MONTAURO (CZ) – Inaugurata l’installazione “Testadilatta”

Al Dadada Beach Museum di Montauro è stata inaugurata l’installazione dello streetartist TestadiLatta, dal titolo E comu jamu?

La peculiarità delle sue opere consiste nel realizzarle con materiali di recupero, principalmente latte e lattine abbandonate in spiaggia, che vengono raccolte, trattate, igienizzate, smaltate, dipinte, assemblate, fino a comporre nomi e frasi tridimensionali da installare sui muri e per le vie delle città.

La frase destinata al Dadada Beach Museum, presa in prestito dal celebre tiktoker e influencer Saverio Riccelli, presente anch’egli al vernissage, è proprio “E comu jamu?”. Un modo di dire semplice, genuino, tipico del parlato calabrese, una scelta non casuale al Dadada Beach Museum dove vige un alto senso di comunità e di empatia.

E comu jamu, per chi non parlasse calabrese, significa proprio “Come va?” “Come stai?” “Come stiamo?”: una domanda talvolta banale che ha perso di senso in un mondo in cui spesso non ci importa più di come stiano gli altri. Una frase che ogni visitatore del Museo vedrà, d’impatto, accedendo alla spiaggia, percependo così uno stimolo alla condivisione, all’interesse verso il prossimo, al vivere sociale.

La frase tormentone del momento è, quindi, lo strumento di Dadada Beach Museum per chiedere ad ognuno dei suoi visitatori: Come stai? E chiederlo a chiare lettere, colorate: Come va? Come andiamo? Stai bene?

TestadiLatta ha accolto i partecipanti al vernissage con grande spirito di iniziativa e, armato di spray e pennarelli, dopo l’installazione dell’opera ready made, ha accompagnato i curiosi alla scoperta delle sue bombolette e latte, delle tecniche di assemblaggio e verniciatura, del suo mondo.

Presenti, eccezionalmente, all’evento, i tiktoker Saverio Riccelli e Pomiro, che hanno reso virale la mostra e le opere di TestadiLatta live utilizzando i propri profili social da centinaia di migliaia di followers.

Oltre all’installazione, TestadiLatta ha esposto alcune sue nuove opere, gli “spray” e le opere composte da latte su tela, tutte rigorosamente contenenti messaggi da leggere e condividere. “Tu sei arte” “Sogna” “Se non adesso, quando?” “Sii irripetibile”: le frasi scelte da Rocco del Franco sono tutte motivazionali, invitano il fruitore a farne il proprio motto, il proprio “mood”, e ad affrontare le giornate con entusiasmo, tenacia, resilienza.

Soddisfatto della riuscita di questa ennesima iniziativa artistica al Dadada Beach Museum il Fondatore, Roberto Talarico, che ci ricorda come “anche queste opere si inquadrino nell’opera ecologista che guida l’azione del Museo sin dal principio, ossia dimostrare che i materiali di scarto, anche i più inquinanti come plastica, alluminio, metalli, se recuperati e resi funzionali possono convivere con l’ecosistema, in quella tanto predicata “circolarità dei materiali” che il Dadada Beach Museum mette in atto sin dagli albori”.

Dopo la plastica, il cemento, la vetroresina, il ferro, le lattine, ora le scatolette di latta e gli spray di “testadiLatta” continuano a diffondere il messaggio originale di chi ha pensato e voluto questo Museo e di chi ne organizza le rassegne, il direttore artistico Anna Trapasso.

Presente all’evento il senatore Giuseppe Mangialavori, particolarmente entusiasta dell’iniziativa e della vitalità delle spiagge joniche.(rcz)

MONTAURO (CZ) – Grande successo per La Notte Azzurra

Grande successo, a Montauro, per la seconda edizione de La Notte Azzurra, che ha visto il Lungomare della Costa dei Saraceni “invasa” da tantissime persone.

Tutti coloro che hanno preso parte a “La Notte Azzurra” hanno potuto gustare i tanti piatti di pesce azzurro cucinati per l’occasione dal noto chef Emanuele Mancuso. Si è, inoltre, fatto apprezzare l’impeccabile servizio catering della ditta “Lo Schiavo”.

E, tra un buon piatto di pesce e un ottimo bicchiere di vino dell’antica e prestigiosa cantina “Duca di Salaparuta”, la serata è stata animata dal “Panta Festival” sul cui palco si sono avvicendati gli Skelters, i Mantra 5, gli Sharada e i Meat for dogs. Mentre il pubblico femminile ha riservato un’attenzione particolare alla sfilata di moda e di gioielli griffati Tetty Guerrieri con “L’arte che s’indossa”.

La sfilata e le coreografie sono state curate da Rosalba Catracchia e Loredana Grillo mentre al Da da da beach village è stata allestita l’esposizione artistica “Summer Art Selection”: Elpidio D’Ambra, Livia Larussa, Ludovica Sgromo, Alessandro Leone, Surdesfondspeints, Pole.

Sono questi i nomi (e gli pseudonimi) dei protagonisti di una collettiva che ha consentito agli ospiti non soltanto di osservare o acquistare i pezzi unici in esposizione, sostenendo la produzione artistica locale, ma anche di conoscere la realtà associativa, di parlare con gli artisti stessi e di entrare a far parte di questa comunità che continua a crescere giovando di processi di integrazione orizzontali e del tutto spontanei. (rcz)

MONTAURO (CZ) – Al via la “Notte Azzurra”

Prende il via domani, a Montauro, la seconda edizione de La Notte Azzurra, la manifestazione dedicata al pescato dello Jonio e patrocinata dal Comune di Montauro, Regione Calabria, Camera di Commercio di Catanzaro, Azzurro di Calabria e da molti sponsor privati.

La manifestazione, che vuole valorizzare i prodotti ittici locali, prenderà il via alle 21 sul lungomare della celebre località della Costa dei Saraceni tra stand e aree ristoro ci sarà tanta enogastronomia ma anche tanta buona musica. Il “Re” dell’evento, ovviamente, sarà il pesce azzurro per eccellenza: le alici.

Uno dei prodotti ittici più amati dai calabresi sarà cucinato in diversi modi dal noto chef Emanuele Mancuso che, assieme alla “Lo Schiavo catering”, farà gustare il pescato dello Jonio a tutti coloro che parteciperanno alla Notte Azzurra.
E tra un buon piatto di pesce e un ottimo bicchiere di vino dell’antica e prestigiosa cantina “Duca di Salaparuta” la serata verrà animata da tanta buona musica e dalla bellezza femminile. “La Notte Azzurra” rientra nel calendario del “Panta Festival” sul cui palco si avvicenderanno gli Skelters, i Mantra 5, gli Sharada e i Meat for dogs.

E ci sarà spazio anche per la moda ed i gioielli griffati Tetty Guerrieri con “L’arte che s’indossa”. Sfilata e coreografie saranno curate da Rosalba Catracchia e Loredana Grillo che presenteranno al pubblico de “La Notte Azzurra” gli splendidi monili firmati Tetty Guerrieri.

L’artista catanzarese riesce a creare dei gioielli unici che per l’occasione avranno come filo conduttore il mar Jonio. Perle, pietre preziose, conchiglie e materiali ricercati che assemblati dall’estro e dalla fantasia di Tetty Guerrieri diventano delle opere d’arte da indossare. E tra una sfilata e un’altra ci saranno delle pillole musicali suonate dal gruppo “Rock and Love music band”. (rcz)

A Montauro Armonie d’Arte Festival presenta il “Trittico” in prima assoluta

Armonie d’Arte Festival si sposta a Montauro, al Grangia di Sant’Anna, per presentare in prima assoluta il Trittico dedicato a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 100 anni dalla nascita.

Domani, infatti, sono previsti tre eventi dedicati all’attore, regista e drammaturgo, che inizierà con Le ceneri di Pasolini, con i versi di Igor Esposito, voce recitante di Peppino Mazzotta e ideazione e regia di Francesco Saponaro.

Si tratta di un’installazione visiva e una traccia  sonora della durata di 11 minuti ripetuta in maniera ciclica.
Una tavola imbandita, per banchetto, e alle una scritta che segnala la distanza che intercorre tra il luogo dell’installazione e il luogo della morte di Pier Paolo Pasolini, Ostia Idroscalo. La mattina del 2 novembre 1975, sul litorale romano, in un campo incolto in via dell’idroscalo, una donna, Maria Teresa Lollobrigida, scopre il cadavere di un uomo. È Ninetto Davoli a riconoscerne il corpo.

A seguire, il Porno-Teo-Kolossal di Pasolini, con voce recitante di Anna Bonaiuto e la regia di Francesco Saponaro.

«L’avventura picaresca di Porno-Teo-Kolossal, trattamento cinematografico di Pier Paolo Pasolini scritto per Eduardo De Filippo, è ancora più avvincente se la si legge come la confessione di un insaziabile desiderio di incontro tra arte e vita che attendeva solo di essere trasferito e impressionato su pellicola, se quella tragica morte non ci avesse privato di un’occasione straordinaria – scrive Saponaro –. Quello tra Eduardo e Pasolini è un incontro fondato sulla lucida complementarità di due sguardi che continuano a raccontare l’Occidente con le sue grandezze e le sue barbare miserie».

«Leggendo il trattamento – scrive ancora – mi sono chiesto come restituire, con la semplicità di una voce che serve la parola, la medianica potenza di queste visioni senza incorrere nel fraintendimento di una mimesi rappresentativa.
Ho chiesto ad Anna Bonaiuto, straordinaria interprete del nostro miglior teatro, di incarnare la lingua intima che Pasolini usa in questa scrittura complessa, carica di un abbagliante impegno ideologico e di esiti definitivi e testamentari, che migra dal tessuto narrativo di impianto epico-picaresco ai dialoghi più popolari del dialetto napoletano».

«Nella voce della Bonaiuto – si legge – c’è l’approccio sincero e dichiarato di un innamoramento materno che ci dà la possibilità di partecipare all’imponente costruzione drammatica di una lunga sequenza di immagini che esplodono in tutta la loro caparbia violenza, appena mitigata dagli sguardi comici e teneri di Eduardo e del suo servo Ninetto, nel quale Pasolini porta a uno dei punti più alti la densità metaforico-lirica del suo linguaggio».

Chiude la giornata Pasolini vs Warhol? un talk show multimediale di Francesco Saponaro grazie ad Alessandro Del Puppo.

«Nel 1975 – ha spiegato Saponaro – Pier Paolo Pasolini viene invitato a scrivere un testo critico su Ladies and Gentlemen, una serie di ritratti di travestiti newyorkesi realizzata da Andy Warhol ed esposta tra ottobre e dicembre dello stesso anno in una grande mostra a Ferrara. Quel testo comparve soltanto sei mesi dopo, in una mostra semiclandestina aperta dopo la morte del poeta».

«Nel 1975 Pasolini è al tempo stesso attuale e postumo – ha spiegato –. Accusa Warhol di essere privo di dialettica rivoluzionaria, mentre Warhol agisce già nel campo della cronaca, del vissuto, in una spettacolare messinscena di trasgressioni e successo, arti visive e omosessualità. I due nella realtà non si conobbero mai personalmente, ma questo match intellettuale tra due giganti del XX secolo è al centro di una vicenda intricata e affascinante. Intorno ruotano galleristi e critici d’arte rampanti, denaro, rock, flash e polaroid, sesso e droga, artisti e ragazzi, da una galleria all’altra, da un letto all’altro, tutti stregati dalle stelle evanescenti degli anni settanta. Pasolini e Warhol incarnano visioni opposte e inconciliabili della contemporaneità».

«La voce di Pasolini – ha concluso – che interroga e contesta l’immaginario visivo di Warhol è la parabola di un umanesimo novecentesco che si imbatte in quel mondo nuovo che il poeta delle Ceneri non volle o non poté capire fino in fondo».

«La vita di Pasolini, il suo pensiero, la sua produzione artistica – ha spiegato Chiara Giordano, direttore artistico del Festival – testimoniano tutta la capacità di utilizzare il concetto di “transito” immateriale come valore di rinnovamento tematico, di consapevolezza identitaria, di creatività e di visione del futuro. In tal senso il Festival, nell’anniversario centenario della nascita, non poteva che proporne un percorso di lettura contemporanea». (rcz)

MONTAURO (CZ) – Il 4 agosto “La notte azzurra”

Il 4 agosto, sul Lungomare di Montauro, è in programma la seconda edizione de La notte azzurra, una serata dedicata interamente al pescato del Mar Jonio, organizzata con il patrocinio del Comune di Montauro, della Regione Calabria, della Camera di Commercio di Catanzaro e Azzurro di Calabria.

La passeggiata a mare della costa dei Saraceni sarà animata da una serie di momenti musicali ed enogastronomici che renderanno unica la “Notte Azzurra”, che rientra nella programmazione del Panta Festival e offrirà al pubblico un concerto di musica live che metterà sullo stesso palco band che rappresentano una parte fondamentale della storia e dell’attualità della scena musicale catanzarese.

L’organizzazione dell’evento musicale è affidata a Gianluca Molè, dai primissimi anni novanta esponente di rilievo del panorama musicale calabrese, come musicista (chitarrista e storico fondatore dei Glacial Fear, e di diversi altri progetti) e come “maestro di suoni” nel suo lavoro in studio di registrazione e live, tecnico del suono dal finissimo orecchio.

Sul palco del Panta Festival si avvicenderanno diversi gruppi musicali come gli Skelters, i Mantra 5, gli Sharada e i Meat for dogs.

Mentre la parte gastronomica sarà curata da un noto chef come Emanuele Mancuso che supportato dalla Lo Schiavo catering realizzerà dei piatti a base di pesce rigorosamente locale. Il “Re” della serata sarà, infatti, il pescato dello Jonio, in particolare le alici che saranno cucinate in diversi modi: arriganate, al forno, marinate secondo la migliore tradizione gastronomica calabrese. (rcz)

MONTAURO (CZ) – L’installazione site specific “Le bandiere sbagliate” di Sirelli

Si intitola Le bandiere sbagliate, l’installazione siste specific di Massimo Sirelli, che sarà inaugurata alla Grangia di Sant’Anna a Montauro domani, 16 luglio e visitabile fino al 31 luglio.

Il progetto Le Bandiere sbagliate nasce da un’idea di Massimo Sirelli e della Fondazione Rocco Guglielmo e rientra nel più ampio disegno della Fondazione denominato Glocal – Sezione Museo fuori dal Museo, stavolta in collaborazione con il Panta Festival #22 organizzato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Montauro, sotto la Direzione Artistica di Federico Perreca.

Il lavoro dell’artista parte da una serie di interrogativi:

“Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Quale colore si e quale no? Meglio i pois o una trama pied poule. Le strisce orizzontali ingrassano, mentre quelle verticali slanciano. Bianco per l’estate e grigio per l’inverno? Ma la domanda è chi ha disegnato cosa? E chi ha detto che è giusto quello che ci rappresenta? E se tutto cambiasse di colpo? Ci sentiremmo lo stesso uniti nel segno di una bandiera? Questa è l’Europa vista dai miei occhi. Segni, colori, simboli e nuove interpretazioni. Le bandiere degli stati appartenenti all’Unione Europea e non solo ripensate in totale libertà.”

Per quest’estate la Grangia di Sant’Anna a Montauro diverrà un caleidoscopio di colori. Tra le mura antiche di una struttura a cielo aperto e tra i colori e i movimenti imprevisti che solo il vento del posto sa regalare, l’arte di Massimo Sirelli si concentra questa volta in una mostra site specific pensata e costruita appositamente per il luogo che l’accoglie.

Le mura, oggi, della Grangia di Sant’Anna sono tutto ciò che rimane di una corte fortificata, protetta da ponte levatoio, di cui si riesce a sentire ancora la potenza e lo splendore prima della sua depredazione. Le opere di Sirelli all’interno dell’antica struttura, vogliono così far riacquisire la consapevolezza del valore di questo luogo incastonato tra le colline.

Le bandiere sbagliate vogliono farci interrogare sulla persistenza dei valori di appartenenza e nazione. Ci sentiamo appartenenti quando percepiamo di essere accettati, quando le nostre differenze sono riconosciute e tollerate, quando ci sentiamo connessi con gli altri.

Le 27 bandiere dei paesi aderenti all’Unione Europea più l’Ucraina vengono ridisegnate in totale libertà basandosi su una querelle ben precisa sulla quale Sirelli vuole portare lo spettatore. Siamo tutti fieri delle nostre convinzioni di appartenenza. Siamo fieri dei nostri simboli e delle bandiere. Ma chi ha disegnato cosa? E se tutto fosse diverso o quasi?

In un occidente che sempre più sta perdendo la propria identità nel vortice della globalizzazione e del pensiero unico, la modificazione dei colori e dei disegni di ciascuna bandiera vuole essere di monito ad interrogarsi su altri valori allo stesso tempo importanti quali quello dell’integrazione, della cooperazione, del mutuo soccorso, della condivisione.

Ecco allora come il ruolo dell’arte e degli artisti diventa essenziale al fine di creare una conoscenza collettiva che superi i confini di ciascuna nazione per sottolineare un sentimento di appartenenza collettiva. (rcz)

MONTAURO (CZ) – Successo per il Mat Festival

Si è chiusa, con successo, a Montauro, la terza edizione del Mat Festival, una kermesse originale e unica che “celebra” uno dei simboli dell’estate: il materassino da mare.

Nelle splendide acque dello Jonio calabrese oltre cinquecento partecipanti per quattro giorni hanno gareggiato su gonfiabili di ogni forma e colore. Dai classici cigni e paperette agli stravaganti donut oppure agli italinissimi spicchi di pizza. Il Mat Festival è una vera e propria gara di nuoto con i materassini, alcuni con delle forme decisamente improponibili. I partecipanti suddivisi in diverse categoria dai 16 ai 65 anni hanno gareggiato in quella che gli organizzatori hanno ribattezzato “l’olimpiade estiva”. Non sono mancati anche volti noti dello spettacolo, dello sport e della televisione.

Da Fabrizio Corona alla rapper Chadia Rodriguez, da Alessandro Basciano del Grande Fratello Vip, alla bellissima modella e schermitrice Antonella Fiordelisi. Madrina dell’evento uno dei volti più amati dagli italiani: Valeria Marini accompagnata da uno dei personaggi del momento, il tiktoker catanzarese Saverio Riccelli.

A premiare i vincitori l’Assessore al Tursimo della Regione Calabria, Fausto Orsomarso(rcz)

MONTAURO (CZ) – Verso il “Mat Festival”, l’olimpiade del divertimento estivo

C’è fermento per la terza edizione del Mat Festival, che prenderà il via giovedì 23 giugno al Da da da Beach di Montauro.

Una vera e propria competizione suddivisa in quattro giornate in cui agonismo e divertimento cammineranno anzi, nuoteranno, a braccetto nello splendido mar Ionio. Partecipare è semplicissimo, basta collegarsi al sito ufficiale matfestival.it oppure sui canali social ufficiali o semplicemente presso il Dadada Beach Village ma anche chiamando al numero 371 480 1296.

Le gare per non “professionisti” sono suddivise in categorie di età: Junior (dai 16 ai 18 anni), Senior (dai 19 ai 30 anni), Master (dai 31 ai 49 anni), Over (dai 50 ai 65 anni). La competizione in singolo è classificata in base al miglior tempo realizzato, visionato e segnato da cronometristi professionisti incaricati. La competizione a batteria è classificata in base all’ordine di arrivo dei partecipanti. Per ogni singola gara individuale di categoria (JUNIOR, SENIOR, MASTER E OVER 50) si classificheranno per la finale i primi 5 che effettueranno il miglior tempo di gara. Per la competizione a batteria verrà seguito il medesimo criterio di valutazione. In caso di qualificazione di un partecipante già qualificato dalla gara precedente, si procederà con la qualificazione del sesto classificato nella competizione singola.

I giudici di gara predisposti a vigilare in modo da assicurare il corretto svolgimento della competizione. La giuria sarà presieduta dalla madrina della manifestazione. I partecipanti gareggeranno necessariamente e come richiesto con un materassino fornito dall’organizzazione scelto liberamente dal partecipante tra quelli disponibili. La prova consisterà nel nuotare a bordo del materassino nella zona adibita alla gara. A ciascun partecipante sarà concessa ogni tipo di tecnica di nuoto con la sola ed unica regola, pena l’esclusione dalla gara, che durante tutto il percorso sia per l’andata che per il ritorno.

Questo evento originalissimo “made in Calabria” è una vera e propria festa dello sport alla quale parteciperanno anche tantissimi ospiti. Le gare saranno commentate da speaker di eccezione come Matteo Pirritano che ogni domenica su Elevens Sport racconta la partite di Lega Pro, e ancora, Andrea Daggiano della redazione de “La Nuova Calabria” insieme al mitico Tato Sabadini storico calciatore del Milan, della Nazionale Italiana e del Catanzaro calcio e a Leonardo Lacava direttore editoriale di Catanzarosport24.it. Ma le sorprese non finiranno qui. A rendere ancora più coinvolgente il MAT festival ci saranno dei volti noti della musica e della televisione. Ad iniziare da Fabrizio Corona per continuare con la rapper Chadia Rodriguez, Alessandro Basciano del Grande Fratello Vip, e ancora, la bellissima modella e schermitrice Antonella Fiordelisi, la bravissima cantante e presentatrice Raffaella Capria accompagna dall’attore Rino Rodio. Madrina dell’evento sarà uno dei volti più amati dagli italiani: Valeria Marini accompagnata da uno dei personaggi del momento, il tiktoker Saverio Riccelli.“E comu iamu!” il MAT Festival si concluderà domenica con una serata di musica ed allegria insieme al DJ set di Isa Iaquinta, Walter Russo, Antonella Papaleo e Alessio Viotti.

Dal 23 al 26 giugno al Dadada Beach Village di Calalunga di Montauro si celebrerà uno dei simboli dell’estate: il materassino da mare in quella che può essere definita una vera e propria olimpiade del divertimento. (rcz)

MONTAURO (CZ) – Dal 23 giugno il Mat Festival

Dal 23 al 26 giugno, al Dadada Beach Village di Calalunga di Montauro, è in programma la terza edizione del Mat Festival,  l’esuberante e originale campionato dei materassini da mare.

Una vera e propria gara dedicata ad uno dei simboli dell’estate.  La competizione agonistica – sportiva per non “professionisti” è suddivisa in categorie di età: Junior (dai 16 ai 18 anni), Senior (dai 19 ai 30 anni), Master (dai 31 ai 49 anni), Over (dai 50 ai 65 anni. Per iscriversi al “Mat festival” basta solo tanta voglia di divertimento e poi è sufficiente collegarsi al sito ufficiale matfestival.it oppure sui canali social ufficiali o semplicemente presso il Dadada Beach Village ma anche chiamando al numero 371 480 1296. Solo nelle splendide acque dello Jonio, sulla costa di Catanzaro, si può partecipare al MAT Festival, per quella che è, a tutti gli effetti, una vera e propria festa dello sport. Un evento originalissimo “made in Calabria” alla quale parteciperanno anche tantissimi ospiti.

Le gare saranno commentate da speaker di eccezione come Matteo Pirritano che ogni domenica su Elevens Sport racconta la partite di Lega Pro, e ancora, Andrea Daggiano della redazione de “La Nuova Calabria” insieme al mitico Tato Sabasini storico calciatore del Milan, della Nazionale Italiana e del Catanzaro calcio a Leonardo Lacava direttore editoriale di Catanzarosport24.it. Ma le sorprese non finiranno qui. A rendere ancora più coinvolgente il MAT festival ci saranno dei volti noti della musica e della televisione.

Ad iniziare da Fabrizio Corona per continuare con la rapper Chadia Rodriguez, Alessandro Basciano del Grande Fratello Vip, e ancora, la bellissima modella e schermitrice Antonella Fiordelisi, la bravissima cantante e presentatrice Raffaella Capria accompagna dall’attore Rino Rodio. Madrina dell’evento sarà uno dei volti più amati dagli italiani: Valeria Marini accompagnata da uno dei personaggi del momento, il tiktoker Saverio Riccelli.“E comu iamu!” il Mat Festival si concluderà domenica con una serata di musica ed allegria insieme al DJ set di Isa Iaquinta, Walter Russo, Antonella Papaleo e Alessio Viotti(rcz)

MONTAURO (CZ) – La nuova installazione ambientale di Mario Loprete

Al Dada Beach Museum di Montauro, il primo museo sulla spiaggia, è tutto pronto per la nuova stagione artistica, che ospiterà due nuove opere realizzate dall’artista Mario Loprete, ovvero la tartaruga caretta caretta e il Kayak, che sono già state installate.

Sono innumerevoli i motivi per cui il titolare e ideatore del Dadada Beach Museum, Roberto Talarico, e il direttore artistico, Anna Trapasso, hanno voluto che la protagonista di questa nuova stagione artistica fosse una tartaruga marina. Tenacia, resilienza, longevità: la tartaruga è un animale meraviglioso, da sempre associato ad una ricca simbologia. Forte per via del suo carapace, saggia in quanto longeva, è trait d’union tra mare, terra e cielo, ed ama nidificare sulle nostre coste, in particolare là dove il clima è più mite, l’acqua è più tiepida e pulita: sulla costa jonica, la “Costa dei Saraceni”.

«Il nostro – ha spiegato Trapasso – vuole essere un monumento di gratitudine alla Caretta caretta che ha scelto proprio la nostra terra per generare vita e, così, disseminare speranza, in un momento storico – quello pandemico – in cui proprio la natura ha rimesso in discussione l’incertezza e la fragilità della nostra salute e della nostra esistenza sul Pianeta».

«La grande tartaruga marina realizzata dall’artista Mario Loprete, maestro impareggiabile della “concrete art” – ha aggiunto – è per noi l’emblema di una stagione resiliente, ed il fatto che ancora una volta ci si affidi alla materia cemento per comunicare, vuole essere un meta-messaggio fortemente evocativo».

«Volevamo dimostrare – hanno detto Talarico e Trapasso – e abbiamo dimostrato che, se posti in rispettoso dialogo e rapporto con l’ambiente circostante, anche il cemento (la plastica, l’alluminio e derivati) possono convivere e, anzi, farsi monito di messaggi importanti».

Alla tartaruga fa da sponda “A concrete kayak”. La sua posa sulla spiaggia costituisce una vera propria installazione.

Il “Kayak”, la canoa, con le sue dimensioni originali, diventa la madre di quegli oggetti ritrovati sulla spiaggia e resi eterni dall’arte del Loprete. La sua posa statica sulla spiaggia di Montauro è un monumento ad uno degli sport più praticati nelle nostre acque, ma anche alla forza, alla persistenza. Anche la canoa, come le altre opere in “concrete art”, non soltanto si può ammirare, ma si può sfiorare, toccare, fotografare.

«Anno dopo anno, estate dopo estate – ha detto ancora Talarico – il Dadada Beach Museum, una delle “creature” di cui sono più orgoglioso, cresce, si sviluppa e stupisce ancora. Il primo museo al mondo sulla spiaggia, che ha modificato profondamente un tratto di costa quasi anonimo, ce l’ha fatta: è ora una meta turistica. Un mutamento profondo valutabile analizzando pochi semplici numeri: vi sono 8000 km di costa in Italia, praticamente otto milioni di metri della nostra Penisola sono bagnati dal mare».

«Di questi otto milioni di metri – ha detto ancora – tante località sono oggi famose per la loro natura per ciò che l’uomo ha realizzato nel tempo (sia nel bene che nel male), ma la trasformazione dei nostri 50 metri fronte mare, 50 di quegli otto milioni di metri in breve tempo divenuti una piccola leggenda, è qualcosa di probabilmente unico». (rcz)