Basta Vittime sulla 106: Anas intervenga per il Ponte Molinella di Cariati

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha inoltrato ad Anas, col supporto tecnico-giuridico di Studio3A-Valore S.p.A, una segnalazione in merito alla grave situazione di pericolo del Ponte Molinella, nel centro abitato di Cariati.

Un intervento necessario «non solo per la sicurezza degli utenti dalla strada, tanti, che percorrono la Statale 106 – ha spiegato Basta Vittime – in corrispondenza di quel ponte, ma soprattutto per i pedoni, ha sottolineato l’inerzia e l’immobilismo di Anas Spa che in quattro anni non riesce ancora oggi ad intervenire per risolvere con la massima sollecitudine il problema».

«Qui sono presenti due passerelle pedonali laterali e due mini-rail – ha spiegato il sodalizio – che le separano dalla strada e che non possono proteggere i pedoni che attraversano quotidianamente il ponte. Inoltre, nella segnalazione, è stato evidenziato che sul ponte Molinella hanno perso la vita due giovani di 26 anni e che, a seguito della sentenza, è stato dimostrato che ciò è accaduto “per oggettive criticità riferibili alle condizioni della strada e, quindi, per responsabilità esclusive dell’Ente gestore e l’Ente proprietario della Statale 106”. La sentenza in questione, infatti, evidenziò la pericolosità della strada affermando “un difetto originario nella costruzione. Come del resto rilevano anche le perizie”».

«Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 – viene ricordato nella nota – che da anni si batte per una Statale 106 più sicura, ha fatto, inoltre, rilevare che sono trascorsi ormai 4 anni da quando il 3 luglio del 2020, a seguito di un sopralluogo sul ponte Molinella, il responsabile dell’area gestione di Anas Calabria, l’ingegnere Domenico Renda, affermò che entro fine anno sarebbero stata realizzata la progettazione degli interventi previsti ipotizzando un costo di 2 milioni di euro».

«Anche per questo, l’invio della segnalazione – conclude la nota – è stato inoltrato a tutela della stessa Anas perché, qualora dovesse accadere in quel punto un ulteriore sinistro stradale e dei veicoli dovessero precipitare nel letto del fiume o, ancora peggio, investire un pedone, l’Ente gestore ne sarà corresponsabile e dovrà risponderne». (rcs)

Basta Vittime sulla 106: Accolta proposta del sottopasso per collegare Corigliano-Rossano

L’Odv Basta Vittime sulla SS 106 e il Comitato per il Sottopasso, hanno reso noto che il Comune di Corigliano Rossano, guidato dal sindaco Flavio Stasi, ha inoltrato un’osservazione sul progetto di ammodernamento della Statale 106 tra Sibari e Corigliano Rossano, accogliendo la proposta, avanzata dai cittadini, della realizzazione di un sottopasso.

«Nell’intervento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 22 marzo 2023 – si legge nella nota del Comitato per il Sottopasso – il sindaco Stasi in merito al cavalcavia previsto nel progetto nell’area urbana di Corigliano disse testualmente che “la soluzione proposta è scaturita anche da un percorso di condivisione con il territorio, al fine di integrare sotto il profilo dell’assetto urbanistico ed anche paesaggistico l’attraversamento urbano di Corigliano Scalo“».

«Noi non siamo mai stati, non siamo e non saremo mai contro il progetto di ammodernamento della Statale 106 – viene ribadito nella nota dal Comitato – ma siamo dell’idea che anche il passaggio nell’area urbana di Corigliano debba avvenire mediante un sottopasso. In questo senso guardiamo con apprezzamento l’inversione ad “U” del Sindaco Stasi e ci auguriamo che questa proposta possa essere accolta dalla Via regionale e dall’Anas Spa».

«Dopo l’iniziativa di sabato scorso – ha dichiarato l’Ing. Fabio Pugliese, Direttore dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è emerso chiaramente quanto questo progetto, mai visto da nessuno, calato dall’alto e sviluppato nel chiuso delle stanze dell’Anas Spa, sia il peggiore possibile. Del resto chi ha partorito questo progetto? Gli stessi che hanno realizzato la rotatoria di Santa Lucia… Ora, è chiaro che sarebbe stato opportuno aprire questo progetto al contributo di tutti per migliorarlo quando ciò poteva e doveva essere fatto. Tuttavia fummo noi i soli a dirlo mentre c’era chi, con il megafono in mano, aveva l’ansia da prestazione ed alla fine è sotto gli occhi di tutti che “la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi».

«Ritengo infine – ha concluso Pugliese – che è certamente positivo che il Sindaco abbia condiviso la proposta dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rispetto alla necessità che la realizzazione di un solo lotto sia vincolato al finanziamento complessivo del Progetto perché se ciò non accade c’è un rischio concreto di realizzare l’ennesima opera incompiuta».

«Auspico – ha detto Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la Via regionale ora accolga la nostra proposta di vincolare la realizzazione anche di un solo un lotto al finanziamento del progetto complessivo altrimenti saranno chiare le responsabilità, prima di tutto politiche, di chi ha voluto gestire questo processo a livello regionale».

«Ringrazio l’Amministrazione di Corigliano-Rossano – ha concluso Caligiuri – per aver accolto la nostra proposta di buon senso ed a tutela degli interessi della collettività». (rcs)

Basta Vittime sulla 106 scrive ad Anas: Trovare soluzioni immediate per il ponte dell’Amendolea

L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha inviato una segnalazione ad Anas in merito alla grave situazione che interessa il Ponte dell’Amendolea, chiedendo interventi risolutivi.

Una segnalazione inviata col supporto tecnico-giuridico di Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, «non solo per la sicurezza degli utenti dalla strada, tanti, che percorrono la Statale 106 in corrispondenza di quel ponte, non può sottacere l’inerzia e l’immobilismo di Anas Spa che in oltre tre anni non riesce ancora oggi ad intervenire per risolvere con la massima sollecitudine il problema».

L’od, infatti, ha denunciato «il significativo restringimento della carreggiata per via dell’allocazione di due New Jersey in plastica collocati a nord e a sud. Tale soluzione – inizialmente adottata in via temporanea – che perdura ormai da oltre tre anni, arreca un palese disservizio a tutti gli utenti della strada in termini di incremento del traffico, rallentamenti e formazione di lunghe code, con tutti i potenziali rischi e pericoli che ne derivano».

«Se a ciò si aggiunge che il restringimento risulta non solo privo di un’adeguata illuminazione che lo renda ben visibile – si legge nella nota – ma anche dell’idonea segnalazione preventiva il pericolo che tale restringimento provoca a tutti i cittadini che percorrono ogni giorno il ponte è evidente, tanto più in orario notturno, dove la visibilità è sensibilmente ridotta e il conseguente rischio di non vedere il restringimento della carreggiata è molto alto».

«Anche per questo, l’invio della segnalazione – conclude la nota – è stato inoltrato a tutela della stessa Anas perché, qualora dovesse accadere in quel punto un ulteriore sinistro stradale e dei veicoli dovessero precipitare nel corso d’acqua, l’Ente gestore ne sarà corresponsabile e dovrà risponderne». (rrc)

Basta Vittime sulla 106: Proposta istituzione del Centro Monitoraggio dell’Incidentalità nazionale

Istituire un Centro di Monitoraggio dell’Incidentalità Nazionale che possa indentificare i punti presenti sulla rete stradale italiana dove vi è un elevato tasso di mortalità stradale registrato nell’ultimo decennio; identificare e comprendere le criticità presenti; intervenire adottando tutti gli interventi di carattere infrastrutturale per una messa in sicurezza urgente che possa garantire un abbassamento immediato dei livelli di mortalità stradale in Italia. È la proposta avanzata dall’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 nel corso dell’audizione in Commissione Trasporti nell’ambito dell’esame dei progetti di legge recanti interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada.

Il presidente Leonardo Caligiuri, accompagnato dal Responsabile del Comitato Scientifico ing. Fabio Pugliese e dalla socia volontaria avv.ssa Maria Carmela Iannini, ha avuto modo di illustrare le proprie proposte. In materia di sicurezza stradale è stato proposto al Governo di istituire un Centro di Monitoraggio dell’Incidentalità Nazionale che possa indentificare i punti presenti sulla rete stradale italiana dove vi è un elevato tasso di mortalità stradale registrato nell’ultimo decennio; identificare e comprendere le criticità presenti; intervenire adottando tutti gli interventi di carattere infrastrutturale per una messa in sicurezza urgente che possa garantire un abbassamento immediato dei livelli di mortalità stradale in Italia.

In merito alla revisione del codice della strada il Presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha avanzato al Governo diverse proposte con l’auspicio che possano essere recepite: sulle strade urbane prevedere l’obbligo del casco per tutti i conducenti dei monopattini elettrici; imporre ai conducenti dei monopattini elettrici un divieto – soprattutto nelle ore notturne – di transito sulle strade extraurbane nonché l’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile; adottare l’obbligo dell’uso del casco protettivo da parte dei ciclisti fino al quattordicesimo anno di età; pene sanzionatorie più severe per quanti occupano illegittimamente i parcheggi riservati ai disabili; dispositivo di blocco da installare sui veicoli in uso ai soggetti condannati per guida in stato di ebrezza; divieto al trasporto di più di un passeggero in ore notturne (dalle 23:00 alle 6 del mattino), da parte dei conducenti di età inferiore a ventuno anni o neo-patentati; prevedere che le risorse incassate dalle sanzioni ottenute dal mancato rispetto del codice della strada siano impegnate per il rafforzamento dei controlli per la sicurezza stradale da parte delle Forze dell’Ordine.

L’on. Elena Maccanti, componente della Commissione Trasporti, ha voluto, inoltre, formulare una domanda con espressa richiesta di chiarimenti al Presidente Caligiuri in merito all’esposto presentato nelle scorse settimane in merito al numero spropositato di ricorsi accolti dai Giudici di Pace calabresi sulle sanzioni imposte ai cittadini automobilisti.

Conclusa l’audizione, diversi i complimenti ricevuti dal presidente Leonardo Caligiuri, compresi quelli del Vice Presidente della Commissione Trasporti Flavio Tosi e del Deputato calabrese On. Domenico Furgiuele (componente della Commissione), a cui è stata donata una maglia dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dalla delegazione giunta in Parlamento quale ringraziamento per il suo impegno sulla Statale 106.

«Sono particolarmente colpito – ha commentato il Presidente Leonardo Caligiuri – per la grande attenzione che la Commissione Trasporti ha riservato alle nostre proposte molte delle quali, tra l’altro, sono state anche condivise con le atre Associazioni delle famiglie e delle vittime della strada presenti in audizione».

«Auspico che il Governo – ha concluso il Presidente Caligiuri – entro la fine della legislatura possa istituire il Centro di Monitoraggio dell’Incidentalità Nazionale al fine di far diminuire, nei prossimi anni, l’incidentalità e la mortalità stradale in Italia e, nell’immediato, sono fiducioso che possa essere approvato il nuovo codice della strada includendo le proposte che noi oggi abbiamo avanzato in Commissione Trasporti». (rrm)

SS 106, IN 10 ANNI LA STRADA DELLA MORTE
HA PROVOCATO 205 VITTIME: È UNA STRAGE

È drammatico il bilancio delle vittime della ss 106, la “Strada della morte”, di questi ultimi dieci anni: 205 morti, all’incirca una ventina ogni anno, ma in realtà con un netto peggioramento degli incidenti mortali negli ultimi tre. Questi dati sono stati forniti, nel corso di una conferenza stampa all’Hotel Guglielmo di Catanzaro dall’Associazione di Volontariato “Basta Vittime sulla strada statale 106”.

L’ing. Fabio Pugliese, responsabile del Comitato Scientifico – Centro Studi Analisi e Ricerca – ha illustrato i dati contenuti nel rapporto: 205 sono le vittime della Statale 106 nel decennio trascorso dall’1 gennaio 2013 fino al 31 dicembre 2023. La tendenza degli ultimi 3 anni segna un netto peggioramento: dalle 13 vittime del 2020 siamo passati alle 21 vittime del 2021 fino alle 27 vittime dello scorso anno. Tra queste il 76% è costituito da maschi (156), mentre il 24% da donne. È Cosenza la provincia più colpita 33% (67 vittime), seguita da Reggio Calabria 28% (57), Catanzaro 22% (46) e Crotone 17% (35).

In pratica sui 76Km di Statale 106 in provincia di Catanzaro abbiamo avuto negli ultimi 10 anni una vittima ogni 1,65 chilometri; sui 113Km in provincia di Cosenza una vittima ogni 1,65 chilometri; sui 132km di Reggio Calabria una vittima su ogni 2,31 chilometri e sugli 84Km della provincia di Crotone una vittima ogni 2,4 chilometri. In Calabria, negli ultimi 10 anni, sulla Statale 106 abbiamo avuto in media circa 2 vittime al mese.

La fascia d’età più colpita è costituita dai giovani con età compresa tra i 16 ed i 25 anni 23,5% (48 vittime), seguita dagli anziani, ovvero da chi ha un’età maggiore ai 66 anni 21,5% (44 vittime). In particolare se come riferimento si prendono le macro fascia d’età la più colpita è quella compresa tra 0 e 35 anni 39% (78 vittime), seguita da chi ha un’età maggiore di 56 anni 36,6% (73 vittime), e poi da chi ha un’età compresa tra i 36 ed i 55 anni 24,4% (54).

PUNTI CRITICI SULLA STATALE 106 NEGLI ULTIMI 10 ANNI

L’ing. Pugliese elenca i comuni più colpiti dal fenomeno della mortalità stradale negli ultimi 10 anni. La maglia nera spetta, purtroppo, alla terza città della Calabria: 32 vittime a Corigliano-Rossano. Maglie rosse per Crotone (11), Reggio Calabria (10), Villapiana (10), Santa Caterina dello Jonio (9), Isola di Capo Rizzuto (8), Cirò Marina (7) e Roccella Jonica (7). Maglie arancioni per Catanzaro (6), Cassano all’Ionio (6), Riace (6), Calopezzati (5), Saline Joniche (5), Strongoli (5) e Trebisacce (5).

STRADA INADATTA A GESTIRE GLI ATTUALI VOLUMI DI TRAFFICO

L’ing. Pugliese ha poi dimostrato, attraverso i numeri, uno dei fattori più determinanti che provocano la morte sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Le vittime per mese, infatti, contribuiscono a determinare il fenomeno della mortalità stradale facendo rilevare l’inadeguatezza del tracciato esistente della Statale 106 inadatto a gestire gli attuali volumi di traffico. Solo nei mesi di luglio (31) e agosto (37) negli ultimi 10 anni si sono registrate 68 vittime. In pratica se nelle stagioni invernali e primaverili, negli ultimi 10 anni, abbiamo avuto 39 vittime, ed in quelle autunnali, ne abbiamo avuto 42, nelle stagioni estive le vittime sono state oltre il doppio, ovvero, 85.

TUTOR INUTILI E DANNOSI NELL’ALTO JONIO CALABRESE

Il tracciato della Statale 106 è stato diviso in 3 blocchi. Il primo riguarda il tratto di Statale 106 tra Rocca Imperiale e Sibari (interessato dai lavori di ammodernamento relativi al 3° Megalotto). Su 45 chilometri di strada negli ultimi 10 anni sono 26 le vittime. Nonostante in quest’area abbiamo diverse installazioni di Tutor fissi per il controllo elettronico della velocità. Le vittime sono, infatti, avvenute nei tratti non controllati. In pratica l’eccessivo ed immotivato utilizzo di questi strumenti ha generato un fenomeno di evidente crescita della velocità nei tratti non controllati che ha notevolmente aumentato la mortalità stradale. Colpisce, infatti, un dato: all’aumentare delle installazioni dei Tutor fissi negli ultimi 10 anni sono aumentati i numeri dei decessi.

IL TRATTO SIBARI – CATANZARO LIDO IL PIÙ PERICOLOSO

L’ing. Pugliese ha poi evidenziato che il secondo tratto di Statale 106 tra Sibari e Catanzaro risulta il più pericoloso. Negli ultimi 10 anni sono 97 le vittime: una ogni 1,85Km. Oltre ai volumi di traffico elevati, inadatti all’attuale tracciato della Statale 106, tra le principali problematiche rilevate tra le cause del fenomeno della mortalità risultano: la strada in pessime condizioni; assenza di interventi di messa in sicurezza nei punti più pericolosi al fine di mitigare il fenomeno della mortalità stradale; la carenza di controlli delle forze dell’ordine (che vantano organici sotto dimensionati e poche risorse a loro disposizione).

IL TRATTO CATANZARO – REGGIO CALABRIA: VETUSTO E DI MUSSOLINANA MEMORIA

Nel terzo tratto di Statale 106 tra Catanzaro e Reggio Calabria negli ultimi 10 anni abbiamo avuto 82 vittime: una ogni 2,31Km. Tra le principali problematiche riscontrate una strada mussoliniana che versa in condizioni comatose; la mancanza degli standard minimi di sicurezza stradale; la totale l’assenza di interventi di messa in sicurezza.

COSTI SOCIALI

I costi sociali dovuti alla perdita delle 205 vittime della Statale 106 per la comunità ammontano a circa 308.317.950,00 di euro.

LE PROPOSTE DELL’O.D.V. BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106

L’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha avanzato delle proposte al fine di riuscire a mitigare il fenomeno della mortalità stradale nei prossimi anni sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria: Rimozione immediata dell’attuale dirigenza della Struttura Territoriale di Anas in Calabria per manifesta e conclamata incapacità; Piano urgente d’interventi di messa in sicurezza dell’intero tracciato dell’attuale strada Statale 106 nei punti più pericolosi e dove sussistono delle criticità e delle problematiche che debbono essere superate; Più sostegno alle forze dell’ordine in termini di uomini e risorse al fine di aumentare i controlli su strada; Massima attenzione quando si è alla guida è l’invito rivolto a tutti i cittadini automobilisti che percorrono la famigerata “strada della morte”. Infine, l’O.D.V. ha proposto al Governo di vincolare i 3 miliardi nella scorsa legge di Bilancio attraverso una Delibera CIPESS in modo da impedire al finanziamento di essere dirottato verso altre destinazioni.

L’ASSENZA DEI SINDACI E DELLA CLASSE DIRIGENTE POLITICA CALABRESE

Sia il Presidente dell’O.d.V. Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 Leonardo Caligiuri che il Responsabile del Comitato Scientifico – Centro Studi Analisi e Ricerca Ing. Pugliese hanno stigmatizzato l’assenza all’iniziativa odierna di tutti i sindaci delle località attraversate dalla 106, contattati tramite Pec, dei consiglieri regionali e dei parlamentari calabresi. Assenti il Presidente e gli assessori della Giunta Regionale della Calabria. A tutti costoro l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” invierà tramite pec il rapporto completo sulla mortalità stradale negli ultimi 10 anni sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. Presenti il Consigliere Regionale Pietro Molinaro ed il S.Ten. Luca Pietrangeli, Comandante della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Catanzaro. Giustificati, poiché impossibilitati a partecipare, l’On. Sen. Ernesto Rapani, l’Assessore regionale Varì e l’ex Assessore regionale Mauro Dolce, il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e l’On. Deputato Domenico Furgiuele. (rcz)

Statale 106: stasera la fiaccolata in ricordo delle vittime della Strada della morte

Si svolge stasera, lunedì 9 gennaio, alle 21 la fiaccolata in ricordo di Luca Laudone e di tutte le vittime della strada Statale 106. Un’iniziativa promossa dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” insieme con la Chiesa di Maria Ss Immacolata di Corigliano e il Patrocinio Gratuito dell’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano.

Luca Laudone, ha perso la vita lo scorso 10 gennaio 2022 nell’ambito di un incidente stradale portato agli onori della cronaca solo dall’OdV Basta Vittime per la sua enormità: il 19enne, infatti, perse il controllo della sua autovettura nello stesso punto in cui, 7 giorni prima, aveva perso il controllo un altro automobilista. L’Anas non solo non ha provveduto al ripristino del guardrail divelto ma ha posto dei new jersey in plastica completamente vuoti che, purtroppo, non sono riusciti a trattenere l’auto di Luca dal finire nel fossato accanto alla strada e, nel tragico impatto, il giovane 19enne ha perso la vita. 

Occorre, altresì, ricordare che l’Anas  subito dopo la morte di Luca ha ripristinato il guardrail in meno di una settimana mentre solo un mese fa ha effettuato i lavori di ripristino del manto stradale che versava in condizioni inenarrabili tanto era ammalorato. 

Il raduno è previsto per stasera alle 21 davanti la Chiesa di Maria Ss Immacolata e da lì si muoverà percorrendo un breve tratto di Via Fontanelle fino alla rotonda che porta prima sua Via Negri e poi sul breve tratto di Via Nazionale che congiunge a Via Provinciale che sarà percorsa proprio fino alla Statale 106. Qui, dopo una breve pausa in cui verrà ricordato Luca insieme a tutte le vittime della Statale 106 si ritornerà indietro percorrendo a ritroso lo stesso percorso fino a ritornare alla Chiesa della S.S. Immacolata dove si concluderà la fiaccolata dopo un breve momento di ricordo e, ovviamente, di preghiera.

Sarà un corteo silenzioso in cui verrà onorata la memoria delle vittime della “strada della morte” ma vuole anche essere un momento di aggregazione e di sensibilizzazione per tutti: ogni cittadino, ogni associazione, ogni amministratore calabrese, ecc. è invitato a partecipare.

Solo nel 2022 sono state 27 le vittime della S.S.106: di queste 12 in provincia di Cosenza, 6 in provincia di Crotone, 5 in provincia di Catanzaro e 4 in provincia di Reggio Calabria. Mentre sono 16 le vittime che avevano meno di 45 anni. Rispetto al 2021, in cui vi sono state 21 vittime, si è registrato un netto peggioramento.

Davanti a questa strage che resta immutata da decenni non è più possibile rimanere indifferenti.

Per questa ragione si è voluto organizzare la Fiaccolata: con la speranza che le luci delle fiaccole possano «illuminare la coscienza di chi guida e percorre la famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche la coscienza delle Istituzioni e degli Enti che dovrebbero provvedere a rendere sicura una strada annoverata purtroppo tra le più pericolose d’Italia».

Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 confida in una forte partecipazione dei cittadini calabresi, delle amministrazioni e delle associazioni, degli organi di informazione e dell’intera società calabrese per questa iniziativa che nasce dalla volontà di non dimenticare e di non restare indifferenti. 

Basta Vittime sulla 106: L’assessore Catalfamo faccia qualcosa di concreto per la Statale 106

L’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106, in merito ai 20 milioni di euro stanziati per la messa in sicurezza di alcuni tratti, ha chiesto all’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, «quante di queste risorse sono destinate al tratto reggino per gli interventi di messa in sicurezza?».

«All’inizio dello scorso mese di dicembre – si legge nella nota – la Regione Calabria comunicava di un incontro avvenuto tra i vertici di Anas e l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo. Quest’ultima spiegò che nell’incontro “si è discusso dei lavori in corso o in programmazione sulla S.S.106. A seguito della registrazione del contratto di programma 2018-2020 da parte della Ragioneria generale dello Stato, avvenuta nello scorso mese di novembre, sono state sbloccate importanti risorse che consentiranno non solo di avviare la progettazione di nuove opere ma anche di procedere con la realizzazione di rotatorie per la messa in sicurezza di alcuni tratti, per un importo di 20 milioni di euro”».

«L’Assessore, nella nota stampa – continua ancora Basta Vittime – va avanti e dichiara che “per il tratto tra Catanzaro e Crotone, la Regione Calabria ha fatto richiesta di deroga al dibattito pubblico, utilizzando una misura di accelerazione degli investimenti approvata con il recente decreto “Semplificazione” e per il tratto tra Crotone e Sibari nelle prossime settimane avverrà la stessa cosa”. Quindi, in queste tratte, si procede per l’ammodernamento a 4 corsie della Statale 106. E per il tratto tra Catanzaro e Reggio Calabria?».

«L’assessore regionale alle infrastrutture – si legge ancora – dichiarò che, a causa dell’evidente “grave carenza nelle precedenti programmazioni di interventi sul tratto di S.S.106 tra Catanzaro e Reggio che soffre di annosi problemi in termini di sicurezza e di capacità non adeguata agli elevati flussi di traffico, nel prossimo contratto di programma, sarà finanziata la progettazione di fattibilità complessiva propedeutica alla concreta programmazione dei relativi interventi”. In pratica, verranno investite nuove risorse per realizzare di nuovo progetti di fattibilità, buoni solo a far spendere soldi alla collettività nonostante esistano da almeno 15 anni validi progetti di ammodernamento della Statale 106 che – nel tratto reggino – in alcuni casi hanno già un iter procedurale avanzato e, addirittura, i pareri favorevoli sull’impatto ambientale emessi dal Ministero dell’Ambiente e, quindi, devono solo essere finanziati».

«Risultano incredibili – prosegue la nota – le esternazioni apparse oggi sulla stampa dell’assessore regione alle infrastrutture Catalfamo che risulterebbe seccata – si apprende – perché, a suo dire, l’iniziativa assunta dalla Città Metropolitana e dai sindaci dell’area jonica reggina risulterebbe in contrasto con le sue richieste di ottenere nel prossimo contratto di programma Anas inutili “progettazioni di fattibilità complessiva” propedeutiche ad avere poi (chissà quando…), la programmazione dei relativi interventi che saranno realizzati chissà tra quanti decenni».

«In tutta franchezza – continua ancora la nota – dall’assessore regionale ai trasporti ci saremmo aspettati semmai un incoraggiamento alla Città Metropolitana ed ai comuni dell’area jonica reggina che chiedono, invece, attraverso una delibera, il finanziamento dell’ammodernamento della Statale 106 oggi e non chissà tra quanti anni… Non solo! Ci saremmo aspettati una iniziativa forte: una delibera di giunta regionale a sostegno della Città Metropolitana, dei sindaci dell’area jonica reggina e, quindi, di una causa giusta in un momento storico cruciale per il Paese e, soprattutto, per la Calabria dal momento che sono disponibili 209 miliardi di euro per il Recovery Fund e, di questi, più di 27 miliardi saranno investiti nella realizzazione di nuove infrastrutture».

«Il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – dice ancora la nota – fino ad oggi non aveva mai commentato alcuna dichiarazione o posizione della peggiore, autoreferenziale e marginale assessora regionale alle infrastrutture della storia della Calabria (questo è quello che affermano, a buona ragione, addirittura molti autorevoli e stimabili esponenti politici del centro destra calabrese evidentemente senza sbagliare)».

«Lo facciamo ora, con ritardo – conclude la nota – solo per chiarire che le dichiarazioni dell’assessore Catalfamo sono buone solo a dimostrare che una buona quota di responsabilità – ancor più gravi di una condanna per omicidio colposo – nel processo di stallo e di mancato cambiamento ed ammodernamento della Statale 106 nel tratto reggino, sono solo sue, delle sue inutili video call con l’Anas e dei suoi ridicoli comunicati stampa pieni zeppi di errori. La storia la ricorderà come una (per fortuna!), breve e dannosa parentesi di cui certamente potevamo fare tutti a meno». (rrc)