All’Università Magna Graecia si è parlato dell’assistenza territoriale

Si è parlato delle nuove sfide per disegnare il futuro della sanità nel corso del convegno La riforma dell’assistenza territoriale: Tra disegno e sfide dell’implementazione, svoltosi nei giorni scorsi all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Si è trattato di un importante evento scientifico, promosso dal Centro di Ricerca in Health and Innovation dell’Ateneo di Catanzaro, che ha focalizzato l’attenzione sul Dm. 77/2022, che è stato aperto dal Rettore, Giovanni Cuda e coordinato dalla responsabile del Convegno scientifico, prof.ssa Marianna Mauro.

 La riforma dell’assistenza territoriale definisce un nuovo modello organizzativo del Servizio Sanitario Nazionale mirando a una sanità più vicina alle persone e al superamento delle disuguaglianze e sono tante le sfide emerse nell’ambito del convegno in termini di implementazione e di riorganizzazione. 

Nel corso del convegno si è posta l’attenzione sulle aree di indeterminatezza che riguardano la vocazione e il target dei servizi delle strutture sanitarie e i modelli organizzativi, le responsabilità nella gestione dei nuovi setting di cura, il ruolo delle case di comunità, la telemedicina e le problematiche connesse alle cure di transizione. 

All’esito del convegno, anche grazie alle relazioni e alla tavola rotonda, coordinata dalla dott.ssa Cristina Matranga (Direttore generale dell’ASL Roma 4), è emersa la necessità delle regioni di ridisegnare il sistema.  Le finalità principali sono: assicurare cure a bassa intensità assistenziale sempre più capillari e corrispondenti ai reali bisogni territoriali, ragionare e superare le criticità connesse allo sviluppo dei modelli territoriali, rispondere agli standard previsti dal D.M. 77/2022, reperire personale specializzato con particolare riferimento alla figura degli infermieri. 

L’impatto del Dm 77 è qualificabile attraverso il raggiungimento di diversi standard, tra questi si segnalano: la creazione di un distretto sanitario ogni 100,000 abitanti, la creazione di una Casa della Comunità Hub (CdC), intesa quale primo luogo di cura, ogni 40,000-50,000 abitanti, le case della Comunità spoke e gli ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta; un consultorio di Famiglia ogni 20.000 abitanti; un infermiere di Famiglia o di Comunità ogni 3.000 abitanti; un’unità di continuità assistenziale ogni 100.000 abitanti; un Ospedale di Comunità con 20 posti letto ogni 100.000 abitanti; 1 Hospice con almeno 8 posti letto ogni 10.000 abitanti. 

Nell’ambito del convegno scientifico, è stata, inoltre, evidenziata l’importanza e l’efficacia della Telemedicina e l’esperienza di grande successo della piattaforma di telemedicina avviata dall’Azienda Ospedaliera Universitaria per fornire un migliore supporto ai pazienti attraverso gli innovativi servizi di televisita, teleconsulto, teleconsulenza medico-sanitaria, teleassistenza, telemonitoraggio, telecontrollo e teleriabilitazione. (rcz)

All’UMG il convegno sulla tutela dei confini del Paese e di difesa del territorio

Domani mattina, alle 9, all’Università Magna Graecia di Catanzaro, si terrà il convegno Interferenza illecita e difesa dello spazio aereo nell’era dell’innovazione tecnologica: tra Renegade e droni killer.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività formative del Dottorato di ricerca in “Diritto della società digitale e dell’innovazione tecnologica”, è stata promosso dalla Cattedra di Diritto della navigazione, fiore all’occhiello del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, che partecipa dal 2015 a un progetto di ricerca internazionale finanziato dal Ministerio español de Ciencia e Innovación y por la Agencia Estatal española de Investigación avente ad oggetto «El transporte ante el desarrollo tecnológico y la globalización: nuevos desafíos jurídicos del sector marítimo y portuario», in partenariato con la Universidad De País Vasco di Bilbao.

Obiettivo del convegno, quello di approfondire l’esigenza di conciliare la tutela dei confini del Paese e di difesa del territorio e della comunità stanziata sulla terraferma con la salvaguardia di valori protetti dalla Costituzione della Repubblica.

Al dibattito, che sarà coordinato dal prof. Umberto La Torre, ordinario di Diritto della navigazione dell’UMG, interverranno: il Generale Claudio Gabellini, Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali, il Colonnello Alfonso Ariu, il prof. Fulvio Gigliotti, ordinario di Diritto Privato dell’UMG e coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca, il prof. Alberto Scerbo, ordinario di Filosofia del Diritto dell’UMG, il prof. Andrea Cardone, ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico presso l’Università degli Studi di Firenze; il prof. Domenico Siciliano, associato di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Firenze e il prof. Filippo Ruschi, associato di Filosofia del Diritto dell’Università degli Studi di Firenze.

Le relazioni in programma saranno incentrate sul tema trasversale della sicurezza del traffico e della difesa dello spazio aereo, talvolta in una incerta zona limite, al confine tra l’esercizio della sovranità territoriale e la tutela dei diritti fondamentali. La questione di fondo, che ha dato il via all’organizzazione del convegno, è se un aeromobile civile destinato al trasporto di persone, ex art. 743 c. nav., possa considerarsi formato da forze nemiche ove si trovi sotto illegittimo impossessamento (cd. «hijacking»).  Durante l’evento, saranno approfondite le questioni relative alle regole d’ingaggio (Rules of Engagement) e alla possibilità dell’uso della forza contro un aeromobile che minacci un obiettivo civile (c.d. Renegade).

L’abbattimento del Renegade ha sollevato, infatti, un acceso dibattito in Germania ove, sul punto, lo Stato è intervenuto con una legge nel 2005. La legge tedesca è stata resa pubblica e ha consentito l’apertura di un tormentato dibattito che ha coinvolto una intera nazione ed è sfociato, in sede giurisdizionale, nella pronuncia di incostituzionalità della legge stessa nella parte in cui in cui legittimava il Ministro della difesa a ordinare la distruzione di un aeromobile civile che potesse essere utilizzato «contro la vita di esseri umani». In Italia la questione non è stata ancora affrontata dal Parlamento. Il sacrificio delle persone (equipaggio e passeggeri) incolpevoli, imbarcate su un aereo utilizzato per un attentato contro la sicurezza dell’aviazione civile e abbattuto dai caccia intercettori, ha lo scopo di salvare chi è a terra, ma nega a quegli innocenti la dignità che, inderogabilmente e sul medesimo piano di chi è sulla superficie, spetta loro.

Il contesto in atto sfugge a previsioni nette sul futuro. La massiva diffusione di droni nello spazio aereo, la ventilata entrata in esercizio di aeromobili senza pilota a bordo per il trasporto di cose e persone, il ricorso a procedure di emergenza, la cui forza vincolante risiede nel presidio della vita e della libertà, piegata, con una falsa rappresentazione delle realtà, per fini diversi e opposti alla ratio legis, hanno modificato uno scenario che sino a poco tempo fa appariva immodificabile. Il futuro appare incerto e potrebbe essere dominato da dispositivi capaci di replicare l’intelligenza umana, ma dotati di capacità di calcolo incommensurabilmente più elevate di quella dell’uomo. Si aprono dunque scenari inediti, dotati di straordinaria mutevolezza in cui ibridazioni, simbiosi e antinomie convivono senza apparente contraddizione, su cui è necessario focalizzare l’attenzione.

L’evento scientifico, per tali ragioni, propone un approfondimento sulla difficoltà di conciliare la tutela dei confini del Paese, per ovvie esigenze di difesa del territorio e della comunità stanziata sulla terraferma, con la salvaguardia di valori protetti dalla Costituzione della Repubblica. In questa prospettiva, il campo di indagine si allarga e coinvolge gli specialisti di diverse materie, dal costituzionalista al filosofo del diritto, che relazioneranno, nell’ambito del convegno, partendo dall’osservazione del dato che scaturisce dalla realtà viva delle operazioni aeree che sarà illustrata dai vertici della Aereonautica Militare Italiana. (rcz)

 

 

In Calabria è arrivata la campagna #Uniamoleforze

«È stato un bellissimo momento di confronto, che ci ha visto tutti uniti nel dare inizio ad un percorso condiviso con l’obiettivo di portare avanti fattivamente le diverse problematiche delle persone con malattie rare». È quanto ha dichiarato Daniela Concolino, direttore UOC Pediatria Specialistica e Malattie Rare, nel corso del convegno, svoltosi all’Università Magna Graecia di Catanzaro, dal titolo #Uniamoleforze organizzato dalla Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare, in collaborazione con la Regione Calabria.

Per Concolino è «forte la presenza delle istituzioni che hanno dimostrato sensibilità, prendendo un impegno nei confronti delle associazioni dei pazienti. Un grazie ancor più grande va alle varie testimonianze che hanno trasmesso con semplicità la realtà complessa che ogni giorno affrontano. Grazie ancora a tutti loro per lo stimolo quotidiano che ci danno».

In rappresentanza di Uniamo in Calabria, è intervenuto Antonio Vigoroso, che ha ribadito l’importanza della rete e della presa in carico globale dei pazienti: «L’obiettivo è realizzare una rete territoriale che possa effettuare una presa in carico globale della persona affetta da malattia rara, a partire dal percorso diagnostico».

«Questa rete deve poi comprendere i servizi socio-sanitari territoriali per l’erogazione dei farmaci del piano terapeutico – ha aggiunto – delle prestazioni di riabilitazione, dei presidi e degli ausili fino all’erogazione delle prestazioni relativa all’assistenza domiciliare sia infermieristica che di sostegno alla persona».

Filippo Urso, coordinatore Regionale Sifo Calabria, ha ribadito come «la Sifo ha seguito – passo dopo passo – il percorso parlamentare del Testo unico, confermando che il farmacista ospedaliero e dei servizi faraceutici territoriali svolge un ruolo fondamentale per assicurare certezza e governo organizzativo di terapie disponibili (e spesso salvavita) in tempi brevi, soprattutto per patologie rare».

Il direttore generale di Amc S.p.A, Luca Brancaccio, ha voluto ribadire il supporto e l’impegno aziendale nella diffusione della campagna di sensibilizzazione per le malattie rare: «per tali motivi, anche su impulso del Sindaco di Catanzaro prof. Nicola Fiorita – ha spiegato – si intraprenderanno tutte le azioni operative finalizzate ad una strategia di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla tematica delle malattie rare».

La presidente nazionale di Uniamo, Annalisa Scopinaro, dopo aver ricordato che è stato «approvato Piano Regionale sulle Malattie Rare, con la creazione di una corsia preferenziale nel Cup per le prenotazioni delle visita», ha auspicato che, le tante attività illustrate nel corso del convegno possano essere realizzate.

Tra le realtà presenti anche il Comitato centrale della Fno Tsrm e Pstrp: «Durante il convegno – ha dichiarato Giovanni De Biasi – sono emersi spunti preziosi ma soprattutto l’importanza di tutti, comprese le 18 professioni sanitarie all’interno della Fno Tsrm e Pstrp, che andrebbero coinvolte nella governance delle problematiche connesse a queste tematiche molto complesse. Proprio per questo infatti è stato avviato da poco anche in Calabria il coordinamento regionale Malattie Rare ed è auspicabile che a questo tavolo ci siano anche i rappresentanti delle professioni sanitarie tecniche, riabilitative e della prevenzione».

All’evento di oggi hanno partecipato anche i Presidenti degli Ordini Tsrm e Pstrp della regione Calabria: il dott Salvatore Liserre, la dottoressa Vincenza Piraino e il dottor Massimo Morgante(rcz)

Al via bando per il progetto “Magna Graecia Mediterranea” dell’Umg

Fino al 14 febbraio è possibile partecipare al bando Magna Graecia Mediterranea, progetto di cui è capofila l’Università Magna Graecia di Catanzaro e, come partner accademico, la “Mediterranea” di Reggio Calabria.

Il “patto” vuole proporre e realizzare corsi di studio, prevalentemente nelle discipline Stem, utili alla formazione di profili professionali innovativi e altamente specializzati in grado di soddisfare i fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e dalle filiere produttive nazionali, nonché́ di migliorare e ampliare l’offerta formativa universitaria anche attraverso la sua integrazione con le correlate attività̀ di ricerca, sviluppo e innovazione.

Per quanto riguarda l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, i settori chiave sono due: quello “Sanitario”, che comprende ambiti di azione in campo biomedico, biotecnologico e farmaceutico, e quello delle “Tecnologie Digitali”, che riguarda le tecnologie Stem dedicate ai temi dell’informatica declinati in vari tipologie, potenziando ad esempio competenze emergenti come quelle richieste dalla Pubblica Amministrazione. La manifestazione di interesse è rivolta ad imprese, enti, istituzioni di ricerca pubblici o private, università, pubbliche amministrazioni e società pubbliche, che possono anche in forma di rete e/o partenariale, esprimere il proprio interesse alla sottoscrizione e a rendere disponibili le proprie competenze per le attività di progettazione, organizzazione e rendicontazione del Patto Territoriale.

I soggetti interessati dovranno manifestare i propri fabbisogni formativi, proporre e/o collaborare con l’Università per l’individuazione di percorsi di Alta Formazione, di Corsi di Laurea e di Dottorato, coerenti con quei fabbisogni.

Il coordinamento del progetto è affidato alla Scuola di Alta Formazione dell’Università degli Studi Magna Græcia di Catanzaro, che è a disposizione per eventuali chiarimenti sia telefonicamente (0961-3695838) che per email (altaformazione@unicz.it). 

Qui il link per partecipare al progetto. (rcz)

L’Università Magna Graecia attiva la formazione per il personale comunale di Catanzaro

Sono partite in questi giorni, per la prima volta, le giornate di formazione destinate ai dipendenti di Palazzo De Nobili di Catanzaro da parte dell’Università magna Graecia.

Ciò rientra nell’ambito della convenzione sottoscritta sette anni fa tra l’Ateneo e il Comune, in cui quest’ultimo concedeva una parte del Complesso Monumentale del San Giovanni, in comodato d’uso gratuito per le attività accademiche di Alta Formazione. L’attivazione delle giornate di formazione, che sono a titolo gratuito, era stata comunicata formalmente all’Amministrazione Comunale dal direttore della Scuola di Alta Formazione dell’UMG, il professore Stefano Alcaro.

Soddisfazione è stata espressa da Marinella Giordano, assessore con delega al Personale e Donatella Monteverdi, assessore con delega ai rapporti con l’Università, sottolineando come «a distanza di così tanti anni dalla firma della convenzione con l’UMG, finalmente si dà corpo per la prima volta a una delle previsione più importanti contenute nell’intesa».

«Un’opportunità preziosa per il nostro Ente ma che però era rimasta sostanzialmente lettera morta, nonostante la formazione del personale sia diventata nel tempo un requisito imprescindibile per l’efficienza e l’efficacia della pubblica amministrazione. È proprio per questo – scrivono ancora Giordano e Monteverdi – che la giunta Fiorita si è attivata subito per rendere concretamente operativo quell’articolo della convenzione tra Comune e università, trovando in quest’ultima la giusta sensibilità e piena disponibilità».

«Motivo per cui – hanno concluso – è giusto dare atto al professore Alcaro dell’impegno profuso non solo sul piano organizzativo, per garantire tempi rapidi nell’avvio delle attività, ma anche per avere garantito un corpo docente di alto profilo al personale comunale che sceglierà di far tesoro di questa importante opportunità».

Diverse e tutte di rilievo, le aree tematiche coinvolte. Si va da quella Manageriale Dirigenziale a quella Giudico Amministrativa e da quella Informatica a quella Socio Organizzativa, per finire a quella Specialistica che abbraccia vari ambiti: il nuovo codice degli appalti, la contrattualistica pubblica, il Terzo Settore, l’urbanistica e il Controllo del Territorio. Due le giornate tenute finora, che hanno suscitato grande interesse e sono state molto partecipate dal personale dell’Ente, il quale ha avuto la possibilità di confrontarsi utilmente con relatori specializzati, di considerevole valore scientifico. (rcz)

All’Umg partirà il Corso di Laurea magistrale in Scienze Riabilitative nelle professioni sanitarie

All’Università Magna Graecia di Catanzaro è stato istituito il corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie.

Si tratta di una nuova opportunità per gli studenti che provengono dai corsi di laurea triennale abilitanti all’esercizio di diverse professioni sanitarie.

Il corso di laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie, di durata biennale, è finalizzato alla preparazione di professionisti sanitari dell’area della riabilitazione e ha lo scopo di fornire una più approfondita preparazione relativa alle esigenze riabilitative derivanti da processi patologici interessanti l’età evolutiva, adulta e geriatrica. Già presenti nell’offerta formativa degli anni passati i CdlM in  Psicologia Clinica e Neuroscienze, in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Ingegneria Biomedica e Scienze e Tecniche dello Sport e delle Attività Motorie  Preventive e Adattate (INTERATENEO) per la Scuola di Medicina e Chirurgia.

Nella Scuola di Farmacia e Nutraceutica i CdlM presenti sono Biotecnologie per l’approccio One Health e Biotecnologie Molecolari per la Medicina Personalizzata mentre al Diges tra i CdlM troviamo Economia Aziendale e Management e Amministrazioni Pubbliche e Società.

L’Umg offre dunque una formazione a 360 gradi poiché, oltre ai Corsi di Laurea Magistrali a ciclo unico, i giovani potranno intraprendere un periodo di studi  triennale, poi uno magistrale arricchito con l’appena accreditato Corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie per poi poter dare ancora seguito ai propri studi con un  dottorato di ricerca che rappresenta il più alto grado di istruzione dell’ordinamento accademico.

Dottorati di Ricerca che, così come i Corsi di Laurea triennali e Magistrali, sono aumentati considerevolmente nel sessennio De Sarro, passando da quattro a tredici dando pertanto la possibilità di una formazione post-laurea in diversi ambiti di ricerca.  I Dottorati di Ricerca per l a.a. 2023/24, sono:  1)Biotecnologie per la Medicina Molecolare; 2)Intelligenza Artificiale, Ingegneria Biomedica e Informatica; 3) Oncologia Molecolare e Traslazionale; 4) Psicologia;

5)Scienze Biomediche Cliniche e Sperimentali;6) Scienze dell’Esercizio Fisico e dello Sport; 7) Scienze della Vita; 8)Scienze Mediche, Preventive e della Nutrizione per la Salute e la Longevità; 9) Scienze Tecniche e delle Professioni Sanitarie Applicate alla Sanità Pubblica;10) Tecnologie Digitali Applicate alla Medicina;11)Diritto della Società Digitale e dell’Innovazione Tecnologica; 12)Diritto ed Economia delle Transizioni e dello Sviluppo Sostenibile; 13) Ordine Giuridico ed Economico Europeo.

Un occhio di riguardo per numerosi Master di I° e II° livello, corsi di aggiornamento, nonché per i corsi TFA sostegno.

Straordinarie opportunità per tutti i giovani che vogliono formarsi con strumenti ed opportunità rare e di eccellenza nella propria terra, contribuendo, in tal modo, alla sua crescita. (rcz)

All’Umg si elegge il Senato Accademico

All’Università Magna Graecia di Catanzaro si elegge il nuovo Senato Accademico.

Il Seggio Elettorale è costituito dai Professori Francesco Ortuso (Presidente), Donato Cosco e dalla dott.ssa Sonia Bonacci, la Commissione Elettorale è invece composta dai Professori Paolo Falzea (Presidente), Antonio Procopio ed Olimpio Galasso.

A candidarsi per i Professori di I° Fascia i Professori Antonio Gambardella, Daniele Torella e Fulvio Gigliotti, per i Professori di II° Fascia hanno invece presentato le proprie candidature il Professore Eugenio Garafolo, la Professoressa Elena Augusta Andolina e la Professoressa Maria Cristina Caroleo, mentre per il Personale Tecnico Amministrativo si sono candidati il signor Tommaso Cristofaro e la signora Francesca Guzzi.

Unico candidato fra i Ricercatori il dottor Francesco Rania.

Il seggio elettorale è stato ubicato nel Campus Universitario, nel corpo H, livello -1, nell’Aula Magna A, e si è potuto votare nella giornata di mercoledì 19 luglio 2023 dalle ore 9.30 alle ore 17.00.

Al termine della giornata sono risultati eletti fra i Professori di I° Fascia Antonio Gambardella e Daniele Torella.

Eletti tra i Professori di II° Fascia i Professori Eugenio Garofalo, Maria Cristina Caroleo ed Elena Augusta Andolina.

Candidato eletto dei ricercatori il Dottor Francesco Rania.

Fra il Personale Tecnico Amministrativo il Dottore Tommaso Cristofaro.

Al Senato Accademico entrano a farne parte anche tre Direttori di Dipartimento: i Professori Arturo Pujia, Francesco Luzza ed Aquila Villella(rcz)

CATANZARO – Giovedì l’Umg presenta lo studio per trattamento sperimentale di tumori

Giovedì 13 luglio, al Campus Universitario Salvatore Venuta dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, alle 12, sarà presentato lo studio pioneristico di fase 1 all’Umg: un inibitore di microRNA per la prima volta nell’uomo per il trattamento sperimentale di tumori.

Intervengono

Giovambattista De Sarro, Magnifico Rettore Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Vincenzo La Regina, Commissario Straordinario, Azienda Ospedaliero – Universitaria Renato Dulbecco, Rossella Pellegrini Serra, Presidente Comitato Calabria Fondazione AIRC, Pierfrancesco Tassone, Professore Ordinario di Oncologia Medica Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Pierosandro Tagliaferri, Professore Ordinario di Oncologia Medica Università “Magna Graecia” di Catanzaro. (rcz)

L’OPINIONE / Tonino Russo: Accordo tra Zes e Umg esempio di cosa serve alla Calabria

di TONINO RUSSOMentre rivolgo un caloroso augurio di buon lavoro al neoeletto Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda, voglio evidenziare che la firma del protocollo tra il Commissario Straordinario del Governo della Zona Economica Speciale, Giosy Romano, e l’Università Magna Graecia, rappresentata dal prof. Cleto Corposanto, Direttore del corso di laurea in Sociologia, è un ottimo esempio di ciò che serve alla Calabria.

La convenzione infatti, è finalizzata a promuovere progetti di innovazione sociale, di ricerca congiunta e condivisione di risorse, dati e informazioni, programmi di formazione e sensibilizzazione sulla sostenibilità sociale, coinvolgimento delle comunità locali. Si mette cioè in atto l’idea vincente di una collaborazione tra soggetti istituzionali finalizzata ad aprire percorsi innovativi per lo sviluppo.

Vediamo con soddisfazione che le università calabresi sono sempre più avanzate nell’aprire percorsi innovativi rispondenti ai bisogni del territorio. Non a caso, una recente classifica del Censis sulle università statali italiane vede al terzo posto tra i grandi atenei (da 20.000 a 40.000 iscritti) l’Università della Calabria; al terzo posto tra quelli fino a 10.000 iscritti l’Università Mediterranea; nella graduatoria degli atenei medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) l’Università Magna Graecia è al 2° posto per l’indicatore relativo alle borse di studio e a mezza classifica per i servizi.

Per fare solo qualche esempio, il nuovo corso di laurea in “Medicina e Tecnologie digitali” attivato grazie alla collaborazione tra l’Università della Calabria e l’Università Magna Graecia è un progetto all’avanguardia, una proposta di formazione innovativa. L’Unical, regina delle start-up, è vertici delle classifiche italiane e internazionali nel campo dell’applicazione delle tecnologie alle scienze ed è un punto di forza con le sue competenze per lo sviluppo del distretto cyber e digitale. Rappresenta, inoltre, un’eccellenza nella ricerca sulle nuove fonti energetiche.

L’importante corso di laurea in Scienze e tecnologie agroalimentari, con insegnamenti come Gestione dell’impresa agroalimentare fa dell’Università Mediterranea, anche su questo terreno importantissimo per la nostra regione, un punto di riferimento formativo imprescindibile per il territorio e uno dei propulsori per una nuova e più condivisa strategia di sviluppo.

Ricerca e alta formazione  sono fondamentali per agganciare crescita, sviluppo e ripresa, per utilizzare efficacemente le risorse del Pnrr, per attrarre investimenti privati, per valorizzare i talenti dei giovani e rallentarne la fuga dalla nostra regione. (tr)

[Tonino Russo è segretario generale di Cisl Calabria]

Giovanni Cuda è il nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro

Giovanni Cuda è il nuovo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, succedendo a Giovambattista De Sarro. Cuda entrerà in carica il prossimo 1° novembre.

Cuda, ordinario di Biologia Molecolare, sarà in carica fino al 2029. Originario di Andali, Cuda è stato eletto con il 90% dei voti, prevalendo contro l’altro candidato, Stefano Alcaro.

«Al neo Rettore dell’Università Magna Graecia prof. Giovanni Cuda, rivolgo le congratulazioni, mie e del Consiglio regionale, per il prestigioso ruolo che è chiamato a svolgere. All’Ateneo catanzarese, rilevante per storia ed eccellenze accademiche,  la città capoluogo e la  Calabria annettono una speciale importanza», ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

«In un frangente di accelerati cambiamenti, da Istituzioni di alta cultura e ricerca si attendono impulsi e slanci che possano, in sinergia con le impostazioni programmatiche della Regione, ridare  protagonismo dinamico alla Calabria nello scenario internazionale All’insegna del pragmatismo e dell’intraprendenza e  grazie alla collaborazione fattiva di tutti noi che non mancherà mai, non dubito che si riuscirà a valorizzare pienamente il grande potenziale di un Ateneo che deve vincere sfide importanti».

Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, porgendo i suoi auguri ai nel Rettore, ha specificato che «non si tratta di auguri formali, perché ritengo che al neo rettore spetti un compito molto delicato e arduo, quello cioè di rilanciare il nostro Ateneo e renderlo nuovamente competitivo nel panorama accademico regionale, meridionale e nazionale».

«Noi auspichiamo un’università più forte, più ambiziosa – ha detto – con un allargamento dell’offerta formativa e un miglioramento del benessere degli studenti e di chi vi lavora. Una grande fabbrica del sapere, che formi generazioni pronte a entrare nel mercato del lavoro e delle professioni. Un banco di prova di estrema importanza sarà l’avvio dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera Renato Dulbecco, che dovrà nei fatti diventare il più importante polo medico-scientifico della Calabria, facendo compiere un salto di qualità al sistema sanitario del Capoluogo».

«Sarà decisivo anche il rapporto tra Università e Città – ha proseguito – che ha vissuto in questi decenni fasi altalenanti e non sempre produttive. Al neo rettore Cuda proporrò, come avevo anticipato nelle mie dichiarazioni programmatiche, l’istituzione di una consulta permanente Comune – Università, un organismo di natura evidentemente solo consultiva e programmatoria e quindi rispettosa dell’autonomia dell’Ateneo e dell’Amministrazione. Pur avendo solo natura politica, la Consulta potrebbe favorire la nascita di progettualità comuni che integrino l’Ateneo con la Città e che affrontino molte questioni aperte come la presenza nel centro storico, i trasporti e i collegamenti, la qualità della vita di studenti e docenti».

«E a proposito della popolazione studentesca – ha detto ancora – che è linfa vitale per una Città sempre meno giovane come Catanzaro, dobbiamo pensare a un progetto di Città – campus, dove la fresca energia degli universitari può determinare una svolta nella vita sociale, economica e culturale. Rivolgo infine un augurio di buon lavoro anche ai nuovi direttori dei Dipartimenti, i professori Francesco Luzza, Pasquale Mastroroberto, Arturo Puija, Aquila Villella, anche loro attesi da sfide di notevole importanza nei rispettivi ambiti scientifici e accademici».

L’Assessore alla Cultura, Donatella Monterverdi, ha rivolto al neo Rettore i suoi auguri di buon lavoro.

«Il suo ampio successo – ha detto – alle elezioni per il nuovo Rettore della UMG è il segno positivo di una visione largamente condivisa tra le varie componenti che animano la vita del nostro Ateneo. Un dato che, associato alle qualità del professore Cuda, credo sia la migliore premessa alla mole di lavoro che lo attende per consolidare ancora di più il ruolo della Magna Grecia nella Città Capoluogo e nell’intera».

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, ha espresso, anche a nome dei suoi associati e delle sue Sedi territoriali, vive congratulazioni per l’elezione e sentiti e sinceri auguri di buon lavoro al neorettore dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, prof. Giovanni Cuda

«Il largo consenso tributatogli dal corpo elettorale – ha detto – è testimonianza di forte unità interna sulla sua figura, una circostanza che avrà grande rilevanza nella traduzione attuativa del suo programma di sviluppo dell’Ateneo. A tal proposito, così com’è stato con i predecessori del rettore Cuda, Unindustria Calabria e tutte le sue articolazioni rinnovano, con entusiasmo e profondo spirito proattivo, la propria disponibilità a collaborare con il sistema universitario calabrese affinché trovi applicazione concreta l’esigenza, riconosciuta e manifestata dallo stesso neo Rettore, di costruire relazioni fisiche, culturali, economiche con il territorio cittadino e regionale e il mondo produttivo che siano finalizzate a stimolare la creazione di percorsi formativi orientati allo sviluppo in loco delle competenze specifiche richieste dai comparti di mercato strategici per l’evoluzione della Calabria».