«La Calabria, dal 2001, ha vissuto un’emorragia di laureati», ha denunciato Nicola Paldino, vicepresidente della Federazione di Comunità Campania Calabria, evidenziando la necessità di «arginare queste perdite».
Paldino, intervenuto nella due giorni Liberiamo Energie di Battipaglia, promossa dalla Federazione Campania Calabria della BCC con i Gruppi dei Giovani Soci e delle Giovani Socie delle BCC di Campania e Calabria, ha ricordato come «negli ultimi 20 anni è tornato visibile il fiume carsico dell’emigrazione e i dati Istat ci dicono che dal 2001 la Campania ha perso poco più di 75.000 abitanti mentre la Calabria ne ha persi il doppio, pur avendo meno della metà della popolazione».
«Tanti sono i giovani laureati che partono e non tornano più – ha continuato –. In un periodo come questo, noi banchieri cooperativi del Sud abbiamo, quindi, una duplice responsabilità: da un lato sentiamo l’obbligo morale di dare futuro alle banche di comunità, eredi di una storia ultracentenaria e, in molti casi, ultime espressioni del sistema bancario meridionale; dall’altro, siamo chiamati a sostenere lo sviluppo dell’economia dei nostri territori in modo da creare e irrobustire le condizioni che possano consentire ai nostri giovani di restare qui e non essere costretti a lasciare la propria terra d’origine».
«Non sarà facile, ma siamo consapevoli che i giovani calabresi e campani – di cui troppo spesso si parla a vanvera – sono capaci, volenterosi, pieni di passione e di spirito d’iniziativa. Non a caso, quando si spostano in mercati più competitivi vengono considerati per quello che sono realmente, cioè risorse di valore. Noi li conosciamo bene, i giovani soci delle nostre BCC, che a Battipaglia si sono incontrati per “liberare le proprie energie”. Il loro animo cooperativo è robusto e sorretto da forte entusiasmo. Noi siamo con loro, come Federazione e come BCC, pronti a sostenerne la crescita e a stimolarne la creatività».
Anche Amedeo Manzo, presidente della Federazione delle Banche di comunità credito cooperativo Campania e Calabria, in apertura dei lavori ha evidenziato la necessità di mettere «i giovani al centro del credito cooperativo».
«Non è un semplice slogan ma una dichiarazione di intenti del credito cooperativo che ritiene necessario il coinvolgimento dei giovani sotto vari aspetti: quello di appartenenza alla compagine sociale e quello di cliente della Banca. Ma ancor più perché dai giovani possono provenire idee, proposte, opportunità».
«Siamo orgogliosi di aver ospitato questa manifestazione – ha aggiunto – che coinvolge giovani socie e giovani soci provenienti da Campania e Calabria. Ringrazio la Federazione per aver scelto la nostra BCC come banca ospitante e il suo team per il prezioso lavoro svolto nell’organizzazione di questa iniziativa, in linea con la nostra mission di diffusione dei valori del Credito Cooperativo e promozione della cultura della finanza etica e dell’imprenditorialità. L’
«I giovani sono al centro del nostro progetto di banca attraverso azioni concrete: abbiamo sostenuto l’avvio di un master di I livello in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli Federico II – ha proseguito –; abbiamo rilanciato azioni per consentire ai nostri ragazzi di poter rientrare al Sud dopo esperienze di studio al Nord, e ancora siamo al loro fianco per valorizzare le migliori start up. Ma non basta perché il nostro modello di rating umano e di democrazia delle opportunità ci porta a dare loro ancora maggior ruolo seguendo il concetto dell’algoretica, che ci consente di promuovere iniziative che i semplici algoritmi dettati dalle rigide normative europee non consentirebbero ma che spesso invece celano imprese di grande innovazione e interesse per la crescita dei nostri territori che consenta di ridurre quel gap Nord-Sud evidenziato ancora di recente da uno studio di Bankitalia», ha spiegato il presidente Manzo sottolineando che è «una precisa volontà del consiglio di amministrazione della Federazione dare spazio alle idee dei giovani».
In tal direzione occorre rapidamente attivare la costituzione delle Associazioni presso tutte le Bcc che non hanno ancora provveduto, definendone la metodologia e programmandone le attività; pianificare interventi strutturati tesi a creare momenti di aggregazione e di progettazione dell’attività associativa, che mirino alla innovazione ed alla costruzione di azioni di progettazione di valore aggiunto sia a supporto delle banche che degli stessi giovani; attivare la collaborazione con la Federazione Lombarda che prevede una specifica azione in materia di “Rete dei Giovani”.
e giornate si sono sviluppate dopo il dibattito con il work Café, con la presentazione della metodologia, dello svolgimento dei lavori sugli argomenti prescelti da approfondire. La giornata di sabato 25 febbraio si è invece aperta con il laboratorio di educazione finanziaria cooperativa a cura di Chiara Piva, Federcasse, dal titolo “Maestri e Maestre di buona finanza” e la testimonianza di Assunta Aprea, della Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania Calabria, su “Finanza Etica e Credito Cooperativo”. (dc)