di FRANCO BARTUCCI – Con la laurea interateneo di “Medicina e Tecnologie Digitali nasce per la Calabria una prospettiva nuova – A causa della cancellazione del volo Milano/Lamezia il Ministro dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, non ha potuto partecipare alla cerimonia inaugurale del primo anno accademico del Corso di laurea Magistrale interateneo in “Medicina e Tecnologie digitali”, istituito dall’Università della Calabria e dall’Università “Magna Grecia” di Catanzaro. Ha garantito comunque la sua presenza attraverso un collegamento in videoconferenza, nel corso della quale ha giudicato l’iniziativa importante e vincente affermando che “ La seguiremo nel tempo per capire se c’è la possibilità di allargarla ad altre realtà”.
Nell’aula magna del centro congressi “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria sono intervenuti varie autorità politiche, civili, sanitarie e religiose del territorio, i membri del Senato accademico e del Consiglio di Amministrazione, gli ex rettori dell’Ateneo, i docenti e gli studenti iscritti al nuovo corso di laurea, i quali fra sei anni conseguiranno il doppio titolo di laurea in Medicina e in Ingegneria informatica, curriculum bioinformatico. Saranno pionieri di un progetto che guarda alla medicina del futuro e alla formazione di professionisti che oltre a solide conoscenze nel campo delle scienze della salute avranno anche forti competenze in ambito tecnologico e digitale. «Questo corso di laurea ci mette sotto gli occhi la profonda differenza tra “usare” e “conoscere” una tecnologia. E da questo non può venire che bene», ha detto in apertura il moderatore dell’evento, il giornalista Massimo Razzi di Repubblica.
“Medicina e tecnologie digitali è un corso estremamente innovativo ed è di innovazione che abbiamo estremamente bisogno”, ha detto il ministro Messa durante la sua conversazione in video conferenza. “Tutti immaginiamo la forza che hanno le tecnologie e le metodologie di analisi di intelligenza artificiale, però oggi abbiamo un grosso divario tra ciò che avviene nella ricerca e nell’utilizzo di queste tecnologie e il livello di conoscenza e insegnamento delle stesse, a partire dalla scuola. Dobbiamo recuperare in breve tempo quello che non è stato fatto negli anni passati. Credo, e lo dico più da medico che da ministro, che l’aspetto dell’arte medica non verrà mai a mancare perché una intelligenza artificiale non potrà mai tenere conto delle emozioni, della capacità di comprendere al volo una persona, parlandole e guardandola in faccia. Queste sono abilità – ha proseguito – che si acquisiscono nel tempo e chiedono una forte interazione tra medico e paziente. Ma è anche vero che il dominio delle tecnologie facilita tantissimo il compito del medico, quindi le competenze combinate che questi giovani studenti potranno sperimentare e saranno preziosissime. È sicuramente un corso di laurea impegnativo – ha concluso il Ministro Maria Cristina Messa – ma credo ne valga la pena perché sono state condivise le competenze di due università e del territorio, fattori che superano il campanilismo e danno una forza maggiore non solo al corso ma a tutto il sistema universitario”.
All’integrazione tra saperi e discipline diverse il nuovo corso di Medicina e Tecnologie digitali somma infatti la stretta sinergia tra due diversi atenei regionali – l’Università della Calabria e l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro – che ha radici ed aspirazioni lontane risalenti alla nascita dell’Università della Calabria, iniziate nel periodo di gestione del Rettore Andreatta, per passare al Rettore Pietro Bucci ed al prof. Sebastiano Andò che ne ha continuato con dedizione e tenacia a tenere viva la fiaccola della speranza divenuta oggi realtà. Un percorso che consente alle due Università di mettere in campo le proprie eccellenze in un percorso formativo di grande innovazione. «In un anno – ha detto il Rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro – abbiamo realizzato quello che fino a qualche tempo fa era solo un sogno superando ogni forma di campanilismo che in passato ne ha condizionato la sua realizzazione”.
De Sarro, medico e ricercatore, che sa bene e ne conosce la storia, come anche il ruolo svolto dal prof. Sebastiano Andò nel rendere possibile tale progetto prima ancora del Rettore, prof. Nicola Leone, nel suo intervento ha sottolineato l’impegno comune e condiviso dei due atenei, al passo con l’evoluzione che sta interessando la scienza medica nell’era digitale. “Anche il territorio – ha aggiunto – dovrà percorrere questa strada. Bisognerà anzitutto creare ospedali e strutture moderne che possano essere fruite oltre che dalla popolazione calabrese dai nostri nuovi studenti”.
Al Rettore dell’Università della Calabria, prof. Nicola Leone, va riconosciuto il merito di avere concretizzato questo importate progetto e sogno di lunga durata ed aver saputo individuare e trovare la sintesi convincente della sua realizzazione, grazie al supporto innovativo della digitalizzazione e quindi l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, da integrare nella formazione della nuova classe medica. Lo ha fatto in virtù della sua docenza di Ordinario di informatica ed anche di scienziato con prestigio internazionale e di ciò la sua “lectio magistralis” ne ha evidenziato appieno il valore ed il significato.
“L’Intelligenza artificiale riproduce forme di ragionamento e risolve problemi in modo razionale, ma non necessariamente come farebbe un uomo. In alcuni casi la sua efficacia supera quella dell’uomo. È il caso della gestione ed elaborazione di enormi quantità di dati, come quelli che oggi abbiamo a disposizione”, ha detto il rettore Leone. “Oggi, inoltre, abbiamo a disposizione un’alta velocità di trasmissione dei dati, dispositivi sempre più precisi e affidabili, in grado di registrare e analizzare parametri vitali. Viviamo una stagione di maggiore consapevolezza e fiducia nell’Intelligenza artificiale. I vantaggi, per la medicina, sono notevoli: dalla diagnosi precoce alle terapie personalizzate, dalla predizione dell’evoluzione della malattia al supporto delle decisioni prese dal medico, dalla chirurgia robotica al training, con il ricorso alla realtà virtuale e aumentata. E la formazione deve stare al passo con gli sviluppi della ricerca scientifica. Da qui l’esigenza di formare non solo nuovi medici, ma medici nuovi che alla preparazione nel campo delle scienze della salute possano unire competenze di carattere ingegneristico per un utilizzo consapevole ed efficace di metodi e strumenti di intelligenza artificiale”.
Lo avevamo già detto nel servizio di presentazione dell’evento: per l’Università della Calabria è stata una cerimonia storica in quanto chiude un periodo di 47 anni di attesa per avere in Calabria, un segnale di forte collaborazione per un sistema integrato universitario con le Università di Catanzaro e Reggio Calabria per un corso di laurea come Medicina, così come auspicato dal Rettore Beniamino Andreatta nel 1974 di fronte alla scelta della città di Catanzaro di avere aperto nel 1973 la strada costitutiva della libera Università in accordo con le Università di Napoli e Messina attivando i corsi di laurea in Medicina e Giurisprudenza.
Dopo 47 anni con la cerimonia inaugurale del primo anno accademico del nuovo corso di laurea interateneo di medicina prende corpo quell’idea progettuale di sistema universitario calabrese integrato pensato e proposto dal primo Rettore dell’Università della Calabria, prof. Beniamino Andreatta. Neanche i Rettori successivi Pietro Bucci, Giuseppe Frega e Giovanni Latorre riuscirono nell’intendo di concretizzarlo.
Nel mese di marzo 1980 stava per riuscirci il Rettore Pietro Bucci proponendo al Sindaco di Catanzaro Cesare Mulè un accordo mirato ad attivare i primi tre anni di medicina all’Unical, data la funzionalità dei dipartimenti di chimica, fisica, scienze biologiche, e i due anni finali successivi di cliniche presso le strutture della libera Università di Catanzaro, la quale avrebbe avuto così il riconoscimento statale. Un accordo che trovò subito l’opposizione del presidente del Consorzio universitario di Catanzaro, Salvatore Blasco.
Oggi finalmente, dopo due anni di confronti e di elaborazione del progetto, passato sotto il vaglio dei rispettivi Senati Accademici, nonché delle apposite commissioni regionale e ministeriale, le aspirazioni diventano realtà grazie alla stretta e lungimirante collaborazione dei due Rettori, Nicola Leone e Giovambattista De Sarro. Nasce così la laurea magistrale interateneo in “Medicina e Tecnologia Digitale” con possibilità pure per tutti gli aspiranti di conseguire insieme la laurea triennale in “Ingegneria informatica, curriculum bioinformatica”, con l’auspicio di trovare sensibilità ed attenzione da parte della Regione Calabria, come delle istituzioni e della stessa società calabrese.
“Noi daremo grande collaborazione a questo progetto – hanno dichiarato il Presidente e il tesoriere provinciale dell’Ordine dei Medici, dottori Eugenio Corcioni e Sergio Filippo, presenti alla cerimonia – perché questo possa essere organizzato al meglio”. E i primi studenti immatricolatisi a questo nuovo corso di laurea, stimolati dal suo coordinatore referente, prof. Marcello Maggiolini, si sono già ritrovati in aula per un loro primo contatto con il corpo docente incaricato.
Altri messaggi augurali sono arrivati dal Sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha posto l’accento sul tema della salute, quale punto centrale dell’impegno politico della Regione. “Sono certo – ha detto Manna – che l’Università della Calabria avrà un ruolo fondamentale nel contribuire ad affrontare i problemi che affliggono il nostro territorio. La nascita di questo nuovo corso di laurea è segno tangibile di speranza per tutti i calabresi”. Di tutt’altro spessore l’intervento del Sindaco uscente di Cosenza, Mario Occhiuto, che in una lettera inviata al Rettore, prof. Nicola Leone, ha inteso manifestare tutta la sua soddisfazione per l’inizio di questo nuovo percorso di studio in medicina. “Ritengo si tratti di una svolta storica – ha scritto il Sindaco Occhiuto nella sua lettera – che mette fine ad una lunga attesa e che rappresenta un momento di autentica soddisfazione per l’Università della Calabria che si conferma ateneo d’eccellenza. E’ questo un meritatissimo riconoscimento che ci fa comprendere ancora una volta come la nostra Università abbia tutte le carte in regola per competere con i più importanti atenei. Grazie alla collaborazione attiva tra l’Università della Calabria e l’Università Magna Grecia, è stato possibile realizzare un progetto di attivazione del nuovo Corso di Laurea magistrale interateneo, portato avanti negli anni dal prof. Sebastiano Andò, prima come preside della facoltà di Farmacia SSN e, successivamente, come direttore del dipartimento di Farmacia Scienze della Salute e della Nutrizione, oggi riconosciuto dal MIUR come dipartimento di eccellenza nazionale proprio per l’area medica. Tale progetto è segnato oggi dal coinvolgimento di due aree d’eccellenza dell’ateneo, quella biomedica da una parte e quella ingegneristico-informatica-tecnologica dall’altra. In questo modo vengono premiati gli sforzi del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, al cui interno si strutturerà il corso di laurea in Medicina e Chirurgia e Tecnologie digitali, che, con un proprio cospicuo corpo docente di area medica, ha seguito passo dopo passo tutta la non semplice procedura di accreditamento. Il risultato cui si è pervenuti è da salutare – conclude la nota del Sindaco Mario Occhiuto – con particolare entusiasmo, non solo perché consentirà di innalzare l’offerta formativa del nostro ateneo, ma anche perché il nuovo corso di laurea che oggi si inaugura ufficialmente, oltre alla formazione medica, potrà assicurare la messa a profitto di quelle specializzazioni che le nuove tecnologie, applicate alla sfera della medicina, saranno in grado di garantire”.
Mentre il prof. Macello Maggiolini che ha la funzione di coordinatore del nuovo corso di laurea anche lui ha dichiarato che trattasi di un grande successo dal fatto che le attività didattiche sono impostate assolutamente in modo innovativo come si pretende con le nuove tecnologie. “Ci poniamo come antesignani in un percorso formativo che vede l’Università della Calabria come università leader nel panorama nazionale ed internazionale”.
Da parte nostra è doveroso riconoscerne il merito al prof. Sebastiano Andò, come ha pure sottolineato il sindaco Occhiuto nella sua lettera inviata al Rettore Leone, nonché anche in chi in questo momento sta focalizzandone gli aspetti più significativi dell’evento. Evento in cui non si può dimenticare l’inizio del rapporto del prof. Sebastiano Andò con l’Università, una vita di sacrifici, lavoro e successo vista la conclusione di questo sogno divenuto realtà e che abbiamo seguito fin dall’inizio come responsabile dell’ufficio stampa dell’Università, a partire del rapporto di collaborazione con il prof. Beniamino Andreatta.
Le radici di questo nuovo corso di laurea hanno origini lontane con l’impostazione del Centro Sanitario, prima come riferimento dell’Opera Universitaria e poi del Centro Residenziale, acquisendo una propria autonomia come previsto dall’art.2 dello Statuto di cui al DPR 1° dicembre 1971 n°1329 non appena viene pubblicato il DPR costitutivo del Centro Residenziale 19 giugno 1978 n° 632.
Un Centro Sanitario insieme al dipartimento di Scienze Biologiche che hanno visto il prof. Sebastiano Andò assumerne la direzione fino ad arrivare, con l’anno accademico 1992/1993, ad inaugurare, come Preside, la Facoltà di Farmacia, per la quale ci fu una grossa mobilitazione ad opera del Rettore Pietro Bucci, scomparso prematuramente nel mese di ottobre del 1994, a seguito della non disponibilità della città di Catanzaro nel mese di aprile del 1980 ad attivare un reciproco corso di laurea in Medicina.
Parte dalla nascita della Facoltà di Farmacia, divenuta successivamente, con il riconoscimento Ministeriale, Facoltà di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute l’idea progettuale di una Scuola di Medicina sollecitata dall’Associazione Comunicalmed, con presidente il già Rettore dell’UniCal, prof. Rosario Aiello, riuscendo ad accogliere l’assenso favorevole di 145 Comuni della Provincia di Cosenza unitamente alla sottoscrizione di una mozione di approvazione ad opera di 5.000 cittadini. Un lavoro che trova una sintesi nell’impegno del prof. Sebastiano Andò verso la creazione del rapporto con l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro per trovare la migliore formula di realizzazione del corso di laurea in Medicina, ottenendo nel frattempo valutazioni e riconoscimenti, da parte dell’ Agenzia Ministeriale ANVUR, del dipartimento di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, quale struttura di qualità e prestigio per lo studio e la ricerca relativa all’area medica.
Il tempo era quindi maturo e bene hanno fatto i Rettori delle due Università, Leone e De Sarro, a comprenderne le attese e la forte capacità progettuale del percorso in termini didattici e scientifici per dare alla società calabrese la giusta risposta adeguata alle domande ed alle attese di un reale cambiamento di sviluppo e crescita sperato e sognato. Per questo comprendiamo e siamo vicini all’emozione provata dal prof. Sebastiano Andò assistendo nell’aula magna “Beniamino Andreatta” alla cerimonia inaugurale del primo anno del corso di laurea in “Medicina e Tecnologie Digitali”, dove unitamente al corpo docente erano presenti i primi studenti ammessi, verso i quali lo stesso ha augurato loro il meglio in termini di percorso di studio e della loro professionalizzazione per essere domani valenti professionisti e concorrere a dare alla nostra Regione uno strumento di supporto valido nella costituzione di un settore sanitario di avanguardia e qualità che la comunità attende e crede. Ecco perché concordiamo nel dire che con l’avvio di questo accordo interuniversitario tra le due Università degli Studi della Calabria e quella di Catanzaro per la nascita di questo nuovo corso di laurea è stata scritta una pagina di storia importante dalla quale partire per guardare al futuro con maggiore fiducia e serenità pandemia permettendo. (fba)