Aree interne, l’impegno del Pd per frenare lo spopolamento di zone fondamentali per lo sviluppo della Calabria

Il consigliere regionale del Partito democratico Raffaele Mammoliti dedica le proprie attenzioni alle aree interne della Calabria e annuncia una giornata per ricordare la questione alla quale parteciperanno il segretario regionale del Pd Nicola Irto e di Marco Sarracino.

«Le problematiche relative alle aree interne della Calabria – dice Mammoliti – richiedono un’energica azione a vari livelli al fine di sollecitare, con la dovuta determinazione, l’utilizzo proficuo delle risorse disponibili sia per quanto riguarda la strategia nazionale, che la strategia regionale. Bisogna intervenire con la necessaria tempestività per affrontare la drammatica e preoccupante situazione economica, sociale e culturale che si vive in queste realtà, che si traduce in un effettivo indebolimento dei servizi essenziali quali mobilità, salute, istruzione. In questi anni si sono consumate tante riflessioni su questo tema, nonostante questo si corre il reale rischio che il processo di avanzamento nell’utilizzo proficuo delle risorse possa subire un pericoloso rallentamento, alla luce delle norme contenute nel Decreto Sud che, piuttosto che accelerare la spesa, la centralizza attraverso l’istituzione di una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il tutto in netta contraddizione rispetto alla tanto declamata autonomia differenziata».

«Proprio per assumere, definire e concretizzare percorsi operativi – fa sapere Mammoliti – venerdì 24 novembre è stata organizzata un’intera giornata di lavoro e riflessione sul tema. La mattina alle 11, nella sala consiliare del Comune di Mongiana, si terrà un incontro coordinato dal sindaco Francesco Angilletta, al quale parteciperanno gli amministratori locali e dirigenti di partito, con il contributo di Pasquale Mancuso, responsabile Aree interne della segreteria regionale Pd, che illustrerà lo stato di attuazione degli interventi Snai (Strategia nazionale Aree interne). Nel pomeriggio alle ore 16,30, nella sala consiliare del Comune di Arena, dopo i saluti del circolo Pd con Giovanna Bonifacio e la relazione di Pasquale Mancuso, interverranno Antonio Schinella, sindaco di Arena, Giovanni Di Bartolo, segretario di federazione, Valeria Giancotti, direzione regionale, Angelo Sposato, segretario Cgil Calabria, Domenico Bevacqua, capogruppo Pd Calabria. Concluderanno il senatore e segretario regionale del partito Nicola Irto e il deputato e componente della direzione nazionale dem Marco Sarracino. Considero l’organizzazione di tale iniziativa fondamentale ed indispensabile per tentare di fermare lo spopolamento del territorio e, allo stesso tempo, indispensabile per garantire alle Comunità che vivono nelle aree interne reddito e servizi adeguati. È un impegno categorico a cui nessuno degli attori coinvolti si può e si deve sottrarre.
In tale direzione sarà elaborato un contributo per la conferenza programmatica del Pd, prevista per il mese di gennaio 2024».

«Anche per questa via – conclude Mammoliti – sono convinto, si potrà garantire nel territorio più negletto della Calabria, l’affermazione dei diritti di cittadinanza e della legalità, condizione imprescindibile per garantire tenuta democratica, crescita civile e sviluppo produttivo». (rvv)

La politica torni ad essere un servizio e non una professione per chi non ha un lavoro

di FRANCESCO RAO – Ho molto rispetto per quanti manifestano democraticamente, unendo in pubblica piazza ideali, emozioni e bandiere. Con medesimo rispetto, ma con tanta curiosità, mi farebbe piacere poter chiedere alla Comunità del Pd quante responsabilità avvertono riflettendo su tutte quelle responsabilità riposte nel tronco di quella “quercia”, cresciuta in quell’emiciclo costituzionale perché la “falce e il martello” non potevano essere strumenti utilizzati per accreditarsi a Washington e “tentare” di governare l’Italia in un periodo storico nel quale, lo sviluppo e l’industrializzazione da una parte e la strategia della tensione ed i partitocrazia dall’altra avevano già segnato la qualità dei nostri giorni.

Per non inveire sul nostro Meridione, facendomi ulteriormente male nel muovere il pugnale infertoci nell’addome anche da costoro, ricordo a chi ha dimenticato alcuni fatti salienti, individuabili come cause di quel malessere sociale che ha generato molta dell’attuale crisi sociale tangibile a livello strutturale. ed allora, per meglio comprendere:
– chi ha istituito il numero chiuso alle Facoltà di medicina?
– chi ha varato la riforma Costituzionale del Titolo V della Costituzione, compiendo disastri nella Sanità perché messa in mano direttamente alle Regioni, dimenticando che non si può fare parti uguali tra diseguali?
– chi ha letteralmente sfruttato migliaia di Persone, mettendo da parte la riqualificazione professionale, facendole divenire un acronimo (LSU/LPU) per farli lavorare senza contributi e per una miseria? Il “salario minimo” vale solo oggi, mentre ieri non faceva tendenza?
– chi ha pilotato l’ascesa del Governo Monti e l’ennesima tortura compiuta a danno di quei lavoratori, che per motivi lavorativi, a 65 anni sono già “consumati” dal lavoro e per loro le cazzate delle varie quote 100, 101 o 102 non possono valere, le sommatorie di età e contribuzione sono una chimera perché molti di essi, specialmente in Calabria, hanno iniziato a lavorare a 14 anni e il primo dato contributivo, prima dei 30 anni è stato il servizio di leva, mentre le donne hanno subito con maggiore veemenza lo “sfruttamento” di un sistema occupazione intento a massimizzare senza proteggere e tutelare il ruolo di uguaglianza ed equità indispensabile per essere anche madre oltre che donna?

Non dico altro. Ho molto rispetto per chi è soccombente e riservo con l’alto senso del dovere l’onore delle armi ma, con chiarezza, prendo atto del fallimento strutturale che le forze politiche progressiste vivono attualmente constatando il chiaro indicatore posto sotto i miei occhi, a partire dal paese nel quale vivo, luogo nel quale l’incapacità politica, l’autoreferenzialità e la totale assenza di una visione per i prossimi 50 anni, contribuirà ad alimentare la desertificazione delle “Aree interne”, abbassare sempre di più la qualità della vita e quelle opportunità di crescita e sviluppo, impedendo ai pochi “pazzi” che vorrebbero restare di poterlo fare perché alla fine, fatti i conti con la realtà, è più conveniente andare via che impegnarsi in un luogo dove ha più valore la “caciara” e non le competenze, le idee ed i progetti.

Ed allora, a quel Pd che ora sarà impegnato a vantarsi per anni di aver portato in piazza 50.000 Persone, vorrei ricordare loro che l’opposizione al Governo può essere anche una occasione per fare ammenda del passato e migliorare il presente e il futuro con proposte concrete. Le politiche messe in atto dall’Esecutivo, Regionale e Nazionale, in alcuni casi, più che essere afferenti alla cultura del Centro-Destra rappresentano quel coraggio nel quale è stato messo da parte il Rolex perchè è prioritario pensare alla marginalità sociali e non all’auto celebrazione, manifestazione tipica dei baccelli vuoti.

Non è tutto perfetto, c’è ancora tantissimo da fare e soprattutto occorre il coraggio di superare ogni individualismo per concentrarsi ad un progetto di coesione sociale per poter prima immaginare e poi realizzare un percorso nel quale, anche la visione divisiva, per ogni rispettiva forma di ideale e posizione politica, sociale e culturale, possa divenire una occasione di crescita, sviluppo e soprattutto di democratico confronto finalizzato a rendere esclusivo bene al Paese.

Una precisazione che sicuramente sarà molto gradita, soprattutto a quanti credono nel risultato virtuale dei social e non nella capacità di osservare e risolvere i problemi senza doverli per forza rimandare o minimizzare: i Cittadini, non vivono con i vostri like e non si nutrono con i vostri real. Loro, contrariamente a quanto possiate pensare, alla luce delle mediocri competenze comunicative improvvisate nella maggior parte dei casi, guardano in faccia la fame, dramma sempre più incombente nella visione di una quotidianità che non lascia più scampo a nessuno e non considera nemmeno le strutture sociali come limite di azione. (fr)

L’OPINIONE / Francesco Gagliardi: Elly Schlein, lasci il Pd per farlo vivere

di FRANCESCO GAGLIARDIPer far vivere il Partito Democratico il Segretario Elly Schlein, eletto 8 mesi fa, dovrebbe lasciare il partito, perché fino ad oggi è stato incapace di esprimere una linea politica, non ha nessuna esperienza. Oggi il P da lei retto è un partito fantasma, un partito che non esiste. Chi ha scritto queste cose non è un Deputato o un segretario di un partito della maggioranza di governo, non è Giorgia Meloni o Capezzone, Del Pietro o Porro, è Piero Sansonetti, un comunista incallito, l’attuale Direttore del giornale “Unità”, organo ufficiale del defunto Partito Comunista Italiano, giornale fondato da Antonio Gramsci.

Elly Schlein dovrebbe subito dimettersi perché finora la sua segreteria non ha prodotto nulla. Per Sansonetti il Pd è un partito fantasma.  In otto mesi il segretario Schlein ha combattuto una sola battaglia e l’ha persa. E’ quella del salario minimo, iniziativa di Conte e del Movimento 5 Stelle. Su tutto il resto è stato un susseguirsi di silenzi e di dichiarazioni contorte e incomprensibili. E’ stata finanche richiamata da Lilly Gruber durante una intervista sulla TV 7: – Ma chi la capisce se lei parla così –. E Giovannini ha rincarato la dose:– Non dice una parola chiara, questo è il limite della sua segreteria –. Sa solo attaccare Giorgia Meloni e il suo governo annunciando una grande manifestazione a Roma l’11 novembre sulla sanità, sui salari, sulla casa.

L’apice della non esistenza è stato raggiunto in questa settimana. C’è la guerra, si combatte in Ucraina, nella Striscia di Gaza, si discute ovunque, talk show nelle reti televisive Rai e private, in tutte le città del mondo si svolgono grandi manifestazioni per chiedere il cessate il fuoco, si invoca a gran voce la pace, bandiere dell’arcobaleno sventolano negli edifici pubblici e persino nei  campanili delle chiese, si parla dei diritti dei Palestinesi e degli israeliani, si parla di antisemitismo e di antisionismo, si ricorda la Shoah e gli otto milioni di ebrei morti nei lager nazisti, e il Pd cosa ha scelto? Il silenzio. Silenzio assoluto ha scritto Sansonetti nel suo editoriale del 7 novembre. E Sansonetti fa l’elenco: Silenzio sulla scuola, sul welfare, sulla giustizia, sull’accoglienza ai migranti, sul fisco.

Il danno che sta facendo la Schlein è enorme. Lasci il Pd per farlo vivere. Cara Schlein, il tempo è finito: ridacci il Pd che serve all’Italia.  E se lo dicono Sansonetti e l’Unità dobbiamo crederci. È una bordata da sinistra, dove fa più male. Il Direttore Sansonetti si allinea alle critiche del Governatore della Campania Vincenzo De Luca il quale liquida l’esperienza della Schlein come un tentativo di togliere potere ai vecchi marpioni del Pd, a tutti i principali responsabili del disastro elettorale, ma poi sono tutti lì.

Ci sono quelli che hanno governato per 15 anni. Quelli che hanno fatto parte della segreteria. Quelli che sono stati al governo senza nessun merito. Ci sono i vecchi marpioni e capicorrente. Sono tutti lì. Non ha avuto il coraggio politico di rifiutare i loro appoggi, di prenderne le distanze, in nome della propria autonomia. Povera Elly Schlein, pensava di aver guidato lo sbarco in Normandia. (fc)

Venerdì a Cosenza l’iniziativa pubblica del Pd contro il dimensionamento scolastico

Venerdì 13 ottobre, a Cosenza, alle 17.30, è in programma una iniziativa pubblica del Partito Democratico per ribadire il proprio no al dimensionamento scolastico per come elaborato dal decreto del governo nazionale e accettato supinamente da quello regionale. 

I lavori saranno coordinati e moderati dal capogruppo Mimmo Bevacqua. Il vicepresidente di minoranza del Consiglio Franco Iacucci introdurrà il dibattito che si avvarrà della relazione del Dirigente scolastico e consigliere delegato all’Istruzione del Comune di Cosenza, Aldo Trecroci.

Le conclusioni, invece, saranno affidate al senatore e segretario regionale del Pd, Nicola Irto

«Nell’attesa che il Tar e la Corte Costituzionale si pronuncino sui ricorsi spinti dalle altre Regioni italiane contro il dimensionamento – spiega il capogruppo Bevacqua – il gruppo del Pd, di concerto con il partito regionale e nazionale, ribadisce il proprio deciso no a questo dimensionamento che cancella storie, identità e territori. Non è più accettabile l’inerzia con la quale la Regione Calabria sta affrontando il problema nonostante altri presidenti di Regione abbiano adito le vie legali per tutelare il diritto allo studio».

«La Calabria, invece, ha anche votato a favore di questo provvedimento – ha proseguito – che di fatto mortifica il diritto allo studio delle aree più svantaggiate, durante la riunione della Conferenza Unificata dello scorso maggio in cui Emilia Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna, Toscana, Upi e Anci, le associazioni dei Comuni e delle Province italiane avevano invece votato contro. Neanche il rischio di potere perdere 79 autonomie e centinaia di posti di lavoro ha provocato una reazione della giunta di centrodestra che rimane supina ai voleri di Giorgia Meloni e del suo esecutivo».

«Serve, dunque – ha concluso – una risposta decisa e forte da parte della politica, delle associazioni, dei sindacati, degli operatori e dei cittadini per bloccare un provvedimento dannoso e che va a colpire soprattutto il Sud, le Regioni più deboli e i territori più isolati che perderanno anche la scuola spesso unico presidio di legalità e punto di riferimento per i giovani del luogo». (rcs)

Sanità, Bevacqua (PD): Occhiuto parla di riforme inesistenti e intanto premia le strutture private

«Occhiuto parla di riforme inesistenti e intanto premia le strutture private». È quanto ha denunciato il consigliere regionale e capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, nel corso dell’incontro di Lamezia Terme, in cui si è discusso di Bisogni, scenari e strumenti della medicina di prossimità, a cui ha partecipato la responsabile nazionale del Pd, Marina Sereni.

«Il governatore Occhiuto ha già stanziato il cosiddetto extrabudget per le strutture private fino al 2026 – ha ricordato Bevacqua –. Si tratta di una scelta a vantaggio del privato che avrà ripercussioni sulle strutture pubbliche e va nella direzione esattamente contraria alla soddisfazione delle esigenze dei cittadini calabresi. Da tempo chiediamo interventi a sostegno della sanità pubblica e universalistica e abbiamo anche presentato una proposta di legge ad hoc senza avere nessuna risposta dal governo regionale. Né sono arrivate risposte dai direttori delle Asp ai quali avevamo chiesto i documenti contabili di gestione e un incontro per verificare le condizioni di ogni singola azienda. Incomprensibile che non sia arrivata ancora alcuna risposta».

L’incontro è stato aperto dal consigliere Ernesto Alecci, mentre la consigliera Amalia Bruni ha evidenziato tra le criticità da superare la ricontrattazione del debito del comparto, un’altra questione sulla quale i risultati ottenuti dalla gestione Occhiuto sono pari allo zero.

La responsabile nazionale del Pd Sereni ha assicurato il pieno appoggio del Pd nazionale alle iniziative del partito calabrese e lanciato l’allarme sulle conseguenze nefaste che potrebbe avere sul comparto l’eventuale approvazione della proposta di autonomia differenziata voluta dalla Lega. «In un quadro già difficile – ha detto Sereni – e con la sanità del Mezzogiorno che avrebbe bisogno di maggiori risorse per potenziare strutture e procedere a nuove assunzioni, l’autonomia differenziata potrebbe essere un colpo letale».

L’evento, dunque, segue l’iniziativa di qualche settimana fa di Cosenza con la partecipazione dei rappresentanti dem di cinque  Consigli regionali italiani, e la presentazione di una proposta di legge per l’aumento degli investimenti nella sanità pubblica, il Pd ha scelto di essere a Vibo in un luogo simbolo dei fallimenti della programmazione regionale.

Il consigliere regionale vibonese Raffaele Mammoliti ha sottolineato come la Comunità vibonese aspetti da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale che continua ad essere avvolta dalle nebbie, senza che dal governo regionale arrivi nessun segnale concreto. 

All’incontro di Vibo – come a quello di Lamezia – i dem hanno chiesto al commissario Occhiuto una svolta e investimenti concreti a sostegno della sanità pubblica. (rcz)

Il Pd Calabria vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp

l Partito Democratico calabrese vuole fare chiarezza sui bilanci delle Asp. Per questo hanno chiesto, via per, i documenti contabili e un incontro con i direttori delle Aziende Provinciali.

«Una necessaria attività di approfondimento – si legge in una nota – caratterizzata dal massimo spirito costruttivo, che potrebbe dare impulsi fondamentali dopo gli incontri con i vertici burocratici delle Aziende sanitarie e ospedaliere della nostra Regione».

«Con la stessa comunicazione il gruppo dem – si legge ancora – ha poi sollecitato ai vertici delle Asp la risposta ad una precedente pec, dello scorso sei settembre, con la quale avevano chiesto alcune informazioni in ordine alla situazione contabile delle varie Aziende».

«Tra queste – si legge ancora – l’ammontare dei debiti pregressi e dei debiti non ancora saldati, nonché la capacità tecnico-finanziaria dell’Azienda di saldare i debiti entro il 31.12.2023. Infine, in caso di incapacità a saldare il debito, i consiglieri dem hanno chiesto quali strategie aziendali sono state previste per l’anno 2024 al fine di affrontare le eventuali procedure di pignoramento o le nomine di commissari da parte della Giustizia Amministrativa che, certamente, graveranno pesantemente sulle casse dell’Azienda sanitaria».

«Servono segnali concreti – ha dichiarato Mimmo Bevacqua, capogruppo in Consiglio regionale del Pd – e dati precisi sui quali potere confrontarsi per affrontare e risolvere le principali criticità».

«La sanità calabrese – ha concluso – è ferma al palo da troppo tempo e non si può più perdere neanche un secondo per invertire il trend e fornire ai cittadini un servizio sanitario finalmente all’altezza e uguale per tutti».

Il 27 settembre a Lamezia iniziativa pubblica del Pd sulla sanità

Il 27 settembre, a Lamezia Terme, al T Hotel, alle 16.30, è in programma l’iniziativa pubblica del Partito Democratico dal titolo Bisogni, scenari e strumenti della medicina di prossimità.

All’incontro parteciperanno oltre ai consiglieri regionali del Partito esperti in materia sanitaria, i rappresentanti dei medici, degli infermieri, del terzo settore e delle organizzazioni sindacali.

Le conclusioni, invece, saranno affidate al senatore e segretario del Pd calabrese Nicola Irto e alla responsabile nazionale sanità del partito Marina Sereni. Dopo i saluti del segretario provinciale di Catanzaro Domenico Giampà, della vice sindaco di Catanzaro Giusi Iemma, i lavori saranno aperti dal consigliere regionale Ernesto Alecci. La relazione introduttiva sarà  tenuta dalla vice presidente della Commissione Sanità Amalia Bruni.

Ad  annunciare l’iniziativa il capogruppo Mimmo Bevacqua

Nella mattinata dello stesso 27 settembre il gruppo dem si recherà nella città di Vibo, insieme alla responsabile nazionale sanità del partito Marina Sereni, per una iniziativa sull’ospedale di Vibo Valentia per registrare l’attuale stato del nosocomio e rendere ancora più concreta la propria vicinanza alle strutture sanitarie calabresi che continuano a operare in condizioni precarie e d’emergenza.

«Siamo convinti – ha dichiarato Bevacqua – che sulla sanità si giochi una delle partite più importanti per la Calabria che non può continuare ad essere penalizzata e ha bisogno di maggiori investimenti che vadano indirizzati, senza equivoci, nella direzione della sanità pubblica e universalistica. La medicina di prossimità, inoltre, deve essere potenziata per dare effettività al diritto della salute dei cittadini e per decongestionare gli accessi al pronto soccorso». (rcz)

 

Consorzi di Bonifica, Bevacqua e Iacucci: Riforma imposta da Occhiuto piena di limiti e criticità

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo BevacquaFranco Iacucci hanno evidenziato come «dopo la riforma dei Consorzi di bonifica imposta dal presidente della giunta Roberto Occhiuto, con l’apposizione della questione di fiducia, non è cambiata di una virgola la situazione in cui versano i dipendenti degli Enti».

«Stando alle notizie riportate dai media calabresi – hanno spiegato – i dipendenti dei Consorzi non hanno avuto alcun chiarimento in ordine al proprio futuro e continuano ad aspettare il pagamento degli stipendi arretrati. Tanto che uno di loro, armato di tanica di benzina, è salito sul tetto della centrale idroelettrica del Cino, di proprietà consortile, in contrada Insiti, a Corigliano-Rossano, minacciando di darsi fuoco. Un gesto di protesta eclatante per chiedere i pagamenti delle spettanze arretrate e indicazioni chiare per il proprio futuro».

«Sappiamo che le organizzazioni sindacali stanno seguendo con attenzione la vertenza in atto – hanno detto ancora i consiglieri dem – e confidiamo nella ragionevolezza di tutte le parti per arrivare ad una positiva soluzione della vicenda. Non possiamo, però, non sottolineare come riforme fondamentali per il futuro della Calabria e della sua forza lavoro avrebbero meritato altro tipo di trattazione, di concertazione e di approfondimento. Imporre leggi a colpi di maggioranza soltanto per dare immagine di celerità e forza spesso può essere un boomerang e portare a risultati contrari rispetto gli obiettivi perseguiti».

«Come gruppo del Pd – hanno concluso – esprimiamo solidarietà ai dipendenti dei Consorzi e ci rendiamo disponibili ad ogni forma di contributo possibile in vista dell’incontro che si dovrebbe tenere alla Cittadella la prossima settimana e alle successive fasi di concertazione che speriamo, almeno stavolta, possano essere condivise il più possibile». (rrc)

Si è riunito il Pd Calabria: Focus su sanità e scuola

Sono stati affrontati i nodi principali che la Calabria dovrà affrontare nei prossimi mesi, con un’attenzione rivolta in particolare alla sanità e alla scuola, nel corso della riunione del Pd in Consiglio regionale, che è stata condotta dal consigliere regionale Mimmo Bevacqua.

La crisi della sanità calabrese è sotto gli occhi di tutti e forse il comparto si trova ad affrontare il momento peggiore della sua storia. Proprio per questo è necessario un deciso cambio di passo nella gestione e investimenti che diano una sterzata decisa verso la sanità pubblica e universalistica, obiettivo del Pd a tutti i livelli. 

L’impegno dem in materia continua in maniera intensa dopo l’iniziativa che ha avuto luogo a Cosenza qualche giorno fa e alla quale hanno partecipato i rappresentanti del partito di cinque Regioni italiane e la presentazione di una proposta di legge per chiedere l’aumento delle risorse, depositata qualche giorno fa. Per il prossimo 27 settembre, infatti, è prevista a Lamezia una nuova iniziativa pubblica. L’incontro affronterà il tema della medicina di prossimità, strumento fondamentale per garantire il diritto alla salute in maniera uniforme su tutto il territorio.

Per provare a gestire l’emergenza che si sta verificando nel settore scuola, con i tagli e il dimensionamento, i consiglieri dem incontreranno i sindacati di categoria per provare a trovare le soluzioni più opportune per garantire il diritto allo studio ed evitare che molti paesi dell’entroterra possano perdere le scuole, baluardo di cultura e legalità.

Messo in calendario, inoltre, anche un incontro con i sindaci calabresi per fare il punto sull’attuazione di alcune riforme introdotte dalla giunta regionale di centrodestra che stanno creando non poche difficoltà alle amministrazioni, a partire da  quella che ha istituito Arrical e modificato il sistema di gestione delle acque.

Il gruppo del Pd ha poi dato la propria adesione alla proposta proveniente dal centrodestra in ordine al riequilibrio delle competenze delle Commissioni di palazzo Campanella. Un’adesione vincolata alla garanzia che il presidente del Consiglio Mancuso ha fornito durante la riunione della Conferenza dei capigruppo per una puntuale rivisitazione degli organismi anche dal punto di vista dei componenti. (rcz)

Sarracino (PD): Serve battaglia popolare contro Governo ideologicamente contro il Sud

«La sfida sull’autonomia differenziata è la principale sfida che il Pd deve vincere in questo momento, anche perché il disegno della Lega ha un carattere irreversibile per come Calderoli lo ha congegnato». È quanto ha dichiarato il deputato del Pd Marco Sarracino, a cui Elly Schlein ha assegnato anche la delega per il Sud e la coesione territoriale, nel corso della Festa dell’Unità di Vibo Valentia.

La prima giornata, infatti, si è conclusa col dibattito su Autonomia differenziata. Il governo contro il Sud. Per affrontare la complessa questione sul palco si sono alternati gli interventi di Stefano Soriano, Elisabeth Sacco, Pino Capalbo, Domenico Lo Polito, Luigi Muraca, Salvatore Monaco, Mariateresa Fragomeni, Franz Caruso e Damiano Silipo.

«Si tratta di una modifica che va nella direzione opposta a quella che dovrebbe essere intrapresa e cioè di maggiore attenzione per il Sud. Già oggi senza autonomia – ha ricordato Sarracino – un cittadino a Milano costa allo stato 18mila euro all’anno, mentre un cittadino di Vibo 13.500. Siamo davanti a quello che è un “diritto differenziato” in base al luogo di nascita ed è profondamente ingiusto. Serve adesso una battaglia popolare per smascherare le bugie del centrodestra e tutelare la stessa unità nazionale. E dovrebbero parteciparvi anche i governatori di centrodestra del Sud come Occhiuto che avallando l’autonomia tradiscono il mandato affidato loro dagli elettori».

«Le stesse audizioni in Senato – ha concluso Sarracino – anche quella di Confindustria hanno evidenziato come con un Sud che resta indietro ci sarebbero difficoltà importanti per tutto il Paese. Ecco perché il no all’autonomia differenziata rappresenta un punto fondamentale della nostra estate  militante per ribellarsi a un governo che è ideologicamente contro il Mezzogiorno perché tenuto sotto scacco della Lega. Ed il percorso intrapreso dal Pd calabrese guidato da Nicola Irto va proprio nella direzione che ci auspichiamo per dare un reale rinnovamento alla nostra azione politica». (rvv)