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CATANZARO - Calabria in armi ricorda la Tragedia del piroscafo Petrella

CATANZARO – Calabria in armi ricorda la Tragedia del piroscafo Petrella

L’associazione culturale Calabria in armi terrà un incontro, l’8 febbraio alle 17.30 nella sala conferenze Musmi del Parco della biodiversità di Catanzaro, sulla Tragedia del piroscafo Petrella. Ne discuteranno Giulio Grilletta e il colonnello Michele Barile, modera il generale Pasquale Martinello.

«Il giorno 4 febbraio 1944 – è scritto in un comunicato che presenta l’evento – 3173 soldati italiani prigionieri dei tedeschi furono imbarcati nel piroscafo imbarcati nel piroscafo Petrella. Essi erano colpevoli solo di una cosa: di aver tenuto fede al giuramento di fedeltà alla Patria».

«La mattina dell’8 febbraio – scrivono ancora gli organizzatori – il “Petrella” salpò dal porto di Suda (Creta). Tra le ore 8.30/9.00, mentre raggiungeva il largo dell’omonima baia, emerse il sommergibile inglese “Sportsman”, che lanciò quattro siluri, di cui due colpirono il “Petrella”, sebbene nei suoi fianchi fosse scritto ben in evidenza Pow, ovvero “Prisoners of war”. Più tardi, intorno alle ore 11.00 lo “Sportsman” riemerse ancora, lanciò un altro siluro, stavolta colpì le caldaie del “Petrella”, che esplose, spezzandosi in due tronconi. Si inabissò nel giro di pochi istanti. “Quando ero in mare, le motovedette tedesche passavano tra noi naufraghi con le mitragliatrici puntate e se i soldati si accorgevano che eravamo vivi, ci sparavano addosso” (Patrizia Larese, Accadde a Creta 1941-45, ed. Infinito)».

«Si salvarono solo 527, di cui 24 morirono in seguito alle ferite riportate (Fabio Capitanucci, Lettere da Rodi, ed. Futura) – conclude la nota – Nell’ottantesimo anniversario della immane tragedia, Calabria in armi vuole rendere loro un devoto pensiero». (rcz)