È stato presentato il Festival Cosmos 2023, la quattro giorni di divulgazione scientifica promossa e sostenuta dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in stretta collaborazione con il Planetarium Pythagoras, con l’indirizzo scientifico di un Comitato composto da scienziati e studiosi di fama internazionale in programma dal 29 settembre al 2 ottobre a Reggio Calabria.
Ad illustrare i dettagli della manifestazione il sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, la dirigente del Settore 2 della Città metropolitana, Giuseppina Attanasio, la professoressa Angela Misiano, Direttrice del Planetarium Pythagoras e i componenti del comitato scientifico Gianfranco Bertone (in video collegamento da Amsterdam) e Lucia Votano. Presente, fra gli altri, anche il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi.
Un grande evento di caratura internazionale, che trasformerà Reggio Calabria e l’intero territorio metropolitano, in un mega contenitore di scienza e cultura, ha affermato Versace in apertura, «ed è bello – ha poi aggiunto – che questa rassegna si intrecci con l’avvio della Biennale dello Stretto che, in sinergia con la Città metropolitana di Messina, avvieremo sempre in questa settimana. C’è grandissima attesa e voglia di fare bene, non solo a Reggio ma anche nelle altre importanti comunità coinvolte, Scilla, Locri e Natile, che rendono questa prestigiosa manifestazione un momento itinerante di rilancio e valorizzazione del territorio».
«Per la Città metropolitana di Reggio Calabria – ha aggiunto – è un altro passo in avanti verso l’affermazione e consolidamento del ruolo centrale, all’interno del Mediterraneo, quale luogo fortemente attrattivo per i più importanti circuiti culturali italiani e internazionali. Un percorso nato su input del sindaco Giuseppe Falcomatà già nel 2018 e che oggi sta continuando a crescere nel quadro di un largo e autorevole partenariato istituzionale che annovera oltre il Ministero degli Esteri e dell’Istruzione, anche gli Enti del territorio, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la scuola, l’università ed autorevoli centri di ricerca e di studio».
«C’è l’impegno – ha poi concluso Versace – finalizzato a rendere tale evento un appuntamento istituzionalizzato che possa avere la prospettiva e la solidità che merita».
Cosmos è già oggi, a tutti gli effetti, il più grande appuntamento di cultura scientifica del Sud, ha rimarcato Quartuccio, «e si tiene a Reggio Calabria grazie alla lungimiranza di chi ha voluto che si creasse questa grande opportunità per la nostra città. È doveroso ringraziare in tal senso il professore Bertone che è anche il coordinatore scientifico dell’evento e tutti i professionisti di altissimo spessore che cureranno le iniziative previste in programma».
«Un coinvolgimento davvero largo del territorio metropolitano, delle comunità – ha proseguito – dei luoghi e siti culturali. Un appuntamento che ci proietta in uno scenario internazionale e ribadisce il grande lavoro che la Città metropolitana sta compiendo sul fronte della cultura attraverso un’attività di programmazione mirata e fortemente voluta da parte dell’Ente e del Settore e mediante investimenti significativi che solo quest’anno ammontano a circa un milione di euro per attività artistiche e culturali».
Di emozione fortissima ha poi parlato la professoressa Misiano, evidenziando il «lavoro enorme svolto in questi anni dalle istituzioni locali, offrendo il segno concreto di un impegno che gratifica il percorso compiuto da tanti docenti, ricercatori e studenti per cogliere questa grande opportunità. Cosmos ha tutte le carte in regola per affermarsi come un fondamentale evento per questa terra e per l’intero Mezzogiorno».
Soddisfazione è stata espressa anche dalla professoressa Votano che ha evidenziato «l’alto livello qualitativo dei lavori che sono al centro di questa edizione e i cinque finalisti sono tutti eccezionali e meritano il nostro plauso. Cosmos è un evento di grandissimo rilievo non solo per Reggio Calabria perché questo programma lo pone come riferimento tra i festival della scienza a livello nazionale. Il suo vero valore sta nella capacità di diffondere conoscenza e innovazione che poi sono gli elementi base per qualsiasi ipotesi di sviluppo economico e crescita sociale».
Forte emozione anche tra gli organizzatori e gli scienziati coinvolti, ha infine rimarcato Bertone, «per un Festival che ha un significato enorme e che può avere un impatto fortissimo prima di tutto sui nostri giovani». (rrc)