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Tilde Minasi

L’assessore regionale Minasi: Non può lasciare indifferenti grido d’allarme del Centro Recupero Neurologico Locri

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, ha ribadito come «il grido di allarme e dolore che proviene dal portavoce del gruppo di associazioni pro disabili del Centro recupero neurologico di Locri non può lasciare indifferenti».

«La fisioterapia –ha spiegato – per determinate categorie di pazienti è un processo fondamentale, riveste un ruolo di rilevanza assoluta nell’iter di ritrovamento dell’autonomia mentale e fisica o quantomeno nel permettere a chi ne usufruisce di sfruttare al massimo le sue capacità residue. Ed è proprio alla luce di queste considerazioni che non è accettabile che tale servizio, da mesi, non sia garantito al Centro di recupero locrese».

«I diversamente abili, poco conta se lo siano per una condizione momentanea o permanente – ha evidenziato – devono avere a disposizione tutti gli strumenti esistenti affinché si possano attenuare difficoltà e disagi e affinché vengano fornite adeguate risposte alle diverse esigenze che non sono solo di cura, ma anche di integrazione e gestione della quotidianità».

«Sicura della sensibilità del presidente Roberto Occhiuto su certe tematiche – ha detto ancora – oltre a sottoporgli a stretto giro la problematica vissuta da questi malati e dalle rispettive famiglie, mi farò portavoce verso gli uffici dell’Asp di Reggio Calabria ed in particolare verso il commissario Scaffidi in modo che si individui una risoluzione celere e condivisa e non si lascino i pazienti in balia degli eventi e i loro cari magari costretti a cercare delle strade alternative per lo svolgimento della terapia: strada che tra l’altro, per svariate ragioni, non tutti possono percorrere».

«Quindi – ha concluso – a prescindere dai motivi che hanno causato questo grave disservizio, oggi è importante ritornare alla normalità con il ripristino dello stato antecedente e non abbandonare chi già convive con situazioni complicate e deve persino preoccuparsi di ottenere un diritto imprescindibile come, appunto, quello alla salute». (rcz)