Garofalo è presidente del Centro Studi Giorgio La Pira di Cassano]

Trenitalia: Quattro nuovi collegamenti regionali serali lungo la Costa degli Dei

Sono quattro i nuovi collegamenti serali per accompagnare turisti e viaggiatori abituali alla scoperta della Costa deli Dei, lungo la tratta Lamezia Terme Centrale-Reggio Calabria Centrale via Tropea introdotti dal Regionale di Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo Fs), di concerto con la Regione Calabria e ArtCal.

Nel comfort dei nuovi treni regionali – 16 quelli già in circolazione nella regione – i 4 collegamenti sono previsti nei giorni di venerdì e sabato di luglio e agosto e nel giorno di Ferragosto. Due treni collegano Lamezia Terme e Reggio Calabria con fermate a Pizzo, Zambrone, Tropea e Rosarno, con i seguenti orari: partenza da Reggio Calabria alle 19.33 e arrivo a Lamezia Terme alle 22.25, partenza da Lamezia Terme alle 23.40 e arrivo a Reggio Calabria alle 2.27.

Due treni invece collegano Lamezia Terme e Rosarno, con fermate a Pizzo, Zambrone, Tropea, con i seguenti orari: partenza da Lamezia alle 21.40 e arrivo a Rosarno alle 23.18, partenza da Rosarno alle ore 23.45 e arrivo a Lamezia Terme all’1.20.

Al mare con il Regionale di Trenitalia

I treni aggiuntivi implementano un’offerta che punta su intermodalità e capillarità e potenziano il servizio turistico Tropea Line con i suoi 24 collegamenti nei giorni feriali e percorre la spettacolare Costa degli Dei, con fermate strategiche nelle più belle località di mare.

A questo servizio si aggiunge il Cedri Line, che fino all’14 settembre, con 14 collegamenti nei giorni feriali, unisce Sapri a Paola, proseguendo per Cosenza con fermate nelle principali località balneari della Riviera dei Cedri tra cui Praia a Mare, Scalea, Diamante. Da Praia e Scalea sarà possibile salire a bordo della nave ibrida Galatea con una scontistica dedicata ai clienti del Regionale di Trenitalia.

Novità dell’estate è il nuovo Magna Grecia Line tra Sibari, Metaponto e Taranto.

Sulla costa ionica 10 collegamenti giornalieri tra Reggio Calabria e Roccella Jonica e 25 tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo, con un potenziamento dell’offerta festiva verso le principali spiagge della costa, tra le quali Annà; a questi si aggiungono 18 collegamenti feriali da Reggio Calabria a Catanzaro Lido con fermata a Soverato, il paradiso degli ippocampi.

Sulla Catanzaro Lido-Sibari sarà attivata la fermata di Toscano per raggiungere l’Acquapark Odissea 2000, previsti sconti di accesso per chi viaggia con i Regionali di Trenitalia.

Sconti dedicati per i viaggiatori del Regionale di Trenitalia anche per raggiungere le Terme Luigiane e della Sibaritide.

 I treno+bus del Regionale

Per un’esperienza di viaggio sempre più completa ed integrata è possibile acquistare su tutti i canali Trenitalia e in un’unica soluzione sia il biglietto del treno che del bus:

  • Palmi-Palmi Tonnara per raggiungere una delle meravigliose spiagge della Costa Viola
  • Catanzaro Lido-Museo Scolacium per visitare il parco archeologico che racconta la storia di Skylletion città delle Magna Grecia
  • Rossano-Rossano Museo della Liquirizia Rossano- Rossano Centro
  • Corigliano-Corigliano Centro

È possibile acquistare in un’unica soluzione anche i collegamenti treno + bus per l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, le Università di Cosenza e Catanzaro e per la Cittadella Regionale, l’Ospedale Pugliese-Ciaccio, per il centro di Catanzaro, di Cosenza-Rogliano-Marzi, Palmi e San Giovanni in Fiore e i collegamenti turistici per raggiungere Camigliatello, Gerace, Serra San Bruno, Villa Casignana ed il parco della Biodiversità di Catanzaro. (rcz)

Welfare, l’assessore Emma Staine: Maggiori servizi e collegamenti per una Calabria più accessibile

La Giunta regionale della Calabria ha approvato alcuni importanti provvedimenti inerenti le politiche sociali e i trasporti.

In particolare, per quanto concerne il welfare, sono state accolte le “Linee di Indirizzo” per la redazione dei “Progetti di vita per le persone con disabilità”, per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica, professionale e del lavoro, che i Comuni, d’intesa con le Aziende Sanitarie locali, da finanziare nell’ambito delle risorse disponibili ed in base ai piani di Zona. La Regione Calabria, rilevata la necessità di redigere dei documenti al fine di uniformare su tutto il territorio calabrese l’attivazione dei progetti individuali di vita, e così rispondere alle esigenze di tutti i cittadini che si rivolgono ai servizi sociali professionali degli Ambiti Territoriali, ha condiviso con tutti gli stakeholder (Comuni, Asp, Associazioni dei Disabili, Terzo Settore) le “Linee di indirizzo” per la redazione ed approvazione dei progetti di vita.

Con l’adozione delle delibere inerenti il settore trasporti è stato effettuato un riequilibrio delle dotazione dei servizi di trasporto pubblico urbano, ridistribuendo equamente i servizi sui territori. 

In nessun caso vi è stata una riduzione sostanziale, anche a fronte di apprezzabili riduzioni della popolazione residente, mentre è significativo l’incremento dei servizi nella città di Corigliano-Rossano con quasi 100.000 km-bus all’anno in più, pari a un incremento di circa il 20%.
Con la seconda deliberazione sono stati incrementati i collegamenti  fra Vibo Valentia e il nodo di Lamezia Terme nei giorni festivi, per garantire una minima quantità di collegamenti anche in tali giornate. Con queste rimodulazioni, ad invarianza di spesa pubblica, sono ora garantiti migliori servizi ai cittadini di Corigliano-Rossano e di Vibo Valentia, e si colmano delle criticità storiche nel trasporto pubblico. 

Inoltre, la Giunta regionale ha approvato un programma di servizi di trasporto pubblico aggiuntivi, sia ferroviari che su gomma, che per il periodo estivo (luglio/settembre) saranno effettuati in tutta la Calabria. Da tutti gli aeroporti calabresi sono previsti quattro collegamenti giornalieri in più con autobus (due in andata e due in ritorno), verso tutte le zone costiere della Calabria e le località di turismo montano, quali Camigliatello, Lorica e Gambarie. Potenziato il collegamento fra l’aeroporto di Lamezia Terme e la stazione ferroviaria. 

Maggiori collegamenti serviranno la città di Cosenza, il Santuario di San Francesco di Paola e Castrovillari; a Sud intensificati i trasferimenti con la Sicilia attraverso il porto di Villa San Giovanni. Infine, ci saranno quattro collegamenti ferroviari aggiuntivi sulla linea ferroviaria della costiera degli Dei, per collegare le località di Lamezia, Pizzo, Vibo, Tropea, Ricadi, Nicotera nelle ore serali di venerdì e sabato, nei mesi di luglio e agosto. Alcuni di questi collegamenti proseguiranno verso sud fino a Reggio Calabria.

«Perseguo, con fermezza – ha dichiarato l’assessore regionale Emma Staine – la volontà di avere una Calabria sempre più accessibile e i provvedimenti licenziati oggi in Giunta vanno esattamente in questa direzione. I collegamenti estivi, la redistribuzione dei chilometri in ottica di efficienza e la predisposizione di linee guida per i progetti di vita per persone con disabilità, rappresentano concretamente azioni che si trasformano in maggiori servizi e collegamenti per i cittadini. Azioni tangibili operate nel segno della responsabilità, che avranno ricadute positive su tutto il territorio calabrese e sui tanti turisti che si apprestano a vivere e scoprire la nostra meravigliosa regione». (rcz)