L’assessore Minasi incontra la rete delle mamme del progetto “Corredino sospeso”

Nei giorni scorsi, l’assessore regionale alle Politiche Sociali ha incontrato un gruppo di mamme del progetto Corredino sospeso, che fa capo all’Associazione Aps Pandora, attiva da anni nel sociale, che erano in piazza a vendere oggetti per la Pasqua, offerti da imprenditori del territorio, per raccogliere fondi e far conoscere la loro attività.

«Sono rimasta colpita – ha detto l’assessore Minasi – da quello che sono riuscite a creare in due anni: una rete virtuosa arrivata a coinvolgere 500 mamme che aiutano altre mamme in difficoltà, attraverso donazioni di corredini, carrozzine, fasciatoi e qualunque altra cosa possa essere utile per la cura dei loro piccoli. Un’attività straordinaria di vera solidarietà e volontariato, che si fonda peraltro sul riciclo».

Una rete composta da sole donne, mamme, volontarie e, in molti casi, imprenditrici, come la promotrice dell’iniziativa, mamma Simona.

Dopo aver dato alla luce il suo Nicolò a inizio pandemia, Simona ha sentito la necessità di dedicarsi ad altre mamme meno fortunate di lei e ha dato il via, inizialmente da sola, poi coinvolgendo altre mamme anche attraverso gruppi facebook, a un’opera incessante di raccolta e recupero di vestiti, copertine, lenzuola, asciugamani e oggetti per la puericultura, come fasciatoi, girelli, culle, box e così via dicendo, da donare poi a chi ne abbia bisogno.

Dalle 16 fondatrici, la rete si è allargata fino a contare, oggi, su 500 mamme che partecipano alle attività, e intende crescere ancora, anche grazie all’aiuto dei tanti papà che sistemano giochi, culle, trasportano, smontano, dipingono, fanno i baby sitter, dando anche loro un prezioso contributo.

Nell’ultimo anno hanno visto nascere 40 nuove vite e aiutato 140 nuclei familiari, anche attraverso la creazione di un “magazzino virtuale”, ovvero un database degli oggetti in donazione in cui confluiscono le richieste, soddisfatte poi con una consegna diretta dell’oggetto dal donatore al beneficiario.

«Altro aspetto straordinario – ha continuato l’assessore Minasi – è la capacità vulcanica di questo gruppo di donne di partorire e realizzare idee anche coinvolgendo le realtà imprenditoriali locali, che con generosità hanno messo a disposizione spazi e servizi. Un modello di solidarietà concreta e attiva, fondata peraltro sul riutilizzo e la sostenibilità, di cui sono molto contenta di parlare».

Nella loro sede, le donne di “Corredino sospeso” usano mobilio, computer e accessori riciclati e sensibilizzano anche le volontarie, donatrici e beneficiarie a riutilizzare loro stesse  vestiti e oggetti.

Hanno inoltre ideato la “lista nascita sostenibile”, ovvero la possibilità di creare presso di loro la propria lista nascita con oggetti riciclati, a fronte di un libero contributo a sostegno delle attività; lo “Zaino sospeso”, cioè una raccolta di materiale scolastico, dall’asilo nido alla scuola primaria, per alleggerire la spesa delle famiglie; e, presso una ditta reggina, hanno attivato per le mamme bisognose un “conto sospeso”, dove chiunque può contribuire con qualunque importo per l’acquisto di latte e pannolini.

Hanno anche allestito un ambulatorio pediatrico per vari screening, un servizio caf/patronato aperto a tutti, e hanno aderito a “Cuore di maglia”, che realizza a maglia cappellini, scarpine, copertine per i bimbi ricoverati negli oltre 90 reparti italiani di terapia intensiva neonatale(nel loro caso, si sono messe a disposizione del reparto del Gom reggino).

In cantiere, poi, ci sono numerosi altri progetti, come il “gelato sospeso”, che, presso le gelaterie che aderiranno, ricalcherà il “caffè sospeso” napoletano; “volontarie in corsia” nei reparti di ostetricia e ginecologia; negozi in cui i genitori possano scegliere i corredini donati e tante altre sedi del progetto per poter coinvolgere sempre più partecipanti.

«Noi daremo senz’altro loro una mano – continua l’Assessore Minasi – In un Paese in cui è purtroppo mancata l’attenzione per le famiglie e le mamme, attività di questo tipo hanno sempre rappresentano una sorta di “welfare” sostitutivo, che parte dal basso e che cercheremo di incentivare e sostenere, come stiamo già facendo con varie misure dei programmi regionali. Anche perché siano da esempio per qualunque azione sociale», ha concluso l’assessore. (rrc)

Emergenza covid, pubblicato bando per le organizzazioni di volontariato

È stato pubblicato l’avviso per le organizzazioni di volontariato. Lo ha reso noto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, che ha evidenziato come questo bando «si configura come un’importante opportunità per tutte quelle realtà che, sotto vari aspetti, si impegnano nello sviluppo di welfare di comunità e quindi essenziale per i territori».

«L’arrivo della pandemia – ha spiegato – ci ha messo di fronte a delle criticità che non riguardano solo il comparto sanitario, bensì l’intero assetto sociale ed economico. Una situazione complessa, a causa della quale, oltre ai bisogni strutturali della collettività, registriamo delle nuove esigenze che interessano fasce di popolazione sino ad oggi non incanalate negli interventi previsti e programmati».

«Non fanno eccezione, purtroppo – ha proseguito – soprattutto sotto l’aspetto finanziario, le organizzazioni e le associazioni che operano nell’universo del Terzo Settore, le quali, alla luce di questa emergenza, stanno rischiando di mettere in crisi sia la loro capacità di rispondere alle fragilità che si palesano sempre più nella società, sia il loro ruolo nel veicolare il significativo concetto di cittadinanza attiva. Era perciò fondamentale attivarsi celermente sull’approvazione del bando per l’erogazione di finanziamenti ad organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale impegnate nel fronteggiare l’emergenza legata al Covid-19».

«Con questo bando – ha aggiunto Minasi – si vuole agire attraverso sostegni economici affinché le associazioni possano affrontare uno status di difficoltà che gli eventi degli ultimi due anni hanno purtroppo cristallizzato, con il duplice obiettivo di supportarle sia nella continuazione della loro preziosa attività, sia per garantire l’adeguamento e la prosecuzione di servizi che potrebbero venire meno per effetto della pandemia, con conseguenze negative sul tessuto sociale calabrese».

«Come regione – ha concluso l’assessore Minasi – non vogliamo però solo fornire una risposta all’urgenza, ma lavorare in maniera strutturata, collaborativa e su diversi livelli affinché, insieme, si possa essere centrali, ognuno con il proprio ruolo, nel contributo verso le comunità, così da reagire e innovarci nella programmazione e nell’organizzazione, fornendo strumenti efficaci che permettano alle nostre realtà di muoversi al meglio sui territori». (rcz)

L’assessore Minasi: Si deve programmare in modo adeguato i servizi per le famiglie

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha ribadito la necessità di programmare, in modo adeguato, i servizi per le famiglie.

L’assessore, infatti, ha incontrato la Rete regionale costituita per affrontare ogni aspetto legato alle situazioni dei minori e delle famiglie, in generale, in Calabria.

«Ho avuto modo di incontrare alcuni rappresentanti delle realtà che, a vario titolo, e su tutto il territorio regionale, sono quotidianamente a contatto con le necessità delle famiglie, in particolar modo quelle dove vivono minori. Il cambiamento della società – ha spiegato l’assessore al Welfare – investe inevitabilmente anche i nuclei familiari dove si sono moltiplicate e differenziate le esigenze, e ciò ci pone davanti ad approcci diversi rispetto al passato, anche in termini di riforme e di politiche attive per la famiglia».

«Con il presidente Occhiuto, sin dall’insediamento – ha aggiunto – abbiamo sempre dedicato alcuni focus sull’argomento, ritenendo indispensabile agire proprio in virtù dei mutamenti degli assetti sociali cui delle politiche sociali ben radicate devono far fronte. E la riunione ha rappresentato solo uno dei passaggi dedicati all’attenzione verso le best practises e il know-how di coloro che possono fornire spunti importanti, affinché le azioni programmate e programmabili siano non solo condivise ma soprattutto utili a fornire risposte adeguate. Uno strumento, quello dell’ascolto, che diviene propedeutico per iniziative realmente operative e basate su una collaborazione che, attraverso le ramificazioni territoriali su cui si snoda, può aiutare a raggiungere un’utenza più vasta e quindi ottenere più riscontri positivi possibili rispetto il lavoro approntato».

«Avere un raffronto costante – ha rimarcato l’assessore – vuol dire pure essere più celeri sulla spesa delle cospicue risorse in programma, poiché poter contare su una rete capillare che, a sua volta, ha un contatto diretto con gli uffici preposti, vuol dire anche supportare i comuni e gli Ambiti territoriali sul percorso di programmazione: iter che se vogliamo siano davvero di spessore in termini di miglioramento devono imprescindibilmente coinvolgere tutti gli attori protagonisti dei processi».

«Per questo ringrazio – ha concluso Tilde Minasi – chi ha reso interessante questo appuntamento, quindi Carla Sorgiovanni, portavoce e referente regionale Save the Children, Mario Nasone, presidente Agape, Paolo Cicciù, del CSI Calabria e Alleanze educative di Reggio Calabria, Angelo Polacco delle Camere Minorili Calabria, Angelo Serio dell’associazione Gianfrancesco Serio di Scalea, Aldo Riso del Forum regionale Associazioni familiari e Giuseppina Mazza presidente della cooperativa Centro giovanile don Italo Calabrò che, con la loro partecipazione e il loro attivismo, saranno una presenza preziosa per un rinnovamento delle azioni di welfare che vogliamo imbastire nella nostra regione, anche attraverso la costituzione di un tavolo permanente sulle dinamiche familiari, richiesta proveniente proprio dalla rete e che io ho favorevolmente accolto». (rcz)

L’OPINIONE / Anna Maria De Rose: Politiche sociali, quali opportunità per la Calabria

di ANNA MARIA DE ROSE – Dai dati forniti dall’ultima Rilevazione Triennale Istat 2019 il Terzo settore in Calabria conta 10.329 Istituzioni No Profit con 11.103 addetti occupati ed assolutamente retribuiti come legge prevede.
Complessivamente, in Italia insistono 362.364 Enti e 861.919 addetti a cui ruotano intorno circa 5.5 mln di volontari. Troppo spesso non si considera l’impatto del Terzo Settore nella nostra Economia e ci si dimentica che esso produce circa il 5% del Pil (Libro Bianco sul Terzo Settore) che equivale a 74,5 Mld di euro. A questo bisogna aggiungere le migliaia di ore di lavoro che gratuitamente i volontari mettono a disposizione.

Non va dimenticato, inoltre, che il Terzo Settore è stato quello che durante la pandemia ha mostrato più resilienza di altri, sapendo reagire efficacemente sia durante la fase dell’emergenza, attraverso le proprie reti, a supporto delle esigenze dei cittadini e dei territori, sia successivamente con la ripresa delle proprie attività ordinarie. Ciò non vuol significare però, che tutti gli Ets non abbiano sofferto del periodo di Pandemia soprattutto se pensiamo a quelle Associazioni di Volontariato o Aps che operano a
supporto di determinate categorie favorendone la socialità e l’inclusione.

Se ripercorriamo quanto accaduto, proviamo a ripensare la nostra Regione, guardando non solo al periodo passato ma anche a
quello futuro, senza la presenza degli Ets sui territori. Si vedrebbe il vuoto assoluto non solamente riguardo alla presenza ed alla qualità dei servizi espletati a supporto della Pubblica Amministrazione quanto soprattutto riguardo a quei servizi direttamente svolti a sostegno dei cittadini e delle fasce più deboli.

Se, quindi, ai numeri sopra indicati aggiungiamo la rilevanza sociale che gli Ets posseggono, va da sé che è un settore che se valorizzato e sostenuto adeguatamente può fare da volano per la ripresa occupazionale seppur conservando la sua vocazione di Settore No Profit. Questa opportunità di considerare il Terzo Settore “strategico” è stata definitivamente sancita dal Decreto Legislativo n. 117 del 2017 che attraverso le sue linee guida pubblicate a Marzo 2021, nonché attraverso l’introduzione del Runts, norma il rapporto tra Pubbliche Amministrazioni ed Ets.
Mettendo insieme tutti i dati a nostra disposizione nonché considerando i fondi previsti dal Pnrr Missione5 “Inclusione e Coesione” (M5) componente M5C2 Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo Settore che registra risorse assegnate pari a 12,58 Miliardi di euro, si comprende come da un lato la nostra Regione attraverso la co-progettazione e co-programmazione tra Ets, Comuni e Regione, abbia la possibilità di fare quel salto di qualità nella gestione delle Politiche Sociali che tutti auspichiamo, e dall’altro come gli Ets possano svolgere un ruolo trainante nell’aumento del tasso di occupazione, soprattutto nella popolazione femminile che da sempre è più vocata a questo tipo di attività.

La strada da percorrere non è comunque facile se pensiamo che attualmente vi sono bandi già scaduti e altri a scadere nell’immediato e non sappiamo quanti Fondi siano stati avocati con progetti concreti da parte dei destinatari (Regioni,
Province, Comuni altre) ricordando che Milano si è già candidata a ricevere in redistribuzione le risorse non
impegnate dal Sud del Paese.

Ci si chiede, pertanto, se siano state adottate dalle Amministrazioni tutte le misure straordinarie previste per rafforzare gli uffici pubblici di personale specializzato così come prevedono i decreti e si invita, inoltre, la Regione Calabria a terminare con le informazioni previste il Portale Regionale del Terzo Settore, progetto annunciato dall’allora assessore Gianluca Gallo nel lontano 2020, che ancora ad oggi è in allestimento e privo di quelle informazioni necessarie e fondamentali per un completo raccordo tra Cittadini ed Amministrazione nonché “tra soggetti appartenenti a livelli istituzionali diversi”. Lo stesso è
presente a questo indirizzo ancora nella versione beta
https://terzosettore.regione.calabria.it/beta/index.html.

Ci auspichiamo come Cicas che tutto prosegua nella maniera più ottimale perché è l’ultima opportunità che abbiamo a beneficio dei cittadini e di tutte quelle imprese che lavorano nell’indotto del Terzo Settore in Calabria. Restiamo ovviamente a disposizione
degli Ets Calabresi per qualunque necessità o chiarimento in merito. (amdr)
[Anna Maria De Rose è coordinatrice Cicas per la Provincia di Cosenza e commissario Cicas per la Provincia di Crotone]

L’assessore regionale Minasi: Non può lasciare indifferenti grido d’allarme del Centro Recupero Neurologico Locri

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha ribadito come «il grido di allarme e dolore che proviene dal portavoce del gruppo di associazioni pro disabili del Centro recupero neurologico di Locri non può lasciare indifferenti».

«La fisioterapia –ha spiegato – per determinate categorie di pazienti è un processo fondamentale, riveste un ruolo di rilevanza assoluta nell’iter di ritrovamento dell’autonomia mentale e fisica o quantomeno nel permettere a chi ne usufruisce di sfruttare al massimo le sue capacità residue. Ed è proprio alla luce di queste considerazioni che non è accettabile che tale servizio, da mesi, non sia garantito al Centro di recupero locrese».

«I diversamente abili, poco conta se lo siano per una condizione momentanea o permanente – ha evidenziato – devono avere a disposizione tutti gli strumenti esistenti affinché si possano attenuare difficoltà e disagi e affinché vengano fornite adeguate risposte alle diverse esigenze che non sono solo di cura, ma anche di integrazione e gestione della quotidianità».

«Sicura della sensibilità del presidente Roberto Occhiuto su certe tematiche – ha detto ancora – oltre a sottoporgli a stretto giro la problematica vissuta da questi malati e dalle rispettive famiglie, mi farò portavoce verso gli uffici dell’Asp di Reggio Calabria ed in particolare verso il commissario Scaffidi in modo che si individui una risoluzione celere e condivisa e non si lascino i pazienti in balia degli eventi e i loro cari magari costretti a cercare delle strade alternative per lo svolgimento della terapia: strada che tra l’altro, per svariate ragioni, non tutti possono percorrere».

«Quindi – ha concluso – a prescindere dai motivi che hanno causato questo grave disservizio, oggi è importante ritornare alla normalità con il ripristino dello stato antecedente e non abbandonare chi già convive con situazioni complicate e deve persino preoccuparsi di ottenere un diritto imprescindibile come, appunto, quello alla salute». (rcz)

Politiche sociali, l’assessore Minasi incontra gli Ambiti territoriali per misure del Pnrr

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha incontrato gli Ambiti territoriali sociali (Ats), le rappresentanze sindacali e del Terzo settore per discutere delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza previste per il comparto del sociale.

Presente, all’incontro, anche Roberto Cosentino, dirigente del settore, e Renato Gaspari, funzionario.

«Ci troviamo in una fase molto delicata – ha rimarcato – poiché propedeutica a progettazioni mirate da parte di tutti gli attori coinvolti, e per le quali si richiede una tempistica celere alla luce delle scadenze previste. Come regione il nostro ruolo è quello di rappresentare non solo il cardine delle informazioni, del confronto e del supporto agli enti nella presentazione dei progetti, ma anche essere il centro della raccolta delle manifestazioni di interesse».

«In questo frangente, quindi – ha evidenziato – la collaborazione, le sinergie, l’alta attenzione sullo svolgimento degli iter, costituiscono una parte essenziale dei percorsi che si andranno ad attivare, così come è imprescindibile il dinamismo dei singoli comuni. L’inclusione e la coesione sociale, infatti, alla luce delle numerose sfaccettature da cui sono contraddistinte, non possono essere dei processi che vengono affrontati in maniera disomogenea, ma devono basarsi su un concreto e valido concetto di rete».

«Le cifre di cui parliamo – ha spiegato infine l’assessore Minasi – sono cospicue e non possiamo permetterci alcun ritardo o distrazione, e proprio per questo ringrazio sia Cosentino che Gaspari per il lavoro che stanno approntando con professionalità ed abnegazione. È nostra ferma volontà garantire un impegno a trecentosessanta gradi per sostenere i territori così che ci si possa assicurare il massimo delle risorse disponibili, considerando il welfare un settore che risulta strategico nell’assetto socio-economico a maggior ragione nel periodo pandemico che stiamo purtroppo attraversando». (rcz)

Politiche sociali: arrivano otto nuovi assistenti sociali a Reggio

Politiche sociali a Reggio: in arrivo nuove energie per il settore grazie all’ingresso di otto nuovi assistenti sociali. Una decisa iniezione di professionalità a supporto delle politiche in materia di sostegno alle fragilità e monitoraggio delle situazioni a rischio che rafforza il quadro degli interventi attuati dall’amministrazione comunale in questo delicato ambito. I nuovi assistenti sociali sono arrivati attraverso lo scorrimento di graduatoria di altri Comuni, Catanzaro in particolare, e grazie ad un contributo a fondo perduto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Ma si tratta anche di una novità per certi versi, storica, per il settore delle politiche sociali cittadino, come evidenzia l’assessore comunale al ramo, Demetrio Delfino, sottolineando che “mai in passato si era riusciti a rafforzare in modo così rilevante la compagine degli assistenti sociali che da oggi con l’ingresso di questi otto  professionisti, cinque donne e tre uomini, provenienti un po’ da tutta la Calabria, ci consentirà di attuare in modo più organico, presente e strutturato tutte quelle azioni rivolte alle fasce più deboli della cittadinanza.  E’ un risultato che salutiamo con enorme soddisfazione – rimarca il rappresentante di Palazzo San Giorgio – e che è frutto dell’attento lavoro di programmazione che questa amministrazione sta conducendo da anni ormai e che da oggi di fatto ci mette nelle condizioni di poter raddoppiare le risorse umane e rilanciare ulteriormente un servizio pubblico di fondamentale importanza come quello degli assistenti sociali”.

Qualità e prossimità sono tra le principali direttrici che hanno segnato il 2021 delle Politiche sociali, evidenzia ancora l’assessore Delfino, mettendo in luce i frutti dell’intenso lavoro condotto negli ultimi dodici mesi. “Pensiamo, ad esempio, all’avvio dell’hub per la famiglia e il sostegno alla genitorialità nella zona sud della città, ai progetti Puc che vedono protagonisti i percettori del reddito di cittadinanza nel quadro di attività socialmente utili. O ancora, l’avviso per la concessione di contributi economici per il sostegno al pagamento dei canoni di locazione per gli anni 2019 e 2020 che va a favore dell’autonomia dei soggetti e dei nuclei familiari che stanno patendo le conseguenze dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’avviso per il finanziamento degli interventi di adeguamento e ristrutturazione di asili nido e centri per servizi all’infanzia e a minori a rischio e delle strutture che erogano servizi socio-educativi per la prima infanzia”.

Sempre sul fronte delle politiche abitative, sottolinea Delfino, “i contributi per gli inquilini morosi incolpevoli, i buoni spesa anticovid, il servizio “Unità di Strada per i senza fissa dimora” che sta fornendo assistenza fisica, psicologica, sanitaria, amministrativa ed alimentare e ancora, il progetto per la realizzazione della Casa dei senza tetto e, non ultimo, l’ampliamento del fondo per le non autosufficienze. Insomma un quadro di interventi davvero capillare, mirato e pensato per far fronte a chi vive in condizioni di disagio e difficoltà e che, specie in questi ultimi due anni di crisi sanitaria, ha dovuto affrontare tutta una serie di problematiche legate alla casa, alla famiglie, alla cura dei minori, ala disabilità e all’assistenza agli anziani. Un lavoro che non può dirsi certamente concluso ma che ci pone nelle condizioni ideali – conclude l’assessore – per iniziare il nuovo anno con maggiore consapevolezza circa le azioni e le criticità che occorre ancora attuare e su cui è necessario intervenire. (rrc)

Politiche sociali, l’assessore Minasi: Saranno realizzati otto Centri per la Famiglia

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha reso noto che sono state approvate due importanti  delibere che prevedono la creazione di otto ‘Centri per la famiglia’ e, inoltre, anche nei consultori riattivati con il progetto, particolare rilievo verrà dato alle famiglie fragili al cui interno siano presenti figli minorenni.

«Si tratta, nello specifico – ha spiegato – degli interventi collegati al ‘Piano per le Politiche della Famiglia’: quest’ultima, infatti, per poter esercitare meglio la propria funzione di fattore protettivo va riconosciuta e valorizzata in ogni fase del suo ciclo vitale. È  fondamentale, quindi, intercettare i rischi individuali e quelli familiari per realizzare azioni di prevenzione, consulenza, sostegno e fornire così accoglienza, ascolto, supporto e accompagnamento sia per la coppia, sia per i componenti».

«Si opererà in forma integrata – ha aggiunto – tramite il rafforzamento della rete e il coinvolgimento dei servizi pubblici e degli enti di Terzo Settore impegnati sui territori per quelle situazioni particolarmente difficili. In sintesi, le direttrici principali si snoderanno su percorsi di promozione e formazione alla genitorialità e alla natalità, sulla continuità genitoriale in situazioni di grave pregiudizio, laddove possibile, per i minori e sullo scambio di conoscenze e buone prassi tra i professionisti del progetto, gli operatori dei servizi sanitari competenti, e quelli del privato-sociale, nonché sul sostegno economico diretto per interventi straordinari ed urgenti».

«L’altra deliberazione sostenuta dall’Esecutivo è – ha proseguito la Minasi – invece, riferita all’approvazione delle ‘Linee guida per l’avvio dei Centri polivalenti per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi’. Un programma sino adesso non presente in Calabria, di cui sono particolarmente orgogliosa alla luce dell’obiettivo di coinvolgere attivamente i beneficiari nella vita della comunità, andando oltre una logica di puro assistenzialismo, grazie agli approcci integrati a livello sociale e socio-sanitario, e a risposte personalizzate».

«Tra gli obiettivi prioritari dei Centri, infatti – ha detto ancora – rientra pure la creazione di una rete territoriale che coordini le risorse, le varie tipologie di opportunità ed funga da incentivo per il protagonismo delle famiglie e delle associazioni dei familiari, anche attraverso processi di consulenza ed orientamento all’esercizio dei diritti e alla facilitazione dell’accesso ai servizi».

«Si sta, dunque – ha concluso – lavorando alacremente per delineare un iter di azioni e di modelli di welfare territoriale per la famiglia e per la disabilità, cercando di superare la semplice presa in carico a favore di percorsi specifici che incidano positivamente sulla salute della persona, sulla sua inclusione sociale, su affettività, apprendimento, formazione e lavoro». (rcz)

 

REGGIO – Tavolo tecnico in Città Metropolitana per le Politiche Sociali

A Palazzo “Corrado Alvaro” di Reggio Calabria, si è svolto un tavolo tecnico sulle problematiche e le proposte operative per il rilancio delle politiche sociali comunali.

Presenti il sindaco, Giuseppe Falcomatà, l’assessore comunale al Welfare e Politiche della famiglia, Demetrio Delfino, il dirigente del settore Politiche sociali del Comune, Francesco Barreca, gli operatori del Terzo settore e le rappresentanze sindacali territoriali.

Sul tavolo del confronto sono stati posti gli aspetti di maggiore criticità che caratterizzano la filiera del sociale con riferimento, in modo particolare, alle problematiche legate ai ritardi nei pagamenti, alle complessità procedurali delle varie linee di finanziamento e agli squilibri che si registrano sul territorio regionale da città a città, in particolare per ciò che riguarda il pagamento delle rette. Altro argomento oggetto di confronto, inoltre, ha riguardato il passaggio delle competenze in materia di gestione della Legge 285 alla Presidenza del Consiglio dei ministri e i connessi aspetti legati alle nuove procedure e relative tempistiche.

L’incontro, che si è svolto in un clima propositivo e di fattiva collaborazione, è servito ad approfondire anche alcune proposte avanzate dal Terzo settore per l’istituzione di un fondo di rotazione comunale (considerata una novità assoluta per la città) da utilizzare per la gestione ordinaria dei servizi sociali.

«È stato un incontro positivo e utile –  ha dichiarato a margine dei lavori il sindaco Falcomatà – che ci ha consentito di avviare un confronto basato su idee e proposte concrete, a cominciare proprio dall’istituzione di un fondo comunale. Il Terzo settore, da sempre, svolge un ruolo straordinariamente importante nella nostra città e a tutti gli operatori non smetteremo mai di essere grati per il lavoro e l’opera di prossimità, spesso silenziosa, che viene prestata al servizio della comunità e delle fasce più fragili della popolazione».

«L’obiettivo, in questa fase – ha aggiunto il primo cittadino – è quello di cooperare in sinergia con gli operatori, le realtà del settore e i sindacati, per far fronte a tutte le criticità che affliggono le Politiche sociali. E, in questa direzione, avvieremo a breve un’interlocuzione con i tavoli romani per esaminare da vicino la questione legata alle nuove competenze in capo alla Presidenza del consiglio per quanto attiene la 285 e, nel contempo, rinnovando l’impegno dell’amministrazione a individuare risorse per il pagamento delle spettanze il prima possibile». (rrc)

REGGIO – La presentazione del servizio “Hub – Servizi per la famiglia”

Domani, a Reggio, alle 10, nei locali di Via Sbarre Inferiori 139, la presentazione del servizio dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali Hub – servizi per la famiglia.

Un luogo fisico, ma soprattutto uno spazio professionale, dove i cittadini potranno trovare orientamento ai servizi, informazioni ed indicazioni sulle opportunità educative, formative, ludico-ricreative rivolte a tutto il nucleo familiare. Soggetto aggiudicatario ed attuatore è Progetto sociale 2.0.
Per l’occasione, interverranno il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore al Welfare Demetrio Delfino, il dirigente di settore Francesco Barreca, la responsabile dell’Unità operativa Minori Maria Grazia Marcianò e la coordinatrice del servizio, Maria Antonietta Cuzzola, di “Progetto sociale 2.0”. (rrc)