Pubblicato avviso per contrastare il caporalato in agricoltura

È stato pubblicato, sul sito della Regione, l’avviso per interventi di outreaching per assistenza, trattamento e riabilitazione a tutela della salute e di promozione dell’inclusione sociale dei migranti nei territori delle Piane di Sibari e di Gioia Tauro.

Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, spiegandone l’obiettivo: «acquisire manifestazioni di interesse da parte delle associazioni del terzo settore e dare così continuità agli interventi complementari al progetto europeo che ha come obiettivo principale il contrasto e il superamento di tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo e di grave marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti presenti sul territorio calabrese. Si tratta di uno step fondamentale per il rispetto della legalità e dei tanti che sostengono, con il loro lavoro, la nostra economia».

Si tratta di un intervento finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per dare continuità all’azione di contrasto al caporalato in agricoltura promossa nell’ambito del progetto ‘Più Su.Pr.Eme’, a sua volta finanziato dalla Commissione Europea, con 706.500,00 di euro.

L’azione ha lo scopo di fornire una prima forma di assistenza e di monitoraggio delle condizioni sanitarie in cui si trovano i migranti che vivono negli insediamenti delle aree a maggiore vocazione agricola della regione e si inserisce nella strategia che la Calabria, insieme alle altre quattro regioni del Sud (Puglia Basilicata, Campania e Sicilia) sta sviluppando per contrastare la pratica dello sfruttamento, contribuendo alla crescita sana di uno dei maggiori settori produttivi della nostra terra. (rcz)

Agricoltura, Rapani (FDI): Gli istituti agrari calabresi potranno partecipare ai bandi Psr

Il senatore di Fdi, Ernesto Rapani, ha annunciato «con la norma approvata in consiglio regionale – ha spiegato – che si allinea alle direttive del governo, gli istituti agrari calabresi potranno approfittare delle grandi opportunità dettate dal Piano di sviluppo rurale».

«Il testo approvato consente a queste scuole, che hanno al proprio interno delle vere e proprie aziende agricole con una propria capacità produttiva, di partecipare ai bandi regionali per lo sviluppo rurale – ha aggiunto –. In tal modo si assicura l’equiparazione di queste aziende allo “status” di imprenditori professionisti e, quindi, sarà così possibile consentire di concorrere ai bandi regionali per l’ammodernamento delle strutture e dei mezzi dell’impresa agricola e beneficiare dei contributi pubblici per il rinnovo del parco macchinari o di quelle strumentazioni indispensabili, sia per migliorare la produttività dei propri laboratori, sia per aiutare l’attività didattica degli Istituti agrari e premiare l’imprenditorialità e la propensione allo sviluppo degli istituti di formazione superiore».

«Esprimo, quindi – ha detto ancora – apprezzamento per l’iniziativa legislativa supportata dall’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha recepito le istanze dei dirigenti scolastici. La misura ratificata a Palazzo Campanella contribuirà a far crescere ulteriormente una delle eccellenze del territorio, l’Istituto agrario di Corigliano Rossano diretto da Saverio Madera. Questo può essere considerato anche come primo passo verso la trasformazione degli istituti agrari nei Licei del Made in Italy, proposti dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni».

«Un inno alle produzioni bio, chilometro zero e, nel nostro caso – ha concluso – alle produzioni agricole di eccellenza Made in Calabria». (rp)

 

Il consigliere Billari: Servono investimenti in agricoltura per rilanciare economia in Calabria

«La Regione Calabria ed in generale i vari enti locali non dimentichino di potenziare il sistema di collegamento tra le aree interne dove tante piccole realtà possono rilanciare l’indotto della nostra regione puntando sull’agricoltura e sulla green-economy», ha dichiarato consigliere regionale Antonio Billari, durante il seminario Agricolture al centro, svolto presso la Camera di commercio di Reggio Calabria.

Il componente della commissione Ambiente in consiglio regionale si è soffermato anche sul ruolo dei consorzi di bonifica «Se da un lato è giusto parlare di una riforma complessiva serve ragionare su un principio per il quale ogni territorio merita una attenzione aggiornata e diversificata ed è conseguenziale 5 consorzi per 5 realtà territoriali presenti nella nostra regione possono essere una soluzione giusta e praticabile per come anche condiviso dalla Cia».

Il consigliere regionale si sofferma anche sul ruolo stesso dei consorzi di bonifica ritenendoli come enti attuatori di una serie di interventi necessari in un contesto paesaggistico ed ambientale complesso come quello presente in Calabria.

«Se da un lato serve evitare gli sprechi e massimizzare le risorse – ha detto ancora – non possiamo tralasciare il fatto che i consorzi di bonifica quali enti pubblici economici possono intervenire su tutta una serie di materie legate alla bonifica ambientale ed alla corretta attuazione di una serie di progettualità in materia ambientale legata ai fondi che derivano dal Pnrr».

«Io credo che serve approfondire con estrema chiarezza anche quali siano state in Calabria le priorità nell’utilizzo o nel mancato utilizzo del Recovery fund perché con quei fondi – ha proseguito Billari – si dovrebbe procedere ad una rigenerazione del sistema agricolo ed alimentare attraverso il potenziamento delle imprese e delle filiere, alla sfida al dissesto idrogeologico, al potenziamento delle risorse non rinnovabili, alla tutela e valorizzazione delle foreste, alla tracciabilità e trasparenza sull’origine dei cibi e sappiamo quanto questo in Calabria possa essere importante e connesso alla tutela del lavoro e di chi opera in questo settore». (rrc)

Giordano (Metrocity RC): Politica agricola comune occasione da non sprecare

Il consigliere metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Giordano, ha ribadito che la politica agricola comune 2023-2027 è «un’occasione da non sprecare».

Giordano, infatti, ha partecipato all’incontro-seminario di Confagricoltura Reggio Calabria, dal titolo Piano Strategico nazionale per la Pac 2023-2027, le scelte e le opportunità per le imprese agricole” tenuto presso la Sala Trisolini di Palazzo Alvaro.

Il seminario è stato coordinato da Diego Suraci, direttore della sezione reggina dell’Associazione, il quale ha introdotto i relatori chiedendo agli imprenditori associati presenti nella sala gremita la massima attenzione per la preziosità e la rilevanza dell’argomento in vista anche di imminenti scadenze alle quali non si può arrivare impreparati. In scaletta previsti gli interventi di Daniela Simeone, ufficio tecnico Confagricoltura Calabria, Angelo Politi, Direttore Confagricoltura Calabria, ed Alberto Statti, Presidente Confagricoltura Calabria.

Nel merito della tematica, dopo i rituali saluti istituzionali, Giordano si è concentrato sul sottolineare l’importanza e la necessità di arrivare uniti a queste cruciali scadenze previste non solo dalla Pac ma anche dal Pnrr e proseguire assieme in un percorso che deve vedere protagonisti gli attori principali di tutto il settore e comparto agroalimentare: dai semplici coltivatori alle associazioni di categoria, la Camera di Commercio, l’Università ed ogni altro soggetto coinvolto in modo diretto o indiretto.

«Vogliamo seguire con attenzione, passo passo – ha affermato – ed approfondire aspetti tecnici e politici di ogni significativo appuntamento dedicato al tema della Pac, del Pnrr e di ogni altro strumento che possa consentire al nostro humus imprenditoriale territoriale di sfruttare al meglio quelle opportunità di sviluppo che coniughino sostenibilità ed economia con un processo virtuoso. Indirizzi individuati dalla Comunità Europea che pone al centro la questione ambientale, del cambio climatico, della biodiversità e finanche della preservazione del territorio in ogni suo aspetto».

«Nel nostro ruolo di Città Metropolitana – ha concluso – possiamo intervenire in modo limitato perché ancora, ci auguriamo per poco, non si è concretizzato l’auspicato trasferimento di funzioni da parte della Regione. Nondimeno devo e voglio rendere noto che abbiamo avviato un’ottima interlocuzione con l’assessore Gallo per raggiungere questo obiettivo che ci consentirà di attuare politiche di prossimità più efficaci garantendo una maggiore presenza sui territori. Il settore agroalimentare, da recenti report, vedi ad esempio quello di Camera di Commercio, risulta in assoluto quello economicamente più consistente e quindi trainante. Ecco perché dobbiamo compiere uno sforzo congiunto, ognuno nel suo ruolo, per valorizzare questo dato ed implementarlo ulteriormente». (rrc)

Agricoltura, da Regione pagamenti per oltre 7 mln

Sono stati effettuati pagamenti per oltre 7 milioni di euro, da parte della Regione, a favore degli agricoltori calabresi.

«Proseguono le erogazioni legate al Programma di sviluppo rurale con l’obiettivo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – di garantire la costante immissione di risorse finanziarie nei circuiti produttivi del comparto agroalimentare e dare risposta concreta alle legittime aspettative degli agricoltori, in un contesto segnato ancora dagli strascichi post pandemici e, soprattutto, dalle negative conseguenze derivanti dal conflitto russo-ucraino».

In particolare, attraverso i kit decreto n. 142, 143 e 144, Dipartimento Agricoltura e Arcea hanno dato corso al pagamento – in favore di 1.560 beneficiari – di 7.122.843,66 euro. Di questi, 4.299.481,7 euro interessano 1.478 domande di aziende agricole o allevatori delle misure a superficie “10 agroambiente,” “11 biologico”, “13 indennità compensativa”, “14 benessere animali”. Si tratta – specificano fonti del Dipartimento – delle prime erogazioni delle misure a superficie nel 2023, riguardanti tuttavia la definizione del Psr ultimo anno 2022. Infatti, per effetto del regolamento UE n. 1306/2013, sino al 30 giugno prossimo sarà possibile pagare i beneficiari per l’annualità precedente.

Pertanto, come da invito formulato dal Dipartimento, i Centri Agricoli Assistenziali, unici preposti per conto di coltivatori e allevatori ad effettuare operazioni di caricamento di dati e notizie sul Sian, sono esortati ad adoperarsi per consentire agli uffici di svolgere le attività di controllo e dar seguito alle liquidazioni. Infine, si specifica che pagamenti per un totale di 2.823.358,96 euro sono stati effettuati per le misure strutturali a favore di 86 richiedenti, relativamente alle misure “1 formazione e competenze”, “3 qualità dei prodotti agricoli alimentari”, “4 sostegno a investimenti nelle aziende agricole ed investimenti per la gestione della risorsa idrica da parte delle aziende agricole”, “5 investimenti di prevenzione per ridurre le conseguenze di probabili eventi alluvionali”, “6 sostegno alla diversificazione e multifunzionalità nelle aziende agricole”, 7” investimenti per servizi di base a livello locale”, “8 imboschimento e creazioni di aree boscate”, “19 sostegno allo sviluppo locale”. (rcz)

Agricoltura, Copagri Calabria: Rilancio primario della Regione passa da snellimento burocrazia

Il presidente di Copagri CalabriaFrancesco Macrì, ha evidenziato come «il rilancio del primario regionale, al pari di quello nazionale, passa necessariamente dal superamento di molte delle problematiche, ataviche e non, che da tempo frenano lo sviluppo di un comparto di fondamentale importanza per l’economia della Calabria e del Paese; sviluppo che negli ultimi mesi è stato sensibilmente frenato anche dai noti incrementi record dei costi di produzione e dell’energia».

La Giunta regionale della Copagri, infatti, si è riunita per analizzare le ricadute delle numerose problematiche che stanno investendo l’agricoltura e le possibili soluzioni a queste ultime, che saranno presentate in occasione delle prossime riunioni del Tavolo verde regionale.

Per Macrì, «tra le problematiche maggiormente avvertite dai produttori agricoli ci sono senza ombra di dubbio la sempre più sentita necessità di un deciso intervento che vada a ridurre e snellire la burocrazia a carico del comparto, semplificando i numerosi e gravosi adempimenti ai quali sono chiamati ad adempiere i produttori agricoli».

«Tali problematiche – ha spiegato il presidente – si riversano anche sui bandi del PSR dedicati ai giovani agricoltori, per i quali è fondamentale velocizzare le pratiche e rendere più snello l’intero sistema, perché in gioco c’è il ricambio generazionale del comparto e il futuro di tanti imprenditori agricoli under35, che se messi nelle giuste condizioni potrebbero imprimere una sensibile accelerata alla crescita del Primario».

«Sull’agricoltura calabrese – ha rimarcato Macrì – grava la spada di Damocle della gestione dei Consorzi di bonifica, che continuano a necessitare di una riforma drastica che possa finalmente sopperire alle lacune degli stessi e portare a un rilancio che possa dare al comparto i servizi dei quali ha bisogno, ma anche dei Consorzi di tutela, che in diversi casi non riescono ad adoperarsi per contrastare le continue oscillazioni di mercato che incidono sulle quotazioni di diversi prodotti, quali ad esempio il bergamotto».

«Un ulteriore elemento di criticità, infine, è legato alla gestione della fauna selvatica – ha concluso –, e in particolare degli ungulati, che continua a rappresentare una piaga endemica la quale aumenta il conto dei danni a carico dei produttori agricoli; anche in questo ambito non si può più aspettare e bisogna intervenire puntando sulle possibilità offerte dalla normativa vigente e sul maggiore utilizzo delle recinzioni perimetrali». (rcz)

 

Agricoltura, dalla Regione 5 mln per ammodernare le aziende

Sono 5 mln di euro la somma stanziata dalla Regione per l’ammodernamento delle aziende agricole. Lo ha reso noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

È stata pubblicata, infatti, la graduatoria provvisoria delle domande di sostegno relative alla misura 4 del Programma di sviluppo rurale della Calabria 2014/2020 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”, intervento 4.1.1 “Investimenti nelle aziende agricole”, annualità 2021.

Due, nello specifico, le azioni previste: una prima (A) tesa a favorire l’allestimento di punti vendita aziendali ed extra-aziendali.

L’altra (B) finalizzata ad attivare il commercio elettronico, con dotazione di hardware e software.

«Si tratta di un’iniziativa – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – rivolta a sostenere il potenziamento delle dotazioni delle aziende agroalimentari calabresi, per aumentare la competitività delle stesse favorendo, altresì, un collegamento diretto tra produzione e commercializzazione». 

«V’è da sottolineare – ha proseguito – che le procedure burocratiche sono state snellite e semplificate, al fine di agevolare concretamente i beneficiari del Psr».

Nello specifico, l’intervento consentirà alle aziende interessate di agire sugli elementi tecnologici e commerciali, perseguendo miglioramenti per la commercializzazione del prodotto. 

I progetti ritenuti ammissibili sono 97 per l’azione A e 2 per l’azione B: poiché le richieste di finanziamento sono risultate essere superiori – nel loro ammontare – alle somme disponibili, su impulso dell’Assessorato si è già stabilito che, ove possibile, esse potranno essere eventualmente implementate attraverso ulteriori risorse da attingersi nell’ambito dei fondi Next Generation Eu.

È data facoltà di presentare istanza di ricorso per il riesame della propria posizione entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, esclusivamente a mezzo pec, all’indirizzo competitivita.agricoltura@pec.regione.calabria.it. (rcz)

Attivati percorsi didattici nelle Fattorie della Calabria

Sono stati attivati percorsi didattici nelle fattorie della Calabria. Lo hanno reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, spiegando che «l’educazione ad un corretto stile alimentare dei bambini calabresi verrà promossa, a breve, anche con specifici contributi destinati all’attivazione delle mense biologiche regionali, per cui, gli assessori in questione coinvolgeranno tutti i comuni calabresi in quanto stazioni appaltanti per i servizi di mensa».

«La qualità della vita è strettamente legata a come ci si nutre – hanno spiegato – obiettivo strategico della Regione è, pertanto, quello di migliorare i consumi alimentari biologici a km zero ed educare contemporaneamente i bambini ad uno stile di alimentazione più sano e genuino, improntato all’utilizzo di prodotti made in Calabria».

«Per questo, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale – hanno aggiunto – abbiamo informato tutte le Scuole della Regione del primo ciclo che daremo la possibilità ai nostri bambini di vivere, presso le fattorie didattiche della Regione, attività didattico-laboratoriali con degustazione di prodotti tipici».

Nell’ambito del progetto dedicato alle attività di informazione, promozione ed educazione alimentare in materia di agricoltura biologica, recita l’informativa indirizzata alle scuole, nel periodo compreso tra febbraio e giugno 2023, nelle diverse fattorie didattiche diffuse in Calabria e coordinate da Arsac, verranno allestite mostre sulla biodiversità e sulle produzioni biologiche, con aree di degustazione guidata per spiegare e fare assaggiare ai bambini delle scuole aderenti le bontà e la salubrità dei prodotti genuini calabresi rigorosamente biologici.

A tal fine, il Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione con apposita convenzione per l’annualità 2022/2023 ha, infatti, individuato l’Arsac (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) quale Ente da coinvolgere per il raggiungimento delle finalità in oggetto.

«La ristorazione scolastica è un importante e continuo momento di educazione e promozione della salute dei bambini – hanno detto gli assessori Princi e Gallo – che deve coinvolgere anche docenti e genitori, nell’ottica anche di una cultura più rispettosa del cibo, andando a ridurre gli sprechi alimentari».

Il trasporto e l’attività didattico-laboratoriale presso le fattorie, compresa la degustazione, sono totalmente gratuiti per le scuole di primo ciclo interessate; personale qualificato illustrerà il percorso ai bambini e ai loro docenti. (rcz)

Irto (PD): Fare sforzo comune per rilancio agricoltura nell’Area dello Stretto

Il senatore del Partito DemocraticoNicola Irto, ha ribadito la necessità di «uno sforzo comune per il rilancio dell’agricoltura nell’Area dello Stretto».

«La formazione e la concertazione sono fondamentali per il rilancio dell’agricoltura, comparto strategico per lo sviluppo dell’economia calabrese e iniziative come quella organizzata dalla Cia Calabria Sud sono di vitale importanza per rafforzare la sinergia tra Istituzioni, Associazioni di categorie, imprese e lavoratori», ha detto il parlamentare nel corso del convegno L’agricoltura dello Stretto: Pnrr, Territorio, Imprese agricole. La sfida per il futuro, svoltosi nella Sala Biblioteca della Città Metropolitana.

«Purtroppo nella manovra di bilancio – ha spiegato – le risorse per l’agricoltura e per il Sud sono state del tutto insufficienti, anche perché sono tante le emergenze da affrontare. Più di ogni altra cosa serve poi una riforma di sistema che metta al centro l’idea di agricoltura sostenibile che vuol dire rispettare le risorse naturali come l’acqua, la terra e la biodiversità, assicurando contemporaneamente il nutrimento agli esseri umani nonostante l’impatto dei cambiamenti climatici e l’aumento della popolazione sulla terra. Per arrivare a questi obiettivi in tempi rapidi occorre puntare sulle tecnologie emergenti per rivoluzionare uno dei settori che tradizionalmente è rimasto più al riparo dall’innovazione, soprattutto in Calabria».

«Serve, dunque – ha spiegato ancora – favorire il contatto tra gli investitori, mettere in rete le migliori esperienze coinvolgere le Università nel processo di ripensamento del comparto. Una vera e propria filiera agricola che possa rendere maggiormente produttivo il comparto, sviluppare le eccellenze, creare occupazione e dare un contributo anche al turismo».

«Indispensabile – ha detto ancora Irto – riuscire a mettere a terra in tempi brevi le risorse del Pnrr e quelle che arriveranno da governo nazionale e Regione. Per farlo in tempi rapidi occorre agire sullo snellimento delle procedure e dei bandi attraverso un processo di sburocratizzazione, vitale per fare in modo che non vadano disperse ulteriori risorse».

«Il Pd, che pure aveva elaborato proposte migliorative della legge di bilancio – ha concluso – che non hanno trovato accoglimento, continuerà ad offrire il proprio contributo fattivo e la propria collaborazione alle associazioni e agli operatori di categoria per fare in modo che proprio dall’agricoltura possa partire un’azione complessiva di rilancio dell’area dello Stretto e dell’intera Calabria». (rp)

Rapani (FDI): Dichiarare stato di calamità naturale per i produttori crotonesi

Il senatore di Fratelli d’ItaliaErnesto Rapani, ha chiesto di dichiarare lo stato di calamità naturale per i produttori crotonesi.

«Il grido d’allarme lanciato dal presidente Confagricoltura Crotone, non può rimanere inascoltato – ha evidenziato –. Diego Zurlo, ha sottolineato quanto siano in difficoltà i produttori di finocchio del Crotonese, a causa delle condizioni climatiche degli ultimi mesi che si sono caratterizzate per le temperature eccessivamente miti».

«I produttori di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Rocca di Neto e Strongoli, riconosciuti col marchio “Igp” – ha continuato – sono fortemente preoccupati dall’inflazione, dal costo dei trasporti su gomma che si aggiunge alla bolla speculativa sui costi energetici e dei fertilizzanti».

«Per questi motivi mi farò portavoce – ha concluso – col ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per verificare se vi siano le condizioni per far dichiarare lo stato di calamità naturale che preveda un ristoro a sostegno dei produttori di un territorio che si sta assestando quale maggiore produttore di finocchio al mondo». (rp)