Imprese, Napoli (Confapi) al Maeci per il lancio del nuovo fondo internazionale del Simest

Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi e presidente di Confapi Calabria, ha partecipato al lancio della nuova operatività del Fondo 394 per la competitività internazionale delle imprese italiane, svoltasi al ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Si tratta di uno strumento gestito da Simest in convenzione con il Maeci per finanziare la crescita delle imprese nei mercati esteri avrà una dotazione di 4 miliardi di euro dedicati in prevalenza alle Pmi. Alla presentazione presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, in rappresentanza di Confapi è intervenuto il vicepresidente nazionale Francesco Napoli. Presente anche i vertici di Simest: il presidente Pasquale Salzano e l’amministratrice delegata Regina Corradini D’Arienzo.

Il vicepremier e ministro Tajani nell’intervento di apertura ha sottolineato l’importanza della ripresa dell’attività del Fondo 394 nel sostenere lo sviluppo internazionale del “Made in Italy”. Inoltre ha ribadito che «attraverso la diplomazia economica e della crescita, il Ministero degli Affari Esteri si impegna a promuovere la competitività delle imprese italiane, offrendo loro uno strumento prezioso di finanza agevolata per sostenere gli investimenti e rafforzare la presenza dei prodotti italiani sui mercati globali».

«Per la prima volta – ha spiegato Tajani –, viene ampliata la platea d’imprese servite con l’inclusione delle filiere produttive».

Il Fondo introduce alcune importanti novità, come il sostegno agli investimenti per la transizione ecologica e digitale, nonché per il rafforzamento finanziario delle imprese con vocazione internazionale. Inoltre, per la prima volta, i benefici saranno estesi alle imprese appartenenti alle filiere produttive orientate all’export e a quelle colpite dall’aumento dei costi energetici.

Sono previste anche condizioni speciali per le aziende con interessi diretti in aree strategiche per il Made in Italy, come i Balcani Occidentali, e per le imprese localizzate nelle zone colpite dalle recenti alluvioni in Emilia-Romagna e nelle aree circostanti. Inoltre, le imprese potranno beneficiare di finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% ottenere un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% riservato alle Pmi. (rrm)

 

Intesa tra Confapi e Carabinieri, a Catanzaro il primo incontro in Italia sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro

Si è svolto, nella sede regionale di Confapi, il primo incontro in Italia sulla Sicurezza sui luoghi di lavoro, organizzato nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto a giugno 2021 tra Confapi CalabriaArma dei Carabinieri.

Un accordo che è stato rinnovato con un addendum che prevede lo svolgimento di due ulteriori seminari formativi e informativi sui temi della “Sicurezza sui luoghi di lavoro” e “Caporalato”. Responsabile nazionale per l’applicazione è stato nominato Francesco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi.

Dopo i saluti del Tenente colonnello Roberto Di Costanzo, responsabile regionale per l’Arma dei Carabinieri dell’applicazione del Protocollo e del Direttore della Confapi Calabria Pasquale Mazzuca, hanno relazionato sul tema, i massimi esperti in materia: Anna Rita Lofrano, responsabile ufficio Affari Istituzionali della Direzione Generale dell’Inail, il Maresciallo Capo Luigi Antonio Tuttavilla che ha trattato l’argomento sotto l’aspetto operativo e il Maggiore dei Carabinieri Walter Zinzi in servizio all’Ufficio Logistico del Comando Legione Calabria che si è occupato della parte tecnico-normativa.

A margine dell’evento che ha suscitato grande interesse tra gli imprenditori presenti per l’importanza del tema affrontato, Francesco Napoli ha voluto sottolineare come «il nostro sistema di tutela della sicurezza e della legalità del lavoro soffre di un alto tasso di regolazione normativa e di un basso livello di effettività della prevenzione e della repressione, traducendosi spesso in una iper burocratizzazione delle procedure».

«Crediamo opportuno – ha concluso – rendere conveniente per l’imprenditore ammodernare i macchinari e gli strumenti di lavoro acquisendone di nuovi, non solo più efficienti in termini di produttività, ma anche a livello di sicurezza. Sarebbe anche necessario ipotizzare percorsi di formazione non generici e burocratici, ma tarati sulle mansioni specifiche». (rcz)

Come l’efficienza energetica può contribuire a processi duraturi di rigenerazione urbana?

di FRANCESCO NAPOLI – Alla voce “coscienza” sul dizionario De Mauro si legge essere “la consapevolezza che l’uomo ha di sé e del mondo esterno”.

L’intento di questa prima giornata del Forum dell’ Abitare di Cosenza nell’ ambito del Programma @Italia in Classe A è provare a ragionare attorno all’idea di coscienza urbana e di cosa significhi cultura urbana.

Perché se è vero che la nostra coscienza dovrebbe portarci ad avere una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo esterno, allora è altrettanto vero che molti temi delicati, come quello dell’inquinamento atmosferico dovuto soprattutto alla mobilità, dovrebbero essere in cima alle nostre preoccupazioni.

I due concetti chiave della giornata, che guideranno le idee del futuro a livello cittadino, sono Smart City e Green Mobility.

Il primo rimanda alle cosiddette città intelligenti, in cui tutte le reti, sia di trasporto sia tecnologiche, si integrano tra loro, sostenendo il progresso economico e il miglioramento degli standard qualitativi dei cittadini. La green mobility è un pilastro della Smart City e il Panel di questa mattina ci porta ad alcune considerazioni: elettrificare non significa solo sostituire i veicoli a combustione interna con quelli a batteria.

Si tratta di un processo molto più articolato, che incide, e inciderà sempre di più, su tanti altri aspetti della nostra vita quotidiana. È un cambio di paradigma, di abitudini, di cultura, di politica del cambiamento.

E, osservando il cambiamento, non si può dipendere solo dalla tecnologia ma è indispensabile esplorare le innumerevoli occasioni di trasformazione della città sui temi della sostenibile energetica.

Relativamente a questa prima giornata quindi, supportare le necessità di spostamento dei city users a partire dal progetto urbano dotato di efficienti e innovativi hub intermodali.

Mai come in questo momento in questo momento infatti l’energia è diventata un tema al centro dell’agenda di famiglie, istituzioni e imprese che possono concorrere, ciascuno per la propria parte, ad accrescere l’indipendenza energetica del nostro Paese.

Questo tema è stato affrontato nella seconda parte della mattinata e nel laboratorio di co-progettazione del pomeriggio.

Ciascuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire. Ed ecco che l’efficientamento energetico diventa un tassello fondamentale non solo per la rigenerazione urbana ma anche per il conseguimento degli sfidanti obiettivi del 2030.

Il Pnrr ha sicuramente fornito strumenti molto efficaci per trasformare ciascuno di noi in un protagonista attivo della transizione energetica. E grazie a una serie di incentivi, i cittadini possono oggi scegliere in modo semplice ed economico di auto-produrre energia da fonte rinnovabile e di consumarla localmente.

Grazie a impianti fotovoltaici, pompe di calore, batterie di accumulo ciascuno di noi può diventare produttore e consumatore, diminuendo il proprio impatto sul pianeta, risparmiando e contribuendo a innalzare la quota di energia verde prodotta dall’Italia.

Senza dimenticare il mondo dei condomini che, a loro volta, hanno a disposizione interessanti incentivi per accrescere la propria vocazione alla sostenibilità.

La giornata ha visto la partecipazione di Ilaria Bertini, Direttrice dell’ Agenzia Nazionale dell’ Efficienza Energetica dell’ Enea, del Sindaco di Cosenza Franz Caruso, del Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, del Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Pierluigi Caputo, dell’ Assessora all’ Urbanistico del Comune di Cosenza Giuseppina Incarnato, del Vicepresidente Nazionale Confapi Francesco Napoli, degli Opinion Leader partner del Programma tra cui Confapi Calabria, Ordine degli Architetti di Cosenza, Ordine degli Ingegneri di Cosenza, Polo per la bioedilizia Green Home – Unical, la Camera Forense Ambientale, l’ Istituto Nazionale di Urbanistica della Sede della Calabria, l’ Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano, l’ Università IUAV di Venezia ed esperti nazionali Enea sulle tecnologie agrivoltaiche, con Alessandra Scognamiglio. (fn)

[Francesco Napoli è presidente di Confapi Calabria]

Confapi Calabria e l’Università Mediterranea insieme per la formazione avanzata

Nei giorni scorsi, nella sede di Confapi Calabria, si è svolto l’incontro tra la piccola e medi  industria privata e il Dimes dell’Università della Calabria sull’iniziativa, prevista dal Pnrr, Dottorati imprese.

Durante l’incontro, il prof Stefano Curcio, Direttore Dimes e il prof Giancarlo Fortino, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Ict, hanno esposto il programma e le sue potenzialità che mirano a promuovere la collaborazione tra il mondo accademico e le imprese, favorendo la formazione avanzata di giovani ricercatori all’interno di contesti lavorativi concreti. Attraverso questa iniziativa, si punta infatti a favorire la trasferibilità delle conoscenze e delle tecnologie tra il mondo accademico e il settore produttivo, stimolando l’innovazione e la competitività delle imprese italiane.

Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria e Pasquale Mazzuca, Direttore della Confederazione, durante i loro interventi iniziali hanno sottolineato l’importanza di questa sinergia tra il mondo accademico e il settore produttivo in quanto consente alle imprese di accedere alle competenze accademiche e ai dottorandi di acquisire esperienza diretta nel mondo professionale.

I Dottorati Imprese del Pnrr rappresentano un importante strumento per la valorizzazione delle competenze e la promozione dell’innovazione, offrendo opportunità sia alle imprese che ai giovani ricercatori di contribuire allo sviluppo sostenibile e all’eccellenza del sistema produttivo italiano. (rcz)

Confapi Calabria: Bandiere blu un’opportunità per rilancio economia calabrese

Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, ha evidenziato come «il riconoscimento della Bandiera Blu è ormai considerato uno strumento di straordinario impatto territoriale e quindi sociale ed economico, in cui ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte».

«Ne sentiamo parlare dal 1987, ben 36 anni – ha ricordato – un appuntamento fisso che anticipa l’arrivo dell’estate e che contribuisce ad orientare turisti e viaggiatori verso le mete balneari e quindi i lidi più sostenibili del nostro Belpaese.  Naturalmente si tratta di un riconoscimento che guarda, non solo alla qualità delle acque, ma a tutti i canoni necessari dei vari servizi per soddisfare i visitatori, messi a disposizione dalle località costiere e dai porti turistici. Lasciatemi esprimere una grande soddisfazione per il grande risultato ottenuto dalla Calabria: ben 19 località premiate dal prestigioso riconoscimento tra cui le new entry Catanzaro Lido e Rocca Imperiale».

«Ribadisco – ha aggiunto –che ormai si tratta di un riconoscimento che coinvolge tutta la comunità locale, per cui viene premiato l’impegno e il lavoro di partnership tra soggetti pubblici e privati. Un percorso che coinvolge amministrazioni e imprese locali, dando sicuramente un ritorno di immagine concreta: la bandiera blu rappresenta non solo una nuova opportunità ma come detto un riconoscimento di un percorso che ha portato a rispondere ad alti di standard qualitativi in vari contesti».

«Pensiamo che tra gli indicatori ci sono – ha spiegato ancora – gli impianti di depurazione e il grado di funzionalità, quindi la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti e ancora la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la mobilità sostenibile e l’educazione ambientale e naturalmente tutto quello che comporta la valorizzazione del territorio e delle aree naturalistiche, senza dimenticare tutte quelle iniziative per implementare e migliorare i territori. Ecco, con la Bandiera Blu si certificano delle best practice messe a sistema che hanno portato al miglioramento di tali località. Dunque, la Bandiera Blu contribuisce a generare grandi benefici alle località turistiche proprio perché determina azioni volte a migliorarle sia sul fronte dei servizi pubblici che delle attività imprenditoriali e quindi con potenziali ricadute sulle nostre Pmi».

«Ormai il marchio ambientale e di sostenibilità come è quello delle Bandiere Blu, e della guida annessa – ha evidenziato – rappresenta per il territorio e per le nostre imprese una marcia in più, una certificazione di efficienza e di serietà riconosciuta. L’impatto è sicuramente positivo, ribadisco, sia nel percorso che porta al raggiungimento degli obiettivi per ottenere tale riconoscimento – con il coinvolgimento degli stakeholder che si occupano di alcuni servizi, pensiamo anche alle aree portuali e ai porti – sia successivamente all’assegnazione per tutto l’indotto del Turismo».

«Oggi le Bandiere Blu – ha concluso – rappresentano un fondamentale asse strategico di sviluppo e opportunità per il “territorio tutto». (rcz)

 

Confapi Calabria: Il comparto della forestazione rischia il default

Il comparto della forestazione rischia il default. È l’allarme lanciato da Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, spiegando come «alcune centrali a biomassa legnosa in Calabria hanno interrotto la produzione, e la chiusura riguarderà a cascata tutti gli impianti anche di altre regioni, compromettendo seriamente la tenuta dell’intero indotto dell’industria boschiva».

«Senza contare l’impatto sulla regione Calabria che è la prima in Italia per estensione forestale con i suoi 700.000 ettari di patrimonio boschivo», ha ricordato Napoli, sottolinenando come «la chiusura degli impianti impatterà negativamente non solo sulla produzione di energia, ma avrà ricadute negative sui livelli occupazionali dell’intera filiera.

«L’assenza di un monitoraggio costante delle risorse forestali – ha proseguito – alimenterà il rischio concreto di incendi con conseguenti dissesti idrogeologi e gravi danni all’ambiente. Occorre un intervento immediato del governo per garantire la continuità produttiva e i benefici a essa connessi».

«Per fronteggiare una situazione di gravità estrema per l’economia del nostro territorio – ha annunciato il presidente Napoli – domani, giovedì 16 marzo, Confapi Calabria e l’intera filiera boschiva ha indetto un tavolo di confronto con i rappresentanti regionali del settore Forestazione e i rappresentanti di Governo». (rcz)

Il commissario Zes Romano ospite di Confapi Calabria

Il Commissario straordinario per la Zes Calabria, Giosy Romano, è stato ospite, in video call, di Confapi Calabria.

Le Zes, zone economiche speciali costituiscono un valido strumento, già adottato a livello internazionale, capaci di promuovere lo sviluppo produttivo e occupazionale di aree svantaggiate e nelle quali le aziende già operative – e quelle che si insedieranno – possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo.

Il Commissario Romano ha dato evidenza dell’accordo rispondendo in modo puntuale alle domande degli imprenditori collegati. Una sinergia fattiva quella con la Confapi Calabria propedeutica a nuovi investimenti per la nostra regione con ricadute positive in termini di sviluppo occupazionale alla luce dei molteplici vantaggi offerte dalle Zone Economiche Speciali.

Una collaborazione importante, come ha sottolineato il Presidente della Confapi Calabria Francesco Napoli, che valorizzerà le potenzialità produttive del nostro territorio. (rcz)

Crediti bonus edilizi, Confapi Calabria: Intervenire con legge che acceleri procedure

«Occorre intervenire in tempi rapidi con una legge che acceleri le procedure di acquisizione dei crediti abbandonando la burocrazia che a queste latitudini affossa l’intero sistema edile». È quanto ha dichiarato Antonio Falbo, presidente regionale di Confapi Aniem, nel corso dell’audizione in IV Commissione del Consiglio regionale.

Falbo è stato audito per esporre le considerazioni della Confederazione della piccola e media industria in merito all’acquisto dei crediti fiscali provenienti da bonus edilizi da parte degli Enti Locali.

Un’operazione senza rischi per l’acquirente già adottata da diversi Enti Locali in Italia e che contribuirebbe in modo determinante a dare ossigeno ad un comparto seriamente compromesso dalla mancanza di liquidità ma con i cassetti fiscali stracolmi.

Una misura finanziaria finalizzata a garantire i livelli occupazionali di un settore produttivo strategico per l’economia della nostra regione.
Il Presidente Falbo nel corso del suo intervento ha sottolineato l’urgenza di questa operazione: «Il Superbonus 110 ha avuto 23 provvedimenti normativi in 30 mesi, non è accaduto mai nella storia del nostro paese che una norma subisse così tanti mutamenti in così poco tempo. Tutto questo ha prodotto cantieri fermi, ditte chiuse e lavori non ultimati».

La Confapi Calabria auspica che anche la nostra Regione, sul solco degli impegni già presi da altri Enti Locali in Italia, si attivi al più presto attraverso provvedimenti normativi che salvaguardino la sopravvivenza delle imprese del settore edile e di tutto l’indotto del sistema. (rrc)

Confapi: Con crisi edilizia in Calabria chiudono 206 imprese

Con la crisi edilizia, in Calabria chiudono 206 imprese. È quanto ha denunciato il presidente di Confapi CalabriaFrancesco Napoli, sottolineando che il saldo, per questo anno, è di meno 126 imprese.

«A causa della mancanza di liquidità – ha spiegato – gli imprenditori del settore edile non riescono più a far fronte agli impegni assunti. Il super bonus, la famigerata misura fiscale studiata per il rilancio dell’economia e del settore edili, sta paradossalmente portando al collasso del settore. Si tratta di una vera mattanza per queste piccole medie imprese che avevano fatto affidamento su queste misure fiscali, investendo capitali e risorse umane in Calabria, nel mese di gennaio sono state aperte 80 ditte ma ne sono state chiuse ben 206».

«Le continue modifiche – ha proseguito – hanno scoraggiato e demotivato gli imprenditori edili. Molti istituti di credito continuano a liquidare le pratiche e ci sono costruttori che, pur avendo già terminato uno più lavori, non hanno ancora incassato un euro .
In tutti Italia, secondo i dati del registro delle imprese, a fronte di 3664 nuove aziende edili, nate nell’ultimo mese, oltre 9000 sono state cancellate, con un saldo negativo di -5622».

«La IV commissione della Regione Calabria – ha annunciato Napoli – ha accolto il nostro invito. Il 15 febbraio saremo auditi sulla proposta di acquistare i crediti edilizi da parte della regione e degli enti. Una misura adottata già con successo da altri enti locali in Italia e che si è dimostrata determinante nell’evitare il collasso del settore». (rcz)

Intesa tra Confapi e commissario Zes per aiutare le imprese

Importante protocollo d’intesa è stato firmato tra Giuseppe Romano, commissario della Zes Calabria e Campania e Confapi Calabria e Campania, guidati da Francesco NapoliRaffaele Marrone.

Con la firma del protocollo le Parti si propongono e si impegnano a fornire alle imprese che aderiscono all’associazione della Confapi, e più in generale alle imprese del territorio, le informazioni e il supporto per cogliere a pieno le opportunità legate all’area Zes con l’obiettivo principale di attirare nuovi investimenti e porre le basi per creare “poli di crescita” per l’economia Regionale. Un importante strumento e incentivo per confermare la centralità del Mediterraneo nello sviluppo del Mezzogiorno.

Le Zes, zone economiche speciali costituiscono un valido strumento, già adottato a livello internazionale, capaci di promuovere lo sviluppo produttivo e occupazionale di aree svantaggiate e nelle quali le aziende già operative – e quelle che si insedieranno – possono beneficiare di speciali condizioni per gli investimenti e per lo sviluppo.

«La sinergia con la Confapi – Confederazione Italiana Piccola e Media Industria Privata – è un ulteriore importante risultato raggiunto con l’obiettivo di attrarre nuovi investimenti, favorire dunque lo sviluppo occupazionale, e valorizzare i molteplici vantaggi che offrono le Zone Economiche Speciali. Il confronto ed il dialogo con gli imprenditori è di fondamentale importanza per creare basi solide e durature di una collaborazione che possa valorizzare le potenzialità produttive del nostro territorio», ha dichiarato il commissario Romano.

«Un atto significativo e di rilievo – ha dichiarato Francesco Napoli – che dimostra ancora una volta l’attenzione che Confapi Calabria ha nei confronti del tessuto produttivo regionale. L’accordo permetterà alle imprese già operanti all’interno della Zes Calabria ma anche a quelle che decideranno di investire in questa aree tutte le agevolazioni previste con l’obiettivo di dare un nuovo impulso a zone economicamente svantaggiate».

«In un contesto economico particolarmente delicato come quello attuale – ha detto Marrone – diventa fondamentale per le imprese e il territorio riuscire a cogliere tutte le opportunità. Di primaria importanza, in quest’ottica l’accordo che abbiamo stipulato, come Confapi Campania, con l’avvocato Giuseppe Romano quale Commissario Straordinario del Governo della Zona Economica Speciale della Campania».

«Le Zone Economiche Speciali – ha spiegato il presidente di Confapi Napoli – sono uno straordinario strumento per rilanciare l’economia del territorio e permettere alle aziende di espandersi».

«Con questo accordo Zes e Confapi daranno vita a una campagna d’informazione che permetterà alle imprese, consociate e non solo, di raccogliere tutte le informazioni e le opportunità legate alle agevolazioni fiscali previste nell’area. Importanti fette di territorio potranno, così, diventare veri e propri incubatori e poli d’innovazione capaci di attirare investimenti mirati con notevoli ricadute occupazionali e produttive» ha concluso Marrone. (rcz)