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Antonio Tajani, Marco Siclari

I calabresi di Roma incontrano Tajani: l’Europa deve occuparsi della regione

Incontro con il Presidente uscente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, con i calabresi di Roma. Un’iniziativa dell’Associazione Brutium presieduta da Gemma Gesualdi, che ha visto la partecipazione del sen. Marco Siclari e dell’ex presidente della Regione Calabria Pino Nisticò. Un incontro serrato dove l’ex presidente Nisticò ha avuto modo di esporre il suo manifesto-appello ai calabresi per chiamare a raccolta «gli uomini per be della società civile, che rappresentano la cosiddetta ‘maggioranza silenziosa’ per attivare insieme a loro un processo di vera e propria ‘rivoluzione’ culturale della Regione». Un progetto che è stato ampiamente accolto dal presidente Tajani il quale ha tenuto a sottolineare come la Calabria e tutto il Mezzogiorno rappresentano la vera scommessa per il futuro dell’Europa. Servono – ha detto il presidente Tajani – uomini e donne che si impegnino seriamente e con assiduità a fare del Parlamento europeo un riferimento costante per tutto il Sud. Non servono figure simbolo che poi non frequenteranno mai Bruxelles o Strasburgo (al contrario del presidente Berlusconi che ha confermato il suo impegno a essere costantemente presente se sarà eletto), ma professionisti della politica che siano in grado di comprendere e utilizzare le opportunità che l’Europa offre e metterle al servizio del Mezzogiorno». Tajani – che è candidato nel collegio di Centro per le elezioni europee – si riferiva, senza giri di parole, alle candidature-immagine di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che in Europa sicuramente non metteranno piede, se eletti.

L’esperienza di Tajani (eletto Presidente del Parlamento europeo nel gennaio 2017) è più che positiva. «Per i miei figli – ha detto – e per le nuove generazioni voglio un’Unione europea nuova, con i citatdini al centro. Un’Unione che crei crescita e nuovi posti di lavoro, attenta all’ambiente e capace di proteggere i cittadini anche dalle minacce derivanti dalla digitalizzazione a cominciare da disinformazione e fake news. occorre un’Europa più unita, democratica e solidale, in cui le decisioni vengano prese dai rappresentanti eletti dai cittadini. L’Italia dev’essere al centro di questa Europa, tornare protagonista puntando sull’industria e sulle sue eccellenze».

Marco Siclari ha ringraziato il Brutium ricordando che «È da oltre 20 anni, dai tempi dell’università che mi divido tra Roma e la Calabria e ho sempre frequentato le associazioni di calabresi a Roma, dove da sempre faccio parte del direttivo, e che mostrano nella capitale le capacità e le professionalità che ogni anno vengono premiate come eccellenze calabresi. Soltanto a Roma, noi cittadini di origine calabrese, siamo in 400.000. Le nostre associazioni sono sempre state il volano del messaggio positivo che arriva dalla Calabria: i calabresi sono persone capaci e oneste le quali, se ne hanno la possibilità perché esistono le condizioni, riescono ad ottenere risultati brillanti in ogni ambito lavorativo». (gsp)