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Riconoscimenti di prestigio all’Unical ed alcuni suoi docenti illustri

di FRANCO BARTUCCI – Tutto ha avuto inizio in questi primi giorni del mese di dicembre con il Premio internazionale Città di Gioacchino da Fiore, giunto alla seconda edizione, ideato lo scorso anno dal Sindaco Rosaria Succurro, per dare lustro a San Giovanni in Fiore nel ricordo dell’abate filosofo Gioacchino da Fiore, nato a Celico intorno al 1130.

San Giovanni in Fiore, noto anzitutto a livello mondiale, per la figura dell’abate Gioacchino da Fiore, cantato anche da Dante Alighieri nella sua opera “Il Paradiso” della Divina Commedia”, ha ottenuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il titolo di città.

Un decreto di riconoscimento che il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha consegnato al Sindaco Succurro, in occasione della manifestazione celebrativa della seconda edizione del Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore, svoltasi nell’Abbazia florense, su iniziativa del Comune di San Giovanni in Fiore.

Madrina e premiata della cerimonia è stata l’attrice produttrice Maria Grazia Cucinotta, che a proposito del Premio ricevuto ha dichiarato: «L’Abate Gioacchino è stato un genio della comunicazione, ha inventato la modernità e ci infonde fiducia nel futuro, proprio mentre il mondo è pieno di guerre, crisi e incertezza».

Oltre duemila persone hanno seguito la cerimonia in cui ben 19 personalità della scienza, della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’impegno civile hanno ricevuto il Premio realizzato dall’azienda orafa GB Spadafora con la collaborazione del creativo Luigi Vircillo. Si tratta di una riproduzione tridimensionale, laminata in oro 24 carati, dei “Tre cerchi trinitari”, cioè l’immagine più nota del “Liber Figurarum” dell’abate Gioacchino da Fiore, che nel XII secolo profetizzò l’avvento della Terza età, di pace e giustizia dentro la storia umana.

Tra i vari premiati si trovano tre illustri e noti docenti dell’Università della Calabria, a cominciare da Sandra Savaglio, scienziata di fama mondiale e Ordinario di Astronomia e Astrofisica presso il dipartimento di Fisica dell’Ateneo di Arcavacata, che ha manifestato la sua soddisfazione dichiarando: «Il Premio Internazionale Gioacchino da Fiore è stata una bellissima sorpresa; un evento dedicato a tante storie fantastiche che hanno trasmesso agli ospiti grandi emozioni. Il tutto in un contesto unico e in una cornice natalizia che ha reso quei momenti ancora più speciali. Per non parlare dell’organizzazione impeccabile per niente scontata che ha reso onore alla nostra Regione. Insomma qualcosa che non si dimentica e sono davvero orgogliosa di averne fatto parte. Bravi tutti e tutte, in particolare il Sindaco Rosaria Succurro, che da sempre promuove la figura del grande filosofo calabrese che ha dato il nome al Premio».

Da parte sua chiare e calorose sono state le parole pronunciate a tal riguardo dal Sindaco Rosaria Succurro: «I premiati saranno gli ambasciatori di Gioacchino e di San Giovanni in Fiore. Con questo Premio, intendiamo offrire il racconto di un’altra Calabria, che vuole costruire libertà e progresso coniugando la dimensione locale con quella globale, anche per rimuovere stereotipi e pregiudizi diffusi sulla regione. Vogliamo affermare che la Calabria risponde alla criminalità organizzata con le armi della cultura e del pensiero, che ci liberano dall’angoscia, dalla rassegnazione e dal timore di volare».

Pensieri e valori raccolti dal prof. Yaroslav Sergeyev, professore Ordinario di Analisi numerica presso il Dipartimento Dimes dell’UniCal, luminare e inventore dell’”Infinity computer”, che ha paragonato il filosofo Gioacchino da Fiore al filosofo Pitagora. «Ho girato il mondo – ha dichiarato nel ritirare il Premio – per la mia ricerca scientifica e mi sono trasferito in Calabria per scelta, perché qui si sta bene. Molto spesso i calabresi non conoscono le ricchezze e bellezze della regione. Perciò è importante che le istituzioni promuovano con sempre maggiore convinzione le principali risorse culturali, intellettuali e ambientali della Calabria».

«Mi fa molto piacere ricevere questo prestigioso Premio insieme ad un gruppo di persone eccezionali nelle loro attività. Noi tutti, ognuno nel suo ramo – mi ha confidato il prof Yaroslav Sergeyev – cerchiamo di dare il nostro meglio per aiutare l’Italia e la Calabria di raggiungere i livelli sempre più alti nella ricerca scientifica, nella cultura e nello sport. Devo dire che il Premio della Città di Gioacchino da Fiore è il mio secondo premio ricevuto in Calabria e dedicato ad un pensatore. Infatti, nel 2010 sono stato insignito del Premio Pitagora per la matematica a Crotone. Oggi sono stato premiato per lo sviluppo dell’Infinity Computer e del calcolo numerico con i numeri infiniti ed infinitesimi».

«Questo nuovo – ha proseguito – è stato inventato in Calabria e brevettato in diversi paesi in Europa e non solo. Ora i prototipi del calcolatore vengono usati a livello internazionale da numerosi ricercatori, la metodologia viene insegnata con grande successo, vengono pubblicati dei libri e scritti articoli scientifici. Ogni tre anni organizziamo dei congressi internazionali dove questo tema è uno dei principali argomenti di discussione».

«L’ultimo congresso – ci ha detto ancora – si è svolto proprio questo anno a giugno a Pizzo Calabro. Devo dire che mi fa molto piacere che anche i licei di San Giovanni in Fiore hanno attivamente partecipato nelle attività legati all’insegnamento della nuova metodologia. Non solo, anche ricercatori provenienti da San Giovanni hanno scritto degli importanti articoli scientifici sull’argomento. In conclusione, sono molto contento di ricevere questo prestigioso Premio come riconoscimento di duro lavoro e sono sicuro che il Premio permetterà di far conoscere ancora di più sia la città e la Calabria, come la figura e le idee dell’Abate Gioacchino al mondo intero e mi congratulo con la città di San Giovanni in Fiore che già per il secondo anno consecutivo ha organizzato questo magnifico evento».

La terza figura dell’Università della Calabria a ricevere il “Premio Internazionale Città di Gioacchino da Fiore” è stato il prof. Gianluigi Greco, professore ordinario di Informatica, ove ricopre dal 2018 il ruolo di Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica. Da ottobre 2023 è il coordinatore del Comitato di esperti che supporta la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’aggiornamento delle strategie nazionali sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Da gennaio 2022 è Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA), associazione scientifica di riferimento nel settore, fondata nel 1988 e cui afferiscono oltre 1500 professori e ricercatori di Università e centri di ricerca pubblici e privati. È inoltre membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA).

Sobria la sua dichiarazione nel ricevere il Premio: «Da calabrese fortemente radicato nella propria terra, è un grande onore aver potuto legare il mio nome al prestigioso premio Gioacchino da Fiore; un premio che ambisce a promuovere a livello internazionale la figura dell’Abate silano, sottolineandone la grande modernità e la forza innovatrice. La premiazione è stata una bella occasione per portare alla ribalta tante belle storie della Calabria, animate da competenza, impegno e passione; per promuovere una nuova narrazione dei nostri luoghi, che sappia proiettarci da protagonisti nel futuro del nostro Paese, rimuovendo stereotipi e pregiudizi. Un grande plauso va all’amministrazione comunale, non solo per aver sostenuto con forza l’iniziativa, ma anche per il grande lavoro svolto in questi mesi e che ha portato il Presidente della Repubblica a concedere a San Giovanni in Fiore il titolo di città, quale riconoscimento al valore culturale, civile e democratico del Comune silano».

Doveroso a questo punto, prima di inoltrarci a parlare del quarto premio ricevuto dall’Università della Calabria a San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, segnalare le altre personalità illustre che hanno ricevuto il Premio Gioacchinita. Oltre alla Cucinotta e ai tre scienziati dell’UniCal: Sandra Savaglio, Sergeyev Yaroslav e Gianluigi Greco, ai quali è stato dato in precedenza il dovuto spazio, è altrettanto doveroso segnalare gli altri 17 premi conferiti: da Derrick de Kerckhove, erede intellettuale di Marshall McLhuan, ad Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza di Roma; all’economista ed ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico; alla dodicenne Ilaria Nicoletti, campionessa italiana di Taekwondo; alla professoressa Mirella Barracco, presidente della Fondazione Napoli 99, premiata, tra l’altro, per la sua meritoria attività di formazione specialistica nel territorio e per aver istituito il “Parco Old Calabria” e il museo dell’emigrazione “La nave della Sila”.

Gli altri premi sono andati a: Manuel Dominguez Alcon, scienziato e terapista dello sviluppo neurologico; Simone Alessio, campione mondiale di Taekwondo e numero uno del ranking nella categoria -80 chilogrammi; Angelo Gallo, regista, scenografo e maestro di teatro; Domenico Iannacone, giornalista, regista e autore televisivo di prestigio internazionale; monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, teologo e arcivescovo emerito di Reggio Calabria-Bova; Luigi Novello, fisioterapista di campioni del calcio come Kakà; Alfonso Samengo, vicedirettore del Tg2; Pietro Scarpino, docente nell’università Iulm e vicepresidente di Ntt Data Italia; Mario Sposato, scultore conosciuto anche all’estero per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale.

Una cerimonia caratterizzata per il forte impegno del Sindaco di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro e per la consegna del Premio alla memoria di Rita Pisano, prima sindaca comunista del Sud consegnato ai figli. «Una donna straordinaria – ha rimarcato il sindaco Succurro – per le lotte di civiltà che ha condotto nel territorio silano e per la sua intelligenza e visione politica, basata sulla cultura come motore del cambiamento».

Dalla città di San Giovanni in Fiore al Comune di San Pietro a Maida, in provincia di Catanzaro, dove l’Università della Calabria è stata insignita del “Premio Internazionale Ali sul Mediterraneo Libri & Cultura Festival 2023”, che da dieci anni premia le personalità e le istituzioni della cultura nazionale e internazionale che rappresentano un simbolo positivo per le nuove generazioni.

La cerimonia di consegna si è svolta sabato 2 dicembre presso l’Auditorium “Aiello” di San Pietro a Maida di Catanzaro, ed ha visto la partecipazione del rettore Nicola Leone.

Il Premio è stato conferito all’Unical con la seguente motivazione: «Per essere faro prezioso nella vita di migliaia di studenti. Per aver raggiunto posizioni di prestigio nelle classifiche mondiali. Per aver contribuito alla crescita umana e territoriale dell’Italia intera. Per essere simbolo di forza e di eccellenza, punto di riferimento per le nuove generazioni di studenti nazionali e internazionali».

Nel ricevere il Premio, un grande medaglione contenente le immagini di Ulisse e Nausicaa, simboli di esplorazione, coraggio e accoglienza, il rettore Nicola Leone ha ripercorso gli importanti risultati raggiunti dall’Università della Calabria negli ultimi anni, con il significativo aumento degli iscritti, fatto registrare per il quarto anno consecutivo, l’internazionalizzazione e il consolidato posizionamento nei ranking delle migliori università al mondo.

«L’Unical – ha sottolineato il Rettore – è nata per la Calabria ed è al servizio di tutti i calabresi, è un’eccellenza e un patrimonio prezioso della nostra regione di cui dobbiamo essere fieri. In più di 50 anni dalla sua fondazione – ha proseguito il rettore Leone – ha consentito di conseguire la laurea a più di 100mila calabresi, molti dei quali non avrebbero potuto studiare. La nostra Università sente forte la missione sociale per cui è nata e vuole continuare a svolgerla con l’obiettivo di elevare il livello formativo e socio-culturale in un contesto territoriale ancora debole e difficile».

Lo stesso Premio è stato assegnato anche a Tommaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, e alla poetessa ugandese Susan Kiguli, che si è collegata in streaming dall’Università di Makerere, per la raccolta di poesie “Terre che piangono”. (fb)