Franco Napoli (Confapi) al Quirinale: Grazie Presidente

di PINO NANO – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale il Presidente della Confapi, Confederazione italiana piccola e media industria privata, Cristian Camisa, accompagnato dal vice presidente Franco Napoli, che in Calabria è diventato ormai uno dei punti di riferimento.

Della delegazione Confapi facevano parte anche il presidente emerito, Maurizio Casasco, il secondo vicepresidente, Corrado Maria Alberto, il Presidente dei Saggi, Filiberto Martinetto e il direttore della Comunicazione e Relazioni Istituzionali, Annalisa Guidotti. L’occasione è servita per presentare al Capo dello Stato il bilancio di un anno di impegno civile al servizio del Paese.

Non sono mancati i riferimenti al Sud del Paese e alla Calabria. 

Il vice presidente Francesco Napoli, nel corso del suo intervento, ha manifestato al Capo dello Stato, “l’importante percorso di crescita e di legalità che le Pmi stanno portando avanti grazie all’accordo con l’Arma dei Carabinieri che ha contaminato tutto il sistema nazionale e al quale si associa l’istituzione della Cabina di Regia per l’applicazione del Protocollo di legalità siglato con il Ministero degli interni. Dalla Confederazione della piccola e media industria privata, un segnale importante, dunque, per il rafforzamento della democrazia che contribuisce ad avvicinare lo Stato al mondo produttivo, cuore dell’economia italiana”. 

Per il Vice Presidente Franco Napoli un’occasione ideale per ricordare anche i dieci anni di vita della Confapi calabrese, e che in dieci anni di impegno quotidiano è diventata una delle realtà pulsanti del sistema produttivo ed economico regionale.

«Ho avuto l’onore di trasferire di persona al Presidente Mattarella – dice invece il Presidente di Confapi, Cristian Camisa – la straordinaria considerazione e fiducia che il nostro mondo ripone nella Sua persona e nel Suo ruolo, insieme all’orgoglio di rappresentare la piccola e media industria privata, costituita da imprenditori innamorati del loro lavoro che quotidianamente portano avanti con i loro dipendenti e che, anche nei momenti più duri, non hanno mai ceduto all’esternalizzazione delle produzioni, garantendo così la crescita e il benessere sociale ed economico del nostro Paese».M

«ai come in questo momento – ha aggiunto – la flessibilità delle nostre imprese costituisce un grande valore per il sistema Paese che finalmente tutti stanno riconoscendo. Questa visita rappresenta infatti un segnale importantissimo di attenzione. Un colloquio prezioso che ci restituisce ancor più forza nel perseguire il nostro impegno quotidiano per la crescita e il lavoro».

A volte basta davvero molto poco per portare i problemi reali del Paese a “casa del Presidente”, che è poi la casa degli Italiani. Ben vengano dunque questi incontri a cui Mattarella ci ha ormai abituato quotidianamente. (pn)

 

Napoli (Confapi) espone l’idea progettuale di un Palacongressi a Vagliolise

Realizzare, nell’area urbana di Vagliolise, un Palacongressi, con l’obiettivo di far uscire la Calabria da uno stato di oblio e di crescita economica che rasenta lo zero. È l’idea progettuale avanzata da Francesco Napoli, vicepresidente di Confapi e presidente di Confapi Calabria e che verrà esposta nelle prossime settimane in conferenza stampa.

Il turismo congressuale, per sua definizione, dà origine ad un vero e proprio business, ad un consistente giro d’affari che coinvolge più filiere produttive di un determinato territorio. È, senza dubbio, un modo nuovo di vedere e vivere il turismo che attiene alle forme più moderne del lavoro contemporaneo. La meeting industry, dopo lo stop causato dalla pandemia, ha ripreso la sua corsa e nel 2023 ha recuperato il gap rispetto al 2019 superando il numero di eventi del periodo prepandemico.

Ma i dati parlano chiaro: la maggior parte dei congressi e degli eventi si svolge al Centro Nord che può contare su strutture, location e infrastrutture in grado di ospitare attività congressuali. I segnali del mercato rispetto al turismo congressuale sono positivi, un trend che non può e non deve riguardare solo una parte del Paese ma «deve coinvolgere – secondo Francesco Napoli – soprattutto la nostra regione che sconta una differenza di sviluppo economico allarmante».

«Gli investimenti per la competitivà – ha proseguito Napoli – non possono attendere. Il nostro obiettivo, come Confederazione della piccola e media industria privata, è quello creare una realtà virtuosa e di promuovere un nuovo modo di pensare e governare lo sviluppo del territorio. Insieme ad interventi mirati per il turismo di mare e montagna, servono strategie e politiche per attuare nuove forme di potenziamento della nostra economia. Per citarne solo una, la regione Emilia, produce, grazie alla meeting industry, un giro d’affari di 1 miliardo di Euro con 5 milioni di presenze».

Il presidente Napoli ritorna, quindi, sull’opportunità della città unica Cosenza Rende sottolineando «nell’ambito di un progetto di fusione così importante, si inserisce la realizzazione, nell’area urbana di Vagliolise, che ha una superficie utilizzabile di oltre 20000 mq, di un centro fieristico e di uno spazio congressuale che potrebbe diventare il punto di riferimento per la convegnistica di tutto il Sud Italia».

«Un’area, per la sua posizione geografica facilmente raggiungibile sia dall’autostrada che dalla superstrada – ha aggiunto – oltre che per essere attigua alla Stazione Ferroviaria, strategicamente funzionale all’obiettivo. Abbiamo stimato, in una previsione da qui a 5 anni, che un Palacongressi potrebbe generare un indotto di oltre 200 milioni di euro con circa 1 milione di utenti. Ad oggi la nostra regione non è mai stata presa in considerazione da tutte quelle organizzazioni datoriali, sindacali, ordini professionali che promuovono decine di eventi internazionali proprio per la mancanza di un’area attrezzata come quella che stiamo promuovendo».

«Un investimento che, nella storia della Calabria – ha spiegato – è sempre stato scartato ma che per le ingenti ricadute economiche merita un’analisi attenta. Il vantaggio competitivo che ne deriva è in grado di dare un nuovo slancio alla nostra economia e ossigeno alle oltre 200000 imprese calabresi, richiamando un pubblico non solo nazionale ma anche internazionale. Contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi decenni, registro grande interesse per la Calabria da parti di investitori nazionali e internazionali».

«Il nostro appello nei confronti della politica regionale e di tutti gli stakeholders interessati – ha concluso – è quello di fare sistema per realizzare un pala congressi e creare un ambiente favorevole alla crescita e al progresso». (rcz)

Il presidente Confapi Calabria Francesco Napoli al Vine selection day

Il presidente della Confapi Calabria e vicepresidente Confapi, Francesco Napoli e monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia accademia di teologia, hanno partecipato alla terza edizione del Vine selection day che si è svolta a Roma con la partecipazione di oltre 50 aziende produttrici.

Intervistato dalla giornalista Catia Acquesta, Francesco Napoli ha sottolineato come «Quello vinicolo sia un settore produttivo in forte espansione. Genera oggi 1,5 % del PIL nazionale».

Un mercato determinante per la crescita dell’intera economia nazionale grazie agli impatti indiretti e indotti su altre filiere del made in Italy.

Monsignor Staglianò ha ribadito come il vino sia uno dei simboli della fede cristiana e della Chiesa cattolica. Il primo segno di Gesù narrato nel Vangelo di Giovanni è legato alle Nozze di Caana quando trasforma l’acqua in vino. Ma il vino, insieme al pane, nel cattolicesimo diventa simbolo stesso della presenza di Cristo che allieta i cuori e dona gioia.

Giudice di comunicazione del wine Selection l’avv. Fabio Federico. Interessante intervento dell’autore Alex Butcher con il suo libro “Taja”. (rrm)

È nata la Filiera Sicurezza di Confapi Calabria

Contrastare il progressivo aumento di infortuni sui luoghi di lavoro e di morti bianche. È questo l’obiettivo della Filiera Sicurezza di Confapi Calabria, guidata dal presidente Vincenzo Staltieri.

Accanto a Staltieri, le due Vicepresidenti Barbara Falbo e Stefania Genovese. È, inoltre, allo studio una proposta da parte del presidente Francesco Napoli per attivare una collaborazione tra pubblico e privato volta a migliorare i livelli di sicurezza, una proposta non in chiave sanzionatoria ma di supporto per aziende e lavoratori.

Il mancato rispetto delle normative relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano una piaga sociale ormai trasversale a tutte le filiere produttive, conseguenza di uno sbagliato approccio culturale al tema, mancanza di formazione e di un fenomeno oggi troppo diffuso ovvero quello del Dumping Contrattuale. I contratti nazionali collettivi sono uno strumento di grande valenza in quanto disciplinano i rapporti tra datore di lavoro e lavoratori garantendo le giuste tutele contrattuali, una fonte normativa fondamentale per assicurare le corrette dinamiche del mercato del lavoro. La proliferazione dei contratti collettivi pirata e il fenomeno del dumping contrattuale per la riduzione del costo del lavoro e delle tutele contrattuali sono senza dubbio tra le principali cause non solo di destabilizzazione del mercato, in quanto danneggiano le attività imprenditoriali virtuose, ma anche di una riduzione sensibile della sicurezza sui luoghi di lavoro.

«La Confapi Calabria è, da sempre – si legge in una nota – impegnata su questo fronte e da tempo svolge attività formative e informative per imprenditori e lavoratori in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e l’Inail regionale. A gennaio la firma del protocollo d’intesa, dimostrazione che la sinergia tra pubblico e privato e la capacità di fare sistema sono strategici per il miglioramento dei livelli produttivi delle Pmi. Ma la norma da sola non basta, ecco perché al suo interno la Confapi Calabria ha ufficializzato la nascita della filiera Sicurezza, un pool di imprese specializzate del settore che contribuirà a migliorare i livelli di sicurezza per ridimensionare drasticamente gli eventi infortunistici e le malattie professionale».

Francesco Napoli, presidente della Confederazione regionale è chiaro sul punto: «Non dobbiamo attendere che le soluzioni provengano dall’alto né tantomeno che si verifichino tragedie come quella di Firenze. Bisogna lavorare sulla prevenzione, sul rispetto della legalità e della trasparenza aiutando e supportando le realtà virtuose».

«Tra le attività previste – ha illustrato – la Filiera Sicurezza effettuerà per le nostre aziende associate un audit per la verifica interna delle condizioni di sicurezza, per valutare i punti di debolezza e le eventuali criticità prima che l’evento infortunistico si verifichi».

 

A Villa Rendano presentato l’European Digital Innovation Hub Microcyber

È stato presentato, a Villa Rendano di Cosenza, l’European Digital Innovation Hub (Edih) Microcyber, un progetto che vuole diffondere competenze digitali innovative, in particolare quelle inerenti alla Cyber Sicurezza, presso il target delle Micro, Piccole e Medie imprese, professionisti e Pa.

MicroCyber offrirà infatti specifici servizi per comprendere il livello di maturità digitale e costruire percorsi personalizzati di formazione e capacity building per i target. Il progetto MicroCyber è coordinato, con il ruolo di capofila, dall’Ente Nazionale per il Microcredito (Enm), che ha riunito nel partenariato per la costituzione del Polo MicroCyber: Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata), Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, che aggrega 48 università pubbliche distribuite sul territorio nazionale), Cirps (Centro interuniversitario di ricerca per lo sviluppo sostenibile, che aggrega 25 università distribuite sul territorio nazionale), Deloitte Consulting, Deloitte Risk Advisory, Deloitte Officine Innovazione, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e la Digiform S.r.l.

Duranti i lavori, coordinati dalla vicepresidente di Confapi Calabria che ha ospitato l’evento, Francesca Benincasa, i partner del Polo hanno esposto alla platea di imprenditori e professionisti presenti tutti i servizi e gli strumenti previsti dal nascente Hub.

La Confapi, partner del Polo, è responsabile nello specifico per la strategia di onboarding delle imprese presenti nelle regioni del mezzogiorno coinvolte dal progetto. Il coordinatore delle territoriali Confapi delle 8 regioni del Sud è Francesco Napoli, vicepresidente della Confederezione. Durante il suo intervento di apertura ha ribadito quanto oggi la cyber sicurezza sia un tema centrale per il mondo delle pmi che devono essere «sostenute e accompagnate nel percorso di digitalizzazione e di costruzione di una maggiore consapevolezza delle minacce informatiche e delle possibili contromisure da adottare. Gli attacchi cyber costituiscono una tempesta perfetta in grado di mettere a repentaglio uno degli asset principali per la piccola e media impresa ovvero la protezione di dati aziendali».

Un partenariato pubblico-privato di grande valenza strategica come rilevato da Giovanni Pes, vicesegretario dell’ente del microcredito e direttore di Microcyber «in cui trovano sintesi competenze di altissimo profilo. L’European digital innovation hub Microcyber intende proporsi come partner strategico per tutte quelle aziende che intendono avviare un percorso di trasformazione digitale in sicurezza, riducendo al minimo i rischi di attacchi informatici».

«I maggiori investimenti nel campo della cybersecurity – ha concluso Napoli – provengono dalle multinazionali. Le pmi che costituiscono la spina dorsale del tessuto produttivo italiano risultano ancora indietro rispetto a questo aspetto. Essere affidabili per i propri stakeholder è il miglior biglietto da visita per rafforzare il proprio business. Per questo motivo Microcyber rappresenta per il sistema Confapi una grande opportunità nella sfida all’innovazione e alla competitività, garantendo competenza e sicurezza». (rcs)

Le Aziende Sorgenia aderiscono al protocollo legalità fra Viminale e Confapi

Le aziende del gruppo Sorgenia che operano nel settore delle bioenergie, in Emilia Romagna e Calabria, hanno aderito al protocollo di legalità sottoscritto tra il ministero dell’Interno e Confapi.

Si tratta di Sorgenia Biomasse, che si occupa dell’approvvigionamento e della tracciabilità delle biomasse utilizzate dagli impianti del gruppo, e Sorgenia Bioenergie, uno dei principali produttori italiani di energia rinnovabile da biomasse, con le tre centrali di Finale Emilia (Modena), Bando D’Argenta (Ferrara) e Mercure (Cosenza).

L’adesione al protocollo, che definisce un sistema di controlli e verifiche su base volontaria, rappresenta per il gruppo un’ulteriore garanzia contro ogni eventuale ingerenza della criminalità organizzata per la gestione delle risorse sui territori.

Il nostro impegno per «garantire legalità, trasparenza e sicurezza è ulteriormente sancito dalla sottoscrizione di questo protocollo», ha dichiarato Carlo Perri, Ad di Sorgenia Biomasse. Mentre Alberto Vaccarella, Ad di Sorgenia Bioenergie ha aggiunto che la firma di «questo protocollo è per noi un’ulteriore forma di salvaguardia dei territori in cui operiamo attraverso le nostre centrali».

Francesco Napoli, vice presidente di Confapi, nominato componente della cabina di regia istituita presso il Ministero dell’Interno ha infine evidenziato: il nuovo protocollo che «porta la firma del presidente nazionale della Confapi Cristian Camisa e del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi va nella direzione auspicata ovvero far sì che le operazioni di tutela economica e sociale si configurino come prassi per il bene della comunità in totale contrasto alle ingerenze criminali».

Gli impianti firmatari del protocollo sono situati in Emilia-Romagna e in Calabria. La centrale di Bando d’Argenta, in funzione dal 2001, produce ogni anno 180 GWh di energia, pari al fabbisogno medio di 27.000 persone. La centrale di Finale Emilia, in marcia dal 2016, converte in energia circa 135.000 tonnellate di biomassa solida all’anno. Il 78% proviene da scarti agricoli territoriali derivanti dall’agricoltura, che rappresentano dunque per gli operatori del settore una fonte di reddito integrativa anziché un costo di smaltimento. L’impianto del Mercure è, fra i tre, quello che assicura la maggiore produzione annua di energia (280 GWh) che proviene per la maggior parte da biomassa legnosa (380.000 tonnellate all’anno) fornita da produttori locali. (rcz)

 

Confapi a difesa della Calabria

di PINO NANOTanta Calabria anche nel dibattito che Confapi ha avuto in queste ore a Palazzo Chigi per l’illustrazione della legge di Bilancio. All’incontro in cui il Governo ha illustrato alle parti sociali il disegno di legge di bilancio Confapi era rappresentata a Palazzo Chigi dal Vicepresidente Francesco Napoli, uomo di origini calabresi, nato e cresciuto sulle colline di Arcavacata a due passi da quella che era stata la sua Università di riferimento.

Un intellettuale che da ragazzo era stato anche una sorta di “pasionario” della politica, giovane attivista democristiano che sembrava dovesse e potesse avere un futuro sicuro in parlamento, poi invece per sua scelta ha preferito il mondo dell’economia e delle piccole e medie imprese di cui oggi è protagonista nazionale di primissimo piano.

«Bisogna fare in modo – dice Francesco Napoli alla fine dell’incontro con il Governo – di allocare al meglio i soldi a disposizione pur prendendo atto che la nuova manovra di Bilancio dispone di risorse limitate e vincolate. Sappiamo bene che gli interventi illustrati rappresentano una boccata di ossigeno, ma non potranno determinare dei provvedimenti strutturali e espansivi che sono necessari per ‘buttare il cuore’ oltre l’ostacolo per introdurre misure volte a sostenere con maggiore slancio il nostro sistema produttivo».

Non ha nessuna esitazione e nessun dubbio il Vice Presidente di Confapi sul come vadano spesi i fondi disponibili.

«Dobbiamo continuare – aggiunge Franco Napoli – a fare buon uso di tutte le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per proiettare il Paese verso quella rivoluzione economica e produttiva in grado di renderlo competitivo nei prossimi anni. Oltre alla necessità di dover lavorare al taglio del cuneo fiscale per le imprese, bisogna rendere strutturale la detassazione degli aumenti retributivi definiti a livello di contrattazione nazionale». 

Ma questo forse da solo non basta- spiega il leader di Confapi. Serve andare oltre, immaginare soluzioni alternative e soprattutto che diano risposte immediate e concrete ao al comparto produttivo del Paese.

«Riteniamo, infatti – ripete Francesco Napoli – sia opportuno rifinanziare la misura del credito d’imposta 4.0 per l’intera durata del Piano Transizione 4.0. riservando una percentuale più alta dell’agevolazione per le imprese di minore dimensione».

A margine del suo intervento chiediamo a Francesco Napoli il suo punto di vista rispetto alla situazione in cui versa il Mezzogiorno e la Calabria in particolare: «Ciò che manca al sud e alla regione Calabria è un vero piano industriale in grado di sfruttare a pieno le risorse del Pnrr, l’unica vera occasione per colmare il gap endemico tra Nord e Sud. In questo scenario si inserisce la preoccupazione sulla capacità progettuale degli enti locali e la capacità di spesa, troppo fragile rispetto al resto del Paese». 

«La ricetta per non perdere il passo – conclude il vice presidente di Confapi – è il rafforzamento delle competenze dei Comuni attraverso una maggiore sinergia tra pubblico e privato e la semplificazione della macchina burocratica». (pn)



A Villa Rendano consegnati i Premi L’Alveare di Confapi Calabria

di FRANCO BARTUCCINei suggestivi  giardini di Villa Rendano, nel Centro storico di Cosenza, si è svolta la manifestazione dell’ottava edizione del Premio “L’Alveare” promosso nel 2016 dalla Confapi Calabria per impegno di Francesco Napoli, presidente della Confederazione e vice presidente nazionale della stessa Confapi.

Il Premio è nato per  premiare le migliori realtà aziendali calabresi che, in un territorio sicuramente non facile, portano avanti operosamente e con perseveranza le loro attività contribuendo a creare valore nella  regione Calabria.

Le Pmi sono la forza trainante del Sistema Paese, ambasciatrici della cultura e del Made in Italy nel mondo e la Confapi Calabria, casa delle piccole e medie industrie private, come in un “alveare” sostiene ed incoraggia le aziende che, grazie alla loro flessibilità e capacità di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato, contribuiscono alla crescita economica del nostro Paese.

Il Premio “L’Alveare” è stato istituito pure per premiare Istituzioni, personalità e organizzazioni che contribuiscono a promuovere la cultura identitaria della nostra Regione, in Italia e all’estero.

 Numerosa la partecipazione dei cittadini cosentini e non solo intervenuti nei giardini di Villa Rendano per seguire l’evento, accolti dal presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli. Tra gli ospiti si segnala la presenza di S.E. Vittoria Ciaramella, Prefetto di Cosenza, del Col. Agatino Saverio Spoto, Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Cosenza, del Questore Michele Maria Spina, del Ten. Col. Giuseppe Dell’Anna, Comandante della Guardia di Finanza e della Dott.ssa Loredana Giannicola, Provveditore agli Studi di Cosenza.

La serata, condotta dalla giornalista Francesca Russo, si è aperta con la magistrale esibizione dell’Orchestra Sinfonica Brutia, alla quale è stato consegnato il primo riconoscimento. A ritirare il premio sono stati il Sindaco della Città dei Bruzi e presidente dell’Orchestra sinfonica, nonché Francesco Perri, direttore artistico.

Tra le novità di quest’anno il premio “Alveare” alla memoria di Emanuele Giacoia, consegnato, durante un momento di grande commozione, al giornalista Antonio Liotta di Rai Tre Calabria da Antonella e Riccardo Giacoia.

Il Premio alla Legalità è stato conferito ad Antonino Bartuccio, ex sindaco di Rizziconi, oggi coraggioso testimone di giustizia per aver denunciato le infiltrazioni criminali nel suo consiglio comunale. Un particolare riconoscimento per la scelta fatta dalla Confapi Calabria è arrivato dal Ministro Marina Calderoli, che ha inviato una  lettera  resa nota e pubblica durante la premiazione.

Il “Premio Alveare 2023” è stato consegnato a Gemma Gesualdi, Presidente dell’Associazione Brutium – I Calabresi nel mondo, che continua l’opera iniziata da suo padre, Giuseppe Gesualdi, iniziata nel 1966 di valorizzare e promuovere le eccellenze della Calabria. A consegnare il premio è stato chiamato il Sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito.

Tra le eccellenze calabresi un particolare riconoscimento è toccato a Leonardo Donato, Ceo di Weinform, società editrice di Fortune Italia. Premiata, inoltre, l’ing. Ilaria Bertini, Direttrice del dipartimento per l’efficientamento energetico di Enea.

Lo speciale Premio Ninetto Quattrone è stato conferito al sen. Paolo Naccarato, Dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, padre dello Statuto della Regione Calabria; nonchè all’Olearia San Giorgio, storica azienda produttrice di olio extravergine d’oliva.

Ad essere premiato anche il Comitato regionale della Croce Rossa Italiana e il Liceo G.V. Gravina che per il progetto di impresa simulata ha anche ottenuto il titolo di socio onorario della Confederazione della piccola e media industria privata.  Altri riconoscimenti sono andati a Vittorio Caminiti, presidente dell’Accademia del Bergamotto; Antonella Guzzo, vicepresidente della Evo-BI; nonché alle aziende che fanno parte della grande casa della Confapi Calabria: MCM group, Falbo Group, Andirivieni Travel, Accademia new Style, La industriale Boschiva, il Panificio Pascuzzo.

Per finire il “Premio speciale Italia Donne in Classe” è toccato a Marilena De Simone, responsabile dell’osservatorio sulla povertà energetica della Regione Calabria; nonchè all’Associazione di volontariato Gospa ODV. (fb)

Venerdì il Premio L’Alveare di Confapi Calabria

Venerdì 15 settembre, a Villa Rendano di Cosenza, si terrà l’ottava edizione del Premio L’Alveare di Confapi Calabria.

Il premio nasce nel 2016 dalla volontà di Francesco Napoli, presidente della Confederazione, di premiare le migliori realtà aziendali calabresi che, in un territorio sicuramente non facile, portano avanti operosamente e con perseveranza le loro attività contribuendo a creare valore nella nostra regione.

Le PMI sono la forza trainante del Sistema Paese, ambasciatrici della cultura e del Made in Italy nel mondo e la Confapi Calabria, casa delle piccole e medie industrie private, come in un “alveare” sostiene ed incoraggia le aziende che, grazie alla loro flessibilità e capacità di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato, contribuiscono alla crescita economica del nostro Paese.

Il Premio L’Alveare è anche il premio per Istituzioni, personalità e organizzazioni che contribuiscono a promuovere la cultura identitaria della nostra Regione. 

Una serata evento, dunque, che si aprirà con l’esibizione dell’Orchestra Sinfonica Brutia e durante la quale i veri protagonisti saranno coloro che, nei vari ambiti produttivi e sociali, si sono distinti per innovazione, professionalità, competenza e difesa della legalità.

Confapi Calabria promuove la produzione di energia pulita

Il presidente di Confapi Calabria. vicepresidente nazionale di Confapi, Francesco Napoli, ha portato la voce delle piccole e medie imprese in tema di sostenibilità ambientale nel corso del Filmare Festival, svoltosi a Soverato.

E lo ha fatto nel corso di un panel, condotto da Francesca Russo, ricco di ospiti illustri che ha visto la partecipazione di Ilaria Sergi di Enea, Agenzia Nazionale per l’efficientamento energetico e del giornalista Rai Beppe Rovera.

«Un processo naturale e necessario quello della transizione sostenibile – secondo il vicepresidente nazionale della Confapi – dal quale dipenderà la tenuta del sistema economico e produttivo nonché la competitività stessa sui mercati nazionali e internazionali. Oggi vincono le imprese che scelgono un linguaggio sostenibile, vincono le imprese che scelgono modelli economici circolari in cui si riducono gli sprechi, si riciclano i materiali e soprattutto si riduce l’uso eccessivo delle risorse. Un’economia che si basa infatti sulla dipendenza da fonti non rinnovabili finirà con l’esaurire le risorse stesse che la sostengono». 

Una convinzione ben radicata in Confapi Calabria che già nel 2019 ha firmato l’accordo di opinion leader di Italia in classe A, consapevole della necessità di una svolta e di un cambiamento radicale dei modelli culturali in tema di sostenibilità ambientale.

Nel corso della serata è stato conferito alla Società Ordine e Sicurezza uno speciale riconoscimento per l’esclusiva piattaforma digitale 3C Alert. Un software innovativo, la cui idea progettuale è stata sostenuta da Confapi Calabria e da Sorgenia e che nasce con l’obiettivo di tutelare il patrimonio forestale dal taglio indiscriminato e per garantire la biodiversità.

L’algoritmo 3C Alert consente, infatti, in totale conformità alle direttive comunitarie, di monitorare e tracciare il materiale legnoso dal momento della produzione sino al conferimento all’utilizzatore finale. Un sistema esclusivo utilizzato già da società multinazionali, tra cui la stessa Sorgenia, che hanno investito in Calabria nella produzione di energia pulita.

A ritirare il premio “Impresa Ambiente 2023”, consegnato da Beppe Rovera, Adriano Napoli, amministratore della Società Ordine e Sicurezza e dal Presidente della Confapi Calabria, Francesco Napoli. (rcz)