Una “Passeggiata in Rosa” per tutto ottobre a Tortora e Praia con l’Associazione Sanità è Vita

di GIUSEPPE SPINELLINoi provetti e no, con tutti i nostri limiti, ricercatori di notizie e portavoce dell’informazione, ogni tanto e specialmente per certi argomenti, vorremmo dare novità positive a chi gratifica il nostro lavoro/passione con la lettura, ahimè, anche questa volta non sarà positivo quello che state per scoprire e conoscete, naturalmente dal mio punto di vista, sicuramente opinabile.

Anticipatamente ringrazio le testate che vorranno pubblicare questo piccolo contributo per dare merito a chi fa volontariato, a una terra la Calabria, la quale dovrebbe interessare di più chi ci governa in sede nazionale e a cascata a livello Regionale e, a un ambito la Sanità sempre più depauperata nelle fondamenta strutturali.

Qualche mese fa, ma già da tempo seguivo, ho avuto il piacere di intervistare il presidente dell’Associazione Sanità è Vita l’avv. Alessandra Cozza, volontaria dotata di un’eccezionale dinamismo in sinergia con tutti i suoi collaboratori della stessa organizzazione operante e molto attiva nell’Alto Tirreno Cosentino, in merito ai problemi della Sanità dell’area Ospedaliera del territorio di Praia a Mare -Tortora (CS), con ramificazioni in diversi Comuni confinanti e consorziata con altre associazioni anche a livello regionale, nazionale e internazionale, elemento dato dal forte legame con Susan G. Komen, struttura nata negli Usa nel 1982 con lo scopo di migliorare la ricerca sul Tumore al Seno partendo da una Cultura della Prevenzione.

L’ intervista di oggi, con ospite la segretaria dell’Associazione Sanità è Vita Giovanna Pedullà insieme a una componente la Dott.ssa Maria Cirillo, vuole fare il punto dello stato attuale dei “problemi” che investe l’ambito, questo quasi in concomitanza alla notizia (Ansa), della nomina del sub-commissario ad acta Ing. Iole Fantozzi, per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella Regione Calabria, esperta nel settore, perché già dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute.

Parliamo con chi è presente. Segretaria Giovanna Pedullà, la Calabria è da sempre emarginata in tutto, sensazione personale naturalmente, dimostrato da tante criticità, la più importante per ovvi motivi, la Sanità, argomento atavico e solo per questo lo Stato centrale dovrebbe farlo diventare un caso nazionale perché.

-Siamo figli di un Dio minore?

La Calabria è emarginata purtroppo, nella quasi totalità dei suoi percorsi, malattia cronica da tempo, nella Sanità raggiungiamo il culmine; infatti, i LEA (livelli essenziali di assistenza) sono i peggiori in Italia, parametri che garantiscono l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

Gli stessi hanno dei punteggi, i quali indicano per ogni Regione italiana il valore del servizio espresso, la Tabella indicativa numerica massima è 300, il punteggio della Calabria si attesta sempre tra 125 e i 160 punti, da questo dato può farsi un’idea dello stato attuale del sistema, è molto grave. Territorio, Ospedali e Prevenzione, non lo diciamo noi come Associazione ma la Corte dei conti che periodicamente consiglia di migliorare l’organizzazione, criticità nel tempo sempre più involutiva, iniziando dai 1000 posti letto mancanti, seguita da carenze in ogni segmento del comparto.

-Le faccio una domanda secca e diretta, con l’avvento della nuova Presidenza Occhiuto (dal suo insediamento Commissario della Sanità calabrese), il territorio ha visto qualche segnale di miglioramento?

Dai dati attuali sotto gli occhi di tutti, non si vede nessun tipo di evoluzione del sistema, come organizzazione tentiamo di rendere le coscienze sempre più consapevoli del dramma che ci sta colpendo sempre in modo maggiore.

La nostra esperienza come associazione è indicativa, siamo nati in relazione al tentativo di chiudere definitivamente l’Ospedale di Praia, con questo aspetto facciamo i conti tramite il nostro impegno quotidiano, praticamente è una guerra contro i mulini a vento.

Provvedimenti governativi che si succedono e si rincorrono, con un unico scopo quello di tagliare i servizi, lasciatemi passare il termine, i diritti minimi sanciti dalla Costituzione.

Alcuni passaggi il Presidente Occhiuto li ha fatti, tento di fare un po’ la storia.

Il percorso più significativo parte dalla Sentenza n° 2576/2014 del Consiglio di Stato, l’unico Commissario ad acta che ottemperò alla stessa con il Decreto n° 2678 del 18/8/2017 fu il Dott. Eugenio Sciabica, però anch’esso rimase nel mondo del “Virtuale”, perché aveva un piccolo ma grande problema, era vincolato al Decreto il n° 64 del 5 Luglio 2016, dell’ex Commissario alla Sanità Dott. Massimo Scura, lo stesso trattava la Riorganizzazione della rete assistenziale – Modifica ed integrazione Dca n° 30 del 3/03/2016, sostanzialmente “declassava” la struttura a una semplice presidio territoriale o Capt nonostante avesse avuto assegnato nel 2018 il codice Ospedaliero, ulteriore contraddizioni, classificato Ospedale ma vincolato da un Provvedimento che non gli consentiva di esserlo.

Il Commissario Occhiuto (Presidente della Giunta Regionale e Commissario) interviene diverse volte su quest’aspetto legislativo, tra maggio 2022 e con l’ultimo Provvedimento n° 198 del luglio 2023 da dignità alla struttura, trasformando realmente il famigerato Decreto n° 64 da Capt a Pronto Soccorso operativo, ahimè, di fatto d’allora ad oggi è tutto rimasto fermo, la definizione reale della Sanità calabrese: “tutto sulla carta ed è molto bella”.

-Possiamo dire che la realtà attuale dell’Ospedale di Praia a Mare – Tortora, territorio tra l’atro meraviglioso con un’affluenza in certi periodi dell’anno di turisti molto elevata, vive una realtà Sanitaria Virtuale?

Assolutamente sì, ribadisco scritta ma non praticata.

-E il resto della Calabria? 

Ancora peggio, le spiego in breve.

Di solito nelle Aziende (in tutte), esistono i bilanci, essi consentono la programmazione del lavoro, nelle nostre aziende Ospedaliere questi hanno un ruolo non rilevante per scelta assurda, da tempo succede questo ecco perché in Calabria non si risolve mai il problema, perché non si vuole capire questo aspetto fondamentale, si sperava in questo esecutivo per un cambio di passo, forse è presto, però le prime avvisaglie non sono confortanti.

Il governo attuale con gli ultimi provvedimenti in merito, non ha preso il toro per le corna, ha fatto il solito intervento, ha allungato ancora una volta e in continuità con le azioni precedenti i tempi di presentazione dei citati bilanci, per risolvere il problema, come se lo stesso si sconfessasse nelle regole primarie, infatti nel Decreto-legge il n° 51 maggio 2023, l’art.12 bis delinea quanto segue: Fonte Gazzetta Ufficiale, (si invitano i gentili lettori a leggere, per capire come si vuole posticipare la risoluzione) Art. 12-bis (Disposizioni in materia di enti territoriali). (1.  In considerazione delle attività in corso ai sensi dell’articolo 16-septies, comma 2, lettere  b)c)f)  e  g),  del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.  215,  inerenti  alle procedure di cartolarizzazione obbligatoria dei fornitori, al monitoraggio e alla gestione del contenzioso nonché’ alle procedure di controllo, di liquidazione e di pagamento delle fatture, gli enti del servizio sanitario della regione Calabria, a partire dalle informazioni contabili aziendali e da quelle depositate nel Nuovo sistema informativo sanitario, oltre che dalle risultanze della già menzionata circolarizzazione obbligatoria, adottano, entro il 30 giugno 2023, il bilancio di esercizio 2022 e sono autorizzati a deliberare i bilanci aziendali pregressi, ove non ancora adottati, entro il 31 dicembre 2024.

-In pratica la politica attuale continua a fare quello che finora ha fatto chi li ha preceduti, posticipano il problema senza risolverlo, sicuramente l’anomalia è comprensibile a tutti. Bisogna dire anche un’altra cosa, il Governo ha trovato una situazione disastrosa, come si dice in gergo non ha “la bacchetta magica”, ma continuare a non trovare una soluzione immediata a questo tipo di criticità per dare un primo segnale evidente, è molto grave, si parla della salute della gente. Possibile tutto ciò? Sono anni che si vive questo, oppure trattasi di altro a noi umani sconosciuto? A questa domanda lasciamo rispondere l’opinione pubblica in privato o pubblicamente, è ora di passare dalle parole ai fatti, serve forse più partecipazione, intanto, si spera che il lavoro del neonominato sub-commissario Ing. Iole Fantozzi possa avere da subito, risultati evidenti. È passata molta acqua sotto i ponti, molti proclami e favole anche scritte ma finora disattese, come il cittadino può continuare a credere nella politica. Segretaria Pedullà, non vedo all’orizzonte miglioramenti lo ribadisco, non solo Praia per parlare di Cosenza, ma in tutto il resto della Regione, lo “smantellamento “è continuo.

Siamo tutte allo stesso livello, in alcune zone abbiamo più problemi, partiamo da un dato, in Italia ci sono state 7 Aziende Ospedaliere sciolte per Mafia, di cui 5 in Calabria: 3 volte Reggio Calabria, 1 Catanzaro e 1 volta Vibo Valentia, le ultime due nel 2019, questo fa capire la complessità del problema.

Tante volte mi chiedo quando ne usciremo dallo stallo in cui versiamo, è drammatico.

La Corte dei conti nell’Udienza del 1 dicembre 2022, ha toccato vari aspetti dove la Sanità calabrese merita di essere attenzionata, se i cittadini volessero farsi un aggiornamento reale e ufficiale, possono dare un’occhiata al documento citato cliccando sul link proposto https://www.corteconti.it/Download?id=074d8c3e-b37b-4a11-ac13-ebdf7aba298e&fbclid=IwAR0ndp9dGWkfWmQH_MAsCml-TYtyI9MOpcreru9Vnxeh3VqmKmKP7-j0gpk 

Nello stesso un esempio su tutti a proposito delle Risonanze (pag. 28 e 29) della relazione, la Corte si chiede, del perché su 50 di esse, 36 venivano fatte presso le strutture private e solo il rimante negli ospedali statali, il motivo? Le apparecchiature o non erano efficienti, oppure richieste ma non arrivano con tempi di attesa biblici dall’acquisto al collaudo. 

-Mi chiedo, come si può non dare dei segnali concreti dopo tanti proclami? Il Governo attuale anche se da solo un anno in carica, poteva e doveva fare di più, prorogare i bilanci non ha giustificazioni, perché fa rimanere le cose allo stesso modo, dov’è il cambiamento? Posso soltanto augurarmi da calabrese, che le Associazioni come la vostra insieme a tante altre, continuino a farsi sentire da questa politica distratta, siete l’unica speranza. Passiamo all’evento programmato dall’organizzazione che rappresentate, ne parliamo con l’altra referente dell’Associazione, la Dott.ssa Maria Cirillo, alla quale diamo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro, perché come componente della Croce Rossa Italiana in questo periodo è in servizio sull’isola di Lampedusa, Intanto ci dica come vanno le cose in queste ore.

In questi ultimi giorni la situazione è tranquilla gli sbarchi sono diminuiti causa le condizioni del mare avverse, stiamo respirando a differenza di momenti appena passati molto lavorati.

-Che tipo di soccorso date? Mi permetto da curioso di capire un po’ in più prima di passare all’argomento dedicato all’evento che ci presenterà.

Di Prima Emergenza, si valutano le condizioni fisiche e psicologiche di chi sbarca, per poi essere trasferiti, per i casi importanti, in delle strutture Sanitarie.

-Veniamo all’argomento più leggero e bello di questa chiacchierata, l’evento incombe, la sesta edizione della Passeggiata in Rosa in Collaborazione con la storica Associazione Susan G. Komen – Italia, il loro motto: “La nostra visione è un mondo senza cancro al seno”.

Noi collaboriamo con Komen Italia da circa dieci anni, prima di questa manifestazione abbiamo iniziato il nostro percorso a fare cultura di prevenzione sul territorio, con tavole rotonde e screening sul tumore del seno, mammografie gratuite, questo è stato possibile grazie a Komen Italia, la quale per tre anni ci ha fatto partecipare a bandi che hanno consentito alla nostra associazione di trasferirli sul territorio per effettuare diagnostica precoce.

-Come risponde l’opinione pubblica a queste vostre sollecitazioni che guardano e mirano alla cultura della prevenzione?

È stato fatto un grosso lavoro di sensibilizzazione e preparazione per scardinare certi tabù, la grande battaglia la facciamo con la paura di tante donne nell’approcciarsi alla prevenzione, meglio non sapere il pensiero che li perseguita.

Diventa questo il cuore del nostro lavoro, fare capire che un tumore scoperto in una fase precoce è più facile vincerlo con terapie meno invasive.

Il Tumore alla mammella è quello più diffuso, l’unica vera arma è la prevenzione, non ci stancheremo mai di ripeterlo, prima si conosce, prima si circoscrive, prima si distrugge, purtroppo lo stato attuale della Sanità in Calabria in questo è in una situazione della quale è già ampiamente sotto i riflettori.

La prevenzione come ha sottolineato, parte anche dall’informazione, infatti un percorso molto dinamico della nostra organizzazione è andare nelle scuole e parlare di cosa mangiare, elemento fondamentale per una corretta prevenzione, abituare i bambini e le famiglie a una corretta alimentazione, allo sport o a una regolata attività fisica diventano elementi fondamentali per una qualità di vita migliore.

-Come si svolgerà la manifestazione?

Quest’anno come anticipato, trattasi della sesta edizione, divisa su due giornate, sabato 7 con un taglio più formale, un Convegno dove parteciperà Komen Italia e le Istituzioni, li ci daremo un programma da seguire per il prossimo futuro con obbiettivi raggiungibili. 

Novità importante, quest’anno daremo spazio alla psico-oncologia, in questa prima giornata nel pomeriggio alle ore 16,00a Praia a Mare, dedicato alle pazienti con una storia di tumore al seno, sarà possibile partecipare gratuitamente ad un incontro di gruppo di sostegno con la Psico-Terapeuta Dott.ssa Laudonia Mammì.

Il gruppo è aperto a un massimo di 15 persone, per prenotazioni telefonare al numero: 3331164386, passate parola.

Giorno 8 domenica, la mattina dedicata ancora alla prevenzione attraverso il villaggio della salute, dove offriremo consulenze e Screening senologico e di prevenzione anche attraverso la dieta Mediterranea, inoltre, continuerà ad essere presente una componente psicologica per un consulto. Mentre il pomeriggio si svolgerà la Passeggiata in Rosa, il percorso si snoderà tra Praia a Mare (CS) e Tortora (CS), coinvolgendo i due Comuni più vicini a noi, un modo per ringraziarli per il loro sostegno alle nostre attività, non mancheranno i momenti di svago per i più piccoli e non solo.

Questo evento diventerà sicuramente un ulteriore tassello del vostro impegno a favore di tutti i cittadini attuali e futuri, l’unica cosa che mi lascia non totalmente soddisfatto di questa trasmissione, è stata la mancanza del Sub-Commissario ad Acta Ing. Iole Fantozzi in rappresentanza della Regione Calabria.

Sarà mio impegno affinché la stessa insieme all’Associazione Sanità è Vita, possa avere l’opportunità di replicare, se ce ne fosse bisogno, a un nuovo incontro da organizzare nel prossimo futuro. (gs)

CATANZARO – Successo per la campagna di prevenzione tumori testa-collo

Hanno registrato una massiccia partecipazione le visite gratuite che si sono svolte, nei giorni scorsi, a Policlinico Mater Domini di Catanzaro. L’iniziativa, svoltasi sotto la guida della prof.ssa associata di Chirurgia maxillo facciale, Maria Giulia Cristofaro, presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’UMG e Direttore U.O.C. di Chirurgia Maxillo-Facciale del Mater Domini di Catanzaro, è stata organizzata nell’ambito del Make sense campaign, campagna europea di prevenzione dei tumori testa-collo promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc).

Alta è stata la percentuale di uomini e donne, senza alcuna prevalenza di genere, intorno ai 55 anni d’età, che hanno preso parte alle dette giornate di sensibilizzazione.

La campagna è servita a diffondere maggiormente la conoscenza del carcinoma testa-collo, il settimo tumore più diffuso in Europa, verso il quale come ha affermato anche la Professoressa Cristofaro, risulta importante la prevenzione per effettuare una diagnosi precoce dello stesso.

Numerose le domande e i dubbi rivolti al team ambulatoriale in ordine ai fattori di rischio quali: il fumo, l’alcol e infezione da HPV.

Ai tanti quesiti sono stati forniti chiarimenti con informazioni sui corretti stili di vita, suggerimenti per prevenire i rischi e distribuito del materiale informativo.

Dato importante emerso dalla campagna è che al 20% delle persone esaminate sono stati prescritti ulteriori controlli presso l’Ambulatorio del Policlinico Universitario di Germaneto.

La Professoressa Cristofaro, docente presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, si ritiene soddisfatta per i tanti presenti  giunti a Catanzaro da tutta la Regione ed afferma: «Ci auguriamo di aver sensibilizzato tutti i partecipanti sul tema della prevenzione dei tumori testa-collo e cavo orale, e di aver trasmesso appieno il messaggio della Make Sense Campaign 2023 – ed ancora la professoressa prosegue col dire – “Grazie all’impegno di tutto il team dellUnità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale questa campagna di sensibilizzazione è stata organizzata in maniera ottimale. È stato un lavoro di squadra supportato dal Magnifico Rettore Prof. Giovanbattista De Sarro, sempre attento, sensibile e disponibile a tutte le campagne di prevenzione».

«Questi due giorni dedicati alla prevenzione non hanno certo la funzione di esaurire un programma che abbiamo intenzione di portare avanti nei prossimi mesi in modo sempre più ampio per raggiungere più persone possibili – ha concluso –. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le principali strategie che ci permettono di scoprire il tumore nelle sue fasi iniziali, in modo da trattarlo tempestivamente   e ottenere i migliori risultati in termini di guarigione e qualità di vita del paziente». i(rcz)

 

REGGIO – Domani l’evento “BeCalxBeSafe”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.30, nell’area Tresoldi del Lungomare Falcomatà, si terrà l’evento BeCalxBeSafe, una giornata di prevenzione organizzata nell’ambito dell’Estate Reggina. Durante il pomeriggio, ovvero dalle 17.30 fino alle 19.30 ci saranno un gazebo ed un camper sanitario che ospiteranno le attività di prevenzione. Nel dettaglio verranno svolti screening internistico, screening dermatologico, screening visivo e sul benessere psicologico. Tutte le operazioni verranno svolte gratuitamente dai specialisti soci di BeCal: Dott. Nazareno Gagliostro, Dott.ssa Giulia Pensabene, Dott. Ettore Callea e Dott.ssa Federica Romeo.

La sera, dalle 21.15 fino a chiusura, le attività si sposteranno alla Rotonda VIII dell’area Tresoldi e si darà vita ad un workshop tematico intitolato: “La prevenzione, tra sfide ed opportunità”. Saranno invitati ad intervenire: Dott. Sandro Giuffrida – Direttore dipartimento Prevenzione ASP RC, Ing. Valerio Arcobelli – PhD Student in Health and Tech ad UniBO e Presidente BeCal, Ing. Giuseppe Marrara – Ricercatore UniRC Progetto iCare, Prof. Antonino Mazza Laboccetta – Prof. Diritto amministrativo UniRC, Dr. Sebastiano Musolino – Vice presidente L.A.Psi. e Prof. Myriam Calipari – Presidentessa AVIS RC. Modera Giulia Pensabene, di BeCal. (rrc)

Prevenzione, Straface: In Provincia di Cosenza in arrivo cinque nuovi ecografi

Sono in arrivo cinque nuovi ecografi nella Provincia di Cosenza. È quanto ha reso noto la consigliera regionale e presidente della Commissione Sanità, Pasqualina Straface, sottolineando come «sulla prevenzione stiamo conducendo una battaglia e, per questo, plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza».

«In una moderna concezione di salute – ha detto – la sua promozione e la prevenzione devono essere incentrate su azioni congiunte di vari settori della società, principalmente sui fattori di rischio comportamentali, senza dimenticare l’importanza della diagnosi precoce, il ruolo cruciale delle vaccinazioni e il contrasto alle disuguaglianze. Sulla prevenzione stiamo, da mesi, conducendo una battaglia e per questo plaudo all’iniziativa dell’Asp di Cosenza che in questi giorni ha dato disposizione di aumentare la disponibilità delle strumentazioni diagnostiche».

«Al di là di qualche sterile polemica, l’iniziativa intrapresa dal commissario Antonello Graziano, che ringrazio, è certamente importante. L’Asp ha infatti dato disposizione di acquisire un ecografo per il reparto di ginecologia preventiva del Distretto sanitario Esaro-Pollino, uno per il consultorio familiare di Castrovillari, uno per il consultorio di Rende con sede ad Arcavacata, uno per l’ambulatorio di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Acri ed uno per il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cetraro. La prevenzione – ha concluso – si professa con i fatti e la struttura commissariale diretta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, da molti mesi ormai sta agendo in questa direzione. Stili di vita sani e prevenzione sono alla base della nostra salute». (rcs)

S. Giovanni in Fiore, Ospedale e Asp CS insieme per la prevenzione dei tumori

«Insieme si può costruire una sanità migliore e dare ai pazienti oncologici l’assistenza e le cure di cui hanno bisogno». È quanto ha dichiarato la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, sottolineando che «è questo il messaggio del convegno intitolato “Cambiare stile di vita per prevenire i tumori”, tenutosi ieri nel salone municipale di rappresentanza e promosso dall’amministrazione cittadina».

«Le patologie oncologiche – ha evidenziato – rappresentano un grosso problema economico e soprattutto sociale. La prevenzione dei tumori è quindi indispensabile. Promuoviamo, dunque, il potenziamento delle sinergie istituzionali già esistenti e puntiamo molto sulla sanità pubblica. Abbiamo coinvolto alcuni medici del presidio ospedaliero locale, con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e indirizzare i cittadini. Insieme a loro e con la direzione dell’Asp di Cosenza, lavoriamo per migliorare i livelli della prevenzione e della cura dei tumori».

Oltre a Succurro, al convegno sono intervenuti l’assessore alla Salute del Comune di San Giovanni in Fiore, Claudia Loria, la chirurga Michela Chiarello, l’oncologo Antonio Caputo e il primario radiologo Antonio Lopez, che hanno illustrato le rispettive attività per prevenire e curare i tumori nel territorio.

All’appuntamento ha partecipato anche la Garante della salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, che ha proposto un protocollo d’intesa per avviare la prevenzione dei tumori femminili a partire dalle scuole. In qualità di presidente della Provincia di Cosenza, Succurro ha accolto favorevolmente la proposta e si è impegnata a portarla avanti.

Infine, la Garante regionale della salute ha visitato l’ospedale di San Giovanni in Fiore, accompagnata dal responsabile della direzione del presidio, Antonio Nicoletti, al fine di rendersi conto delle criticità e dei punti di forza della struttura, tra cui il nuovo mammografo di ultima generazione. (rcs)

 

Trebisacce partecipa al progetto nazionale sulla prevenzione

Il Comune di Trebisacce è tra i Comuni inseriti nel progetto nazionale Italian Health Examination Survey, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute. Da marzo saranno effettuati esami gratuiti a campione tra la popolazione di uomini e donne di età compresa tra i 35 ed i 74 anni. 

Lo ha reso noto il sindaco Alex Aurelio, esprimendo soddisfazione per questo risultato che assegna all’Alto jonio cosentino un ruolo da protagonista nel monitoraggio della salute pubblica nazionale.

«In territori come il nostro dove la risposta sanitaria è più debole – ha spiegato – iniziative come questa rappresentano un’opportunità in più per stimolare soprattutto le fasce più vulnerabili ad effettuare controlli periodici e a seguire stili di vita sani destinati a ridurre ogni rischio di malattia».

Il Primo Cittadino ha colto l’occasione per invitare quanti saranno selezionati ad aderire a questo importante momento di indagine.

Ipertensione arteriosa, obesità, ipercolesterolemia, diabete. Sono, queste, alcune delle malattie non trasmissibili e alcune condizioni a rischio, sulle quali il monitoraggio vuole indagare per individuare le possibili cause.

Tra i pochi comuni scelti in Calabria, l’indagine sul territorio di Trebisacce sarà eseguita in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza.

A partire da Marzo 2023, uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 74 anni, selezionati casualmente tra i residenti, riceveranno l’invito a partecipare all’indagine mediante lettera postale. Le persone che prendono parte all’indagine vengono sottoposte, gratuitamente, ad esami (misurazione pressione, peso, altezza, prelievo di sangue, analisi urine) e alla raccolta di informazioni sugli stili di vita. Le attività saranno ospitate dal Presidio Ospedaliero di Trebisacce. (rcs)

EMERGENZA DA DISSESTO IDROGEOLOGICO
INTERVENIRE SUBITO CON LA PREVENZIONE

I violenti nubifragi che hanno colpito la Calabria in questi giorni ripropongono l’annosa questione della prevenzione di un territorio caratterizzato da un profondo dissesto idrogeologico. Il maltempo e i violenti cambiamenti climatici che stanno caratterizzando, in maniera impazzita, il nostro Paese e, in particolare, la Calabria devono indurre a ripensare in maniera efficace e adeguata una nuova strategia di prevenzione.

Secondo la Coldiretti Calabria sarebbe opportuno dichiarare lo stato di emergenza e avviare le procedure per la calamità.

Il presidente di Coldiretti Catanzaro – Crotone – Vibo (le zone maggiormente colpite dal violentissimo nubifragio che si è abbattuto in queste ultime ore nella regione`) Fabio Borrello sostiene che le piogge torrenziali «hanno messo a dura prova l’intero tessuto produttivo, infrastrutture, abitazioni e la sicurezza delle persone. È il risultato dei cambiamenti climatici e dell’enorme energia termica accumulata nell’atmosfera in un anno in cui la temperatura è stata finora superiore alla media degli ultimi anni. Si ripropone ancora una volta la drammaticità e il pericolo sempre incombente del dissesto idrogeologico che deve essere affrontato per mitigarne gli effetti investendo in modo efficace, abbandonando tentativi, che hanno prodotto una stratificazione di competenze e non una semplificazione, poiché ormai è risaputo che intervenire a cose fatte costa 10 volte in più. Certamente la prima priorità è quella di mettere in sicurezza le persone e salvaguardare le vite umane». 

Dopo una prima ricognizione nelle aziende agricole – riferisce Borrello – «abbiamo potuto già verificare che hanno subito pesanti conseguenze. Nei prossimi giorni, con i dirigenti della Coldiretti dei Comuni interessati e in collaborazione con i comuni, contribuiremo in modo fattivo a fare una stima aggiornata dei danni subiti direttamente alle produzioni agricole, alle infrastrutture a servizio dell’agricoltura e alle strutture agricole.

Sosteniamo – aggiunge Borrello – la richiesta del sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di richiedere lo stato di emergenza e quindi avviare la dichiarazione dello stato di calamità. Uscire dalla logica dell’emergenza passando alla programmazione degli interventi non è più rinviabile nell’interesse complessivo della Calabria, delle attività economiche e soprattutto della sicurezza dei cittadini». 

A Catanzaro la grandine e la pioggia caduta con estrema violenza ha provocato danni e forti disagi sia nella zona di Santa Maria di Sala che nel quartiere marinaro. A Catanzaro Lido numerosi gli allagamenti e le strade diventate impercorribili a causa dell’acqua che non è defluita nei tombini, evidentemente ostruiti.

Anche in provincia si fa la conta dei danni.

Il maltempo ha colpito tutta la fascia all’alto Jonio provocando serie difficoltà alla popolazione a Crotone e nelle aree della provincia. 

Provvidenziale l’opera delle forze dell’ordine, di pompieri, polizia carabinieri e soprattutto di volontari: non bisogna aspettare di contare vittime per attivare interventi di prevenzione. 

L’unica strada percorribile è quella della prevenzione: a Reggio, per esempio, le fiumare sono ostruite da canneti spontaneamente sorti e mai tagliati e da rifiuti di grandi dimensioni che impediscono il regolare deflusso a mare dell’acqua piovana. Non aspettiamo il disastro annunciato: si intervenga subito! (rcz)

CATANZARO – Il Leo Club “Rupe Ventosa” combatte il rischio di diabete

Grande successo, a Catanzaro, per l’iniziativa di prevenzione per il rischio di diabete organizzata dal Leo Club “Rupe Ventosa” di Catanzaro.

L’evento si è svolto domenica e lunedì nell’ambito 

dell’Area Salute, con l’obiettivo di testimoniare la sensibilità della società civile e dell’Associazionismo su un tema cosi importante per la nostra salute.

«Perché la prevenzione è importante non soltanto per tutti quei soggetti che vengono considerati ad alto rischio, ma per tutti – ha dichiarato il presidente del Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa, Vincenzo Maesano – la prevenzione rappresenta un’arma che diviene fondamentale ed estremamente efficace per contrastare l’insorgenza di questa patologia».

Il programma svoltosi nelle due giornate, ha visto:

nella giornata di domenica 13 Novembre il Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa scendere in Piazza Prefettura insieme al Lions Club padrino Catanzaro Rupe Ventosa e in collaborazione con i Lions Catanzaro Host, Catanzaro Mediterraneo e Catanzaro Themesa, per effettuare screening diabetologici sulla popolazione, al fine di prevenire o evidenziare possibili campanelli d’allarme per la patologia.

Mentre, lunedì 14 novembre 2022, in vista della Giornata Mondiale del Diabete, il Leo Club Catanzaro Rupe Ventosa ha sposato la campagna nazionale “Lights On Diabetes” ed ha chiesto all’Amministrazione Comunale di Catanzaro, la quale si è dimostrata sensibile e ha autorizzato prontamente l’iniziativa di illuminare di blu il monumento del Il Cavatore, per far luce su una patologia attuale e complessa quale il Diabete e, al contempo, sensibilizzare sull’importanza della prevenzione.

«È un periodo – ha concluso il presidente – che ci vede profondamente impegnati in numerose iniziative con l’intento di poter apportare un beneficio concreto e tangibile alla comunità della quale facciamo parte». (rcz)

RENDE (CS) – Successo per l’evento “La vita oltre la malattia” del Rotary Club Cosenza Sette Colli

A Rende sono state emozionanti le testimonianze che hanno arricchito l’evento La vita oltre la malattia: più forti insieme contro il cancro al seno, promosso dal Rotary Club Cosenza Sette Colli.

Un incontro promosso in collaborazione con Airc e con il patrocinio delle Città di Cosenza e Rende e del Comune di Marano Principato, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’attività di prevenzione verso una malattia che oggi interessa una donna su otto. Un’iniziativa condivisa con il sostegno di numerosi Rotary Club calabresi, con la partecipazione attiva di quelli di CatanzaroAcri, Presila Cosenza Est, Strongoli e Polistena, rappresentati da autorità e soci presenti insieme a numerosi cittadini dell’area urbana cosentina.

Dopo i saluti istituzionali di Marta Petrusewicz, Assessore alla Cultura, Ricerca e Università della Città di Rende e di Lia Molinaro, Assessore alla Cultura del Comune di Marano Principato, si sono alternate al microfono Patrizia Piro, Prorettrice C.R. dell’Università della Calabria, Marcella Giulia Lorenzi, Presidente RC Cosenza Sette Colli, Francesca Ferraro, Presidente RC Catanzaro, Anna Caruso, per il RC Acri, Fernando Loizzo, Presidente RC Presila Cosenza Est, Novella Lo Giudice, Past President RC Strongoli e Sarilena Stipo, Presidente RC Polistena.

Spazio poi alla parte scientifica dell’incontro, che ha visto i contributi di Antonella De Luca, biologa nutrizionista e Presidente della Commissione Progetti RC Cosenza Sette Colli, e di Maria Francesca Valente, dirigente medico specialista in Chirurgia presso l’ASP di Cosenza, la quale ha illustrato le caratteristiche molecolari del tumore e la strategia terapeutica messa in atto per combatterlo. Significativa la testimonianza della scrittrice Valentina Mascali, che ha spiegato come, a seguito della malattia, abbia sentito l’esigenza di fermare su carta le proprie emozioni per reagire con forza al trauma che l’aveva investita. Eleonora Colistra, dirigente psicologa presso il CSM di Cosenza ed esperta in psico-oncologia, ha invece posto l’attenzione sull’importanza del sostegno di figure con una specifica formazione ed esperienza professionale psicologica in ambito oncologico, in grado di supportare i pazienti e i loro familiari durante tutto il percorso della malattia, per lasciare aperta al paziente la porta della speranza.

Di rilievo anche le testimonianze di Rita Longo, ingegnere, docente e imprenditrice, e di Emanuela Capalbo, dirigente medico specialista in Radiologia presso l’ASP di Crotone, che ha illustrato gli esami strumentali necessari per seguire una corretta prevenzione. Novella Lo Giudice, assistente del Governatore Area 9, ha commosso la platea mettendo a nudo la sua esperienza di resilienza: «A volte le cure dolorose, le sofferenze ci faranno meditare di abbandonare le armi, di battere la ritirata e di dire al nemico: Ok, basta, hai vinto tu! Ma è proprio in questi momenti che è necessario ricorrere ad ogni scorta di coraggio tenuta nascosta in qualche angolo del nostro essere, proprio in questi momenti dobbiamo imporci di tenere alto il morale, di trovare un modo per aggirare il nemico e sorprenderlo alle spalle perché siamo delle rocce, siamo leonesse, siamo guerriere… Ma… Dobbiamo avere pazienza!».

Evidenziata con rilevanza da diversi relatori l’importanza dei progressi medico-scientifici che hanno fatto sì che il cancro, pur essendo ancora una malattia cronica e invalidante, oggi non sia più infausta come un tempo. Molto emozionante infine la performance artistica di Alessia Mandoliti e Francesca Mazzei del corpo di ballo Miss Italia Calabria, che hanno dato sfoggio del proprio talento guidate dalla coreografia di Lia Molinaro, maestra di danza contemporanea, anche lei colpita dalla malattia e anche lei protagonista di una commovente quanto incisiva testimonianza.

«È stato un evento ricco di emozioni, che ha permesso al nostro Club di essere ancora una volta presente sul territorio con una incisiva azione di servizio alla collettività – ha dichiarato la Presidente del Rotary Club Cosenza Sette Colli Marcella Giulia Lorenzi –. Sono grata a tutte le donne intervenute che hanno portato la propria testimonianza di malattia, ma soprattutto di vita.

«Grazie anche alle relatrici scientifiche – ha proseguito la Lorenzi – che hanno evidenziato l’importanza della prevenzione e del supporto psicologico e quanto la ricerca medica abbia fatto passi da gigante. Fare prevenzione, nutrirsi ogni giorno di cibi sani, di bellezza, di arte, celebrare la vita con più amore verso sé stesse e in condivisione con altri: insieme si può davvero diventare più forti per combattere il cancro al seno». (rcs)

Prevenzione, torna l’iniziativa Frecciarosa 2022

Torna Frecciarosa, il progetto di prevenzione del tumore al seno promosso dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute che prevede per tutto il mese visite, consulenze ed ecografie gratuite a bordo dei treni ad Alta velocità, Intercity e Regionali.

Il progetto, approderà in Calabria il 18 ottobre sui treni Regionali 5556 e 5564 fra Cosenza e Reggio Calabria e consulti il 24 ottobre sul Frecciarossa 9583 fra Roma Termini e Reggio Calabria e il 25 ottobre sul Frecciargento 8862 fra Reggio Calabria e Roma Termini.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa quello di incentivare la cultura della prevenzione e favorire la diagnosi precoce del tumore alla mammella che, grazie anche ad una maggiore attenzione agli screening, ha visto diminuire la mortalità di quasi il 7% negli ultimi sei anni.

Tutto questo, tra l’altro, a pochi giorni dalle nuove raccomandazioni europee sull’implementazione degli screening oncologici e a fronte dei 55mila nuovi casi l’anno con un 88% di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. Dati significativi che trovano proprio nella prevenzione e nell’innovazione farmacologica i fattori determinanti.

Le testimonial dell’edizione 2022 sono la cantante Tosca, la docente di ballo Carolyn Smith, icona della battaglia contro il tumore, e una delegazione della nazionale femminile di nuoto sincronizzato, campione d’Europa 2022. Laura di Mauro porterà un’ulteriore testimonianza in qualità di paziente.

«Il tumore della mammella è il più frequente in tutta la popolazione italiana – ha dichiarato Adriana Bonifacino, presidente Fondazione IncontraDonna –. Da pochi giorni la Commissione dell’Unione Europea della Salute (Europe’s Beating Cancer Plan) ha stabilito, tramite nuove raccomandazioni, che lo screening mammografico dovrà essere previsto in tutta Europa per la fascia di età 45-74 anni. L’obiettivo dell’Europe Beating Cancer Plan non si ferma al raggiungimento del 90% di screening per il tumore mammario entro il 2025, ma mira a raggiungere le stesse percentuali per colon-retto e cervice, oltre ad estendere gli screening verso altre tipologie di neoplasie come prostata, polmoni e stomaco. ‘Frecciarosa’, in linea con le nuove indicazioni, è il progetto che per primo in Italia, già da 12 anni, ha aperto con il Vademecum della Salute a raccomandazioni per la prevenzione oncologica a più ambiti, compresi gli stili di vita che rimangono un’arma imprescindibile contro il cancro».

«Il Vademecum verrà distribuito a bordo treno contestualmente all’offerta di visite, consulenze ed ecografie gratuite – ha proseguito – sarà scaricabile gratuitamente sul sito www.incontradonna.it, sulla piattaforma www.frecciarosa.it e sui siti dei partner dell’iniziativa. ‘Frecciarosa’ è un progetto inclusivo, che vuole accendere l’attenzione sull’importanza della prevenzione, sul mantenersi in forma e in salute, e che non trascura gli aspetti della cura e dei trattamenti innovativi. Portare alla collettività il primo anello della prevenzione sui loro territori è di fondamentale importanza, stimolarla ad aderire agli screening regionali come modello di sanità pubblica, a rivolgersi al medico di fiducia e di riferimento ascoltando il proprio corpo e ponendo attenzione alla familiarità per alcune patologie».

«La presenza dei volontari con una specifica formazione, a bordo treno, ha lo scopo anche di promuovere le buone pratiche, trattandosi per lo più di pazienti oncologici, ex pazienti e caregivers», ha concluso.

«Dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno la prevenzione torna a viaggiare in treno con una serie di iniziative a bordo che collegheranno il nord e il sud del Paese. Il claim scelto è ‘Riaccendiamo la prevenzione’ e lo faremo con un programma più capillare su tutto il territorio italiano rispetto all’ultima edizione – ha detto Massimo Bruno, Chief Corporate Affairs Officer Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane –. Abbiamo voluto rinnovare il nostro sostegno al progetto ‘Frecciarosa’ che, anno dopo anno, ha permesso a migliaia di persone di ricevere informazioni e visite mediche sui corretti stili di vita, migliorando la cultura della prevenzione, perché la tutela della salute e la salvaguardia del benessere fanno parte della nostra cultura d’impresa e sono principi fondanti dell’identità sociale e industriale di FS.  La sostenibilità sociale è un nostro valore imprescindibile e, con ‘Frecciarosa’, il viaggio in treno può diventare un’opportunità per dedicare tempo prezioso a sé stessi».

“Oggi, in Italia, vivono circa 834.200 donne con alle spalle una diagnosi di tumore al seno – ha dichiarato Saverio Cinieri, presidente AIOM –. Se anche le grandi innovazioni terapeutiche degli ultimi anni ci permettono, oggi, di curare o cronicizzare queste neoplasie, non dobbiamo dimenticare che la diagnosi precoce è quella che ci permette di intervenire sulla malattia prima che sia tardi. Prima viene individuata la neoplasia, maggiori sono le possibilità di curarla».

«Oggi nel mondo – ha sottolineato Marco Zibellini, a capo della Direzione Tecnico-Scientifico di Farmindustria – sono in sviluppo centinaia di farmaci per malattie che colpiscono esclusivamente o prevalentemente le donne, con un impegno nella Ricerca – in Italia in totale, si spendono 1,7 miliardi di euro all’anno, dei quali 700 milioni in studi clinici – che cresce sempre più anche nelle tematiche di genere».

«Le nostre imprese sono in prima linea per diffondere la cultura della prevenzione – ha concluso – a partire dai propri collaboratori. Aziende leader nell’occupazione femminile che raggiunge quota 43% dei dipendenti (rispetto alla media dell’industria del 29%) e sale al 51% nella R&S.  Donne che ricoprono spesso ruoli di responsabilità: sono infatti il 43% di dirigenti e quadri (55% tra gli under 35): nella farmaceutica la parità di genere è da anni una realtà». (rrm)