Il gruppo regionale del Pd chiede formalmente la convocazione di Rfi e Anas per statale 106 e Alta velocità

Il gruppo regionale del Pd chiede la convocazione di Rfi e Anas per quanto riguarda la statale 106 e Alta velocità.

Una iniziativa per fare «il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», ha spiegato il capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua.

«Chiediamo formalmente al presidente del consiglio regionale Mancuso e al presidente della IV Comissione Raso la convocazione dei vertici di Rfi e Anas per fare il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», dice Bevacqua.

«Da tempo stiamo insistendo sulla vicenda, anche tramite il nostro rappresentante in Commissione Giovanni Muraca, senza avere alcun tipo di risposta. Nel frattempo – prosegue Bevacqua – il governo regionale annuncia e riannuncia finanziamenti e fondi di cui non si ha contezza, come abbiamo avuto modo di dimostrare in occasione di un’apposita conferenza stampa che ha avuto luogo a Lamezia. Chiediamo che si faccia finalmente chiarezza e che i rappresentanti di Anas e Rfi si assumano le proprie responsabilità nelle sedi istituzionali, illustrando nel dettaglio l’utilizzo delle risorse a propria disposizione per queste fondamentali infrastrutture».

«Serve rispetto per il ruolo dell’opposizione – conclude Bevacqua – come noi abbiamo rispetto di chi oggi svolge il ruolo di presidente del Consiglio. Un ruolo da svolgere in maniera imparziale e fornendo le dovute risposte anche a chi cerca come minoranza di svolgere al meglio la propria funzione nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi».

La vittoria della Todde in Sardegna incoraggia il Pd calabrese

La vittoria della Alessandra Todde in Sardegna incoraggia il Pd calabrese nella sua battaglia contro il centrodestra e, magari, inviterà a ripensare i termini delle alleanze con i Cinque stelle nella nostra regione.

«La vittoria storica ottenuta da Alessandra Todde in Sardegna, candidata alla presidenze per Pd e M5s, indica che la strada che abbiamo iniziato a percorrere è quella giusta e regala entusiasmo e speranza dopo il malgoverno della destra a tutti i livelli».

Ad affermarlo sono i consiglieri regionali del gruppo Pd di palazzo Campanella all’indomani dell’importante affermazione elettorale che strappa la Sardegna al governo della destra.

«Progetti politici credibili, candidati autorevoli e confronto con la base – spiegano i dem – gli ingredienti della vittoria di Todde che indica come l’allargamento della coalizione sia indispensabile per invertire la rotta e provare ad evitare che l’Italia finisca nel baratro verso cui lo stanno conducendo Meloni, Tajani e Salvini. Con la Lega, in particolare, che vede ridursi al lumicino i suoi consensi al Sud anche grazie all’inconcepibile progetto di autonomia differenziata che altro non è che una secessione mascherata per emarginare ancora di più le Regioni meridionali».

«Del resto – prosegue ancora la nota stampa del gruppo del Pd – avevamo indicato proprio questo percorso inclusivo e di allargamento della coalizione la settimana scorsa insieme alla capogruppo a Montecitorio Chiara Braga arrivata in Calabria per prendere parte a due distinte iniziative a Lamezia e Cosenza. Il resoconto della nostra attività contenuto nel Libro Bianco, come spiegato a Lamezia, è la base di partenza per costruire, insieme alle altre opposizioni, una concreta alternativa di governo alla destra. Idea condivisa in pieno anche dagli altri capigruppo di minoranza Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto) che hanno partecipato all’incontro lametino proprio nell’ottica dell’allargamento della coalizione. Le battaglie comuni che stiamo conducendo sulla sanità, sull’istruzione, sulle infrastrutture e contro l’autonomia differenziata rappresentano quel comun denominatore sul quale costruire una coalizione politica ampia e coesa in grado di dare un’alternativa e una speranza di futuro alla Calabria e all’Italia intera». (rrc)

Braga (PD): Calabria tra le regioni che rischia di più con l’autonomia differenziata

«La Calabria è una di quelle regioni che rischia di essere più colpita da questo disegno pericoloso voluto dalla destra che spacca il Paese, che aumenta le disuguaglianze e che rischia di condannare dei territori a una situazione di fragilità, soprattutto le persone più in difficoltà». È l’allarme lanciato da Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, nel corso dell’iniziativa a Cosenza.

«Questo disegno non prevede nessuna risorsa per garantire i livelli essenziali delle prestazioni e non prevede risorse per assicurare a tutti i cittadini l’accesso a servizi fondamentali, a partire dalla sanità pubblica, il diritto all’istruzione e il trasporto pubblico», ha aggiunto Braga nel corso del dibattito, a cui hanno preso parte anche i parlamentari Nico Stumpo e Nicola Irto.

Sono stati, poi, affrontati anche i temi legati al collegamento delle aree interne, alla transizione ecologica e al potenziamento delle funzioni degli enti locali che devono costituire le vere sfide per il Pd e per il rilancio del Sud.

«Le aree interne rappresentano in Calabria la stragrande maggioranza dei territori e il punto sul quale fare leva per impostare una ripresa autentica – ha detto il consigliere regionale del PD, Mimmo Bevacqua –. Il Pnrr è centrato sulla transizione ecologica e sull’economia sostenibile, ma sarà impossibile calarlo nelle nostre realtà finché non ci saranno infrastrutture e servizi adeguati per queste aree che l’autonomia differenziata vuole invece spazzare via per sempre».

Quella cosentina è stata l’ultima tappa di una doppia iniziativa dei dem: la mattina, infatti, a Lamezia Terme, si è tenuto un dibattito incentrati sul Libro Bianco del Pd e sulla costruzione dell’alternativa del Centrodestra. Nell’occasione, la parlamentare era stata accompagnata da Bevacqua, Franco Iacucci, Amalia Bruni, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca. Presenti anche gli altri capigruppo di minoranza in Consiglio Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto), proprio nell’ottica dell’allargamento della coalizione. 

Braga che ha sottolineato il lavoro “prezioso” messo insieme dal gruppo dei consiglieri regionali e racchiuso nel Libro Bianco ha indicato la rotta: «Dobbiamo cominciare a costruire l’alternativa a questa destra che governa il paese e anche in Calabria sta producendo una serie di danni». (rcs)

A Lamezia e Cosenza con la capogruppo del Pd Chiara Braga si parla dell’alternativa al cdx

Domani, a Lamezia Terme e a Cosenza ci sarà un dibattito incentrato sulla creazione di un’alternativa di Governo al centrodestra.

Il primo appuntamento è al Grand Hotel Lamezia, alle 10, dove si svolgerà il confronto Dal libro bianco per un’alternativa di governo al centrodestra larga e credibile.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal gruppo dem, dopo la presentazione ufficiale del Libro Bianco di qualche settimana fa, per dare continuità al dibattito e all’impegno sul territorio calabrese e per consolidare, rafforzare e allargare l’azione dell’opposizione in Consiglio regionale che, pur tra mille difficoltà, si sta portando avanti. Un lavoro dal basso che sta già coinvolgendo i circoli del Pd e che costituisce l’unica via possibile per costruire una valida alternativa al governo del centrodestra che sta condannando la Calabria a rinunciare al proprio futuro.

Modera Mimmo Bevacqua, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Intervengono i consiglieri regionali dem Alecci, Bruni, Iacucci, Mammoliti e Muraca, gli altri capigruppo d’opposizione a palazzo Campanella Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto). Le conclusioni saranno affidate, invece, al deputato Nico Stumpo e alla capogruppo a Montecitorio Chiara Braga.

Nel pomeriggio, a Cosenza, nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia, si terrà il confronto Unità del Paese, salvaguardia del territorio e valorizzazione del enti locali, alla presenza di sindaci, amministratori, dirigenti e militanti. Un’iniziativa volta, anche, a esaltare il ruolo di sindaci e amministratori.

Un’attenzione particolare sarà dedicata all’autonomia differenziata che, con il benestare del centrodestra, spaccherà in due il Paese e renderà i cittadini del Sud, cittadini di serie b con diritti fondamentali depotenziati, a partire da salute, istruzione e mobilità. Non saranno poi trascurati i temi legati al collegamento delle aree interne, alla transizione ecologica e al potenziamento delle funzioni degli enti locali che devono costituire le vere sfide per il Pd e per il rilancio del Sud.

Le conclusioni dell’incontro di Cosenza saranno affidate alla capogruppo Chiara Braga, al deputato Nico Stumpo e al senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto(rrm)

 

Lunedì si presenta il “Libro Bianco” del Partito Democratico

Lunedì 29 gennaio, a Lamezia Terme, alle 11, al Grand Hotel, sarà presentato il Libro Bianco elaborato dal gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.

All’incontro, che sarà moderato dal capogruppo Mimmo Bevacqua, prenderanno parte i consiglieri regionali Ernesto Alecci, Amalia Bruni, Franco Iacucci, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca. Le conclusioni saranno affidate, invece, al senatore e segretario regionale del partito Nicola Irto.

Il libro, consultabile online, è volto a rendicontare l’attività svolta, ristabilire la realtà in cui versa la Calabria lontana anni luce dalla versione costruita da Occhiuto e della sua macchina della propaganda, non può certo considerarsi terminato. Anzi da vero work in progress, si arricchirà di volta in volta con il contributo di chiunque voglia partecipare all’azione di cambiamento e rigenerazione messa in atto dal Pd, lasciando le proprie idee e proposte nell’apposita maschera che si troverà online.

Il link per consultare il Libro bianco. (rcz)

Il Pd Calabria: faremo battaglia senza sosta per bloccare la secessione della Lega

«Siamo davanti all’attacco più grave e subdolo lanciato all’unità del Paese e al Meridione d’Italia», ha denunciato il gruppo Pd in Consiglio regionale, a seguito dell’approvazione, in Senato, dell’autonomia differenziata elaborata dal ministro Roberto Calderoli.

«Il centrodestra, pilotato dalla Lega di Matteo Salvini, ha ottenuto il via libera al Senato al progetto di autonomia differenziata che scava un solco incolmabile fra le Regioni del Nord e quelle del Sud, creando cittadini di seria e di serie b», hanno continuato i dem, evidenziato come «con un tentativo maldestro di confondere le carte, affermando che l’autonomia in Costituzione l’avrebbe inserita il centrosinistra, il governo Meloni paga la sua cambiale alla Lega per avere in cambio il sì alla riforma del premierato e potere affrontare le elezioni europee con trofei da esibire sui palchi dei comizi».

«Sulla pelle degli italiani e dei cittadini del Sud il governo Meloni – hanno proseguito i dem – il più antimeridionalista della storia d’Italia, continua dunque a perseguire esclusivamente i propri interessi calpestando diritti fondamentali e aumentando le disparità. L’ultimo report di Gimbe sulla migrazione sanitaria ha mostrato, numeri alla mano, gli effetti devastanti dell’autonomia differenziata sulla sanità nelle Regioni del Sud. E il presidente Cartabellotta ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro del gruppo del Pd sul tema».

«Eppure il governo continua a fare orecchie da mercante – hanno detto ancora – con la complicità inaccettabile dei governatori delle Regioni meridionali e dei parlamentari di centrodestra del Sud che stanno svendendo i diritti dei loro elettori. Il Pd come dimostrato dall’opposizione esercitata a palazzo Madama, e dall’intervento del senatore Nicola Irto, darà battaglia fino in fondo, coinvolgendo tutte le forze sane della società, per bloccare una riforma dannosa, classista, divisiva che potrebbe segnare il punto di non ritorno per il Meridione e per il futuro del Paese». (rrc)

Irto (PD): Via libera in Senato all’autonomia un colpo micidiale ai diritti dei cittadini

Il senatore del Pd, Nicola Irto, ha definito l’approvazione in Senato del ddl sull’autonomia differenziata «il momento più buio di questa legislatura».

«È un colpo micidiale – ha aggiunto il parlamentare dem – ai diritti dei cittadini, che produrrà ingiustizie devastanti perché non sono stati definiti i Livelli essenziali delle prestazioni; perché tra le materie che le Regioni potranno gestire da sole ci sono: tutela della salute, istruzione, tutela e sicurezza del lavoro e perfino trasporto e distribuzione nazionale dell’energia».

Riguardo allo stesso disegno di legge, Irto ha poi spiegato: «Non c’è un solo centesimo per ridurre i divari esistenti tra Sud e Nord e c’è il rischio di creare un Paese dove ci saranno giovani più o meno fortunati sulla base del luogo di nascita. Tutto questo è inaccettabile. Continuiamo a lottare, ma il governo e la sua maggioranza hanno già deciso di spaccare l’Italia».

In Aula, i senatori del Pd hanno esposto cartelli con il Tricolore. Secondo Elly Schlein, segretaria dei dem, «Meloni passerà alla storia per aver spaccato l’Italia» e occorre una «mobilitazione forte anche fuori dal Parlamento».

«Con il Barattelum di Calderoli – ha dichiarato Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato – ci saranno territori e cittadini di serie A e di serie B. Noi lotteremo contro questo disegno disposti ad arrivare fino al referendum». Chiara Braga, capogruppo del Pd a Montecitorio, ha annunciato un’«opposizione durissima alla Camera». (rrm)

Mammoliti (PD) presenta interrogazione sul blocco della procedura per assunzione direttori sanità

Il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, ha presentato una interrogazione a risposta immediata per avere chiarezza in merito al blocco della procedura per l’assunzione dei direttori generali nella sanità.

«Da troppi anni, ormai – ha spiegato –  i vertici delle Aziende sanitarie e Ospedaliere sono dirette da Commissari straordinari che sovente vengono confermati senza effettuare un’appropriata valutazione in merito alla realizzazione degli obiettivi loro assegnati. L’indizione dell’avviso pubblico di selezione per la formazione delle rose degli idonei al conferimento degli incarichi di Direttore Generale dell’Asp di Vibo, Ao Cosenza e del grande ospedale Metropolitano di Reggio Calabria rappresentava, soprattutto per Vibo, che in cinque anni ha cambiato ben 5 Commissari, la fine della precarietà attualmente con una guida anche part-time».

«Da quanto si è potuto apprendere la selezione prevista – ha concluso – è saltata sembrerebbe a seguito dell’invio della commissione Prefettizia all’Asp di Vibo Valentia. Ci lascia molto perplessi tale motivazione in quanto a nostro avviso l’attesa degli esiti della Commissione d’accesso non avrebbe dovuto inficiare la manifestazione di interesse indetta. Ho presentato un’apposita interrogazione a risposta immediata e chiederò al capogruppo del Pd di chiederne l’inserimento all’odg del prossimo Consiglio regionale qualora la risposta non arrivasse nei tempi previsti». (rrc)

Autonomia differenziata, Bevacqua (Pd): «E’ la secessione dei ricchi, dobbiamo fermarla»

«L’autonomia differenziata è la secessione dei ricchi, faremo di tutto per bloccarla». È quanto ha detto Mimmo Bevacqua, consigliere regionale del Pd, in una intervista rilasciata a the Globalist.

«Stiamo per entrare nella fase cruciale per l’approvazione del Ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Ora finalmente capiremo quale è anche la vera posizione del presidente della giunta regionale calabrese Roberto Occhiuto – dice il capogruppo del Pd in consiglio regionale – Dopo la sua ennesima dichiarazione rilasciata durante un’iniziativa di Forza Italia di qualche giorno fa a Napoli abbiamo appreso che si è accorto (meglio tardi che mai) dell’inaffidabilità del ministro Calderoli. Si è accorto anche, pure qui meglio tardi che mai, che l’autonomia differenziata è frutto esclusivo di egoismo socioeconomico, opera solo per tutelare gli interessi della Padania. Il ministro leghista ha sempre lavorato per la divisione socioeconomica del Paese. Solo oggi Occhiuto scopre che verrà prima approvata l’autonomia differenziata e poi, ma senza fretta e non è detto che accadrà, si discuterà dei Lep e del fondo perequativo a garanzia delle Regioni economicamente più deboli, come la Calabria».

Sempre riferendosi ad Occhiuto, Bevacqua dice che «Ci verrebbe da chiedergli come ha fatto solo ora a scoprire chi è Calderoli e di cosa si occupa la Lega. Come ha fatto a fidarsi di loro. E soprattutto ci verrebbe da chiedergli perché in Conferenza delle Regioni ha votato per l’autonomia differenziata a scatola chiusa, confidando nella lealtà politica della Lega… Siamo pronti ad abbonargli tutto. In politica e quando in mezzo c’è solo l’interesse dei cittadini si deve essere concreti e realisti. Basterebbe ora difendere gli interessi del Sud e della Calabria e non quelli della coalizione di governo nazionale. Chiediamo tanto? Il presidente di tutti i calabresi dovrebbe farlo… Senza più ipocrisie adesso è necessario unire tutte le forze politiche della Calabria per fermare la scellerata riforma che metterebbe in discussione diritti fondamentali dei cittadini, finendo con lo spaccare in due definitivamente il Paese».

Continua Bevacqua spiegando che «Ridurre più povero il già povero perimetro del Paese sembra una esagerazione? Il pericolo è in tutti i settori a partire, manco a dirlo, dalla sanità. Le conseguenze per i calabresi sarebbero devastanti. I dati forniti dall’ultimo report della Fondazione Gimbe in ordine alla migrazione sanitaria per l’anno 2021 destano profondo allarme in tal senso. Secondo l’analisi di Gimbe la mobilità sanitaria interregionale in Italia nel 2021 ha raggiunto un valore di 4,25 miliardi, cifra nettamente superiore a quella del 2020 (3,33 miliardi), con saldi assai variabili tra le Regioni del Nord e quelle del Sud. Il saldo è la differenza tra mobilità attiva, ovvero l’attrazione di pazienti provenienti da altre Regioni, e quella passiva, cioè la “migrazione” dei pazienti dalla Regione di residenza. Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, regioni capofila dell’autonomia differenziata, raccolgono il 93,3% del saldo attivo, mentre il 76,9% del saldo passivo si concentra in Calabria, Campania, Sicilia, Lazio, Puglia e Abruzzo. Lo capisce anche un bambino che la partita è falsata. Si sa già chi vince… Una situazione drammatica che certifica la sperequazione esistente tra il Nord e il Sud del Paese e che l’autonomia differenziata finirà con l’aumentare ancora. Altro elemento che contribuisce ad aumentare la preoccupazione è il rischio per cittadini meridionali di vedere calpestato il proprio diritto alla salute. Lo stesso Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha definito al limite del grottesco la posizione dei presidenti delle Regioni meridionali governate dal centrodestraestra, favorevoli all’autonomia differenziata. Una posizione autolesionistica che dimostra come gli accordi di coalizione partitica prevalgano sugli interessi della popolazione».

«Non si può perdere ulteriore tempo – conclude Bevacqua nella sua intervista – e serve avviare una battaglia nazionale per bloccare il progetto di secessione dei ricchi avviato dalla Lega. In tal senso, anche come gruppo del Pd, supporteremo con iniziative pubbliche l’azione di contrasto che oggi sarà avviata dai senatori dem e dal segretario regionale Nicola Irto». (rrc)

Alecci (PD) risponde a Minasi: Irresponsabile il suo partito che scippa fondi destinati a sviluppo della Calabria

Il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci, risponde alle dichiarazioni rilasciate dalla senatrice della Lega, Tilde Minasi, a seguito dell’intervista rilasciata dal senatore del Pd Nicola Irto.

Quest’ultimo, infatti, nell’intervista ha trattato «temi sociali ed economici ben chiari ai calabresi nella loro drammatica realtà», ha spiegato Alecci, evidenziando come la senatrice Minasi «paragona la disamina politica sulle scelte regionali e la libertà di critica della linea governativa ad un attacco all’avversario politico, scadendo in un linguaggio che lascia trasparire un certo nervosismo dalle parti del centro destra, a trazione nordista».

«Minasi – ha continuato Alecci – parla di spesa pubblica, di contribuzione e di progressività come se non sapesse che, oltre alle tasse che i calabresi pagano regolarmente, i fondi con cui a Calabria e Sicilia verrà imposto di contribuire alla costruzione del Ponte sullo Stretto sono relativi a stanziamenti comunitari per la crescita di due territori tra i più poveri d’Europa, proprio a conferma di ciò che ha dichiarato il senatore Irto e come, d’altronde, ha lamentato anche il partito del presidente Roberto Occhiuto, ammettendo la irresponsabilità della scelta, imposta dalla Lega contro le due regioni del Mezzogiorno».

«Irresponsabile, dunque – ha proseguito – è il suo partito che scippa fondi destinati allo sviluppo socio economico della Calabria per portare avanti un progetto che sta solo assegnando incarichi e poltrone, mentre le strade calabresi continuano a mietere vittime innocenti per la loro inadeguatezza strutturale. In fine, scoprendola nelle sue nuove vesti di giustizialista, colgo l’occasione per chiedere a Minasi di usare i suoi poteri parlamentari per approfondire le vicende legate agli scandali sulle commesse di ANAS, di cui il suo partito è direttamente chiamato in causa dai protagonisti».

«Scagliarsi in maniera scomposta contro l’intera comunità democratica, in riferimento ad alcune vicende giudiziarie, e praticando il garantismo solo nei casi che riguardano i propri sodali, fa pensare – ha concluso il consigliere dem – ad una banale mancanza di argomenti per contrastare le realistiche analisi politiche dell’avversario, in questo caso il segretario del Partito Democratico calabrese. Insomma, un tentativo di buttare fuori la palla per manifesta incapacità di difesa». (rcz)