LETTERA APERTA / I docenti pendolari: Presidente Occhiuto, introduca servizio ferroviario Cosenza – Rocca Imperiale

Siamo un gruppo di docenti, quotidianamente affrontiamo un lungo viaggio in auto da Cosenza a Rocca Imperiale, uno dei borghi più belli d’Italia, per raggiungere la scuola in cui prestiamo servizio.

Vorremmo portare alla Sua attenzione una questione di grande importanza che coinvolge non solo noi, ma tutti i pendolari che percorrono questa tratta per motivi di lavoro, studio o altre necessità.

Attualmente, il collegamento tra Cosenza e Rocca Imperiale è garantito solo dalla rete stradale, il che comporta numerosi disagi, sia in termini di sicurezza che di sostenibilità economica e ambientale. In particolare, percorrere la SS106 Jonica in auto è estremamente pericoloso: si tratta di una strada tristemente nota per l’alto numero di incidenti, spesso gravi o mortali. Questo rende il nostro viaggio quotidiano non solo stancante, ma anche rischioso per la nostra incolumità.

L’assenza di un servizio ferroviario su questa tratta costringe chiunque a muoversi con mezzi privati, incrementando il traffico, l’inquinamento e i rischi di incidenti. Una soluzione potrebbe essere rappresentata dall’introduzione di un servizio ferroviario regolare ed efficiente, che colleghi i vari comuni della provincia di Cosenza con la fascia Jonica, garantendo un’alternativa comoda, sicura ed ecologica al trasporto su gomma.

La presenza di un treno che copra questa tratta risponderebbe alle esigenze di numerosi pendolari, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e favorendo la mobilità sostenibile.

Comprendiamo che i progetti di infrastrutture richiedono tempo e risorse, ma riteniamo che questo intervento non solo migliorerebbe la qualità della vita di chi, come noi, ogni giorno è costretto a lunghe ore di viaggio, ma rappresenterebbe anche un’opportunità di crescita per l’intera area interessata, rafforzando i collegamenti interni della regione e favorendo lo sviluppo economico e sociale.

Sarebbe necessario, in alternativa, incrementare le corse dei pullman che percorrono solo in parte questa tratta, ad oggi non esiste nessun servizio in orario scolastico da Cosenza a Rocca Imperiale.

Ci auguriamo che la nostra richiesta possa essere accolta con la dovuta attenzione e che si possano avviare al più presto le necessarie valutazioni per l’introduzione di un servizio ferroviario che connetta Cosenza a tutta la fascia Jonica, agevolando il trasporto pubblico e riducendo i disagi quotidiani dei pendolari. (Il gruppo di docenti pendolari Cosenza-Rocca Imperiale)

COSENZA – Mercoledì il convegno “Eleonora Duse e Grazia Deledda, un Novecento tra teatro e narrativa”

Mercoledì 23 ottobre, a Cosenza, alle 17.30, a Villa Rendano, si terrà il convegno Eleonora Duse e Grazia Deledda, un Novecento tra teatro e narrativa, organizzato in occasione del Centenario della morte di Eleonora Duse e per i 120 anni trascorsi dalla prima edizione del romanzo Cenere di Grazia Deledda.

L’appuntamento rientra nelle iniziative volute dal Ministero della Cultura, previste in tutta Italia, per la celebrazione del centenario della morte di Duse, e che si svolgono a cura del Comitato nazionale Duse, per la cui presidenza il Mic ha nominato Bruno Giordano Guerri, presidente della fondazione “Il Vittoriale degli italiani”.

L’incontro gode del patrocinio della fondazione “Attilio ed Elena Giuliani”, del Comune di Cosenza, del “Vittoriale degli italiani”, della biblioteca nazionale di Cosenza, dell’Ufficio V dell’Ambito territoriale di Cosenza. 

«Un curioso destino – dice Guerri – unisce e divide Grazia Deledda ed Eleonora Duse. La scrittrice è poco ricordata e, purtroppo, anche poco letta; Duse, della quale non si hanno registrazioni di spettacolo in teatro, ovviamente, per motivi di epoca storica in cui ha vissuto, è famosissima ancora e celebrata. Duse è ricordata anche per la sua famosa storia d’amore con D’Annunzio, ma c’è di più, qualcosa che verrà esplorata proprio in questo convegno».

Al convegno anche Pierfrancesco Bruni, scrittore e critico letterario, componente della giunta del Comitato nazionale per il centenario della morte di Eleonora Duse.

«Con la Duse – dice Bruni – le innovazioni teatrali trovano una rivoluzione, che non è soltanto di linguaggi, perché è un linguaggio gestuale quello della Duse, ma un’innovazione dal punto di vista della visione della rappresentazione teatrale. C’è la poesia in Eleonora Duse, e questa rappresentazione poetica è una rappresentazione soprattutto simbolica».

A dissertare saranno, inoltre: Maria Pia Pagani, università degli studi “Federico II” di Napoli, studiosa dell’università italiana conosciuta a livello internazionale per le sue ricerche sul teatro russo e l’arte di Eleonora Duse; Marilena Cavallo, docente di letteratura italiana, saggista, studiosa di Pirandello, D’Annunzio, Vittorini e di problematiche relative alla letteratura italiana ed europea del Novecento; Mario Bozzo, presidente premio per la Cultura del Mediterraneo; Adele Bonfiglio, direttrice biblioteca nazionale di Cosenza.

In video collegamento da Roma, interverrà Bruno Giordano Guerri; previsti i saluti del sindaco di Cosenza Franz Caruso e della dirigente dell’Ambito territoriale di Cosenza, Ufficio V, Loredana Giannicola(rcs)

COSENZA – Presentata la Festa del Cioccolato

È stata presentata, a Cosenza, la 21esima edizione della Festa del Cioccolato, in programma su Corso Mazzini dal 25 al 27 ottobre.

«Accrescere sempre più le presenze e la valenza di una festa che già lo scorso anno ha fatto registrare numeri da record, è l’obiettivo che con Publiepa ci siamo prefissati», ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento.

«È questo un impegno ed un auspicio – ha proseguito il primo cittadino – per un evento che quest’anno abbiamo molto arricchito, inserendolo a pieno titolo nella programmazione ufficiale di eventi e spettacoli del Comune anche al fine di evidenziare un sostegno pieno e condiviso ad una manifestazione che offre tantissimo alla nostra città, certamente per  l’indotto economico che genera, come anche per l’ immagine positiva del nostro territorio, che proietta a livello nazionale ed internazionale».
«Avremmo, infatti, dovuto ospitare maestri cioccolatieri francesi che, purtroppo – ha aggiunto – sono stati costretti a disdire la loro presenza  a causa del maltempo che si è abbattuto sui loro territori, provocando gravi danni e disagi».
Franz Caruso ha, quindi, sottolineato la rete di partenariato di valore che quest’anno è stata costruita intorno alla festa del Cioccolato e che vede la presenza di CNA, CIA, Confcommercio e Coldiretti i cui rappresentanti provinciali hanno preso parte all’appuntamento con i giornalisti.
«Mi è particolarmente gradita la presenza dell’associazione IoNoiOdv, che porta avanti politiche, da me apprezzatissime, di promozione  dell’autonomia personale e sociale e del benessere psicofisico dei ragazzi Diversamente Abili, mediante percorsi psicopedagogici – ha sostenuto il sindaco Franz Caruso – che sarà protagonista della tre giorni con la “caffetteria sociale” gestita interamente dai ragazzi dell’associazione. Altra novità che mi piace sottolineare è la provocazione artistica di Alessandro Misasi giovane e promettente artista cosentino della scuola di danza Space 16, volta a promuovere i valori dell’inclusione».
«Insomma – ha concluso il sindaco Franz Caruso – la Festa del Cioccolato  non si consuma esclusivamente nella vendita del prodotto, ma è divenuto un momento di grande attrazione per  l’intero territorio, in  uno spaccato di partecipazione importante, per la città, ma anche per la provincia. Questa consapevolezza  ci spinge a fare ogni anno di più e meglio».
L’assessore alle attività produttive, Massimiliano Battaglia ha, dal canto suo, rimarcato la valenza della Festa del Cioccolato  che “celebra il gusto del prodotto artigianale messo in vetrina non soltanto dai maestri calabresi, bensì da artisti ed espositori provenienti da tutto il Paese”. E’ toccato, quindi, a Pino De Rose snocciolare il ricco programma messo a punto.
La kermesse cosentina si ritaglia una precisa identità con una portata da evento nazionale a cui dà prestigio la partecipazione di importanti realtà italiane e autorità nel campo della pasticceria con stand, aree tematiche, show cooking a cura della Federazione Cuochi con gli Chef Fabbricatore, Trentinella, Spina e molti altri e laboratori didattici per i bambini con la Maestra Isabella Mascaro focalizzati sulla lavorazione del cosiddetto “cibo degli dei”.
Ospiti, ancora una volta, i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Mancini-Tommasi”.
Anche quest’anno sarà conferito il riconoscimento “Maestro Cioccolatiere honoris causa” ad una personalità del territorio, l’anno scorso ne fu insignito il Sindaco della Città, Franz Caruso.
Quest’anno si è voluto dare maggiore importanza alla presenza delle associazioni che si dedicano ai ragazzi e alle persone diversamente abili ospitandole gratuitamente per far esprimere e conoscere i loro talenti.
Alcune performance artistiche arricchiranno l’edizione di quest’anno con esibizioni della Azzurra Ballet, dell’Hip Hop School Johnny Stellato, del Calisthenics Academy Cosenza.
Una chicca preparata per l’occasione sarà la performance PROVOCart a cura di inv4sion0fpr1vacy (Alessandro Misasi) e la scuola di danza Space16 – dance Academy di Nadia Mele(rcs)

COSENZA – Mercoledì si presenta il progetto “Missione Salute”

Mercoledì 23 ottobre, a Cosenza, alle 17.30, nella sede di Stella Cometa, sarà presentato il progetto Missione Salute.

Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria con risorse del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha l’obiettivo di rafforzare, grazie all’acquisto di strumenti di diagnostica come ecografo, elettrocardiografo ed altri supporti, l’attività dell’ambulatorio solidale gestito dalla stessa associazione.

Interverranno il presidente dell’associazione don Battista Cimino, il medico volontario e assessore comunale all’artigianato, commercio e attività produttive Massimiliano Battaglia, la responsabile del progetto e socia dell’associazione Daniela Vercillo, il vescovo della Diocesi Cosenza-Bisignano Giovanni Checchinato. A moderare gli interventi la consigliera e segretaria del Consiglio direttivo dell’associazione, Marcella Sicilia. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cosenza.

Da sempre l’obiettivo di Stella Cometa è quello di azzerare il divario sociale che va sempre più crescendo, arrivando ad intaccare diritti imprescindibili come quello alla salute. L’attività dell’ambulatorio va avanti da circa dieci anni ed è supportata da medici e infermieri volontari. Un lavoro importante e costante che cerca di rispondere alle necessità di chi ha difficoltà ad accedere alle cure sanitarie. (rcs)

CITTÀ UNICA, L’INCOGNITA DEL CONSENSO
CONTROVERSIA SUL NUOVO CENTRALISMO

di ORLANDINO GRECO  – Il recente dibattito sulla fusione dei comuni in Calabria, in particolare il progetto che coinvolge Cosenza, Rende e Castrolibero, ha sollevato serie preoccupazioni sul rischio di un ritorno a forme di centralismo regionale. La regione, infatti, ha deciso di procedere con il progetto senza tenere in considerazione le opposizioni espresse dai consigli comunali e dai cittadini, “un’ingiuria istituzionale” che potrebbe costituire un pericoloso precedente nel panorama italiano.

Il ruolo delle Regioni nelle fusioni comunali

Le regioni italiane, ai sensi della normativa vigente, possono intervenire nella modifica dei confini comunali, sentendo le popolazioni interessate. Tale potere è stato finora esercitato nel rispetto delle autonomie locali e delle volontà espresse dai consigli comunali democraticamente eletti. Dal 1945 a oggi, non ci sono stati casi in Italia in cui una regione abbia estinto municipi senza che vi fosse il consenso formale da parte dei singoli consigli comunali coinvolti nella fusione.

Le recenti fusioni avvenute in Calabria, Corigliano Rossano e Casali del Manco, sebbene con una serie di forzature normative, sono nate nel rispetto formale della legge e della volontà dei Consigli comunali. L’imposizione di una maldestra fusione come quella che riguarda i comuni dell’area urbana cosentina, rappresenta un primo caso di intervento autoritario, con la Regione che decide senza l’impulso né la delibera delle amministrazioni locali.

La controversia calabrese: un nuovo centralismo?

Il caso della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero ha attirato critiche da vari fronti. Secondo l’Associazione Nazionale per le Fusioni tra Comuni, l’approccio calabrese rappresenta un “pericoloso precedente” che potrebbe rendere le fusioni future ancora più complesse da realizzare. Questa fusione viene vista come un’operazione azzardata, portata avanti senza un confronto adeguato con i cittadini e le istituzioni locali.

Uno degli aspetti più controversi è stata la mancata approvazione di studi di fattibilità, che avrebbero dovuto analizzare le conseguenze economiche, finanziarie e urbanistiche della fusione. Inoltre, la Regione Calabria non ha fornito ai cittadini uno strumento partecipativo come il referendum, o perlomeno, non lo ha reso vincolante, come fatto da altre regioni. Questo ha portato alcuni a definire il referendum una “presa in giro”, con i cittadini privati del loro potere decisionale.

La necessità di un processo trasparente e partecipato

Le fusioni tra comuni, per quanto possano rappresentare una via per ottimizzare i servizi e migliorare le condizioni di vita dei cittadini, sono temi delicati che richiedono un approccio inclusivo e ponderato. Le regioni dovrebbero muoversi predisponendo un piano regionale delle fusioni e delle gestioni associate di funzioni e servizi in ragione delle peculiarità e delle esigenze dei territori per evitare che si renda discrezionale un atto così importante avviando sin da subito un dialogo costante e rispettoso con le istituzioni locali democraticamente elette.

È cruciale che, prima di avanzare una proposta di fusione, si studino attentamente le criticità del territorio e si elaborino piani strategici fondati su dati scientifici e obiettivi misurabili.

Nel caso della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, invece, si è assistito a un’azione unilaterale da parte della Regione Calabria, che ha proceduto senza coinvolgere le amministrazioni comunali e senza predisporre gli strumenti necessari per garantire una partecipazione consapevole dei cittadini. Questo atteggiamento autoritario non solo mette in discussione la legittimità del processo di fusione, ma solleva anche interrogativi sul rispetto dei principi democratici.

Un appello al buon senso

Di fronte a una situazione così critica, è necessario che la Regione Calabria interrompa l’iter di fusione e avvii un vero confronto con tutte le parti coinvolte eliminando la norma che ha svuotato di significato il referendum, restituendo così ai cittadini la possibilità di esprimersi realmente sul proprio futuro anche attraverso un dettagliato e approfondito studio di fattibilità che esamini attentamente tutti gli aspetti legati alla fusione.

Conclusioni

Il progetto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero si configura come un banco di prova per la Calabria e per il futuro delle autonomie locali in Italia. La decisione della Regione di procedere senza consultare adeguatamente le comunità locali rappresenta un grave precedente, che potrebbe influenzare negativamente la realizzazione di altre fusioni nel Paese.

In un contesto così delicato, è fondamentale che prevalga il buon senso e che le istituzioni si impegnino a garantire trasparenza, dialogo e rispetto per la volontà dei cittadini. Solo attraverso un processo partecipato e condiviso sarà possibile realizzare fusioni che migliorino realmente la qualità della vita delle comunità coinvolte. (og)

[Orlandino Greco è sindaco di Castrolibero]

COSENZA – Alla Camera di Commercio il nuovo servizio di orientamento per le imprese

La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato il nuovo Servizio di Orientamento, un’iniziativa pensata per semplificare e migliorare l’accesso alle informazioni e ai servizi dell’ente, sia per le imprese che per i cittadini e rispondere all’esigenza di rendere più efficienti i processi, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’interazione con l’utenza, sempre più orientata alla rapidità e alla chiarezza.

Il servizio offre assistenza immediata per richieste di primo livello, evitando la necessità di fissare appuntamenti per informazioni basilari. Per questioni più complesse, gli utenti verranno indirizzati agli uffici competenti, garantendo così un’assistenza completa e tempestiva. Un nuovo canale di accesso che non si limita esclusivamente all’assistenza in sede, ma è anche raggiungibile da remoto. Gli utenti possono infatti ottenere supporto tramite una semplice telefonata al numero 0984 8151, oppure inviare le loro richieste all’indirizzo e-mail dedicato. Il personale camerale appositamente formato risponde alle domande in modo rapido ed efficiente, garantendo un riscontro adeguato alle esigenze dell’utenza.

L’assistenza di primo livello e disponibile telefonicamente con orario continuato in tutti i giorni di apertura dell’ente.

Nell’ambito della spinta verso la digitalizzazione, la Camera ha inoltre integrato il Servizio di Orientamento con la sua app ufficiale “Camera Commercio Cosenza”, disponibile su tutti gli store digitali. Attraverso l’app, è possibile prenotare appuntamenti e accedere a una vasta gamma di servizi camerali, riducendo ulteriormente le tempistiche di attesa e ottimizzando l’accesso ai servizi anche a distanza

Questa nuova iniziativa si affianca ad altri strumenti innovativi come lo Sportello Remoto, che permette agli utenti di dialogare in tempo reale con i funzionari della Camera di Commercio, firmare documenti legalmente e ricevere assistenza senza doversi recare fisicamente in sede. Un altro passo importante verso un sistema più vicino alle esigenze delle imprese locali. (rcs)

COSENZA – Al Rendano il concerto “Echi romantici”

Domani sera, a Cosenza, alle 20.30, al Teatro Rendano, si terrà il concerto Echi romantici dell’Orchestra Sinfonica Brutia, per i Grandi Concerti del Teatro Rendano.

Una serata che si preannuncia particolarmente interessante, anche e soprattutto perché l’Orchestra Sinfonica Brutia che il sindaco Franz Caruso ha definito più volte il «nostro gioiello di famiglia» ed anche «l’orgoglio della città», sarà diretta per l’occasione da una bacchetta d’eccezione come il maestro Alessandro Pinzauti. Per lui sarà la prima direzione a Cosenza e in Calabria. Formatosi con direttori d’orchestra storici come Franco Ferrara, all’Accademia musicale Chigiana e con Piero Bellugi alla Scuola di Musica di Fiesole, il maestro Alessandro Pinzauti, figlio del critico musicale Leonardo Pinzauti che negli anni ’90 era spesso al Rendano a seguire, come giornalista, le stagioni liriche del teatro di tradizione cosentino, ha debuttato nel 1981 con Luciano Berio ed è stato anche assistente musicale di Riccardo Muti. Dopo tre giorni di prova al Rendano, ha avuto parole di apprezzamento per l’Orchestra Sinfonica Brutia: «un’Orchestra giovane, molto volenterosa, piena di entusiasmo, con una grande duttilità e che recepisce con passione e volontà quello che un direttore gli offre. E poi ha dalla sua anche tanta voglia di crescere che, per un’orchestra giovane, credo sia la cosa più importante».

Il maestro Pinzauti ha per il primo concerto della nuova stagione dell’OSB proposto un repertorio per niente agevole.

«Intanto – afferma – la prima sinfonia di Mendelssohn, che scrisse a 15 anni e che è una sinfonia che ha già, in nuce, tutte le caratteristiche straordinarie di questo compositore e di tutto quello ha creato e inventato nelle altre sinfonie: la n. 4 in la maggiore, op. 90, nota anche come Italiana, nella “Scozzese” o nella Sinfonia n. 5 in re minore, Op. 107, conosciuta anche con il nome di Riforma».

«La prima sinfonia, che proponiamo in repertorio – ha aggiunto Alessandro Pinzauti – è una sinfonia apparentemente “giovanile”, ma che, invece, impegna molto l’Orchestra e che ha momenti di straordinaria bellezza. C’è ad esempio – spiega Pinzauti – un secondo movimento che ha già tutte le caratteristiche del grande Mendelssohn dell’età più matura».

L’altra scelta del direttore Pinzauti è la serenata per archi di Tchaikovsky.

«Un pezzo – sottolinea – che è uno dei più amati dal compositore che è notorio non fosse un grande estimatore di se stesso. La sua serenata, opera 48, è stata una serenata che lui ha sempre amato perché l’ha scritta in un periodo non particolarmente felice e luminoso della sua esistenza, angustiato com’era sia da problemi familiari che con il Conservatorio di Leningrado. È una serenata che può essere considerata come una sorta di testamento spirituale. Un pezzo assai complesso per gli archi, ma anche molto terapeutico. Il programma, se costruito in un certo modo, può dare un’impronta e una bella spinta in avanti soprattutto ad un’orchestra giovane come la Sinfonica Brutia».

Anche se è la sua prima volta a Cosenza e al Rendano, c’è un sottile fil rouge che lega Pinzauti al teatro di tradizione cosentino. Un legame rappresentato da uno dei suoi maestri, Piero Bellugi, una bacchetta che ha diretto diverse volte al Rendano.

»Non lo sapevo – ammette candidamente Pinzauti – e mi fa molto piacere. Certamente Bellugi è stato uno dei miei maestri cui ho voluto più bene e sono molto felice che abbia lavorato in questa città e in questo teatro».

A proposito della sua provenienza fiorentina (ha diretto anche l’Orchestra del Maggio musicale Fiorentino ed altre realtà della Toscana, in pratica tutto quel mondo musicale che girava intorno a Firenze e che ha cominciato a frequentare molto presto) Alessandro Pinzauti ha collaborato per diverso tempo con l’attore Paolo Poli.

«Con lui ho lavorato moltissimo – dice – anche in un memorabile “Pierino e il lupo” di Prokof’ev e che portammo in giro per l’Italia per molti anni. È stato un punto di riferimento per me, un personaggio straordinario ed uno degli uomini più colti che abbia conosciuto».

L’ultima riflessione il maestro Pinzauti la riserva all’intuizione dell’Amministrazione comunale e del Sindaco Franz Caruso di investire nella musica e nell’Orchestra che è espressione diretta del Comune di Cosenza, per averne il Sindaco guidato il percorso costitutivo.

«La trovo una cosa di grande intelligenza politica e culturale ed anche un’operazione straordinariaCredo che una città come Cosenza meriti un’Orchestra importante. Mi auguro che questo sia solo l’inizio e che porti ad un futuro luminoso, anche perché lo meritano questi ragazzi e musicisti che hanno una passione e una voglia di fare che è la chiave migliore per arrivare a risultati positivi». (rcs)

COSENZA – Si presenta il Giallo&Noir Festival

Domani mattina, alle 12, a Cosenza, alla Mondadori, si terrà la conferenza stampa di presentazione della prima edizione del “Giallo&Noir”, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Istituto Lux Solis” e con la direzione artistica di Cristina Marra.

La kermesse, in programma il 25 e 26 ottobre al Palazzo della Provincia, prevede tantissimi ospiti nazionali attesi in città. Dal progetto Giallo China con Laura Papa, direttrice editoriale e i disegnatori Vincenzo Giordano, Gaspare Orrico e Marco Serravalle e Giulia Biondino, sceneggiatrice di Giallo China Magazine fino a Gabriella Genisi, autrice della fortunata serie TV, su Rai1, di Lolila Lobosco.

E poi Vito Bruschini autore di “Miserere attentato al Vaticano e “Un tempo per amare un tempo per morire”, Vincenzo Giordano disegnatore di “Miserere” e, non per ultimo, il noto giornalista Rai e documentarista Paolo di Giannantonio. Previsti diversi incontri, tra cui il disegnatore di Giallo China e Lavieri edizioni Gianfranco Vitti, con Alessandro Maurizi autore di “Gli invisibili di san Zeno” ed Assunta Morrone, con Giancarlo Piacci autore di “Nostra signora dei fulmini”. Grande attesa infine per Wulf Dorn, per la prima volta in Calabria, scrittore tedesco di fama internazionale, considerato il maestro dello psicothriller.

Al Palazzo della Provincia prevista, anche, la mostra “Nuvole gialle” a cura di Giallo China che comprende 30 illustrazioni: 8 tavole originali dai volumi Giallo China e 22 illustrazioni di grandi autori italiani tra cui Luca Raimondo, Elisabetta Barletta, Giuseppe Candita, A. Scacchia.
Prevista, anche, l’anteprima nazionale de “La sacra lampada e il tesoro di Alarico”, trailer del docufilm Menorah Esodo 25 con il regista Gianfranco Confessore, l’attrice Emilia Iannuzzi e poi Ermanno Reda, Alberto Celestino e Pierandrea Dotto(rcs)

COSENZA – I consiglieri Spadafora e Dodaro chiedono intervento di Caruso per carenza idrica nelle frazioni

I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Cosenza, Francesco SpadaforaAlfredo Dodaro, hanno chiesto al sindaco Franz Caruso di intervenire in merito alla carenza idrica nelle frazioni.

Le frazioni a sud della città sono rimaste senz’acqua. Difatti in molte contrade la pressione è diventata scarsissima, raggiungendo livelli minimi e le case sono all’asciutto. La preziosa risorsa idrica risulta essere insufficiente sia per fare una semplice doccia che per cucinare ed effettuare il bucato. Si tratta di una vera e propria emergenza alla quale bisogna trovare tempestivamente una soluzione.

«Sono giorni che riceviamo numerose lamentele da parte dei cittadini – hanno spiegato – in ordine all’erogazione dell’acqua pubblica. Specialmente da parte di coloro che risiedono nella frazione di Donnici e nelle  zone ad essa collegata, vale a dire nelle contrade di Fiego, Albo, Monterosa, Cozzo Pirillo, Lucido, Bivio Donnici, Casino Salfi, Conca D’oro, Timpa di Mola, Ruggiero, Timpone degli Ulvi e Badessa, nelle quali l’acqua arriva con il contagocce. Tutte sono servite dalla conduttura comunale del Merone, dove anche altri comuni ricadenti nella valle del Savuto si approvvigionano»..

«Per quanto ci riguarda, nonostante entrambi abbiamo più volte chiesto spiegazioni all’ufficio competente dell’ente, non conosciamo i reali motivi per cui si è verificata drasticamente l’abbassamento della pressione nell’erogazione dell’acqua nei rubinetti delle abitazioni – hanno proseguito –. Non vorremmo che qualcuno, al di fuori dell’amministrazione comunale, abbia manomesso qualcosa per favorire talune zone a discapito di altre. Se questo dovesse essere accertato non esiteremo a formalizzare regolare denuncia agli organi competenti».

«L’acqua, com’è risaputo, è un bene primario – hanno aggiunto – prezioso e importante, una risorsa fondamentale per i suoi usi civili di cui non si può assolutamente fare a meno».

«È inaccettabile – hanno evidenziato – che nel nostro territorio i cittadini si trovano alle prese con i rubinetti a secco o tutt’al più con un filo d’acqua per tutte le giornate nelle loro case. Bisogna, quindi, prendere atto di tale grave e disagevole situazione, che si protrae ormai da alcuni giorni, e pertanto, chiediamo l’intervento diretto del sindaco affinché sia definitivamente affrontato questo primario problema, il quale deve essere obbligatoriamente risolto in tempi celeri ripristinando il normale flusso dell’acqua».

«Senza troppi giri di parole – hanno concluso – e soprattutto senza alcuna critica strumentale, vogliamo che l’increscioso disservizio determinatosi smetta al più presto. Noi, attraverso la nostra funzione di consiglieri, seguiremo attentamente l’evoluzione dell’incresciosa questione divenuta insostenibile per i cittadini, dei quali interpretiamo i loro interessi e bisogni». (rcs)

 

A Cosenza il PolMeeting, l’evento nazionale della Polizia Locale

Prende il via domani, al Castello Svevo di Cosenza, l’11esima edizione di PolMeeting, l’evento nazionale della polizia locale in programma fino a giovedì 17 ottobre.

La manifestazioneconfrontarsi esperti del mondo della Polizia Locale e della Pubblica Amministrazione, provenienti da tutta Italia che si confronteranno intorno al tema generale di quest’anno “Tutela e sicurezza del territorio: tecnologia al servizio dei cittadini”, affrontando i diversi aspetti di interesse del settore.

La conferenza stampa, introdotta da Mario Bencivinni, ha ospitato anche i contributi di Roberto Caruso, consulente scientifico di “PolMeeting” e dell’ing. Luigi Bruno di “Imperium Holding”.

Il sindaco Franz Caruso, che ha detto essere «un privilegio per la nostra città ospitare un evento così importante e rilevante».

«La Polizia municipale – ha sottolineato il primo cittadino – svolge una funzione particolarmente delicata in molti settori della vita della città. Si ha sempre l’idea – ha aggiunto Franz Caruso – che la Polizia Municipale sia quell’organo comunale che si occupa soltanto di viabilità, di applicazione del codice della strada, di sanzionare i parcheggi in doppia fila o in sosta vietata».

«Non è assolutamente così», ha rimarcato il sindaco, ribadendo che «la Polizia municipale svolge un ruolo particolarmente importante perché si occupa di tanti aspetti che riguardano il territorio. Si occupa di codice degli appalti, di edilizia, di spazi pubblici, di tributi, tutte materie che rientrano nella conoscenza e nella competenza della Polizia municipale, per cui è importante che ci sia veramente un confronto anche con realtà diverse che può portare a un miglioramento della formazione professionale e quindi del servizio che viene reso alla città».

Il sindaco ha, nel suo intervento, riconosciuto lo stato di sofferenza determinato dalla carenza di organico nello specifico settore della polizia locale.

«Le tabelle nazionali – ha precisato ancora il primo cittadino – ci assegnano un organico di 200 addetti alla Polizia Municipale. Ne abbiamo meno di cento, circa 95, il 50% dei quali, per la norma nazionale, non è più utilizzabile per il servizio su strada. Abbiamo, però, riconvertito questo personale, utilizzando le loro specifiche e significative conoscenze e competenze per integrare quell’attività che non è possibile rendere all’interno della struttura municipale, anche lì per carenza di personale. E stiamo usufruendo per fortuna delle competenze di alcuni addetti alla Polizia Municipale che non potendo esercitare il loro servizio su strada, possono dare manforte all’organizzazione comunale».

«Sono veramente una risorsa – ha concluso – e io mi auguro di poter operare un’integrazione da qui a breve nel corpo della Polizia municipale che non è più costituito da agenti in divisa che disciplinano il traffico nella città, ma da professionisti che operano in determinati settori nevralgici e che rendono un servizio di grande utilità al nostro territorio». (rcs)