Calabria Film Commission, a Reggio presentato il film “Buio come il cuore”

Al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria è stato presentato il film Buio come il cuore, diretto da Marco De Luca e che si sta  girando in Calabria da alcune settimane.

Prodotto da Blue Film Srl, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission e del Mic, il film è stato scritto dallo stesso Marco De Luca e Claudio Masenza e si rifà ai noir della Hollywood classica, con accenni a quelli italiani e francesi degli anni ’70 e ’80, e raccontato con il ritmo di un thriller moderno.

Presenti alla conferenza stampa, oltre ai rappresentanti delle Istituzioni e della Calabria Film Commission, il regista, insieme agli interpreti: Elisabetta Pellini, protagonista nel ruolo di Anna, donna perseguitata da un drammatico passato; Antonio Grosso, nei panni Giulio Conti, il marito di Anna; Antonietta Bello, che interpreta Daniela, l’ambigua amica della protagonista; Stefano Gianino, nel ruolo di Fabio, fotografo di scena e amante della protagonista; Gabriele Rossi, fratello di Daniela; Costantino Comito, che interpreta il Commissario; e Stefania Casini, protagonista di un cameo, così come Luc Merenda.

«Siamo felici di poter accogliere una nuova straordinaria occasione che ci consente attraverso una pellicola cinematografica di mettere in mostra le tante bellezze della nostra città», ha affermato a margine della presentazione il sindaco facente funzioni Carmelo Versace.

«Sentire il regista e la troupe così soddisfatti di ciò che hanno trovato a Reggio e sul territorio metropolitano – ha aggiunto Versace – è certamente un motivo di orgoglio per noi. Ringrazio la produzione per aver scelto di girare il film sul nostro territorio e naturalmente la Film Commission ed il suo Commissario Anton Giulio Grande per l’attenzione che stanno dimostrando in un settore che può risultare fondamentale per la promozione territoriale».

«Come Città Metropolitana – ha proseguito – stiamo investendo molto in questo ambito e ci fa piacere che sempre più produzioni, questa è la terza in poche settimane, decidano di scegliere come location il nostro territorio, per realizzare film e serie tv che portano le immagini della nostra città agli occhi del grande pubblico italiano ed internazionale».

Soddisfatto anche il Consigliere metropolitano delegato Giovanni Latella.

«Oggi presentiamo il prodotto delle riprese realizzate dalla troupe nell’ultimo mese nella nostra città – ha detto –. Un film che avrà il merito di mettere in vetrina gli splendidi scenari che la caratterizzano, a partire dal Lungomare Falcomatà ma anche gli interni dei nostri Palazzi istituzionali o del Teatro Cilea. Un’occasione per mostrare le bellezze del nostro territorio ad un pubblico sempre più vasto ma anche per far conoscere la città e le sue ambientazioni agli addetti ai lavori del circuito cinematografico che potranno utilizzarla in futuro come set per future produzioni».

«È un settore che, dopo lo stop forzato della pandemia covid – ha concluso – ha cominciato di nuovo ad espandersi. Ed in questo senso riteniamo importante che Reggio possa esprimere pienamente le sue potenzialità, generando importanti ricadute occupazionali e commerciali sul nostro territorio». (rrc)

L’avviso di Calabria Film Commission per realizzare Festival Cinematografici e audiovisivi

È in preinformazione, infatti, da oggi sul sito https://www.calabriafilmcommission.it/bandi-avvisi/preinformazione-avviso-festival-2023 l’avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival cinematografici ed audiovisivi in Calabria nel 2023. Si tratta di un intervento che la Fondazione Calabria film commission ripete dopo l’esperienza dello scorso anno che ha prodotto una lunga sequenza di eventi di diversa proposta culturale, 13 festival e 6 rassegne cinematografiche lungo il territorio della Calabria.

Eventi che, iniziati in estate, si sono conclusi positivamente lo scorso mese di dicembre.  L’avviso ha una dotazione finanziaria complessiva di 600.000 euro, a valere sul Piano di azione e coesione della Regione Calabria, per la categoria festival e rassegne cinematografiche e audiovisive. (rcz)

GERACE (RC) – L’8 marzo la Calabria Film Commission presenta “Il mio posto è qui”

L’8 marzo, a Gerace, alle 11, al Comune, sarà presentato il film Il mio posto è qui, prodotto da Orisa Produzioni e finanziato dalla Calabria Film Commission.

Alla conferenza stampa parteciperanno i co-registi Cristiano Bortone e Daniela Porto, i protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi, il sindaco di Gerace Giuseppe Pizzimenti e il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

Alla conferenza stampa seguirà un tour delle location del film (con la ricostruzione delle ambientazioni degli anni ’40) e pranzo a base di prodotti locali. (rrc) 

Calabria Film Commission: Presentato il film “Runner”

È stato presentato, a Gasperina, il film Runner, prodotto da Camaleo, distribuito da Plaion Pictures e finanziato dalla Calabria Film Commission.

 Il lungometraggio è un action thriller con protagonista Lisa, una ragazza che sogna il mondo del cinema da quando era bambina. Un film adrenalinico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo e narrato in tempo reale. 

Presenti all’incontro con la stampa il regista Nicola Barnaba, i protagonisti Matilde Gioli e Francesco Montanari, il produttore Roberto Cipullo, Frida Romano, Film marketing director Plaion Pictures e il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, che ha definito Runner un «film di livello, un action thriller, che apre opportunità di offrire una vetrina internazionale alla Calabria. Regista e cast garantiscono alta qualità, con un altro dato per noi fondamentale: il lavoro, qui a Gasperina, di tanti attori calabresi e professionisti sul set, che contribuiscono alla buona riuscita del film».  

«Abbiamo cercato di affrontare questo lungometraggio come un omaggio a quei film che sono ormai pietre miliari del cinema d’azione», ha dichiarato il regista Nicola Barnaba, presentando “Runner”.

«È sempre una gioia per un’attrice ricevere la proposta di un ruolo principale, per di più con un film come questo che parla del mondo del cinema e il mestiere del runner mi ha sempre interessato», ha affermato Matilde Gioli. 

«Ho sempre visto i film action ma non li ho mai fatti – ha  sottolineato Francesco Montanari –. Fortunatamente qui il grosso della fatica fisica la fa Matilde». 

«Sono molto contento di tornare a girare in Calabria – ha aggiunto il produttore Roberto Cipullo – e ringrazio la Calabria Film Commission che ci ha accolto con entusiasmo». (rcz) 

 

Calabria Film Commission: The Good Mothers vince l’Orso d’oro al Festival internazionale di Berlino

La serie The Good Mothers, prodotta da Juliette HowellTessa RossHarriet Spencer e finanziata dalla Calabria Film Commission ha vinto l’Orso d’oro al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

The Good Mothers è stata girata per 6 settimane in Calabria, anche con attori e professionisti calabresi che hanno lavorato sul set, dimostrando una sempre più qualificata professionalità.

Quello che serve al cinema italiano per continuare a girare in Calabria. Le riprese sono state effettuate tra Reggio Calabria, Palmi e Fiumara: e proprio sulle location si è soffermata la giuria del premio (composta da Mette Heeno, André Holland e Danna Stern), nelle motivazioni, affermando che «la bella fotografia, la scenografia e le location hanno contribuito alla sensazione ultra realistica della serie – che è giusto, considerando che è basato su fatti veri, e su personaggi della vita reale – le donne coraggiose che hanno resistito a decenni di oppressione e misoginia e che hanno contribuito a far crollare la mafia calabrese».

La giuria ha, inoltre, così motivato la decisione: «The Good Mothers ci hanno catturato con i loro personaggi a più livelli, trattati con cura e lasciati evolvere sotto i nostri occhi. Eravamo commossi, ansiosi e, a volte, senza fiato. I creatori della serie sono stati meticolosi nel ricreare un mondo autentico e dettagliato, presentato da un cast stellare, con performance che hanno fatto battere i nostri cuori».

Basata sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, adattato per lo schermo da Stephen Butchard, “The Good Mothers” è diretta da Julian Jarrold ed Elisa Amoruso e vede nel cast Gaia Girace, Barbara Chichiarelli, Valentina Bellè, Micaela Ramazzotti, Simona Distefano, Francesco Colella, Andrea Dodero(rrm)

 

A Berlino applausi per la serie Disney + “The Good Mothers”: È sostenuta da Calabria Film Commission

Al Festival Internazionale di Berlino ha riscosso applausi la prima di The Good Mothers, la serie di Disney + prodotta da Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, e realizzata con il sostegno della Calabria Film Commission.

The Good Mothers sarà disponibile su Disney+ a partire dal 5 aprile. 

Basata sul bestseller omonimo del giornalista Alex Perry, adattato da Stephen Butchard, la serie è incentrata sulla storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei clan della ‘Ndrangheta, e di una giovane e brillante pm, Anna Colace, che lavora per distruggerla dall’interno, portando avanti l’intuizione di attaccarla facendo leva sulle sue donne che si ribellano, combattendo contro le loro stesse famiglie.

Ieri sera, prima della proiezione, il red carpet del Festival ha visto la presenza delle attrici Gaia Girace, Valentina Bellè, Micaela Ramazzotti, Simona Distefano (interpreti della serie insieme a Barbara Chichiarelli, Francesco Colella e Andrea Dodero), dei registi Julian Jarrold ed Elisa Amoruso e dello sceneggiatore Stephen Butchard. Grande accoglienza per il cast, che, alla fine della proiezione, ha partecipato al dibattito con il pubblico, raccontando la propria esperienza sul set. (rrm)

A Reggio al via le riprese della serie “Le avventure di Carlo Monterossi 2”

Lunedì 20 febbraio a Reggio Calabria partiranno le riprese della serie Le avventure di Carlo Monterossi 2. La serie è prodotta da Palomar e sostenuta dalla Calabria Film Commission e vede protagonista Fabrizio Bentivoglio.

A dirigere la seconda stagione de “Le avventure di Carlo Monterossi” sarà Roan Johnson, regista, tra l’altro, della prima stagione e della serie di successo “I Delitti del BarLume” (prodotto sempre da Palomar), che lo scorso gennaio ha raggiunto il traguardo delle dieci stagioni. (rrc)

BIT: bilancio positivo, oltre 500 “Buyer” di turismo allo stand Calabria

Chiude con un bilancio più che positivo la partecipazione della Regione Calabria all’edizione 2023 della Borsa Internazionale del turismo. di Milano. Sono stati oltre 500 i buyer provenienti da 54 Paesi presenti nello stand della Calabria. Turismo sostenibile, responsabile e “lento” sono stati, in particolare, i temi rappresentativi di questa 15° edizione.

La Calabria a BIT Milano 2023 è stata rappresentata da ben 12 tour operator, 14 strutture ricettive, 4 associazioni, 3 consorzi di imprese turistiche e un desk condiviso con associazioni locali, Pro loco e Comuni all’interno dello spazio espositivo anche quest’anno ecosostenibile, coerente con l’offerta turistica della Regione. Le ultime due giornate sono state ricche di eventi molto seguiti.

«La presenza della Calabria alla Bit di Milano – ha sottolineato il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto – è stata una grande occasione per farci conoscere e per farci apprezzare al meglio. Abbiamo presentato la nostra veste migliore a tantissimi buyer internazionali e operatori del turismo, spiegando anche come la Regione stia implementando la gestione dei trasporti aerei e sviluppando tutta una serie di incentivi per gli imprenditori turistici, sostenendoli attraverso nuovi bandi per la riqualificazione delle strutture alberghiere e dunque della ricettività.

«Questi tre giorni alla Borsa del Turismo di Milano – ha aggiunto il governatore della Calabria – sono stati utilissimi. Vogliamo rilanciare il turismo calabrese e farlo diventare uno degli asset principali della nostra Regione. Ringrazio tutti gli operatori calabresi che ci hanno accompagnato in questo straordinario evento internazionale, raccontando in maniera puntuale un’altra Calabria, che nonostante i suoi problemi, è uno scrigno di bellezza che vuole sempre di più affermarsi».

Nelle ultime due giornate in “Calabria Straordinaria” si è parlato di Parchi e Aree Marine della Calabria con alcuni rappresentanti dei Parchi Nazionali, del Parco Regionale delle Serre e delle Aree Marine. Alla scoperta della natura, delle attività outdoor, del turismo lento e delle esperienze autentiche. Poi spazio alle tradizioni con il Road Movie turistico del territorio ed in particolare la presentazione del videoclip prodotto da Planet Multimedia e realizzato da Calabria Film Commission per il progetto Terra dei Padri, con regia di Giovanni Battista Origo.

Un road movie turistico che racconta il ritorno in Calabria dagli Stati Uniti, del personaggio immaginario Zack Talarico. A seguire poi la discussione sul tema del turismo delle radici con la partecipazione di Tullio Romita, docente di Scienze Turistiche all’Università della Calabria, la producer Federica Bertoni, l’attore Rodolfo Castagna e Mimmo Cavallaro, musicista ed autore delle musiche del video che al termine dell’evento si è cimentato in un emozionante showcase.

A conclusione della giornata di lunedì un interessante momento di approfondimento sulla Calabria dei Fumetti e gli itinerari turistici raccontati attraverso i fumetti. Da Dylan Dog a Martin Mystere fino alle illustrazioni de I misteri di Calabria. In collaborazione con il Museo del Fumetto di Cosenza. Ieri, ultima giornata di Bit, sono stati due gli eventi che si sono svolti nello stand di “Calabria Straordinaria”.

Il primo, un incontro a cura di Lonely Planet, sugli itinerari dalla Calabria per il Mondo ed a cui hanno preso parte Angelo Pittro direttore di Lonely Planet e Denis Falconieri autore di Lonely Planet.

Il secondo e conclusivo appuntamento della partecipazione della Calabria in Bit, una interessantissima discussione sul turismo lento che favorisce la riscoperta del territorio e la fruizione dei più bei Borghi di Calabria che ha visto la partecipazione di Pierachille Lanfranchi, Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Borghi più belli d’Italia, Simona Colotta, sindaco di Oriolo, Giuseppe Ranù, primo cittadino di Rocca Imperiale, Antonio Favoino, Assessore al Turismo di Rocca Imperiale e Vice coordinatore dei Borghi più belli di Calabria. Ed è stata anche l’occasione per presentare l’evento Festival Nazionale 2024 dei Borghi più belli d’Italia in programma sia ad Oriolo che a Rocca Imperiale.

Per tutte le giornate del programma di “Calabria Straordinaria” è stata apprezzatissima l’installazione permanente video “I cieli di Calabria”, ad opera di Calabria Film Commission che ha trasmesso un montaggio a ciclo continuo di alcuni video. Per la sezione 48 ore in Calabria (Lonely planet): Speciale mare, Costa tirrenica, Costa ionica, Parchi outdoor, Arte contemporanea; Per la sezione il turismo delle radici: L’Europa che danza, Spot Terra dei padri, Spot tratti dal corto Calabria Terra mia, Verso Sud; per la sezione Bronzi il video Bronzi 50; per la sezione Cinema e Paesaggi: We Train perfect location, Bella come il Cinema, itinerario tra i Festival realizzati da Calabria Film Commission. (rrm)

Fino al 25 gennaio a Tortora e Praia a Mare le riprese della serie “Bologna Brigante”

Fino a mercoledì 25 gennaio, a Tortora e a Praia a Mare si terranno le riprese della serie Bologna Brigante, scritta e diretta da Giuseppe Martone Junior e prodotta da Tiro production con il sostegno della Regione Emilia Romagna e il supporto di Emilia-Romagna Film Commission e Calabria Film Commission.

La serie tv racconta la città di Bologna e i suoi abitanti. Le vicende si sviluppano in un intreccio di storie, che comprende anche il viaggio di giovane ragazzo calabrese trasferitosi a Bologna per dare fine a una vecchia vicenda familiare, che nasce da una storia riguardante il fenomeno del brigantaggio, realmente accaduta in Calabria all’inizio del 1900. 

Al termine delle riprese, alle 17,30, a Tortora, si terrà la conferenza stampa per presentare la serie.

Saranno presenti il sindaco di Tortora, Antonio Iorio, il Commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, e l’assessore al turismo, sport e spettacolo, Dorisa Grimaldi, oltre al regista Giuseppe Martone Junior, il produttore e compositore Michele Maccaferri, gli attori Dario De Luca e Andrea Marozzo e la costumista Marianna Pellino(rrm)

ARTE E CULTURA ATTRATTORI DI TURISMO:
SERVONO RISORSE UMANE E FINANZIARIE

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Arte, cultura e cinema. Sono i tre ingredienti fondamentali su cui la Calabria può puntare per il rilancio del turismo. D’altronde la Calabria, come è stato più volte ribadito, è ricca di arte, luoghi d’arte e, sopratutto, di luoghi che si prestano a essere set naturali per tantissimi film.

Cosa che è già avvenuta con numerosi film, tra cui si deve ricordare quello sull’abate Gioacchino da Fiore, dal titolo Il Monaco che vinse l’Apocalisse con la regia di Jordan River e prodotto dalla Delta Star Pictures, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Calabria Film Commission. Il film, infatti, è stato girato – oltre che a Cinecittà e in diverse location del Lazio – al Castello di Oriolo, al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, nel canyon di Civita, nelle piccole ‘Dolomiti’ di Frascineto, al fiume di San Sosti nel Parco Nazionale del Pollino, sull’antico ponte di Annibale di Scigliano, nella Cattedrale di Cosenza, ai Calanchi di Cutro, alle grotte di Pietrapaola e Zungri e, ovviamente, a San Giovanni in Fiore.

Un film dunque, che farà vedere a tutto il mondo le bellezze naturali della Calabria e, chissà, magari farà venire voglia di arrivare in Calabria – aerei e treni permettendo – per ammirare dal vivo luoghi che hanno una lunga storia da raccontare non solo attraverso una pellicola. Il film sull’abate è solo un esempio, perché in realtà sono numerosi i film che sono stati girati in Calabria, come A Ciambra diretto da Jonas Carpignano, Una femmina di Francesco Costabile, Anime nere di Francesco Munzi, di cui alcune scene sono state girate nella Locride.

Insomma, la Calabria ha tutte le potenzialità per essere attrattiva per il circuito cinematografico e, sicuramente, la costruzione degli Studios di Lamezia Terme aiuteranno non poco su questo frangente. Lo ha detto anche il presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, in un’intervista a L’Altro Corriere Tv: «Come si può immaginare, gli Studios  sono un’opera importante che porrà la Calabria al centro di grandi produzioni e farà della nostra regione un laboratorio permanente».

«Stiamo raccogliendo adesioni e interesse da tutto il circuito cinematografico che conta e questo mi fa immaginare che la Calabria, proprio perché sa essere un set naturale, potrà avere grandi ricadute sul piano turistico dalla integrazione virtuosa tra arte, cultura e cinematografia».

Ma in Calabria non c’è solo il cinema, il mare e le montagne. Ci sono anche i Musei, custodi di inestimabili tesori archeologici che sono stati trovati e che ancora si possono rinvenire, vista la storia millenaria del territorio. A questo proposito, la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso, ha detto che «se dovessi iniziare a scavare, lo farei da Cosenza. Paradossalmente Cosenza da un punto di vista archeologico è poco conosciuta, ma questo per una questione di occupazione dello stesso sito nel corso del tempo. Il caso Cosenza è un caso di archeologia urbana, però mi piacerebbe molto approfondire gli studi. Cosenza necessita di una maggiore conoscenza».

Ma, tralasciando la parte archeologica, c’è un problema più grosso da affrontare, ossia quello del personale. «Noi abbiamo poco personale, ma facciamo i salti mortali. Poi ci sono anche i problemi di ordine finanziario: un museo non si mantiene con il biglietto d’ingresso», ha ribadito la Cerzoso.

Un concetto che è già stato affrontato anche da Calabria.Live, parlando della situazione precaria e di abbandono in cui si trova il Parco e Museo Archeologico di Monasterace, o dei pannelli informativi ormai sbiaditi dal sole al Museo e Parco Archeologico di Locri. Problematiche che nascono in primis dalla mancanza di fondi e, poi, da quella del personale. Anche il prezzo del biglietto sicuramente non aiuta. Far pagare 4 euro l’ingresso al Museo di Locri o a Monasterace significa sminuire il valore del Museo stesso, di chi ci lavora e di chi ha lavorato riportando alla luce i preziosi reperti che, oggi, tantissimi turisti – calabresi e non – possono ammirare. Così come fa storcere il naso pagare solo otto euro l’entrata al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la casa dei Bronzi di Riace che hanno celebrato i 50 anni dal loro ritrovamento, quando per entrare a Castel Sant’Angelo ne servono 15, e senza guida.

Fa irritare ancora di più che per visitare il meraviglioso Parco Archeologico di Sibari – che a quanto pare si spera di far diventare Patrimonio Unesco, così dice il sottosegretario Vittorio Sgarbi – si paghi soltanto cinque euro.

Non è possibile che, nel 2022, si parli di figli e figliastri per la cultura. Non si può parlare di musei di serie A e B. È sicuramente ingiustificata questa svalutazione dei Musei.

E fanno rabbia le parole del ministro della Cultura, Giuliano Sangiuliano che ha dichiarato: «se una cosa ha un valore, deve anche essere un po’ pagata». I reperti della Calabria, dunque, hanno un valore inferiore, dato che il biglietto si paga così poco?

C’è da dargli ragione, tuttavia, quando ha affermato, intervistato da Pietro Senaldi nel corso della kermesse milanese di Fdi,  che «se rendessimo gratuiti i musei sviliremmo il nostro patrimonio». Il patrimonio culturale si svilisce nel momento in cui alcuni Musei sono abbandonati dal Governo e dal Ministero stesso, lasciandoli in balìa di se stessi.

Fortunatamente, la Regione Calabria è venuta in soccorso della rete museale calabrese, stipulando lo scorso novembre una joint-venture” con l’Icom, il Comitato Italiano dell’International Council of Museums, la più qualificata associazione internazionale di settore.

L’obiettivo è chiaro: promuovere le strutture museali che, come ha evidenziato la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, hanno delle «enormi capacità attrattive».

«È chiaramente un nostro obiettivo – ha evidenziato Princi – quello di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale regionale, in una logica di partenariato con altri soggetti pubblici e privati, come in questo caso Icom, mediante nuovi approcci culturali volti ad ampliare la partecipazione dei cittadini e a rafforzare l’attrattività turistica degli istituti e luoghi della cultura a livello nazionale ed internazionale, concorrendo allo sviluppo economico del territorio».

Un obiettivo che non è irraggiungibile, anzi. Realizzabile, se si spendono bene le risorse nella regione e non altrove, se si fa una seria campagna di marketing del territorio e scegliendo bene gli “ambasciatori” che possono parlare e far scoprire al mondo le bellezze della Calabria.

Un esempio? Le tante celebrità che, dopo gli eventi a Reggio, hanno fatto visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, condividendo sui propri profili la foto con i Bronzi di Riace. Il risultato? Un boom di visualizzazioni. I Bronzi che compaiono ovunque. Immaginiamo la stessa cosa per tutti i luoghi e i tesori della Calabria. Il risultato sarà straordinario, come lo è la Calabria. (ams)