LOCRI (RC) – Domani il concerto del soprano Paoletta Marrocu

Domani sera, a Locri, alle 21, alla Corte del Palazzo di Città, si terrà il concerto del soprano Paoletta Marrocu, accompagnata al cembalo dal M° Francesco Erle e al fagotto dal M° Andrea Bressan.

L’evento è il quarto concerto del ciclo Le regine del Belcanto della 15esima edizione del Rapsodie Agresti Calabriae Opera Musica Festival.

Se nei concerti precedenti sono state eseguite musiche di autori della Scuola di Musica Napoletana come Vinci, Cimarosa e Scarlatti, in questa occasione, vengono proposte cantate e concerti dell’altra grande realtà musicale del primo Settecento, la Scuola Musicale Veneziana con i suoi autori più significativi, fra cui spiccano Vivaldi e Albinoni.

La serata prevede il seguente programma: “Riedi a me” Cantata op.4 n.4 di Tomaso Albinoni (1671-1751); Larghetto dal Concerto per fagotto F VIII n. 36 e “Cessate ormai cessate”, Cantata RV 684, Cantata di Antonio Lucio Vivaldi (1678-1741); Sonata in la minore per fagotto e continuo: adagio, allegro, tempo di minuetto di Giuseppe Tartini (1692-1770); “Filli, chiedi al mio core” Cantata op.4 n.6 di Tomaso Albinoni; Sonata in fa maggiore Rv 41 per fagotto e continuo: largo, allegro, allegro, largo e “Vedrò con mio diletto”,  Aria di Anastasio, dal Giustino RV 717 di Antonio Lucio Vivaldi.

«Paoletta Marrocu è, per Rapsodie Agresti – ha detto il direttore artistico, Domenico Gatto – una presenza costante e un punto di riferimento musicale non solo per la qualità del suo canto, ma, soprattutto, per il suo apporto progettuale e per una profonda  visione del fare musica. Desidero ricordare che nell’ambito del Festival la Marrocu ha partecipato nel 2018 al “Don Giovanni” di Mozart nel ruolo di Donna Elvira ed è stata Tosca nel 2019. Nel 2023 con il M° Erle ha realizzato il progetto “Combattimenti” all’interno del quale ha eseguito il “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Monteverdi eseguendo tutte le parti cantante e recitate del madrigale». (rrc)

Locri (RC) – Lunedì il convegno di studi storici e artistici di Genius Loci

Lunedì 31 luglio, a Locri, alla Biblioteca Comunale “Gaudio Incorpora” di Palazzo Nieddu del Rio, si terrà il primo seminario primo atto Genius Loci.

Relazionano Domenica Bumbaca, assessore, Giulio Archinà, fotografo, Massimo Cusato, fotografo, Giuseppe Mantella, restauratore, Stefania Grasso, referente Libera Memoria, Giuseppe Negro, artista visivo, Giovanni Longo, artista visivo, Francesco Cuteri, archeologo e Anna Ciparrone, coordinatrice Icom Basilicata e Calabria.

Le suggestioni visive che hanno catturato anche il più scettico visitatore che ha preso parte alla performance e all’inaugurazione della mostra Genius loci. Amalia De Bernardis/Roberto Ghezzi lo scorso 8 luglio presso il Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri, hanno avuto il grande merito di conquistare i cittadini della Locride e farli diventare assidui estimatori di un’arte che indaga piste poco battute. 

Il progetto pioneristico portato avanti dalla lungimirante storica dell’arte Stefania Fiato si avvale del sostegno e del coraggio di un comune che ha puntato tutto sull’arte contemporanea e sulla qualità degli eventi culturali. Con estrema spregiudicatezza, il Comune di Locri, in particolare modo l’assessore Domenica Bumbaca e il sindaco Giuseppe Fontana, ha puntato tutto su artisti internazionali come Roberto Ghezzi (che in questo momento sta portando avanti una ricerca scientifica e artistica parallela a quella sviluppata a Locri, al polo nord mappando questa volta non le acque calabresi ma i ghiacciai e l’ecosistema artico) e Amalia De Bernardis che ha in attivo progetti internazionali legati al mondo della performance come “incorporazione” di un codice poetico del corpo.

Il secondo appuntamento, invece, è per il 4 agosto, con il convegno di studi storico artistici. (rrc)

LOCRI (RC) – Al Face festival Aspromondo il workshop di Massimo Sirelli

Riscalda i motori Face Festival Aspromondo, primo progetto di residenza artistica in Aspromonte: un’esperienza di immersione naturale tra i profili montani e le suggestioni ancestrali del Parco Nazionale dell’Aspromonte, nella splendida cornice dell’Ex Vivaio Forestale Cucullaro e tra i boschi di Gambarie di Santo Stefano in Aspromonte, per riscoprire le meraviglie nascoste della “montagna bianca” in Calabria attraverso un percorso di simbiosi tra arte, natura e uomo.

Preview del Festival fissata il 31 luglio con il workshop “Adotta un robot” tenuto dall’artista, graphic designer, art director, Massimo Sirelli in collaborazione con il Museo e Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri. Un appuntamento per grandi e piccini che potranno esplorare e costruire misurando la loro creatività il loro Robot giocattolo, utilizzando materiali di recupero e di scarto.

Un progetto quello di Sirelli, nato nel 2013 dalla voglia di sperimentare una forma di creatività consapevole che metta in primo piano l’aspetto emozionale della materia attraverso la cultura del riuso applicata al design.
Punto di riferimento in Italia per l’arte applicata al concetto di upcycling, quella forma di creatività attraverso la quale materiali di scarto vengono trasformati in oggetti di valore esponenziale, Sirelli ha dato vita negli anni a decine di robot, ognuno dei quali è dotato di una personalissima identità e ha una sua storia da raccontare utilizzando oggetti raccolti dai mercati, dagli scaffali e dalle strade di tutto il mondo,
I suoi robot sono stati scelti come testimonial da diversi marchi italiani, sono comparsi in diversi film e serie e sono presenti in diversi musei in tutto il mondo.

Cultura e creatività saranno al centro di questo workshop dedicato ai più piccoli che Sirelli tiene periodicamente in tutta Italia (tra cui Fondazione Prada a Milano, nelle maggiori piazze d’Italia con Ricrea, Wired Next Fest).

Lanciata sulle pagine social la call del Festival per giovani registe/i che vogliano raccontare per immagini attraverso un corto il rapporto fra arte e natura, attraverso il loro linguaggio espressivo, amplificando la mission del progetto.

Face Festival 12 – Aspromondo è tra gli Eventi di promozione culturale 2022 cofinanziati dalla Regione Calabria, con risorse Pac 2014/2020-Azione 6.8.3. (rrc)

Al via la Festa del Volontariato della Locride

È arrivato a Locri L’arte del noi, la festa del Volontariato ideato e promosso dal Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari – Ets.

Oggi e domani volontarie e volontari di diversi gruppi della Locride – 5 D Odv di Bovalino, Adisco Odv di Locri, Aido Odv di Locri, Auser Noi ci siamo Odv di Bovalino, Avis Odv di Locri, Avis Odv di Mammola, Avo ODV di Siderno-Locri, Croce Viola Odv di Mammola, Consulta delle Associazioni di Siderno, Do ut des per il Progetto di Leo APS di Africo, I girasoli della Locride Asd, Istituto per la famiglia sez. 174 Odv di Ferruzzano, Lados Odv di Bianco, Orizzonte7 APS di Bovalino, Saved Marve Odv di Ferruzzano, P. A. Siderno Soccorso ODV, Thalassemici Locride Odv di Natile di Careri, VII Coorte Aib Odv di Grotteria – metteranno al centro parole per dire, gesti per fare ed esperienze per sentirsi comunità.

La manifestazione avrà luogo nel giardino della Planteria Orto Urbano di Loci dove, come afferma il presidente del Csv Ignazio Giuseppe Bognoni, un centinaio di volontari, insieme ai cittadini che vorranno unirsi, si ritroveranno per celebrare la gioia dell’incontro e per condividere visioni e motivazioni intorno al bene comune attraverso un programma articolato in più attività coinvolgenti e aperte a tutti.

La festa inizierà alle 19:30 di venerdì con un laboratorio di danza movimento terapia condotto da Agata Scopelliti, che condurrà i partecipanti in un percorso di facilitazione relazionale di gruppo attraverso il gioco, la danza e la musica. Seguirà un reading a cura dei volontari delle associazioni partecipanti.

Anche la seconda serata, sabato, si aprirà alle 19:30 con un laboratorio creativo che confluirà in un’opera collettiva diffusa di decorAzione, a cura dei volontari e di quanti vorranno liberamente partecipare, sperimentando così simbolicamente il potere di cambiamento che nasce dall’unione dei talenti e delle energie dei singoli a favore di una buona causa comune.

Alle 21:15, quale evento conclusivo della festa, lo spettacolo dal titolo #Iosiamo, prima opera teatrale dedicata ai volontari con la quale l’attrice Tiziana Di Masi racconta e interpreta le storie di chi sta cambiando il nostro Paese, accendendo i riflettori su chi dedica agli altri tempo e azioni solidali. Una pièce di rilevanza nazionale, che ha debuttato a Milano nel 2018 e ha fatto tappa anche al Senato della Repubblica nel 2019 e a Padova Capitale Europea del Volontariato del 2020, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

#Iosiamo attiverà un momento di aggregazione e di condivisione, con un percorso narrato per stimolare tra gli spettatori una grande e irrinunciabile domanda: cosa posso fare io per gli altri? Perché, come dice lo slogan dello spettacolo, l’amore non è mai inutile. (rrc)

A Locri l’Edufestivalocrideo

Prende il via domani, a Locri, l’Edufestivalocrideo, una cinque giorni di formazione, dibattito, confronto, networking sui temi relativi a una scuola che vuole essere moderna e innovativa.

La manifestazione, che si terrà anche dal 7 al 9 agosto – e ospitato all’interno della seconda edizione di Fare Scuola in vacanza – è ideato e promosso dall’Associazione “Via Verdi 11- Educational WebTV”, con il patrocinio del Comune di Locri, dell’Ufficio Scolastico regionale, della Regione Calabria e Gal Terre Locridee, è dedicato a docenti di ogni ordine e grado, educatori e a tutti coloro che si occupano di scuola nel territorio locrideo ma anche nell’intero territorio calabrese.

Gli appuntamenti si svolgeranno a Palazzo Nieddu del Rio e avranno quattro grandi aree tematiche di riferimento: sviluppo della cultura digitale ed educazione ai media; inclusione scolastica e sociale; gestione della classe e problematiche relazionali; cittadinanza attiva e legalità.

Giovedì 27 luglio, dalle 9.00 alle 12.00, si terrà il workshop di sperimentazione sull’Educational WebTv, in metodologia “flipped classroom”; venerdì 28 luglio, sempre dalle 9.00 alle 12.00, workshop sulle potenzialità didattiche del Podcast e sul blog collettivo come strumento di convergenza.

Parteciperanno: Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico all’Istituto Comprensivo Lozzo Atestino (Pd), formatore certificato Arduino CTC ed esperto di robotica educativa, coding, mondi virtuali, making lab e videogiochi educativi; Irene Zagrebelsky, formatrice di Comunicazione Nonviolenta, certificata a livello internazionale con il Center for Nonviolent Communication degli Stati Uniti, facilitatrice delle relazioni ed esperta di teatro dell’Oppresso; Celestino Rossi, docente di Scuola Primaria, ideatore e progettista del progetto nazionale “FlippedTV scolastica” e project manager dell’associazione “Via Verdi 11 – Educational Web TV”, musicista e compositore, sperimentatore di percorsi di musica elettronica per bambini e ragazzi.

Si parlerà anche degli Stati Generali della Scuola: il format ideato e organizzato da Elisa Forte,  project manager di eventi culturali e sociali e giornalista del quotidiano “La Stampa”, sarà raccontato ai docenti iscritti all’Edufestivalocrideo lunedì 7 agosto. Ai presenti sarà chiesto di sottoscrivere e arricchire con nuovi temi e spunti il manifesto “La Scuola che vorrei”.

Il dirigente Alfonso D’Ambrosio ha dichiarato: «Sono molto contento di partecipare a questo evento in Calabria. Le attività formative che propongo sono a basso costo e replicabili in qualsiasi contesto; rispecchiano le linee guida del Pnrr Piano Scuola 4.0 che incentivano l’uso delle Steam nella didattica, promuovono il gender gap, la diffusione dell’intelligenza artificiale e dei big data».

Celestino Rossi ha evidenziato come «il connubio tra discipline scientifiche e artistiche si intreccia in una sorta di koinè che scaturisce dalla convergenza tra un’autentica e reale cittadinanza digitale e gli idiomi tecno-comportamentali che i nostri ragazzi agiscono quotidianamente, non sempre con consapevolezza. L’Educational WebTV, attraverso la dimensione “flipped”, esperita da alunni e docenti in “joint – mode”, offrirà l’opportunità di riflettere e riprogrammare interventi didattici, educativi e tecnologici, in un framework che vedrà come obiettivo principale l’acquisizione di competenze specifiche del linguaggio web-televisivo».

Cinzia Scali, presidente dell’Associazione “Via Verdi 11 – Educational WebTV”, docente, ha illustrato le finalità del progetto: «“Fare Scuola in Vacanza” vuol essere da stimolo per “fare” la scuola, “partecipare” la scuola, “immergersi” nella scuola, anche durante la pausa estiva, quando gli studenti sono in vacanza e i docenti continuano ad occuparsi di “scuola” e a pensare a come “far meglio” la scuola. Abbiamo ricevuto iscrizioni dalle province di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e ovviamente dalla provincia di Reggio Calabria e soprattutto da una folta schiera di docenti in vacanza dalle città del Centro e Nord Italia».

«Siamo già sold out – ha concluso – e questo ci rende felici perché è il segno della grande partecipazione e della grande attenzione che c’è verso la scuola». (rrc)

Ad agosto a Locri il Festival “Ai Confini del Sud”

Dall’11 al 13 agosto, a Locri, si terrà la 15esima edizione di Ai Confini del Sud – Musica Etnica e… dintorni, ideato e organizzato da Massimo Cusato, che cura anche la direzione artistica.

Una tre giorni, dunque, in cui la città vivrà un viaggio volto al recupero delle tradizioni musicali e narrative, che abbraccia la cultura dei popoli del Sud: un Sud assolutamente senza confini. Il direttore artistico Massimo Cusato, dopo la scorsa edizione con Mario Venuti, Marco Zurzolo e Tony Bungaro porta a Locri tre serate di musica con l’apertura della kermesse affidata a Francesco Baccini che con le sue canzoni da 30 anni è sulla scena della musica italiana. Dirotta su Cuba, band simbolo del funky italiano si esibirà il 12 agosto e gran finale domenica 13 agosto con i Terraròss, gruppo musicale di suonatori e menestrelli della Bassa Murgia che faranno ballare a ritmo di tamburelli, pizzica e tarantelle.

L’assessore agli eventi e cultura Domenica Bumbaca conferma, dunque, l’impegno dell’Amministrazione ad istituzionalizzare il festival che sarà il clou dell’estate, puntando alla musica italiana e popolare con cantautori e musicisti che riescono a coinvolgere il pubblico con la loro artisticità ritrovandoci immersi, tra note e suoni, nella cornice suggestiva della Fondazione Zappia. (rrc)

Sabato il Gal Terre Locridee incontra una delegazione cubana

Domani, a Locri, alle 16, nelle sale dell’Agriturismo “Barone G.R. Macrì”, il Gal Terre Locridee incontrerà una delegazione internazionale cubana, nell’ambito delle iniziative di interscambio e cooperazione internazionale promosse dal Consorzio Ecolandia.

Si parlerà del tema I programmi di sviluppo locale della Locride: l’Atelier dell’Abitare l’ecosistema, verso una rete di luoghi del pensiero e botteghe per la sostenibilità ecologica e sociale. Interverranno, oltre ai delegati cubani, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, il responsabile scientifico dell’Atelier, Manlio Vendittelli, il direttore del Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, e il direttore del Gal Batir, Fortunato Cozzupoli.

Il progetto, che per l’occasione ha come partner Polo Net, l’associazione Azimut e il Gal Area Grecanica, su impulso dell’Ong Cospe di Firenze, che da anni opera a Cuba  con iniziative  di cooperazione internazionale sostenute dall’Unione Europea e dal Governo italiano, prevede il sostegno alle politiche e alle azioni di pianificazione e programmazione del Municipio di Habana del Este, situato nella zona rurale e costiera dell’area metropolitana di Città dell’Avana, la riqualificazione e la gestione ambientale dell’area, la riduzione del rischio ambientale, lo sviluppo della partecipazione cittadina e della relazione comunità-territorio.

La visita di interscambio è finalizzata ad apprendere dalle esperienze già realizzate e, quindi, avviare e sviluppare un nuovo programma di cooperazione internazionale per la riqualificazione della Batería Nº 1, una fortezza del sistema di fortificazione dell’Avana risalente al XIX secolo, e dei cinquanta ettari di terreno costiero e rurale su cui tali strutture militari sono collocate, con l’obiettivo di creare un Parco Archeologico, ludico e ambientale,

L’idea è valutare gli aspetti positivi e le criticità di iniziative similari a livello internazionale, a partire dalla provincia di Reggio Calabria,  dove sono presenti esperienze specifiche sia  in ambito rurale e montano sia  in ambito urbano costiero.

L’obiettivo è far conoscere e interscambiare le iniziative programmatiche e le pratiche realizzative sui temi dello sviluppo locale partecipativo e, in particolare, il programma di cooperazione tra territori sul tema dell’abitare sostenibile, stabilendo contatti istituzionali ed operativi per la costruzione di una rete stabile di collaborazione per future iniziative di cooperazione internazionale. (rrc)

In copertina, Habana del Este

LOCRI (RC) – Venerdì 14 luglio conferenza stampa “Nole il cammino di una comunità”

Venerdì 14 luglio, a Locri, alle 9.30, nella Sala Biblioteca “G. Incorpora” di Palazzo Nieddu del Rio, si terrà l’evento Cantieri Aperti. In quest’occasione, l’Associazione Angela Serra e l’Asp di Reggio Calabria informeranno sullo stato dei lavori e sulle tempistiche per il completamento della Uoc di Oncologia all’Ospedale di Locri.

Prenderanno parte all’incontro: il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’assessore Regionale Giovanni Calabrese, il Commissario Straordinario Asp Reggio Calabria Lucia di Furia, il Sindaco di Locri Giuseppe Fontana, il presidente dell’unione dei comuni Vincenzo Maesano, il presidente dell’Associazione “Angela Serra” Massimo Federico, il responsabile regionale della stessa Attilio Gennaro, il progettista studio Fm Franco Maghenzani, Fabio Auddino membro del comitato promotore del progetto.

Saranno inoltre presenti: Prof. Pierfrancesco Tassone direttore della U.O. Oncologia Medica Traslazionale AOU Policlinico Mater Domini, Prof. Pierosandro Tagliaferri direttore della U.O. Oncologia Medica AOU Policlinico Mater Domini, il Dott. Giuseppe D’Ascoli direttore sanitario Ospedale spoke di Locri, i famigliari del Dott. G. Condemi, i dirigenti medici della UOC di Oncologia Ospedale di Locri Dott. Francesco Serranò e Dott.ssa Irene Cutuli, i direttori delle varie strutture dell’ospedale Spoke di Locri, il responsabile della sezione Linfovita di Ardore Francesco Bova e diversi primi cittadini dei comuni della Locride.

Si coglie l’occasione sin d’ora per invitare tutta la comunità a una “grande festa” per celebrare tutti insieme la posa del “Primo mattoncino” che si terrà in Planteria-Orto Urbano, lungomare di Locri, lato sud, domenica 16 luglio, dalle ore 19:30.

Saranno presenti vari stand di associazioni, società civile e club service del territorio che serviranno prodotti per aperitivo e cena, tra questi: Associazione “Angela Serra”, ristorante La Cascina, Linfovita onlus, Lions Roccella Jonica, Fidapa Siderno, Rotary Club Locri e la A.S.D. FitWalking Calabria, per la parte musicale si esibiranno parte del gruppo Artisti uniti per la ricerca: i Quartaumentata, Manuela Cricelli, Mario Muscolo e i suoi Estrogeni e Bruno Ferrò. (rrc)

LOCRI (RC) – Per “Cinema in Planteria” incontro con Ivan Comi e i fari della Calabria

Giovedì 13 luglio, a partire dalle 21.30, per “Cinema in Planteria”, sul lungomare di Locri, lato Sud, incontro con Ivan Comi, autore del libro fotografico “I fari della Calabria” e del docufilm “La magia dei cristalli”.

La Locride è delimitata da due fari, Capo Spartivento e Punta Stilo, che segnano la Città del Mare e, in senso più ampio, la costa dei Gelsomini, disseminata di insediamenti antichi, soprattutto greco-romani: il faro di Punta Stilo è dentro il perimetro della Caulonia antica; a Capo Spartivento, approdano i Greci che poi si spostano nella pianura di Locri. Ivan Comi illustrerà i fari che ha fotografato per il libro, e proietterà clip del suo docufilm.

Con Ivan Comi dialogheranno: l’architetto Aurora Skrame, di origine russa, esperta in recupero di strutture marittime, che parlerà del suo lavoro di restauro e recupero del faro di Corigliano, il Tenente di Vascello Daniele Ticconi, Comandante dell’Ucm di Roccella Jonica, e Pasquale Giurleo, fondatore di Planteria – Orto Urbano e light designer. Saranno presenti le figlie dell’ultimo farista di Capo Spartivento. (rrc)

LOCRI (RC) – Giovedì 6 luglio la presentazione di Genius loci

Grazie al Comune di Locri e in particolare modo al sindaco Giuseppe Fontana e all’assessora Domenica Bumbaca, si terrà dall’8 luglio al 6 settembre 2023 la mostra “Genius loci. Amalia De BernardisRoberto Ghezzi” presso il Complesso museale del Casino Macrì, all’interno del Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri. Il primo di una serie di appuntamenti performativi “The dreams of the Others” di Amalia De Bernardis che avrà luogo alle ore 18.00 dell’8 luglio e precederà l’inaugurazione della mostra alle ore 20.00.

La portata innovativa di Genius Loci è stata colta, sostenuta e valorizzata dal Comune di Locri che ha inserito, con uno sguardo lungimirante, tutto il festival ComunicArt quarta edizione all’interno della kermesse culturale del Giugno Locrese, che vanta già la sua storicità. All’interno della kermesse sarà anche conferito un premio speciale, Genius Locri, che premierà proprio la personalità artistica che si è particolarmente distinta nel territorio.

Il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri ha accolto e sposato Genius loci. La direttrice arch. Elena Rita Trunfio, da sempre incline a sostenere il connubio tra arte antica e arte contemporanea, si è dimostrata un’attenta custode della qualità degli eventi che vedono il parco archeologico protagonista.

La mostra e il ciclo di performance che segneranno insieme ad altri appuntamenti teorici e comunicativi l’estate locrese, si inseriscono all’interno del festival ComunicArt arrivato alla sua quarta edizione.

ComunicArt, ideato dalla storica dell’arte Stefania Fiato, nasce nel 2020 con la volontà di divulgare la storia dell’arte e promuovere mostre d’arte contemporanea nelle aree archeologiche calabresi, come il parco archeologico di Locri Epizefiri, che nel 2021 ha ospitato la mostra fotografica “Sofia Uslenghi. Radici” e nel 2022 ha accolto, riscuotendo grande successo, la bi-personale “Teofanie. Apparizioni contemporanee. Giovanni Longo e Giuseppe Negro”, entrambe con la curatela di Stefania Fiato. Il festival ha avviato un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività, ampliando la proposta culturale e proponendo una serie di eventi che si svolgeranno da luglio a settembre, coinvolgendo tutto il tessuto cittadino locrese che diventerà scenario di una serie di appuntamenti teorici (due tavole rotonde dedicate al tema del “Genius Loci” e un convegno di studi “Genius Loci. Spazi e tempi nella storia dell’arte”) che rimarcano la vocazione comunicativa e fortemente legata alla divulgazione della storia dell’arte propria del festival.

La mostra “Genius Loci. Amalia De Bernardis E Roberto Ghezzi” prende il titolo da un libro di Christian Norberg-Schulz “Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura” (1979) in cui l’architetto norvegese affermava: “Il carattere è determinato da come le cose sono, e offre alla nostra indagine una base per lo studio dei fenomeni concreti della nostra vita quotidiana. Solo in questo modo possiamo afferrare completamente il Genius Loci, lo “spirito del luogo” che gli antichi riconobbero come quell’ “opposto” con cui l’uomo deve scendere a patti per acquisire la possibilità di abitare”. La curatrice ha proposto agli artisti di afferrare l’essenza interiore del luogo, partendo dal presupposto che i luoghi chiamano, evocano e si lasciano scoprire nella loro intimità, rivelando tutti i significati radunati dal luogo che costituiscono il suo Genius Loci.

Il filo rosso della manifestazione è incarnato dal ciclo di performance di Amalia De Bernardis che aprirà e chiuderà Genius Loci attraverso quattro performance fortemente emotive e cariche di pathos, che avranno luogo l’8 luglio, il 9 luglio, il 3 settembre e il 5 settembre a Locri. Ogni performance ha al suo centro un’azione rituale, un “recupero del comportamento” che crea legami e connessioni istintive ed emotive, ponendosi come un’arte aperta, infinita, decentrata, liminale e al contempo un paradigma di processo. In virtù di ciò, contributo indispensabile alla comprensione delle performance sono i seminari, di apertura e di chiusura del progetto che verte sulla riflessione intorno al concetto del Genius Loci, non solo come “spirito di un luogo” ma anche come indagine di “sopravvivenza culturale e resilienza artistica” che vede delinearsi un’ottica di contaminazione dei saperi e degli artisti, attuando una proposta dialogata che si interessa del fenomeno e della dinamica che accompagna il Genius Loci.

Fulcro del festival è la mostra “Genius loci. Amalia De Bernardis e Roberto Ghezzi” che si terrà presso il suggestivo Complesso museale del Casino Macrì all’interno del Parco Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri dall’8 luglio al 6 settembre 2023. L’incontro tra i due artisti ha dato vita ad un dialogo serrato che risuona nel luogo che li accoglie come un naturale prosieguo. Il Casino dell’Ottocento racchiude le terme romane, a pochi passi dal santuario delle acque sacre locresi. Un luogo intessuto di storie, nudo e sincero, pietre che esprimono un racconto che condensa il concetto di Genius loci come lo intese Norberg-Schulz: “In genere, si può dire che i significati radunati dal luogo costituiscono il suo Genius Loci.” Questo significato diventa corpo, carne, parola viva, immagine, suggestione al Genius Loci attraverso le opere visive di Amalia De Bernardis e Roberto Ghezzi.

Roberto Ghezzi (Cortona,1978) vanta un curriculum punteggiato da residenze e progetti internazionali, tra i più noti quelli portati avanti in Groenlandia, in Macedonia e ha recentemente esposto presso il Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Quasi come un naturale prosieguo della storia della pittura di paesaggio e al contempo sua estrema evoluzione, Ghezzi nelle sue “naturografie” lascia che sia il territorio a manifestarsi sulle tele. Il processo creativo, parte fondante dell’opere di Ghezzi, prevede l’immersione in un ambiente naturale, ghiaccio, foreste, oasi protette, fiumi, laghi e mare, di teleri monumentali che restano in balia dell’imprevedibilità della natura per un tempo stabilito, ponendosi in ascolto verso tutto ciò che la natura pittoricamente ha da dire. Non bisogna dimenticare la provenienza dell’artista, figlio di un pittore, con un nonno scultore, cresciuto nella natura, a pochi passi da Città di Castello e non è un caso se nel processo in divenire dei sudari di Ghezzi ritroviamo grumi di materia, ossidazioni, abrasioni, cretti che ospitano sfumature irripetibili e vive impresse nella matrice che accoglie e raccoglie, mappa e classifica il mutamento delle condizioni nel tempo. Una forte origine concettuale e scientifica permette di rivelare la salute e le condizioni dell’ecosistema che la matrice documenta attraverso la conclusiva sindone dipinta dalla natura con segni tipici dell’arte informale. Anche l’allestimento svolge un ruolo significativo: drappi barocchi, tensioni e torsioni che rimandano all’arte povera e processuale, ultima spia di ciò che è davvero fondante nell’azione creativa dell’artista. Nelle opere site specific di Ghezzi ci sono tante cose, forse anticipazione di future virate, forse scelte definitive non ancora attuate, forse semplicemente unicità dell’intervento artistico.

Questa unicità è evidente a Genius loci, in quanto è data dallo stesso luogo in cui l’arte “processuale” ha inizio: il porto delle Grazie di Roccella Jonica, un luogo fortemente antropomorfizzato. L’impronta dell’uomo non si lascia attende, arriva nelle opere di Ghezzi attraverso lo sguardo, prima lo guida quando sceglie, studia, valuta il luogo e riassume dopo, in fase di allestimento, il messaggio che non manca di arrivare dritto all’uomo, perché espressione della stessa forza, della stessa natura. L’impossibile previsione dell’esito ultimo, soggetto a mille variabili, è la chiave di volta dell’agire nel territorio. Ghezzi opera un intervento di land art ma attraverso un processo per il quale l’opera è adesso, in divenire, in formazione, attaccata con delle corde presso la darsena del porto. Cosa accade dopo? È il cadavere di ciò che era, ciò che si arresta e di cui rimane l’impronta sul sudario, reliquia offerta ai visitatori della mostra. Il nodo profondo che lega le prassi dei due artisti protagonisti della mostra Genius loci è proprio questo aspetto volatile, impossibile da fermare.

L’aspetto intangibile presente nell’iter di Ghezzi è lo stesso che troviamo nell’operato di Amalia De Bernardis (Cosenza, 1984), che indifferentemente passa da un medium all’altro: installazioni, assemblage e il suo corpo. È lei stessa l’opera d’arte, basta sentirla parlare, con la sua voce flebile e perturbante, guardarla muoversi nello spazio con il suo corpo minuto e potente. Cosa serve ancora se non sé stessa? Sé stessa che agisce, sé stessa che smette di agire, sé stessa che ti chiama in causa come un bisogno primitivo e sceglie la grazia degli antichi rituali per emettere la potenza creativa di cui è detentrice. Le opere visive della De Bernardis prolungano la riflessione sul paesaggio e sull’organicità, sul processo piuttosto che sull’opera finita. L’artista stende la sua natura su ogni opera, come una presenza viva. Il vettore processuale è evidente anche nella produzione visiva della De Bernardis ed è quello il collante con Ghezzi a Genius loci. Ma mentre il processo di Ghezzi è scientifico, naturalistico, concettuale e parte dall’esterno, come un contemporaneo impressionismo, il processo della De Bernardis è riflessione, emozione, sentimento e parte dall’interno, come un contemporaneo espressionismo. La scelta curatoriale non poteva essere più azzeccata, due linguaggi vicini con prospettive e coinvolgimenti diversi, ognuno con le sue parole ci sussurra il Genius loci di questa terra calabra. (rrc)