C'È OTTIMISMO: SECONDO LA CONFCOMMERCIO CI DOVREBBE ESSERE UN INCREMENTO DEL 10% NELLE VENDITE;
Salvi invernali

PARTONO OGGI I SALDI ANCHE IN CALABRIA
SI PREVEDE UNA SPESA DI 110 EURO A TESTA

Quest’anno, durante i saldi, i calabresi spenderanno 110 euro a testa. È quanto è emerso dallo studio di Confcommercio Calabria, evidenziando una crescita del 10% rispetto all’anno scorso.

Una buona notizia, dopo un natale incerto a livello di consumi, complice la crisi energetica e la crescente inflazione, che fa aumentare la fiducia nei negozi di vicinato per i saldi che inizieranno oggi, 5 gennaio e termineranno il 6 marzo.

Nell’analisi di Confcommercio, per quel che riguarda la tipologia di prodotti acquistati, si confermano oggetto di interesse delle famiglie calabresi prevalentemente i capi di abbigliamento, le scarpe e gli accessori, mentre rivolgeranno minore attenzione verso articoli sportivi e prodotti di pelletteria.

Per quel che riguarda la propensione agli acquisti, si è rilevato che la percentuale delle famiglie che aspetta gli sconti per effettuare i propri acquisti è superiore rispetto a quella che rimane indifferente ai saldi. Nell’analisi, infatti, sono il 63% contro il 37%.  

Complice la crescente tensione economica, che per gli acquisti di Natale ha indotto ad una maggiore propensione al risparmio, i saldi continuano a rappresentare un’importante opportunità di acquisto per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità.

Con riferimento al tasso di sconto applicato, si prevede che oltre il 70% delle imprese applicherà in partenza un ribasso sugli articoli che va dal 30% ad oltre il 50%. Va poi aggiunto che sul volume degli acquisti incideranno anche le vendite promozionali che molte attività hanno effettuato durante il periodo natalizio.

«I saldi invernali 2023 troveranno l’apprezzamento dai consumatori, soprattutto per gli ottimi affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città – ha dichiarato il direttore di Confcommercio Calabria, Maria Santagada –. Abbigliamento, calzature, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione».

«Con queste premesse – ha aggiunto – il nostro ufficio studi ha stimato una crescita dei saldi di oltre il 10%, che sarà più utile alla liquidità piuttosto che ai guadagni, che confidiamo possano arrivare dalla rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione». 

«Come fatto anche nel periodo natalizio – ha concluso la direttrice Santagada – invitiamo a comprare sotto casa e a sostenere i nostri negozi di vicinato che costituiscono la struttura portante della nostra economia, che mai come in questo periodo dobbiamo sostenere per combattere la crisi».

Sui saldi, è intervenuto anche il Comitato Difesa dei Consumatori, con un decalogo da seguire per gli acquisti. 

Per quanto riguarda i cambi, è necessario controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo.

«Ricordarsi sempre – viene evidenziato da Pietro Vitelli, responsabile del Comitato –– di conservare lo scontrino. Un’altra cosa importante è la prova del capo poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo)». 

«In questo caso – ha continuato Vitelli – scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato». 

«È bene – ha detto ancora Vitelli – anche controllare che i capi siano in buone condizioni: se il difetto viene fuori dopo l’acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto e il negoziante deve restituirti l’importo pagato oppure ridurre il prezzo. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Ricordarsi sempre di conservare lo scontrino».

«Un’altra cosa importante è la prova del capo – ha spiegato Vitelli – poiché il cambio è a discrezione del commerciante e bisogna chiedere prima di effettuare l’acquisto se è previsto equanti giorni si hanno a disposizione per farlo. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini».

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche 

«Attenzione – ha raccomandato Pietro Vitelli – ai pagamenti effettuati con la carta revolving, perché i tassi applicati possono superare il 20%. Questo strumento di pagamento può essere conveniente nel solo caso di rimborso del capitale in tempi brevissimi, vale a dire pochi mesi. Infine, per evitare confusione e acquisti non desiderati, la merce venduta in saldo deve essere esposta separatamente da quella non scontata: fai una denuncia alla polizia municipale se questa regola non viene rispettata».

«Evitiamo – ha concluso – di acquistare i capi d’abbigliamento che non abbiano le due etichette (quella di composizione e quella di manutenzione), per evitare di danneggiarli nella pulitura a secco o in quella ad acqua fatta a casa. Facciamo attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale: la legge prevede, infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di “moda”, cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione».

Importante ricordarsi che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, bisogna farlo notare al negoziante e, in caso di problemi, può intervenire la polizia municipale.

La garanzia vale per 2 anni dall’acquisto, quindi attenzione agli scontrini di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese: fotocopiateli per poterli esibire al momento opportuno. (rcz)