CATANZARO – Giovedì l’Umg presenta lo studio per trattamento sperimentale di tumori

Giovedì 13 luglio, al Campus Universitario Salvatore Venuta dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, alle 12, sarà presentato lo studio pioneristico di fase 1 all’Umg: un inibitore di microRNA per la prima volta nell’uomo per il trattamento sperimentale di tumori.

Intervengono

Giovambattista De Sarro, Magnifico Rettore Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Vincenzo La Regina, Commissario Straordinario, Azienda Ospedaliero – Universitaria Renato Dulbecco, Rossella Pellegrini Serra, Presidente Comitato Calabria Fondazione AIRC, Pierfrancesco Tassone, Professore Ordinario di Oncologia Medica Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Pierosandro Tagliaferri, Professore Ordinario di Oncologia Medica Università “Magna Graecia” di Catanzaro. (rcz)

L’OPINIONE / Tonino Russo: Accordo tra Zes e Umg esempio di cosa serve alla Calabria

di TONINO RUSSOMentre rivolgo un caloroso augurio di buon lavoro al neoeletto Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda, voglio evidenziare che la firma del protocollo tra il Commissario Straordinario del Governo della Zona Economica Speciale, Giosy Romano, e l’Università Magna Graecia, rappresentata dal prof. Cleto Corposanto, Direttore del corso di laurea in Sociologia, è un ottimo esempio di ciò che serve alla Calabria.

La convenzione infatti, è finalizzata a promuovere progetti di innovazione sociale, di ricerca congiunta e condivisione di risorse, dati e informazioni, programmi di formazione e sensibilizzazione sulla sostenibilità sociale, coinvolgimento delle comunità locali. Si mette cioè in atto l’idea vincente di una collaborazione tra soggetti istituzionali finalizzata ad aprire percorsi innovativi per lo sviluppo.

Vediamo con soddisfazione che le università calabresi sono sempre più avanzate nell’aprire percorsi innovativi rispondenti ai bisogni del territorio. Non a caso, una recente classifica del Censis sulle università statali italiane vede al terzo posto tra i grandi atenei (da 20.000 a 40.000 iscritti) l’Università della Calabria; al terzo posto tra quelli fino a 10.000 iscritti l’Università Mediterranea; nella graduatoria degli atenei medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) l’Università Magna Graecia è al 2° posto per l’indicatore relativo alle borse di studio e a mezza classifica per i servizi.

Per fare solo qualche esempio, il nuovo corso di laurea in “Medicina e Tecnologie digitali” attivato grazie alla collaborazione tra l’Università della Calabria e l’Università Magna Graecia è un progetto all’avanguardia, una proposta di formazione innovativa. L’Unical, regina delle start-up, è vertici delle classifiche italiane e internazionali nel campo dell’applicazione delle tecnologie alle scienze ed è un punto di forza con le sue competenze per lo sviluppo del distretto cyber e digitale. Rappresenta, inoltre, un’eccellenza nella ricerca sulle nuove fonti energetiche.

L’importante corso di laurea in Scienze e tecnologie agroalimentari, con insegnamenti come Gestione dell’impresa agroalimentare fa dell’Università Mediterranea, anche su questo terreno importantissimo per la nostra regione, un punto di riferimento formativo imprescindibile per il territorio e uno dei propulsori per una nuova e più condivisa strategia di sviluppo.

Ricerca e alta formazione  sono fondamentali per agganciare crescita, sviluppo e ripresa, per utilizzare efficacemente le risorse del Pnrr, per attrarre investimenti privati, per valorizzare i talenti dei giovani e rallentarne la fuga dalla nostra regione. (tr)

[Tonino Russo è segretario generale di Cisl Calabria]

Giovanni Cuda è il nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro

Giovanni Cuda è il nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, succedendo a Giovambattista De Sarro. Cuda entrerà in carica il prossimo 1° novembre.

Cuda, ordinario di Biologia Molecolare, sarà in carica fino al 2029. Originario di Andali, Cuda è stato eletto con il 90% dei voti, prevalendo contro l’altro candidato, Stefano Alcaro.

«Al neo Rettore dell’Università Magna Graecia prof. Giovanni Cuda, rivolgo le congratulazioni, mie e del Consiglio regionale, per il prestigioso ruolo che è chiamato a svolgere. All’Ateneo catanzarese, rilevante per storia ed eccellenze accademiche,  la città capoluogo e la  Calabria annettono una speciale importanza», ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«In un frangente di accelerati cambiamenti, da Istituzioni di alta cultura e ricerca si attendono impulsi e slanci che possano, in sinergia con le impostazioni programmatiche della Regione, ridare  protagonismo dinamico alla Calabria nello scenario internazionale All’insegna del pragmatismo e dell’intraprendenza e  grazie alla collaborazione fattiva di tutti noi che non mancherà mai, non dubito che si riuscirà a valorizzare pienamente il grande potenziale di un Ateneo che deve vincere sfide importanti».

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, porgendo i suoi auguri ai nel Rettore, ha specificato che «non si tratta di auguri formali, perché ritengo che al neo rettore spetti un compito molto delicato e arduo, quello cioè di rilanciare il nostro Ateneo e renderlo nuovamente competitivo nel panorama accademico regionale, meridionale e nazionale».

«Noi auspichiamo un’università più forte, più ambiziosa – ha detto – con un allargamento dell’offerta formativa e un miglioramento del benessere degli studenti e di chi vi lavora. Una grande fabbrica del sapere, che formi generazioni pronte a entrare nel mercato del lavoro e delle professioni. Un banco di prova di estrema importanza sarà l’avvio dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera Renato Dulbecco, che dovrà nei fatti diventare il più importante polo medico-scientifico della Calabria, facendo compiere un salto di qualità al sistema sanitario del Capoluogo».

«Sarà decisivo anche il rapporto tra Università e Città – ha proseguito – che ha vissuto in questi decenni fasi altalenanti e non sempre produttive. Al neo rettore Cuda proporrò, come avevo anticipato nelle mie dichiarazioni programmatiche, l’istituzione di una consulta permanente Comune – Università, un organismo di natura evidentemente solo consultiva e programmatoria e quindi rispettosa dell’autonomia dell’Ateneo e dell’Amministrazione. Pur avendo solo natura politica, la Consulta potrebbe favorire la nascita di progettualità comuni che integrino l’Ateneo con la Città e che affrontino molte questioni aperte come la presenza nel centro storico, i trasporti e i collegamenti, la qualità della vita di studenti e docenti».

«E a proposito della popolazione studentesca – ha detto ancora – che è linfa vitale per una Città sempre meno giovane come Catanzaro, dobbiamo pensare a un progetto di Città – campus, dove la fresca energia degli universitari può determinare una svolta nella vita sociale, economica e culturale. Rivolgo infine un augurio di buon lavoro anche ai nuovi direttori dei Dipartimenti, i professori Francesco Luzza, Pasquale Mastroroberto, Arturo Puija, Aquila Villella, anche loro attesi da sfide di notevole importanza nei rispettivi ambiti scientifici e accademici».

L’Assessore alla Cultura, Donatella Monterverdi, ha rivolto al neo Rettore i suoi auguri di buon lavoro.

«Il suo ampio successo – ha detto – alle elezioni per il nuovo Rettore della UMG è il segno positivo di una visione largamente condivisa tra le varie componenti che animano la vita del nostro Ateneo. Un dato che, associato alle qualità del professore Cuda, credo sia la migliore premessa alla mole di lavoro che lo attende per consolidare ancora di più il ruolo della Magna Grecia nella Città Capoluogo e nell’intera».

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha espresso, anche a nome dei suoi associati e delle sue Sedi territoriali, vive congratulazioni per l’elezione e sentiti e sinceri auguri di buon lavoro al neorettore dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda

«Il largo consenso tributatogli dal corpo elettorale – ha detto – è testimonianza di forte unità interna sulla sua figura, una circostanza che avrà grande rilevanza nella traduzione attuativa del suo programma di sviluppo dell’Ateneo. A tal proposito, così com’è stato con i predecessori del rettore Cuda, Unindustria Calabria e tutte le sue articolazioni rinnovano, con entusiasmo e profondo spirito proattivo, la propria disponibilità a collaborare con il sistema universitario calabrese affinché trovi applicazione concreta l’esigenza, riconosciuta e manifestata dallo stesso neo Rettore, di costruire relazioni fisiche, culturali, economiche con il territorio cittadino e regionale e il mondo produttivo che siano finalizzate a stimolare la creazione di percorsi formativi orientati allo sviluppo in loco delle competenze specifiche richieste dai comparti di mercato strategici per l’evoluzione della Calabria».

Umg e Commissario Zes insieme per lo sviluppo sociale

Mercoledì 21 giugno, alla Facoltà di Sociologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro sarà firmata una convenzione tra il corso di laurea in Sociologia dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, specializzata, tra l’altro, nello studio di discipline pertinenti lo sviluppo economico e sociale delle comunità e il Commissario Zes Calabria, guidato da Giosy Romano.

«Creare sviluppo non basta. Non è sufficiente il vantaggio economico – viene evidenziato in una nota –. È necessario che lo sviluppo produca anche valore sociale attraverso la partecipazione delle comunità locali, la promozione dell’occupazione e il rispetto dell’ambiente con una forte azione di sostenibilità. In una parola lo sviluppo deve creare benessere e non solo profitto».

La collaborazione sarà inaugurata con un seminario in programma alle 12, nella sede di Sociologia in Scesa eroi a Catanzaro che permette agli studenti di acquisire crediti formativi.

In particolare gli obiettivi dell’accordo (che ha la durata di tre anni tacitamente rinnovabili in ulteriori tre) riguardano i seguenti aspetti: Ricerca e sviluppo: saranno promossi progetti di ricerca congiunta e la condivisione di risorse, dati e informazioni per favorire la collaborazione tra gli enti associati; Programmi di formazione e sensibilizzazione: saranno sviluppati programmi di formazione e sensibilizzazione sulla sostenibilità sociale, rivolti agli operatori, alle aziende e alle comunità coinvolte nella Zes. Tali programmi potranno includere seminari, workshop, corsi di formazione e altre iniziative educative; Coinvolgimento delle comunità locali: gli enti associati promuoveranno il coinvolgimento attivo delle comunità locali nella pianificazione e nella gestione delle attività all’interno della Zes. Saranno organizzate consultazioni pubbliche e incontri partecipativi per favorire il dialogo tra le parti interessate e per acquisire una migliore comprensione delle esigenze, delle prospettive e delle sfide delle comunità locali.

 

Monitoraggio e valutazione dell’impatto sociale: saranno sviluppati sistemi di monitoraggio e valutazione dell’impatto sociale delle attività all’interno della Zes al fine di identificare e affrontare eventuali impatti negativi e promuovere pratiche di miglioramento continuo. Il corso di laurea apporterà il loro supporto tecnico e scientifico per la progettazione e l’implementazione di tali sistemi, fornendo indicazioni metodologiche e supporto analitico; Progetti di innovazione sociale: saranno promossi e sostenuti progetti di innovazione sociale all’interno della Zes. Il corso di laurea faciliterà l’identificazione e il sostegno di imprenditori sociali, studenti e ricercatori che desiderano sviluppare progetti o lavori di tesi centrati sull’innovazione sociale; Scambio di conoscenze e risorse: gli enti associati si impegnano a promuovere lo scambio di conoscenze, competenze, risorse e buone pratiche nel campo della sostenibilità sociale, favorendo la collaborazione tra loro. Saranno organizzati incontri regolari, workshop e altre forme di scambio e divulgazione delle conoscenze, al fine di favorire la diffusione delle esperienze e delle soluzioni innovative. (rcz)

L’Università Magna Graecia incontra il territorio

Domani,  alle 10, nella Sala Lucernario del Castello del San Giovanni di catanzaro, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei nuovi corsi di Alta Formazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Saranno presenti: il Rettore, Giovambattista De Sarro; il direttore della Scuola di Alta Formazione, Stefano Alcaro; la vicepresidente della Regione Calabria con delega alle attività formative, Giuseppina Princi ed i principali stakeholders di Enti pubblici e privati, per stimolare la definizione di nuovi corsi, interpretando le esigenze formative del territorio e delle realtà coinvolte.
Inoltre, durante la conferenza stampa, si annuncerà la prossima attivazione di un modulo innovativo di cine-didattica che sarà svolto mensilmente nella stessa sala del Lucernario della SAF, organizzato da associazioni studentesche e docenti dei corsi di laurea dell’Ateneo. (rcz)

L’OPINIONE / Daniela Palaia: L’Università di Catanzaro non è riuscita a farsi protagonista

di DANIELA PALAIA – Fa sicuramente piacere leggere che nella realizzazione del più grande telescopio solare d’Europa sono coinvolte anche tre università italiane, tra cui l’Unical di Cosenza. Fa piacere, come lo fanno le tante notizie, nei più svariati campi, che contribuiscono a sfatare lo stereotipo di una Calabria marginale, tutta arretratezza e malaffare.

Fa sicuramente piacere, ma purtroppo lascia in bocca un retrogusto amaro ai catanzaresi che leggono notizie di tutt’altro segno, a proposito dell’Università Magna Graecia che ha sede nel capoluogo di regione e che proprio quest’anno festeggia i venticinque anni dalla sua nascita. Notizie che impongono una riflessione seria, scevra da ipocrisie di facciata e, se necessario, impietosa.

L’ultima in ordine di tempo è quella relativa alla querelle tra UniCz e Cnr, sulla quale peraltro abbiamo registrato gli interventi incisivi del consigliere regionale e collega consigliere comunale, Antonello Talerico. Una vicenda preoccupante perché rischia di tramutarsi, se non lo è già, in un’occasione persa. L’ennesima. Lì dove sappiamo quanto sia fondamentale la ricerca per lo sviluppo del territorio e invece ci vediamo costretti ad assistere a una rissa che della dignità della ricerca sembra avere ben poco.

Come dimenticare, poi, la nascita di una seconda facoltà di Medicina, all’Unical, fuori da ogni pianificazione dell’offerta formativa in Calabria. Con l’università cosentina che si è comunque dimostrata apprezzabilmente capace di consumare tutti i passaggi necessari a giungere pronta all’appuntamento, a fronte di una università catanzarese il cui atteggiamento è apparso fiacco, debole e per molti versi contraddittorio.

Di recente, il collega consigliere Vincenzo Capellupo è tornato giustamente a chiedere conto di che fine abbia fatto il corso interateneo di Lingue Straniere ma anche qui, dall’UniCz, nessuna risposta, come se il tema fosse di second’ordine in un mondo globalizzato nel quale la conoscenze delle lingue è conditio sine qua non per reggere la concorrenza tra i mercati ma anche per alimentare lo scambio di conoscenze e la crescita più in generale.

E ancora: L’Università del Mare che nasce a Cosenza. Nessuna meraviglia, intendiamoci, il dinamismo brillante dell’Unical è cosa nota e, ribadisco, ci fa piacere come calabresi. Ma è appena il caso di ricordare che l’UniCz sorge a pochi chilometri da due mari, uno dei quali addirittura raggiungibile agevolmente in bicicletta se non addirittura a piedi. E questo, a pensarci bene, oltre a non fare piacere, lascia letteralmente sbigottiti nel dover prendere atto che la risorsa mare sembra non riguardare l’università del Capoluogo.

Andando indietro nel tempo, infine, troveremmo altre perle, come ad esempio le polemiche tra il rettore della Magna Graecia e i vertici medici e di governo dell’Ao Pugliese Ciaccio. Altra storia che ha dell’incredibile, ma fermiamoci qui perché l’esito di questa breve disamina appare ampiamente scontato: l’università di Catanzaro non è riuscita a farsi protagonista, insieme con gli altri attori sul territorio, di alcun beneficio per la crescita e lo sviluppo, al di là dell’ordinaria attività didattica.

Una università incapace di dialogare, chiusa all’interno delle sue mura, lontana, avulsa dal sistema-città che pure anche del suo ateneo avrebbe bisogno per ridarsi quel peso e quell’autorevolezza che tutti vorremmo ritrovare e per i quali tutti cerchiamo di dare un contributo. Quello dell’UniCz non riusciamo a vederlo; dispiace, addolora, ma nessuno può rimproverarci di non averlo sempre cercato. (dp)

[Daniela Palaia è consigliera comunale di Catanzaro]

 

All’Università Magna Graecia al via il Master di II livello in Angiologia

All’Università Magna Graecia di Catanzaro ha preso il via il Master di II livello in Angiologia, per l’a.a. 2022-2023. Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze sugli aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici delle malattie vascolari arteriose, venose e linfatiche. Le malattie vascolari, infatti, hanno una elevata prevalenza nella popolazione generale e sono causa di notevole mortalità e morbilità.

Il Direttore del Corso, prof. Raffaele Serra, docente di chirurgia vascolare dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, ed il co-direttore, dott. Salvatore Ciranni, dirigente medico di chirurgia vascolare dell’Aou Renato Dulbecco, hanno illustrato le modalità di erogazione dei corsi ed hanno invitato i docenti del collegio (appartenenti ai ruoli docente di Umg o esperti esterni qualificati in materia), presenti alla riunione odierna, ad illustrare i loro corsi che verranno erogati durante il periodo di svolgimento del Master: prof. Carmelo Nobile (Epidemiologia), prof. Domenico Laganà (Diagnostica per immagini), prof. Federico Longhini (Anestesiologia), prof. Giuseppe Coppolino (Nefrologia ed accessi vascolari), prof. Giorgio Volpentesta (Neurochirurgia e diagnostica ultrasonografica intracranica), dott.ssa Giuseppina Torcia (Diagnostica Vascolare), avv. Pietro Marino (Etica ed Ambiente), dott. Davide Costa (Diversità e sistemi sanitari; Storia della Medicina).

Il Master ha l’obiettivo specifico di fornire abilità teorico – pratiche nel campo delle vasculopatie. Fondamentale rilievo sarà dato alla diagnostica strumentale vascolare, in particolare ultrasonografica (utilizzo dell’ecocolordoppler), nella quale i partecipanti medici dovranno raggiungere un sufficiente grado di esperienza ed autonomia, i partecipanti non medici studieranno più approfonditamente le modalità di funzionamento e gli aspetti biotecnologici ed ingegneristici delle apparecchiature in campo angiologico. Verranno studiati i protocolli più recenti di diagnosi e terapia farmacologica, fisica e chirurgica delle vasculopatie.

Il Master affronterà, inoltre, le tematiche con un approccio multidisciplinare secondo il modello One Health, in cui i sistemi biologici, le tematiche mediche, etiche, ambientali e sociali vengono intimamente correlate fra loro.  (rcz)

Sabato Nutri-Menti expo, l’evento organizzato dall’Università Magna Graecia e il lancio del Crisea Award

Il turismo enogastronomico e l’esperienza del buon vivere: sono i temi al centro di Nutri-Menti expo, l’evento, organizzato dalla Scuola di alta formazione e dottorato in Scienze della vita dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che nasce e si amplifica dopo il successo dell’edizione 2022 organizzata in collaborazione con il prestigioso Istituto della enciclopedia italiana Treccani, che anche quest’anno entusiasticamente contribuisce alla sua realizzazione.

L’iniziativa si svolgerà il 6 maggio dalle ore 10 nella sala convegni del Centro di ricerca Crisea, in località Condoleo di Belcastro, in provincia di Catanzaro.

A porgere i saluti saranno: il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso; l’assessore alle Politiche agricole e sviluppo agroalimentare della Regione Calabria, Gianluca Gallo; il presidente della Provincia di Catanzaro, Mario Amedeo Mormile; il presidente dell’associazione Crisea, Stefano Alcaro; i presidenti dei Gal calabresi.

Seguiranno gli interventi di illustri relatori invitati da Treccani che relazioneranno su temi legati al turismo enogastronomico: Tullio Romita, docente di Sociologia del turismo all’Università della Calabria, e Mauro Minervino, antropologo e scrittore.

Subito dopo verrà lanciata la prima edizione del concorso Criseaward, dedicato alle realtà del comparto vitivinicolo, olivicolo, cerealicolo e del superfood selezionate dai quattro Gal calabresi (Due mari, Kroton, Serre calabresi e Terre locridee).

L’evento, per il 2023, assume, non a caso, la denominazione “Expo” perché le aziende prescelte, oltre 30, saranno, infatti, invitate a presentare e far degustare i propri prodotti in “modalità esposizione” che avverrà nelle aree ristoro e laboratori laboratori del centro Crisea fino alle ore 17, grazie al supporto dell’Istituto d’istruzione superiore “Rita Levi Montalcini” di Sersale, diretto da Giovanna Moscato.

Una commissione di esperti selezionerà chi accederà al secondo step del concorso, denominato “Focus” che si svolgerà in una successiva data sempre al centro Crisea. Il Criseaward si concluderà con la manifestazione di premiazione delle quattro aziende, una per ogni categoria, che si terrà in una terza fase al Complesso San Giovanni di Catanzaro. I vincitori riceveranno come premi alcuni servizi offerti gratuitamente da professionisti del settore legale, trasferimento tecnologico, marketing e accelerazione di impresa, che hanno aderito con entusiasmo al progetto.

La giornata del 6 maggio sarà impreziosita dalla sfilata di auto d’epoca dell’associazione Calabria racing presieduta da Piero Canino.

“Nutri-Menti expo” sarà anticipato dal convegno “Cum grano salis”, in partnership con la società Barzanò-Zanardo di Roma, specializzata in brevettazioni e marchi in campo agroalimentare. L’incontro si terrà venerdì 5 maggio, dalle ore 14.30, nella sala Gissing del Complesso monumentale del San Giovanni a Catanzaro. L’incontro, organizzato grazie al supporto di Laura Berliocchi e Maria Colurcio, docenti dell’Umg, sarà incentrato sulle eccellenze agroalimentari del territorio calabrese e la loro valorizzazione. (rcz)

FALSA MODERNIZZAZIONE SENZA SVILUPPO
GLI ATENEI CALABRESI DEVONO FARE RETE

di MIMMO NUNNARI – La notizia di pochi giorni fa che nella prestigiosa “QS World University Ranking by Subject” del 2023 l’Università della Calabria è tra le prime nel mondo per “Computer science” e si riconferma in Fisica, i cui primati internazionali sono già ampiamente riconosciuti, è una di quelle buone nuove che incoraggiano e fanno ben sperare per lo sviluppo futuro della regione ultima in Europa, in tutte le graduatorie. Seppure ignorata dalla stampa nazionale, che notoriamente stenta a  “leggere” le buone notizie sotto Roma, la notizia già ampiamente diffusa con risalto dalla stampa regionale merita di essere amplificata e valorizzata, non per vanagloria inutile, ma perché il “territorio” prenda coscienza che per superare un passato quasi immobile e fare l’ingresso nella contemporaneità, il ruolo di Unical, Magna Grecia e Mediterranea sarà fondamentale e determinante.

Il futuro richiede inventiva e innovazione: caratteristiche che sono parte sostanziale della missione delle università. Uno dei motivi, per cui la Calabria è rimasta arretrata, va invero cercato in quella miopia dello Stato che ha aspettato più di un secolo per istituire l’università in Calabria, una regione dove si reputava non valesse la pena istituirla. Non rispondendo, lo Stato, in questo modo, alla domanda sociale di scienza, cultura, razionalità, organizzazione che invece la Calabria richiedeva, per promuovere i suoi processi di sviluppo. Ora che le Università ci sono e raggiungono traguardi qualificati – non solo l’Unical – è auspicabile che riescano a mettere insieme le loro competenze tecniche scientifiche e le esperienze facendo rete e non guerre di campanile. Il loro ruolo, per lo sviluppo della Calabria è primario considerato che tra i fattori principali, per una crescita armonica, il sapere e l’innovazione sono i primi requisiti.

In passato per l’innovazione sono stati gettati a mare pacchi di milioni o miliardi di lire, per progetti fatti fallire dalla politica famelica; e quelle esperienze non possono essere ripetute. Per evitare errori, tutto ciò che riguarda innovazione e progettazione di sviluppo di tipo tecnologico, capace di creare produzione, deve passare per le università, che hanno una consolidata cultura del risultato. Si possono fare tantissimi esempi, che riguardano l’Unical, ma anche la Mediterranea, con le facoltà tecniche, scientifiche e di Agraria, o la Magna Grecia, con gli studi giuridici.

C’è la necessita di un “Patto per la Calabria”, che coinvolga tutti i soggetti e gli attori sul campo, trasversalmente, fuori delle appartenenze politiche, unendo tutti coloro che hanno interesse e a cuore lo sviluppo della Calabria. Partire con un “patto”, che coinvolga le tre Università calabresi, con la Regione alla guida, significa assumere consapevolezza che la “forza università” è una risorsa su cui contare, che  è indispensabile per svuotare il vecchiume di vecchi sistemi e di una pubblica amministrazione da rottamare e rivitalizzare.

Non stiamo qui a ripetere che la Calabria ha energie e risorse d’intelligenza significative, e che è un peccato mortale farle fuggire, ma per invertire la tendenza migratoria di queste intelligenze occorre fare il passaggio dalla lamentela all’iniziativa, compiendo uno sforzo aggiuntivo alle cose che già si fanno, per immettere pienamente nel modello dello sviluppo i centri avanzati di studio e ricerca che altrove, dove ci sono da secoli, hanno fatto la differenza in tema di crescita civile e sociale e di sviluppo.

La Calabria non è più la società arretrata di alcuni decenni fa, tuttavia, non è ancora entrata appieno nella modernità, anzi, rimane un esempio di falsa modernizzazione senza sviluppo. Si trova in quel difficile passaggio tra vecchio e nuovo da accelerare, col vantaggio – paradossalmente – che non avendo mai vissuto una fase di industrializzazione, e non avendo dunque niente da riconvertire, è nella migliore condizione di partecipare ai processi di sviluppo moderni, che guardano a sistemi di informatizzazione reti energetiche idriche ambientali, che sono gli unici per i quali le prospettive del mercato globale sono le più promettenti.

Qualcosa già si muove, bisogna prenderne atto: la vicepresidente della Giunta regionale Giusi Princi recentemente ha riunito il mondo della scuola, delle università e delle associazioni rappresentative delle famiglie con bambini affetti da disturbi specifici dell’apprendimento, con l’obiettivo di dar vita a una rete di sostegno tra le stesse famiglie e le scuole, che fornisca supporto sia agli istituti scolastici, sia alle famiglie. E’ un modello che darà risultati. Un modello da “mettere a terra”, per tutti gli altri aspetti legati alla crescita e allo sviluppo della Calabria. (mn)

 

 

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La vicepresidente Princi al lavoro con gli studenti per realizzare un Comitato Interateneo calabrese

Istituire un Comitato interateneo calabrese che unisca tutte le Università della Calabria. È questo l’obiettivo della vicepresidente della Regione, Giusi Princi, coinvolgendo i rappresentanti degli studenti delle tre Università calabresi.

Il Comitato sarebbe una sorta di Consulta formata dai rappresentanti degli studenti universitari dei diversi organi, affinché si possa avere un quadro costante e paritario della situazione di ciascun Ateneo del territorio regionale.

E proprio su questo che si è svolto l’incontro in Cittadella regionale, tra la vicepresidente e cinque giovani membri in rappresentanza di Università Magna Graecia di Catanzaro, Università della Calabria di Cosenza e Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Una riunione operativa, propedeutica alla concreta costituzione dell’organismo, mai realizzato fino ad oggi.

«Ringraziamo il Presidente Roberto Occhiuto e la sua Vice Giusi Princi – hanno detto gli studenti al termine della riunione – per la grande attenzione e la sensibilità sull’argomento dimostrate sin dall’inizio e che siamo certi dimostreranno lungo tutto il percorso che condivideremo con grande entusiasmo».

La Calabria, dunque, si appresta a raggiungere un nuovo traguardo, mettendo insieme mondo delle istituzioni e mondo giovanile, in un binomio efficace che punta ad un rapporto più diretto, dinamico e proficuo.

«Fiero e soddisfatto per questi primi risultati raggiunti» si è dichiarato il Consigliere d’Amministrazione di UniCal Nazzareno Zaccaria, «soprattutto per la splendida idea della Consulta regionale, formata dai rappresentanti degli studenti universitari dei diversi organi e presieduta dal Vicepresidente Giusi Princi».

«La Regione – ha evidenziato – ha mantenuto gli impegni assunti e programmati nell’incontro di dicembre. Quello che ci siamo posti è il raggiungimento di qualcosa di storico per tutte le Università calabresi. Durante l’incontro si è detto fondamentale e prioritario sia garantire il totale riconoscimento del diritto allo studio, sia l’avvio di riforme strutturali. Il nascituro organismo avrà il pregio di dialogare con le massime istituzioni politiche regionali, garantendo così un canale diretto per affrontare le esigenze degli studenti».

«È emersa, inoltre – ha proseguito – la necessità di individuare nuove aree di intervento, osservando e approfondendo le principali criticità degli Atenei calabresi: il miglioramento dell’orientamento e le misure finalizzate al sostegno agli studenti. Già nei prossimi mesi, come ha affermato la vicepresidente, sarà presentato un disegno di legge regionale, finalizzato all’istituzione della prima Consulta interateneo della Calabria,quale organo di supporto all’Assessorato all’Istruzione e all’Università, nell’ottica di azioni partecipate di promozione e sviluppo e nell’individuazione dei bisogni delle università calabresi».

«La Consulta risulterà cruciale soprattutto nel suo primo anno di vita – ha affermato Riccardo Latella, Consigliere d’Amministrazione di UniCal – avrà il compito improrogabile di gettare le basi normative e operative per garantire servizi adeguati alle generazioni future: borse di studio erogate nei tempi corretti, edilizia universitaria di qualità, prezzi dei trasporti accessibili a tutti.”

«Una riunione proficua ed un’occasione, per gli atenei calabresi tutti, di ottimizzare il dialogo con le alte istituzioni, ponendo come obiettivo basilare la risoluzione delle problematiche che interessano il nostro territorio. Sono molto soddisfatto e mi sento fortemente motivato – ha detto Gabriele De Salvo, Consigliere d’Amministrazione della Mediterranea – pertanto ringrazio la Vicepresidente Princi per la disponibilità dimostrata. Che io sappia, è la prima volta che un assessore regionale al ramo spalanca le porte agli studenti, rendendoli parte attiva di un progetto di tale portata».

Stessa grande soddisfazione espressa anche da Emanuele Scigliano, rappresentante in Senato accademico dell’Università Magna Græcia di Catanzaro e membro Coruc: «Non posso che ritenermi soddisfatto, per questa iniziativa che mira a rafforzare il filo diretto tra gli studenti ed i massimi organi regionali, al fine di ottenere risposte concrete su quelle che sono le esigenze di tutti gli universitari».

«Questi momenti di confronto – ha evidenziato – sono un’occasione per dar voce a tutti gli studenti.Non dovranno mancare al centro della discussione: diritto allo studio, servizi, trasporti, orientamento in entrata ma soprattutto in uscita. Molti neolaureati, dopo anni di studio e sacrificio, riscontrano la difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, problema serio della nostra regione che porta via tanti giovani laureati. Questi ultimi, nonostante nella fase di studio decidano di rimanere in Calabria, sono costretti, successivamente, ad emigrare. La collaborazione con la Regione può rappresentare un’occasione per poter potenziare anche il post-laurea. Ringrazio la Vicepresidente per questo momento di confronto e per aver promosso questa iniziativa coinvolgendo tutti gli Atenei Calabresi».

Tutti i rappresentanti si sono resi disponibili a dare il proprio contributo all’Assessorato di riferimento.

La Vicepresidente ha accolto di buon grado, specificando che i criteri di formazione del nuovo Organo saranno definiti all’interno della proposta di legge, che prevederà una rappresentanza democratica di tutta la componente studentesca universitaria della Calabria. (rcz)