James Franco in Calabria per girare alcune scene del film Hey Joe

Hey Joe il nuovo film di Claudio Giovannesi, interpretato dall’attore americano James Franco, arriva in Calabria per girare alcune scene nel nostro territorio.

Il set sarà ospitato a Pizzo Calabro e a Villaggio Mancuso. In scena, dunque, le bellezze del mare calabrese nella sua declinazione tirrenica, gli iconici paesaggi di Villaggio Mancuso nella Sila catanzarese.

I luoghi e la natura della Calabria si confermano dunque perfetti set naturali per storie e ambientazioni del grande cinema e l’audiovisivo diviene modo efficace per realizzare azioni di promozione e marketing territoriale e per presentare luoghi e bellezze di una Regione incantevole. Le riprese si svolgeranno in Calabria per due settimane, fino al 10 dicembre.

Hey Joe è una produzione Palomar con Rai Cinema e Vision Distribution con il supporto di Calabria Film Commission.

Il film racconta di Dean Barry, un veterano americano che ha abbandonato una ragazza incinta a Napoli dopo la guerra, quando riceve un telegramma con la notizia che lei è morta, decide di tornare in Italia per conoscere il figlio.

Dean crede sia possibile colmare venticinque anni di assenza, ma il figlio ormai è un uomo ed è cresciuto nella malavita. (rcz)

La Calabria Film Commission al Torino Film Festival con tre opere

La Calabria Film Commission al Torino Film Festival con tre opere. Primo appuntamento domenica 26 novembre con il docufilm Gianni Versace, l’Imperatore dei sogni. Fuori concorso, nella sezione Ritratti e paesaggi, girato quasi interamente a Reggio Calabria, per la regia di Mimmo Calopresti e la produzione di Qualityfilm. Il film scritto da Calopresti e Monica Zapelli, presenta materiali d’archivio e spicca un’intervista a Carla Bruni, elementi che raccontano un punto di vista sulla storia di Versace, fondatore nel 1978 della casa di moda che porta il suo nome, uno dei più amati e straordinari stilisti italiani, nato a Reggio Calabria e scomparso nel 1997 a Miami Beach. Nel cast figurano tra gli altri Leonardo Maltese e Vera Dragone.

E’ ancora targato Calabria Film Commission il cortometraggio L’Ultimo asino, per la regia di Angelo Urbano, prodotto dalla Magda Film. In concorso per Cortometraggi italiani, prima visione il 27 novembre. Urbano narra un viaggio nell’Alto Jonio Cosentino, in un mondo arcaico e rurale che sembra ormai scomparso, ma che rimane nella memoria, nei gesti e nella ritualità di un vecchio contadino e del suo inseparabile compagno, ormai l’ultimo Asino di questo piccolo villaggio.

Quindi Lux Santa, il documentario di Matteo Russo, prodotto da Naffintusi Film e Rai Cinema. In Concorso, in Documentari italiani 1, il 28 novembre, ha per protagonista un gruppo di quindicenni di un quartiere particolare di Crotone. Un obiettivo comune li rende uniti: realizzare la piramide più alta e imponente della città in occasione del rito dei Fuochi di Santa Lucia, ogni 13 dicembre, molto più di una tradizione. La maestosa piramide che arde ha infatti l’intento di restituire, attraverso il fuoco, la luce a Santa Lucia nel suo giorno e così anche le vite dei ragazzi del quartiere. (rcz)

La Calabria set del film “Il migliore dei mali”

«Una Calabria set cinematografico naturale, un grande teatro di posa dove realizzare qualunque tipologia di film». Queste le parole con cui nel 2019 il produttore Emanuele Nespeca concludeva il periodo di riprese del lungometraggio Glassboy in Calabria, regione con cui aveva già lavorato qualche anno prima in occasione delle riprese del film White Flowers grazie alla preziosa collaborazione e al sostegno della Calabria Film Commission. Una collaborazione che in questi anni si è con tutta evidenza ulteriormente rinsaldata.

Il migliore dei mali, opera prima di Violetta Rovetto, nota sul suo canale youtube come Violetta Rocks, che per l’occasione ha firmato anche il soggetto e, insieme a Josella di Porto e Tommaso Santi, la sceneggiatura è un film con cui Solaria Film, in questa occasione insieme a Minerva Pictures, continua nel proprio impegno volto a produrre cinema per ragazzi di qualità, come fatto in precedenza proprio con GlassBoy di Samuele Rossi.

Un progetto come “Il migliore dei mali” rappresenta una proposta moderna e sperimentale – ha dichiarato Anton Giulio Grande – Commissario Straordinario della Calabria Film Commission. La tematica giovanile, con un giovanissimo cast, la scelta di luoghi cittadini, con altri scenari naturali della Calabria, particolari allestimenti e l’utilizzo di professionalità della nostra regione, sono elementi molto positivi per la nuova scena cinematografica che va costruendosi nel territorio calabrese. Salutiamo con positività – ha concluso Grande – la regia di Violetta Rovetto che si sta approcciando al cinema con entusiasmo e nuova creatività.

Protagonista delle riprese è stata in particolare la provincia di Cosenza a partire da Torremezzo di Falconara, piccolo abitato a vocazione turistica affacciato sul mar Tirreno unica frazione del comune di Falconara Albanese. Le riprese poi, sempre all’interno della stessa provincia, si sono spostate nella nota località turistica montana di Camigliatello Silano, rinomato borgo della Sila Grande e una delle perle dell’entroterra della regione. La Regione Calabria è stata infine ancora set del film a Cosenza, nota anche come la città dei Bruzi, di antichissime origini in cui storia, tradizioni e modernità si fondono alla perfezione.

Il migliore dei mali, che per un paio di giorni una volta lasciata la Calabria giungerà per le riprese nella Regione Molise con il capoluogo Campobasso e la sua provincia.

La storia è ambientata sul finire degli Anni ’90 nell’Italia del Sud e vede protagonisti cinque ragazzini alle prese con la scomparsa di un cane; sullo sfondo, incombente, un’industria chimica, la Termaranto, fonte di sostentamento della maggioranza della popolazione e piena di verità celate. Le sue esalazioni tossiche oltre ad aver portato via qualcosa ai ragazzi sembrano anche aver “donato” loro qualcosa in cambio. Un’avventura tra giallo e fantastico dove i misteriosi avvenimenti che si verificano attorno ai ragazzini e alla cittadina li porteranno a scontrarsi con “il migliore dei mali”.

Il film è liberamente tratto dalla miniserie “Il migliore dei mali”, scritta dalla stessa Violetta Rovetto, intensa graphic novel pubblicata nel 2019 da Shockdom che ha portato nel panorama fumettistico italiano un’opera diversa dalle altre e per nulla scontata con tematiche caratterizzate anche dal forte impatto sociale.

In questa storia – sottolinea la regista e sceneggiatrice Violetta Rovetto – vorrei raccontare una forma di riscatto e la capacità di adattamento a un destino avverso. Il riscatto di chi viene al mondo in un contesto sul quale non ha controllo e verso cui è impotente. Un contesto in cui perdi gli affetti in un’età precoce e paghi sulla tua pelle una diversità che non è stata una scelta. Le tematiche affrontate ne “Il migliore dei mali” sono attuali perché raccontano un contesto che viviamo e affrontano le domande che tutti ci poniamo.

“Il migliore dei mali” è un’opera che si propone di avere un sottotesto in grado di suscitare interrogativi sul futuro, sulla natura, sui conflitti, le diversità, la perdita e il sacrificio e che, come ribadisce la stessa Rovetto, parli a un pubblico molto giovane, ma con più livelli di lettura, inserendolo in un contesto Anni ’90, godibile anche da un pubblico più adulto.

Nel cast del film accanto ad attori molto noti e affermati come Massimo Wertmüller, Pietro Ragusa e Annalisa Insardà un gruppo di giovani promesse della scena cinematografica italiana tra cui Giuseppe Pallone (Summer Limited Edition), Andrea Arru (Glassboy, Calibro 9, Di4ri), Riccardo Antonaci (Grosso guaio all’Esquilino: la leggenda del Kung Fu), Giorgia Piancatelli, Niccolò Bizzoco, Matteo Ferrara.

Dietro alla macchina da presa a coprire quasi tutti i ruoli tecnici e artistici una squadra prevalentemente al femminile che potrà così contare, oltre alla regista, sulla sceneggiatrice Josella Porto, la fotografia di Marina Kissopoulos, il montaggio di Natascia Di Vito, i costumi di Sabrina Beretta e Fabrizia Migliarotti, la musica di Ginevra Nervi e Tecla Zorzi.

Il film – prodotto da Solaria Film e Minerva Pictures in coproduzione con Arsmedia, Agresywna banda e Jaka Produkcija, in collaborazione con Rai Cinema – è realizzato con il sostegno di Calabria Film Commission – Regione Calabria, con l’intervento finanziato con le risorse Psc della Regione Molise, e la collaborazione di Regione Lazio. (rrm)

Calabria film commission e Anica academy ets insieme per Creare storie

La Calabria film commission e Anica academy ets hanno dato vita ad una partnership, annunciata nel corso della conferenza stampa che si è svolta durante l’80ma Mostra d’Arte Internazionale Cinematografica di Venezia che prevede, tra le iniziative in programma, anche un contributo a due studenti calabresi per accedere gratuitamente al corso Creare Storie 2023/2024 dell’Academy. La scadenza delle iscrizioni è stata prorogata ad hoc per i giovani della Calabria ed è prevista per il 7 novembre 2023.

Si tratta di un corso di formazione interdisciplinare, che avrà inizio il prossimo 13 Novembre e che si rivolge a diplomati dai 18 ai 25 anni, per rispondere alla richiesta del mercato di giovani talenti capaci di pensare e sviluppare progetti audiovisivi in grado di innovare le forme del racconto contemporaneo.

Il cinema, la serialità, il documentario, l’animazione, sono forme di racconto che seguono logiche e prassi proprie del mondo audiovisivo, generando prodotti contemporaneamente culturali e industriali. Si tratta di un lavoro creativo, individuale e collettivo, sottoposto ad un processo di continua trasformazione, in cui ogni fase interviene nell’altra senza soluzione di continuità e in cui tutti i professionisti dialogano in uno scambio continuo. Non è possibile pensare alla scrittura senza la produzione, e a questa senza la distribuzione, che è a sua volta connessa con il marketing. Tutto si muove come una catena, e ogni anello è indispensabile per il perfetto funzionamento del meccanismo. Così Creare storie, dando seguito a questa premessa fondamentale, offre un percorso innovativo, pensato con una struttura modulare integrata e interdisciplinare.

Ogni allievo sarà messo nella condizione di conoscere e studiare da vicino tutte le fasi del processo, a prescindere dalla propria specializzazione futura, individuando in questo modo la propria strada e riuscendo a realizzare lavori originali e di successo. La classe seguirà un programma comune di scoperta della filiera, cui si accompagneranno momenti di approfondimento e laboratori. A questo si aggiungeranno masterclass condotte da professionisti del settore, italiani e stranieri, in modo da moltiplicare i processi di apprendimento e favorire la definizione del proprio ambito di specializzazione. Tutta la formazione si baserà su un approccio learning by doing, per stabilire un dialogo tra il pensiero e la pratica, e ogni studente lavorerà ad un Project Work che permetterà di sviluppare collettivamente dei progetti collegati alle singole aree di interesse.

Creare storie insegna come si costruisce un personaggio e cosa è un arco di trasformazione. Il protagonista, l’antagonista, il mentore. La scrittura di una log line efficace, cosa è una bibbia e come si pensa un pitch. Come si articola il linguaggio audiovisivo e le differenze tra scripted e unscripted. La differenza tra high concept e low concept. Cosa è un produttore e che ruolo ha il post-production supervisor. L’architettura del sistema di finanziamento pubblico, l’intervento dei capitali privati. In cosa consiste il diritto morale d’autore. Cosa è un Broadcast e come gli effetti digitali possano decidere una location ma anche un sistema di finanziamento. Come un genere cinematografico guidi la destinazione di un prodotto e ne definisca il target. Come si impostano un piano finanziario, un piano di lavorazione, una strategia di marketing o in che modo una scelta distributiva possa indirizzare le linee editoriali trasformando tutta la catena di sviluppo. Insegneremo a pensare, progettare e sviluppare film e serie. Si testeranno sul campo gli insegnamenti acquisiti attraverso un Project Work collettivo.

I temi che saranno sviluppati saranno: Sistema e Quadro Normativo – Analisi del settore audiovisivo e cinematografico. Comprendere le coordinate per orientarsi nel mercato nazionale ed internazionale e le basi della legislazione di riferimento (Italiana e Europea); Scrittura e Sviluppo Editoriale – L’ideazione di un progetto audiovisivo (film, serie, documentario). Come scrivere e sviluppare una propria idea. I nuovi formati e linguaggi: animazione, videogiochi, Vr, Cross-media; Produzione – Il processo produttivo all’interno della filiera. Il ruolo del produttore, il line-producer, il responsabile amministrativo. L’acquisizione di strumenti finanziari e organizzativi per guidare un processo; Post-Produzione e Vfx – Le fasi della post produzione ed il ruolo del produttore e supervisore VFX. Tecnologia e multimedialità: animazione, effetti visivi e Vr; Distribuzione e Diffusione – Come gestire il prodotto audiovisivo: analisi del mercato di riferimento, analisi del pubblico, targhettizzazione del prodotto. Il rapporto con la sala e i mercati internazionali; Comunicazione e Marketing – Comunicare con il pubblico. L’individuazione del target e del benchmark. Il piano di comunicazione: la scelta dei canali e le strategie di coinvolgimento; Storia e Linguaggio – Storia del cinema dalle origini ad oggi. Stili cinematografici e principi di estetica del cinema. Trasformazione e evoluzione del linguaggio in relazione alla trasformazione e evoluzione della tecnologia.

Creare storie ha una durata di circa 8 mesi a partire da novembre 2023 a giugno 2024. Il corso prevede una frequenza obbligatoria dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.30 (venerdi solo mattina). Le lezioni saranno in presenza presso la sede di Anica academy ets in via Regina Margherita, 286 – Roma. Agli studenti che a fine corso avranno frequentato almeno l’80% per cento delle ore complessive di lezione, verrà rilasciato un attestato di partecipazione. (rcz)

Al “Mia” di Roma la Calabria Film Commission presenta i bandi

Al Mercato Internazionale Audiovisivo di Roma, la Calabria Film Commission ha presentato i bandi 2023 e il report delle attività 2017-2022.

All’evento, svoltosi al Cinema Barberini, hanno partecipato Anton Giulio Grande, Giampaolo Calabrese e Luca Ardenti per la Calabria Film Commission e Angela Tibaldi, quale vicepresidente Pts Spa.

Nello specifico, è stato presentato l’avviso pubblico relativo al sostegno alle produzioni di opere cinematografiche e audiovisive in Calabria, a cui sarà destinata una dotazione di 5 milioni di euro per la realizzazione di lungometraggi, fiction, serie tv e cortometraggi. Altro bando illustrato è stato quello sul “sostegno allo sviluppo”, con una dotazione finanziaria di 240.000 euro, volto a sostenere la creazione di opere cinematografiche, seriali e non seriali, ambientate in Calabria. Questa misura, per la prima volta adottata in ambito regionale, vuole raccogliere storie per contribuire ad una narrazione contemporanea ed innovativa della Calabria.

L’appuntamento di Palazzo Barberini è stata anche l’occasione per presentare il “Report delle attività 2017-2020” elaborato dalla società PTS Spa: uno studio accurato sulle ricadute economiche ed occupazionali originate dalle azioni della Fondazione nelle annualità che vanno dal 2017 al 2020, cui seguirà la fase di analisi relativa al periodo 2021-2023.

I dati, evidenziati dallo studio, illustrano un effetto moltiplicatore sul resto dell’economia nazionale di 2,53 in termini di produzione, di 2,40 in termini di valore aggiunto e di 2,23 in termini di occupazione, e introducono le nuove progettualità della Fondazione, a testimonianza dell’importanza che il comparto audiovisivo regionale è destinato a ricoprire nel futuro sviluppo della Calabria. (rrm)



Grande (Calabria Film Commission): Serve strategia cine-turistica per valorizzare patrimonio calabrese

Serve «investire sulla comunicazione e promozione interna ed esterna della nostra bellezza turistico-culturale», oltre che una strategica «declinazione cinematografica e quindi cine-turistica di una diversa valorizzazione di questo considerevole patrimonio identitario e distintivo condiviso con tutti gli altri territori della Calabria Straordinaria, quella appunto non ordinaria, inedita e inesplorata». È quanto ha dichiarato Anton Giulio Grande, commissario della Calabria Film Commission in visita a Corigliano Rossano.

Ad accompagnarlo in visita per i corsi e tra i celebri, numerosi palazzi gentilizi della Città d’Arte sono stati Lenin Montesanto, Program Manager della Cabina di Regia regionale sui Mid e Nicola Cherubini, il cui omonimo Palazzo nel cuore del Centro Storico di Rossano, nella rete delle dimore storiche italiane (ADSI), è diventato negli ultimi anni una delle espressioni più ricercate dal turismo internazionale di lusso.

Dal Codex Purpureus Rossanensis, il più antico manoscritto onciale greco (del V – VII secolo) sulla vita di Cristo, l’unico ad essere musealizzato ed al cui interno sono presenti la più antica rappresentazione de L’Ultima Cena, più attendibile di quella ben più famosa di Leonardo da Vinci, il più antico notturno della storia dell’arte cristiana, il più antico ciclo di miniature sulla vita di Cristo rimasto in un manoscritto greco, la più antiche rappresentazioni di un’aula di tribunale e la più antica rappresentazione dei Quattro Evangelisti; a San Nilo, ultimo santo prima dello Scisma tra Oriente ed Occidente; da Giovanbattista Palatino, il calligrafo più celebre del Rinascimento, autore del manuale di scrittura più stampato della storia al quale è dedicato uno dei caratteri più usati al mondo, il Palatino appunto; da Papa Urbano VII protagonista del pontificato più breve della storia della Chiesa a l’Abbazia di Santa Maria del Patire, lo scriptorium più importante e ricco del periodo normanno. Sono le icone dell’importante patrimonio storico, culturale e architettonico di Corigliano Rossano che hanno tutto il potenziale non solo dal punto di vista culturale e artistico, ma anche per quello di marketing territoriale.

Nel corso del suo tour, che nel pomeriggio ha toccato anche il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico (anch’esso un MID) , il presidente Grande ha avuto modo di incontrare, visitando la prestigiosa sede del Vescovado di Rossano-Cariati e la Cattedrale dell’Achiropita, anche l’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, esprimendo grande apprezzamento per la qualità artistica in generale e per l’eleganza dei restauri dell’Episcopio e del Museo Diocesano che hanno letteralmente catturato ed affascinato il titolare della Calabria Film Commission.

Parole di gratitudine per la professionalità dimostrata Grande ha avuto anche per Don Domenico Simari che lo ha accompagnato per le sale dell’Episcopio e per lo staff della cooperativa che gestisce il Museo del Codex, complimentandosi con il direttore ed il vice direttore della struttura, Don Pino Straface e Cecilia Perri.

«Serve – ha scandito Lenin Montesanto, apprezzando la grande sensibilità dimostrata dal Presidente Grande – una rottura epistemologica, sana e sexy direbbe Giorgio Armani nella rilettura turistica di destinazioni che seppur facilmente situabili sulle mappe geografiche non lo sono altrettanto su quelle delle più recondite motivazioni al viaggio del turista internazionale ed alla scoperta di se stessi attraverso i territori ospitanti».

«È del resto esattamente questo l’imbocco alchemico e vincente intrapreso con orgoglio e con audacia dalla Regione Calabria col progetto Calabria Straordinaria di cui i MID sono il cuore e che disegnano come mai è stato fatto prima un autentico scrigno di lusso per una nuova epica del Grand Tour in chiave post moderna. È, questa – ha concluso Montesanto con le parole del Presidente della Regione Roberto Occhiuto – quella Calabria che l’Italia, l’Europa e il mondo ancora non si aspettano». (rcs)

La Calabria Film Commission presenta il bando Produzioni e attività di formazione

Per il secondo anno consecutivo, la Calabria Film Commission, rappresentata dal commissario Anton Giulio Grande, ha presentato alla Mostra d’Arte cinematografica di Venezia presso lo spazio di Cinecittà dell’Italian Pavilion, il Bando Produzioni 2023.

Si tratta di una misura a sostegno delle produzioni audiovisive che candideranno opere cinematografiche intenzionate a  utilizzare i luoghi naturali, i paesaggi e i contesti contemporanei calabresi per i propri ciak. Ad illustrare l’azione, che è anche un importante attrattore di investimenti per il comparto turistico, il Commissario Grande e il Direttore Luciano Vigna.   L’Avviso pubblico presenta diverse linee di intervento e prevede il finanziamento di film/lungometraggi, fiction, serie tv con stanziamenti da 500 a 300 mila euro, a seconda della categoria, e cortometraggi con un finanziamento di 25 mila euro.

L’avviso è in preinformazione sul sito della Fondazione all’indirizzo www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/avviso-pubblico-produzioni-2023, dove sarà possibile trovare tutte le info utili per partecipare alla call.

Tra i criteri distintivi si evidenzia la “valorizzazione dell’identità regionale nella sua dimensione contemporanea, attraverso narrazioni, luoghi e scenari capaci di veicolare l’attuale immagine della regione”.

Durante l’incontro, poi, spazio alle attività di Formazione professionale. Al tavolo dei relatori Francesco Rutelli, Presidente di Anica Academy Ets, che ha illustrato l’accordo siglato nei mesi scorsi con la Calabria Film commission per l’avvio di Corsi di formazione mirati alle professionalità del cinema che saranno realizzati in Calabria e a Roma. Previste anche borse di studio per i giovani calabresi nei prestigiosi Master dell’Anica. Produzione e Formazione, dunque, per la prima volta dunque viaggeranno insieme. (rrm)

Mostra di Venezia, il primo appuntamento per la Calabria Film Commission

È con il film Con al grazia di un Dio, che si aprono gli appuntamenti alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia per la Calabria Film Commission. il Film sarà presentato nell’ ambito delle Giornate degli Autori, nella sezione “Notti Veneziane”, alle 21 nella Sala Laguna. 

Di genere drammatico, diretto da Alessandro Roia e patrocinato dalla Calabria Film Commission, il film è prodotto da Bartleby Film e Rai Cinema. Alcune immagini del lavoro cinematografico si sono svolte nell’incantevole scenario di Caminia, nel Catanzarese, evidenziando la suggestione del paesaggio e l’incantevole bellezza del mare di Calabria. 

Tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del migliore amico della sua giovinezza, Luca ritrova i vecchi compagni di un tempo. Tutti sembrano convinti che quella morte sia l’esito scontato di una vita di eccessi. Tutti tranne Luca, che vuole vederci chiaro, indagare, capire. Scavando nella memoria, e in una città cambiata almeno quanto lui, lascerà riaffiorare fantasmi e verità che sembravano sepolte, insieme alla propria vera natura, che pensava di aver domato per sempre. (rrm)

La Calabria Film Commission all80esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia

La Calabria Film Commission sarà all’80esima Mostra d’Arte cinematografica di Venezia.

Film, documentari e presentazioni promosse e sostenute dalla Fondazione scandiranno la partecipazione all’importante evento cinematografico internazionale a partire dal 4 settembre.

Alle ore 21 proiezione de “Con la grazia di un Dio per la regia di Alessandro Roia. L’appuntamento rientra nelle Giornate degli Autori, sezione Notti Veneziane. Prodotto da Bartleby Film e Rai Cinena, con il patrocinio della Calabria Film Commission. Alcune immagini del lavoro cinematografico sono state girate in Calabria, sulla costa catanzarese, fra le bellezze di Caminia. Nel cast: Tommaso Ragno, Maya Sansa, Sergio Romano, Ahmed  Hafiene, Roberta Mattei, Aldo Ottobrino

Il 6 settembre, nella sezione Notti Veneziane, sarà presentato in anteprima mondiale il documentario Semidei, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità – in occasione delle celebrazioni dedicate al 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta. Il lavoro è scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo

Il 7 settembre, negli spazi dell’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, si terrà la presentazione del Bando Produzioni 2023-Le opportunità per il cinema e l’audiovisivo in Calabria.

L’8 settembrealle ore 19, presso l’Hotel Centurion di Venezia, in programma il Premio Fondazione Mimmo Rotella, uno dei più prestigiosi eventi collaterali della Mostra del Cinema di Venezia giunto alla XXII edizione, nato per volontà del grande artista calabrese Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006), e incentrato sulla relazione tra i linguaggi del Cinema e dell’Arte. (rrm)

Il documentario sui Bronzi “Semidei” sbarca al lido di Venezia

Prevista per mercoledì 6 settembre la proiezione del documentario “Semidei”, di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.

Il documentario “Semidei”, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar Mediawan, realizzato con il sostegno della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione, formazione e pari opportunità e Fondazione Calabria film commission, in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, per la regia di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta sarà presentato in anteprima mondiale alla 20a edizione delle Giornate degli Autori nella sezione “Notti Veneziane”.

“Semidei”, documentario di Fabio Mollo (Il sud è niente, Il padre d’Italia, Anni da cane) e Alessandra Cataleta (La vita che mi diedi. Storia e gesta di Anna Cuticchio, Pupara) scritto da Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo, ripercorre mezzo secolo di Storia raccontando la vicenda dei due misteriosi guerrieri che riemersero dal mare di Riace nel 1972, dopo duemila anni passati sott’acqua. Attraverso interviste, documenti inediti, testimonianze dirette e il racconto di un presente in tumulto, i due cineasti accompagnano lo spettatore in un viaggio nel nostro passato e futuro. Perché i Bronzi di Riace incarnano i desideri di futuro, di pace e di bellezza che animano da sempre il genere umano. (rcz)