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Addio alla storica preside d'ingegneria all'Unical, Laura Luchi

Addio alla storica preside d’ingegneria all’Unical, Laura Luchi

di FRANCO BARTUCCIDiciamo che da ieri l’Università della Calabria ed in particolare l’area di ingegneria è in lutto per la scomparsa della prof.ssa Laura Luchi che per un decennio, dal 1997 ne ha guidato le sorti come Preside di Facoltà, succedendo al prof. Jaques Guenot, e anticipando la presidenza del prof. Paolo Veltri avvenuta nel 2007.

Come ha scritto l’attuale direttore del dipartimento Dimeg, del quale ne faceva parte, la prof.ssa Francesca Guerriero, in una nota ufficiale dello stesso dipartimento diramata per darne comunicazione della scomparsa: «La prof.ssa Maria Laura Luchi, storica preside della Facoltà di Ingegneria è stata una personalità tra le più carismatiche e autorevoli dell’Università della Calabria». 

Dal profilo ne emerge la figura, il suo carisma, la sua personalità: «Nata ad Orvieto nel 1950, Laura Luchi a 24 anni consegue la Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Pisa. Subito dopo la laurea lei e il suo compagno Andrea Poggialini, anch’egli Ingegnere Meccanico, accettano la proposta del prof. Pietro Caparrini e si trasferiscono a Cosenza, dove sta nascendo l’Università della Calabria. Laura e Andrea vengono infatti cooptati, fra i più brillanti neolaureati italiani, dai membri del Comitato Ordinatore che aveva il compito di allestire i corsi di studio. Fecero quindi parte del nucleo iniziale dei docenti che posero le basi della Facoltà di Ingegneria. È il 1974 e i corsi all’Unical erano stati avviati solo da due anni. Le lezioni si svolgevano dentro i capannoni sparsi fra i cantieri in cui si lavorava alacremente per costruire il Campus di Arcavacata». 

«In quell’anno Laura Luchi vince il primo concorso all’Unical come Tecnico Laureato e dopo un anno e mezzo quello di Assistente di Ruolo per il corso di Meccanica Applicata. Non passa molto tempo e a soli 27 anni diventa Professore Associato di Costruzioni di Macchine. A 40 anni è già Professore Ordinario di Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale ed è a questo punto che inizia a ricoprire ruoli gestionali di responsabilità sempre maggiore. L’anno successivo viene eletta Direttore del Dipartimento di Meccanica e dopo poco tempo Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. Nel 1997 assume il ruolo di Preside della Facoltà di Ingegneria, la prima donna in Italia a ricoprire questo ruolo all’interno di una Facoltà di Ingegneria. Viene rieletta per tre mandati consecutivi e, nel frattempo, ricopre altri ruoli prestigiosi come il Delegato del Rettore per l’Orientamento Laureati, Coordinatore della Scuola di Dottorato in Ingegneria Meccanica». 

«Da Preside di Ingegneria, focalizza la sua attenzione sull’orientamento in ingresso, lavorando per sensibilizzare le scuole superiori di secondo grado del territorio rispetto alla necessità di fornire ai propri studenti una preparazione adeguata agli studi universitari di tipo tecnico-scientifico.  L’attività di ricerca è spaziata dai metodi numerici per lo studio dello stato di sollecitazione dei corpi, in particolare il Metodo degli elementi Finiti e degli elementi di contorno, con applicazioni nel campo della Meccanica della frattura. In seguito si è occupata di Modellazione geometrica, seguendo un approccio decompositivo, di Realtà virtuale e di Elaborazione dell’immagine. Ha goduto di grande stima come studiosa in ambito nazionale e internazionale, diventando tra l’altro presidente della Giunta del Collegio Nazionale dei Docenti del suo settore scientifico disciplinare (ING-IND/15)  e svolgendo un ruolo attivo nell’ambito del Collegio dei Presidi delle Facoltà di Ingegneria. Ha condiviso con il prof. Poggialini la formazione di un folto gruppo di giovani ricercatori calabresi».

«Come altri suoi colleghi, che decisero di spendere la propria esistenza in una sorta di emigrazione all’incontrario Nord-Sud presso l’Università della Calabria, ha lasciato un tratto indelebile fra quanti l’hanno conosciuta di persona, soprattutto per la sua autorevolezza e la sua umanità.  La prof.ssa Laura Luchi ha dato un’impronta fondamentale nel progettare e costruire il corso di laurea d’ Ingegneria meccanica per quello che è oggi, così come più in generale l’intero impianto dei corsi di laurea in Ingegneria dell’Unical».

Ad arricchire questo profilo è il caso di ricordare alcune cose importanti che l’hanno portata a considerarsi parte attiva ed integrante della vita e dello sviluppo dell’Università della Calabria. Mi riferisco alla competizione elettorale, svoltasi il 17 giugno 1999, per eleggere il Rettore dell’Università, in cui fu candidata insieme al prof. Giovanni Latorre, che la spuntò. Ma ricordo perfettamente la passione e l’entusiasmo che mise durante il periodo della campagna elettorale per essere scelta per la guida dell’Ateneo come Rettore.

Un altro suo impegno verso gli studenti laureati della Facoltà d’Ingegneria lo esercitò nel promuovere fin dopo la sua prima elezione a Preside la ricerca annuale sullo stato occupazionale dei laureati d’Ingegneria dell’UniCal, dalla quale uscivano dati incoraggianti sul loro stato occupazionale a breve distanza dal conseguimento della laurea. Poi e precisamente il 15 marzo del 2003 arrivò nell’edificio polifunzionale la prima edizione della manifestazione “Ingegneri d’argento”, che volle promuovere convocando una quarantina di laureati per festeggiarli a distanza di 25 anni dal conseguimento della laurea in ingegneria nell’anno accademico 1977/1978. Era un modo come costruire un ponte fra la Facoltà e i suoi ex studenti, molti dei quali già con incarichi e posizioni di prestigio, in modo da rinsaldare i legami tra l’Università ed il mondo del lavoro.

Come non ricordare, infine, tutte le iniziative e i progetti indirizzati e finalizzati a dare alla Facoltà di Ingegneria una impronta internazionale con accordi e protocolli d’intesa con altre Università estere. Emergono in questo due straordinarie iniziative, promosse in ambito universitario, come l’accordo con la Repubblica Popolare Cinese, avviato per prima in Italia nel 1978 dal rettore Pietro Bucci; nonché l’Istituzione della prima Università Italo Russa sorta in accordo con l’Università russa di Nizhny Novgorod nel 1997 per impegno del Rettore, Giuseppe Frega, con accanto la collaborazione dei professori, Davide Infante, Giovanni Latorre e Sergeiev Yaroslav.

Una figura carismatica e riservata anche dopo il suo abbandono dalle attività d’insegnamento per effetto dell’età, ma sempre attenta e sensibile alla vita ed ai percorsi di sviluppo dell’Università, dando anche il suo appoggio e sostegno alla nascita dell’Associazione internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, istituita nel 2009 da Aldo Bonifati, padre costruttore dell’Ateneo di Arcavacata. 

Tante le testimonianze di affetto e cordoglio che diversi colleghi dell’Università le hanno manifestato attraverso lo strumento interno di comunicazione “Mercurio”. Tra di questi vi è quello del Rettore Giovanni Latorre, del Preside Paolo Veltri, del prof. Marco Turbino, Presidente della Conferenza nazionale per l’Ingegneria (Copl), dell’Università di Trento, che ha inviato agli ingegneri italiani facenti parte della organizzazione il seguente messaggio: «Con profonda tristezza vi partecipo la scomparsa della prof.ssa Laura Luchi, ordinario di Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale presso l’Università della Calabria. Figura carismatica, autorevole e di profonda umanità, Laura ha fatto parte del nucleo di docenti che ha “fondato” negli anni ’70 la Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria e ha promosso lo sviluppo del corso di laurea in Ingegneria Meccanica. È stata la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di Preside in una Facoltà di Ingegneria, svolto per tre mandati consecutivi a partire dal 1997. Esprimo alle colleghe e ai colleghi dell’Università della Calabria il profondo cordoglio della Conferenza per l’Ingegneria». (fb)