Dl Ponte è legge, il Comitato Ponte Subito: Un passaggio storico per il nostro Paese

Il Comitato Ponte Subito, che da 15 anni si batte per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ha ribadito come l’approvazione del Dl Ponte «segna un passaggio storico per il nostro Paese».

«Il governo guidato da Giorgia Meloni, tutta la coalizione di centrodestra e in modo particolare il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – si legge nella nota – hanno il merito di aver bruciato i tempi e rilanciato in poco più di sei mesi il più grande investimento della storia nel Sud Italia per la grande opera più importante in assoluto del Paese».

«Il nuovo Governo – prosegue il Comitato – ha il merito di aver mantenuto l’impegno elettorale: la realizzazione del Ponte era ampiamente inserita nel programma e quindi ha il pieno mandato popolare, come confermato da tutti i recenti sondaggi in merito che vedono una larga maggioranza di consenso pro Ponte. Siamo molto contenti che questa nuova spinta pontista a livello governativo abbia ‘risvegliato’ tanti favorevoli che purtroppo negli scorsi anni si erano dimenticati dell’importanza di questo progetto: meglio tardi che mai!».

«Noi che abbiamo sempre combattuto in prima linea per il Ponte – si legge ancora – continueremo a stimolare le autorità competenti non solo a fare, ma a fare bene e a fare in fretta perché il Sud Italia non può più aspettare, non può più perdere tempo, ha la disperata necessità di adeguare i propri standard infrastrutturali al resto del Paese. In tal senso è molto importante tutto ciò che il Governo sta alimentando intorno al Ponte con la forte attenzione dimostrata dal Mit a guida Salvini per Calabria e Sicilia: strade, autostrade, ferrovie, la linea jonica, l’alta velocità ferroviaria, tutti tasselli strategici per rispondere alle esigenze di sviluppo che il Sud operoso e produttivo chiede come ricetta per abbandonare degrado, povertà e perifericità».

«È questa la migliore soluzione – ha ribadito il Comitato – per rilanciare il Meridione su principi liberali, a differenza dell’opposta visione statalista dei pubblici sussidi quali assunzioni nella pubblica amministrazione e redditi di cittadinanza che per decenni non hanno fatto altro che mantenere il meridione in eterna povertà».

«Stupiscono fortemente – ha evidenziato il Comitato – le ideologiche posizioni contrarie della sinistra, persino dei Verdi che opponendosi al Ponte si oppongono alla grande opera più ecosostenibile che ripulirebbe lo Stretto dall’inquinamento abnorme provocato dal traghettamento abbattendo in modo straordinario le emissioni inquinanti, e anche di tutti quegli improbabili personaggi che da un lato strepitano fandonie catastrofiste e anti scientifiche profetizzando scenari funesti su un Ponte che viene dipinto come un drammatico cigno nero e allarmando in tal senso la popolazione con bufale e fake-news, ma al tempo stesso evidenziano che il Governo non starebbe facendo sul serio perché non ci sarebbe il progetto e non ci sarebbero i soldi».

«Non si capisce quindi se sono preoccupati del fatto che il Ponte si farà contro la loro volontà (come già accaduto per il Mose, la Tav, il Tap senza che si sia realizzata alcuna delle profezie di sventura da loro stessi annunciate), o se invece dovrebbero dormire sonni tranquilli perché tanto è tutta ‘una presa in giro’. Ma la loro credibilità è già pari a zero – conclude la nota – hanno governato l’Italia per 11 anni boccando il Ponte che altrimenti oggi sarebbe già in piedi, avevano promesso mille alternative e priorità, e invece – conclude la nota del Comitato Ponte Subito – non hanno fatto il Ponte e non hanno fatto neanche tutto il resto». (rrc)

Comitato Ponte Subito: Paghiamo cifre enormi per l’assenza del Ponte

Il Comitato Ponte Subito ha evidenziato come «hanno bloccato la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina quando costava 8,5 miliardi di euro e oggi hanno il coraggio di lamentarsi se le stime finanziarie per realizzare l’opera sono aumentate a 13,5 miliardi? È l’ennesimo paradosso dei No Ponte».

«In questi 12 anni tutto è aumentato – continua la nota del Comitato – il valore del denaro è diminuito, il boom dell’inflazione esploso lo scorso anno con la fine della pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina ha fatto lievitare il costo della farina, del latte, delle uova, del caffè, dei carburanti, dell’energia. Come si può pensare, quindi, che costruire il Ponte oggi possa costare quanto costava 11 anni fa?».

«Piuttosto, se davvero bisogna individuare i colpevoli di quest’aumento spropositato dei costi – si legge ancora – sono proprio coloro che hanno bloccato l’opera nel 2011 quando a Cannitello erano già iniziati i lavori ma il ‘no’ ideologico della politica ha prevalso sulle reali esigenze del territorio. Inoltre l’insularità della Sicilia costa 6,5 miliardi di euro l’anno, per un totale di 78 miliardi di euro solo negli ultimi 12 anni: non fare il Ponte continua a costare cifre incommensurabili, superiori enormemente rispetto all’investimento necessario per realizzare la grande opera che darebbe crescita e sviluppo ripagandosi da sola in poco più di un anno di esercizio». (rrc)

Comitato Ponte Subito: Giornata storica, il grande sogno diventa realtà

Il Comitato Ponte Subito ha parlato di «giornata storica per il Ponte sullo Stretto di Messina: con il decreto legge approvato dal governo Meloni, il grande sogno del collegamento stabile tra Calabria e Sicilia torna a materializzarsi in modo concreto».

Il Comitato, inoltre, ha sottolineato la rapidità «con cui questo governo, trainato dalla tenacia del ministro Salvini, in meno di cinque mesi ha bruciato le tappe e recuperato oltre undici perduti per la balorda politica dei ‘no’».

«Il decreto legge di oggi (ieri ndr) – prosegue il comitato che si batte per la realizzazione dell’opera – determina il riavvio delle attività di programmazione e progettazione del Ponte in modo molto pratico: finalmente si torna a parlare della grande opera dello Stretto dal punto di vista tecnico e operativo. L’elemento principale è il cronoprogramma di realizzazione, che prevede la relazione di adeguamento del progetto definitivo e l’approvazione del progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024, cioè tra poco più di un anno».

«La posa della prima pietra è quindi vicinissima: la cantierizzazione delle prime opere accessorie – continua il Comitato – potrà infatti precedere abbondantemente l’approvazione del progetto esecutivo. Nel decreto si fa esplicito riferimento anche alla copertura finanziaria dell’investimento, alle tariffe del pedaggio e all’aggiornamento del piano di espropri. Particolare importanza ha l’istituzione di un comitato scientifico che guiderà le attività tecniche e progettuali: il decreto sancisce che opererà secondo principi di autonomia e indipendenza, e siamo certi che sarà la massima espressione delle straordinarie eccellenze ingegneristiche che esalteranno le qualità della scienza italiana per la realizzazione della grande opera che diventerà il più importante simbolo virtuoso dello sviluppo e della modernità del nostro Paese in tutto mondo».

«I progettisti– si legge nella nota – avranno l’occasione per adeguare la qualità architettonica delle opere infrastrutturali di raccordo tra il Ponte e l’asse stradale e ferroviario calabrese e siciliano: una lunga serie di ponti, viadotti e gallerie che nel passaggio al progetto esecutivo potranno essere migliorati all’insegna delle più moderne tecnologie e soprattutto dello stile contemporaneo di integrazione delle grandi infrastrutture architettoniche nel contesto paesaggistico dei luoghi».

«Con enorme e rinnovato entusiasmo – ha concluso il Comitato Ponte Subito – non solo Calabria e Sicilia ma l’Italia intera può tornare a guardare al futuro con prospettive di fiducia per crescita e sviluppo infrastrutturale, economico, culturale e sociale». (rrc)

Comitato Ponte Subito: Parole di Letizia Moratti lasciano attoniti e sgomenti

Il Comitato Ponte Subito si è detto «attonito e sgomento» di fronte alle parole della candidata alla Regione Lombardia, Letizia Moratti. La candidata, infatti, avrebbe accusato il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di «occuparsi troppo del Ponte sullo Stretto, trascurando le primarie esigenze della Lombardia».

«Non pensavamo che il benaltrismo potesse coinvolgere – dice il Comitato – anche un così importante e autorevole esponente del ‘Terzo Polo’ di Renzi e Calenda, convinti sostenitori del Ponte sullo Stretto con tanto di voti favorevoli ad ogni recente occasione parlamentare, per giunta con tinte così marcatamente nordiste al punto da scavalcare non certo Salvini ma persino la Lega che fu. E addirittura rimproverare Salvini di essere troppo poco nordista».

«La Letizia Moratti che oggi parla con questi toni, è la stessa Letizia Moratti – continua il Comitato – che da autorevolissimo Ministro del governo Berlusconi era raggiante quando quell’esecutivo, di cui faceva parte con ruoli di primissimo piano, finanziava, appaltava e poi approvava il Ponte sullo Stretto di Messina. Quale credibilità hanno, quindi, oggi le sue parole che rappresentano anche agli occhi dei più ingenui soltanto un maldestro tentativo propagandistico dall’unico fine elettorale?».

«Chi può pensare che per Moratti – ha detto ancora – sia davvero prioritario riattivare il treno Cremona-Piacenza rispetto alla realizzazione Ponte sullo Stretto di Messina, se la stessa Moratti – vivaddio – si è sempre battuta per il Ponte e fa parte di un partito che – doppio vivaddio – è tutt’oggi in prima linea per il Ponte?».

«Letizia Moratti sa benissimo quanto la realizzazione del Ponte sullo Stretto farebbe bene non soltanto al Sud Italia – conclude il Comitato – ma più in generale a tutto il Paese e soprattutto al Nord e alla Lombardia, che con il Ponte sarebbe la Regione più ricca e importante di un Paese molto più coeso, forte e sviluppato che non avrebbe più nel Sud quella zavorra che oggi frena la crescita di un’intera Nazione proprio per l’assenza di infrastrutture strategiche e collegamenti essenziali». (rrc)

Comitato Ponte Subito: Falso che il Ponte sia già costato 1,2 milioni

Il Comitato Ponte Subito è intervenuta per fare luce in merito alle fake news che girano sul Ponte sullo Stretto. Tra tutte, quelle che il Ponte – non ancora realizzato – sia costato 1,2 milioni.

Una delle tante fake news che si sta diffondendo sui giornali e sulle piattaforme digitali che alimentano «luoghi comuni, bufale e fake news nel tentativo di manipolare l’opinione pubblica contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto».

«La prima grande bufala è stata quella sui costi – ha spiegato il Comitato –: la giornalista Milena Gabanelli sul Corriere della Sera ha raccontato che “il ponte che non si è mai fatto è costato già 1,2 miliardi”, travisando la lettura dei dati ufficiali forniti dalla Corte dei Conti che invece documentano come le spese pubbliche per gli studi, le ricerche e la progettazione del Ponte sullo Stretto è costata appena 312 milioni di euro in più di 40 anni».

«Un dato assolutamente in linea con l’entità dei lavori realizzati per studiare l’area dello Stretto di Messina (con importanti ricadute scientifiche), individuare il tipo di Ponte tecnicamente fattibile, realizzare il progetto definitivo che poi è stato approvato nel 2011 con tutti i pareri positivi per quanto riguarda il monitoraggio ambientale», ha spiegato ancora il Comitato. 

«L’unico vero spreco –ha incalzato il Comitato pro Ponte – è stato quello di bloccare tutto per due volte, come ha fatto la sinistra quando è andata al potere nel 2006 e nel 2011, vanificando il grande sogno del Sud e trasformando queste cifre da un investimento produttivo a un’inutile spesa. Diventata inutile, appunto, soltanto per la scellerata scelta di bloccare tutto, altrimenti oggi il Ponte sarebbe già in piedi e il Sud sarebbe molto più ricco, evoluto e sviluppato».

«A maggior ragione – ha proseguito il Comitato – avendo già investito dei soldi, realizzato tutti gli studi di fattibilità e le ricerche geologiche e ambientali sull’area dello Stretto fino alla realizzazione di un progetto definitivo che adesso bisogna soltanto aggiornare portandolo al passo con le nuove tecnologie e conoscenze dopo un decennio perduto, per uno Stato attento alla spesa pubblica non resta che completare l’iter realizzativo e avviare i cantieri della grande opera proprio per rendere produttivi gli investimenti già realizzati nel corso degli anni. Il tentativo di demonizzare il Ponte, quindi, si è rivelato un boomerang: innanzitutto perché fallace nei numeri, ma anche nel concetto del messaggio che si voleva trasmettere».

«Solo un folle potrebbe pensare che viste le spese già effettuate – ha evidenziato – sarebbe più conveniente non farne altre vanificando completamente quanto già fatto fino ad oggi. Sarebbe quello l’unico grande spreco. Al contrario logica vuole che se siamo già a metà dell’opera, a maggior ragione si debba continuare per completarla e rendere queste spese produttive». (rrc)

 

Comitato Ponte Subito: Serie tv “The Bad Guy” tenta di dare messaggio negativo sul Ponte

Il Comitato Ponte Subito è intervenuto nel dibattito sulla nuova serie tv “The Bad Guy” in cui il Ponte sullo Stretto di Messina crolla perché costruito dalla mafia.

«La serie TV – si legge in una nota del Comitato pro Ponte – tenta di dare un ulteriore messaggio contrario rispetto al Ponte sullo Stretto, eppure non abbiamo mai visto alcun film o serie TV sul ponte Morandi di Genova che è crollato davvero: si continua a calpestare il Sud dove non si dovrebbe realizzare nulla con il pretesto della criminalità e fa tremendamente male che a farlo siano registi meridionali, a testimonianza di quanto sia diffusa la cultura autolesionista e masochista del meridione».

«Eppure – prosegue il Comitato – a quest’ennesima stortura ha già risposto persino Nicola Gratteri, il più legalitario e giustizialista dei magistrati, che pochi giorni fa su La 7 a Otto e Mezzo ha detto chiaramente che ‘non si può rinunciare alle opere pubbliche solo perché c’è la mafia. Le opere pubbliche si devono fare se sono utili anche dove c’è la mafia, altrimenti la mafia diventa solo un alibi per non fare le cose»

«L’approccio di non fare opere pubbliche se c’è il rischio di infiltrazioni mafiose è sbagliato – continua il Comitato –. Se io Stato, se io Governo, decido che l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria è utile, allora si fa. Un Ministro lo ha chiesto proprio a me un anno fa, e io gli ho detto: Ministro lei la faccia che alla ‘Ndrangheta ci pensiamo noi’».

«Rispetto alla serie tv “The Bad Guy”, invece, stupisce particolarmente che soltanto il ministro Salvini e altri esponenti della Lega si siano espressi in difesa del Sud: perché tutti i meridionalisti, i paladini del Mezzogiorno, i rappresentanti degli enti locali, i deputati, i senatori, i politici espressi da questa terra sono tutti rimasti in silenzio di fronte all’ennesima esaltazione dei più beceri luoghi comuni anti meridionali?», conclude il Comitato Ponte Subito. (rrc)

Il Comitato Ponte Subito: Ue conferma Ponte sullo Stretto opera essenziale per la Rete Ten-T

Il Comitato Ponte Subito ha evidenziato come «l’Unione Europea ha ribadito l’importanza strategica del Ponte sullo Stretto, confermando l’importanza di collegare stabilmente la Sicilia al resto d’Italia e del Continente».

«Dopo l’incontro con il ministro Salvini, il commissario europeo ai trasporti Adina Valean ha parlato testualmente – si legge nella nota – di ‘collegamento essenziale’, illustrando la mappa che prevede il Ponte sullo Stretto come opera necessaria per completare il corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo, sia stradale che ferroviario. Il commissario Valean ha anche ribadito che il Ponte è già inserito nella rete Ten-T che è il “Trans-European Networks” cioè quell’insieme di reti transeuropee dei trasporti previste per sostenere il mercato unico, garantire la libera circolazione delle merci e delle persone e rafforzare la crescita, l’occupazione e la competitività dell’Unione europea».

«Il Ponte sullo Stretto – ha ricordato il Comitato – fa parte della rete TEN-T da oltre 20 anni: è fondamentale per completare il corridoio Scandinavo-Mediterraneo che, per quanto riguarda la linea ferroviaria prevede il collegamento diretto tra Berlino e Palermo, da estendere con futuri collegamenti ferroviari e autostradali fino a Stoccolma a Nord e fino a Malta a Sud. Un collegamento che senza Ponte sullo Stretto non si potrà mai completare».

«Sempre Valean nella conferenza stampa odierna (lunedì 5 dicembre ndr) – hanno proseguito i componenti del Comitato impegnato da 15 anni nelle battaglie pro Ponte – ha espresso soddisfazione per la ritrovata volontà del Governo italiano di realizzare il Ponte sullo Stretto, che l’Europa chiede da decenni. Adesso Salvini, che anche a Bruxelles ha avuto risultati straordinari e inserisce un nuovo tassello nelle sue attività pro-Ponte da Ministro nonostante guidi il dicastero delle Infrastrutture soltanto da poche settimane, ha ulteriore mandato e legittimazione a proseguire con il conferimento degli incarichi amministrativi e tecnici al fine di aggiornare il progetto definitivo approvato nel 2011 e tornare in Europa al più presto per passare all’incasso dei finanziamenti su cui oggi l’Unione Europea si è ufficialmente impegnata».

«Un altro passaggio importante verso la realizzazione del Ponte – ha concluso il Comitato – opera fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Sud». (rrc)

Comitato Ponte Subito: Da Boccia e Tozzi orribili speculazioni per trovare consensi contro il Ponte

Il Comitato Ponte Subito, ha denunciato come «alle ennesime speculazioni dei soliti noti che hanno il coraggio di cavalcare una tragedia così drammatica come l’alluvione di Ischia nel maldestro tentativo di alimentare consensi contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto».

«In poche ore – viene spiegato in una nota del Comitato – il senatore e dirigente del Pd Francesco Boccia e il geologo Mario Tozzi hanno strumentalizzato il dramma di Ischia tirando in ballo la grande opera dello Stretto. Boccia, infatti, ha detto che la destra parla del Ponte mentre l’Italia cade a pezzi, mentre Tozzi ha sostenuto che in caso di terremoti il Ponte rimarrebbe in piedi ma unirebbe due cimiteri. Parole gravissime che lasciano sgomenta tutta la comunità dell’area dello Stretto».

«Nel primo caso – prosegue il comunicato del Comitato – Boccia dovrebbe interrogarsi perché l’Italia cade a pezzi se il suo partito la governa ida 11 anni e nel 2011 decise di bloccare i lavori per il Ponte sullo Stretto per destinare quei fondi alle ‘altre priorità’, tra cui la lotta al dissesto idrogeologico. Dopo così tanto tempo, non hanno fatto il Ponte ed evidentemente neanche nulla di tutto il resto. Con quale coraggio adesso addebitano alla volontà politica di realizzare il Ponte la responsabilità del disastro di Ischia? Il Ponte non è alternativo alla messa in sicurezza del Paese, anzi».

«Il nopontismo della sinistra, invece – continua il Comitato – ha dimostrato nei fatti dell’ultimo decennio che non fare il Ponte non significa fare le altre cose. A Tozzi invece ricordiamo che Messina e Reggio Calabria rientrano nell’area a più alto rischio sismico d’Italia, per cui le costruzioni vengono realizzate a norma antisismica anche grazie alla ferita ancora viva del terremoto del 1908 che ha segnato la storia di questi territori. Negli scorsi decenni ci sono già stati forti terremoti che hanno messo alla prova le costruzioni dell’area: quello di magnitudo 6.1 del 1978 e quello di magnitudo 5.7 del 1990 non hanno provocato crolli nonostante l’elevata magnitudo e i morti sono stati pochi, quasi tutti provocati da malori per la paura. Il Ponte sullo Stretto resisterebbe a qualsiasi tipo di sisma, come di recente hanno confermato i massimi rappresentanti di Ingv e Protezione Civile, basti pensare che nel 1995 quando s’è verificato il terremoto di Kobe (magnitudo 7.3), in Giappone, il ponte Akashi-Kaikyo era in costruzione e non subì alcun danno».

«Fosse stato già costruito – viene evidenziato – avrebbe consentito ai mezzi di soccorso un più rapido movimento verso le zone colpite e quindi avrebbe determinato un minor numero di decessi. Anche nello Stretto di Messina il Ponte sarebbe un’infrastruttura strategica per affrontare le emergenze, rappresentando un collegamento stabile, sicuro e veloce con la Sicilia che altrimenti sarebbe raggiungibile soltanto via mare. Il Ponte, quindi, non unirebbe due cimiteri ma al contrario eviterebbe che eventuali calamità trasformassero paesi e città calabresi e siciliani in cimiteri per l’assenza di soccorritori e mancanza di collegamenti».

«La buona notizia del giorno – si legge ancora – arriva invece dal presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, il quale proprio oggi ha annunciato una grande battaglia ambientalista per la realizzazione del Ponte sullo Stretto che – oltre agli innumerevoli benefici logistici, strategici, sociali ed economici – è effettivamente anche la grande opera più ecosostenibile della storia perché abbatterebbe l’inquinamento provocato dal traghettamento nello Stretto e le emissioni di anidride carbonica provocate dalla mancanza di trasporti adeguati via terra tra la Sicilia e il resto del continente».

«Una situazione che costringe i siciliani ad utilizzare obbligatoriamente il più inquinante aereo per recarsi anche in località vicine altrimenti raggiungibili più comodamente in auto e in treno. Non può esistere un ecologista o un ambientalista che sia contrario al Ponte sullo Stretto, opera che apporterebbe esclusivamente enormi benefici ambientali, e siamo lieti di avere al nostro fianco nella grande sfida pro Ponte sullo Stretto anche una grande associazione come FareAmbiente», conclude il Comitato che dal 2009 è impegnato a sostenere la realizzazione del Ponte sullo Stretto. (rrc)

Comitato Ponte Subito: Salvini è riuscito dove per 11 anni gli altri avevano fallito

Il Comitato Ponte Subito ha evidenziato come «in soli 30 giorni, da Ministro, Salvini è riuscito lì dove per 11 anni tutti gli altri avevano fallito con le loro politiche del “no” o, nella migliore delle ipotesi, con quelle delle illusorie promesse a cui mai sono seguiti fatti concreti».

«Il Governo ha approvato, nel Consiglio dei Ministri concluso la scorsa notte – si legge in una nota del Comitato – la riattivazione della Società Stretto di Messina Spa, concessionaria dello Stato per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina: siamo estremamente soddisfatti, al punto che sembra quasi di vivere un sogno. Negli ultimi undici anni, infatti, avevamo pensato che questo momento non sarebbe mai arrivato: dopo lo stop ai lavori posto dal governo Monti nel 2011 e i successivi ‘no’ alla realizzazione della grande opera da parte dei vari Governi che si sono succeduti, le prospettive di crescita e sviluppo del Sud si erano fermate».

«La riattivazione della società Stretto di Messina Spa – viene evidenziato – è il primo passo necessario per riattivare l’iter con tutte le procedure per l’aggiornamento del progetto già approvato in via definitiva nel 2011 e quindi passare alla fase esecutiva. Il ministro Salvini lo aveva annunciato la scorsa proprio all’Università di Messina, nel webinar “Ponte sullo Stretto, si riparte” che abbiamo organizzato come Comitato nei locali del Dipartimento di Economia dell’ateneo peloritano».

«Nel primo mese del nuovo Governo, invece, il Ministro Salvini – viene ricordato – ha creato un tavolo permanente con le due Regioni, l’Anas ed Rfi, ha riattivato la Società Stretto di Messina e continua, con il prezioso sostegno del suo vice Rixi, a ribadire quotidianamente l’importanza della realizzazione del Ponte sullo Stretto che vede il forte impegno anche delle due Regioni Calabria e Sicilia guidate da Occhiuto e Schifani, altrettanto convinti della bontà di realizzazione dell’opera».

«Ci sono condizioni ideali e irripetibili affinché il grande sogno del Ponte diventi realtà – concludono gli esponenti del Comitato –. “Lo stimolo è quello di continuare con questo ritmo perché il Sud ha bisogno di recuperare il troppo tempo perduto in oltre un decennio di abbandono». (rrc)

Comitato Ponte Subito: un manifesto per il nuovo Parlamento

Il Comitato Ponte Subito fondato da Bruno Sergi, docente di politica economica e finanza internazionale all’Università di Messina e dell’Harvard University (Cambridge, Massachusetts), e Peppe Caridi, giornalista, direttore di MeteoWeb e StrettoWeb, ha lanciato una petizione al nuovo Parlamento uscito dalle urne del 25 settembre per non rinviare ulteriormente la realizzazione del Ponte sullo Stretto. 

Al “manifesto” (cui ha dato la propria adesione Calabria.Live e il suo direttore Santo Strati) hanno già aderito diverse centinaia di docenti, professionisti ed esponenti del mondo dell’imprenditoria e del lavoro e nuove adesioni si registrano continuamente.  

Per aderire, inviare una mail a:  peppe.caridi@strettoweb.com

Con le elezioni di domenica 25 settembre gli italiani hanno eletto un nuovo Parlamento che adesso è convocato alle Camere per il 13 ottobre: da quel giorno più del 70% dei rappresentanti popolari dell’Italia saranno favorevoli alla realizzazione del Ponte sullo Stretto: se la maggioranza della coalizione politica che si appresta a formare il nuovo Governo è già enorme, quella che sostiene il Ponte sullo Stretto è ancora più larga e non ha precedenti nella storia della Repubblica. 

Apprezziamo il fatto che, per la prima volta dopo 14 anni, la realizzazione del Ponte sullo Stretto è tornata al centro del dibattito politico nazionale». 

Lo dichiarano, tramite una nota stampa, i membri del Comitato “Ponte Subito”. 

«Anche in Sicilia le elezioni Regionali sono state vinte in modo netto dalla coalizione e dal candidato alla presidenza che più di tutti si sono impegnati per il Ponte sullo Stretto: adesso con Schifani anche la Sicilia, come la Calabria guidata da Occhiuto, è governata da un leader che quotidianamente ribadisce l’urgenza della realizzazione del Ponte sullo Stretto. Ogni giorno sulla stampa locale e nazionale si parla di Ponte sullo Stretto come opera strategica per l’intero Paese, da realizzare al più presto possibile: ci sembra di vivere un sogno, dopo le vane speranze dell’ultimo decennio seguito allo scellerato blocco che il governo tecnico guidato da Mario Monti impose nel 2012 quando il progetto del Ponte non era stato soltanto finanziato e approvato in via definitiva, ma aveva visto iniziare i lavori delle opere preliminari con la variante ferroviaria di Cannitello poi effettivamente inaugurata nel 2015 per far spazio ad un pilone che purtroppo ancora non c’è”. 

«Particolarmente fiduciosi che per il Ponte questa sia la volta buona – proseguono i rappresentanti del Comitato “Ponte Subito” – viste le ‘condizioni politiche irripetibili’ e tutti i palesi nulla osta finanziari e tecnici, seguiamo con particolare interesse le attività dei nuovi eletti affinché gli impegni presi vengano mantenuti fino in fondo. Anche perché se il Ponte non si fa adesso che abbiamo un governo nazionale di Centrodestra con una maggioranza così netta e due governi Regionali in Calabria e in Sicilia di Forza Italia, da sempre punto di riferimento politico del pontismo, per giunta con due governatori molto esperti e navigati nelle relazioni parlamentari, allora sarà il definitivo ‘de profundis’ sulla grande opera dello Stretto senza cui il Sud sarà sempre più povero, depresso, periferico e marginalizzato. Il Ponte sullo Stretto, infatti, è un’infrastruttura strategica per lo sviluppo di tutta l’Italia meridionale e volano per il rilancio non solo di Calabria e Sicilia ma di tutto il Paese, tramite lavoro e interscambi economici, sociali e culturali affiancata dall’alta velocità ferroviaria fino a Palermo e Catania, oltre a rappresentare uno straordinario attrattore turistico e imprenditoriale per tutta l’area metropolitana dello Stretto che, con oltre 500 mila residenti, è la più popolosa area urbana d’Europa separata dal mare senza un collegamento stabile. Il tempo dei muri è finito: il Ponte sullo Stretto è garanzia di sviluppo e libertà per le aree d’Italia fin qui più marginalizzate e private della possibilità di sviluppo: per questo non si deve perdere altro tempo, rilanciando subito il progetto a campata unica che è già stato approvato nel 2011 con un semplice aggiornamento per avviare i lavori al più presto possibile», conclude il Comitato. 

Comitato Ponte Subito

Fondatori

  1. Bruno Sergi, docente di politica economica e finanza internazionale all’Università di Messina e dell’Harvard University (Cambridge, Massachusetts)
  2. Peppe Caridi, giornalista, direttore di MeteoWeb e StrettoWeb

Promotori

  1. Enzo Siviero, rettore Università Ecampus già Ordinario di Ponti all’Università IUAV di Venezia, direttore responsabile Galileo magazine
  2. Giuseppe Valditara, già Senatore, ordinario di Diritto privato all’Università di Torino, presidente di Lettera 150
  3. Felice Giuffrè, Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Catania
  4. Claudio Zucchelli, Presidente Aggiunto Onorario del Consiglio di Stato
  5. Vincenzo Mannino, Prorettore Roma Tre
  6. Benedetto Torrisi, Associato di Statistica Economica Università degli Studi di Catania e Presidente del CdL di Economia
  7. Michele Limosani, Direttore del Dipartimento di economia dell’Università di Messina
  8. Pierpaolo Rivello, Procuratore Generale militare Emerito presso la Corte di Cassazione
  9. Ercole Incalza, ingegnere, esperto di pianificazione e trasporti
  10. Lorenzo Franchini, Ordinario di Diritto Romano Università Europea di Roma
  11. Mariastella Giorlandino, architetto rappresentante nazionale CONFAPI salute ambulatori e poliambulatori- Presidente Fondazione Artemisia
  12. Giuseppe R. Tomasicchio, Ordinario di Costruzioni Idrauliche e Marittime Università del Salento
  13. Paolo Branchini, Dirigente di Ricerca Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
  14. Vincenzo Vespri, Ordinario Analisi Matematica Università di Firenze
  15. Alessandra Veronese, professore associato di Storia medievale e storia ebraica Università di Pisa
  16. Alessandro Sacchi, Presidente Nazionale Unione Monarchica Italiana
  17. Domenico Rossi, Generale c.a cong. Già sss alla Difesa
  18. Roberto Cirocchi, Professore associato Chirurgia Generale Università degli Studi di Perugia
  19. Patrizia Bernadette Berardi, architetto, urbanista, curatore numeri speciali Galileo Magazine Ordine Ingegneri Padova
  20. Cinzia Bisi, professore Ordinario in Geometria Università di Ferrara
  21. Paolo Miccoli, Professore Emerito Chirurgia Università di Pisa
  22. Patrizia Polliotto, Avvocato Presidente Ospedale Galeazzi spa Milano
  23. Michele Bonacchi, avvocato Genova
  24. Alfredo Costa, Associato di Neurologia UniPV
  25. Noemi Sanna, Ricercatore in neuroscienze Università di Sassari
  26. Luca Guido, Ingegnere edile Milano
  27. Stefania Prestigiacomo, già ministro della Repubblica, imprenditore
  28. Santino Trovato, Presidente Ordine Ingegneri Messina
  29. Pino Falzea, Presidente Ordine Architetti Messina

Aderenti

  1. Monica Adorno, Aci Trezza
  2. Giuseppe Agostino, Rete Civica Catania
  3. Nunzio Giovanni Aina, Milano
  4. Francesca Alessandrà, Messina
  5. Amico Aldo, medico chirurgo
  6. Ottaviano Augusto, avvocato
  7. Teresa Altamore, architetto, Vicepresidente Ordine Architetti di Messina
  8. Associazione Ferrovie Siciliane di Messina
  9. Corinna Auteri, Rete Civica Catania
  10. Giancarlo Auteri, Rete Civica Catania
  11. Lucia Auteri, Rete Civica Catania
  12. Marco Auteri, Rete Civica Catania
  13. Nuccia Auteri
  14. Filippo Barocchieri, fisioterapista
  15. Antonino Barbuscia, Medico Veterinario
  16. Claudio Basile, avvocato
  17. Luca Bonomo, farmacista
  18. Simone Borgia, Prima Vera Catania
  19. Paolo Borgosano
  20. Giuseppe Bottaro, Professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’università di Messina
  21. Salvatore Branca, amministratore unico SIAL Srl e quantum is Sicily srl
  22. Francesco Brancaforte, ingegnere
  23. Federico Brancatelli, Messina
  24. Francesco Brancatelli, Messina
  25. Leone Brancatelli, Messina
  26. Tonino Brancato, commercialista
  27. Francesco Brando, ingegnere
  28. Francesco Brentino, commercialista
  29. Francesco Brigandì
  30. Nicoletta Brillante, ingegnere
  31. Latteria Caccamo, Messina
  32. Giusi Calabrò, ingegnere
  33. Alessandro Calì, ingegnere, già presidente dell’ordine degli ingegneri di Palermo
  34. Giovanni Caminiti, ingegnere, già dirigente dell’Ufficio Ponte del Comune di Messina
  35. Antonio Canale, professore in pensione, ex Presidente degli Industriali di Reggio Calabria
  36. Francesca Canale, ingegnere
  37. Domenico Cannistrà, Rete Civica Messina
  38. Gianfranco Capillo, ingegnere
  39. Andrea Catalano, Rete Civica Catania
  40. Dario Caroniti, Professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’università di Messina
  41. Antonio Cartagine, Rete Civica Napoli
  42. Anna Carulli, architetto, Presidente Istituto Nazionale Bioarchitettura, Presidente Fondazione Architetti Nel Mediterraneo Messina, Presidente Commissione V.in.Ca Comune di Messina
  43. Giacomo Casale, avvocato
  44. Enzo Cesare, giornalista
  45. Giovanni Cigala, commercialista
  46. Saverio Cigala, commercialista
  47. Nicola Ciulli, imprenditore agricolo professionale
  48. Pietro Colonna, ingegnere
  49. Claudio Conte, ingegnere
  50. Francesco Saverio Coppola, Segretario generale Associazione internazionale Guido Dorso, Presidente della Bri banca delle risorse immateriali
  51. Comitato Pendolari Sicilia di Cefalù
  52. Walter Cricrì, agronomo
  53. Ludwig Corigliano, ingegnere
  54. Mario Conti, ingegnere
  55. Antonio Corvino, economista
  56. Bruno Copat, geologo
  57. Domenico Cordova, Funzionario ARSAC (Agenzia Servizi Sviluppo Agricolo Calabrese)
  58. Maria Cristina Coscia, avvocato
  59. Santino Costantino, commercialista
  60. Donata Cuspilici, funzionario Agenzia Entrate
  61. Ninni Cuspilici, medico igienista
  62. Teresa D’Agostino
  63. Roberto D’Andrea, ingegnere
  64. Massimo De Francesco, architetto
  65. Gianfranco de Salvo, Corpo dei Vigili del FUoco di Messina
  66. Luigi Del Core, imprenditore, coordinatore del circolo Mezzogiorno Federato Napoli Salvo d’Acquisto
  67. Antonio dell’Aquila, dir. industriale in quiescenza
  68. Antonio de Simone, imprenditore
  69. Claudio de Simone, ingegnere
  70. Manuela de Simone, consulente aziendale
  71. Bruno de Vita, impiegato
  72. Alfio Di Costa, ingegnere strutturista e Past District Governor del Distretto Sicilia e Malta del Rotary International
  73. Cristian Di Maria, Rete Civica Catania
  74. Daniele Di Maria, pianista
  75. Francesco Paolo Di Maria, segretario provinciale Fismic Palermo-Trapani
  76. Roberto Di Maria, ingegnere civile trasportista, amministratore del blog “In Progress”
  77. Antonio Dolce, UIL Medici
  78. Alessandro Donia, Messina
  79. Maria Laura Esposito, Messina
  80. Federico Fariselli, economista dei trasporti
  81. Marco Faro
  82. Serenella Fasulo, Medico di Medicina Generale
  83. Salvatore Favale, architetto, già presidente consorzio ASI Taranto
  84. Matteo Felitti, ingegnere, Università di Napoli
  85. Mauro Fileccia, ingegnere
  86. Gianfranco Furnari, Barcellona Pozzo di Gotto
  87. Alberta Gagliostro, avvocato
  88. Lucia Galofaro, consulente del lavoro e Spa Manager
  89. Antonino Gambadoro, ingegnere
  90. Carlo Garaffo, Catania
  91. Ugo Gardini, avvocato
  92. Maria Fernanda Gervasi, avvocato
  93. Tonino Genovese, già segretario provinciale CISL Messina
  94. Katia Giannetto, Messina
  95. Salvatore Giannetto, docente universitario in quiescenza
  96. Epifanio Giorgianni, Rete Civica Messina
  97. Costanza Giotti, commercialista, presidente CdA Luxury Collection e amministratore unico ELAION
  98. Girolamo Giuffrida, Rete Civica Catania
  99. Mario Giuffrida, ingegnere
  100. Francesco Giuliano, Messina
  101. Salvatore Giunta, medico chirurgo, consigliere nazionale di Mezzogiorno Federato
  102. Giovanni Grasso, Consigliere comunale Catania
  103. Salvatore Grillo, commercialista, autore de “Il delitto Sicilia”, presidente del Consiglio N. Di Mezzogiorno Federato
  104. Francesco Grimaldi, architetto, già Dirigente della Regione Siciliana presso il Dipartimento della Programmazione
  105. Francesco Grippaldi, imprenditore
  106. Giacomo Guglielmo, ingegnere esperto in Pianificazione e monitoraggio PNRR e PON Ricerca e innovazione
  107. Francesco Incardona, odontoiatra
  108. Anna Maria La Ferla, Messina
  109. Gioele La Ferla, imprenditore energia rinnovabile
  110. Giuseppe Paolo La Ferla, Dirigente Regionale Ufficio del Lavoro, in pensione
  111. Maria Paola La Ferla, insegnante in pensione, Messina
  112. Rosa Bruna La Ferla, Ricercatrice CNR in pensione, Messina
  113. Alessandro La Monica, presidente Diste Consulting dipartimento studi territoriali
  114. Saverio La Rosa, segretario organizzativo Fismic Palermo Trapani
  115. Roberto Laruffa, editore
  116. Dario Latella, Avvocato, Professore di Diritto Commerciale Università di Messina
  117. Rocco La Valle, già sindaco Villa San Giovanni
  118. Raffaele Leone, avvocato
  119. Aldo Li Bianchi, architetto
  120. Francesco Li Mandri, notaio
  121. Rossella Li Mandri, insegnante
  122. Giovanni Liotta, notaio
  123. Giuseppina Liotta, insegnante
  124. Turi Lombardo
  125. Simonetta Lorusso, imprenditore
  126. Franco Maesano, veterinario
  127. Vittoria Maglie, insegnante
  128. Carmen Mangraviti
  129. Vito Manno, Alcamo
  130. Alessandra Marchetta, guardia giurata
  131. Maurizio Martinez, Rete Civica Catania
  132. Salvatore Martorana, avvocato
  133. Daniele Marinetti, Rete Civica Catania
  134. Salvatore Matarrese, presidente OBI, osservatorio banche e imprese di Bari
  135. Massimiliano Mazzara, ingegnere
  136. Costantino Micali
  137. Daniela Micali, vice presidente Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno
  138. Vincenzo Micali, medico chirurgo
  139. Ennio Miloro, Messina
  140. Vincenzo Miloro, architetto
  141. Orazio Mistretta, Trapani
  142. Enrico Mollica, avvocato
  143. Giovanni Mollica
  144. Francesca Moraci, Professore ordinario di urbanistica all’università mediterranea di Reggio Calabria
  145. Antonio Moschetto, Rete Civica Catania
  146. Eugenio Musolino, ingegnere
  147. Orazio Musumeci, Messina
  148. Danila Nostro, dirigente dell’Università di Messina
  149. Manlio Orobello, già Sindaco di Palermo
  150. Maria Osmelli, ragioniere
  151. Michele Oteri, agente di commercio
  152. Daniela Palano, ginecologa
  153. Eva Palano, Catania
  154. Giuseppe Palamara, ingegnere
  155. Massimo Pamparana, commercialista
  156. Alfonso Pantalena, ingegnere
  157. Marcello Panzarella, professore ordinario di Progettazione Architettonica all’Università degli Studi di Palermo
  158. Antonio Papalia, Messina
  159. Enrico Paratore, avvocato
  160. Emilio Passaniti, ingegnere
  161. Giancarlo Patti, funzionario pubblico e amministratore del gruppo facebook “Ponte sullo Stretto e Infrastrutture SUBITO”
  162. Alfio Pennacchio, Acicatena
  163. Gioele Pennino, presidente associazione Masterset Italia
  164. Giuseppe Perillo, avvocato
  165. Alfia Petronio, Adrano
  166. Giampiero Petrucci, geologo
  167. Luigi Piazza, architetto, International PhD in Architectural Design
  168. Valeria Piazza, architetto
  169. Alessandro Pignagnoli, ingegnere
  170. Andrea Piraino, ordinario di diritto costituzionale e presidente del Centro ‘Adriano Olivetti’
  171. Vincenzo Pistone, Rete Civica Messina
  172. Alessandro Platania, ingegnere
  173. Alberto Porcelli, Reggio Calabria
  174. Sandro Principe, avvocato
  175. Giuseppe Puglisi, ingegnere
  176. Isidoro Puglisi, Piedimonte Etneo
  177. Massimo Puleo, ingegnere dei trasporti, già editorialista su Repubblica e Live Sicilia
  178. Franco Prestifilippo, Catania
  179. Giuseppe Prestipino, commercialista
  180. Vincenzo Prestipino, architetto
  181. Cesare Prevedini, ingegnere strutturista e imprenditore
  182. Paolo Provenza, ex Capo Settore Uffici Direzione Regionale Trasporto locale fs Sicilia ed ex Segretario Regionale Sindacato Filt (CGIL) Sicilia
  183. Sergio Quartuccio, Dirigente Medico Medicina Interna all’Ospedale Papardo di Messina
  184. Elisabetta Raffa, giornalista
  185. Totò Ragusa, docente dell’Università della Calabria
  186. Vincenzo Randazzo, assicuratore
  187. Giovanni Rinaldi, Messina
  188. Fernando Rizzo, presidente Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno
  189. Giulia Rizzo Pinna, insegnante
  190. Caterina Paola Romanò, dirigente pubblica amministrazione
  191. Domenico Romeo, già dirigente Antonveneta
  192. Franco Romeo, Catania
  193. Archimede Rotondo, docente di chimica all’università di Messina
  194. Stefania Rovito, Medico chirurgo
  195. Flora Salerno, insegnante
  196. Francesco Salinitro, architetto, Coordinatore Comitato “Gate Mediterraneo Gela”
  197. Angela Maria Salsone, Reggio Calabria
  198. Carmelo Salvia, ingegnere
  199. Fabrizio Sansone, Cardiochirurgo
  200. Andrea Santangelo, ingegnere
  201. Marco Santoro, Università di Reggio Calabria
  202. Nunzio Santoro, ingegnere
  203. Marcello Savorani, ingegnere, Cultore della Materia dell’Insegnamento di Calcolo Strutturale agli Elementi Finiti presso l’Università del Sannio di Benevento
  204. Anita Scalco, ingegnere
  205. Giuseppe Scandura, avvocato
  206. Antonino Schiera, scrittore e blogger
  207. Salvatore Sciacca, ingegnere
  208. Vito Segantini, ingegnere
  209. Carmelo Sellaro, imprenditore
  210. Simone Serpotta, avvocato
  211. Simone Serpotta, avvocato
  212. Angelo Spalletta, presidente del consorzio Trasporto Unito siciliano
  213. Alessio Spampinato, Rete Civica Catania
  214. Andrea Spampinato Rete Civica Catania
  215. Giuseppe Spampinato, Rete Civica Catania
  216. Giuseppe Sobbrio, professore emerito dell’Università di Messina
  217. Andrea Solano, Medico chirurgo specializzando in cardiologia
  218. Domenico Solano, agronomo, responsabile del centro di Divulgazione Agricola di Palmi (RC)
  219. Francesco Stagno d’Alcontres, imprenditore
  220. Michele Stagno d’Alcontres, commercialista
  221. Elena Strano, Messina
  222. Santo Strati, giornalista
  223. Cosimo Taormina, Catania
  224. Giuseppe Tarallo, Palermo
  225. Andrea Taranto, architetto, Tesoriere Ordine degli Architetti di Messina
  226. Luciano Taranto, ingegnere
  227. Andrea Tartaglia, ingegnere, portale Mobilita.org e Associazione Prima Vera Catania
  228. Corrado Taviano, funzionario di banca in pensione
  229. Alberto Tedesco, già Senatore della Repubblica
  230. Salvatore Tignino, assicuratore
  231. Ines Torre, Catania
  232. Francesco Triolo, ingegnere
  233. Lidia Trippiedi, Rete Civica Catania
  234. Andrea Vadalà, avvocato
  235. Francesco Vadalà Bertini, ingegnere
  236. Antonio Vella, Gela
  237. Riccardo Vella
  238. Roberta Venturini, Rete Civica Catania
  239. Clara Stella Vicari Aversa, architetto, PhD Europeo in Architettura in Spagna, Vicepresidente Ordine degli Architetti di Messina
  240. Anna Maria Vicari, insegnante
  241. Cristiana Vicari, notaio
  242. Giuseppe Vicari, notaio
  243. Patrizia Vicari, notaio
  244. Simona Vicari, architetto, già Sottosegretario di Stato al MISE e alle Infrastrutture
  245. Mauro Viscuso, Rete Civica Catania
  246. Salvatore Zaccaro, ingegnere
  247. Antonio Zinnato, agronomo, funzionario Regione Calabria