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Emilio Errigo

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Il diritto al libero consenso politico del popolo calabrese

di EMILIO ERRIGO – Non è a tutti noto il diritto che ha ogni individuo ad esercitare liberamente il diritto al consenso politico popolare. Non dico certo dei diritti costituzionali di elettorato e di voto, ma desidero scrivere, di quel particolare diritto di libertà di cui godono tutti i cittadini anche minorenni, di esprimere il proprio consenso politico popolare, nel momento in cui avvertono tale bisogno.

In Calabria tale citato diritto popolare di valutare e giudicare, le azioni politiche non gradite, si manifesta solitamente con il dissenso e la critica, verso coloro i quali svolgono una pubblica funzione, amministrativa, politica o sociale che sia, poco importa agli scontenti del modus operandi e procedendi, sottoposti al loro giudizio popolare.

Mi sono persuaso che in alcune regioni d’Italia, i giudizi positivi  o negativi, espressi dai cittadini verso gli appartenenti alla pubblica amministrazione variano, a seconda del grado di cultura, civiltà e soddisfazioni personale. Per limitare il nostro angolo di visuale alla Regione Calabria, si ha modo di osservare e registrare, modelli comportamentali differenti, così come le cadenze linguistiche dei Calabresi, variano da fiumara a fiumara, da provincia a provincia, e in alcuni ristrettì casi, tra gli abitanti in un Comune e l’altro vicino, a seconda, se il primo sia un Comune marittimo e il secondo, un Comune montano.

In effetti a pensarci bene attentamente, i bisogni tra una Comunità e l’altra, sono caratterizzati e condizionati, dalla qualità e quantità dei servizi pubblici o privati potenzialmente resi fruibili, verso il godimento dei quali  il cittadino residente, ha il diritto di accesso e la possibilità economica di accedere liberamente.

Ove solo si rifletta ai servizi pubblici e privati disponibili in aree territoriali centrali, dotati di tutti i necessari servizi pubblici primari e secondari, comparandoli con le aree periferiche del territorio regionale, dove tali servizi pubblici non sono pariteticamente assicurati ai cittadini residenti.

Se per toccare una nota dolente del promettere di fare e poi registrare comportamenti a dir poco indifferenti o di incapacità politico-amministrativa, non si riuscirà a metterà mano concretamente,  ai lavori di ampliamento,  messa in sicurezza delle piste e riammodernamento degli Aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, della dimenticata SS 106, o non viene realizzata una vera e propria Autostrada Ionica, da Reggio Calabria e Taranto, con adiacente  una moderna  rete ferroviaria per consentire il trasferimento veloce di merci e persone dal Sud al Nord e dalla Regione Puglia ai Porti Calabresi, oppure non si riqualificano e si riconvertano a diversificati usi pubblici, le aree e gli opifici  industriali abbandonati di San Gregorio e Saline Ioniche, (ex Fabbrica Arenella, ex sede della Fabbrica del Bergamotto, incompleto Pontile Approdo Navette e Mezzi Navali Veloci adiacenti la nuova Stazione FS Aeroporto, incompleto Mercato Metropolitano Ortofrutticolo di Mortara-San Leo di Reggio Calabria, ex Grandi Officine Riparazioni delle Ferrovie dello Stato di Saline Ioniche, ecc. ecc.), non ci si può certo attendere, che il consenso politico popolare lieviti verso maggiori vette.

Ecco allora che in presenza di tali situazioni che chiameremo di imparità di trattamento tra cittadini, può accadere che il consociato componente della comunità residente, che si sente limitato nel godimento dei propri costituzionali diritti, inizi a esprimere pensieri e giudizi di dissenso  politico e personale sensazione di sfiducia, nei confronti di colui o coloro i quali, a proprio convincimento sono gli autori responsabili dell’affievolimento dei propri diritti non riconosciuti.

Ho fatto questa non breve premessa, al solo fine di partecipare agli oramai tantissimi, per non dire diverse decine di migliaia,  di lettori di Calabria.Live, il vero motivo principale per il quale una non inconsistente quantità di Cittadini Calabresi, si astiene dall’ esprimere il proprio consenso politico, verso i candidati alle pubbliche elezioni per il rinnovo della cariche rappresentative, sia negli Enti locali, che di rappresentanza politica  regionale o nazionale della Regione Calabria.

In buona sostanza, il diritto al libero consenso politico popolare, può risultare un ottimo strumento giuridico, per sensibilizzare gli amministratori pubblici e i rappresentanti politici eletti dal Popolo,  alcune dei quali, per fortuna sono casi infrequenti,  ottenuto il consenso popolare, non prestano tutta quella attesa e desiderata attenzione, verso i bisogni del Corpo elettorale rappresentato.

Dalla Calabria giungono buone novelle politiche, sia da destra, che da centro e dalla sinistra, che lasciano intendere, che la musica politica e partitica è sicuramente migliorata, più gradevole e gradita dal Popolo rappresentato.

Un ottimo segnale di buona e sana politica, che potrebbe contribuire a creare i giusti presupposti, per una politica del fare e fare bene, operare assieme  per la soddisfazione dei reali bisogni di tutti i Cittadini Calabresi, nessuno escluso.
Viva la Calabria! Viva l’Italia! (er)

[Emilio Errigo è nato in Calabria, docente universitario e consigliere giuridico-economico internazionale]