CASTROLIBERO (CS) – “Yes I start up” gratuito per gli investitori

Il Comune di Castrolibero procede a passo spedito nella costruzione della sua nuova veste di Borgo del Turismo lento e del Benessere, attraverso il progetto “Castrufrancu e i Bagni del Palazzotto. Il Borgo dei Saperi senza tempo”, finanziato con fondi del “Progetto strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’Offerta Turistica” della Regione Calabria, Programma Regionale Unitario 2014/2020, e avente ad oggetto la ristrutturazione di otto immobili storici del Comune stesso, da destinare ad attività sociali, culturali e di welfare diffuso.

Nei giorni scorsi si è infatti tenuto, su iniziativa dell’amministrazione comunale, un incontro cruciale che ha coinvolto attivamente una parte della cittadinanza, con l’obiettivo di creare una stretta sinergia tra la Comunità e le Istituzioni e ridare, così, slancio a un’area ricca di storia e potenzialità, proiettandola verso un nuovo futuro.

La riunione ha visto la partecipazione attiva del settore privato e dei vertici dell’Amministrazione, ovvero il sindaco Orlandino Greco e gli assessori Giovanni Greco e Nicoletta Perrotti, affiancati dal direttore generale dell’Ente Cantieri di Imprese ed esperto di finanza agevolata, ing. Salvatore Modaffari, dal Direttore dei Lavori, ing. Fausto Capitano, e dall’Amministratrice di Piano B srls e responsabile e immagine e comunicazione del progetto, Anna Infante.

Al centro dei lavori si è collocata la trasformazione del borgo in un modello di rigenerazione urbana, con l’intento primario di offrire nuove opportunità finanziarie per l’avvio di imprese nel settore turistico, creando un terreno fertile per lo sviluppo e l’innovazione appunto imprenditoriale.

Primo a parlare l’Assessore al Bilancio e al Patrimonio Giovanni Greco, che ha illustrato sinteticamente il progetto, soffermandosi sull’avanzamento dei lavori in corso sugli immobili e sullo stato dell’arte dei finanziamenti e delineando le nuove prospettive del centro storico. «Questa iniziativa – ha detto – non è più di una semplice visione, ma un concreto punto di partenza verso un processo di rinascita condivisa».

A seguire, il sindaco Orlandino Greco, che ha da parte sua specificato come ciò che si sta realizzando sia un programma ambizioso, che trasformerà Castrolibero in un modello tangibile di collaborazione tra comunità e Istituzioni. «Questa trasformazione mira con decisione – ha ribadito con fermezza il primo cittadino – a rianimare l’intera area, richiamando turisti e investitori, mentre al contempo si preserva l’importanza di custodire e valorizzare la sua identità storica. Il borgo è un patrimonio inestimabile, infatti, da conservare intatto per le prossime generazioni, ma anche e soprattutto una risorsa su cui investire senza riserve».

L’Assessora ai Lavori Pubblici, Promozione e Tutela del Centro Storico, Nicoletta Perrotti, ha poi sottolineato con enfasi l’importanza vitale di narrare la storia dei luoghi, come pietra angolare per ogni processo di rigenerazione. Ha prospettato, inoltre, un’apertura culturale senza precedenti per la città, che si trasformerà in un laboratorio vivente e coinvolgente, dove la millenaria storia diventa un’attrazione turistica ma anche un catalizzatore per investimenti imprenditoriali all’avanguardia.
Il suo intervento è risuonato come un invito a tessere nuovi racconti, a far rivivere le mura e a innescare un rinascimento culturale per Castrolibero.

Infine, l’Ing. Salvatore Modaffari, in qualità anche di promotore di “Yes I start up”, percorso di formazione e accompagnamento all’autoimpiego e alla creazione di impresa rivolto ai giovani Neet, ai giovani disoccupati e alle donne inattive, ha comunicato la disponibilità gratuita di questo strumento per chi desideri investire su Castrolibero.

Un’eccellente notizia, dunque, per il Comune, che potrà trovare in questo supporto una grandissima opportunità di coinvolgimento e di attrazione di nuove idee, sviluppabili proprio attraverso lo strumento promosso dalla Regione Calabria e dall’Ente Nazionale per il Microcredito.

“Yes I start up”, infatti, si propone, appunto, di strutturare in maniera completa le idee imprenditoriali dei partecipanti, analizzandone la sostenibilità e formalizzandole attraverso la stesura di un business plan dettagliato, nonché di offrire assistenza, sia durante la fase di presentazione della domanda di finanziamento, che dopo l’avvio dell’attività, favorendo l’accesso a finanziamenti agevolati e garantendo tempi rapidi e sicuri per il successo delle nuove iniziative.

Una chiara via, dunque, per la rigenerazione urbana di Castrolibero è stata tracciata, con l’inizio di un percorso che, partito in questo caso da chi possiede immobili chiusi all’interno del centro storico del Comune, proseguirà con successivi incontri aperti a tutta la cittadinanza, in un’ottica, ancora una volta sottolineata anche in questa occasione, di apertura verso una rinascita e verso l’innovazione, ma con le radici ben salde nel passato e nella storia del territorio. (rcs)

LA LEGALITÀ E LA SICUREZZA, QUESTIONE
DI CIVILTÀ: IL MODELLO DI CASTROLIBERO

di ORLANDINO GRECO – Fin dalla cosiddetta prima repubblica il tema della legalità ha coinvolto la sensibilità dei più: basti pensare alle stragi di Stato, al terrorismo estremista, a tangentopoli, fino ad arrivare ai giorni nostri, all’evasione fiscale, alla criminalità organizzata e al business dell’immigrazione. Quest’ultimo punto, in particolare, resta di stretta attualità ed è interconnesso al tema della sicurezza perché coinvolge anche i luoghi del degrado urbano, occupando un notevole spazio nel dibattito pubblico.

Riflettevo, allora, sulle stucchevoli polemiche sollevate dalle opposizioni di “sinistra” in merito al Ddl Sicurezza del Governo Meloni. La mia domanda, ovviamente retorica, sorge spontanea. La risposta sta nel fatto che la legalità, così come la sicurezza, non dovrebbe essere un tema né di destra né di sinistra ma una questione di civiltà. La legalità, infatti, è la precondizione dell’impegno politico e civile, così come la capacità di governo e controllo dei territori deve essere precondizione dell’amministrare bene, con senso civico e con rigore al fine di contrastare fenomeni criminosi e di illegalità.

Pensiamo a quello che sta avvenendo nelle grandi metropoli come Roma e Milano, nelle cui periferie, spesso lasciate al loro destino, gruppi sempre più organizzati di persone italianissime ma molte provenienti da altri paesi aggrediscono cittadini e turisti. Oppure ai quartieri popolari di Napoli, Bari o Palermo, spesso bellissimi ma sempre più palestre di criminalità organizzata e per questo poco accessibili ai visitatori.
La riqualificazione di queste aree, unitamente ad un impianto di legge più incisivo, devono essere gli elementi di rottura con un passato che sta stretto alle tante persone che hanno scelto di vivere la propria vita nella legalità.
Sono questi i motivi che mi inducono ad accogliere favorevolmente il nuovo DDL Sicurezza del Governo Meloni che prevede, tra le altre, pene più aspre per gli occupanti abusivi delle abitazioni, procedure più rapide per la liberazione delle stesse e la detenzione per le donne incinte che commettono reati.
La politica deve essere esemplare, avanguardia di un’etica che passi dalla diffusione dei valori della libertà e del rispetto del prossimo. È ciò a Castrolibero stiamo cercando di fare, con un controllo più capillare del territorio, grazie all’azione incisiva delle forze dell’ordine, mediante l’installazione di telecamere che monitorano eventuali atti vandalici o criminosi, ordinanze che tutelino l’ordine pubblico e controlli severi sul rispetto dei diritti e doveri del cittadino, dalla raccolta differenziata al pagamento delle imposte, dall’abusivismo edilizio all’equa assegnazione degli alloggi popolari.
La legalità e la sicurezza sono valori che non dovrebbero avere colori politici di parte e dunque mi chiedo amaramente perché ancora una certa sinistra, utilizzando questo appellativo solo per individuare una parte dell’arco costituzionale dei partiti ideologici che di fatto ritengo ormai filosofia pura, si opponga a tali provvedimenti di buon senso.
Il “De officiis” di Marco Tullio Cicerone ha offerto un contributo significativo sul concetto di dovere e sull’importanza che ciò assume nell’ambito del fenomeno giuridico in quanto, spesso, le norme vengono considerate solo nella loro manifestazione oggettiva, come se esse non fossero il frutto di un comune sentire che si manifesta traendo ispirazione dai principi generali del diritto: il nuovo DDL Sicurezza ne è la manifestazione concreta rispetto ad un problema ormai annoso e che attanaglia migliaia di innocenti.
Occorre aprire una nuova stagione nella quale gli interessi di bottega e i buoni propositi demagogici non prevarranno più sull’interesse generale, l’unica bussola che deve guidare l’azione politica delle classi dirigenti. Ma da sola l’azione repressiva non è certamente bastevole: ritorniamo a parlare di doveri garantendo i diritti ma lavorando molto sulla prevenzione attraverso la scuola, la cultura, l’educazione ed il lavoro. Una società nella quale il figlio non rispetta il padre, dove il giovane maltratta l’anziano, dove l’uomo non coltiva modi gentili verso le donne e addirittura le utilizza come oggetti, e dove l’alunno arriva a minacciare l’insegnante con il silenzio dei genitori, è una società senza futuro, fermiamoci prima che sia troppo tardi. (og)

CASTROLIBERO (CS) – Sabato 21 la presentazione del libro di Lara Nocito

Continuano gli eventi culturali a Castrolibero presso il palazzo della cultura Isabella Quintieri via della Giustizia 2, sabato 21 ottobre l’associazione Agorà ospiterà la professoressa Lara Nocito del liceo classico Gioacchino Da Fiore per la presentazione del suo libro “Madri interrotte Padri interrotti”.

Il libro nasce dall’esperienza personale dell’autrice che ha poi deciso di raccogliere alcune storie vere di madri e padri che, dopo una violenta separazione, sono stati costretti a non rivedere più i proprio figli, manipolati dall’altro membro della famiglia. Il volume contiene anche la storia di due nonni, che per gli stessi motivi non hanno rivisto i loro nipoti e ancora oggi lottano per poterli rivedere; per concludere, c’è la storia di due figli che dopo anni sono riusciti a liberarsi dalla manipolazione e sono tornati dai genitori che non vedevano da tanto tempo.

Il titolo del libro Madri interrotte – Padri interrotti vuole proprio indicare l’interruzione improvvisa di una relazione, quella genitoriale appunto, come accadimento del tutto innaturale, in assenza di gesti gravi e oggetto di reato. Essere genitori interrotti vuol dire essere costretti dall’altro genitore manipolatore a rinunciare all’essere madre o padre. Vuol dire, ad un tratto, non poter condividere la crescita del proprio figlio, esserne escluso improvvisamente senza poter fare nulla.

Si narra di quella che è una vera e propria campagna di denigrazione perpetrata nei confronti del genitore non ritenuto più idoneo dall’ altro. Il parterre di questo delicato argomento è composto da Avv. Angela Chimenti specializzata in diritto di fmiglia, Dottor Domenico Mastroscusa , psicologo, Professoressa Lara Nocito, curatrice del libro, Nicoletta Perrotti, assessore alla cultura . La serata sarà moderata da Manuela Molinaro, giornalista. Dopo la presentazione sarà possibile visitare la mostra di pittura personale di Marilena Villella “nell’immenso respiro che c’è”. (rcs)

Trebisacce e Castrolibero a confronto

Il sindaco di Trebisacce, Alex Aurelio, ha incontrato il sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco.

L’incontro, proficuo e cordiale, si è incentrato sulla situazione che le istituzioni pubbliche locali vivono una fase molto delicata nel nostro Paese. Sottoposti spesso ai veti incrociati di interessi di parte contrapposti ed allo strapotere purtroppo della disinformazione, della demagogia ed anche talvolta dell’analfabetismo funzionale, soprattutto i sindaci delle autonomie locali, pur essendo eletti direttamente dalle comunità locali, si ritrovano di fatto ad essere isolati.

È in questa cornice, aggravata dalla sempre maggiore riduzione di risorse economiche ed umane a disposizione degli enti locali, che il dialogo, il confronto e la formazione continua con e tra altre esperienze amministrative restano la strada maestra per ispirare, supportare e mettere in atto buone pratiche replicabili.

«La via del consenso immediato su tutto – ha sottolineato Aurelio ringraziando Greco per l’accoglienza e l’ospitalità – è forse oggi quella più facile per garantire sopravvivenze, contesti e scenari di breve e medio periodo».

«La complessità della cosa pubblica e delle tante prospettive di sviluppo a disposizione dei territori richiede tuttavia – ha continuato il primo cittadino – studio, approfondimento, metodo, disciplina, comparazione costante con le migliori esperienze politico-amministrative disponibili su larga scala e soprattutto capacità di selezione e decisione delle direzioni più utili alle comunità nel lungo periodo».

«Ed è con questa precisa consapevolezza – ha concluso Aurelio – che insieme alla squadra amministrativa che ho l’onore di guidare, proseguiremo a testa alta, con la coscienza a posto e sempre col sorriso stampato in faccia nell’interesse dei cittadini attuali e futuri della nostra Città e del territorio». (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – S’inaugura la personale di Marilena Villella

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 18, a Palazzo Isabella Quintieri, sarà inaugurata la mostra personale Nell’immenso respiro che c’èdi Marilena Vilella.

L’esposizione è organizzata dall’Associazione Aps Agorà Ets.

Marilena Villella, classe ’82 nasce a Cosenza ma Roma è la sua seconda città. È ingegnere gestionale e affianca alla sua professione, puramente economica, la  passione per la pittura che negli ultimi anni l’ha vista protagonista in  esposizioni prima nel Lazio e poi in Calabria.

Attualmente è presente in diversi  cataloghi d’arte. Dipinge pensieri, emozioni e stati d’animo e li traspone su  tela. La sua è prevalentemente arte astratta. Dipingere rappresenta la libertà, tra  la mente e la tela non ci sono condizionamenti. Il processo continuo è di ricerca  dell’equilibrio che si risolve nella composizione.

Bilancia chiaro e scuro, forma  e colore, logica e assurdo, per poi rompere tutto e ricominciare”. Linee, curve, colore ed espressività contemporanea sono gli elementi della  pittura di Marilena Villella che dimostra in ogni suo dipinto di essere impegnata in una continua ricerca. Una ricerca apprezzata anche da Vittorio Sgarbi Sgarbi  con il quale ha esposto un suo dipinto. Marilena è molto apprezzata da molti  critici d’arte tra questi la validissima e preziosa MariaTeresa Buccieri che di lei  dice:- L’artista usa il colore come mezzo visivo, nelle sue tele sono presenti  l’infinito e il finito.

Nelle sue opere la cultura occidentale e orientale si  riversano una nell’altra creando una nuova percezione sensoriale.  Marilena è un’artista che si diverte a dipingere con l’entusiasmo e i sogni di  una bambina, le piace giocare ma osservando i suoi dipinti ci si rende conto che che il suo è un gioco serio che arriva al cuore e penetra nell’anima dello  spettatore posto davanti al dipinto. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Incontro con Attilio Sabato

Questo pomeriggio, a Castrolibero, alle 18.30, in piazza Mario Dodaro, Attilio Sabato presenta il suo libro Nel ventre della balena.

L’evento è l’ultima tappa della rassegna Impressioni di settembre.

Il giornalista dialogherà con Massimo Clausi, direttore di Cosenza Channel, del suo ultimo volume “Nel ventre della balena” (Pellegrini), libro – intervista che racconta la storia di Pietro Rende.

L’Italia che conosciamo oggi è larga parte frutto dell’amministrazione di un partito politico che ha tirato le fila per mezzo secolo, uno dei partiti più longevi della storia del paese: la Democrazia Cristiana.

Una vita, quella di Pietro Rende, dedicata al partito, tra successi elettorali e stagioni felici, ma fatta anche di controverse dinamiche interne e di lotte intestine. Rende è stato uno dei protagonisti degli anni d’oro della Democrazia Cristiana soprannominata “La Balena Bianca”, espressione che indicava la voracità di consenso e il colore politico della Dc. Il soprannome non dispiaceva nemmeno ai vertici, tanto da utilizzarlo per uno spot elettorale negli anni ’80. Una ricostruzione minuziosa, partendo dalla storia di un politico, fino ad arrivare ad un’analisi di un contesto, storico e politico, di cui oggi si parla ancora poco. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Impressioni di Settembre, incontro con Antonio Padellaro

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 18.30, a Piazza Mario Dodaro, incontro con Antonio Padellaro, giornalista e autore del libro Confessioni di un ex elettore, edito da PaperFirst.

L’evento è il terzo appuntamento della rassegna culturale Impressioni di Settembre.

Conversa con l’autore Alessandro Russo, direttore editoriale di LaCNetwork.

Oltre 22 milioni di cittadini, alle elezioni politiche del 25 settembre 2022, non sono andati a votare. Sono il 44,90% dei cittadini, quasi la metà della popolazione italiana votante. Cresce l’astensionismo, perché? Antonio Padellaro – giornalista, scrittore, saggista, già direttore de l’Unità e il Fatto Quotidiano – con il suo volume: “Confessione di un ex elettore – Pensare con la propria testa all’epoca della Meloni” (PaperFirst) si interroga su questo monumento all’astensionismo. Il volume è un’indagine sentimentale, – come la definisce lo stesso autore – il racconto di una rottura. Il rapporto tra cittadino e politica viene meno e cresce il senso comune di sfiducia.

Chi sono gli astensionisti? Nella percentuale del non voto, quella giovanile è molto forte. Giovani che non sono cinici o disillusi, ma pragmatici e risolutivi e hanno quesiti che non trovano risposta nelle attuali coalizioni.

Un pamphlet che è una confessione intima ma allargata, caotica e spiazzante, un mix di sentimenti che hanno circondato le elezioni del 2022: rabbia e stanchezza, sentimenti di un malcontento diffuso.

L’autore si interroga su questa rottura, paragonando la politica alle regole del marketing, ed in particolare ai concetti di offerta e domanda. La domanda nella politica è ancora molto forte, di contro però, l’offerta è debole e con il tempo diventa ingannevole. Ed è la ricetta per far allontanare, soprattutto le nuove generazioni, dalla politica. Riavvicinare il cittadino alla politica è possibile, ma serve un’offerta autentica.

Una confessione in cui l’autore si riconosce in quel cittadino tormentato e diviso tra l’andare al seggio e la tentazione di starne lontano. Un atteggiamento di delusione nei confronti della sinistra, che si presenta alle elezioni del 25 settembre 2022, sapendo di perdere, e che sfocia quasi in una comprensione della destra, di cui ci si vergogna. Uno shock per l’elettore che viene sopraffatto da una serie di pulsioni incontrollate: rabbiose, beffarde, ingenue e sconfortanti. (rcs)

CASTROLIBERO (CS) – Impressioni di settembre, incontro con il pm Anna Maria Frustaci

Domani pomeriggio, a Castrolibero, alle 18.30, a Piazza Dodaro, è in programma l’incontro con il pm Anna Maria Frustaci, che converserà con Paola Bottero,  direttore strategico di viaCondotti21, Gruppo Pubbliemme – Diemmecom.

L’evento è il secondo appuntamento della rassegna Impressioni di settembre.

La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia (Mondadori) è il titolo del volume, in parte autobiografico, scritto dal procuratore Anna Maria Frustaci ed uscito nel 2022, in occasione del trentennale della morte dei magistrati antimafia Falcone e Borsellino.

“Giustizia: che bella parola! Eppure è impronunciabile, in quel paese che dall’alto della collina scambia sguardi con il mare infinito della Calabria. Lara l’ha capito presto, tra gli ulivi del nonno, alle prese con i soprusi del vicino di casa, e sui banchi di scuola, dove a dettare legge sono Totò e i suoi amici”. Ed è proprio tra quegli ulivi, che la giovane Anna Maria – così come la protagonista Lara- comincia a capire la sua strada.

L’esempio di Falcone e Borsellino, magistrati vittime di mafia, l’incontro con Gherardo Colombo, ex magistrato in visita al liceo che frequentava: eventi e incontri che hanno segnato profondamente il percorso di vita della protagonista del libro e dell’autrice. Un percorso fatto di scelte, focus del libro. La scelta di non girarsi dall’altra parte, la scelta di stare dalla parte della giustizia, la scelta di essere liberi di scegliere.

Una storia che ha un fine preciso, come racconta lo stesso magistrato: cercare di smontare la complessità delle mafie utilizzando un linguaggio semplice e immediato, molto vicino ai giovani. Una storia fatta di esempi concreti, vissuti in prima persona dalla stessa autrice, e raccontati attraverso la vita di Lara, la protagonista.

«Un giorno, in un edificio abbandonato, Lara e Totò trovano un cagnolino bianco e morbido, che guaisce chiedendo aiuto. È lei a vederlo per prima, eppure il ragazzo reclama prepotentemente il suo diritto di tenere il cucciolo tutto per sé: non ci sta a farselo portare via da quella ragazzina che lo affronta a testa alta, senza paura». Un libro di crescita e di riscatto, rivolto soprattutto ai ragazzi, un invito a non chiudersi di fronte a situazioni problematiche, ma capirle, aprirsi e dialogare, fidandosi di figure adulte.

Sfide, scelte e coraggio sono gli elementi fondanti della carriera e della vita del magistrato Anna Maria Frustaci: «Lara sa che il solo modo per sconfiggere la mafia è guardarla in faccia con onestà e coraggio». (rcs)

CASTROLIBERO – Al via rassegna culturale “Impressioni di settembre”

Prende il via domani, a Castrolibero, la seconda edizione di Impressioni di Settembre. L’appuntamento è alle 18.30 a Piazza Mario Dodaro, con il giornalista Francesco Kostner insieme all’avvocato penalista Raffaele della Valle con la presentazione del libro-inchiesta Quando l’Italia perse la faccia – L’orrore giudiziario che travolse Enzo Tortora edito da Pellegrini.

Interverranno il giurista, già ministro e parlamentare Salvo Andò e il magistrato Eugenio Facciolla, coordinati dal giornalista Antonlivio Perfetti.

Il progetto, voluto dal Comune di Castrolibero, finanziato dalla Regione con i fondi per lo sviluppo e coesione, è targato viaCondotti21, media partner il gruppo Diemmecom – LaC Network. Sarà possibile degustare i prodotti tipici locali e acquistare i volumi degli autori allo stand della ubik.

Ad aprire questa prima tappa, i saluti istituzionali di Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero e di Nicoletta Perrotti, assessore alla cultura del comune.

Sono passati 40 anni dalla vicenda giudiziaria che ha sconvolto l’Italia: 17 giugno 1983, Enzo Tortora viene arrestato e, subito dopo, condannato a 10 anni di carcere. Un racconto di riscatto e di speranza quello scritto dall’avvocato della Valle, che fece parte del collegio difensivo di Tortora, assieme al giornalista Kostner.

«La vicenda di Tortora è divenuta un simbolo, che ha fatto parte dell’immaginario collettivo, ed è per questo che il “Caso Tortora” apre un dibattito sul tema della giustizia» racconta Francesco Kostner. «Parlare ai giovani e raccontargli di una vicenda, che anche per motivi anagrafici, non conoscono, diventa fondamentale per poter riflettere insieme sul tema della giustizia».

Il volume, che è alla sua terza edizione, sta riscuotendo grande eco anche nelle scuole e nelle università con una serie di progetti di lettura.

«Ci tengo a precisare che questo non vuole essere un libro d’odio o di vendetta ma un libro di speranza, per ritrovare un giusto equilibrio sul tema della giustizia» dichiara Raffaele della Valle, avvocato penalista e scrittore del libro. «Vorrei che questa vicenda emblematica diventasse monito per le nuove generazioni e continuasse a far riflettere sul tema della giustizia».

La rassegna di Castrolibero proseguirà con una serie di nomi illustri nel panorama culturale, giornalistico e letterario: il 15 settembre ci sarà Anna Maria Frustaci, sostituto procuratore di Catanzaro assieme a Paola Bottero direttore strategico di viaCondotti21, Gruppo Pubbliemme – Diemmecom; il 16 settembre Antonio Padellaro, giornalista e scrittore assieme ad Alessandro Russo direttore editoriale LaC Network, a seguire, il 17 settembre, il maestro orafo Gerardo Sacco, che si racconta a Paola Bottero, tappa impreziosita da una sfilata di gioielli. (rcs)

 

CASTROLIBERO (CS) – Venerdì “Fiori d’arancio ieri e oggi”

Venerdì 1° settembre a Castrovillari, alle 21, all’Anfiteatro V. Tieri Andreotta, si terrà l’evento Fiori d’arancio ieri e oggi, giunto alla sesta edizione e promosso dall’Associazione Aps Agorà Ets.  L’evento vedrà ragazze, mamme e mogli sfilare in abiti da sposa appartenuti alla nonna, alla mamma, all’amica dagli anni passati fino ai giorni nostri.

L’evento sarà presentato da Evelina Cascardo, che sarà accompagnata dalla piccola Francesca Pincente e Pasquale Nigro.  

Le ragazze che sfileranno il primo settembre potranno ritornare il 3 settembre in abito da sposa al centro storico e immortalare momenti romantici.  Le spose saranno accompagnate da gentili cavalieri. Due le giurie di quest’anno: una classica che valuterà l’abito più bello, il  miglior portamento, il sorriso più simpatico e il miglior cavaliere; l’altra, Confapi Tessile, giudicherà l’abito più creativo.  

La giuria classica sarà composta da: Gianfranco Valder e la sua Dorella degli Acapulco Show, Antonella Rogato, Carmen Scalzo, Stefania Labate, direttrice e maestra dell’Accademia di Canto Moderno di Castrolibero. 

La giuria Confapi Tessile sarà composta da Francesco Napoli, Presidente di Confapi, Rossana Battaglia, segretaria nazionale di Confapi, Franca Trozzo, presidente di Confapi Tessile e Direttrice di Accademia New Style di Cosenza,  Stefania Chiaselotti, vice presidente di Confapi tessile. 

Nel corso della serata sarà consegnata una targa di riconoscimento alla  protezione civile di Castrolibero per il lavoro svolto sul territorio. Non mancheranno momenti musicali grazie alle voci di: Andres-Kalì, Tatiana  Bisceglia, Sarah Gaudio e Pasquale Nigro.  

Sarà dato un piccolo spazio alla moda, grazie all’Accademia New Style della direttrice Franca Trozzo. 

Il momento danza è a cura della scuola New Planet Dance diretta dalla  Maestra Katia Mammone di Montalto Uffugo e le ballerine Marianna e Valentina Dodaro e la scuola di danza tersicore diretta dalla Maestra Natascia Cucunato di Cosenza con la ballerina Alessia Mazzei.

Il momento teatro è a cura dell’accademia Arti Blu Academy diretta dalla  regista Barbara Pasqua e l’attrice Elena Gide

Marcello la Valle si occuperà della fotografia. Scenografia a cura di Gennaro Di Fiore. Il coordinamento delle spose è a cura di Santina Bruno e Assunta Vitale, mentre Renato Piro i cavalieri. (rcs)