Regione e Unindustria insieme contro il caro energia

La Regione Calabria e Unindustria insieme contro il caro energia. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha incontrato il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, per discutere, appunto, delle misure a sostegno di imprenditori, artigiani e commercianti in difficoltà dall’aumento dei costi dell’energia.

«Per molti anni – ha detto Varì – l’azione politica nazionale non è stata lungimirante e il partito del no, che ha purtroppo prevalso, non ha consentito al Paese di emanciparsi in ambito energetico o, quantomeno, di raggiungere un certo grado di autonomia, con la conseguenza che adesso ci troviamo in questa difficile situazione».

«Nonostante – ha continuato Varì – interventi a breve termine non siano semplici da sostenere perché ci troviamo a cavallo tra due programmazioni, quella 2014-2020 (le cui risorse residue sono ormai esigue) e 2021-2027 (i cui fondi potranno essere utilizzati tra qualche mese), il Governo regionale, guidato dal Presidente Occhiuto, non intende attendere, perché questo potrebbe significare la parola fine per molte attività. Saranno, quindi, adottate, a strettissimo giro, una serie di misure volte ad incentivare le imprese alla produzione di energia, da fonti rinnovabili, finalizzata all’autoconsumo, indispensabili al fine di contribuire ad abbattere costi al momento insostenibili». 

«Dobbiamo fare uno sforzo immane – ha specificato l’Assessore – per individuare delle risorse da mettere in campo, ma é fondamentale pensare ad un intervento immediato per dimostrare concretamente la nostra vicinanza alle piccole e medie imprese, ai commercianti e agli artigiani che, attraverso le associazioni di categoria, invocano interventi contro il caro energia. Queste azioni anticipano un percorso più incisivo e più efficace che caratterizzerà la nuova programmazione 2021/2027».

«Oltre ad aiutare le imprese in questo difficile momento – ha concluso Varì – l’obiettivo che ci poniamo è quello di raggiungere un buon livello di autosufficienza energetica, senza escludere, almeno nel breve e nel medio periodo, alcuna fonte di approvvigionamento, soprattutto in un momento in cui ci troviamo a corto di gas, in ragione di quello che sta accadendo a livello internazionale».

«Nei giorni scorsi – ha dichiarato il presidente di Unindustria, Aldo Ferrara – abbiamo presentato il Rapporto Regionale PMI 2022 dal quale è emerso chiaramente come le spinte inflazionistiche, la guerra in Ucraina e lo shock energetico stiano interrompendo la ripresa economica post-pandemica. Circostanze emerse fortemente anche durante il recente Consiglio Generale di Unindustria Calabria appositamente convocato per discutere azioni e misure da mettere in campo al fine di fronteggiare lo shock energetico.
Durante il Consiglio è risultato evidente, infatti, che occorre porre in essere, anche sul piano regionale, sia misure che possano affiancare i provvedimenti del Governo, che interventi strutturali che guardino al futuro».

«Il sistema produttivo calabrese – ha concluso Ferrara – pur avendo mostrato segnali di resilienza e reattività, registra una preoccupante fragilità e vulnerabilità di fondo cui porre definitamente rimedio. Siamo molto soddisfatti di questo dialogo e comunione di intenti con l’assessore Varì. Occorre fare presto, lo abbiamo già ribadito nei giorni scorsi, ed il fattore temporale si rivela decisivo, agevolando le imprese a seguire un sentiero preciso che è quello delle energie rinnovabili, fondamentale per contrastare il caro energia, ma anche per poter raggiungere una politica energetica regionale che ci consenta di guardare con serenità al futuro». (rcz)

Unindustria Calabria all’Assemblea Pubblica di Confindustria alla presenza del Papa

Presso la Santa Sede, alla presenza di Papa Francesco, si è svolta l’assemblea pubblica di Confindustria, a cui ha partecipato una delegazione di Unindustria Calabria.

Migliaia di imprenditori, guidati dal presidente Carlo Bonomi, si sono ritrovati per parlare di lavoro, in una fase storica molto critica, che vede il mondo, i territori e le imprese colpite da eventi drammatici come la pandemia e la guerra.

«All’iniziativa straordinaria che ha unito i lavori assembleari con l’Udienza del Santo Padre – ha dichiarato il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, – c’è stata offerta l’opportunità di riflettere sul valore dell’industria come motore dell’economia del Paese e momento indispensabile per la creazione di ricchezza diffusa, così come sui fondamentali e connessi temi della responsabilità sociale e dell’etica d’impresa e del lavoro. Insieme a tanti colleghi imprenditori, provenienti da ogni parte d’Italia, titolari di imprese piccole, medie e grandi, manager, giovani e rappresentanti del mondo delle start up, abbiamo condiviso l’importanza di riscoprire un nuovo umanesimo mettendo al centro le persone con le loro competenze, le aspirazioni, le necessità di ognuno. Enfatizzando i valori della dignità degli individui che da sempre sono tra i principi ispiratori degli imprenditori e della libertà di competere e fare impresa».

«Come sistema confederale – ha aggiunto Ferrara – lo abbiamo fatto con un evento dai forti richiami simbolici, così come i messaggi trasmessi, tutti in direzione dell’invito ad una maggiore assunzione di responsabilità. Non a caso, lontano dai clamori della campagna elettorale e dalle diatribe di posizione che ne stanno caratterizzando lo svolgimento».

Per il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, il Past President di Unindustria Calabria e Componente Consiglio Generale di Confindustria Natale Mazzuca, il Presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, il Presidente di Confindustria Crotone Mario Spanò, il Presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio, il Presidente di Confindustria Vibo Valentia Rocco Colacchio, il Presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, il Presidente del Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria Daniele Diano e il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria Umberto Barreca «il momento è drammatico e le prospettive, seppure incerte nei contorni, lo appaiono ancora di più. Quello che serve, soprattutto in territori già afflitti da sofferenze ataviche, è spostare il focus sul privilegio degli interessi generali mettendo da parte i tanti egoismi degli interessi particolari che ne condizionano e frenano ogni ipotesi di crescita e sviluppo».

Il presidente Bonomi ha rimarcato il fatto che “come imprenditori” ogni giorno ci confrontiamo con trasformazioni del lavoro che sono in corso. Sappiamo che incentivare creatività e passioni accelera la possibilità di realizzare, con l’innovazione, nuove strade.
«In questi anni abbiamo affrontato la pandemia, il costo delle materie prime, la guerra in Ucraina e le conseguenze sui prezzi energetici. In queste prove il faro che ci ha guidato è sempre stato pensare a come difendere il lavoro e la crescita del Paese. Perché le nostre aziende cellule sono essenziali della coesione sociale».

Il presidente Ferrara ha sottolineato la straordinarietà dell’incontro con Papa Francesco, «un Pontefice illuminato che sa parlare ai cuori ed alle menti di tutti, che con parole semplicissime lancia messaggi profondi, di unità, fratellanza, speranza. Un invito, quello del Santo Padre, a cooperare e costruire la pace e ad operare per il bene della collettività».

All’assemblea nazionale di Confindustria presso la Santa Sede hanno partecipato i dirigenti del Consiglio Generale di Unindustria Calabria. (rrm)

Ferrara (Unindustria Calabria) ha incontrato il commissario Zes Romano

Un proficuo incontro, ricco di spunti e stimoli, si è svolto tra il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, e il neo commissario della Zes Calabria, Giuseppe Romano.

Presente anche il direttore Dario Lamanna, al confronto che «va ad aggiungersi al precedente incontro svoltosi a Roma, su iniziativa del Ministro per il Sud e della Coesione Territoriale, Mara Carfagna, con i Commissari Straordinari ZES, i Presidenti regionali di Confindustria del Mezzogiorno e la tecnostruttura di Confindustria», ha spiegato Ferarra.

«La Calabria ha, certamente – ha spiegato ferrara – margini di crescita significativi. I fondi previsti dalla prossima Programmazione Comunitaria e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal PNRR, Fondo di Coesione e CIS, rappresentano un’opportunità irripetibile per accelerarne lo sviluppo, con l’auspicio di nuovi investimenti e, al contempo, l’ulteriore consolidamento di quelli esistenti. Il rilancio dell’economia regionale, presuppone, però, una modernizzazione delle nostre infrastrutture (anzitutto quelle logistiche e digitali) e un deciso snellimento burocratico e amministrativo».

«La giusta dose di flessibilità normativa e regolamentare delle ZES, unitamente agli incentivi fiscali, le rendono, pertanto – ha proseguito Ferrara – cornice ideale per stimolare e attuare nuovi e importanti investimenti produttivi, nonché per impiegare i fondi del Pnrr. Con la sua posizione strategica e le sue 14 aree che includono snodi di vitale importanza – penso, per esempio, al porto di Gioia Tauro, il più grande terminal per il transhipment del Mar Mediterraneo – la Zes Calabria deve porsi al centro della crescita calabrese ed esserne la forza trainante».

«È indispensabile, dunque una fattiva collaborazione con il neo Commissario, le istituzioni e tutti i principali attori coinvolti – ha evidenziato il presidente di Unindustria Calabria –. Questo primo confronto, fa emergere, conclude il leader degli industriali calabresi, che è indispensabile, agire tempestivamente con interventi mirati, per giungere a una celere implementazione, all’interno della Zes Calabria e creare le condizioni di contesto per cogliere tutte le opportunità offerte dall’attuale cornice normativa».

L’incontro, svoltosi in un clima costruttivo, si è concluso con un positivo apprezzamento da parte del Commissario Romano, il quale attribuendo particolare valore strategico a questo incontro che va a definire i risultati da raggiungere su un tema così rilevante, auspica che, attraverso il dialogo, la condivisione e una strutturata collaborazione, anche al fine di monitorare l’avanzamento dei lavori, si possa avviare un concreto progetto di sviluppo economico dell’intero territorio. (rcz)

 

L’importanza per la Calabria di “tessere trame per lo sviluppo” con il Messico

La presenza dell’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba, ha fatto capire la necessità e l’importanza di potenziare le relazioni tra il Messico e la Calabria, i cui scambi economici producono un volume d’affari pari a 5 mln di euro,  in particolare nei settori dell’agroalimentare e dell’impiantistica meccanica.

Una consapevolezza che si è concretizzata nell’incontro nella sede di Confindustria Cosenza, organizzato insieme al console onorario designato, l’imprenditore Vincenzo Rota, che ha parlato della necessità di «tessere trame per lo sviluppo».

A fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, insieme ai presidenti Aldo Ferrara di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante di Ance Calabria e Cosenza, il direttore Rosario Branda e una rappresentanza degli imprenditori locali dei diversi settori produttivi. All’incontro sono intervenuti anche l’Assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo Fausto Orsomarso che ha comunicato l’azione portata avanti dalla Regione sul fronte degli scambi commerciali e l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli ha sottolineato l’importanza dell’incontro per l’economia dei territori.

«Abbiamo necessità di organizzarci in maniera efficace – ha evidenziato –  e la regione deve sapersi rappresentare come capace di favorire nuovi investimenti e di trovare nuovi mercati per le proprie produzioni. In un momento così incerto per l’economia, creare nuove alleanze significa guardare al futuro con speranza».

«Ci stiamo spendendo molto – ha aggiunto il presidente Ferrara – per la creazione di diplomazie economiche affinché la quota di internazionalizzazione aumenti in maniera considerevole. Grazie alle presenza di 14 Zes in Calabria, dove insistono agevolazioni importanti, dobbiamo lavorare per realizzare l’attrazione di investimenti».

«Il Messico – ha dichiarato l’ambasciatore Carlos Garcia de Alba – ha in atto considerevoli investimenti in Italia, dove siamo presenti in settori economici rilevanti. Il nostro apporto in Italia è più forte di quello che in realtà si conosce: basti pensare che il nostro paese è il primo produttore mondiale di argento e tra i maggiori di oro, oltre che di altri minerali, e funzionano bene le esportazioni del settore computer e prodotti di elettronica, così come quello dei prodotti chimici».

«Ma – ha concluso Garcia de Alba – vogliamo elevare anche il rapporto politico attraverso la risorsa della diplomazia pubblica per una maggiore visibilità in Italia».

Il diplomatico messicano, a margine dell’incontro ha avuto un breve scambio di saluti al telefono con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, impegnato a Roma a seguito della crisi di Governo. L’ambasciatore García de Alba ha, tra le altre cose, manifestato la volontà di organizzare nel 2023, tra Catanzaro e Cosenza, diversi eventi per la promozione della cultura messicana: una mostra d’arte chicana (messico-americana); un ciclo di proiezioni cinematografiche e degustazioni di piatti tipici della cultura latina, a riprova della comunanza tra i due popoli, convinto che le relazioni non debbano essere sempre solo di ordine commerciale.

Nel prossimo anno sarà aperto in Calabria, quasi certamente a Cosenza, un Consolato onorario del Messico, che andrà ad aggiungersi alla rete di sedi diplomatiche presenti in Italia. Un primo avvio a quelle che potranno diventare relazioni stabili e durature nel tempo tra l’Italia, in particolare la Calabria, e il Messico.

Due realtà che secondo l’ambasciatore, «hanno in comune la volontà di crescere e svilupparsi, in un passaggio significativo dall’essere stati territori basati su un’economia agricola a luoghi con una presenza industriale di tutto rispetto». (rcs)

La ministra Carfagna: Zes del Sud concreta opportunità per imprese e territori

«Le Zone Economiche Speciali del Sud sono una concreta opportunità per l’impresa e per i territori», È quanto ha dichiarato la ministra per il Sud, Mara Carfagna, nel corso del tavolo con i rappresentanti di Confindustria, spiegando che il «passo successivo sarà l’apertura di una fase di collaborazione strutturata e costante nel tempo».

All’incontro, dal titolo Le Zes per le imprese, hanno partecipato i Commissari delle otto ZES, il direttore dell’Agenzia per la Coesione territoriale Paolo Esposito e i rappresentanti di Confindustria delle regioni meridionali, guidati dal vicepresidente e responsabile per le politiche di Coesione Vito Grassi. Per la Calabria, presenti il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara e il direttore, Dario Lamanna.

La ministra, poi, ha fatto il punto sullo stato di attuazione degli interventi sulle Zes previsti nel Pnrr, dalla riforma della governance alle opere collegate, e ha confermato che il processo è «molto avanzato rispetto ai tempi italiani» e ha annunciato che la Zes Campania ha rilasciato la prima autorizzazione unica, appena dodici giorni dopo la presentazione della domanda dell’investitore interessato attraverso lo Sportello unico digitale. E le richieste “sono già decine” nelle quattro aree (Abruzzo, Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale, oltre alla Campania) che hanno attivato gli sportelli, mentre le altre quattro sono quasi pronte a partire.

Carfagna ha indicato gli obiettivi della collaborazione con gli industriali, grazie al loro “osservatorio privilegiato” sul sistema produttivo italiano e internazionale: un miglior controllo di criticità e opportunità; un’azione comune a sostegno della ricerca di partner esteri; sinergia nella possibile riperimetrazione delle Zone e nella loro ‘specializzazione’.

«Ho verificato oggi  – ha detto la ministra – che questa visione è largamente condivisa: questo mi incoraggia ad avviare il passo successivo, e cioè l’apertura di una fase di collaborazione strutturata e costante nel tempo. Penso a un tavolo di stabile valutazione e confronto tra le parti presenti a questo incontro, sancito da un chiaro protocollo di intesa».

«Lavoriamo tutti insieme per rendere le regioni meridionali protagoniste e portare l’Italia al centro dei commerci nel Mediterraneo», ha concluso.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Ferrara, sottolineando che «le Zone Economiche Speciali rappresentano, indubbiamente, un importante volano di sviluppo dell’intero territorio, un tassello fondamentale per l’applicazione concreta del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza».

«Zone Economiche Speciali rappresentano, indubbiamente, un importante volano di sviluppo dell’intero territorio, un tassello fondamentale per l’applicazione concreta del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza» ha detto ancora Ferrara, evidenziando come «quando parliamo di infrastrutture dobbiamo, infatti, ragionare anche di infrastrutture digitali e logistiche nella consapevolezza che gli investitori arrivano solo se trovano condizioni di contesto che possano concretamente e velocemente permettere la realizzazione degli insediamenti produttivi».

«Ecco perché la Calabria, sfruttando la sua posizione strategica e l’enorme potenziale che questa terra offre – ha proseguito il presidente degli industriali calabresi – dovrà fare da catalizzatore per nuove forme di investimento, attraendo gli imprenditori che hanno deciso di investire, rendendo appetibile il territorio e configurandosi, al contempo, competitiva a livello internazionale».

«La Zes è un’opportunità da non perdere – ha sottolineato – ma deve concretamente funzionare, con tempi certi, attuando un percorso di collaborazione tra le istituzioni e i principali attori coinvolti, a cui devono seguire i necessari strumenti di semplificazione dei processi burocratici ed amministrativi e le misure di agevolazione fiscale previsti dalla normativa vigente e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal PNRR e dalla Programmazione Unitaria. Penso ad esempio alla funzione di stazione appaltante che può essere svolta dagli stessi Commissari».

«Un progetto di sistema – ha concluso il leader degli industriali calabresi – capace di sincronizzare proposte ed azioni, ed in tale direzione è fondamentale che i Commissari inizino immediatamente ad operare con una struttura organizzativa funzionale agli obiettivi da perseguire. L’incontro si è concluso con l’impegno di sottoscrivere un protocollo di intesa che garantisca stabilità e connotazione strutturale al percorso di collaborazione avviato».

Intanto, per ragioni personali, il commissario della Zes Calabria Federico D’Andrea (nominato 5 mesi fa dalla Carfagna) si è appena dimesso dall’incarico. (rrm)

Venerdì l’incontro “Patto per lo Sviluppo della Calabria” di Unindustria Calabria

Si intitola Patto per lo sviluppo della Calabria, l’incontro in programma venerdì 8 luglio, in Cittadella regionale, tra il consiglio di presidente di Unindustria Calabria e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Sarà presente, inoltre, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria.

Nella riunione del Consiglio di Presidenza con il Presidente Bonomi ed il Presidente Occhiuto parteciperanno Natale Mazzuca, Componente Consiglio Generale di Confindustria, Fortunato Amarelli Presidente Sede Territoriale Confindustria Cosenza, Mario Spanò Presidente Sede Territoriale Confindustria Crotone, Domenico Vecchio, Presidente Sede Territoriale Confindustria Reggio Calabria, Rocco Colacchio Presidente Sede Territoriale Confindustria Vibo Valentia, Giovan Battista Perciaccante, Presidente Ance Calabria, Daniele Diano, Presidente Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria, Umberto Barreca, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria, accompagnati dai Direttori Dario Lamanna, Direttore Unindustria Calabria e Sede Territoriale Confindustria Catanzaro, Rosario Branda, Direttore Sede Territoriale Confindustria Cosenza, Daniela Ruperti, Direttore Sede Territoriale Confindustria Crotone, Francesca Cozzupoli, Direttore Sede Territoriale Confindustria Reggio Calabria, Anselmo Pungitore Direttore Sede Territoriale Confindustria Vibo Valentia, Luigi Leone Direttore Ance Calabria.

La visita del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi si inquadra nell’ambito di una forte azione di politica economica e di disegno industriale avviata da Unindustria Calabria, il cosiddetto “Patto per lo Sviluppo”, che si configura una diretta ed immediata conseguenza del cambio di passo, impresso da Unindustria Calabria.

Obiettivo prioritario è certamente quello di assurgere ad un ruolo di governance strategica che consente di orientare le risorse finanziarie disponibili e gli investimenti, al fine di generare un percorso di crescita di lungo periodo, idoneo a determinare un significativo e concreto mutamento dei parametri di sviluppo occupazionale che da troppi anni caratterizzano la Regione Calabria.

In tale direzione si inserisce la necessaria e conseguente azione ad ampio raggio, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali, in una logica di assoluta condivisione degli obiettivi strategici quali ad esempio, le infrastrutture, la logistica avanzata, la mobilità sostenibile, le infrastrutture digitali e, soprattutto, gli investimenti.

Con il Patto per lo Sviluppo, proposto da Unindustria Calabria, si determina un vero e proprio salto di qualità, trasformando una rituale e semplice rivendicazione territoriale, in un piano programmatico di disegno industriale che consente da un canto, di intercettare con efficacia le significative risorse disponibili, e dall’altro, di imprimere un’accelerazione di modernizzazione del sistema produttivo, in linea con le nuove opportunità dettate dalle transizioni in atto.

Confindustria, infatti, grazie alla disponibilità del Presidente Bonomi ed alla condivisione di questo percorso, ha assicurato la collaborazione del Centro Studi Nazionale nella configurazione operativa di questo progetto che trasformi le speranze in fatti e le parole in azioni coerenti. (rcz)

I giovani industriali calabresi: Welfare aziendale e marketing territoriale come leve per lo sviluppo

Welfare aziendale e marketing territoriale sono la ricetta vincente per lo sviluppo del territorio avanzata dai giovani di Confindustria, nel corso dell’incontro “Quale Impresa Cafè”, promosso dalla rivista nazionale dei giovani industriali diretta da Alfredo Citrigno, in collaborazione con i Giovani di Unindustria Calabria e di Confindustria Cosenza.

All’incontro, tenutosi il 4 luglio nel castello ducale di Corigliano, hanno partecipato il Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Riccardo Di Stefano, i presidenti di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, dei Giovani Imprenditori calabresi Umberto Barreca e dei Giovani di Confindustria Cosenza, Roberto Rugna. Presente anche il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli.

A fare da cornice all’evento, non a caso, un simbolo di bellezza e storia dal quale ripartire per valorizzare un territorio che ha bisogno di far leva su un patrimonio che merita un progetto reale e concreto attraverso il marketing territoriale. L’obiettivo è, dunque, quello di «valorizzare la nostra Calabria, i nostri territori, che sono fantastici e bisogna farli conoscere attraverso una comunicazione positiva», ha dichiarato Alfredo Citrigno.

«Il messaggio, come sempre, è di cauto ottimismo e richiesta di grande attenzione civile perché viviamo un momento politico complesso con un Governo che ha bisogno di stabilità e delle riforme legate al PNRR e non da portare a casa nel miglior modo e nel minor tempo possibile», ha spiegato Riccardo di Stefano, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria.

Per Aldo Ferrara, «il più importante investimento che possa essere fatto sul futuro da parte di un territorio è quello di investire sui propri giovani. Nel piano industriale che presenteremo tra qualche settimana alla Regione, a riguardo dell’utilizzazione della programmazione comunitaria – ha concluso Ferrara – credo che si debba stimolare molto quella imprenditorialità latente presente nei giovani calabresi».

«Incentivare il southworking con regole certe e chiare potrebbe essere una forma “gratuita” di welfare aziendale. È uno strumento utile a ridurre il divario economico, sociale e territoriale nel Paese, ed è in grado di migliorare la qualità della vita di lavoratori, aziende e territori», ha sottolineato Barreca.

Ma non solo. Lo sviluppo di un territorio, per i giovani imprenditori calabresi, deve ripartire anche dal lavoro e dai lavoratori, con il welfare aziendale al centro del dibattito.

«Riteniamo fondamentale il ruolo dell’impresa e soprattutto della persona che deve essere al centro di questo sviluppo», ha sottolineato Roberto Rugna, Presidente Giovani Confindustria Cosenza. (rcs)

Decontribuzione Sud, Ferrara (Unindustria Calabria): Ora al lavoro per renderla strutturale

Il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, ha espresso soddisfazione per la proroga della decontribuzione al Sud, e ha ribadito la necessità di renderla una «misura strutturale»

«Per ridurre i divari nel paese, il Sud e la nostra Regione – ha spiegato il presidente degli industriali calabresi – hanno bisogno di uno straordinario piano di investimenti produttivi pluriennali, e in tale direzione risulta necessario continuare a sostenere le assunzioni nelle regioni storicamente più fragili dal  punto di vista occupazionale».

«Si tratta – ha spiegato ancora – di una deroga temporanea alla disciplina europea sugli aiuti di Stato concessa alle imprese meridionali in considerazione delle drammatiche criticità economiche scaturenti dalla guerra in Ucraina. Per questo risultato – continua Ferrara – bisogna ringraziare anzitutto la Ministra Carfagna per il grande e proficuo impegno profuso al riguardo, il sottosegretario Vincenzo Amendola per aver portato a termine il negoziato e la rappresentanza italiana a Bruxelles. Insomma, una vittoria della “squadra Italia” come asserito dalla stessa Ministra Carfagna, assecondata in questo dall’impegno profuso dallE Organizzazioni Confindustriali del Mezzogiorno».

«Ora però dobbiamo guardare avanti – ha concluso – esplorando ogni possibilità per rendere la decontribuzione una misura strutturale». (rcz)

Ferrara (Unindustria): Serve orientamento e assistenza per accompagnare le imprese verso la finanza sostenibile

Serve «orientamento e assistenza per traghettare le imprese verso la finanza sostenibile», ha dichiarato il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, nel corso del workshop ESG le nuove regole sulla finanza sostenibile: rischi e opportunità per le imprese.

Un tema, quello delle Esg –  Environment, Social, Governance, che disorienta le imprese ha evidenziato Ferrara, spiegando che si tratta dei «criteri e delle logiche  che governano strategie aziendali e investimenti per stimolare le imprese verso un impatto positivo sull’ambiente e sulla società e per attuare forme di governance aziendale ispirate a criteri etici. Si tratta di una vera e propria rivoluzione organizzativa».

Proprio per questo «stiamo cercando di attuare – ha spiegato il presidente degli industriali calabresi – una forte azione di contaminazione rispetto a questo argomento così complesso e vogliamo agevolare il processo, per questo abbiamo promosso questo incontro e coinvolto i professionisti. È essenziale mettere in piedi una bussola di orientamento e forniremo tutta l’assistenza possibile.  Stiamo lavorando a un piano industriale del sistema Calabria da proporre alla Regione e da legare alla programmazione comunitaria. Siamo in linea con il presidente Roberto Occhiuto e l’assessore Rosario Varì sull’importanza di attrarre investimenti: per far ciò occorre produrre incentivi, avere aree industriali conformi agli standard internazionali, un sistema di semplificazione amministrativa, garantire sicurezza, senza dimenticare l’importanza delle competenze e della formazione».

«Si tratta di un tema sconosciuto, anche agli addetti ai lavori – ha commentato Rosamaria Petitto, Presidente Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Catanzaro – molti non hanno colto il vero senso e la prospettiva per le imprese ed i professionisti. Noi consulenti dobbiamo rappresentare alle imprese l’importanza dell’impatto ambientale e sociale. La collaborazione è fondamentale».

Per Sergio Magarelli, direttore Banca d’Italia filiale di Catanzaro, «la sostenibilità dell’attività produttiva richiede scelte strategiche per l’ottimizzazione dell’impronta ambientale. È necessaria una stretta comunicazione tra le comunità e una distribuzione delle opportunità per evitare l’innesto di divari ingiusti. Stimolare coscienza, responsabilità e sensibilità ecologica delle popolazioni. Tutto ciò per lasciare il mondo un po’ meglio di come lo abbiamo trovato».

È intervenuto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attrattori Culturali, Rosario Varì.

«La finanza sostenibile – ha evidenziato Varì – rappresenta un’occasione importante per indirizzare investimenti pubblici e privati verso modelli economici più performanti e compatibili con la dimensione sociale e ambientale, quindi sostenibili. L’impresa moderna deve essere strumento di ricchezza e coesione sociale e di salvaguardia dell’ambiente e deve mettere gli investitori al riparo dai rischi connessi ai cambiamenti climatici e alla scarsità anche contingente delle risorse. In quest’ottica, il Governo regionale nel PR 21/27 ha previsto negli obiettivi di policy e negli obiettivi specifici risorse ingenti per avere una Calabria più smart (innovazione, ricerca e digitale), più verde (efficientamento energetico ed energie rinnovabili) e più sociale ed inclusiva».

«Confindustria sta dando molta importanza al tema della finanza sostenibile – ha sottolineato Francesca Brunori, Direttore Area Credito e Finanza Confindustria – l’evoluzione della regolamentazione in materia deve essere graduale e proporzionata per assicurare alle PMI la capacità di affrontare la transizione sostenibile. Prezioso lo strumento della tassonomia che permette di stabilire i criteri per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile».

Durante l’incontro, moderato da Enrico Mazza, Presidente Sezione Servizi alle Imprese Unindustria Calabria, si sono susseguiti una serie di interventi mirati che hanno offerto innumerevoli spunti di riflessioni.

Per Fabrizio Zucca, componente Comitato Scientifico Eurispes, «è importante generare valore sociale per tutti, in modo che si riducano i motivi di conflitto, e indirizzare verso una società più inclusiva e trasparente».

Secondo Luca Fornaroli, Partner Strategia e Sviluppo Consultants, «dobbiamo aumentare la fiducia negli investitori che devono poter sapere se e come investire in modo sostenibile. Gli elementi della sostenibilità sono tre, ambientale, sociale, economico, ed è necessario stimolare una responsabilità generazionale per realizzare un cambiamento culturale».

«Noi la battaglia la vinciamo se tutti quanti mettiamo in atto una cultura della sostenibilità – ha detto Massimo Mastrangelo, presidente Commissione Regionale ABI Calabria – soli la strada è più difficile, si possono ottenere risultati solo attraverso un rapporto stringente fra tutti gli interlocutori, professionisti, imprenditori e sistema bancario. I pilastri da seguire? Le raccomandazioni della Banca Centrale Europea, la tassonomia e le indicazioni dell’European Banking Autority». (rcz)

Sez. Sanità di Unindustria Calabria ha incontrato il sottosegretario Andrea Costa

Un importante incontro si è svolto tra il Consiglio Direttivo della Sezione Sanità di Unindustria Calabria con il sottosegretario alla Sanità, Andrea Costa, promosso e fortemente voluto dal Presidente della Sezione Sanità, Alfredo Citrigno, che ben si inserisce nelle molteplici iniziative promosse dal Consiglio Direttivo della Sezione.

Un confronto proficuo in un clima cordiale e costruttivo utile a favorire una collaborazione sinergica tra le istituzioni governative, la Regione e gli imprenditori del settore.

«Un incontro particolarmente significativo per le nostre aziende e l’intera Associazione – ha dichiarato Alfredo Citrigno -, segno di una sintonia, di un’attenzione che da troppo tempo noi imprenditori della sanità non avvertivamo».

Il Sottosegretario Costa non ha potuto che rilevare, ascoltando i rappresentanti delle strutture calabresi presenti, la buona qualità del servizio sanitario offerto, il quale spesso risulta fondamentale per l’integrazione dei servizi erogati dalle strutture pubbliche che, nonostante tutti gli sforzi, in alcuni ambiti continuano a mantenere lunghe liste di attesa.

Particolare apprezzamento è stato espresso, infine, da tutti i rappresentanti delle provincie calabresi i quali, insieme al Presidente Citrigno, hanno sottolineato come sia fondamentale un dialogo istituzionale collaborativo ed efficace al fine di attenuare le criticità che attraversa il sistema sanitario regionale a causa dei ritardi e delle scelte non lungimiranti degli ultimi anni.

«Soltanto in questa direzione e con questo approccio – ha concluso Citrigno – possiamo aiutare il Presidente Occhiuto ad invertire la rotta ed aprire una nuova pagina nella sanità calabrese che assicuri alle nostre comunità il diritto alla salute». (rcz)