Unindustria: a Cosenza oggi si parla delle opportunità delle Zes

Oggi pomeriggio alle ore 16,00 presso la sede di Confindustria Cosenza, gli imprenditori di Unindustria Calabria incontreranno il Commissario ZES Calabria Giuseppe Romano e l’Assessore regionale Rosario Varì allo Sviluppo Economico.

Sarà l’occasione per approfondire vantaggi ed opportunità che offrono le aree ZES della Calabria agli imprenditori che dovessero decidere di effettuare nuovi investimenti piuttosto che consolidare ed implementare quelli già esistenti, con i relativi tempi necessari all’espletamento degli iter autorizzativi.(rcs)

L’APPELLO DI BONOMI E OCCHIUTO DA RC:
«CHIEDIAMO IL RIGASSIFICATORE A GIOIA»

Dall’Assemblea di Unindustria Calabria, a Reggio, che ha visto la partecipazione di presenza del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, emerge chiaro il problema energetico nella regione, con tutte le sue contraddizioni. Il presidente della Regione Roberto Occhiuto non le manda a dire, a proposito del progetto (scellerato) di attuare l’autonomia differenziata che, nel fare felici le regioni settentrionali, penalizzerà tutto il Mezzogiorno. «Sulla questione energia – come ho detto anche a Capri, facendo una battuta sull’autonomia differenziata che vogliono molti presidenti del Nord – dobbiamo fare riferimento a quello che è scritto nella Costituzione, e cioè che i livelli essenziali delle prestazioni, i diritti, devono essere assicurati con uniformità in tutto il territorio nazionale. E quando la capacità fiscale delle Regioni non è sufficiente a farlo, allora interviene la perequazione. Se dopo la perequazione c’è qualche Regione che ha capacità fiscale ulteriore, ben venga per queste Regioni la possibilità di dare ulteriori servizi ai cittadini».

«Perché – ha detto Occhiuto – il tema dell’autonomia differenziata e delle risorse prodotte nelle Regioni non deve valere pure per l’energia? In Calabria produciamo il 42% di energia da fonti rinnovabili. Se aggiungiamo anche l’idroelettrico e altre fonti non fossili, abbiamo una produzione di energia pulita superiore al consumo dei calabresi. La Lombardia produce il 13% di energia da fonti rinnovabili. Allora, vogliamo farlo il federalismo differenziato? Facciamolo anche sull’energia, stabiliamo che se una Regione ha investito sulle rinnovabili è giusto che i cittadini e le imprese ne abbiano vantaggio. Perché se non rendiamo conveniente questo investimento è difficile che si inducano i decisori politici a sviluppare le rinnovabili. Quindi dobbiamo creare un rapporto tra ciò che si produce in termini di rinnovabili e ciò che è beneficio per la cittadinanza».

Se il rigassificatore di Gioia Tauro – ha aggiunto il Presidente Occhiuto trovando concorde Bonomi – l’avessero fatto 7 o 8 anni fa, oggi il tema dell’energia ci sarebbe, ma non sarebbe così grave, perché quel rigassificatore avrebbe prodotto un terzo del gas che noi prima importavamo dalla Russia. Su questa cosa, noi, il governo regionale, ma anche Unindustria e il presidente Bonomi, siamo intervenuti mesi fa, prima che il problema dell’energia fosse così gigantesco». Quindi Occhiuto e Bonomi insistono sulla necessità di realizzare al più presto il rigassificatore a Gioia Tauro.

«Ho parlato – ha detto Occhiuto – con Cingolani il quale dice, giustamente, che un rigassificatore galleggiante si fa in sei mesi per cui ora, siccome il tema è l’autonomia in tempi brevi, il rigassificatore galleggiante è un intervento da preferire rispetto al rigassificatore terreste che potrà essere realizzato in 4 anni. Quello che sta succedendo oggi ci dovrebbe insegnare che il tema dell’autonomia e dell’indipendenza energetica noi l’avremo anche fra 3 o 4 anni. Allora il rigassificatore io lo chiedo con forza al governo e sono contento che insieme a me lo chieda anche Confindustria, anche perché connesso all’intervento sul rigassificatore c’è la piastra del freddo che ci potrebbe consentire di sviluppare davvero l’area retroportuale di Gioia Tauro attraverso un grande distretto dell’agroindustria. La nostra Regione potrebbe diventare l’hub di un grande distretto dell’agroindustria di tutto il Mezzogiorno, di un distretto che comprenderebbe dalla Campania fino alla Sicilia. Si tratta di un investimento strategico per l’Italia».

Il presidente di Confindustria Bonomi ha espresso con convinzione la posizione degli industriali a proposito del Mezzogiorno: «C’è stata una interpretazione al voto del 25 settembre che ha dato una correlazione univoca che è quella che nel Sud basta incrociare i dati del reddito di cittadinanza con l’elettorato per capire qual è il modello di sviluppo che vuole il Sud. Tutti dicono quindi che il Sud è assistenzialista. Anzi, che su questo punto serve ancora più spesa pubblica. Per me è un errore capitale. Basta con questa narrazione». Il Sud – secondo Bonomi – non chiede come ricetta unica assistenzialismo, ma semplicemente ci si aggrappa se è l’unica ricetta che si propone. Se non diamo un altro modello, un altro progetto di sviluppo, non cambierà nulla. Lo chiederemo al prossimo Governo rispetto al Mezzogiorno. Serve una strategia che vada oltre i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Serve una strategia di medio-lungo periodo che addirittura vada oltre questa legislatura. Un piano, almeno decennale, per lo sviluppo del Sud, fatto per risorse per scuola, Università, di affiancamento delle reti territoriali di ricerca, che esistono già.
«Chiederò al nuovo Governo – ha rimarcato il capo degli industriali italiani – che si costituisca una squadra non di politici, ma di persone con speciali competenze per un progetto che definirei ItaliaSud 2032. Basta con l’idea che il Mezzogiorno si possa sviluppare solo con l’assistenzialismo. Ci sono delle grandi eccellenze. In Calabria non manca nulla, cultura, storia, Università. Le grandi imprese si sviluppano accanto alle grandi università. C’è tutto per far bene e noi non accetteremo che non ci sia l’idea di un piano di sviluppo ItaliaSud 2032. E qui, come nel resto d’Italia c’è un grande ceto imprenditoriale, tanto che nel prossimo Cda del Cnel indicheremo come rappresentante di Confindustria il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara».

All’Assemblea di Unindustria Calabria (che si è svolta al Museo archeologico nazionale di Reggio, dove sono custoditi dei Bronzi, ha introdotto il tema “Destinazione Calabria” il presidente degli industriali reggini ing. Domenico Vecchio. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Piero Gaeta della Gazzetta del Sud. (rrc)

 

I Giovani industriali calabresi al convegno di Capri, Barreca: È il momento di cambiare visione

«È il momento di fare e non parlare. È il momento di lavorare tutti insieme per garantire uno sviluppo rapido e sostenibile», ha dichiarato Umberto Barreca, presidente del Comitato del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria e dei GI di Unindustria Calabria, al 37esimo convegno di Capri.

Un convegno dedicato all’approfondimento dei principali temi di attualità, economica e politica, dove è stata fatta una panoramica delle tematiche di rilievo che interessano il Paese ha coinvolto la prestigiosa platea di politici, imprenditori, associazioni ed imprese.

Lontani dalle logiche del disfattismo, pessimismo e scetticismo, i giovani imprenditori sono stati particolarmente attenti alle numerose difficoltà di chi dovrebbe disegnare la strada di uscita.

L’auspicio dei Giovani imprenditori di Confindustria per il nuovo governo in corso di formazione è quello di vivere un esecutivo fermo e credibile nel posizionamento internazionale, che agisca con realismo nella definizione delle priorità e delle coperture.

«Tensioni geopolitiche, crisi energetica, inflazione, rialzo dei tassi, stagnazione –hanno spiegato gli imprenditori calabresi presenti a Capri –. Il sentiero è molto stretto, è necessario che l’azione politica sia guidata, soprattutto in questa fase, dal senso di responsabilità. È necessario che la politica aspiri ad essere la versione migliore di se stessa». (rrm)

Ferrara (Unindustria): Presenza di Bonomi in Calabria segno di attenzione di Confindustria per la regione

La presenza di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, all’Assemblea di Unindustria Calabria in programma il 18 ottobre al Museo Archeologico di Reggio, «è l’ennesima testimonianza dell’attenzione e della grande vicinanza che il sistema confindustriale ha verso la nostra regione», ha dichiarato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria.

Una presenza che contribuisce «a mettere in campo una qualificata e continua sinergia per un’azione di governo regionale che presto si concretizzerà con il completamento del piano industriale portato avanti con il Centro Studi di Confindustria», ha spiegato ancora Ferrara, sottolineando che «non possiamo limitarci a fronteggiare le tante criticità esistenti, ma è necessario prefigurare condizioni e prospettive di sviluppo di lungo periodo».

«È in questa direzione che si svolgerà l’Assemblea di Unindustria Calabria – ha proseguito – con l’obiettivo di concentrare l’attenzione tanto nell’azione di rimozione dei vincoli strutturali allo sviluppo quanto in un  piano idoneo ed efficace ad incentivare gli investimenti».

Ad annunciare la presenza del numero uno degli industriali, insieme al presidente Ferrara, Natale Mazzuca, componente Consiglio Generale di Confindustria, Fortunato Amarelli Presidente Confindustria Cosenza, Mario Spanò Presidente Confindustria Crotone, Domenico Vecchio Presidente Confindustria Reggio Calabria, Rocco Colacchio Presidente Confindustria Vibo Valentia, Giovan Battista Perciaccante Presidente Ance Calabria, Daniele Diano Presidente Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria, Umberto Barreca Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria.

«Una destinazione che non è soltanto l’approdo finale di un viaggio – ha commentato Domenico Vecchio, Presidente di Confindustria Reggio Calabria –. La Calabria è, al tempo stesso, un crocevia nel quale si intersecano le strade dell’arte, delle bellezze paesaggistiche, di una storia e di una civiltà millenaria, delle eccellenze e della tipicità dei sapori che riecheggiano di antichi saperi, dell’innovazione e della ricerca. Oggi più che mai la Calabria è davvero tutto questo e ritrovarci a confrontarci e a dialogare in un luogo di grande suggestione qual è il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria getta nuova luce su tutto».

«Trovarci a Palazzo Piacentini​ è sembrato un doveroso omaggio al MArRC nel Cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace – ha concluso – ma anche un riconoscimento a quel che oggi il Museo rappresenta in un momento nel quale la frenesia del turismo mordi e fuggi sembra cedere decisamente il passo a viaggiatori attenti a impiegare al meglio la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo». (rcz)

 

Il 18 ottobre a Reggio l’assemblea Pubblica di Unindustria Calabria

Il 18 ottobre, alle 11, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, è in programma Destinazione Calabria, l’assemblea pubblica di Unindustria Calabria a cui parteciperà anche Carlo Bononi, presidente di Confindustria.

Dopo i saluti di Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria, e di Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, interviene il presidente della Regione, Roberto Occhiuto.

Le conclusioni sono affidate al presidente Bonomi. Modera il giornalista Piero Gaeta(rrc)

Regione e Unindustria insieme contro il caro energia

La Regione Calabria e Unindustria insieme contro il caro energia. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha incontrato il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, per discutere, appunto, delle misure a sostegno di imprenditori, artigiani e commercianti in difficoltà dall’aumento dei costi dell’energia.

«Per molti anni – ha detto Varì – l’azione politica nazionale non è stata lungimirante e il partito del no, che ha purtroppo prevalso, non ha consentito al Paese di emanciparsi in ambito energetico o, quantomeno, di raggiungere un certo grado di autonomia, con la conseguenza che adesso ci troviamo in questa difficile situazione».

«Nonostante – ha continuato Varì – interventi a breve termine non siano semplici da sostenere perché ci troviamo a cavallo tra due programmazioni, quella 2014-2020 (le cui risorse residue sono ormai esigue) e 2021-2027 (i cui fondi potranno essere utilizzati tra qualche mese), il Governo regionale, guidato dal Presidente Occhiuto, non intende attendere, perché questo potrebbe significare la parola fine per molte attività. Saranno, quindi, adottate, a strettissimo giro, una serie di misure volte ad incentivare le imprese alla produzione di energia, da fonti rinnovabili, finalizzata all’autoconsumo, indispensabili al fine di contribuire ad abbattere costi al momento insostenibili». 

«Dobbiamo fare uno sforzo immane – ha specificato l’Assessore – per individuare delle risorse da mettere in campo, ma é fondamentale pensare ad un intervento immediato per dimostrare concretamente la nostra vicinanza alle piccole e medie imprese, ai commercianti e agli artigiani che, attraverso le associazioni di categoria, invocano interventi contro il caro energia. Queste azioni anticipano un percorso più incisivo e più efficace che caratterizzerà la nuova programmazione 2021/2027».

«Oltre ad aiutare le imprese in questo difficile momento – ha concluso Varì – l’obiettivo che ci poniamo è quello di raggiungere un buon livello di autosufficienza energetica, senza escludere, almeno nel breve e nel medio periodo, alcuna fonte di approvvigionamento, soprattutto in un momento in cui ci troviamo a corto di gas, in ragione di quello che sta accadendo a livello internazionale».

«Nei giorni scorsi – ha dichiarato il presidente di Unindustria, Aldo Ferrara – abbiamo presentato il Rapporto Regionale PMI 2022 dal quale è emerso chiaramente come le spinte inflazionistiche, la guerra in Ucraina e lo shock energetico stiano interrompendo la ripresa economica post-pandemica. Circostanze emerse fortemente anche durante il recente Consiglio Generale di Unindustria Calabria appositamente convocato per discutere azioni e misure da mettere in campo al fine di fronteggiare lo shock energetico.
Durante il Consiglio è risultato evidente, infatti, che occorre porre in essere, anche sul piano regionale, sia misure che possano affiancare i provvedimenti del Governo, che interventi strutturali che guardino al futuro».

«Il sistema produttivo calabrese – ha concluso Ferrara – pur avendo mostrato segnali di resilienza e reattività, registra una preoccupante fragilità e vulnerabilità di fondo cui porre definitamente rimedio. Siamo molto soddisfatti di questo dialogo e comunione di intenti con l’assessore Varì. Occorre fare presto, lo abbiamo già ribadito nei giorni scorsi, ed il fattore temporale si rivela decisivo, agevolando le imprese a seguire un sentiero preciso che è quello delle energie rinnovabili, fondamentale per contrastare il caro energia, ma anche per poter raggiungere una politica energetica regionale che ci consenta di guardare con serenità al futuro». (rcz)

Unindustria Calabria all’Assemblea Pubblica di Confindustria alla presenza del Papa

Presso la Santa Sede, alla presenza di Papa Francesco, si è svolta l’assemblea pubblica di Confindustria, a cui ha partecipato una delegazione di Unindustria Calabria.

Migliaia di imprenditori, guidati dal presidente Carlo Bonomi, si sono ritrovati per parlare di lavoro, in una fase storica molto critica, che vede il mondo, i territori e le imprese colpite da eventi drammatici come la pandemia e la guerra.

«All’iniziativa straordinaria che ha unito i lavori assembleari con l’Udienza del Santo Padre – ha dichiarato il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, – c’è stata offerta l’opportunità di riflettere sul valore dell’industria come motore dell’economia del Paese e momento indispensabile per la creazione di ricchezza diffusa, così come sui fondamentali e connessi temi della responsabilità sociale e dell’etica d’impresa e del lavoro. Insieme a tanti colleghi imprenditori, provenienti da ogni parte d’Italia, titolari di imprese piccole, medie e grandi, manager, giovani e rappresentanti del mondo delle start up, abbiamo condiviso l’importanza di riscoprire un nuovo umanesimo mettendo al centro le persone con le loro competenze, le aspirazioni, le necessità di ognuno. Enfatizzando i valori della dignità degli individui che da sempre sono tra i principi ispiratori degli imprenditori e della libertà di competere e fare impresa».

«Come sistema confederale – ha aggiunto Ferrara – lo abbiamo fatto con un evento dai forti richiami simbolici, così come i messaggi trasmessi, tutti in direzione dell’invito ad una maggiore assunzione di responsabilità. Non a caso, lontano dai clamori della campagna elettorale e dalle diatribe di posizione che ne stanno caratterizzando lo svolgimento».

Per il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, il Past President di Unindustria Calabria e Componente Consiglio Generale di Confindustria Natale Mazzuca, il Presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, il Presidente di Confindustria Crotone Mario Spanò, il Presidente di Confindustria Reggio Calabria Domenico Vecchio, il Presidente di Confindustria Vibo Valentia Rocco Colacchio, il Presidente di Ance Calabria Giovan Battista Perciaccante, il Presidente del Comitato Piccola Industria Unindustria Calabria Daniele Diano e il Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Calabria Umberto Barreca «il momento è drammatico e le prospettive, seppure incerte nei contorni, lo appaiono ancora di più. Quello che serve, soprattutto in territori già afflitti da sofferenze ataviche, è spostare il focus sul privilegio degli interessi generali mettendo da parte i tanti egoismi degli interessi particolari che ne condizionano e frenano ogni ipotesi di crescita e sviluppo».

Il presidente Bonomi ha rimarcato il fatto che “come imprenditori” ogni giorno ci confrontiamo con trasformazioni del lavoro che sono in corso. Sappiamo che incentivare creatività e passioni accelera la possibilità di realizzare, con l’innovazione, nuove strade.
«In questi anni abbiamo affrontato la pandemia, il costo delle materie prime, la guerra in Ucraina e le conseguenze sui prezzi energetici. In queste prove il faro che ci ha guidato è sempre stato pensare a come difendere il lavoro e la crescita del Paese. Perché le nostre aziende cellule sono essenziali della coesione sociale».

Il presidente Ferrara ha sottolineato la straordinarietà dell’incontro con Papa Francesco, «un Pontefice illuminato che sa parlare ai cuori ed alle menti di tutti, che con parole semplicissime lancia messaggi profondi, di unità, fratellanza, speranza. Un invito, quello del Santo Padre, a cooperare e costruire la pace e ad operare per il bene della collettività».

All’assemblea nazionale di Confindustria presso la Santa Sede hanno partecipato i dirigenti del Consiglio Generale di Unindustria Calabria. (rrm)

Ferrara (Unindustria Calabria) ha incontrato il commissario Zes Romano

Un proficuo incontro, ricco di spunti e stimoli, si è svolto tra il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara, e il neo commissario della Zes Calabria, Giuseppe Romano.

Presente anche il direttore Dario Lamanna, al confronto che «va ad aggiungersi al precedente incontro svoltosi a Roma, su iniziativa del Ministro per il Sud e della Coesione Territoriale, Mara Carfagna, con i Commissari Straordinari ZES, i Presidenti regionali di Confindustria del Mezzogiorno e la tecnostruttura di Confindustria», ha spiegato Ferarra.

«La Calabria ha, certamente – ha spiegato ferrara – margini di crescita significativi. I fondi previsti dalla prossima Programmazione Comunitaria e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal PNRR, Fondo di Coesione e CIS, rappresentano un’opportunità irripetibile per accelerarne lo sviluppo, con l’auspicio di nuovi investimenti e, al contempo, l’ulteriore consolidamento di quelli esistenti. Il rilancio dell’economia regionale, presuppone, però, una modernizzazione delle nostre infrastrutture (anzitutto quelle logistiche e digitali) e un deciso snellimento burocratico e amministrativo».

«La giusta dose di flessibilità normativa e regolamentare delle ZES, unitamente agli incentivi fiscali, le rendono, pertanto – ha proseguito Ferrara – cornice ideale per stimolare e attuare nuovi e importanti investimenti produttivi, nonché per impiegare i fondi del Pnrr. Con la sua posizione strategica e le sue 14 aree che includono snodi di vitale importanza – penso, per esempio, al porto di Gioia Tauro, il più grande terminal per il transhipment del Mar Mediterraneo – la Zes Calabria deve porsi al centro della crescita calabrese ed esserne la forza trainante».

«È indispensabile, dunque una fattiva collaborazione con il neo Commissario, le istituzioni e tutti i principali attori coinvolti – ha evidenziato il presidente di Unindustria Calabria –. Questo primo confronto, fa emergere, conclude il leader degli industriali calabresi, che è indispensabile, agire tempestivamente con interventi mirati, per giungere a una celere implementazione, all’interno della Zes Calabria e creare le condizioni di contesto per cogliere tutte le opportunità offerte dall’attuale cornice normativa».

L’incontro, svoltosi in un clima costruttivo, si è concluso con un positivo apprezzamento da parte del Commissario Romano, il quale attribuendo particolare valore strategico a questo incontro che va a definire i risultati da raggiungere su un tema così rilevante, auspica che, attraverso il dialogo, la condivisione e una strutturata collaborazione, anche al fine di monitorare l’avanzamento dei lavori, si possa avviare un concreto progetto di sviluppo economico dell’intero territorio. (rcz)

 

L’importanza per la Calabria di “tessere trame per lo sviluppo” con il Messico

La presenza dell’ambasciatore del Messico in Italia Carlos Garcia de Alba, ha fatto capire la necessità e l’importanza di potenziare le relazioni tra il Messico e la Calabria, i cui scambi economici producono un volume d’affari pari a 5 mln di euro,  in particolare nei settori dell’agroalimentare e dell’impiantistica meccanica.

Una consapevolezza che si è concretizzata nell’incontro nella sede di Confindustria Cosenza, organizzato insieme al console onorario designato, l’imprenditore Vincenzo Rota, che ha parlato della necessità di «tessere trame per lo sviluppo».

A fare gli onori di casa il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli, insieme ai presidenti Aldo Ferrara di Unindustria Calabria, Giovan Battista Perciaccante di Ance Calabria e Cosenza, il direttore Rosario Branda e una rappresentanza degli imprenditori locali dei diversi settori produttivi. All’incontro sono intervenuti anche l’Assessore regionale al Lavoro, Sviluppo Economico e Turismo Fausto Orsomarso che ha comunicato l’azione portata avanti dalla Regione sul fronte degli scambi commerciali e l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

Il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli ha sottolineato l’importanza dell’incontro per l’economia dei territori.

«Abbiamo necessità di organizzarci in maniera efficace – ha evidenziato –  e la regione deve sapersi rappresentare come capace di favorire nuovi investimenti e di trovare nuovi mercati per le proprie produzioni. In un momento così incerto per l’economia, creare nuove alleanze significa guardare al futuro con speranza».

«Ci stiamo spendendo molto – ha aggiunto il presidente Ferrara – per la creazione di diplomazie economiche affinché la quota di internazionalizzazione aumenti in maniera considerevole. Grazie alle presenza di 14 Zes in Calabria, dove insistono agevolazioni importanti, dobbiamo lavorare per realizzare l’attrazione di investimenti».

«Il Messico – ha dichiarato l’ambasciatore Carlos Garcia de Alba – ha in atto considerevoli investimenti in Italia, dove siamo presenti in settori economici rilevanti. Il nostro apporto in Italia è più forte di quello che in realtà si conosce: basti pensare che il nostro paese è il primo produttore mondiale di argento e tra i maggiori di oro, oltre che di altri minerali, e funzionano bene le esportazioni del settore computer e prodotti di elettronica, così come quello dei prodotti chimici».

«Ma – ha concluso Garcia de Alba – vogliamo elevare anche il rapporto politico attraverso la risorsa della diplomazia pubblica per una maggiore visibilità in Italia».

Il diplomatico messicano, a margine dell’incontro ha avuto un breve scambio di saluti al telefono con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, impegnato a Roma a seguito della crisi di Governo. L’ambasciatore García de Alba ha, tra le altre cose, manifestato la volontà di organizzare nel 2023, tra Catanzaro e Cosenza, diversi eventi per la promozione della cultura messicana: una mostra d’arte chicana (messico-americana); un ciclo di proiezioni cinematografiche e degustazioni di piatti tipici della cultura latina, a riprova della comunanza tra i due popoli, convinto che le relazioni non debbano essere sempre solo di ordine commerciale.

Nel prossimo anno sarà aperto in Calabria, quasi certamente a Cosenza, un Consolato onorario del Messico, che andrà ad aggiungersi alla rete di sedi diplomatiche presenti in Italia. Un primo avvio a quelle che potranno diventare relazioni stabili e durature nel tempo tra l’Italia, in particolare la Calabria, e il Messico.

Due realtà che secondo l’ambasciatore, «hanno in comune la volontà di crescere e svilupparsi, in un passaggio significativo dall’essere stati territori basati su un’economia agricola a luoghi con una presenza industriale di tutto rispetto». (rcs)

La ministra Carfagna: Zes del Sud concreta opportunità per imprese e territori

«Le Zone Economiche Speciali del Sud sono una concreta opportunità per l’impresa e per i territori», È quanto ha dichiarato la ministra per il Sud, Mara Carfagna, nel corso del tavolo con i rappresentanti di Confindustria, spiegando che il «passo successivo sarà l’apertura di una fase di collaborazione strutturata e costante nel tempo».

All’incontro, dal titolo Le Zes per le imprese, hanno partecipato i Commissari delle otto ZES, il direttore dell’Agenzia per la Coesione territoriale Paolo Esposito e i rappresentanti di Confindustria delle regioni meridionali, guidati dal vicepresidente e responsabile per le politiche di Coesione Vito Grassi. Per la Calabria, presenti il presidente di Unindustria CalabriaAldo Ferrara e il direttore, Dario Lamanna.

La ministra, poi, ha fatto il punto sullo stato di attuazione degli interventi sulle Zes previsti nel Pnrr, dalla riforma della governance alle opere collegate, e ha confermato che il processo è «molto avanzato rispetto ai tempi italiani» e ha annunciato che la Zes Campania ha rilasciato la prima autorizzazione unica, appena dodici giorni dopo la presentazione della domanda dell’investitore interessato attraverso lo Sportello unico digitale. E le richieste “sono già decine” nelle quattro aree (Abruzzo, Sicilia Orientale e Sicilia Occidentale, oltre alla Campania) che hanno attivato gli sportelli, mentre le altre quattro sono quasi pronte a partire.

Carfagna ha indicato gli obiettivi della collaborazione con gli industriali, grazie al loro “osservatorio privilegiato” sul sistema produttivo italiano e internazionale: un miglior controllo di criticità e opportunità; un’azione comune a sostegno della ricerca di partner esteri; sinergia nella possibile riperimetrazione delle Zone e nella loro ‘specializzazione’.

«Ho verificato oggi  – ha detto la ministra – che questa visione è largamente condivisa: questo mi incoraggia ad avviare il passo successivo, e cioè l’apertura di una fase di collaborazione strutturata e costante nel tempo. Penso a un tavolo di stabile valutazione e confronto tra le parti presenti a questo incontro, sancito da un chiaro protocollo di intesa».

«Lavoriamo tutti insieme per rendere le regioni meridionali protagoniste e portare l’Italia al centro dei commerci nel Mediterraneo», ha concluso.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Ferrara, sottolineando che «le Zone Economiche Speciali rappresentano, indubbiamente, un importante volano di sviluppo dell’intero territorio, un tassello fondamentale per l’applicazione concreta del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza».

«Zone Economiche Speciali rappresentano, indubbiamente, un importante volano di sviluppo dell’intero territorio, un tassello fondamentale per l’applicazione concreta del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza» ha detto ancora Ferrara, evidenziando come «quando parliamo di infrastrutture dobbiamo, infatti, ragionare anche di infrastrutture digitali e logistiche nella consapevolezza che gli investitori arrivano solo se trovano condizioni di contesto che possano concretamente e velocemente permettere la realizzazione degli insediamenti produttivi».

«Ecco perché la Calabria, sfruttando la sua posizione strategica e l’enorme potenziale che questa terra offre – ha proseguito il presidente degli industriali calabresi – dovrà fare da catalizzatore per nuove forme di investimento, attraendo gli imprenditori che hanno deciso di investire, rendendo appetibile il territorio e configurandosi, al contempo, competitiva a livello internazionale».

«La Zes è un’opportunità da non perdere – ha sottolineato – ma deve concretamente funzionare, con tempi certi, attuando un percorso di collaborazione tra le istituzioni e i principali attori coinvolti, a cui devono seguire i necessari strumenti di semplificazione dei processi burocratici ed amministrativi e le misure di agevolazione fiscale previsti dalla normativa vigente e dalle numerose opportunità che scaturiscano dal PNRR e dalla Programmazione Unitaria. Penso ad esempio alla funzione di stazione appaltante che può essere svolta dagli stessi Commissari».

«Un progetto di sistema – ha concluso il leader degli industriali calabresi – capace di sincronizzare proposte ed azioni, ed in tale direzione è fondamentale che i Commissari inizino immediatamente ad operare con una struttura organizzativa funzionale agli obiettivi da perseguire. L’incontro si è concluso con l’impegno di sottoscrivere un protocollo di intesa che garantisca stabilità e connotazione strutturale al percorso di collaborazione avviato».

Intanto, per ragioni personali, il commissario della Zes Calabria Federico D’Andrea (nominato 5 mesi fa dalla Carfagna) si è appena dimesso dall’incarico. (rrm)