A Roma oggi l’anteprima del 38° Premio Mondiale di Poesia Nosside

Anteprima-presentazione questo pomeriggio a Roma del 38° Premio Mondiale di Poesia Nosside 2023: appuntamento allo Spazio Europa gestito dalla Commissione Europea e dal Parlamento Europeo, in via IV Novembre 149, alle ore 16.

Il Presidente-fondatore del Premio, prof. Pasquale Amato incontrerà il direttore del nostro quotidiano Calabria.Live in un dialogo-intervista che vuole raccontare il successo ormai planetario di questo Premio.

Basti pensare che in quasi 40 anni vi hanno partecipato poeti di oltre 100 Paesi di tutto il Mondo con liriche in lingua , dialetti e idiomi in via di estinzione. La formula vincente di questo concorso è proprio quella di avvicinare attraverso la poesia i popoli della terra, in un universale messaggio di pace e fratellanza che parte dal Mediterraneo.

E da Reggio Calabria, nel cuore del Mediterraneo, è partita quasi 40 anni fa questa straordinaria avventura del prof. Amato, docente universitario e apprezzato storico reggino, che ha avuto l’intuizione di creare un Premio senza confini né barriere linguistiche, con l’obiettivo di valorizzare i dialetti e gli idiomi a rischio di scomparsa, oltre, naturalmente, alle lingue principali parlate nel mondo. 

Il risultato di questo impegno davvero notevole è racchiuso nella crescita costante e continua di adesioni che giungono al Premio anche da posti sperduti in capo al mondo, con la convinzione di poter partecipare a una competizione originale e unica che si basa esclusivamente sul merito e su composizioni assolutamente inedite. Solo per fare un esempio, qualche anno fa il vincitore assoluto è stato un contadino delle Ande che ha inviato in concorso una poesia scritta nell’antica lingua quechua degli Incas, un dialetto sudamericano che rischia di estinguersi.

All’evento di martedì hanno dato la propria adesione la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi, l’ambasciatrice di Cuba Mirta Granda Averhoff, numerosi parlamentari e gli ambasciatori e gli addetti culturali di diversi Paesi del Mediterraneo. L’evento è organizzato con la collaborazione di Casa Calabria International e dell’associazione Brutium dei Calabresi nel mondo.

Con la partecipazione della Conpait (Confederazione Nazionale Pasticceri Italiani) guidata dal Presidente Angelo Musolino, il Premio Nosside offrirà a fine manifestazione un rinfresco con originali prodotti dolciari realizzati con il Bergamotto di Reggio Calabria, lo spumante della Tramontana Vini, prodotto nelle alture dello Stretto di Messina e i succhi al bergamotto dell’azienda agricola Fortugno.

L’evento sarà anche l’occasione per presentare i cinque volumi dell’antologia pubblicati nel corso delle ultime cinque edizioni a cura delle edizioni Media&Books. (rrm)

Nominati gli ambasciatori 2023 del Premio Nosside nel Mondo

Sono stati nominati gli ambasciatori 2023 del Premio Nosside nel Mondo. Lo ha reso noto Pasquale Amato, presidente del Premio, spiegando le funzioni di questo «ramo particolare dell’albero sempre più rigoglioso del Progetto culturale dedicato alla poetessa locrese Nosside, illustrato dal logo del futurista reggino Umberto Boccioni e impreziosito dall’apporto dell’orafo crotonese Gerardo Sacco».

«Un trittico di livello mondiale – ha aggiunto – che è in sintonia con la dimensione globale dell’unico Progetto dedicato ai poeti che si esprimono in qualsiasi lingua o dialetto del Pianeta Terra e in ogni forma di comunicazione (scritta, in video e in musica). Gli Ambasciatori si assumono il compito, a titolo totalmente gratuito e per un solo anno ma rinnovabile, di svolgere una delle due seguenti funzioni: 1. essere alcuni di loro nominati in Giuria alla scadenza delle iscrizioni; 2. collaborare nella promozione e diffusione del messaggio culturale del Nosside».

A essere stati nominati, per la prima volta ambasciatori, sono i tre vincitori della 37esima edizione del Premio, ossia: Alessandro Inghilterra (Italia), Alicja Kuberska (Polinia); Caterina Marina Neri (Italia) e il cubano Luis Carlo Suarez Reyes.

Sono stati, inoltre confermati, Giuseppe Cardello – Italia, Antonio Rossi – Italia, Angelo Rizzi – Italia, David Lecona Rodriguez – Messico, Mukul Dahal – Nepal, Nefta Poetry – Guadalupe-Francia, Michele Carilli – Italia, Cassia Janeiro – Brasile, Gioacchino Amaddeo – Italia, Ana Maria GonzalezArgentina, Fredy Chikangana – Colombia, Davide Rocco Colacrai – Svizzera-Italia, Francisco Azuela – Messico-Bolivia, Stefano Baldinu – Italia, Alfredo Panetta – Italia. 

Gli ambasciatori, ha spiegato Amato «possonorappresentare in alcune circostanze il Premio su specifico mandato del Presidente e in totale sintonia con la sua strategia planetaria, raffigurata dalla denominazione unica “Premio Mondiale di Poesia Nosside” e dal logo unico di Umberto Boccioni. Essi esprimono nitidamente lo spirito del Nosside – dalle Alpi alle Ande e all’Himalaya, dal cuore del Mediterraneo al Mare dei Caraibi e alla pampa argentina – e la sua apertura senza confini alle lingue e culture del mondo». (rrm)

Piazza De Nava Reggio: anche il Premio Nosside contro la demolizione

Anche il Premio Mondiale di Poesia Nosside, che ha sede a Reggio Calabria, ha aderito al Comitato di tutela di Piazza de Nava, per richiedere un restauro conservativo ma opponendo una fortissima reistenza al progetto di demolizione.

Il prof. Pasquale Amato, apprezzato storico e docente reggino, presidente e fondatore del Nosside, ha espresso chiaramente i motivi del dissenso con la Sovrintendenza e le amministrazioni cittadine: «Occorre soltanto un restauro conservativo e migliorativo, senza stravolgere e cancellare l’impianto originario del dopo 1908, che rappresenta l’anima, il cuore e la memoria del popolo reggino ed è patrimonio storico e culturale di una delle città più antiche d’Europa».

In sei punti, il Presidente del Nosside spiega in una nota le ragioni del dissenso:

1. Il Premio Nosside (giunto nel 2022 alla sua XXXVII Edizione con la partecipazione di poeti di 104 Stati del mondo), Progetto Culturale di ispirazione universale nato e organizzato a Reggio Calabria, ha aderito al Comitato per salvare un Bene storico, culturale e artistico, patrimonio del popolo reggino. Ha espresso così la volontà di non sottrarsi a un dovere civico del mondo culturale, in coerenza con la missione che anima il Nosside sin dalla sua fondazione: l’impegno in difesa di tutte le lingue e culture del mondo – e in particolare di quelle a rischio di estinzione – di fronte all’imposizione di un pensiero unico e di una lingua unica che schiacciano le identità storiche, linguistiche e culturali dei popoli.

2. Il Premio Nosside rileva che in tutto il mondo e soprattutto nell’Occidente intriso della cultura dell’agorà di origine ellenica, le Piazze sono considerate da millenni un patrimonio collettivo appartenente alle comunità, con una forte impronta simbolica che testimonia la storia e la memoria di un popolo. Citiamo tra i tanti un caso emblematico in Europa: nella  seconda Guerra Mondiale, su ordine di Hitler, la Piazza centrale di Varsavia (Rynek Starego Miasta) venne rasa al suolo come spietata rivalsa della Rivolta della Città durata 60 giorni nell’estate del 1944. Ebbene, quella Piazza venne ricostruita integralmente, compresi i Palazzi che la attorniano riedificati con lo stesso stile e gli stessi colori del tempo della loro costruzione, in quanto testimonianze e simboli di un periodo di storia del suo popolo. Per rispettare al massimo l’impianto urbanistico e gli edifici si ricorse ai dipinti dell’artista italiano Bernardo Bellotto, realizzati dal 1768 al 1780. 

3. Il Premio Nosside evidenzia che il progetto di demolizione della storica Piazza De Nava va purtroppo in direzione opposta: è contro la storia e l’identità del popolo reggino. Fu pensata e edificata sulle macerie di un Rione popolare abbattuto dal catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908, che distrusse il 95 % degli edifici pubblici e privati. Si decise nel 1911 (col Piano di Ricostruzione di Pietro De Nava) di prolungare verso Nord il Corso Garibaldi e di costruire una Piazza che fungesse da salotto di ingresso al Corso. Alle sue spalle venne edificato, su progetto di Camillo Autore, il Palazzo dell’Ente Edilizio, istituito per gestire la ricostruzione con Legge dello Stato nel 1914 su proposta dell’on. Giuseppe De Nava. Dopo la sua morte nel 1924 la Piazza venne intitolata a lui come maggiore esponente politico reggino, più volte Ministro e decisivo per la ricostruzione. Nel testamento egli donò la sua splendida Villetta in stile Liberty al Comune con l’obbligo di intitolarla a Pietro De Nava e di destinarla esclusivamente a sede della Biblioteca Civica. Con una sottoscrizione popolare il popolo gli volle dedicare un Monumento, affidandolo al grande scultore polistenese Francesco Jerace. Il monumento, inaugurato nel 1936, fu collocato di fronte al Museo della Magna Grecia voluto da Paolo Orsi, progettato da Marcello Piacentini e iniziato a costruire nel 1932. Alla base della statua l’artista pose due fontane di stile liberty a forma di conchiglie e al centro un grande bassorilievo in ricordo del sisma del 1908 e della ricostruzione.

4. In sostanza, Piazza De Nava non è soltanto un salotto elegante in armonia con il Museo, il Palazzo dell’Ente Edilizio e l’inizio del Corso. Ma è soprattutto un concentrato di simboli, di memorie e di testimonianze, un luogo denso di significati per il popolo reggino e oggetto di ammirazione per i visitatori della Città e del prestigioso Museo Archeologico, i cui Beni Identitari sono i Bronzi di Riace che con i due Bronzi di Porticello costituiscono la Sala Archeologica più importante del mondo.

5. Questo insieme armonico, che rappresenta l’anima, il cuore e la memoria del popolo reggino, sta per essere violentato e demolito, offendendo il patrimonio storico e culturale di una città che è tra le più antiche d’Europa e ha regalato il nome all’Italia. Aspetto ancora più grave è che l’autore dell’atto (con il titolo di “Restyling per avvicinare il Museo alla Città” come se ci fosse un muro che ostruisce l’entrata all’edificio) è il Segretariato Regionale dei Beni Culturali della Calabria, che ha come compito istituzionale la difesa dei Beni Culturali e artistici e non la loro distruzione.

6. Il Premio Nosside ritiene pertanto che sia imprescindibile fermare l’avvento delle ruspe distruttive e indifferibile concordare con la Cittadinanza un “Restauro conservativo” che migliori e renda ancora più bella la Piazza, senza stravolgere e cancellare l’impianto originario con la rottura della sua armonica funzione di Salotto pubblico rispetto ai Palazzi di Piacentini e Autore e all’ingresso del Corso. 

Sulla scorta di queste solide ragioni il Premio si renderà parte attiva sia con iniziative proprie che partecipando ai momenti e atti del Comitato Civico di tutela per Piazza De Nava. (rrc)

Fino al 10 luglio ci si può iscrivere al Premio Nosside

Fino al 10 luglio ci si può iscrivere al 37esimo Premio Mondiale di Poesia Nosside, un progetto globale fondato nel 1983 e dedicato alla poetessa Nosside che vede la partecipazione di Paesi di tutti i continenti.

Il Premio, inoltre, ha per logo un’opera del maestro futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria ispirata al mondo greco classico e si fregia di una preziosa rielaborazione in argento del logo di Boccioni eseguita  dall’orafo Gerardo Sacco di Crotone per il vincitore assoluto.

L’identità principale del Nosside è l’apertura senza confini a tutte le lingue del mondo. Infatti è l’unico concorso globale per un’opera inedita e mai premiata nel mondo, senza confini di lingue e di forme di comunicazione e fa parte dell’Unesco World Poetry Directory. Il  plurilinguismo è stato fondato su cinque lingue ufficiali (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese) e sull’apertura a tutte le lingue del mondo e la loro pari dignità tra nazionali, originarie, minoritarie e dialetti.

La multimedialità è l’altra identità del Nosside con  l’accesso all’immaginario poetico nelle sue diverse forme di espressione: la magia antica della parola nella Poesia Scritta, il fascino dell’immagine video e della computer grafica nella Poesia in Video, la suggestione della musica affiancata alla parola nella Poesia in Musica (Canzone d’autore).

Ciò ha consentito ai poeti di partecipare tutti alla pari – senza steccati – misurandosi con le lingue e culture nazionali e locali di ogni angolo del pianeta. Innumerevoli sono stati i riconoscimenti ottenuti dai poeti in lingue locali, sino alla conquista della vittoria assoluta.

Il Nosside non ha escluso dal suo seno le grandi lingue più diffuse. Ha deciso piuttosto di usarle per consentire alle lingue dei popoli nativi e delle minoranze e ai dialetti di uscire dalla ghettizzazione per globalizzare la conoscenza dei tesori di cultura e comunicazione che rappresentano.

In sostanza il Nosside ha praticato una globalizzazione alternativa a quella del pensiero unico e della lingua unica. Una globalizzazione positiva che tende a esaltare, salvaguardare e valorizzare la diversità linguistica nel pianeta Terra. Tale diversità è un patrimonio prezioso per l’intera umanità

Ottenere anche la semplice Menzione nel Nosside è, pertanto, un risultato straordinario se si tiene presente la dimensione globale di un Progetto che ha raggiunto 102 Stati di tutti i continenti in oltre 140 lingue e dialetti.

Per iscriversi, basta andare sul sito http://www.nosside.org o chiedere il regolamento e Modello di Iscrizione in una delle 5 Lingue Ufficiali (Italiano, Inglese, Spagnolo, Portoghese e Francese) all’indirizzo email nossidemondiale@gmail.com. (rrm)

REGGIO – Grande successo per il Premio Mondiale di Poesia Nosside

Nella suggestiva cornice del Museo Archeologico Nazionale di Reggio, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Mondiale di Poesia Nosside, ideato dal prof. Pasquale Amato e giunto alla 36esima edizione.

Vincitore assoluto di questa edizione, che ha visto partecipare 102 Paesi, Alfredo Panetta con la poesia in dialetto reggino jonico Locri, prontu succorsu che, dal 2022, sarà ambasciatore del Premio Nosside del mondo. A decretarne la vittoria, una giuria internazionale presieduta da Giuseppe Amoroso.

Panetta, dunque, è stato premiato dal presidente del Premio, Pasquale Amato, con la creazione realizzato dal Maestro orafo Gerardo Sacco, che ritrae il logo Nosside di Umberto Boccioni di Reggio Calabria, realizzata in argento (rrc)

In copertina, foto di Ts Studio

Stasera la cerimonia a Reggio del XXXVI Nosside Premio mondiale di Poesia

È tutto pronto per la cerimonia finale dellla 36.ma edizione del Premio Nosside, un concorso di poesia che ha travalicato continenti e nazioni, nella salvaguardia e valorizzazione anche delle lingue in via di estinzione. Il suo fondatore e presidente prof. Pasquale Amato, docente universitario e apprezzato storico reggino, non nasconde la stanchezza su cui, però, prevale la soddisfazione del ritorno in presenza, al Museo dei Bronzi, per dare alla Città di Reggio il giusto tributo e il riconoscimento di culla del Mediterraneo, anche nell’affascinante e meraviglioso mondo della poesia.

«Oggi – ha scritto il prof. Amao in una nota –, alle cinque della sera, nella parte interna della magnifica Terrazza del Museo dei Bronzi, al cospetto del mito dei miti dell’umanità – lo Stretto di Scilla e Cariddi – ci incontreremo con l’immaginario dei poeti di cinque continenti nel nome della poetessa magno-greca Nosside di Locri. Vivremo assieme ai loro versi le emozioni, le visioni, i sentimenti che in tante culture e lingue diverse essi donano ogni giorno al mondo.
Batteremo la pandemia che ha impedito la loro partecipazione fisica ma non può impedire l’incontro tra culture e lingue diverse che rappresenta la magia del Progetto Nosside.
Ci accompagneranno l’arte somma del genio futurista Boccioni di Reggio Calabria, la splendida rielaborazione dell’orafo Gerardo Sacco di Crotone e i versi di forte impegno civile del poeta Alfredo Panetta, il concittadino di Nosside Vincitore Assoluto della XXXVI Edizione. (rrc)

Nella foto un’immagine della passata edizione 2020, svoltasi in streaming causa pandemia.

REGGIO – La consegna del Premio Mondiale di Poesia Nosside

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, al Museo Archeologico Nazionale, l’evento finale del 36esimo Premio Mondiale di Poesia Nosside, ideato da Pasquale Amato.

Apre l’evento il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Introduce il presidente del premio, il prof. Pasquale Amato. Parteciperanno i poeti premiati, i membri della giuria e i partner. Ad arricchire l’evento, l’interpretazione delle poesie da parte dell’attrice Teresa Timpano e dell’attore Lorenzo Praticò. I momenti musicali sono a cura del Maestro Alessandro Calcaramo(rrc)

REGGIO – Si parla in streaming del Premio mondiale di poesia Nosside

Appuntamento domani sera (21 giugno) alle 19 via streaming col Premio Mondiale di Poesia Nosside, giunto alla sua XXXVI edizione. Mentre sono ancora aperte fino al 10 luglio le iscrizioni per l’edizione 2021 (stanno pervenendo liriche da ogni parte del mondo), si parlerà di questo straordinario concorso di poesia a livello globale che fino ad oggi ha collezionato partecipanti da 100 Paesi del mondo in oltre 140 tra lingue e idiomi minoritari.

A ospitare l’incontro online la rubrica Rete Sociale moderata da Bruno Monorchio che ha organizzato questo speciale approfondimento che illustrerà le origini del Premio e la sua caratteristica, sin dalla prima edizione, di premiare una composizione inedita, senza confini di lingue e cultura, anche con l’obiettivo di salvaguardare le minoranze linguistiche e i linguaggi che rischiano di scomparire. Lo scorso anno, per esempio, è stata premiata una poesia proveniente dalla Colombia scritta nell’antica lingua Quechua degli Incas, un linguaggio che rischia l’estinzione.

Partecipano alla trasmissione web Pasquale Amato, Presidente Fondatore del Nosside che illustrerà la strategia e le identità del Progetto Culturale; Lisset Argüelles, Addetta Culturale Ambasciata di Cuba in Italia, con cui il Nosside ha una partnership ultraventennale nella Feria Internacional del Libro de La Habana; Nadia Crucitti, Scrittrice e Segretaria delle prime 11 Edizioni del Nosside; Giuseppe Cardello, decano degli Ambasciatori del Premio nel mondo dal 2001; Stefano Baldinu, Ambasciatore nel mondo di fresca nomina assieme al messicano Francisco Azuela; Rosamaria Malafarina, Componente e Segretaria della Giuria del Nosside dal 1994 al 2020.

L’incontro sarà in diretta su Facebook e in differita su Youtube nelle pagine di Nosside e Rete Sociale. (rrc)

RadioTv Svizzera: la bella interpretazione di Teresa Timpano

Una bella affermazione alla Radio televisione Svizzera dell’attrice teatrale reggina Teresa Timpano, direttore artistico della Compagnia teatrale Scena Nuda. L’attrice ha scherzato sulla sua partecipazione radiofonica oltrefrontiera: «Dalla zona rossa di Reggio Calabria… una lavoratrice dello spettacolo, per un’avventura internazionale». L’artista reggina, come tutti i suoi colleghi è ferma per la chiusura dei teatri imposta dall’emergenza covid, ma non certamente inattiva. Sta preparando diverse novità e sarà di scena il 27 novembre al Premio Mondiale di Poesia Nosside che, quest’anno, si svolgerà in modalità streaming, avendo dovuto rinunciare alla tradizionale e prestigiosa location del Museo Archeologico Nazionale di Reggio.

«La scelta di Teresa Timpano, come voce recitante delle liriche vincitrici – ha detto il prof. Pasquale Amato fondatore e presidente del Nosside – risulta ancora una volta indovinata e aderente ai temi del Premio: la bravissima attrice esprime con grande intensità la “mediterraneità” del Premio che vede al centro del “Mare Nostrum” proprio Reggio Calabria, città dei Bronzi e dello Stretto di Scilla e Cariddi, su cui il 27 novembre saranno puntati gli occhi del mondo: sono 100 i Paesi che fino ad oggi hanno partecipato al Nosside che quest’anno festeggia la sua 35.ma edizione». (rs)

Premio Nosside, vincono la 35ma edizione l’italiano Baldinu e il messicano Azuela

Quest’anno, la cerimonia di premiazione del Premio Mondiale Nosside, giunto alla 35esima edizione, si terrà online da Reggio Calabria il 27 novembre.

Intanto, sono stati annunciati i vincitori del Premio fondato dal prof. Pasquale Amato – di cui è anche presidente -:  l’italiano Stefano Baldinu con una poesia nella lingua di Nuoro, cuore antico della Sardegna, e il messicano Francisco Azuela con una composizione dedicata a un popolo originario dell’America pre-colombiana.

Li affiancano i Menzionati Speciali Antonios Efthymiou di Atene e l’italiana Gabriella Paci, i Menzionati Straordinari provenienti da varie parti d’Italia e da Albania, Spagna, Cuba e Brasile, i Menzionati Particolari e i Menzionati provenienti da Europa, America, Africa e Asia.

Ancora una volta il Premio è andato a una lingua delle minoranze, sottolineando la valenza e il significato che vede la partecipazione di poeti di 100 Paesi, molti dei quali coltivano e conservano i valori della propria lingua antica mantenendola viva con le loro composizioni.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Amato: «nell’anno del tremendo CoronaVirus che sta ancora sconvolgendo le vite dei popoli dell’intero pianeta, il Premio Nosside – dopo la consueta suggestiva apertura a febbraio nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana a Cuba – si è adattato senza piegarsi all’emergenza della pandemia ed ha superato sé stesso. Ha rinnovato i suoi canali di comunicazione via internet. Ha incrementato le adesioni, ampliando la sua apertura senza confini alle diverse lingue e culture del mondo e toccando la quota di 100 Paesi partecipanti».

«Ha, infine – ha aggiunto – confermato la sua strategia culturale grazie ai riconoscimenti assegnati dalla Giuria Internazionale presieduta dall’emerito prof. Giuseppe Amoroso. E sta già lavorando per inventare una Cerimonia di Premiazione che, tenendo conto della dimensione planetaria del Progetto e della persistenza della pandemia, comporterà l’ardua sostituzione dello splendido Museo Archeologico dei Bronzi di Reggio con l’uso creativo della tecnologia Internet che ha già caratterizzato la prima fase vincente di questa Edizione ai tempi del Corona Virus».

«Insomma – ha concluso Amato – il Nosside ha consolidato il suo ruolo di eccellenza sul versante della cultura, allargando ancor più i suoi orizzonti da Reggio Città Metropolitana all’intero pianeta Terra. Partendo comunque dalle salde radici del suo fantastico trittico magno-greco: la poetessa Nosside di Locri al cui nome è intitolato il Premio; il genio futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria, di cui abbiamo adottato l’opera “Figure” come logo; l’arte orafa del Maestro crotonese Gerardo Sacco, che offre una sua creazione ai Vincitori».

Adesso si attendono le due tappe finali del viaggio del Nosside 2020: l’Antologia di tutte le poesie premiate a cura di Pasquale Amato e Mariela Johnson Salfran e pubblicata da Media&Books di Roma e la Cerimonia di Premiazione online. (rrm)