L’ambasciatore belga a confronto con Unindustria Calabria, Ferrara: «Forte interesse alle prospettive della regione»

L’ambasciatore del Regno del Belgio, Pierre Emmanuel De Bauw, ha incontrato il presidente e il direttore di Unindustria Calabria, rispettivamente Aldo FerraraDario Lamanna.

Nel corso della riunione, Ferrara ha illustrato gran parte del piano che Unindustria Calabria, assieme al Centro studi di Confindustria, ha redatto e che sarà ufficialmente presentato nel dettaglio nelle prossime settimane.

Tra opportunità già esistenti e prospettive di sviluppo a breve, medio e lungo termine, l’incontro con l’ambasciatore belga ha lasciato quest’ultimo positivamente colpito dalle potenzialità della Calabria e dall’approccio con cui Unindustria Calabria si propone quale interlocutore di riferimento per lo sviluppo della politica industriale in regione, anche e soprattutto alla luce delle indicazioni che giungono dall’Europa in termini di sostegno all’evoluzione del mondo imprenditoriale secondo i temi Esg.

«Abbiamo rappresentato all’ambasciatore qual è la nostra visione di sviluppo per la Calabria – ha spiegato Ferrara al termine dell’incontro – e ho trovato un interlocutore molto attento e interessato. Ci ha posto domande specifiche, si è informato su temi ben precisi, sintomo di come la Calabria sia capace di generare profondo interesse per le prospettive che offre».

«Queste sono legate soprattutto all’ingente mole di risorse europee pianificate per la Calabria il cui investimento, però  ha proseguito – dovrà essere pianificato guardando all’efficacia e all’efficienza della spesa, considerando, cioè, le migliori opzioni di investimento per massimizzare la ricaduta positiva dei progetti finanziati».

«Da questo punto di vista – ha concluso – che è alla base del piano che presenteremo alla presenza del presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nei prossimi giorni, abbiamo riscontrato la profonda condivisione da parte dell’ambasciatore, tanto nel metodo che abbiamo posto alla base del nostro lavoro, quanto nel merito delle ipotesi di politica industriale da adottare per la nostra regione». (rcz)

Autonomia, Unindustria Calabria: Urgente chiarire i Livelli essenziali di prestazione

«È urgente chiarire i livelli essenziali delle prestazioni con una contestuale determinazione in merito alla costituzione del fondo di perequazione nazionale, che avrà inevitabili ripercussioni sotto il profilo delle coperture finanziarie». È quanto ha dichiarato il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, parlando dell’autonomia differenziata.

«Soltanto così si potrà assicurare un Paese unito all’interno del quale si possono valorizzare le specificità e la competitività virtuosa dei singoli territori» ha detto ancora Ferrara, nel corso del Forum nazionale di Confindustria a Venezia. Lì, il mondo industriale ha discusso con i vertici politici nazionali  (come i ministri Pichetto-Fratin, Fitto, D’Urso e Calderoli), attorno al topic Transizione e Sviluppo: il futuro dell’UE e delle Regioni.

Si è trattato dell’approdo naturale di un percorso di confronto avviato da mesi nelle regioni da Confindustria. In più, nella prima delle due giornate, i tavoli tematici ai quali hanno partecipato i vertici delle Confindustria regionali hanno permesso di affinare ulteriormente la riflessione su argomenti di stringente attualità discussi sui  diversi argomenti strategici quali l’Autonomia differenziata, la Transizione energetica e ambientale, le Politiche di coesione e la Competitività, il Credito e la Formazione; tavoli su cui ha giocato un ruolo di primo piano Unindustria Calabria, rappresentata dal presidente Aldo Ferrara e dal direttore Dario Lamanna

Con particolare attenzione alle politiche di coesione e all’autonomia differenziata, i rappresentanti degli industriali calabresi hanno offerto al dibattito importanti contributi di riflessione: «Perché le politiche di coesione siano efficaci ed efficienti – ha spiegato Ferrara –, crediamo che debbano essere realmente orientate alle esigenze attuali e future del sistema imprenditoriale. Dobbiamo infatti essere in grado di spendere meglio e di più i tanti fondi che sono a disposizione delle Regioni, avanzando piani progettuali che possano concretamente supportare le amministrazioni regionali nell’implementazione delle politiche di sviluppo. Siamo felici che proprio questa impostazione sia stata accolta con particolare favore ai tavoli nazionali di Confindustria».

Quanto alle ricadute locali degli argomenti nazionali, Ferrara ha aggiunto: «Come ha ben sintetizzato il presidente Bonomi, la discussione ha aperto un percorso che però deve essere affrontato con serietà e con la consapevolezza che le sfide sociali ed economiche hanno dimensione europea. Ci sono però dei capisaldi sui quali l’impegno di tutto il Paese non è derogabile come le infrastrutture strategiche dell’energia e dei trasporti, le cui ricadute hanno effetti su tutto il sistema nazionale».

Anche su competitività e coesione, la posizione degli industriali calabresi è risultata in linea con quella nazionale: gli imprenditori, infatti, sono concordi nel sostenere che gli investimenti in ricerca e innovazione siano necessari allo sviluppo. Si presenta quindi l’esigenza di mantenere, almeno per il 2023, le aliquote del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali di Industria 4.0, un’agevolazione che consentirebbe anche di superare i ritardi nelle consegne per la carenza di materie prime.

Analogamente, per Unindustria Calabria, ha sottolineato il presidente Ferrara «risulta importante utilizzare le risorse già stanziate  e non fruite  nel 2022 per prorogare il credito di imposta per la formazione 4.0; il rafforzamento della partnership pubblico-privato per raggiungere la massima efficienza nella spesa delle risorse del Pnrr e la discussione avviata sulla revisione del regime de minimis su cui già la Commissione Europea si è espressa chiedendo l’innalzamento del tetto a 275mila euro, ma che riteniamo sia necessario alzare ulteriormente». (rrm)

A Reggio il road show di Unindustria Calabria sui vantaggi e opportunità per le imprese nelle aree Zes

Nella sala riunioni di Confindustria Reggio Calabria si è svolta la penultima tappa del road show, promosso da Unindustria Calabriaper spiegare i vantaggi e le opportunità delle Zone Economiche Speciali, che sono una realtà anche in Calabria.

Gli incontri nascono con l’intento, non solo di evidenziare i vantaggi e le opportunità della aree ZES, ma anche per dimostrare che sono operative dopo le tante false partenze degli ultimi anni.

Presenti Domenico Vecchio, presidente Confindustria Reggio, Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria, Giuseppe Romano, Commissario Zes Calabria, ed in collegamento Rosario Varì, Assessore Sviluppo Economico e Attrattori Culturali della Regione Calabria.

Ed è stato proprio l’Assessore Varì, ad aprire l’incontro sottolineando l’importanza delle Zes, che ha definito «una delle frecce all’arco, per costruire un processo di sviluppo economico per il nostro territorio».

«Durante i nostri incontri con gli imprenditori – ha affermato il Presidente Ferrara – abbiamo riscontrato che ancora manca la consapevolezza che effettivamente la Zes è una realtà. Le Zes sono delle aree, situate in zone industriali, in cui esistono una serie di benefici per gli imprenditori. La verità è che dal 2017, ci sono state tante false partenze, per cui si è ingenerato negli imprenditori un certo scetticismo verso questo strumento, strumento che, però, oggi, grazie allo sportello unico digitale, finalmente è operativo anche in Calabria, e dà possibilità di avere un’unica autorizzazione attraverso una domanda, che viene fatta telematicamente, senza costringere i richiedenti a fare il giro delle sette chiese».

«Al momento, se dovessi indicare una criticità – ha aggiunto – è che le aree industriali su cui insistono le 14 aree Zes, hanno necessità di una forte azione di riqualificazione, sotto il profilo della sicurezza, dell’accessibilità, dell’illuminazione. Su questo Unindustria sta già lavorando, insieme alla Regione, affinché, queste aree possano essere servite secondo quelli che sono gli standard internazionali, perché noi dobbiamo stimolare gli investimenti endogeni in Calabria ma anche attrarre investimenti da fuori la Calabria e da fuori l’Italia».

La Zes in Calabria riveste un ruolo di assoluta importanza nel panorama economico e sociale italiano, anche il Presidente Vecchio ne sottolinea l’importanza.

«Il commissario, dottor Romano – ha spiegato il presidente Vecchio – si è insediato il 30 agosto e, il 18 settembre, era già pronto lo sportello digitale, strumento fondamentale che ogni imprenditore necessita, per sburocratizzare tutte le problematiche legate alla formazione di un investimento, alla realizzazione di una nuova attività. Ma per me ancor più importanti di tutto sono le condivisioni. Se noi, insieme alla ZES, insieme alla SACAL, veniamo chiamati dare il nostro contributo, per far sapere quali siano le esigenze delle aziende, o le necessità dell’impresa, riusciremo a colmare quel gap, che diventerà sviluppo. Se facciamo sistema unico, sfruttando quelli che sono le realtà che noi abbiamo, allora possiamo essere veramente competitivi e vincenti sul mercato».

«Sono solito raccogliere le sfide per vincerle,ha dichiarato il Commissario Zes Calabria Romano ma questa è una sfida che non è mia, ma dell’intero territorio calabrese. Ritengo che sia compito di ciascuno di noi far comprendere che il sistema ZES è pienamente attivo, e che è un’occasione, non è più un racconto».

«Agli imprenditori, dico di metterci alla prova – ha concluso – di cercare di sfruttare questo sistema che è una rivoluzione davvero copernicana, in quanto permette all’imprenditore, che intenda investire in zone economica speciale, di avanzare un’unica istanza ad un unico soggetto, per far generare quel provvedimento per l’autorizzazione unica, che raggruppa tutta una molteplicità di autorizzazioni, che prima bisognava di tempi lunghissimi per l’emanazione, quindi è un’occasione sviluppo del territorio che va accolta». (rrc)

Ferrara (Unindustria): Sicurezza tema prioritario per la crescita della Regione

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, esprimendo solidarietà all’imprenditore Guerino Preite per il grave attentato che ha distrutto tre autobus della ditta, ha evidenziato come «la sicurezza è un tema prioritario per la crescita della Regione».

«Atti come quello accaduto a Diamante – ha spiegato – mettono a dura prova la fiducia degli imprenditori nei confronti del territorio. Il tema della sicurezza degli operatori economici nella nostra regione è sempre di forte e stringente attualità. Non può e non deve essere ignorato, anzi è necessario un ulteriore innalzamento del livello d’attenzione perché si tratta di un argomento dirimente per il futuro delle imprese che già operano sul territorio. Inoltre, è una questione che influisce significativamente sulla capacità del sistema Calabria di attrarre nuovi imprenditori e quindi sulla possibilità di far evolvere il tessuto produttivo e la sua capacità di creare lavoro».

«Come unione degli industriali calabresi è nostra ferma convinzione – ha concluso – che ci sia solo un modo di contribuire alla lotta alla criminalità organizzata e alle intimidazioni: aprirsi il più possibile alla collaborazione con le Forze dell’Ordine e continuare senza sosta nella testimonianza quotidiana della cultura della legalità attraverso atti e fatti concreti con cui si certifica la forte sinergia tra Stato, imprese e cittadini che l’unico strumento capace di arginare i disvalori criminali». (rcz)

Unindustria Calabria incontra Franchini (Sacal): Al via il tavolo di confronto per rilancio degli aeroporti

Al via il tavolo di confronto, tra Unindustria CalabriaSacal, per il piano di rilancio degli aeroporti calabresi. Il Piano, che com’è noto prevede investimenti per 215 milioni di euro, promette di cambiare in maniera sostanziale il volto e quindi la funzionalità e l’appeal degli aeroporti calabresi. Una circostanza, questa, che si concretizza in una serie di opportunità da cogliere e valorizzare per l’intero sistema produttivo locale.

All’incontro, oltre ad Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, e a Marco Franchini, amministratore unico Sacal, hanno preso parte e sono intervenuti Natale Mazzuca, past president Unndustria Calabria e componente del Consiglio Generale di Confindustria; Giovan Battista Perciaccante, presidente Ance Calabria; Fortunato Amarelli, presidente Confindustria Cosenza; Domenico Vecchio, presidente Confindustria Reggio Calabria; Daniele Diano, presidente Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria; Umberto Barreca, presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria;  i direttori Dario Lamanna, Unindustria Calabria e Confindustria Catanzaro;  Luigi Leone, Ance Calabria; Rosario Branda, Confindustria Cosenza; Anselmo Pungitore, Confindustria Vibo Valentia; e Daniela Ruperti, Confindustria Crotone. 

«L’approccio allo sviluppo del Piano che Marco Franchini dimostra di avere, è assolutamente da sostenere – ha detto Ferrara –. Abbiamo apprezzato il forte senso di responsabilità con cui sta gestendo l’importante compito a cui è chiamato e il suo modo schietto di affrontare con pragmatismo le questioni. Non possiamo perdere tempo su temi che attengono allo sviluppo dell’intera regione e su questi Unindustria Calabria è pronta a fare la sua parte».

«Siamo lieti che con Franchini  – ha proseguito – ci siamo trovati allineati sull’esigenza di condividere scelte e decisioni strategiche affinché le ingenti risorse da destinare alla riqualificazione degli aeroporti calabresi e alla loro capacità di connettere la nostra regione con il resto del Paese e del Mondo, assieme al coinvolgimento diretto del sistema produttivo locale nella realizzazione del Piano riescano a produrre molteplici effetti positivi sull’intero tessuto sociale calabresi. Siamo quindi felici di essere parte di integrante di un progetto di sviluppo strategico di tale portata: Sacal può contare su Unindustria Calabria». (rcz)

 

Ferrara (Unindustria): Occorre attrezzare la Calabria affinché diventi punto d’attrazione di investimenti

«Occorre attrezzare la Calabria affinché diventi punto d’attrazione di investimenti non soltanto locali, ma anche nazionali e internazionali». È quanto ha dichiarato il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, all’Agi.

Ferrara, conversando con l’Agi, ha parlato di un anno «ad alto tasso di complessità», invitando a guardare alle opportunità che il nuovo anno già propone. Prima fra tutte la disponibilità di risorse ingenti che, fra Pnrr, Por e altre provvidenze, calcola, porteranno in dote alla regione oltre 10 miliardi di euro. Senza considerare alcune caselle da riempire, attrezzando le 14 Zes (Zone economiche speciali) di cui il territorio calabrese è dotato, a partire da quella, strategica non solo per la Calabria, di Gioia Tauro.

Zes, Por, infrastrutture, credito d’imposta, ha spiegato, «possono essere un bazooka per stimolare investimenti sul nostro territorio anche dall’estero».

Ma è necessario preparare il terreno, in primo luogo dotando il territorio delle infrastrutture necessarie. «Come Confindustria – ha proseguito Ferrara – abbiamo più volte posto al governo nazionale alcune priorità, dall’alta velocità ferroviaria, finanziata con il Pnrr solo per il tratto Battipaglia-Romagnano per un totale di 35 km circa, alla statale ionica. Riguardo alla prima – dice – non si ha notizia del finanziamento del tratto calabrese, indispensabile per ridurre i tempi di collegamento fra Reggio Calabria e Roma da 5 a 3 ore come avviene fra Milano e la capitale. Al riguardo, non si hanno notizie del progetto definitivo e dei tempi di realizzazione».

«Per quanto riguarda la statale 106 – ha detto – ci sono 3 miliardi di lire per l’adeguamento del tratto Catanzaro-Crotone, ma si tratta di soldi spalmati in 15 anni, per i quali la riduzione dei tempi dipenderà molto dalla velocità di implementazione dell’opera. A tale proposito occorrerà procedere, il più velocemente possibile, facendo della ionica un’infrastruttura adeguata alle esigenze della mobilità, sia a fini commerciali che turistici». Sulle Zes si sono compiuti concreti passi in avanti.

«Il nuovo commissario di governo, Giosy Romano, – ha ricordato – ha avviato, con Unindustria Calabria, i road show territoriali ed attivato uno sportello unico informatico al fine di semplificare le procedure per l’ottenimento degli atti autorizzativi all’avvio degli investimenti. Prima, infatti, erano necessari diversi passaggi con enti diversi e lungaggini burocratiche; adesso basta un’autorizzazione unica emessa dal Commissario che provvede alla convocazione della relativa Conferenza dei servizi. È tuttavia necessario che le 14 Zes siano riqualificate al fine di costituire un habitat naturale per ospitare nuovi investimenti produttivi».

«Le Zes – ha evidenziato Ferrara – costituiscono un valore strategico per il territorio ed un’opportunità decisiva per accelerarne lo sviluppo».

«Il futuro è incerto, non sappiamo – ha detto ancora il presidente degli industriali calabresi – se e quando in Ucraina si raggiungerà la pace. Le previsioni di crescita non sono positive, tuttavia, nonostante tutto, anche la Calabria ha registrato nel periodo scorso, segnali di resilienza e vitalità con un’incoraggiante crescita dell’export grazie alla capacità di alcune aziende d’eccellenza di commercializzare i loro prodotti oltre i confini italiani. Si possono attrarre capitali dall’estero facendo un vero e proprio scouting che punti su filiere ad alto valore aggiunto e sulle vocazioni del territorio, come l’agroalimentare».

«L’esperienza di alcune nostre aziende sullo scenario internazionale può incoraggiare investitori stranieri che hanno rapporti con esse. Del resto – ha sottolineato – grandi multinazionali come la Hitachi e la Baker Hughes, che producono, rispettivamente, treni e turbine a gas destinate a tutto il mondo, in Calabria già ci sono, aderiscono al sistema confindustriale calabrese, e sono la dimostrazione di come la nostra regione possa ospitare con successo investimenti di importanti multinazionali.

«Io – ha ribadito – sono convinto che il 2023 possa essere un anno decisivo grazie alle risorse che è possibile mettere a terra. Il governo ha già annunciato misure di semplificazione per il Pnrr e a breve sarà definito il Por nei dettagli. Si tratta di occasioni da cogliere».

«Il Sud – ha detto Ferrara – soffre dello stereotipo delle mafie, ma il problema non solo è nazionale, ma ciò non può essere un alibi per impedire un vigoroso piano di opere pubbliche ed investimenti produttivi. Noi chiediamo controlli rigorosi, affinché i finanziamenti pubblici non vadano ad aziende inquinate dalla criminalità che, peraltro, fanno concorrenza alle aziende sane».

«In Calabria c’è una società civile sana che vuole emergere – ha rimarcato – La soglia d’attenzione, soprattutto nelle stazioni appaltanti più piccole dove la criminalità entra più facilmente, deve essere molto alta». A tal fine, ha detto Ferrara, «è necessario potenziare gli strumenti di monitoraggio e controllo degli organi competenti. Noi abbiamo grande fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine».

Spazio, poi, all’autonomia differenziata: «Nessuna opposizione ideologica – ha detto – aspettiamo di leggerne il testo. Se il principio cardine è valorizzare le specificità territoriali e introdurre un riformismo competitivo che risponde a un progetto paese capace di ridurre i divari e favorisce la convergenza tra le regioni non abbiamo pregiudiziali».

«Certo, occorrono azioni concrete che rendano più efficienti i territori in maggiore difficoltà. Occorre – ha ribadito – garantire i Lep – sottolinea il presidente degli industriali calabresi – con una copertura finanziaria certa ed adeguata che salvaguardino regioni come la Calabria che soffrono di deficit storici e strutturali attraverso il fondo di perequazione».

«Non vogliamo innalzare muri – ha ricordato – ma chiediamo percorsi certi; non chiediamo mance, ma pari opportunità. Investimenti in infrastrutture moderne, apparati amministrativi adeguati, servizi e livelli di prestazione pari a quelli garantiti nelle regioni del Nord».

Per quanto riguarda i Lep (livelli essenziali di prestazione), Ferrara ha spiegato che individuarli «non esaurisce la questione, ma è necessario affrontare anche il tema della correlata copertura finanziaria che dovrà far riferimento ai fabbisogni standard e non già alla spesa storica. Ma, ripeto, di tutto questo – conclude – riparleremo quando si conoscerà il testo della riforma».  (rrm)

A Vibo l’incontro “Vantaggi e opportunità per le imprese nelle aree Zes”

Mercoledì 11 gennaio, alle 16, nella sede di Confindustria Vibo Valentia, è in programma l’incontro Vantaggi e opportunità per le imprese nelle aree Zes.

Intervengono Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, Rocco Colacchio, presidente di Confindustria Vibo Valentia, Giuseppe Romano, commissario Zes Calabria e Rosario Varì, assessore regionale allo Sviluppo Economico. (rvv)

DDl Bilancio, Ferrara (Unindustria): Grave escludere impresa da annullamento oneri di sistema

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha espresso preoccupazione per la decisione del Governo di escludere le imprese dall’azzerameto degli oneri di sistema delle bollette di luce e gas relativamente al primo trimestre 2023.

«L’incredulità – ha spiegato – scaturisce dalla consapevolezza che il venir meno degli oneri di sistema sarebbe stata una misura molto efficace in quanto, non solo avrebbe interessato, senza distinzione alcuna, l’intero sistema delle imprese ma, nello stesso tempo, avrebbe evitato tutte le questioni relative alla capienza fiscale e alle connesse capacità di utilizzo, considerando la specificità del nostro tessuto produttivo rappresentato soprattutto da piccole e medie imprese».

«Le conseguenze di questa scelta – ha concluso Aldo Ferrara – determineranno effetti molto negativi, mettendo a dura prova “il motore del Paese” e l’intero apparato produttivo recentemente interessato da una crisi dopo l’altra». (rcz)

Ferrara (Unindustria): Fondamentale incentivare imprese verso energie rinnovabili

«È fondamentale incentivare le imprese verso il sentiero preciso delle energie rinnovabili», ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, plaudendo il Fondo Energia Imprese istituito dalla Regione Calabria.

Un fondo con una dotazione finanziaria di quasi 45 milioni di euro, con un finanziamento per l’installazione di impianti per la produzione e l’accumulo di energia da fonti rinnovabili.

«Va, pertanto – ha detto Ferrara – espresso apprezzamento all’Assessore alle Attività Produttive, Rosario Varì per questo provvedimento che rappresenta uno strumento concreto per le imprese al fine di fronteggiare insieme agli altri provvedimenti governativi in campo, l’aumento dei costi energetici».

Questo, è fondamentale incentivare le imprese verso il sentiero preciso delle energie rinnovabili, «al fine di contrastare il caro energia – ha proseguito Ferrara – ma anche per poter raggiungere una politica energetica regionale che ci consenta di guardare con serenità al futuro, ed in questa direzione Unindustria Calabria, in passato, si era fatta portavoce della portata di questa emergenza energetica, avviando con la Regione Calabria un confronto per mettere in campo azioni e misure  funzionali alle dinamiche evolutive del contesto».

«Siamo pertanto soddisfatti – ha concluso il leader degli industriali calabresi – dell’avvio di questa misura che si inserisce, nel quadro di una politica economica tesa da un lato alla tenuta del tessuto produttivo, e, dall’altro, alla messa in campo di un percorso strategico funzionale a far cambiare passo alla regione Calabria». (rcz)

Ferrara (Unindustria): Nella legge di Bilancio nessuna agevolazione per il Mezzogiorno

«Nella legge di Bilancio che ha iniziato da poco il suo iter parlamentare, non c’è traccia, infatti, di nessuna delle agevolazioni previste, fino ad oggi, per il Mezzogiorno». È quanto ha denunciato il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, esprimendo, a nome degli industriali calabresi, preoccupazione per la legge di bilancio approvata dal Governo lo scorso 21 novembre.

La manovra, per un valore di circa 35 miliardi, «trascura tutti gli strumenti agevolativi che hanno consentito al sistema produttivo del Mezzogiorno di mantenere la propria competitività nei mercati, sopravvivendo alle enormi difficoltà sopravvenute negli ultimi anni» ha spiegato Ferrara, spiegando che «in particolare non è stato previsto alcun intervento di proroga per il credito di imposta, per quello correlato alle aree Zes e per gli investimenti nel Mezzogiorno che scadranno il prossimo 31 dicembre. Nonostante si intravedano alcuni spiragli per la Decontribuzione Sud rimane ferma, comunque, la preoccupazione anche per questa importante misura».

«Cancellare di colpo queste importanti agevolazioni – ha spiegato – molto utilizzate dalle imprese del Sud anche alla luce dei recenti dati diffusi dalla Svimez che vede un Sud in recessione, non può che produrre, inevitabilmente, per il Mezzogiorno pesanti conseguenze negative, aggravando una situazione economica già fortemente compromessa dalla pandemia, dai rincari energetici e dalla guerra in Ucraina, a cui si aggiungono, peraltro, anche i pesanti ritardi registrati nell’attuazione del PNRR. L’inverno demografico che riguarda tanti giovani del Mezzogiorno costretti ad emigrare per mancanza di occasioni di lavoro, continuerà senza sosta senza un piano di stimolo agli investimenti produttivi».

«Appare davvero inverosimile – ha continuato – con l’enorme quantità di risorse finanziare stanziate dall’inizio dell’anno per fare fronte alle tante emergenze, non riuscire a destinare un miliardo non per politiche assistenziali, ma per investimenti nell’area più debole del paese».

«Auspichiamo, quindi – ha concluso il Presidente Ferrara – un intervento tempestivo da parte del Governo sulla questione per rendere definitive e strutturali queste misure, al fine di rassicurare le imprese, rispetto ad impegni futuri, consentendogli di pianificare le proiezioni programmatiche con più serenità e ottimismo». (rcz)