Biondo (Uil Calabria): Si lanci a Gioia Tauro un polo di attrazione imprenditoriale

Il segretario generale di Uil CalabriaSanto Biondo, ha chiesto che «si lanci subito, in via sperimentale, a Gioia Tauro un polo di attrazione imprenditoriale che sappia valorizzare il trinomio per noi vincente: Zes, Mediterraneo e Gioia Tauro».

«Solo così – ha aggiunto – potremo essere consequenziali alle parole di elogio espresse dal ministro Giovannini rispetto all’hub portuale gioiese, di cui è stata esaltata l’unicità grazie alle possibilità di sviluppo del suo retroporto e della Zona economica speciale, ed a tutto il bacino del Mediterraneo».

«Dalle parole bisogna passare subito ai fatti – ha evidenziato – e fare di Gioia Tauro una delle più importanti aree industriali del Sud e così facendo tornare a dare una missione produttiva al Mezzogiorno. Noi lo diciamo da tempo che il trinomio Zes, Mediterraneo e Gioia Tauro potrebbe essere la carta vincente per il rilancio economico e sociale non solo della Calabria ma di tutta l’area meridionale dell’Italia e, sino ad oggi, ci ha sempre sorpreso che questa idea non sia stata focalizzata e pienamente sviluppata, dando alla stessa una valenza strategica per l’intera economia italiana, dal Governo e della politica nazionale».

«In questi ultimi anni – ha proseguito – la pandemia prima e la guerra in Ucraina dopo, hanno provocato stravolgimenti importanti sullo scacchiere geopolitico internazionale ed hanno obbligato le aziende, soprattutto quelle manifatturiere, a rivedere le loro filiere, a ridurre le proprie catene del valore, e le costringeranno a ricercare la massima autonomia per sganciare la propria crescita da qualsiasi avvenimento di natura geopolitica che si dovesse registrare nel mondo».

«Ora che anche il progetto della “Via della seta” – ha detto ancora – sta subendo un brusco stop dovuto al conflitto inspiegabile voluto dall’autocrazia russa nella vicina Ucraina, poi, appare come non più rinviabile un grande investimento su Gioia Tauro per riportare in Italia, attraverso il sostegno concreto alla politica di reshoring, quelle aziende che hanno deciso di investire all’estero e puntare forte su Gioia Tauro con un progetto che sia attrattivo ed appetibile per queste aziende».

«Magari, come abbiamo avuto modo di dire in tempi non sospetti – ha concluso – coinvolgendo l’Autorità portuale e cedendo in affitto, simbolicamente ad un euro, i capannoni industriali dismessi presenti nell’area retroportuale e dando vita a Gioia Tauro ad un polo industriale e manifatturiero all’avanguardia». (rcz)

PA, Biondo (Uil Calabria): Avviare al più presto stagione di concorsi pubblici aperta a talenti calabresi

Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha ribadito la necessità di «avviare, nel più breve tempo possibile, una stagione di concorsi pubblici aperta ai talenti calabresi, e su questo aspetto il governo deve allargare le maglie assunzionali» per quanto riguarda la pubblica amministrazione.

Per Biondo, infatti, «occorre un intervento del governo, diretto a mettere nella disponibilità dei Comuni calabresi, una squadra di tecnici per aiutare gli enti locali a mettere a terra le ingenti risorse economiche destinate alla nostra regione rivenienti dal Pnrr, ma non solo dal Pnrr».

«Nei prossimi mesi – ha spiegato – il problema più grave da affrontare in Calabria, dopo quello legato alla criminalità organizzata, è legato alla incapacità amministrativa della nostra pubblica amministrazione. Anni di blocco delle assunzioni nella pubblica amministrazione, ritardi dei rinnovi contrattuali e scarsa formazione del personale, hanno destrutturato la macchina pubblica del Paese e in modo specifico della nostra regione. In Calabria in dieci anni il personale negli enti locali, si è ridotto di circa 8500 unità».

«Nella nostra regione – ha proseguito – su oltre 17000 lavoratori alle dipendenze dei Comuni, solo il 15% è in possesso di una laurea contro il 31% della media nazionale e il 40% ha un titolo di studio inferiore al diploma contro una media nazionale del 20%. E mentre nel resto del Paese in questi anni è cresciuta negli enti locali la percentuale di  diplomati e laureati, in Calabria la percentuale riferita a queste categorie di personale, è decresciuta».

«Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha evidenziato – per la Calabria deve rappresentare anche l’opportunità per rinnovare, innovare e irrobustire la nostra pubblica amministrazione, mettendola al passo con gli standard europei, in Calabria sono tantissimi i giovani dotati di straordinaria capacità, competenza e abnegazione, apriamogli le porte e le finestre per farli entrare a trasformare la macchina pubblica calabrese».

«In caso contrario – ha concluso – per la Calabria questa stagione di finanziamenti europei, rappresenterà il punto di non ritorno.  Nella nostra Regione si potrebbe verificare il paradosso che nel 2026, anno di completamento del Piano Nazionale, lo stesso piuttosto che aver ridotto, avrà divaricato le distanze tra la Calabria e il resto del Paese e del Sud. La politica calabrese tutta e a tutti i livelli, è ora che si renda conto della crisi amministrativa della nostra regione e agisca di conseguenza. Noi con sano realismo e senza politically correct, lo denunciamo da anni!». (rrm)

Biondo (Uil Calabria): Aprire una vertenza su Statale 106 e Alta velocità

Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha chiesto ai parlamentari calabresi di « con il Governo una vertenza Calabria sulle infrastrutture che ci aiuti, che aiuti questa regione, a vedere finalmente assecondate le proprie aspettative e realizzate interamente l’Alta velocità ferroviaria e ammodernata la Strada statale 106».

«La Calabria – ha spiegato – pretende di essere trattata per quello che è: una regione dell’Italia e non una contea sulla quale esercitare azioni di vassallaggio. La Calabria ha bisogno di vedere riconosciute le proprie aspettative e di ottenere l’interno finanziamento e la realizzazione in tempi certi e veloci dell’Alta velocità ferroviaria sino a Reggio Calabria e di una Strada statale 106 finalmente degna di questo rango».

«Ai parlamentari calabresi – ha detto ancora – che ancora oggi gioiscono per un finanziamento parziale, diciamo che ciò è poca cosa. Chi rappresenta questa regione in Parlamento dovrebbe battersi per pretendere il finanziamento dell’intera tratta dell’Alta velocità e dovrebbe aiutarci a portare a compimento la battaglia sulla Strada statale 106 sulla quale, questa è cosa concreta, apriremo una grande vertenza nazionale con il sostegno dei segretari generali delle Organizzazioni sindacali».

«Lo ribadiamo – ha concluso – non è tempo di accontentarsi delle briciole, non è più tempo che la politica pensi solo alla propria circoscrizione elettorale senza un pensiero di grande respiro per il futuro della nostra Calabria». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Condanniamo aggressione militare contro l’Ucraina dalla Russia

I segretari generali di CgilCisl Uil CalabriaAngelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno condannato, in modo fermo, «in modo fermo l’aggressione militare iniziata contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa», ribadendo che «non è mai la guerra la soluzione, la soluzione sta nella diplomazia e dunque nel dialogo».

«Per questo– hanno spiegato in una nota – parteciperemo a tutte le iniziative che si svolgeranno domani e nei prossimi giorni a sostegno del popolo ucraino nella guerra, fuori dal tempo, avviata dalla Russia. La nostra mobilitazione parte già oggi da Catanzaro, da un attivo unitario convocato per discutere sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro che, naturalmente, ha messo al centro delle attenzioni del Sindacato unitario i risvolti drammatici sotto il profilo umano di un conflitto, inaccettabile e incomprensibile, scoppiato alle porte dell’Europa».

«In queste ore drammatiche – continua la nota – la nostra solidarietà va al popolo, lavoratori e lavoratrici dell’Ucraina. Senza remore chiediamo a tutte le realtà della società civile di mobilitarsi per spingere le istituzioni internazionali, e in particolare l’Italia e l’Unione Europea, ad ottenere una cessazione degli scontri in atto e il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino, ad avviare trattative che risolvano i conflitti tra Stati nel rispetto del diritto internazionale tramite la diplomazia, il dialogo e la cooperazione e con un ruolo determinante da parte dell’Unione Europea che, superando le frammentazioni fra Stati e dando vita ad un sistema di sicurezza condiviso, deve essere in grado di esercitare un’azione risolutiva del conflitto in atto». (rcz)

Uil Calabria: La Regione assuma il comando del Sistema Aeroportuale Calabrese

«Il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, prenda in pugno la cloche della Sacal, le dia una maggioranza pubblica, ed eviti di farla cadere in picchiata verso un fallimento che assesterebbe un colpo durissimo, l’ennesimo, all’economica della nostra regione». È quanto hanno chiesto Santo Biondo, segretario generale Uil Calabria, Benedetto Cassala, segretario regionale Uiltrasporti CalabriaGiuseppe Rizzo, segretario generale Uiltrasporti Calabria, nel corso dell’assemblea sulla Sacal.

«La Uil Calabria – viene detto in una nota – dirà chiaramente al presidente Occhiuto, durante l’incontro che si terrà questo pomeriggio alla Cittadella, quali sono le proprie idee sul futuro del trasporto aereo in questo territorio. Intanto, la Uil Calabria – sostenuta nel suo dire dalla Segreteria regionale della Uiltrasporti Calabria – sosterrà con fermezza la necessità di avere sul futuro della Sacal, delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, le certezze che il settore richiede».

«Poi – continua la nota – ribadiremo l’immediato finanziamento delle leggi nazionali che prevedono la continuità territoriale per gli scali di Reggio Calabria e Crotone. Le norme ci sono, sono state approvate da tempo, ma sino ad oggi da Roma non sono mai arrivate le dotazioni finanziarie necessarie a garantire la loro pratica applicazione. In una fase in cui il Governo, con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, decide di non mettere un euro sul comparto trasportistico aereo questi finanziamenti potrebbero rappresentare un ponte per la crescita futura degli scali aeroportuali calabresi».

«La Sacal, con una maggioranza pubblica – si legge ancora nella nota dei segretari – dovrà prevedere un piano industriale serie che guardi allo sviluppo di tutti e tre gli scali regionali. Non c’è più tempo da perdere, fino a quando due aeroporti su tre chiudono i loro conti in rosso, questo settore non potrà mai avere un futuro e per questo è necessario che le tre missioni aeroportuali siano complementari e non in competizione».

«Di tutto questo – hanno detto Biondo, Cassala e Rizzo – la Uil Calabria e la Uiltrasporti Calabria ne hanno discusso in assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori della Sacal. Al termine del confronto con le operatrici e gli operatori della società aeroportuale calabrese, l’assemblea ha deliberato di richiedere un incontro urgente al Presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, alla presenza dei responsabili di  Enac,  di Enav e del presidente della Sacal».

L’assemblea, poi, ha posto l’attenzione sul ritardo degli investimenti e sulle restrizioni che persistono sullo scalo di Reggio Calabria, impedendo di fatto l’arrivo di nuovi vettori.

Infine, Uil Calabria e Uiltrasporti Calabria hanno chiesto chiarezza per quanto concerne la problematica dei rapporti intercorrenti tra soci privati e Regione. (rcz)

Statale 106, Biondo (UIl Calabria): Allargare dibattito ad Amministratori Catanzarese e Crotonese

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo, ha ribadito la necessità di allargare il dibattito sulla Strada Statale 106 anche agli Amministratori del Catanzarese e del Crotonese, «così come è necessario focalizzarsi sull’appuntamento del Consiglio regionale sulla Strada statale 106 che dovrà avere la forza di dare corpo ad un documento unitario che sia la voce unica del territorio».

Biondo, infatti, ha partecipato all’assemblea dei sindaci della Locride convocata per discutere della problematica dell’ammodernamento della Strada statale 106, e ha sottolineato come «la Calabria, in questa fase assai delicata, sembra non essere Italia. Il Governo si dimentica di quelle che sono le necessità infrastrutturali di questo territorio, fa il gioco delle tre carte con le istanze del territorio, promette la realizzazione di tante opere pubbliche ma, poi, nei fatti non le finanzia. Il governo nazionale sta contraddicendo quanto chiede l’Europa sulla spesa dei fondi del Pnrr. Se l’Europa dice spendete questi fondi per ammodernare i territori, Roma risponde di non essere in grado di farlo o, peggio, di volerlo fare».

«È paradossale – ha detto ancora il Segretario generale della Uil Calabria – che un Paese che si vuole modernizzare con i fondi del Pnrr, poi, decide di allargare il divario infrastrutturale, sociale ed economico fra il Nord ed il Sud della Nazione».

Per Santo Biondo, poi, «C’è la necessità di dare forza alla voce del nostro territorio. Per questo la riunione di questa sera è molto importante, ritengo necessario alimentare questa discussione che si sta sviluppando sul territorio, che è un fatto assai positivo, ma siamo convinti che sia necessario allargare questo dibattito agli amministratori del catanzarese e del crotonese. Così come è necessario focalizzarsi sull’appuntamento del Consiglio regionale sulla Strada statale 106 che dovrà avere la forza di dare corpo ad un documento unitario che sia la voce unica del territorio».

Dall’aula “Fortugno” dovrà partire l’invito al Presidente del consiglio Mario Draghi ad inserire la Calabria, questa fetta di regione a forte rischio di isolamento, nel suo viaggio lungo la Penisola.

«Il Presidente Draghi – ha rimarcato Santo Biondo – faccia della Strada statale 106 una delle tappe simboliche del suo viaggio in Italia, anzi la prima tappa, proprio per dare un segnale forte, partendo da una regione che, purtroppo, nonostante le riconosciute potenzialità, vive ancora adesso una fase di marginalizzazione territoriale e sociale ma che desidera, vuole, pretende di diventare un punto di ripartenza dopo il Coronavirus».

«Mario Draghi – ha concluso il Segretario generale della Uil Calabria – accolga questa sfida, lo faccia anche per mandare un messaggio preciso alla criminalità organizzata che imperversa in Calabria e, spesso, ostacola l’apertura dei cantieri e mette a serio repentaglio la conclusione delle opere pubbliche. Il sindacato, unitariamente, sarà pronto e disponibile ad accompagnarlo lungo la via crucis della incompiuta fra le incompiute, lungo quella Strada statale costellata di tante, troppe, edicole funerarie». (rrc)

CARO DRAGHI, VENGA ANCHE IN CALABRIA
MA IN AUTO PERCORRENDO LA STATALE 106

La Strada Statale 106 è il simbolo di una Calabria dimenticata dal Governo, ma potrebbe diventare, anche, il simbolo del viaggio che il Premier Mario Draghi ha intrapreso per l’Italia per inaugurare la fase due del suo Governo. È la proposta avanzata dal segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo che, in maniera provocatoria suggerisce al Premier di venire nella nostra regione a bordo di un’auto, «per tastare con mano le tante problematiche ancora irrisolte di tutto il territorio regionale, a partire dalla Ss106».

L’arrivo di Draghi in Calabria sarebbe, infatti, un segnale importante di attenzione verso quella che è stata definita tra le strade più pericolose d’Italia e che, purtroppo, registra un numero altissimo di decessi (nel mese di gennaio, hanno perso la vita cinque persone) e di cui avrebbe bisogno – secondo Fabio Pugliese, fondatore dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, «di una linea d’indirizzo politico e atti amministrativi», rivolgendosi ai consiglieri regionali calabresi che, il prossimo 28 febbraio, discuteranno del mancato ammodernamento della strada.

Si tratta di un passo importante, considerato l’aspetto strategico che l’infrastruttura rappresenta. Un aspetto, che è stato evidenziato anche dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che ha scritto al premier Draghi «Draghi perché nel Pnrr non ci sono opere strategiche per la Calabria» e, tra queste, la statale 106 che il Governatore, nei suoi piani, vorrebbe rendere a quattro corsie. Un obiettivo che, tuttavia, si deve raggiungere per tappe, come ha illustrato Occhiuto, ricordando che «la complessità della SS 106 risiede nelle notevoli carenze relative alla sicurezza stradale, alla percorribilità e, rispetto a queste problematiche, ai notevoli costi complessivi per l’ammodernamento dell’intera tratta calabrese, che ammontano a più di 4 miliardi di euro».

«Purtroppo – ha spiegato ancora Occhiuto – questi costi non saranno neanche parzialmente coperti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e per questa ragione nelle scorse settimane ho scritto al premier Draghi. Non è possibile che nessuna grande opera infrastrutturale calabrese venga finanziata con il Pnrr».

Anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha ribadito la necessità della statale 106 di «un’urgente messa in sicurezza e modernizzazione, affinché diventi un’infrastruttura efficace e sicura di connessione tra la dorsale ionica calabrese e il resto d’Italia e d’Europa».

D’altronde, come ha ricordato Mancuso, «la Calabria su alcuni dossier strategici come la modernizzazione della Statale 106 che, se portati a buon fine, possono consentirle di contenere il divario di cittadinanza e di agganciare la ripresa economica, ha necessità di segnali concreti da parte del Governo».

E di segnali concreti da parte del Governo potrebbero arrivare proprio da una visita on the road da parte del Premier Draghi, se dovesse accogliere l’invito del sindacalista Biondo, «con lo spirito di chi potrà avere l’occasione di rendersi conto fattivamente quanto di sottosviluppo ci sia a pochi chilometri da Roma».

«Mario Draghi – ha concluso Biondo – accolga questa sfida, lo faccia anche per mandare un messaggio preciso alla criminalità organizzata che imperversa in Calabria e, spesso, ostacola l’apertura dei cantieri e mette a serio repentaglio la conclusione delle opere pubbliche».

Chissà se all’ex presidente della Bce arriverà questo invito o se le parole di Biondo rimarranno inascoltate. Intanto, riecheggiano le parole di don Francesco Carlino, il parroco di Roccella Jonica dette nella sua omelia durante i funerali di Davide e Gabriele, tra le ultime vittime della statale 106: «Fermate questa strage infinita, mettetevi la mano sulla coscienza e ricordatevi che la Calabria non è la terra da menzionare solo per i problemi della malavita organizzata. La nuova 106 non è un optional secondario, ma questione di vita o di morte. Svegliatevi politici!». (rrm)

Infrastrutture, Uil Calabria: La politica faccia squadra per evitare disimpegno dello Stato verso la Calabria

Il segretario generale di Uil CalabriaSanto Biondo, si è appellato ai rappresentanti locali dei partiti di ogni colore politico, affinché facciano squadra per evitare il disimpegno dello Stato nei confronti della Calabria per quanto riguarda le infrastrutture.

«Sulla realizzazione delle grandi opere, infatti – ha spiegato Biondo – il Governo “dimentica” totalmente la Calabria, nonostante l’Europa abbia chiesto a Roma l’esatto opposto. Il governo Draghi, infatti, dopo aver messo in piedi nella nostra regione il gioco delle tre carte sulla Alta velocità ferroviaria, si disinteressa totalmente della Strada statale 106. Sulla Statale Ionica, l’unico intervento previsto da Roma, è solo un cambio di rango, solo un cambio di rango! Questo è quanto viene previsto dal Governo per la Strada statale 106».

«L’inserimento della Strada statale 106 nella rete di rango Comprehensive della Rete transnazionale dei trasporti (Ten-t), infatti – ha aggiunto – proietta questa tratta viaria nella rete allargata delle infrastrutture da realizzare con un orizzonte temporale fissato al 2050. E qui ci sta un piccolo paradosso. Ci si vanta di essere riusciti a far considerare la Statale 106 in rango Comprehensive della rete Ten-t – cosa necessaria per essere presa in considerazione per gli investimenti del Pnrr – ma poi scorrendo le pagine del Pnrr e di altri programmi di finanziamento, della Strada statale 106 non vi è traccia».

«Per completare la Statale 106, per l’Anas – ha spiegato – servirebbero oltre 3 miliardi di euro mentre sono disponibili solo 894 milioni. Spiccioli per una regione che vuole resistere alla crisi, pandemica ed economica, e ripartire. Ma non solo. Sulla linea ferrata ionica, scorrendo i diversi provvedimenti assunti dal Governo che sono stati trasferiti nelle linee di investimento europee, non c’è nulla, se non la replicazione di un finanziamento già avviato dalla Regione Calabria per l’ammodernamento della tratta. Niente raddoppio, niente elettrificazione ma solo un laconico richiamo alla possibile sperimentazione di convogli spinti ad idrogeno per sostituire quelli attualmente in esercizio».

«Quello che emerge – ha proseguito ancora – è un quadro desolante, mortificante per tutto il territorio regionale che, come se non bastasse, rischia di assistere inerme al mancato sviluppo del porto di Gioia Tauro e della sua Zes e, purtroppo anche, di tutta la sua portualità che, per sfruttare al meglio le proprie potenzialità logistiche nel cuore del Mediterraneo, necessita di interventi mirati e di grande impatto economico».

«Quello che ci attende, quindi – ha detto ancora – sarà l’ennesimo sforzo per cercare di digerire l’allontanamento di quella convergenza attesa da tempo con il resto del Paese. Una cosa inaccettabile. Un fallimento per l’intera classe politica e dirigenziale espressa da questa regione, una sconfitta irreparabile per una deputazione parlamentare distratta, assente e lontana dai reali problemi di questo territorio».

«Ad oggi, purtroppo – ha concluso – siamo ancora nel campo delle buone intenzioni. Alla politica, infine, vogliamo ricordare che lo sviluppo economica, da sostenere attraverso investimenti infrastrutturali importanti, non può essere considerato meno importante delle questioni legate al mondo della sanità». (rcz)

Scuola, Biondo (Uil Calabria): Più che di dad pensare a come diffondere il tempo pieno al Sud

Il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, ha espresso parere negativo riguardo al ricorso della didattica a distanza nelle scuole, evidenziando come, invece, si dovrebbe discutere di «come diffondere il tempo pieno al Sud, sopratutto nelle nostre aree interne».

«Occorre limitare al massimo il ricorso alla Didattica a distanza, ipotizzandola solo nei casi di estrema ratio» ha evidenziato Biondo, aggiungendo che «per garantire le lezioni in sicurezza c’è un solo modo: vaccinare, organizzando le postazioni per la somministrazione del siero, presso gli istituti scolastici».

«Così come – ha detto ancora – appare non più rinviabile la dotazione al personale docente, a quello amministrativo e agli studenti delle mascherine Ffp2: quelle rese obbligatorie dalle ultime disposizioni governative per frenare il contagio da Covid-19. I nostri ragazzi hanno già pagato abbastanza le conseguenze della pandemia, sia sul piano della socialità che su quello dell’apprendimento». (rcz)

Infrastrutture, Biondo (Uil Calabria): Convocare cabina di regia sulla spesa europea

Convocare la cabina di regia sulla spesa europea, avviare una piattaforma regionale attraverso cui ogni cittadino possa avere contezza nell’immediato dei progetti e dei finanziamenti previsti per la regione e del loro storico e, infine, dire la verità sulla dote finanziaria che, attraverso il Pnrr, è stata destinata alla Calabria. È quanto ha chiesto il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo, che ha sottolineato che «non bisogna mai perdere di vista il fatto che la partita dello sviluppo economico e occupazionale non può essere posto in secondo piano rispetto alla partita sanitaria, ma che sia necessario far marciare contemporaneamente su queste direttrici nella programmazione regionale».

Il segretario, infatti, ha ricordato come «il potenziamento delle infrastrutture attuali e la realizzazione di nuove opere infrastrutturali, in grado di rendere moderno ed efficiente il sistema trasportistico calabrese, devono rappresentare uno dei punti nodali di una Calabria che si immagina resiliente e capace di rimettere in moto il proprio motore produttivo, economico, occupazionale e sociale».

«Davanti a ciò – ha aggiunto – non ci convince il dibattito che si è aperto in merito alla realizzazione dell’Alta velocità ferroviaria. Le voci si susseguono ma non sono univoche. Riteniamo necessario un chiarimento, immediato e definitivo, su un’opera che riteniamo strategica per il futuro della Calabria e che sia degna di questo nome. Ad oggi, infatti, non risulta chiaro se questa infrastruttura sarà completata interamente lungo la direttrice Salerno-Reggio Calabria grazie agli stanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza o se per la stessa si prevede un semplice restyling che si fermi alle porte della Calabria. Se così fosse si compirebbe l’ennesima beffa ai danni di questa regione, si darebbe vita ad un nuovo e inaccettabile colpo alla già debole economia regionale, si calpesterebbero i diritti delle cittadine e dei cittadini calabresi».

E per quanto riguarda i fondi del Pnrr destinati alla Calabria, Biondo ha evidenziato la necessità di dire con chiarezza «se questi fondi sono aggiuntivi a quelli già stanziati per l’ammodernamento della regione o se finiranno per sostituire quelli già esistenti e confluiti in altri piani di finanziamento europeo o nazionale e, se così fosse, è giunta l’ora di dire chiaramente ai calabresi che fine faranno i fondi già stanziati ed eventualmente stornati».

«Il rischio concreto – ha proseguito – è quello di far finire il territorio regionale dentro una partita di giro nazionale che, sottraendo risorse alla Calabria, finirebbe per bloccarne la capacità di agganciare la ripartenza del Paese e, così facendo, limare quelle pesanti diseguaglianze che rappresentano una tara oggi più che mai insopportabile. Se così fosse noi non potremmo accettarlo».

«Così come – ha detto ancora – non condividiamo l’opacità sugli interventi progettuali richiesti dal precedente governo regionale al Governo per un inserimento nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Siamo convinti, infatti, che sia necessario programmare al meglio le risorse messe a disposizione da Roma e Bruxelles per sostenere l’economia calabrese nella sua necessità di ripartenza. Per questo, nel riconoscere l’attenzione prestata a questi temi dal presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, da tempo ribadiamo la necessità dell’amplificazione massima degli strumenti di controllo sociale che l’Europa ci mette a disposizione e che, con la giunta regionale uscente, non si sono potuti adoperare».

Infine, oltre alla convocazione della cabina di regia per la spesa europea, Biondo ha evidenziato la necessità di «velocizzare la riprogrammazione della spesa comunitaria sul Fse 2014/2020, risorse che vanno destinate ad aiutare in modo selettivo il tessuto economico e sociale calabrese». (rcz)