Al Sol di Vinitaly col Consorzio Olio di Calabria Igp e Lilt si è parlato di prevenzione

Al Sol di Vinitaly, lo storico salone dedicato all’olio d’oliva e ai prodotti affini, si è parlato del ruolo dell’olio extravergine di oliva nella lotta ai tumori, grazie all’incontro organizzato dal Consorzio Olio di Calabria Igp in sinergia con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

L’iniziativa, finanziata dal Feasr – Psr Calabria 2014/20220 Misura 3.2, ha riscosso una partecipazione senza precedenti con molto interesse verso l’aspetto salutistico e la prevenzione.

All’evento, dal titolo Prevenzione in ogni goccia, hanno partecipato il presidente del Consorzio, Massimino Magliocchi, Francesco Schittulli, presidente di Lilt, Fulvia Michela Caligiuri, presidente Arsac, l’on. Marco Cerreto, capogruppo FdI e membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, e Rosario Varì, assessore allo Sviluppo economico della Regione Calabria. Ha moderato l’incontro il giornalista Claudio Brachino.

«L’olio extravergine di oliva può essere un alleato nella prevenzione dei tumori, soprattutto quando fa parte di una dieta equilibrata e di alta qualità», ha ribadito il presidente del Consorzio calabrese, Massimino Magliocchi.
Non bisogna avere per nulla paura se un buon litro di olio costa, in media, qualche euro in più. Soprattutto, se si confronta – ad esempio – con l’acquisto di una bottiglia di vino pregiato che potrebbe essere consumata in 5-6 bicchieri, mentre l’olio in mesi.
Il Consorzio sta lavorando moltissimo negli ultimi anni per far capire che l’olio calabrese, extravergine di oliva, contiene polifenoli, che agiscono come antiossidanti. Questi neutralizzano i radicali liberi, riducendo il rischio di danni cellulari che possono portare alla formazione di tumori.
Interessante l’annuncio del parlamentare Cerreto, che ha anticipato un possibile decreto legge per entrare, anche, nella tutela del prezzo e della qualità. Ne è convinta anche la Caligiuri che, attraverso il braccio operativo della regione per il comparto agricolo, cioè l’Arsac, ha innalzato qualità e controlli.
«Per benefici ottimali, è importante scegliere olio extravergine di oliva di alta qualità. L’olio extra vergine deve avere bassa acidità e caratteristiche organolettiche integre», ha chiosato il presidente della Lilt, Schittulli. Che si arrabbia quando, anziché puntare sulla prevenzione, la politica annuncia milioni di euro per costruire nuovi ospedali e quindi curare la malattia già in essere.
L’olio di Calabria, dunque, al centro della prevenzione con una imponente e qualificata campagna mediatica.
“Siamo orgogliosi di essere al fianco della Lilt in questo impegno nella corretta diffusione di abitudini alimentari sane, alla base di uno stile di vita salutare», ha concluso presidente Magliocchi il quale, ha già annunciato la partecipazione attiva del Consorzio calabrese per le prossime campagne nazionali della Lilt.
Alla fine del convegno una degustazione di cocktail a base di oli e liquori calabresi: “Calabrian drink experience”, un evento unico nel suo genere con protagonisti i drink dal gusto particolare, creati per l’occasione grazie alla collaborazione tra il Consorzio Olio di Calabria Igp e Qual’italy, di Enzo Serra, “sartoria dei liquori specializzata nella produzione di infusi e amari che rendono omaggio al territorio calabrese”. (rrm)

Al via la seconda edizione del progetto “Cultura è sicurezza”

Il 17 aprile, all’Ite “Grimaldi Pacioli” di Catanzaro, guidato dalla dirigente Cristina Lupia, prenderà il via la seconda edizione del progetto Cultura è sicurezza, le attività formative di approfondimento sui rischi ambientali e antropici che interessano la nostra regione.

Lo ha reso noto la vicepresidente della Regione, Giusi Princi, spiegando come quello di Catanzaro – che coinvolgerà anche la Provincia di Crotone – è il primo della serie di incontri promossi dal Dipartimento di Protezione Civile regionale, con la proficua collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, di cui è dirigente generale Antonella Iunti, che coinvolgeranno tutte le province calabresi e avranno come destinatari i referenti di educazione civica e i responsabili del servizio prevenzione e protezione (rspp) di ogni Istituto del territorio.

«Il 18 e 19 aprile al Liceo scientifico “A. Volta” – ha spiegato – diretto da Marisa Monterosso, per la città metropolitana di Reggio Calabria; il 22 aprile al Liceo Statale “Vito Capialbi” guidato dal dirigente Antonello Scalamandrè, per la provincia di Vibo Valentia; il 23 e 24 aprile all’I.C. “Gullo Cosenza Quarto” diretto da Rosa Maria Paola Ferraro, per la provincia di Cosenza».

Le attività, condotte dal professor Agostino Miozzo, già direttore generale del Dipartimento di Protezione Civile nazionale, e da Domenico Costarella, direttore generale della Prociv regionale, avranno come obiettivo l’analisi e l’approfondimento di tematiche legate alla percezione, conoscenza e gestione dei rischi naturali che interessano il territorio calabrese, e vedrà  coinvolte tutte le province calabresi e avranno come destinatari i referenti di educazione civica e i responsabili del servizio prevenzione e protezione (rspp) di ogni Istituto del territorio.

«Viviamo in una regione bellissima e vulnerabile perché –  ha sottolineato Princi – fortemente esposta a rischi naturali. Da vicepresidente e donna di scuola, trovo fondamentale che gli studenti, per il tramite dei loro docenti, siano coinvolti in un percorso civico teso alla conoscenza dell’alto rischio sismico ed idrogeologico che caratterizza la nostra terra, nonché del ruolo determinante offerto dal servizio nazionale della Protezione Civile».

«Solo attraverso la conoscenza e la prevenzione – ha concluso – è possibile avere un approccio attivo nei confronti di questi fenomeni, così da ridurre la vulnerabilità e l’impatto che posso avere sulla nostra vita». (rcz)

Al Sol di Verona col Consorzio Olio di Calabria si parla di prevenzione

Domenica 14 aprile, alle 15, al Salone Internazionale dell’Olio Evo di Verona, nel padiglione della Regione Calabria, giunto alla 28esima edizione, si parlerà di Prevenzione in ogni goccia. Il ruolo dell’olio extravergine di oliva nella lotta ai tumori, promosso dal Consorzio Olio di Calabria Igp in collaborazione con Lilt – Lega Italiana per la lotta contro i tumori.

«L’olio extravergine di oliva può essere un alleato nella prevenzione dei tumori, soprattutto quando fa parte di una dieta equilibrata e di alta qualità», ha anticipato il presidente del Consorzio calabrese, Massimino Magliocchi.

Insieme a lui, nel talk presentato dal noto giornalista Claudio Brachino, anche la Lilt nazionale, la lega italiana contro i tumori, con la presenza importante del presidente Francesco Schittulli. E poi il capogruppo di FdI, il deputato Marco Cerreto, tra i massimi esperti del settore e componente, anche, della commissione Agricoltura alla Camera. Immancabili all’appuntamento, il presidente dell’Arsac, Fulvia Caligiuri, e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

Il Consorzio sta lavorando moltissimo, negli ultimi anni, per far capire che l’olio calabrese, extravergine di oliva, contiene polifenoli, che agiscono come antiossidanti. Questi neutralizzano i radicali liberi, riducendo il rischio di danni cellulari che possono portare alla formazione di tumori.
«Uno studio ha associato un aumento del 5% delle calorie – ha spiegato Magliocchi –  derivanti dall’olio extravergine di oliva a una riduzione del 28% del rischio di cancro al seno in donne. Per benefici ottimali, è importante scegliere olio extravergine di oliva di alta qualità. L’olio extra vergine deve avere bassa acidità e caratteristiche organolettiche integre».
L’olio di Calabria, dunque, al centro della prevenzione con una imponente e qualificata campagna mediatica.  La prevenzione inizia dalla tavola, per il presidente Magliocchi.
«La sinergia tra la Lilt e il Consorzio Olio di Calabria Igp – ha detto ancora –vuole sottolineare l’importanza di fare fronte comune per tutelare la salute delle persone, puntando sulla prevenzione sanitaria e alimentare come prima arma di difesa nella lotta ai tumori. Siamo orgogliosi di essere al fianco della LILT in questo impegno nella corretta diffusione di abitudini alimentari sane, alla base di uno stile di vita salutare».
L’incontro in fiera è un’occasione unica per far conoscere le proprietà benefiche del nostro oro verde a tutti gli italiani e, allo stesso tempo, «per contribuire al raggiungimento del traguardo comune di un futuro senza cancro».
L’olio extravergine d’oliva calabrese, grazie alle sue numerose proprietà nutraceutiche, è un vero e proprio alleato della salute. L’Igp di Calabria crede fermamente in questo. (rrm)

Prevenzione, Cosenza prima città in Calabria a patrocinare screening gratuito

Con il progetto Prevenire per vivere, Cosenza è il primo Comune in Calabria a patrocinare uno screening gratuito per la prevenzione del cancro al colon retto in una popolazione compresa tra i 40 ed i 45 anni di età.

Un progetto, dunque, che permette di anticipare la prevenzione convenzionale che viene effettuata nei range 50/69 anni, sarà presentato martedì 5 marzo alle 11.30 nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi e rientra nell’ambito delle azioni di politiche per il benessere e la prevenzione portate avanti dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Franz Caruso.

L’iniziativa promossa dall’assessore alla salute, Maria Teresa De Marco, si avvale del prezioso contributo di una importante rete di sinergie: il Club Rotary Settecolli, l’azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, il  laboratorio di analisi cliniche Perugini, il Centro Diagnostico Ginecos, l’Aft Kos le farmacie Aiello Giuseppe, Lourdes e Stumpo, la Fedaiisf (Federazione Associazioni Italiane Informatori Scientifici del Farmaco) e l’Apmarr (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare).
In particolare saranno processati in 5 settimane, a partire dal 6 marzo 2024, 4500 campioni la cui valenza epidemiologica verrà supportata da studi, osservazioni ed eventuali procedure  endoscopiche in target di pazienti che non rientrano negli screening convenzionali e che mostrano un aumento  di lesioni precancerose che, quindi, possono essere prontamente trattate per tutelare il diritto alla buona Salute. Il progetto è il completamento di una più capillare attività preventiva portata avanti nelle scorse settimane in Piazza Kennedy ed in Piazza Carratelli, dove i volontari del Rotary Club Cosenza Sette Colli hanno illustrato le principali criticità legate al tumore al colon retto, allo scopo di sensibilizzare i cittadini sulla problematica oncologica.
«Riteniamo fondamentale – hanno spiegato il sindaco Franz Caruso e l’assessore Maria Teresa De Marco – sensibilizzare la comunità  alla conoscenza e alla prevenzione per vivere meglio ed in salute. Tra le problematiche di carattere sanitario, il tumore del colon retto è,  secondo l’ultimo rapporto diffuso dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne che, peraltro, risulta in crescita soprattutto tra i giovani. La prevenzione, pertanto, è necessaria sia per evitare il tumore del colon retto, attraverso comportamenti ed abitudini sane, ma anche per scoprirne la presenza quando è ancora poco sviluppato per combatterlo e debellarlo». (rcs)

A Reggio l’iniziativa “Diamo una mano agli screening dei Tumori femminili”

Si intitola “Diamo una mano agli screening dei Tumori femminili, del colon-retto e alla vaccinazione contro il papilloma virus” l’iniziativa in programma domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, nella Residenza Universitaria di Via Roma.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Rete delle Associazioni aderenti a Comunità Competente con l’adesione della Fidapa sezione di Reggio Calabria «perché in Calabria e nella nostra provincia da quando sono stati istituiti i Livelli Essenziali Assistenziali (Lea), nel lontano 2001, siamo sempre stati annualmente bocciati dal Ministero della Salute su questa vitale problematica», ha spiegato Rubens Curia, portavoce di Comunità Competente.

Saranno presenti il professore Francesco Carlo Morabito, ordinario dell’Università Mediterranea, il dottore Sandro Giuffrida, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, la dottoressa Adriana Romeo, responsabile organizzativa degli screening e il medico di medicina generale Domenico Catalano, Coordinatore della AFT Diogene.

«Purtroppo non si tratta di ripetere l’anno – ha spiegato Curia – ma di tutelare la salute delle donne e degli uomini della nostra Regione che nel solo 2022, per quanto attiene ai ricoveri ordinari e day hospital fuori Regione, hanno raggiunto il preoccupante numero di 1.386.
Comunità Competente ritiene che sia venuto il momento di tessere una Rete Integrata costituita dal mondo delle Associazioni di cittadini organizzati, dal Forum del Terzo Settore, dal mondo del Sindacato dai Club servicedalle Aziende Sanitarie , dalle Farmacie e dalle Agenzie Educative per incrementare l’adesione dei Calabresi agli screening ed alla vaccinazione contro il papilloma virus e per potenziarne l’organizzazione».

«Noi l’8 febbraio partiremo da Reggio – ha concluso – con proposte concrete perché finalmente la Calabria cancelli questa grave inadempienza ed ai Calabresi sia garantito il diritto alla salute». (rrc)

Alla “R. Dulbecco” tante visite gratuite per la Giornata di prevenzione delle patologie pediatriche

Sono state numerose le visite gratuite per la prevenzione delle patologie pediatriche, organizzata nell’ambito del “Progetto Prevenzione” al Dipartimento Materno Infantile del Presidio Pugliese dell’A.O.U. “Renato Dulbecco”.

L’evento, ideato dal Gruppo Cisom Catanzaro, con il sostegno dell’Associazione Acsa&Ste Ets, e Lions Catanzaro Host, sabato scorso ha offerto a decine di bambini in difficoltà l’accesso a prestazioni specialistiche, grazie alla collaborazione di professionisti altamente qualificati.

Il Progetto Prevenzione, giunto alla quinta edizione, ha ottenuto un grande successo grazie al contributo volontario di numerosi specialisti, specialmente dedicati all’età pediatrica. La disponibilità di queste competenze è stata fondamentale per rispondere alle richieste e ai bisogni di salute della popolazione. Il dottor Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, nonché presidente dell’associazione Acsa&Ste Ets, ha sottolineato l’importanza del supporto della direzione generale, guidata dal commissario dottoressa Simona Carbone.

Un ringraziamento va anche alla Direzione Medica del Presidio Pugliese, guidata dal dott. Gianluca Raffaele.

«Questa iniziativa ha ancora una volta ottenuto un grande successo, grazie al contributo volontario di numerosi specialisti, in particolare specialisti dedicati all’età pediatrica, siamo riusciti a fornire una risposta alle richieste e ai bisogni di salute della nostra popolazione – ha affermato il dottore Giuseppe Raiola, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile e Direttore SOC di Pediatria dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro, oltre che presidente dell’associazione Acsa&Ste Ets –. È importante sottolineare che tutto ciò è stato reso possibile grazie alla lungimiranza e alla totale disponibilità della nostra direzione generale, guidata dal nostro commissario, la dottoressa Simona Carbone».

«Questo è un progetto che è nato da una iniziativa del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, Gruppo Catanzaro, guidato dal capogruppo Saverio Salerno, nel 2018 ed è arrivato oramai alla quinta edizione con il periodo di interruzione legato solamente al Covid. Negli anni – spiega il dottor Domenico Salerno, già Direttore del Dipartimento Materno-Infantile del “Pugliese-Ciaccio” – è riuscita a dare la possibilità a diversi bambini in difficoltà di poter accedere, la possibilità di poter accedere a visite altamente specialistiche qui nell’ospedale grazie alla disponibilità sia dell’azienda e sia degli altri, delle altre associazioni come Lions e Acsa&Ste Ets».

«Quello del Lions Club Catanzaro Host è un viaggio nel servizio – ha detto il presidente Danilo Iannello – un percorso nella solidarietà che condividiamo e per il quale il nostro Club ha dato, dà e darà sempre un supporto totale e pieno. Ci siamo lasciati qualche giorno fa con “Artisti in Corsia”, una straordinaria manifestazione sempre al fianco dei bambini che vivono un momento meno fortunato a causa di patologie. Il Lions continua a supportarli anche nelle iniziative come quelle organizzate dai medici e dal personale dell’azienda ospedaliera che si mettono gratuitamente al servizio delle famiglie, curando e offrendo un sorriso anche nei momenti di sofferenza a chi ne ha bisogno. In questo, i Lions sono orgogliosi di essere al fianco quotidianamente a queste straordinarie professionalità». (rcz)

 

Il progetto di ricerca sperimentale della Regione “Mi@aal Reventino”

Si intitola Mia@aal Reventino – Active and Ambient Assisted Living il progetto di ricerca sperimentale realizzato in partnership tra Mia – Mondo Impresa Azienda (Capofila) l’Associazione Ra.Gi., il Centro Clinico San Vitaliano srl e l’Organismo di Ricerca Digital@B Mia per prevenire o ritardare l’insorgenza della non autosufficienza nonché migliorare la qualità della vita  degli anziani, di soggetti con fragilità e di chi se ne prende cura. 

Si tratta di un progetto sperimentale con ricaduta sociale che fornisce cure, monitoraggio e assistenza  alle persone più fragili, consentendo la deospedalizzazione e il soggiorno nelle proprie abitazioni  senza essere sradicati dai luoghi d’origine. 

Grazie allo sviluppo di una piattaforma integrata di tecnologie assistive e innovative, è stato realizzato un portale informativo, ma soprattutto un software che, sopperendo all’assenza di servizi essenziali  nelle aree a rischio isolamento del Reventino, consente un aumento del livello di welfare attraverso  la costruzione di una rete socio assistenziale digitale a supporto delle esigenze delle persone più  fragili. 

«Con lo sguardo sempre volto all’innovazione sociale, abbiamo sposato con entusiasmo questo  progetto che, mediante la tecnologia e l’intelligenza artificiale, ci permette di consolidare politiche di  assistenza, inclusione ed accompagnamento per persone affette da demenza, agevolando anche il  compito dei caregiver», ha dichiarato Enrico Mazza Presidente del Consiglio di Amministrazione del  Centro di Ricerca e Studi Digital@b Mia, Organismo di Ricerca coinvolto nel progetto.

Dopo una fase di sperimentazione e personalizzazione delle soluzioni, l’invecchiamento attivo si è  così confermato uno strumento utile per risolvere le sfide legate all’invecchiamento della  popolazione, attraverso un approccio tecnologico coadiuvato da una progettazione che mette al centro  l’analisi dei bisogni della società, non tralasciando l’aspetto psicologico e sanitario. 

Sono già attive alcune soluzioni tecnologiche, tra cui gli impianti con tecnologia di monitoraggio che  consentono di gestire, a distanza, l’automazione degli impianti delle abitazioni e dei cosiddetti  ospedali di comunità. 

Si sono rivelate efficaci e di grande aiuto per garantire a soggetti fragili maggiore sicurezza e  benessere nello svolgimento delle attività della vita quotidiana. 

«Il progetto Ma@aal Reventino, primo esempio regionale di azione congiunta di assistenza  digitale attiva intercomunale, basa i suoi presupposti sull’efficacia terapeutica delle cure e  dell’assistenza domiciliare, attraverso una rivisitazione dei tradizionali servizi di ADI ampliati con  servizi di Addi (Assistenza Domiciliare Digitale Integrata) presso le abitazioni degli anziani o in  strutture specializzate», ha spiegato il legale rappresentane dell’ente promotore M.I.A. – Mondo Impresa Azienda Srl di Catanzaro, fiero di aver coinvolto nella rete di associazioni e Comuni di Carlopoli,  Decollatura, Gimigliano, Martirano, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia, S. Pietro Apostolo,  Serrastretta e Cicala, anche Elena Sodano Presidente di Ra.Gi, che con CasaPaese, come ci tiene a  ribadire, rappresenta un’eccellenza nel sistema socio-assistenziale in Calabria. (rcz)

A Galatro un convegno sulla prevenzione e cura urologica

di CATERINA RESTUCCIATemi ancora sentiti come tabù quelli della prevenzione e della cura urologica, ma che grazie ad interventi studiati e mirati possono essere affrontati con maggiore leggerezza e altrettanta professionalità.

A colloquiare di urologia sono stati gli specialisti e i tecnici in un ambiente, che si sta mostrando sempre più aperto al dialogo sul territorio, al confronto tra le parti e all’informazione corretta e necessaria: la struttura delle Terme di Galatro.

È nella sala convegni delle Terme mercoledì 20 settembre che è stato ospitato il convegno Uomini e donne dall’urologo nel circuito della campagna di educazione alla salute 2023 – 2024 Prevenzione è salute, inaugurata per l’occasione dal Professore Marco Serrao, responsabile del reparto urologia del Tirrenian Hospital di Belvedere Marittimo, nonché fondatore e presidente della Fondazione Totò Morgana Onlus, la prima ed unica a livello nazionale che si occupa congiuntamente di solidarietà e prevenzione uro-andrologica.

Sono stati essenziali e lineari i passaggi del convegno medico – scientifico, che, partendo dai saluti istituzionali del sindaco del Comune di Galatro, Pino Sorbara, e dell’Amministratore Unico delle Terme Domenico Lione, hanno fornito una fotografia precisa, ma anche allarmante della prevenzione e della cura delle malattie urologiche in Calabria.

Nell’esordio del suo intervento proprio Marco Serrao ha voluto ribadire che «la prevenzione è un concetto che non può essere espresso, né studiato né meditato, senza farlo precedere dalla parola conoscenza, per tali ragioni voglio plaudire al lavoro che sta svolgendo l’Amministratore delle Terme di Galatro Domenico Lione alla guida di questa meravigliosa struttura».

Proprio lungo questa linea il Professore ha più volte sottolineato l’importanza di fare prevenzione iniziando un lungo, ma proficuo cammino nelle scuole, sensibilizzando i giovani alle visite e a non sottovalutare i cosiddetti campanellini d’allarme.

L’incontro ha potuto godere in duplice profilo sia della partecipazione di un pubblico attento e interessato sia di una trattazione, nonostante la complessità del settore specifico, chiara, efficace e utile a tutti.

Secondo le linee guida dei contenuti del programma sviluppato è l’Amministratore Unico Domenico Lione che conclude l’evento, sostenendo che «vanno fornite tutte le informazioni sui principali fattori di rischio. Ed è con questa mission che le Terme di Galatro proseguiranno il loro impegno con un Open Day proprio sulla prevenzione urologica, per offrire gratuitamente massima assistenza ed informazione a tutti, soprattutto a ragazzi e ragazze».

È con questo entusiasmo e con queste nuove visioni che la struttura delle Terme di Galatro si avvia ad un calendario di eventi per la salute ed il benessere dell’utente e dell’ospite, ampliando sempre più l’offerta ed i servizi. (cr)


Una “Passeggiata in Rosa” per tutto ottobre a Tortora e Praia con l’Associazione Sanità è Vita

di GIUSEPPE SPINELLINoi provetti e no, con tutti i nostri limiti, ricercatori di notizie e portavoce dell’informazione, ogni tanto e specialmente per certi argomenti, vorremmo dare novità positive a chi gratifica il nostro lavoro/passione con la lettura, ahimè, anche questa volta non sarà positivo quello che state per scoprire e conoscete, naturalmente dal mio punto di vista, sicuramente opinabile.

Anticipatamente ringrazio le testate che vorranno pubblicare questo piccolo contributo per dare merito a chi fa volontariato, a una terra la Calabria, la quale dovrebbe interessare di più chi ci governa in sede nazionale e a cascata a livello Regionale e, a un ambito la Sanità sempre più depauperata nelle fondamenta strutturali.

Qualche mese fa, ma già da tempo seguivo, ho avuto il piacere di intervistare il presidente dell’Associazione Sanità è Vita l’avv. Alessandra Cozza, volontaria dotata di un’eccezionale dinamismo in sinergia con tutti i suoi collaboratori della stessa organizzazione operante e molto attiva nell’Alto Tirreno Cosentino, in merito ai problemi della Sanità dell’area Ospedaliera del territorio di Praia a Mare -Tortora (CS), con ramificazioni in diversi Comuni confinanti e consorziata con altre associazioni anche a livello regionale, nazionale e internazionale, elemento dato dal forte legame con Susan G. Komen, struttura nata negli Usa nel 1982 con lo scopo di migliorare la ricerca sul Tumore al Seno partendo da una Cultura della Prevenzione.

L’ intervista di oggi, con ospite la segretaria dell’Associazione Sanità è Vita Giovanna Pedullà insieme a una componente la Dott.ssa Maria Cirillo, vuole fare il punto dello stato attuale dei “problemi” che investe l’ambito, questo quasi in concomitanza alla notizia (Ansa), della nomina del sub-commissario ad acta Ing. Iole Fantozzi, per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario nella Regione Calabria, esperta nel settore, perché già dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute.

Parliamo con chi è presente. Segretaria Giovanna Pedullà, la Calabria è da sempre emarginata in tutto, sensazione personale naturalmente, dimostrato da tante criticità, la più importante per ovvi motivi, la Sanità, argomento atavico e solo per questo lo Stato centrale dovrebbe farlo diventare un caso nazionale perché.

-Siamo figli di un Dio minore?

La Calabria è emarginata purtroppo, nella quasi totalità dei suoi percorsi, malattia cronica da tempo, nella Sanità raggiungiamo il culmine; infatti, i LEA (livelli essenziali di assistenza) sono i peggiori in Italia, parametri che garantiscono l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini.

Gli stessi hanno dei punteggi, i quali indicano per ogni Regione italiana il valore del servizio espresso, la Tabella indicativa numerica massima è 300, il punteggio della Calabria si attesta sempre tra 125 e i 160 punti, da questo dato può farsi un’idea dello stato attuale del sistema, è molto grave. Territorio, Ospedali e Prevenzione, non lo diciamo noi come Associazione ma la Corte dei conti che periodicamente consiglia di migliorare l’organizzazione, criticità nel tempo sempre più involutiva, iniziando dai 1000 posti letto mancanti, seguita da carenze in ogni segmento del comparto.

-Le faccio una domanda secca e diretta, con l’avvento della nuova Presidenza Occhiuto (dal suo insediamento Commissario della Sanità calabrese), il territorio ha visto qualche segnale di miglioramento?

Dai dati attuali sotto gli occhi di tutti, non si vede nessun tipo di evoluzione del sistema, come organizzazione tentiamo di rendere le coscienze sempre più consapevoli del dramma che ci sta colpendo sempre in modo maggiore.

La nostra esperienza come associazione è indicativa, siamo nati in relazione al tentativo di chiudere definitivamente l’Ospedale di Praia, con questo aspetto facciamo i conti tramite il nostro impegno quotidiano, praticamente è una guerra contro i mulini a vento.

Provvedimenti governativi che si succedono e si rincorrono, con un unico scopo quello di tagliare i servizi, lasciatemi passare il termine, i diritti minimi sanciti dalla Costituzione.

Alcuni passaggi il Presidente Occhiuto li ha fatti, tento di fare un po’ la storia.

Il percorso più significativo parte dalla Sentenza n° 2576/2014 del Consiglio di Stato, l’unico Commissario ad acta che ottemperò alla stessa con il Decreto n° 2678 del 18/8/2017 fu il Dott. Eugenio Sciabica, però anch’esso rimase nel mondo del “Virtuale”, perché aveva un piccolo ma grande problema, era vincolato al Decreto il n° 64 del 5 Luglio 2016, dell’ex Commissario alla Sanità Dott. Massimo Scura, lo stesso trattava la Riorganizzazione della rete assistenziale – Modifica ed integrazione Dca n° 30 del 3/03/2016, sostanzialmente “declassava” la struttura a una semplice presidio territoriale o Capt nonostante avesse avuto assegnato nel 2018 il codice Ospedaliero, ulteriore contraddizioni, classificato Ospedale ma vincolato da un Provvedimento che non gli consentiva di esserlo.

Il Commissario Occhiuto (Presidente della Giunta Regionale e Commissario) interviene diverse volte su quest’aspetto legislativo, tra maggio 2022 e con l’ultimo Provvedimento n° 198 del luglio 2023 da dignità alla struttura, trasformando realmente il famigerato Decreto n° 64 da Capt a Pronto Soccorso operativo, ahimè, di fatto d’allora ad oggi è tutto rimasto fermo, la definizione reale della Sanità calabrese: “tutto sulla carta ed è molto bella”.

-Possiamo dire che la realtà attuale dell’Ospedale di Praia a Mare – Tortora, territorio tra l’atro meraviglioso con un’affluenza in certi periodi dell’anno di turisti molto elevata, vive una realtà Sanitaria Virtuale?

Assolutamente sì, ribadisco scritta ma non praticata.

-E il resto della Calabria? 

Ancora peggio, le spiego in breve.

Di solito nelle Aziende (in tutte), esistono i bilanci, essi consentono la programmazione del lavoro, nelle nostre aziende Ospedaliere questi hanno un ruolo non rilevante per scelta assurda, da tempo succede questo ecco perché in Calabria non si risolve mai il problema, perché non si vuole capire questo aspetto fondamentale, si sperava in questo esecutivo per un cambio di passo, forse è presto, però le prime avvisaglie non sono confortanti.

Il governo attuale con gli ultimi provvedimenti in merito, non ha preso il toro per le corna, ha fatto il solito intervento, ha allungato ancora una volta e in continuità con le azioni precedenti i tempi di presentazione dei citati bilanci, per risolvere il problema, come se lo stesso si sconfessasse nelle regole primarie, infatti nel Decreto-legge il n° 51 maggio 2023, l’art.12 bis delinea quanto segue: Fonte Gazzetta Ufficiale, (si invitano i gentili lettori a leggere, per capire come si vuole posticipare la risoluzione) Art. 12-bis (Disposizioni in materia di enti territoriali). (1.  In considerazione delle attività in corso ai sensi dell’articolo 16-septies, comma 2, lettere  b)c)f)  e  g),  del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2021, n.  215,  inerenti  alle procedure di cartolarizzazione obbligatoria dei fornitori, al monitoraggio e alla gestione del contenzioso nonché’ alle procedure di controllo, di liquidazione e di pagamento delle fatture, gli enti del servizio sanitario della regione Calabria, a partire dalle informazioni contabili aziendali e da quelle depositate nel Nuovo sistema informativo sanitario, oltre che dalle risultanze della già menzionata circolarizzazione obbligatoria, adottano, entro il 30 giugno 2023, il bilancio di esercizio 2022 e sono autorizzati a deliberare i bilanci aziendali pregressi, ove non ancora adottati, entro il 31 dicembre 2024.

-In pratica la politica attuale continua a fare quello che finora ha fatto chi li ha preceduti, posticipano il problema senza risolverlo, sicuramente l’anomalia è comprensibile a tutti. Bisogna dire anche un’altra cosa, il Governo ha trovato una situazione disastrosa, come si dice in gergo non ha “la bacchetta magica”, ma continuare a non trovare una soluzione immediata a questo tipo di criticità per dare un primo segnale evidente, è molto grave, si parla della salute della gente. Possibile tutto ciò? Sono anni che si vive questo, oppure trattasi di altro a noi umani sconosciuto? A questa domanda lasciamo rispondere l’opinione pubblica in privato o pubblicamente, è ora di passare dalle parole ai fatti, serve forse più partecipazione, intanto, si spera che il lavoro del neonominato sub-commissario Ing. Iole Fantozzi possa avere da subito, risultati evidenti. È passata molta acqua sotto i ponti, molti proclami e favole anche scritte ma finora disattese, come il cittadino può continuare a credere nella politica. Segretaria Pedullà, non vedo all’orizzonte miglioramenti lo ribadisco, non solo Praia per parlare di Cosenza, ma in tutto il resto della Regione, lo “smantellamento “è continuo.

Siamo tutte allo stesso livello, in alcune zone abbiamo più problemi, partiamo da un dato, in Italia ci sono state 7 Aziende Ospedaliere sciolte per Mafia, di cui 5 in Calabria: 3 volte Reggio Calabria, 1 Catanzaro e 1 volta Vibo Valentia, le ultime due nel 2019, questo fa capire la complessità del problema.

Tante volte mi chiedo quando ne usciremo dallo stallo in cui versiamo, è drammatico.

La Corte dei conti nell’Udienza del 1 dicembre 2022, ha toccato vari aspetti dove la Sanità calabrese merita di essere attenzionata, se i cittadini volessero farsi un aggiornamento reale e ufficiale, possono dare un’occhiata al documento citato cliccando sul link proposto https://www.corteconti.it/Download?id=074d8c3e-b37b-4a11-ac13-ebdf7aba298e&fbclid=IwAR0ndp9dGWkfWmQH_MAsCml-TYtyI9MOpcreru9Vnxeh3VqmKmKP7-j0gpk 

Nello stesso un esempio su tutti a proposito delle Risonanze (pag. 28 e 29) della relazione, la Corte si chiede, del perché su 50 di esse, 36 venivano fatte presso le strutture private e solo il rimante negli ospedali statali, il motivo? Le apparecchiature o non erano efficienti, oppure richieste ma non arrivano con tempi di attesa biblici dall’acquisto al collaudo. 

-Mi chiedo, come si può non dare dei segnali concreti dopo tanti proclami? Il Governo attuale anche se da solo un anno in carica, poteva e doveva fare di più, prorogare i bilanci non ha giustificazioni, perché fa rimanere le cose allo stesso modo, dov’è il cambiamento? Posso soltanto augurarmi da calabrese, che le Associazioni come la vostra insieme a tante altre, continuino a farsi sentire da questa politica distratta, siete l’unica speranza. Passiamo all’evento programmato dall’organizzazione che rappresentate, ne parliamo con l’altra referente dell’Associazione, la Dott.ssa Maria Cirillo, alla quale diamo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro, perché come componente della Croce Rossa Italiana in questo periodo è in servizio sull’isola di Lampedusa, Intanto ci dica come vanno le cose in queste ore.

In questi ultimi giorni la situazione è tranquilla gli sbarchi sono diminuiti causa le condizioni del mare avverse, stiamo respirando a differenza di momenti appena passati molto lavorati.

-Che tipo di soccorso date? Mi permetto da curioso di capire un po’ in più prima di passare all’argomento dedicato all’evento che ci presenterà.

Di Prima Emergenza, si valutano le condizioni fisiche e psicologiche di chi sbarca, per poi essere trasferiti, per i casi importanti, in delle strutture Sanitarie.

-Veniamo all’argomento più leggero e bello di questa chiacchierata, l’evento incombe, la sesta edizione della Passeggiata in Rosa in Collaborazione con la storica Associazione Susan G. Komen – Italia, il loro motto: “La nostra visione è un mondo senza cancro al seno”.

Noi collaboriamo con Komen Italia da circa dieci anni, prima di questa manifestazione abbiamo iniziato il nostro percorso a fare cultura di prevenzione sul territorio, con tavole rotonde e screening sul tumore del seno, mammografie gratuite, questo è stato possibile grazie a Komen Italia, la quale per tre anni ci ha fatto partecipare a bandi che hanno consentito alla nostra associazione di trasferirli sul territorio per effettuare diagnostica precoce.

-Come risponde l’opinione pubblica a queste vostre sollecitazioni che guardano e mirano alla cultura della prevenzione?

È stato fatto un grosso lavoro di sensibilizzazione e preparazione per scardinare certi tabù, la grande battaglia la facciamo con la paura di tante donne nell’approcciarsi alla prevenzione, meglio non sapere il pensiero che li perseguita.

Diventa questo il cuore del nostro lavoro, fare capire che un tumore scoperto in una fase precoce è più facile vincerlo con terapie meno invasive.

Il Tumore alla mammella è quello più diffuso, l’unica vera arma è la prevenzione, non ci stancheremo mai di ripeterlo, prima si conosce, prima si circoscrive, prima si distrugge, purtroppo lo stato attuale della Sanità in Calabria in questo è in una situazione della quale è già ampiamente sotto i riflettori.

La prevenzione come ha sottolineato, parte anche dall’informazione, infatti un percorso molto dinamico della nostra organizzazione è andare nelle scuole e parlare di cosa mangiare, elemento fondamentale per una corretta prevenzione, abituare i bambini e le famiglie a una corretta alimentazione, allo sport o a una regolata attività fisica diventano elementi fondamentali per una qualità di vita migliore.

-Come si svolgerà la manifestazione?

Quest’anno come anticipato, trattasi della sesta edizione, divisa su due giornate, sabato 7 con un taglio più formale, un Convegno dove parteciperà Komen Italia e le Istituzioni, li ci daremo un programma da seguire per il prossimo futuro con obbiettivi raggiungibili. 

Novità importante, quest’anno daremo spazio alla psico-oncologia, in questa prima giornata nel pomeriggio alle ore 16,00a Praia a Mare, dedicato alle pazienti con una storia di tumore al seno, sarà possibile partecipare gratuitamente ad un incontro di gruppo di sostegno con la Psico-Terapeuta Dott.ssa Laudonia Mammì.

Il gruppo è aperto a un massimo di 15 persone, per prenotazioni telefonare al numero: 3331164386, passate parola.

Giorno 8 domenica, la mattina dedicata ancora alla prevenzione attraverso il villaggio della salute, dove offriremo consulenze e Screening senologico e di prevenzione anche attraverso la dieta Mediterranea, inoltre, continuerà ad essere presente una componente psicologica per un consulto. Mentre il pomeriggio si svolgerà la Passeggiata in Rosa, il percorso si snoderà tra Praia a Mare (CS) e Tortora (CS), coinvolgendo i due Comuni più vicini a noi, un modo per ringraziarli per il loro sostegno alle nostre attività, non mancheranno i momenti di svago per i più piccoli e non solo.

Questo evento diventerà sicuramente un ulteriore tassello del vostro impegno a favore di tutti i cittadini attuali e futuri, l’unica cosa che mi lascia non totalmente soddisfatto di questa trasmissione, è stata la mancanza del Sub-Commissario ad Acta Ing. Iole Fantozzi in rappresentanza della Regione Calabria.

Sarà mio impegno affinché la stessa insieme all’Associazione Sanità è Vita, possa avere l’opportunità di replicare, se ce ne fosse bisogno, a un nuovo incontro da organizzare nel prossimo futuro. (gs)

CATANZARO – Successo per la campagna di prevenzione tumori testa-collo

Hanno registrato una massiccia partecipazione le visite gratuite che si sono svolte, nei giorni scorsi, a Policlinico Mater Domini di Catanzaro. L’iniziativa, svoltasi sotto la guida della prof.ssa associata di Chirurgia maxillo facciale, Maria Giulia Cristofaro, presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’UMG e Direttore U.O.C. di Chirurgia Maxillo-Facciale del Mater Domini di Catanzaro, è stata organizzata nell’ambito del Make sense campaign, campagna europea di prevenzione dei tumori testa-collo promossa in Italia dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc).

Alta è stata la percentuale di uomini e donne, senza alcuna prevalenza di genere, intorno ai 55 anni d’età, che hanno preso parte alle dette giornate di sensibilizzazione.

La campagna è servita a diffondere maggiormente la conoscenza del carcinoma testa-collo, il settimo tumore più diffuso in Europa, verso il quale come ha affermato anche la Professoressa Cristofaro, risulta importante la prevenzione per effettuare una diagnosi precoce dello stesso.

Numerose le domande e i dubbi rivolti al team ambulatoriale in ordine ai fattori di rischio quali: il fumo, l’alcol e infezione da HPV.

Ai tanti quesiti sono stati forniti chiarimenti con informazioni sui corretti stili di vita, suggerimenti per prevenire i rischi e distribuito del materiale informativo.

Dato importante emerso dalla campagna è che al 20% delle persone esaminate sono stati prescritti ulteriori controlli presso l’Ambulatorio del Policlinico Universitario di Germaneto.

La Professoressa Cristofaro, docente presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, si ritiene soddisfatta per i tanti presenti  giunti a Catanzaro da tutta la Regione ed afferma: «Ci auguriamo di aver sensibilizzato tutti i partecipanti sul tema della prevenzione dei tumori testa-collo e cavo orale, e di aver trasmesso appieno il messaggio della Make Sense Campaign 2023 – ed ancora la professoressa prosegue col dire – “Grazie all’impegno di tutto il team dellUnità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale questa campagna di sensibilizzazione è stata organizzata in maniera ottimale. È stato un lavoro di squadra supportato dal Magnifico Rettore Prof. Giovanbattista De Sarro, sempre attento, sensibile e disponibile a tutte le campagne di prevenzione».

«Questi due giorni dedicati alla prevenzione non hanno certo la funzione di esaurire un programma che abbiamo intenzione di portare avanti nei prossimi mesi in modo sempre più ampio per raggiungere più persone possibili – ha concluso –. La prevenzione e la diagnosi precoce sono le principali strategie che ci permettono di scoprire il tumore nelle sue fasi iniziali, in modo da trattarlo tempestivamente   e ottenere i migliori risultati in termini di guarigione e qualità di vita del paziente». i(rcz)