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All'Hotel Torrione presentato il libro di Daniela Rabia

REGGIO – All’Hotel Torrione presentato il libro di Daniela Rabia

Nei giorni scorsi, nella sala dell’Hotel Torrione di Reggio Calabria, si è svolta la presentazione del libro La stanza del buio di Daniela Rabia, organizzato dall’Associazione Biesse, presieduta da Bruna Siviglia.

L’incontro, moderato dal giornalista Ansa Giorgio Neri, si è aperto con i saluti e l’introduzione della presidente e fondatrice di Biesse, Bruna Siviglia che ha parlato di potere catartico e terapeutico della scrittura.

A seguire gli interventi espositivi della dott.ssa Patrizia Canale e del prof. e scrittore Antonino Criaco, che hanno analizzato il testo, facendo immergere il numeroso e attento pubblico dei soci Biesse nei meandri dell’anima di Anna, la protagonista della storia. In una sala gremita di gente si è affrontato il tema chiave dell’opera, il dolore per la tragica perdita dell’unico figlio maschio Luca, che viene accettato e superato solo affidandosi a Dio. Tanti gli spunti di riflessione e le domande dei presenti sull’arte dello scrivere, sulla possibilità di conciliarla col lavoro, sulla fede, sulla Calabria in cui il romanzo è ambientato.

“La vita non insegna a morire ma la morte dovrebbe insegnarci a vivere” scrive l’autrice in quarta di copertina, riferendosi all’importanza educativa della fine dell’esperienza terrena come sprone  a vivere una vita d’amore, solidarietà e gioia. Al centro del dibattito la cultura e le attività culturali intese come momenti inclusivi e di crescita umana.

«La stanza del buio è romanzo che resta dentro» ha affermato, tra le altre cose, Giorgio Neri, descrivendo la delicatezza della penna e il percorso di rinascita. Patrizia Canale si è soffermata anche sull’incontro casuale con l’autrice ascoltata in una puntata di Radio Ciak condotta da Antonio Dodaro e Antonino Criaco ha fatto riferimento alle altre opere di Daniela Rabia con una lettura inserita nell’evoluzione della scrittura di quest’autrice. Il bellissimo pomeriggio si è concluso con una cena amichevole a Gallico ammirando le luci serali di Messina viste dalla ridente Città dello Stretto. (rrc)