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REGGIO CALABRIA - Alla Nosside Pythagoras si chiude il progetto Life reading

REGGIO CALABRIA – Alla Nosside Pythagoras si chiude il progetto Life reading

All’istituto comprensivo Nosside Pythagoras di Reggio Calabria si è concluso il progetto “Life reading – Laboratori di animazione alla lettura e crescita emotiva consapevole” con la consegna della targa di ringraziamento.

Un gesto di riconoscimento e ringraziamento, promosso da parte dell’Rti Life reading formato dalle coop. soc. Happy Days e L’Arcangelo Michele verso l’istituto comprensivo che ha aderito e partecipato all’iniziativa progettuale realizzata grazie all’avviso pubblico del Comune di Reggio Calabria “Reggio resiliente”.

La targa è stata consegnata al dirigente scolastico ing. Giuseppe Martino, per aver aderito all’iniziativa, ma il gesto va inteso anche in maniera simbolica come un riconoscimento ed un ringraziamento agli oltre trecento minori della Nosside Pythagoras che hanno partecipato, alla referente del progetto l’insegnante Maria Olga Papisca ed a tutto il personale scolastico che ha consentito la buona realizzazione delle attività.

Ancora oggi, a distanza di tempo dalla conclusione dei laboratori, i bambini ricordano con gioia i momenti di lettura animata, i laboratori e le attività realizzate che hanno lasciato spazio alla libera espressione, alla fantasia, alla curiosità e soprattutto all’emergere delle proprie emozioni.

Il progetto ha favorito tra i minori, la comunicazione, lo scambio di esperienze, la socializzazione e la cooperazione, oltre che la capacità di rielaborare i testi mediante diversi linguaggi e favorire l’acquisizione di più raffinate competenze da lettore.

Il dirigente scolastico, l’ingegnere Martino afferma: «il progetto è stata occasione gradita di collaborazione con le cooperative, che hanno espresso una grande professionalità e passione nell’attuazione, ma soprattutto ho scelto per la Nosside Pythagoras di aderire all’iniziativa nel tentativo di fornire un’alternativa valida all’utilizzo dei paradigmi comunicativi dei social media, che si focalizzano sulla centralità delle immagini, sulla celerità ed essenzialità del messaggio veicolato, nella speranza che l’iniziativa avrebbe potuto rimettere al centro della comunicazione l’espressività e la fantasia, derivanti dalle molteplici opportunità artistiche e creative che la parola, udita ma soprattutto scritta, consente. Auspico vi sia l’occasione per riproporre la collaborazione ma soprattutto l’esperienza per i nostri ragazzi!». (rrc)