MELITO PORTO SALVO (RC) – Al via i lavori di ripristino della segnaletica e manto stradale

Il sindaco di Melito Porto Salvo, Salvatore Orlando, ha reso noto che il 31 marzo sono iniziati i lavori  di ripristino della segnaletica e del manto stradale.

«Riguardo quest’ultima attività – si legge – a seguito dell’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2021, potranno essere utilizzate le risorse assegnate al Comune di Melito per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano ai sensi del relativo articolo 1, comma 407, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. Nel frattempo, per cercare di limitare i disagi dei cittadini e ridurre i pericoli, l’Amministrazione ha deciso di eseguire a spese proprie un primo intervento che prevederà la sistemazione delle buche più profonde». (rrc)

Melito Porto Salvo (RC) vuole il riconoscimento di “Area Omogenea”

Melito Porto Salvo vuole il riconoscimento di “Area Omogenea”. La richiesta è stata avanzata al Presidente della regione Roberto Occhiuto dal Sindaco Salvatore Orlando, ricevuto dal Governatore alla Cittadella di Germaneto per discutere sul tema della Sanità del territorio comunale. Il sindaco Orlando era accompagnato dal Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica Pierpaolo Zavettieri e dall’assessore Francesco Romeo.
L’incontro, già formalmente richiesto dai sindaci dell’intera area omogenea, è stato caldeggiato dall’on. Maria Tripodi e ha consentito di anticipare alcune riflessioni da approfondire in una successiva sede di confronto in cui vi sia l’indispensabile partecipazione dell’ASP-RC.
Come primo punto gli amministratori hanno rivendicato il riconoscimento concreto di Area Omogenea (ai fini culturali, logistici, socio-sanitari ed assistenziali), ribadendo che la stessa è regolarmente prevista sia dalla legge “Del Rio” che dallo Statuto della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tale richiesta è stata posta evidenziando che si tratta di un territorio articolato, composto da 16 comuni e particolarmente svantaggiato.
Subito dopo è stata affrontata la spinosa tematica dell’Ospedale. Partendo dal presupposto che oggi il nosocomio di Melito P.S. è classificato come ospedale generale, è stato fatto presente che in atto non vengono erogati molti fra i servizi essenziali nonostante siano previsti dalle leggi e dall’ultimo atto aziendale dell’ASP-RC (es.: reparto di Ortopedia, chiuso arbitrariamente con provvedimento “temporaneo” del 2017; seconda ambulanza non presente; reparti sotto organico di personale, anche quelli di medicina generale e chirurgia generale; attrezzature fatiscenti e/o mancanti; etc).
In via prioritaria, fra gli spunti che in seguito auspicabilmente dovranno essere affrontati con metodo condiviso, è stata posta la richiesta (in deroga agli attuali parametri di popolazione) di elevare il nosocomio di Melito P.S. a rango di ospedale Spoke o, in subordine, considerare l’opzione di disciplinare una specificità normativa per l’Area Omogenea Grecanica, in quanto zona socio-economicamente disagiata o addirittura depressa (inserita nella Strategia Nazionale Aree Interne e caratterizza da Minoranza Linguistica).
Come secondo spunto di riflessione, subordinatamente alla prima ipotesi, è stato chiesto di valutare gli effetti di una Fusione/integrazione dell’Ospedale “Tiberio Evoli” di Melito P.S. con il Grande Ospedale Metropolitano. A tal riguardo, Assocomuni riterrebbe la proposta meritevole di approfondimento solo a seguito di una programmazione regionale che garantisca nell’attuale sede melitese i servizi mancanti ed i Livelli Essenziali di Assistenza. Tale iniziativa, infatti, risulterebbe utile solo se realizzata con il metodo dell’integrazione fra le strutture di Reggio e Melito non certo come mero inglobamento o peggio fagocitazione del “Tiberio Evoli”. Potrebbe certamente al contempo erogare servizi sanitari essenziali e servire a decongestionare un GOM spesse volte al collasso per sovrabbondanza di accessi ospedalieri.
Durante l’ampio excursus è stato anche chiesto di offrire massimo supporto all’Azienda Ospedaliera per l’urgente ristrutturazione del Pronto Soccorso, finanziato con i fondi covid, le cui procedure sono già ampiamente avviate.
Ci si è inoltre molto soffermati sulla valutazione dell’investimento INAIL previsto per il nosocomio di Melito P.S. dal DPCM del 24 dicembre 2018.
L’ultimo suggerimento lasciato ad uno sperabile approfondimento del Commissario Occhiuto è stato il ripristino del Distretto Sanitario dell’Area Grecanica, ottenuto solo un anno fa dal lavoro sinergico di Azienda e Sindaci e revocato con decreto del Commissario Longo ad una settimana dalla sua uscita di scena.
Per tutte le tematiche discusse, con molta determinazione, è stata chiesta l’attivazione di un momento di concertazione fra il Commissario Regionale alla Sanità, l’ASP-RC e l’Associazione dei Comuni, allo scopo di operare anche su questo territorio le scelte più opportune e maggiormente condivise. (rrc)

Il sindaco Salvatore Orlando: Ai cittadini di Melito PS siano riconosciuti i servizi primari

di SALVATORE ORLANDO Tra qualche ora incontrerò il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani. Scendo in campo per tutelare i miei cittadini. Melito Porto Salvo ha il diritto di vedersi riconosciuti tutti i servizi primari; non può pagare per gli inceppi e le incertezze del passato.

È facile procedere agli scioglimenti dei consigli comunali che troppo spesso sul piano della programmazione segnano una battuta d’arresto, ma poi? Cumuli di problematiche irrisolte, conseguenze drastiche e Sindaci lasciati in balìa della burrasca. Melito Porto Salvo attende da tempo delle risposte concrete.

I cittadini protestano giustamente, non vogliono e non devono rassegnarsi. Se non otterrò in tempi brevi le dovute risorse finanziarie per affrontare radicalmente le criticità, mi confronterò con tutta l’amministrazione e non esiterò a depositare la fascia. La risoluzione relativa al sistema idrico e fognario deve essere tempestiva. Sebbene sia stata inoltrata richiesta nell’anno 2020 per un importo complessivo di 1 milione 227 mila euro dalla Commissaria Prefettizia, stima effettuata dall’Ingegnere Stenta della Regione Calabria, e successivamente sotto la mia gestione a novembre del 2021 la richiesta per il riefficientamento del sistema idrico, posso oggi affermare che nulla si è ancora mosso e non c’è più tempo da perdere.

Diverse e ripetute finora le mie visite all’Assessorato Regionale all’Ambiente, volte a sollecitare i finanziamenti richiesti che però tutt’oggi risultano solo nero su bianco. L’estate è alle porte e l’inefficienza delle due reti preoccupa la comunità. In passato, anche sotto la gestione commissariale, queste problematiche sono rimaste irrisolte. Il sistema fognario, costituito da venti stazioni di sollevamento, con pompe di vecchissima generazione che in molti casi si bloccano per l’eccessivo insabbiamento dei pozzetti, è la spina nel fianco. Inoltre, le reti interne e le due condotte prementi evidenziano un elevato stato di usura che necessita una integrale sostituzione.

Gli interventi manutentivi che si susseguono a cadenza settimanale, concorrono ancor di più ad investire elevate risorse finanziarie, senza mai risolvere definitivamente il problema. Identico discorso per l’impianto di depurazione che evidenzia altresì criticità e segni di affaticamento degli impianti stessi. Mi ritrovo a questo punto con le mani legate: un Ente in dissesto finanziario ed una popolazione da soddisfare nei servizi essenziali. Come se, nel 2022, raggiungere questi parametri di “efficienza” e “vivibilità” sia quasi una chimera. In effetti, l’impianto di depurazione in località “Notaro” dovrà essere sottoposto ad una revisione totale. Nonostante l’impegno quotidiano profuso dagli addetti alla manutenzione, si registrano elevate dispersioni di acqua in tutto il territorio. Tengo inoltre a precisare che, più di dieci anni fa, è stata realizzata la nuova rete idrica che, ad eccezione di alcuni tratti, non è stata mai messa a regime. Il comune di Melito Porto Salvo però di acqua ne avrebbe in quantità se solo si intervenisse con azioni mirate e di corposa entità.

Eppure mi ritrovo a dover quasi consolare interi nuclei familiari, alcuni dei quali caratterizzati da condizioni di particolare indigenza. Oltre al serbatoio di Melito centro, il comune potrebbe disporre anche dell’approvvigionamento idrico dei serbatoi periferici della frazioni Pentedattilo e Prunella, da diverso tempo inutilizzati per la presenza di fessurazioni. Finanziare un intervento di ripristino di questi due serbatoi, significherebbe già risolvere per buona parte la questione idrica. È inaccettabile che i cittadini debbano soffrire per questa carenza e per un servizio di primaria importanza. Io e tutti gli amministratori, uffici compresi, siamo tempestati giornalmente da segnalazioni di disservizio.

L’ufficio tecnico è costantemente impegnato sul territorio per verificare e stimare ora dopo ora i danni che si registrano per le criticità delle reti. Non posso permettermi il lusso di andare incontro all’ ennesima stagione estiva senza garantire la perfetta funzionalità della rete idrica e fognaria. Confido pertanto nella sensibilità del Prefetto quale ufficiale territoriale di governo, affinché supporti questa mia istanza volta a restituire le giuste e doverose attenzioni ad un territorio rimasto per troppo tempo marginalizzato. (so)

MELITO PORTO SALVO (RC) – Al Comune più di 2 mln per edilizia residenziale pubblica

Sono 2, 520 milioni di euro la somma di cui è beneficiario il Comune di Melito Porto Salvo per interventi sull’edilizia residenziale pubblica (ex-Aterp).

Grande soddisfazione è estata espressa dal sindaco, Salvatore Orlando, che ha specificato di come la città sia assegnataria di questo finanziamento insieme ad altri due Comuni della Provincia di Reggio.

«Tra centinaia e centinaia di comuni calabresi partecipanti – ha scritto su FB – il nostro comune si è collocato alla 11esima posizione (1° in provincia). Questo per noi è motivo di orgoglio». (rrc)

MELITO PORTO SALVO (RC) – Successo per la presentazione del libro “Due verità svelate”

Grande successo, a Melito Porto Salvo, per la presentazione del libro Due verità svelate di Giovanni Suraci, organizzato nell’ambito della programmazione culturale del Circolo Meli di Melito Porto Salvo.

La professoressa Patrizia Pansera ha brillantemente moderato l’incontro, invitando lo scrittore a rivelare il percorso motivazionale e narrativo che l’ha portato a scrivere il romanzo. Le puntuali domande, apprezzate dal numeroso pubblico presente, hanno evidenziato l’ambizioso desiderio dell’autore di uscire con i suoi libri dagli schemi ripetitivi e precostituiti di raccontare e identificare la Calabria e i calabresi esclusivamente per episodi criminali legati alla drammatica presenza della ‘ndrangheta. 

Nel romanzo, inquadrato nel periodo storico della fine degli anni ’60, il Sud e l’Aspromonte assurgono a simbolo dell’idea che la speranza di restare è coraggiosa mentre quella di partire è ardentemente necessaria. In questo contesto emergono ritratti familiari in cui la piccola e la grande Storia si intrecciano e da questo articolato intarsio affiorano paure, sentimenti, emozioni, legami tra le persone e i luoghi: emerge in modo spontaneo e disarmante tutto ciò che rende la comunità calabrese di quegli anni “affamata di vita”.

Incalzato dalle domande della moderatrice, l’autore, senza svelare l’epilogo del racconto, ha sottolineato più volte che mentre il brand delle altre regioni meridionali è migliorato rispetto al passato, la Calabria, anche per responsabilità di chi fa emergere solo i lati negativi, ha un marchio ostile costantemente alimentato da una imbarazzante diffidenza. Compito di chi racconta la nostra terra è quello di tracciare, possibilmente con coraggio, un’immagine obiettiva con tutti i chiaro scuri che il nostro territorio offre, ma con l’obbligo morale di mettere in evidenza le tante positività che la Calabria ha espresso nel passato ed esprime nel presente con dignità e orgoglio. Nel dibattito è emersa, tra l’altro, la consapevolezza del ruolo primario che ha la cultura di incidere per il cambiamento rispetto a una sfiducia atavica che oggi si percepisce nei confronti del nostro territorio. Un’area geografica spesso mortificata, ma con la volontà da parte di tanti suoi abitanti di ribellarsi nei confronti di chi ancora ostinatamente la vuole dipingere in maniera negativa con schemi mentali prestabiliti e poco propensi al confronto.

La Calabria e il Sud hanno quindi la necessità di essere narrati con amore e, soprattutto, con un taglio diverso rispetto a dei luoghi comuni che fanno moda, ma dai quali, con estremo coraggio, bisogna uscire per generare un percorso di speranza ad una popolazione che vuole chiudere con un passato fallimentare. Due verità svelate, ha ribadito in chiusura l’autore, intende, tra l’altro, presentare, con uno sguardo diverso, la complessa realtà che, ancora oggi, vede una contrapposizione irrealistica tra il Nord e il Sud della nostra amata Italia.

L’avv. Pasquale Pizzi, presidente del Circolo Meli, ha chiuso l’incontro e, dopo aver ringraziato la moderatrice Patrizia Pansera e l’autore Giovanni Suraci per l’interessante e piacevole serata di approfondimento di temi di grande attualità, ha presentato ai soci del Circolo il programma per la ripresa delle attività culturali.

Il Circolo Meli, ha ribadito il presidente, nonostante le difficoltà legate al Covid19, intende proseguire il suo percorso di incontri, eventi e dibattiti con l’obiettivo di incentivare l’aggregazione sociale attraverso la cultura. (rrc)

 

  

MELITO (RC) – Il Partito Sud RC chiede di adottare orario diverso per luglio e agosto per i negozi

Valutare l’adozione di un orario di apertura dei negozi, per i mesi di luglio e agosto, diversi. È la richiesta che alcuni componenti del Partito del Sud di Reggio Calabria ha fatto al commissario prefettizio del Comune di Melito Porto Salvo, dott.ssa Colosimo e al sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

«È, infatti – si legge in una nota – immaginabile ritenere la popolazione stremata dalle restrizioni patite a seguito della pandemia che hanno anche mortificato gli affari dei nostri negozianti, e quindi si richiede la traslazione, facoltativa, dell’orario di apertura dei negozi trasformando il classico 8/13 – 16/20 in un orario che permetta l’apertura in orari più freschi ovvero un 8/12 – 18/23».

«Questo – viene spiegato – agevolerebbe non solo una maggiore fruizione delle spiagge negli orari più caldi della giornata ma anche stimolare salubri passeggiate dei clienti nel dopo cena, e riteniamo con buon incremento degli affari per gli imprenditori». (rrc)

MELITO (RC) – Il 4 giugno “La Fiera del Libro”

Dal 4 al 6 giugno, a Melito Porto Salvo, è in programma la Fiera del Libro, organizzata dall’Associazione Pentedattilo OnlusMelito Vecchia, presiedute, rispettivamente, da Giuseppe ToscanoAngelo Monte.

In programma, dunque, una tre giorni con incontri con scrittori e poeti, stand di libri di autori locali e non solo, che si articolerà tra Piazzetta Municipio, Piazzetta “Alle Fontanine” e le vie Croce e Calvario.

MELITO (RC) – La Fidapa incontra online Giusy Versace

Domani pomeriggio, alle 17.30, su Zoom, è in programma l’incontro con la deputata e atleta Giusy Versace.

L’evento è stato organizzato dalla Fidapa di Melito Porto Salvo in collaborazione con Reggio Morgana.

Salutano e conversano Michela De Domenico, presidente Fidapa Bpw Reggio C. Morgana e Palma Rita Mafrici, presidente Fidapa Bpw Melito Porto Salvo. (rrc)

Quanto è dura essere donne e madri? Un webinar della Fidapa di Melito

Essere sia donne che madri, oggi, più che un pregio sembra, ormai, diventato un difetto. Sono tantissime, infatti, le difficoltà che la donna deve affrontare nella società moderna e, di questo, se ne è parlato nel dibattito online Essere donne essere Madri. Tra disparità salariale e welfare insufficiente promosso dalla Fidapa di Melito Porto Salvo.

Sono intervenute Paola CarboneTonia Stumpo (consigliera regionale di Parità), Caterina Vaiti, Maria Concetta Oliveri, Fiammetta Perrone e Patrizia Pelle.  Il webinar è stato coordinato da Giulia CarerjPalmarita Mafrici.

Tantissime, dunque, le sfide a cui deve far fronte la donna: mancanza di asili per chi è madre, un salario più basso rispetto a quello di un uomo di pari qualifica… insomma, un vero e proprio campo minato su cui le donne, con coraggio, camminano sopra, pronte a dimostrare il loro valore su tutti i campi, dimostrando che, spesso, non è il genere a fare la differenza, ma la capacità.

Un concetto, questo, basilare, ma che ancora oggi, purtroppo, è di difficile comprendonio per tante, troppe persone, la cui ‘vista’ è annebbiata da vecchi preconcetti, senza riuscire a vedere che, oggi, le donne sono più preparate, sempre più intelligenti, sempre più capaci di far sentire la propria voce che, finalmente e poco alla volta, fa rumore.

Le donne hanno imparato ad alzare la testa, la voce, a essere più coraggiose e serve questo spirito combattivo per giungere all’ambito traguardo della parità. Per ora, purtroppo, rimane in molte occasioni un miraggio che, però, presto potrebbe non essere più tale. (rrc)

MELITO PORTO SALVO (RC) – Incontro del Comitato dei sindaci dell’Asp per i servizi sanitari

Il Comitato dei sindaci dell’Asp si è riunita a Melito Porto Salvo per focalizzare le necessità e le prerogative delle aree omogenee della Città Metropolitana, per ciò che riguarda il comparto sanitario.

All’incontro, a cui hanno partecipato il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, in qualità di presidente del Comitato, il sindaco di Roghudi, Pierpaolo Zavettieri, presidente dei sindaci dell’area grecanica, il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, il sindaco di Sant’Alessio, Stefano Calabrò e il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, si è fatto il punto sulle necessità di un’area importante del comprensorio metropolitano come è appunto quella grecanica, con una serie di criticità che investono soprattutto i centri più interni, le cui comunità si trovano a diversi chilometri dalle strutture sanitarie esistenti.

L’urgenza dunque, è quella di proporre una riorganizzazione dei servizi sanitari a partire dalle necessità dei cittadini, ponendo come prioritarie le ataviche necessità di territori storicamente penalizzati dal punto di vista dei collegamenti viari e che quindi hanno maggiori difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie. 

 Soddisfatto del proseguo della discussione, che continuerà il prossimo 9 marzo con un incontro sulla piana di Gioia Tauro, il sindaco di Reggio Calabria e presidente del Comitato dei Sindaci Giuseppe Falcomatà.

«Il ciclo di incontri che abbiamo promosso sta dando importanti risultati – ha spiegato il sindaco a margine della riunione – i cittadini e gli stessi amministratori guardano con sempre maggiore attenzione ai lavori del Comitato, che sta tornando ad essere un punto di riferimento per le problematiche del settore sanitario, in particolare in questo momento fondamentale che serve a programmare la ripartenza dopo la fase pandemica. Al termine di questi incontri stileremo un documento, che si sta completando incontro dopo incontro, e che riguarderà tutta la situazione del territorio metropolitano rispetto all’offerta sanitaria, con particolare riferimento all’organizzazione delle strutture, con alcune segnalazioni specifiche come appunto, nel caso di oggi, sulla situazione dell’Ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo». 

«Il comitato si è concentrato anche su ciò riguarda il piano per le vaccinazioni – ha poi aggiunto Falcomatà – come è accaduto in Città, con la disponibilità offerta dal Comune per la creazione di un punto vaccinale al CeDir, anche gli altri sindaci hanno intenzione di applicare la stessa procedura, offrendo all’Asp delle strutture dove poter effettuare le vaccinazioni, decongestionando le procedure e rendendole più veloci e sicure. A fianco a questo insieme con i sindaci abbiamo concordato la necessità di richiedere alle autorità sanitarie e alla Regione Calabria le necessarie delucidazioni su come si intenderà procedere sul piano vaccinale, su quali categorie si concentreranno le prossime attività, una volta completate quelle sulle categorie a rischio come gli anziani ultra 80enni e le forze dell’ordine. È importante capirlo per comprendere gli ordini di priorità, fare in modo che sia organizzato in maniera adeguata il sistema di prenotazioni ed evitare la confusione che ha caratterizzato la prima fase del piano». 

Dello stesso tono le dichiarazioni del sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri, componente del Comitato e presidente dell’Associazione dei sindaci dell’Area grecanica.

«In questa terza tappa del ciclo di incontri promossi dal Comitato essenzialmente sono emersi problemi simili alle altre aree – ha spiegato – perché di base ciò che manca è la piena attuazione dell’atto aziendale prodotto dall’Asp nel 2017. Se si fosse proceduto con l’attuazione dei punti che sono contenuti in quel documento oggi non saremmo nemmeno qui a discutere. La sintesi che produrremo alla fine di questo ciclo sarà fondamentale per ristabilire necessità e priorità per garantire i livelli essenziali di assistenza. Nell’area grecanica ad esempio abbiamo interi reparti che sono previsti dall’atto aziendale che non sono funzionanti. Ciò che vogliamo quindi ribadire è l’idea di considerare il territorio metropolitano come una Città policentrica, soprattutto per ciò che riguarda l’erogazione dei servizi sanitari».

«Esistono quattro aree omogenee – ha aggiunto – ed è giusto e legittimo che abbia gli stessi servizi essenziali. Completeremo il nostro percorso nelle prossime settimane, praticamente in concomitanza con la chiusura del mandato dei commissari dell’Asp e dopo di che faremo sintesi per consegnare le nostre sollecitazioni e le nostre proposte al Commissario Guido Longo». (rrc)