Per i viaggiatori statunitensi Tropea è fra i borghi più belli

Tropea fra i borghi più belli d’Italia secondo i turisti statunitensi. «12 borghi e 12 regioni rappresentate, quasi tutte del centro e sud dell’Italia. Sei borghi affacciano sul mare, 5 sono in collina e uno in alta montagna. Con la toscana Anghiari e con la veneta Cortina d’Ampezzo, Tropea è tra i borghi più belli d’Italia a meritarsi i primi posti di questa classifica speciale raccontata, anche, sulle pagine di Vogue Italia», dice il sindaco Giovanni Macrì.

«Ed anche questa volta – commenta ancora il primo cittadino – la soddisfazione è doppia, perché a decidere il podio sono stati, dopo una attenta selezione, i giornalisti di Travel+Leasure, rivista americana tra le più autorevoli in tema di viaggi e lifestyle alla ricerca di esperienze e destinazioni autentiche».

«Piccoli paesi – si legge – sotto i 10 mila abitanti dove il tempo si è fermato. Scorci medioevali, piazza rinascimentali, superbi palazzi barocchi. Paesi arroccati, cittadelle fortificate, luoghi che hanno passato indenni le stratificazioni, non sempre rispettose, delle diverse epoche. Posti bellissimi per passeggiare e lasciarsi affascinare da ogni pietra, da ogni crepa e goderseli dalle diverse prospettive. Dalle colline, al mare i borghi italiani spesso deliziano i visitatori anche con la cucina locale e le ricette dai sapori autentici da provare in qualche posticino mentre si gode di incredibili viste, sul mare o sulla campagna».

«Sulla Costa degli Dei, Tropea – è, questa, la sezione dedicata al principato – incanta con le scogliere che si tuffano nel mare e l’isola vulcanica di Stromboli all’orizzonte. È un bellissimo mix di vicoli pieni di palazzi che si fermano bruscamente sulla parete rocciosa. Non si può lasciare la città senza aver assaggiato piatti a base della celebre cipolla rossa che viene proposta anche nel gelato». (rvv)

L’OPINIONE / Giovanni Giordano: L’arrivo di Ryanair a Reggio uno straordinario punto di partenza

di GIOVANNI GIORDANO – Nelle ultime settimane, in Calabria, abbiamo assistito ad una serie di iniziative nel settore del turismo che denotano un particolare dinamismo che – come Confapi e Maavi – ci trova totalmente compiaciuti. Attendevamo da tempo un cambio di passo e adesso non possiamo che applaudire al Presidente Occhiuto fautore di questa svolta.

La valorizzazione dell’aeroporto di Reggio Calabria, con il posizionamento della compagnia low-cost Ryanair, che coprirà cinque destinazioni estere e tre nazionali, è uno straordinario punto di partenza. Un’opportunità per la Città Metropolitana che attendeva da tempo la giusta e meritata valorizzazione, vista la sua storia, il suo posizionamento geografico e la ricchezza culturale di cui è depositaria.

Ma le ricadute positive riguardano tutta la Calabria che con Reggio, adagiata sullo Stretto di Messina, si proietta strategicamente nel cuore del Mediterraneo. L’implementazione dei voli della stessa compagnia dagli aeroporti di Lamezia e Crotone è un’ulteriore segnale che la Calabria vuole crescere da protagonista nello scenario di uno sviluppo turistico ormai inarrestabile, dopo la profonda crisi pandemica.

Ovviamente, la regione ha bisogno di una rete infrastrutturale interna, che metta in connessione l’intero territorio calabrese, altrimenti aeroporti, porti e stazioni ferroviarie rimarranno cattedrali nel deserto. Esprimiamo un plauso anche per l’incontro voluto dal Presidente Occhiuto a Catanzaro nei locali della Regione alla presenza dei principali attori del settore turistico. Quest’importante momento di confronto – a cui siamo stati presenti come Confapi Calabria – ha voluto confermare l’indirizzo che afferma con decisione come la Calabria, con le sue immense risorse, ha bisogno di maggiore consapevolezza, di ambizione, di sogni da voler raggiungere e di tanto lavoro di squadra.

Noi di Confapi e Maavi vogliamo cogliere questo momento positivo e – sicuri della profonda sensibilità ed operosità del Presidente Occhiuto – segnalare che senza il turismo non c’è futuro per la Calabria, così come non c’è futuro per il settore senza il turismo organizzato, fatto di tante agenzie di viaggio e tour operator qualificati. Nonostante ciò, non possiamo non sottolineare l’importanza di intraprendere, al più presto e con più decisione da parte delle istituzioni, una serrata e drastica lotta all’illegalità, declinata in tutte le sue sfaccettatura, a partire dalla lotta senza quartiere all’abusivismo, che uccide le tantissime imprese regolari che a causa di ciò fanno ancora più fatica ad andare avanti.

Dunque, pronti a fare la nostra parte, diamo il benvenuto al nuovo corso e diciamo – soprattutto ai tanti imprenditori onesti – che con speranza, coraggio ed entusiasmo, è giunto il momento di contribuire con generosità e con più forza al rilancio della nostra terra! (gg)

[Giovanni Giordano è Vicepresidente Nazionale Confapi Turismo e Cultura, Presidente Confapi Turismo e Cultura Calabria e Delegato Regionale Maavi  (Movimento Autonomo Agenzie di Viaggio Italiane)]

LA CALABRIA DELLO JONIO: IL SUD NEL SUD
ABBANDONO E UN POTENZIALE INESPRESSO

di BRUNO TUCCI  – Potrebbe sembrare assurdo, ma non lo è: in Calabria c’è un Sud nel sud. Parliamo dell’alta fascia jonica che da Sibari va verso la Basilicata: paesi che si chiamano Villapiana, Cerchiara, Trebisacce, Amendolara, Roseto, Montegiordano, Rocca Imperiale.

In questo lembo di terra, ma anche in altre cittadine che si affacciano su questo mare (tranne rare eccezioni) il tempo sembra essersi fermato.

Non è andato al passo con i tempi, è rimasto a guardare, non certo per colpa della popolazione che continua a elencare i guai che la perseguitano. La responsabilità è altrove: in parte dei sindaci, senza però dimenticare Roma che al Mezzogiorno dedica poca attenzione.

Chi scrive è originario di uno di questi paesi, Amendolara, dove trascorre le sue vacanze estive in luglio e agosto (qualche volta fino a settembre).

Elenco subito quali sono le maggiori pecche che questa fascia dello Jonio deve sopportare.

Il mare, innanzitutto: è bello, azzurro, con l’acqua che ti invita a fare i bagni. Però, ecco la prima incuria: molte spiagge sono abbandonate, non vengono curate come si dovrebbe e pure in estate lasciate sporche senza la minima preoccupazione.

Come si può fare turismo se questa è la situazione? Pensate, nella sola fascia Jonica che da Reggio arriva fino a Rocca Imperiale ci sono oltre 400  chilometri.

Se si fosse pensato in tempo qual era la vera ricchezza della Calabria, forse oggi non saremmo considerati il Sud nel sud. Invece, tanti anni fa, circa il 1970, si decise diversamente.

La Calabria doveva industrializzarsi.

I contadini abbandonare in parte la campagna per essere impiegati in lavori meno pesanti. Così in provincia di Reggio doveva nascere il quinto centro siderurgico (quando già il quarto era in crisi), doveva però lasciare a Catanzaro il pennacchio del capoluogo e a Cosenza  una università moderna, tipo collegio americano.

È chiaro che in queste condizioni come avrebbe potuto svilupparsi il turismo? Come avrebbe potuto crescere e diventare ricca una regione nella quale le scelte erano state completamente sbagliate? Pensiamo per un momento alla costiera Adriatica, dove pochi chilometri di mare (non bello come lo Jonio) hanno fatto la fortuna di centinaia di migliaia di persone.

Non è solo il mancato turismo ad aver penalizzato questa terra. Un esempio?

Bene: dall’estremità della provincia di Cosenza (Rocca Imperiale) per arrivare a Reggio ci vogliono poco meno di sette ore in treno.

Si fa prima a raggiungere Roma. Di recente, fortunatamente, un frecciarossa parte da Sibari  con una freccia rossa del Sud che ti porta per arrivare a Termini quattro ore più tardi.

Se ti ammali nel paese di cui sono originario diventa un guaio serio. Il primo ospedale è a Rossano (50 chilometri della 106, da dimenticare) oppure trasferirsi a Policoro in Basilicata, stesso percorso, ma arteria meno complicata. Fino a qualche anno fa finalmente a Trebisacce era nato un ospedale che aveva aiutato non poco la gente che abitava pure nei paesi vicini. Prima, è stato retrocesso a pronto soccorso, adesso non ha più alcuna attività di vera e propria medicina. Ci si va solo se cadi o ti sei fatto male (non molto) lavorando in campagna.

Perché Sud del sud che, con qualche ironia, mi si diceva durante la rivolta di Reggio dove ero andato per il mio giornale che era allora Il Messaggero? Soggiornavo al nord della Calabria ed ero quindi al loro confronto uno svedese. Magari, l’alto Jonio fosse idealmente idealmente a Stoccolma!

Si pagherebbero volentieri le tasse fino all’ultimo centesimo se lo Stato non fosse così lontano com’è oggi.

Che cosa si può fare? Tanto, moltissimo, se se ne sentisse la necessità.

Ad esempio: la statale 106 che è ancora oggi considerata la strada più pericolosa d’Italia, solo in alcuni tratti è stata rinnovata, ragione per cui se tu vuoi andare in macchina fino a Reggio per goderti lo spettacolo del mare deve impiegare un arco di tempo indecifrabile. Dipende dal traffico e dalle continue interruzioni.

Con il governo Meloni si fa un gran parlare del ponte sullo Stretto: un’opera che potrebbe impiegare migliaia di persone.

Se ne discute dai tempi in cui io ero un giovanotto, cioè una sessantina di anni fa.

Speriamo che questa sia la volta buona: che voglia dire un impegno diverso da parte di Roma.

Un impegno che dia la possibilità ai ragazzi calabresi di oggi di essere un giorno signori senza i tanti  grattacapi economici. (bt)

L’assessore Calabrese: Limitare gap tra domanda e offerta nel turismo

L’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, ha reso noto come «un questionario creato dall’Osservatorio/laboratorio per le politiche del lavoro, è stato già condiviso con le associazioni di categoria per la somministrazione a tutte le aziende della filiera turistica e reti di imprese associate, al fine di rilevare i fabbisogni occupazionali espressi da questo comparto e soddisfare più prontamente le esigenze di professionalità nel quadro della nuova stagione turistica alle porte».

Per Calabrese, infatti, «dopo il recente lancio della rilevazione dei trend sul fabbisogno professionale, è in fase di partenza una nuova iniziativa volta a potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta presso i Centri per l’impiego, con il coinvolgimento delle associazioni datoriali, per la promozione dell’occupazione nel settore turistico».

«L’assessorato al lavoro e alla formazione professionale e il Dipartimento lavoro della Regione Calabria diretto da Roberto Cosentino, tra le varie iniziative volte a ottimizzare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro – ha aggiunto – è in procinto di realizzare un’azione specifica per supportare le esigenze occupazionali espresse dal comparto turistico calabrese di concerto con le associazioni datoriali, che in un recente incontro svoltosi in Cittadella regionale hanno accolto molto favorevolmente la proposta».

«Gli esiti, gestiti dai Centri per l’impiego coordinati dal Dipartimento lavoro, serviranno – ha concluso l’assessore Calabrese – a supportare sin d’ora le imprese del settore turistico nell’individuazione delle figure professionali di cui necessitano e limitare quanto più possibile i gap tra domanda e offerta sempre più evidenti negli ultimi anni». (rcz)

L’OPINIONE / Lenin Montesanto: Internazionalizzare la Calabria con Ryanair e Mid

di LENIN MONTESANTO – Uno: del turismo, anzi delle politiche per i turismi, non può occuparsi solo un dipartimento regionale; deve essere impegno trasversale a più se non a tutti i dipartimenti.

Due: la Calabria, fino ad oggi sottoutilizzata sotto il profilo turistico, è come un continente che contiene anche, ma non soltanto, il mare. Tre: la Calabria può ambire a diventare destinazione turistica di seria A. Quattro: per decenni tutte le iniziative che hanno riguardato la promozione della regione sono state fatte al di fuori di una logica strategica.

È finalmente scolpito in questi quattro passaggi chiave ed inequivocabili del Presidente Roberto Occhiuto, il vero, epocale punto di non ritorno, concettuale e metodologico, nella progettazione turistica futura di questa terra che, così come non è stato fatto ieri e come continua a non esser fatto ancora oggi in fiere ed appuntamenti di settore, deve iniziare ad essere comunicata – scandisce – a tutti i potenziali target di viaggiatori internazionali, attraverso tutto ciò che la distingue, rendendola inedita ed inesplorata e, quindi, per questo e solo per questo, extra-ordinaria, Straordinaria appunto.

Mi riferisco, con ogni evidenza, alla mappatura dei Marcatori Identitari Distintivi (Mid) ufficialmente depositata a maggio 2023 alla Fondazione Calabria Film Commission, esito puntuale di un progetto innovativo e senza precedenti per qualità, metodo e prospettiva nella storia regionale, finalizzato alla riscrittura della narrazione della Calabria come destinazione esperienziale, da destagionalizzare ed internazionalizzare; un percorso originale di marketing territoriale, nato e proposto in e dalla Calabria, un modello di progettazione non ancora esploso in tutte le sue declinazioni, aperto ad ogni ulteriore integrazione e di sviluppo e che nelle sue premesse si è espressamente nutrito proprio di quei quattro punti fermi ribaditi con assoluta chiarezza dal Presidente Occhiuto, concludendo il partecipato evento dal titolo Calabria Straordinaria: il Futuro del turismo, ospitato il 19 febbraio nella Cittadella Regionale, a Catanzaro.

Una visione complessiva, nuova e competitiva rispetto al passato che, come è stato espressamente ribadito anche nel documento finale di uno dei sei tavoli di lavoro, quello sugli eventi, che ha visto l’intervento del direttore generale Giacomo Giovinazzo, l’amministrazione regionale ha messo in atto con diverse azioni sistemiche per ampliare e innovare l’offerta regionale con nuovi prodotti sostenibili.

Una di queste è promuovere l’immagine della Calabria puntando sui marcatori identitari, sul patrimonio materiale e immateriale; ma anche sostenere l’apertura internazionale del sistema regionale; implementare azioni di scouting per l’individuazione delle opportunità di investimento e promuovere eventi in grado di generare impatti sul versante dell’attrazione turistica e degli impatti socio-economici.

Sintesi di questo nuovo modello di gestione delle politiche per i turismi diverso rispetto al passato, promosso e avviato dal Presidente che così ha virtuosamente interpretato la trattenuta delega al turismo è – continua – sicuramente l’impegno preciso e mirato portato avanti con abnegazione ed autorevolezza nei mesi scorsi ed ancor di più il risultato straordinario raggiunto e spiegato a conclusione dell’evento di ieri: un milione di passeggeri e quindi di turisti in più, grazie all’accordo storico raggiunto con Ryanair per l’implementazione dei voli nei tre aeroporti calabresi.

Al netto di tutte le altre valutazioni emerse nel proficuo confronto con gli operatori del settore e con il prestigioso parterre nazionale ed europeo di esperti e contributi, oggi ci si può avviare a chiudere il cerchio.

Attraverso la mappatura dei Mid, di cui la Regione Calabria già dispone e per la messa a terra della quale vi erano e sono anche le risorse inizialmente necessarie, possono essere ora forniti dal committente istituzionale a Ryanair nel caso specifico così come a qualsiasi altro vettore o canale-strumento di disseminazione, tutti quei contenuti distintivi per una narrazione che, al di là del cliché mare/montagna superato persino nei peggiori menù della ristorazione commerciale anni ‘90, sia sostanzialmente nuova e competitiva, posizionando nel mercato globale dei turismi una Calabria che – restano, anch’esse, parole chiave di Occhiuto – l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano. (lm)

[Lenin Montesanto è Program Manager della Cabina di Regia sui Mid della Regione Calabria]

L’assessore Calabrese: È necessario che turismo passi dagli sbocchi professionali

È «opportuno che il turismo passi dagli sbocchi professionali e dalle opportunità che il settore darà ai giovani e ai professionisti di questo comporto, perché investire sul territorio significa creare occupazione e la Locride deve crederci!. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, dopo la visita insieme al presidente Roberto Occhiuto, a Gerace, per la presentazione delle azioni inserite nel finanziamento M1C3-Inv.1.1, e alle Terme di Galatro recentemente ristrutturate.

L’assessore, infatti, ha parlato della necessità di investire sul turismo nella Locride «perché la crescita di una comunità valorizza l’intero territorio calabrese e la Regione con il suo Presidente ha creduto molto nella creazione di un polo turistico culturale, simbolo della Calabria».

«Dopo l’incontro sugli Stati generali del turismo in Cittadella con la giornata di lavori sul tema ‘Calabria Straordinaria: il futuro del turismo’ – ha proseguito Calabrese – siamo sempre di più convinti della necessità di attrarre turisti e lo possiamo fare solo se le imprese del settore credono fortemente nel lavoro, non solo di tre mesi l’anno, ma in un turismo che possa abbracciare molti servizi e le mille peculiarità della nostra Regione. E, per come ha affermato anche il presidente Occhiuto, dobbiamo scrollarci di dosso la concezione di una Calabria come meta opzionale».

L’assessore al lavoro si sofferma anche sul progetto Kaire di cui la seconda annualità verrà presentata a breve.

«Intendiamo proseguire con queste misure per incrementare lo sviluppo del turismo e con “Kaire Calabria”, Fondo Pr Calabria Fesr Fse+ 2021-2027 per l’occupazione alle imprese che operano nella filiera turistica, abbiamo già avviato politiche positive per dare un sostegno alle imprese turistiche attraverso la concessione di incentivi all’occupazione dei lavoratori disoccupati svantaggiati, molto svantaggiati e con disabilità».

«Inoltre, dopo il recente lancio della rilevazione dei trend sul fabbisogno professionale – ha aggiunto – è in fase di partenza anche un questionario sulla rilevazione del fabbisogno professionale delle imprese calabresi sul settore turistico, volta a potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta presso i Centri per l’Impiego, con il coinvolgimento delle associazioni datoriali, per la promozione dell’occupazione nel settore turistico».

Quando affermo che l’assessorato regionale al lavoro e alla formazione professionale e il Dipartimento lavoro, tra le varie iniziative puntano ad azioni mirate ad ottimizzare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, lo dico perché è indispensabile supportare le esigenze occupazionali espresse dal comparto turistico. Sono d’accordo – ha concluso Calabrese – con quanto affermato dall’imprenditore Pippo Callipo: la Calabria deve investire su giovani e imprese e lo potrà fare solo ascoltando le esigenze imprenditoriali, puntando a misure dirette per le aziende con incentivi all’occupazione, alla formazione di profili essenziali e appropriati al settore del turismo». (rrc)

Alla Bit di Milano una Calabria davvero Straordinaria

Si conclude con un bilancio positivo la partecipazione della Calabria alla Bit Milano 2024.

Quest’anno, dal 4 al 6 febbraio presso l’Allianz MiCo, la Regione ha puntato su una promozione mirata, presentando un’offerta turistica variegata in grado di soddisfare le esigenze sempre più diversificate dei turisti provenienti da tutto il mondo.

Il fitto programma di eventi presso lo stand della Calabria Straordinaria, allestito con una veste grafica rinnovata e accattivante, ha riscontrato un’importante partecipazione sia da parte degli addetti ai lavori che dai visitatori e la stampa presente in fiera.

Oltre alle rinomate spiagge e coste, la Calabria ha valorizzato le aree protette offrendo una vasta gamma di attività per gli amanti dell’outdoor e del relax e mettendo in luce l’importanza della sostenibilità ambientale nel turismo e della tutela e promozione delle aree protette marine e montane.

La presentazione del progetto “Italea – Il viaggio verso le tue radici” ha evidenziato come questo tipo di turismo può contribuire a promuovere un senso di appartenenza e identità culturale tra i visitatori, nonché a stimolare lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali attraverso l’incremento del turismo sostenibile e responsabile.

Il panel dedicato al turismo religioso, intitolato “Tra cielo e terra sulle orme di San Francesco di Paola”, ha visto il presidente Occhiuto condividere idee e visioni con altri relatori di spicco, esplorando le potenzialità delle radici spirituali della regione come attrattore turistico da valorizzare.

La promozione del territorio calabrese alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano è stata supportata da una serie di iniziative e collaborazioni strategiche, tra cui spicca la partnership con Rai Com. Questa collaborazione ha già portato a importanti risultati, come la realizzazione dello scorso Capodanno televisivo Rai a Crotone.

«La Calabria viene percepita come una regione importante turisticamente soltanto per il mare mentre è uno scrigno di bellezza e di esperienze che spesso il paese non conosce – è intervenuto il presidente della Regione Roberto Occhiuto – La Calabria ha montagne straordinarie, è la regione della Magna Grecia, con pezzi di storia e di cultura immersi nel mare, itinerari enogastronomici straordinari, borghi bellissimi, e la Bit è l’occasione per far incontrare la Calabria con operatori che possono darci una mano a investire sullo sviluppo turistico della Regione».

«Abbiamo fatto un progetto con la Rai che sta funzionando molto bene. La Rai ospita in 50 produzioni all’anno, servizi sulla Calabria e sulle bellezze naturali, paesaggistiche, culturali e solo nei primi tre o quattro mesi abbiamo fatto circa 50 milioni di telespettatori», ha continuato Occhiuto.

«Quindi è un modo per dare al Paese un racconto diverso, perché della Calabria si parla a volte solo per i suoi problemi, invece è una terra piena di risorse e di grande opportunità e questo accordo serve a fare entrare la Calabria più bella nella casa di milioni di italiani».

Durante la partecipazione alla Bit Milano, il presidente Occhiuto, coadiuvato dai dirigenti del Dipartimento Turismo, marketing territoriale e mobilità, ha delineato tre driver cruciali per lo sviluppo del turismo in Calabria.

La prima riguarda il potenziamento degli scali aeroportuali per migliorare l’incoming turistico. In questo senso, è stato annunciato l’arrivo in Calabria dell’amministratore delegato di Ryanair per definire nuove rotte dalla Regione, con l’obiettivo di aumentare i voli e attrarre almeno 5-6 milioni di passeggeri nei prossimi 4-5 anni. Si prevede già un significativo aumento dei passeggeri già dall’anno prossimo.

La seconda azione si concentra sul miglioramento della mobilità interna alla Calabria, fondamentale per garantire un’esperienza turistica fluida e completa. Tuttavia, si auspica che l’aumento delle presenze turistiche possa stimolare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto guidate da giovani, nel settore della mobilità.
Il terzo aspetto cruciale è quello della ricettività, che richiede un cambiamento di mentalità e un’ambizione elevata da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore turistico.

Il presidente Occhiuto ha sottolineato l’importanza di imporsi come una destinazione turistica di primaria importanza e ha invitato al coinvolgimento del mercato per raggiungere questo obiettivo. Non solo mare, appunto, il coinvolgimento dei “Borghi più belli d’Italia”, durante la tre giorni, ha contribuito a evidenziare il ricco patrimonio culturale e storico della regione. In Calabria ben 16 borghi sono riconosciuti tra i più belli.
Il panel dedicato alla “Locride 2025” ha chiuso in bellezza la partecipazione della Calabria alla Bit Milano 2024.

Gli operatori turistici, gli enti e le associazioni presenti alla fiera hanno espresso soddisfazione per la promozione dell’offerta turistica calabrese, confermando il successo dell’evento.

Soddisfazione per come è andata la Bit 2024 arriva anche dallo Jonio cosentino. La delegazione cassanese era composta dal sindaco Giovanni Papasso e dal consigliere delegato al Turismo Gianluca Falbo i quali hanno incontrato i principali giornalisti e player del turismo arrivati a Milano per informarsi e scoprire gli ultimi trend dei viaggi.

«Nei miei interventi – ha raccontato il sindaco Papasso – ho spiegato il lavoro fatto per valorizzare al meglio il nostro territorio visto che Sibari, già da alcuni anni, è la principale meta turistica in Calabria per numero di visitatori italiani e così vogliamo continuare. Grande parte delle idee di viaggio in mostra, oltre alle attività più mainstream, pongono al centro l’attenzione alla sostenibilità, con proposte outdoor e slow, per esperienze autentiche a contatto con il territorio, attraverso ciclovie panoramiche, cammini suggestivi, percorsi enogastronomici e experience “di prossimità”; i riflettori si accendono anche sui viaggi wellness, sul bleisure, per un mix tra viaggio d’affari e leisure, e le alternative più avventurose per i nomadi digitali. Tutte cose che già da tempo stiamo cercando di valorizzare e portare avanti da noi. Abbiamo la consapevolezza che siamo sulla strada giusta e stiamo prendendo molti contatti in tal senso».

La Bit è stata anche occasione di incontro: «oltre ad uno scambio di battute col presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, col quale il confronto è costante e serrato – ha raccontato ancora – alla Ministra del Turismo Daniela Santanchè abbiamo consegnato la brochure delle nostre bellezze, che ha sfogliato con molta attenzione, e l’ho invitata a visitare Cassano Sibari. Le ho sottolineato che Sibari non è del mio comune, Sibari è del mondo intero e merita una sua visita. Ho avuto modo di salutare i giornalisti presenti, come Giuseppe “Peppone” Calabrese, conduttore di Linea Verde, e Klaus Davi, con il quale abbiamo chiacchierato abbondantemente sul nostro territorio, invitandolo anche a Cassano per una prossima cerimonia che organizzeremo. Nel corso delle giornate abbiamo incontrato anche tanti colleghi e amici sindaci e amministratori del territorio rafforzando l’idea di fare squadra insieme».

Tanti i temi affrontati e, proprio nel corso di una delle sessioni di lavoro che si sono tenute allo stand di Calabria Straordinaria, in una di queste si è affrontato il tema “Tutela del patrimonio naturale e turismo sostenibile nelle aree protette” e, parlando di Parchi e Riserve naturali, Papasso è intervenuto per portare all’attenzione dei relatori la Riserva naturalistica della Foce del Fiume Crati, alla quale l’amministrazione comunale sta già lavorando, che è importantissima non solo per Cassano Sibari, affinché sia inserita nei prossimi itinerari e venga valorizzata sempre di più e meglio.

«Ho parlato – ha concluso – anche dell’Area Sic, sito di interesse comunitario, che abbiamo sempre a Sibari, dove nidifica la Cicogna bianca, dove sosta il Fratino e dove depone le sue uova la tartaruga Caretta Caretta, che deve essere anch’essa necessariamente tutelata e promossa. Ho sottolineato come la nostra intenzione sia quella di contribuire a valorizzare in Europa e nel Mondo il nostro meraviglioso territorio calabrese di cui Sibari rappresenta una parte sostanziale, importante e imprescindibile».

Una presenza consolidata e di successo anche quella del Comune di Corigliano-Rossano alla Bit di Milano, il principale appuntamento fieristico nazionale dedicato al turismo, che si è aperta domenica mattina per chiudersi oggi. Per il comune di Corigliano-Rossano, che sta conquistando il pubblico presente con il suo materiale informativo il pubblico in Fiera, sono presenti l’assessore al Turismo, Costantino Argentino, l’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, con i rappresentati del Museo Castello Ducale, Agata Febbraro e del Museo Diocesano e del Codex, Natalino Scino.

Il risultato di tanta attenzione è frutto di un lavoro certosino di promozione della città, di una programmazione ben precisa e di una forte condivisione di progettualità ed obiettivi con le realtà del territorio. A dare il benvenuto agli operatori turistici è stato il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha inaugurato lo stand di “Calabria Straordinaria” e ha fatto visita allo stand di Corigliano-Rossano.

«Il nostro spazio, all’interno dello stand di Calabria Straordinaria sta riscuotendo grande interesse e attenzione – ha dichiarato l’assessore Costantino Argentino – è stato preso d’assalto da buyers e operatori del settore interessati alle nostre proposte. Ma guardiamo anche avanti. Oltre l’imminente Carnevale, siamo al lavoro ad un’altra grande stagione di iniziative ed eventi soprattutto dall’alto profilo culturale, rassegne e festival consolidati, contiamo, inoltre, di aggiungere delle manifestazioni di straordinario rilievo, ma non solo fare turismo significa anche lavorare nell’ottica dei servizi, dell’inclusività e dell’accessibilità e soprattutto innalzare la qualità dell’offerta».

«Il Comune di Corigliano-Rossano ha un enorme patrimonio naturale, paesaggistico, culturale, artistico e architettonico, associato a un sistema dell’accoglienza diffuso che rispecchia la nostra idea di turismo. Vogliamo diventare una destinazione sempre più competitiva e capace di intercettare anche i bisogni di un turista più consapevole e attento alle nuove tendenze connesse al turismo lento, tema portante di questa edizione della Bit, che conferma la grande attenzione e interesse per la nostra città, lo faremo continuando a raccontare il nostro territorio e ripensare alle esperienze che può offrire». (rcz)

Turismo, Occhiuto: Con nuove rotte aeree in Calabria 5-6 mln di presenze in più nei prossimi anni

«Vorremmo far aumentare le presenze attraverso l’aumento dei voli in Calabria nei prossimi 4-5 anni di almeno 5-6 milioni di passeggeri». È quanto ha reso noto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel corso della Bit di Milano.

«Se vogliamo davvero sviluppare il turismo – ha evidenziato – dobbiamo agire lungo tre dimensioni. La prima, alla quale stiamo già lavorando, è quella di migliorare l’incoming turistico attraverso il potenziamento degli scali aeroportuali. Lo stiamo facendo. La prossima settimana verrà l’amministratore delegato di Ryanair a indicare e a descrivere quali rotte la compagnia farà dalla Calabria. Ci saranno molte rotte dall’aeroporto di Reggio ma anche altre dagli altri aeroporti calabresi».

«Dalle stime che ci trasmettono i vettori – ha proseguito – noi da aprile di quest’anno, avremo un aumento che nell’anno prossimo potrà raggiungere già un milione di passeggeri. La seconda azione che dobbiamo mettere in campo sarà quella di migliorare la mobilità interna alla Calabria. Se arrivano un milione di passeggeri, se ne arrivano diciamo 5-6 milioni fra tre anni, come si muovono dai nostri aeroporti? Quando arrivano nelle stazioni, come vanno al santuario di Paola se non si fermano alla stazione di Paola? O dopo essere andati al santuario di Paola, se volessero andare a vedere i Bronzi di Riace, come arrivano a Reggio Calabria? Allora noi dobbiamo potenziare il reticolo del trasporto interno alla Calabria».

«Io ci ho provato, ho fatto due leggi regionali e il governo nazionale le ha impugnate entrambe – ha ricordato –. Si tratta di leggi per aumentare il numero di licenze di Ncc. Ho chiamato l’amministratore delegato di Uber perché si installasse in Calabria, ma c’è questo problema della platea di licenze che non consente nemmeno alle grandi strutture di insediarsi in Calabria. Però questo è un tema che va risolto facendo ricorso al mercato. Io mi auguro che più presenze ci siano, più sia possibile far nascere micro iniziative imprenditoriali anche da parte di giovani che si impegnano per offrire questo servizio di mobilità ai turisti».

«Il terzo aspetto che va potenziato per sviluppare davvero il turismo – ha concluso – è proprio quello della ricettività. Diciamoci la verità, noi dobbiamo fare tutti quanti un salto di mentalità elevando la nostra ambizione, facendo elevare l’ambizione della Calabria che può davvero rappresentare un pezzo importante del turismo. Dobbiamo invece imporci come una destinazione turistica di primaria importanza. Però per farlo anche qui il mercato è importante». (rrm)

GENUINITÀ, UNICITÀ E TUTELA AMBIENTALE
ECCO IL PIANO TURISTICO DELLA CALABRIA

Genuinità, unicità e tutela dell’ambiente. Sono questi i tre punti cardine su cui verte il Piano regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile 2023-2025 con cui la Calabria vuole ripartire.

Un piano triennale, dunque, che ha come mission «quella di creare e alimentare un Capitale Reputazionale Positivo non solo attraverso attività promozionali ma anche puntando sul contributo di comunicazione e di ambassadors dei “repeaters”. Dal punto di vista della specializzazione turistica – si legge nel documento – si tratta di costruire una strategia articolata per fasi che ruoti attorno al turismo balneare, in quanto proposizione predominante della regione. In considerazione del fatto che i trend turistici attuali vedono una necessità crescente di mettere a sistema i diversi tipi di turismi e promuovere i «politurismi», emerge una crescente importanza del turismo esperienziale (viaggio come esperienza e strumento per conoscere se stessi), lento (meno attività ma più approfondite) e sostenibile (rispetto dell’ambiente)».

Ma non solo: Il piano vuole, anche, riconoscere nelle attività promozionali un necessario strumento operativo rivolto a definire l’immagine unica dell’offerta Burc n.25 del 01 febbraio 2024 fonte: https://burc.regione.calabria.it 4 turistica calabrese nel suo complesso; realizzare interventi regionali per il sistema del cinema e dell’audiovisivo in Calabria; rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale; romuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane, Rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi e, non meno importante, permettere ai cittadini, a imprese e organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione.

Insomma, un lavoro ambizioso quello prefissato dalla Giunta Occhiuto ma che sembra aver deciso, finalmente, di adottare un serio piano di rilancio, sviluppo e promozione per una regione come la Calabria che è quart’ultima per «arrivi turistici, con la Puglia e Sicilia, considerate come benchmark di riferimento per la Regione1 , che hanno registrato un numero di arrivi circa tre volte superiore a quello della nostra regione».

«Se si considera la quota di turisti stranieri – si legge nel documento – la Regione scala ulteriormente al terz’ultimo posto, con un’incidenza di visitatori stranieri pari al 15% del totale regionale, seguita solo da Abruzzo (12%) e Molise (9%). Puglia e Sicilia, al contrario, hanno registrato rispettivamente il doppio e (quasi) il triplo della quota di turisti stranieri della Calabria».

«La domanda di turismo nazionale verso la Calabria – viene spiegato – è caratterizzata da una elevata incidenza di “repeater”, la cui maggioranza proviene dalle regioni limitrofe. Secondo una survey realizzata da Unioncamere Calabria circa i canali di comunicazione che maggiormente influiscono sulle scelte del soggiorno, il 47,4% dei turisti sceglie di andare in Calabria perché ci è già stato o perché ha avuto esperienze pregresse sul territorio. Inoltre, circa 1/3 dei visitatori italiani vengono dalla Campania (con 1,7 milioni di presenze), con a seguire Lazio (636 mila), Lombardia (548 mila) e Puglia (502 mila)».

«Focalizzandosi invece sui turisti stranieri – si legge – emerge che il 67% proviene da Paesi di prossimità dell’Unione Europea, in particolare da Germania, Polonia, Francia e Austria (100.446 arrivi, il 44% del totale dei turisti stranieri in Calabria). Il restante 33% di stranieri proviene da Paesi extra-UE con particolare peso di Svizzera e Lichtenstein (17.980 arrivi), Regno Unito (13.429) e Stati Uniti (12.448 arrivi). Nel complesso, dai primi dieci Paesi di provenienza arriva il 72% dei turisti stranieri».

«Un’ulteriore caratteristica della domanda turistica della Calabria – viene evidenziato – è quella della “stagionalità”. I flussi turistici della Calabria, in linea con le altre Regioni del Sud Italia, sono caratterizzati da un’elevata concentrazione in determinati periodi dell’anno. Le conseguenze di tale dinamica si riflettono nella gestione dell’overtourism (l’elevata congestione delle strutture nel periodo di picco) e in una maggiore difficoltà per le aziende turistiche di ripartire le spese annuali/fisse».

Per essere precisi, l’offerta turistica calabrese rileva una predominanza del turismo balneare e domestico, ossia nazionale: Secondo la survey realizzata da Unioncamere Calabria, il turismo balneare, in linea con le tendenze dell’intera penisola, è quello maggiormente diffuso, con un’incidenza pari al 18,2% in Calabria (vs 24,5% di media nazionale)».

«Tuttavia – si legge – la Regione evidenzia una minore valorizzazione e promozione di “turismi” alternativi (primi tra tutti quello enogastronomico, naturalistico e culturale) rispetto alla media nazionale, che andrebbero opportunamente potenziati. Analizzando l’offerta ricettiva della Regione, si evidenzia come questa sia principalmente focalizzata su una tipologia di turismo medio spendente. Il numero di posti letto negli alberghi a 3 e 4 stelle corrispondente al 72% dell’intera offerta alberghiera regionale. Il turista medio spendente è anche il target delle strutture extra – alberghiere, con campeggi e villaggi turistici contenenti la maggioranza dei posti letto (60,4 mila)».

Anche le opinioni dei turisti confermano il potenziale dell’offerta ricettiva della Calabria. Il giudizio medio del soggiorno nella Regione per turisti stranieri e nazionali fa emergere un particolare apprezzamento nei confronti della qualità, accoglienza e costo degli alloggi. Sarebbe dunque opportuno andare a potenziare adeguatamente i servizi connessi al settore che, sempre sulla base delle opinioni dei turisti, sono inadeguati in termini di informazioni turistiche, e di costo ed efficienza del trasporto pubblico locale, in particolar modo per i turisti stranieri. Anche le competenze linguistiche degli operatori sarebbero da potenziare. Da questo punto di vista, in Italia il 23% degli addetti turistici presenta bassi livelli di formazione (13 punti percentuali in più rispetto alla media Ue); l’incidenza risulta particolarmente elevata nei settori della ristorazione (37%, ovvero 7 p.p. in più della media UE) e dell’hospitality (29%, 6 p.p. in più della media europea).

Dai dati sui flussi turistici in Calabria, è emerso poi, come ci sia un forte sottodimensionamento della domanda turistica regionale rispetto ai territori limitrofi. I gap di presenze turistiche esistenti tra la Calabria e le Regioni circostanti non si limitano soltanto agli stranieri. Anche considerando il numero di visitatori nazionali, la Calabria è in una situazione di “deficit” della domanda. Nel 2021 sono state registrate nella Regione 202,2 presenze di turisti italiani per km2 in meno rispetto alla Puglia. La magnitudine della perdita di domanda potenziale turistica diventa notevole se entrambi i deficit venissero sommati. In assenza dei gap esistenti relativi ai turisti nazionali, si stima che la Calabria avrebbe registrato 3 milioni e 80mila presenze aggiuntive nel 2022 (42% del totale delle presenze dell’anno).

Nel documento, poi, viene fatto un riepilogo di tutti gli interventi realizzati nel 2023, per un valore di 12,604 milioni di euro. Nonostante i buoni risultati ottenuti, sono rimaste alcune criticità, come l’assenza di diversificazione e quindi un ventagli più ampio di offerta che la Regione può offrire; una scarsa complessità e bassa differenziazione, una bassa specializzazione e un debole livello di integrazione con l’offerta del territorio.

Criticità che, sicuramente, la Regione vuole risolvere col nuovo piano triennale. Alcuni sono stati già anticipati dal presidente Occhiuto, come il sostegno alla creazione di Family Hotel, mentre gli altri sono migliorare la competitività del territorio attraverso, anche, un marketing digitale turistico «per incrementare  la competitività della Destinazione Calabria, sia a livello nazionale che internazionale. L’intento – riporta il Piano – è quello di intercettare i viaggiatori che utilizzano l’aereo quale mezzo di trasporto, con l’obiettivo di incrementare nell’arco di vita del progetto, almeno del 10% il flusso passeggeri negli scali calabresi».

Previsto, poi, il Portale Calabria Straordinario e l’Osservatorio Turistico, interventi per la promozione e comunicazione turistica, eventi e fiere nazionali e internazionali, iniziative cinematografiche e audiovisive. Spazio, poi, al Turismo delle Radici «per coinvolgere gli italiani all’estero e gli italo-discendenti non solo nella scoperta dei luoghi da cui provenivano gli antenati, ma anche nella conoscenza di tutti quegli elementi di cui si compone il patrimonio culturale italiano e, in particolare, quelli che non fanno parte dei circuiti mainstream del turismo italiano» e promuovere «viaggi delle radici” attraverso la creazione di un’offerta turistica nazionale e suddivisa per territori regionali per offrire una serie di esperienze finalizzate alla conoscenza della storia familiare e del territorio d’origine».

Un piano molto ambizioso, che sarà attuato dal Dipartimento “Turismo Marketing Territoriale e Mobilità” che dispone di un “piccolo” tesoretto pari a 30.0.693.900,00 di euro.

L’anno è da poco iniziato, ma le premesse sono ottime e, se come scritto si darà ampio spazio alle sinergie tra soggetti pubblici e privati che operano nel settore turistico in Calabria, forse vedremo davvero una «Calabria Straordinaria e che non ti aspetti». (ams)

L’OPINIONE / di Tony Errigo: Dei consigli utili per preparare Reggio all’arrivo di nuovi turisti

di TONY ERRIGO – Con l’apertura del preannunciato nuovo Hub Ryanair presso l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria e l’aggiunta di 8 nuove rotte, la città si deve preparare a ospitare un numero crescente di turisti.

Ecco alcuni consigli, che ho ricevuti da un amico, che vive da molti anni di turismo e turisti, per cittadini e istituzioni su come accogliere al meglio i visitatori.

Ospitalità calabrese: Richiamate la tradizionale ospitalità calabrese! Insegnate ai cittadini l’importanza di un sorriso caloroso e di essere disponibili per fornire indicazioni e consigli sulla città.

Informazione turistica accessibile: Assicuratevi che le informazioni turistiche siano facilmente accessibili. Cartelli, guide online e brochure possono aiutare i visitatori a orientarsi e a scoprire le bellezze locali.

Preservare il territorio: Valorizzate e preservate il ricco patrimonio culturale e storico della città. Musei, siti archeologici e attrazioni locali dovrebbero essere promossi per offrire ai turisti un’esperienza completa.

Servizi di trasporto efficienti: Ottimizzate i servizi di trasporto pubblico e private per agevolare gli spostamenti dei turisti all’interno della città e verso le destinazioni circostanti.

Incentivare il commercio locale: Invogliate i visitatori a sperimentare la cucina locale e a acquistare prodotti tipici. Collaborate con i commercianti locali per creare offerte speciali o sconti per i turisti.

Eventi culturali e ricreativi: Organizzate eventi culturali e ricreativi per intrattenere i visitatori. Concerti, festival e manifestazioni possono arricchire l’esperienza turistica.

Sostenibilità ambientale: Promuovete pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale del turismo. Incentivate l’uso dei trasporti pubblici, la raccolta differenziata e la sensibilizzazione ambientale.

Assistenza multilingue: Assicuratevi che ci siano servizi di assistenza multilingue in luoghi chiave come l’aeroporto, i centri informazioni turistiche e gli hotel per facilitare la comunicazione con i turisti internazionali.

Accogliere i turisti con entusiasmo e professionalità contribuirà non solo a migliorare la reputazione di Reggio Calabria come destinazione turistica, ma anche a creare un ambiente favorevole per il turismo sostenibile a lungo termine. (te)