RENDE (CS) – Verde pubblico, Mollo (Innova Rende): «La città paga l’assenza di programmazione»

Francesco Mollo, di Innova Rende, interviene su un tema sensibile come quello della gestione del verde pubblico nella città di Rende.

«Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente abbandono delle aree verdi della nostra città – dice Mollo .- Appare necessario un cambio di rotta, riconoscendo il giusto valore all’ambiente che ci circonda. Nel rispetto del principio del «No al consumo del suolo» devono essere limitate le nuove costruzioni e favorita la realizzazione di spazi verdi, anche con l’abbattimento di strutture non più recuperabili e abbandonate. Ogni quartiere deve avere più punti di riferimento come parchi giochi puliti, ordinati e attrezzati, per dare libertà, divertimento e sicurezza al gioco di ogni bambino e di chi lo accompagna».

«È necessario poi investire in una manutenzione costante degli spazi pubblici che negli ultimi anni sono stati spesso abbandonati al degrado – continua – È inaccettabile, ad esempio, che i parchi giochi dei bambini siano abbandonati, preda dell’incuria e del degrado. Non è tollerabile che le giostre siano perennemente sfasciate e le aree verdi siano a disposizione dei delinquenti. Si possono valorizzare i giardini pubblici per i bambini anche con soluzioni di autocostruzione a basso costo, penso ad esempio alla villetta ormai totalmente abbandonata nel quartiere Sant’ Agostino, al parco Robinson da tempo ormai in preda all’incuria più totale».

Aggiunge Mollo-. «I parchi, le villette e le aree green di Rende devono essere utilizzate anche per eventi che coinvolgano i quartieri, in modo da far rivivere anche zone più degradate e ridare fiducia ai cittadini.
Immagino una Rende in cui i bambini sono considerati cittadini attivi e portatori di creatività e possono vivere i quartieri della città nella loro totalità. Come Innova Rende vogliamo lavorare per creare nuovi luoghi ricreativi e spazi verdi diffusi su tutto il territorio comunale, rendere sicuri i tragitti scuola-casa attraverso una fitta rete di percorsi protetti e valorizzare le esperienze che mettono in relazione la scuola e il territorio attraverso spazi ludico-didattici».

«Ben venga – conclude – magari la partecipazione dei privati, investendo sulle agevolazioni o le riduzioni delle imposte alle imprese che provvedono alla realizzazione, sponsorizzazione o sistemazione di aree pubbliche. Anche il mondo del volontariato potrebbe essere coinvolto nella pulizia e vigilanza di parchi e giardini.
L’importante è che il verde pubblico diventi finalmente la priorità assoluta dell’amministrazione comunale e rappresenti un vero luogo d’incontro per adulti e bambini all’insegna della sicurezza, della pulizia e del divertimento». (rcs)

RENDE (CS) – L’immobile di piazza Italia va alle associazioni di Villaggio Europa

Un’amministrazione condivisa grazie ai patti di collaborazione tra municipio, realtà civiche, terzo settore e cittadinanza attiva: a Rende si sperimentano nuove forme di autogoverno.

È stato firmato oggi pomeriggio nella casa comunale il primo patto di collaborazione denominato “Bene comune, una Comunità responsabile” tra l’amministrazione comunale e le associazioni Acrip, Casa dei diritti sociali e l’Insieme.

Le associazioni gestiranno per tre anni, con possibilità di rinnovo, l’immobile comunale di Piazza Italia nel quartiere di Villaggio Europa nell’ambito delle opere di rigenerazione dei Beni Comuni promosse dall’ente.

Alla presenza della vicesindaca Marta Petrusewicz, dell’assessora Lisa Sorrentino e della consigliera con delega all’associazionismo Concetta Brogno, la firma da parte delle associazioni attive da anni nel quartiere Europa: «segna – ha affermato l’assessora Marta Petrusewicz – un passo importante nella rigenerazione degli spazi urbani attraverso azioni dal basso che coinvolgano la cittadinanza. Riteniamo che la comunità che abita questi luoghi sia esempio virtuoso di inclusività. Da sempre la nostra amministrazione persegue un modello municipalista che superi con il proprio agire politico la dicotomia tra “dentro” e “fuori” le istituzioni. Partecipazione alla cosa pubblica significa avere una visione più chiara di criticità e forze del nostro territorio».

«L’autogestione degli spazi – ha sottolineato Sorrentino – è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati: la partecipazione deve essere della città perché riteniamo necessario creare sinergia per dare a tutti la possibilità di avere luoghi e momenti dove poter dialogare. Solo così si può cogliere quella funzione propositiva e consultiva che tali organi di democrazia devono avere per funzionare. In tal senso, i Patti di collaborazione sono frutto di un lavoro di dialogo e confronto con i cittadini attivi per realizzare, in sinergia, interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni. Abbiamo dunque accolto con favore la richiesta pervenuta da parte delle associazioni Acrip, Casa dei diritti sociali, l’Insieme, nell’ambito della cura dei beni comuni intesa a promuovere la socialità come “bene comune” attraverso la narrazione di esperienze nate e sviluppate sul territorio nazionale con una serie di iniziative da svolgere, a beneficio dell’intera cittadinanza, con il coinvolgimento attivo di ogni categoria e risorsa. Auspichiamo che questa esperienza sia replicabile anche in altri quartieri della nostra città affinché si moltiplichino i punti di incontro, aggregazione e promozione culturale volto a promuovere la cultura dell’autogoverno e della cittadinanza attiva».

Proprio dalle associazioni che si occuperanno formalmente della gestione dell’immobile comunale di piazza Italia arriva unanime il ringraziamento all’amministrazione comunale e l’invito alle differenti realtà associative a dare il proprio contributo: «la sede in Piazza Italia è finalmente dichiarata, anche ufficialmente, patrimonio del Quartiere (bene comune). Si prende atto da parte dell’Istituzione di un esperimento vero e vivo e soprattutto autonomo. A suo merito, dobbiamo riconoscere che non era facile da parte dell’amministrazione fare questo passaggio. Il gradino che ci si pone innanzi è quello più difficile perché è quello collettivo per cui non basta la buona volontà dei pochi ma occorre l’impegno dei molti. Potremmo davvero fare del Quartiere quel modello nuovo di urbanità e socialità per cui è stato pensato, progettato e costruito, a partire dal 1979, da un’esaltante miscela di menti politico/tecniche di alto livello. Si continuerà ora in Piazza Italia a dare nuova linfa alle tante iniziative sociali, ludiche e culturali che ci hanno contraddistinto in questi anni e che speriamo possano evolvere in forme sempre più partecipata dai residenti. L’associazione Acrip, la Casa dei diritti sociali, l’associazione L’Insieme, la Comunità senegalese rendese, il Laboratorio scacchistico e tutte le altre realtà che ciclicamente usano il nuovo ma antico Bene comune, invitano tutti ad esprimere le loro idee e a progettare le loro attività, coerenti allo spirito aperto, cooperativistico e assembleare del regolamento e della storia di questo luogo di recente istituzione, ma con una ricca storia alle spalle. Invitiamo altresì tutte le realtà associative e comunitarie di Quartiere di Rende ad aprirsi a questa sperimentazione e proporre all’amministrazione altri luoghi costituenti, partecipativi e autonomi. Siamo a vostra disposizione per tutto quanto possa servirvi: informazioni, consigli, incoraggiamento». (rcs)

RENDE (CS) – Palazzo Basile diventa uno spazio di co-working con Agenda urbana

Approvato dalla giunta dell’amministrazione comunale di Rende il progetto definitivo per il recupero funzionale di Palazzo Basile.

Con la riqualificazione dell’edificio storico all’interno del borgo antico verranno realizzati spazi di co-working e co-living rendendo la struttura un vero e proprio incubatore di idee e laboratori creativi.
L’intervento, finanziato da Agenda urbana per un importo pari a un milione di euro, rientra nelle politiche di rivitalizzazione del centro storico di Rende, nell’ottica di un rilancio di una nuova economia urbana che si basi sul terziario avanzato, rete di innovazioni, una classe di giovani creativi in grado di fare del borgo antico un polo multisettoriale e all’avanguardia.

Palazzo Basile sarà dunque motore di un processo di rigenerazione urbana che parte dalla salvaguardia del patrimonio storico-artistico del centro storico, dal rilancio economico, turistico e sociale.
Si potrà cosi accogliere un’utenza diversificata creando nel contempo il senso di una comunità radicata al proprio territorio d’appartenenza.

L’obiettivo generale è quello di favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali, localizzate nel centro storico, che possano operare sulla filiera cultura-creatività-innovazione-competitività, al fine di contrastare il disagio sociale attraverso incentivi all’occupazione, servizi di accompagnamento, costituzione di cooperative di comunità, incentivi per la creazione ed attrazione di nuove imprese delle filiere culturali, per la promozione di progetti multidisciplinari e per il supporto allo start up di Imprese localizzate negli spazi del centro storico di Rende.

L’intervento proposto prevede il recupero di tutti gli ambienti attraverso manutenzione ordinaria e straordinaria, l’adeguamento normativo degli impianti, la riqualificazione e la razionalizzazione degli spazi, al fine di realizzare un polo con spazi di co-working, da utilizzare come laboratori per ideare e realizzare progetti culturali multidisciplinari; spazi di co-living per vivere esperienze uniche di accoglienza e per realizzare momenti comuni di confronto, formazione e co-progettazione; spazi espositivi e di performing art per la realizzazione di mostre ed eventi culturali sulle produzioni culturali.

In particolare, al piano terreno del Palazzo Basile le aree funzionali prevedono la realizzazione di spazi per il co-working e il co-living da utilizzare come laboratori per ideare e realizzare progetti, laboratori attrezzati destinati alla didattica e alle attività formative in ambito culinario, un locale informazioni per l’accoglienza e per il coordinamento delle diverse attività. Gli ambienti saranno dotati di arredi e attrezzature modulari in grado di trasformare con semplicità gli spazi in funzione delle differenti esigenze di utilizzo (mostre, conferenze, didattica, ecc.) grazie anche alla conformazione spaziale originaria che si caratterizza a tutti gli effetti come un open-space.

Al piano primo e al piano secondo si prevede la creazione di spazi destinati all’accoglienza (co-living), in grado di ospitare studenti, docenti e ricercatori internazionali, assecondando la distribuzione e la configurazione attuale degli ambienti.

Nel locale ubicato nel seminterrato del Belvedere, collegato alla “Piazza -Terrazzo” attraverso scale e ascensore, sono previsti spazi da destinare ad eventuali attività anche di ristoro.
Le nuove aree saranno differenziate al fine di consentire diversi livelli di privacy, attraverso una adeguata previsione e ripartizione di spazi a carattere privato e semi-privato, e spazi a carattere collettivo e semi-collettivo. (rcs)

RENDE (CS) – Il Comune approva il Piano Strutturale Comunale

Il Consiglio comunale di Rende ha approvato il Piano Strutturale Comunale. Grande soddisfazione è stata espressa dal consigliere Marco Greco, a margine della seduta: «siamo lieti che la città si sia dotata del PSC: significa proiettarsi nel futuro, un futuro più sostenibile. Ora possiamo finalmente entrare nella fase di confronto e dibattito con i cittadini per migliorare dove ce ne sia necessità».

«Ringraziamo chi, in questi anni, sì è speso per il bene comune di questa città Il Piano Strutturale Comunale», ha detto ancora.

«Il Psc – ha detto l’architetto Daniela Francini, tra i redattori del Piano – si pone l’obiettivo di realizzare il potenziamento, la manutenzione, la valorizzazione e la transizione ecologica della città secondo un progetto di rinnovamento delle reti di connessione verde e blu e di mobilità sostenibile, di produzione e trasmissione dell’energia da fonti rinnovabili integrato con gli spazi pubblici. Nel Psc la mobilità primaria collettiva (che si auspica possa divenire gratis per tutti) collega i luoghi centrali delle diverse stanze urbane, i quartieri identitari di Roges, Commenda, Quattromiglia sulla base di percorsi privi di incompatibili interferenze determinate dal traffico veicolare privato. Oggi l’urbanistica tattica è uno strumento che verrà molto usato nelle città per ridisegnare la mobilità post Covid, data la necessità di limitare le auto private e potenziare lo sharing e la micromobilità, e questo dà ragione ad alcune idee elaborate nel PSC di Rende con largo anticipo».

«Inoltre dal Piano Strutturale – ha detto ancora – può derivare una specifica pianificazione di transizione ecologica con un Programma Integrato d’Area riguardante le reti delle infrastrutture, degli spazi pubblici e del verde del raggruppamento dei comuni dell’area urbana. Da Rende potrebbe partire la costruzione di una rete di mobilità, spazi verdi e servizi dell’area urbana con una combinazione di azioni parziali guidate da una visione unitaria e si potrebbero in questo modo gestire i finanziamenti in maniera pianificata nell’interesse dei cittadini. Rende è senza dubbio la città che può indirizzare il processo di transizione ecologica dell’area urbana in modo da consentire agli enti locali di gestire i finanziamenti in maniera pianificata grazie al suo elevato patrimonio di verde e alla presenza importante del più avanzato centro di ricerca e studi dell’Università della Calabria». (rcs)

RENDE – Mercoledì si presenta il libro “Il Pci, la Calabria e il Mezzogiorno”

Mercoledì 31 maggio, a Rende, alle 17, nella sala convegni della BCC Mediocrati, si terrà la presentazione del libro Il Pci, la Calabria e il MzzogiornoDa Livorno al “Partito nuovo” curato da Lorenzo Coscarella e Paolo Palma ed edito da Luigi Pellegrini editore.

L’evento rientra nell’ambito delle attività di ricerca e divulgazione dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea.

Dopo i saluti del presidente della BCC Mediocrati Nicola Paldino e del presidente dell’ICSAIC Paolo Palma, interverranno Katia Massara, del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’UniCal e membro del Direttivo ICSAIC, Marta Petrusewicz, dell’Università della Calabria e della City University of New York, e Massimo Veltri, già senatore della Repubblica e docente UniCal. L’iniziativa sarà coordinata dal direttore scientifico dell’ICSAIC Vittorio Cappelli e vedrà la presenza dei curatori e di alcuni degli autori dei significativi saggi inclusi nel volume.

Il testo, che raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Istituto in occasione del centenario di fondazione del Partito comunista d’Italia, al suo interno presenta infatti i saggi di storici, docenti universitari e studiosi del territorio che analizzano ad ampio spettro aspetti di questa attività del Pci nel Sud Italia: Franco Ambrogio, Lorenzo Coscarella, Guido D’Agostino, Michele Fatica, Guido Liguori, Giuseppe Masi, Katia Massara, Prospero Francesco Mazza, Antonio Orlando, Paolo Palma, Christian Palmieri, Ercole Giap Parini, Martino Antonio Rizzo, Domenico Sacco, Pantaleone Sergi, e Francesco Spingola

Il volume si propone di esaminare i connotati meridionalisti dell’azione del partito, con particolare attenzione alla questione contadina che esplose nell’immediato dopoguerra con occupazioni di terre ed eccidi. (rcs)

 

Fusioni dei Comuni, i consiglieri regionali firmatari: Non cambia l’iter

«La modifica alla legge regionale approvata lunedì scorso a Palazzo Campanella non cambia l’iter legislativo e referendario sulla fusione dei comuni. Anzi, lo perfeziona senza snaturare il valore referendario che è consultivo da dettami Costituzionali e non reso tale dal Consiglio Regionale come qualcuno sostiene. È doveroso tornare sull’argomento e smentire con forza e chiarezza le false dichiarazioni del sindaco di Cosenza Franz Caruso, nella speranza che le sue parole siano dettate da una distratta lettura del testo. Lo invitiamo, nel rispetto istituzionale e professionista forense ad approfondire l’argomento senza confondere i cittadini» a dichiararlo i consiglieri regionali firmatari della proposta di legge sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero.

«Nei principi fondamentali della costituzione e del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali spetta al consiglio regionale guidare il processo di fusione dei comuni. Ciò precisato e perfezionato nel testo approvato in consiglio regionale, lascia sempre e comunque alla volontà popolare l’ultimo passaggio. Ci venga chiarito, nella piena considerazione dei cittadini, senza creare confusione, chi è a favore della Città Unica. Alle Amministrazioni che guardano al benessere del territorio la libertà di emettere delibere di fusione, scrutare in prospettiva futura nell’interesse dei cittadini alle macro aree. È paradossale altresì che, consiglieri comunali spinti da qualunquismo e dichiarazioni spot, affermino che con l’intervento legislativo si sia cancellata la possibilità di fare un referendum; un passaggio obbligato che rimane e rimarrà sempre nel potere delle comunità».

«Ed è ancor più aberrante – concludono – che rappresentanti istituzionali della città parlino di fascismo e di ritorno ad un nefasto ventennio, sono solo offese gratuite e modaiole. A quanti invece cercano di innalzare barricate per rallentare una sempre più marcata volontà popolare verso la città unica, il nostro invito è di considerare i benefici per il territorio. Esortiamo anche i più reticenti a partecipare al confronto nelle apposite commissioni quando le proposte di legge di fusione saranno concrete, testimoni di un processo di sviluppo per le nostre città abbandonando per sempre l’ingordigia del potere feudatario». (rcs)

RENDE (CS) – Innova Rende ricorda la figura di Cecchino Principe

Innova Rende con una nota ricorda la figura di Francesco Principe noto ai tanti come Cecchino. «Il 24 maggio del 1918 nasceva a Rende il compianto On. Francesco Principe – è scritto nel documento – Per più 50 anni la figura politica di Cecchino è stata una tra le più importanti del Mezzogiorno, capace di lasciare tracce indelebili del suo operato in ogni ruolo istituzionale da lui ricoperto».

«È grazie alla sua lungimiranza che Rende è dotata di un piano regolatore all’avanguardia, innovativo e attento alla sostenibilità ambientale, con l’inizio della realizzazione dell’attuale quartiere di Villaggio Europa – È grazie al suo intuito che nella nostra Città ha sede l’Università della Calabria, l’unica grande opera pubblica calabrese volano di sviluppo economico e culturale per la nostra Regione. La Rende di oggi vive un momento buio, figlio di una crisi Politica ed Istituzionale che rischia di compromettere il futuro dell’intera comunità».

«Cecchino Principe non è stato solo un grande amministratore – dice ancora la nota – ma è stato anche un grande leader politico capace di unire la propria comunità politica, di smussare gli angoli e di pacificare gli animi, in modo che tutti remassero verso la stessa direzione, per il bene di Rende. Noi siamo certi che Cecchino appoggiato sul suo bastone, da lassù, faccia il tifo affinché Rende possa uscire da questo delicato momento, che la comunità ritorni unita e solidale e i semi del progresso e dello sviluppo possano ritornare a crescere rigogliosi in una Città che da un decennio restituisce solo frutti amari ai propri cittadini». (rcs)

A Rende consegnato il Premio AiParC 2023

di ANNA MARIA VENTURA Il 23 maggio 2023, presso la Sala Tokio del Museo del Presente di Rende, si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio AIParC Cosenza 2023 per la migliore recensione del libro di Nella Matta In cammino verso i diritti. Le Madri Costituenti, Jonia Editrice, Rende 2022.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione AIParC Cosenza con il patrocinio del Comune di Rende, come atto conclusivo del Concorso, rivolto agli allievi e alle allieve delle scuole secondarie di I° e II° grado della Calabria per l’anno scolastico 2022 – 2023.

Il concorso era stato indetto dall’Associazione Italiana Parchi Culturali centro territoriale di Cosenza, dall’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea, dall’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato provinciale di Cosenza, dall’Associazione Giuseppe Dossetti di Cosenza e dall’Amministrazione Comunale di Casali del Manco.

L’intento era quello di portare nelle scuole, attraverso il libro di Nella Matta, una riflessione storico-culturale in occasione dei 75 anni della Costituzione italiana e raccontare ai giovani la lunga strada della democrazia e delle libertà, ma anche le conquiste della nostra Carta Costituzionale e le sue future sfide ed aprire, così, uno spaccato sulla sua genesi e, in particolare, sulle conquiste civili e politiche raggiunte dalle donne nella seconda metà del Novecento in Italia.

Il concorso prevedeva 3 Sezioni per le scuole secondarie di II° grado e 2 sezioni per le scuole secondarie di I° grado: la sezione “Solidarietà e Diritti”, dedicata a “Ada Furgiuele”; la Sezione “Giustizia Sociale e Politica”, dedicata a “Giustina Gencarelli”; la Sezione “Diritti e Salute”, dedicata a “Vanda Marsico”, per gli alunni delle scuole secondarie di II° grado. La sezione “Solidarietà e Diritti”, dedicata a “Jole Santelli” e  la Sezione “Giustizia Sociale e Politica”, dedicata a “Rita Pisano”, per gli alunni delle scuole secondarie di I° grado.  

La commissione esaminatrice era composta da Marilù Sprovieri (Presidente), Marilena Feraco, Gianfranca Cosenza, Wanda Lombardi, Aurelia Nociti (commissari). Presidenti del Premio: Tania Frisone e Giuseppe Trebisacce.

Lo scopo del concorso mirava ad avvicinare i giovani alla lettura e alla scrittura e ad approfondire la storia dell’Italia repubblicana, attraverso figure di donne, le Madri Costituenti, che hanno contribuito al suo sviluppo e alla sua formazione.

È stata una bella sfida. Perché non si trattava di fare una recensione ad un romanzo o ad un racconto, bensì ad un saggio di storia della costituzione italiana, che consta di due parti. Bisognava cercarla l’unitarietà del libro e chi si è cimentato nell’impresa è riuscito in pieno, dando conferma che se si hanno intenti comuni e comunanza di idee, se c’è il rispetto delle diverse sensibilità culturali, umane e di genere, allora si può lavorare insieme, valorizzando tutti e tutte e trovando la sintesi oltre le differenze. Gli antichi la chiamavano “philia”.

AIParC Cosenza ha pensato bene di far viaggiare il libro “In cammino verso i diritti. Le Madri Costituenti” di Nella Matta, nelle scuole, di farlo arrivare tra le mani di giovani uomini e giovani donne che sono già il futuro, il nostro futuro. Soddisfacenti i risultati, frutto della serietà e della competenza con cui le recensioni sono state scritte.

L’educazione alla cultura della parità, che si realizza attraverso la conoscenza e la riflessione, è di vitale importanza non solo come argine alla violenza sulle donne ma anche perché la cultura della parità porta alla comprensione profonda del fatto che la vera uguaglianza passa attraverso l’accettazione di tutte le diversità. La scommessa, rispetto alle giovani generazioni, è lo sviluppo della consapevolezza che siamo uguali nella diversità e che mai come oggi ci troviamo di fronte a un bivio: o stabiliamo, attraverso il dialogo e la continua interazione, un equilibrio tra tutte le differenze che popolano il pianeta, o accettiamo di acuire sempre di più le lacerazioni che già ci dividono, con il pericolo di vivere in una continua guerra, in una continua minaccia di distruzione e di annientamento, proprio come sembra stia accadendo oggi sotto i nostri occhi.  

Al tavolo dei lavori: il indaco facente funzione del Comune di Rende, Marta Petrusewicz; l’Assessore alle pari opportunità del Comune di Rende Elisa Sorrentino; la prof.ssa Aurelia Nociti e la dott.ssa Gianfranca Cosenza, in rappresentanza dell’AIParC Cosenza; il Provveditore agli studi di Cosenza, Loredana Giannicola; l’autrice del libro Nella Matta; l’attrice Emilia Brandi.

Presenza autorevole, quella dell’Editore della Jonia Editrice, prof. Giuseppe Trebisacce.

Ha aperto i lavori la Prof.ssa Nociti, che, dopo aver porto i saluti della Presidente Tania Frisone, assente per motivi di salute, ha illustrato finalità e modalità del concorso. Sono seguiti i saluti del Sindaco facente funzioni di Rende Marta Petrusewicz e dell’Assessore Elisa Sorrentino. Elevato e appassionato è stato poi l’intervento del Provveditore Loredana Giannicola.

«La giornata (il 23 Maggio, in cui avviene la premiazione) si sovrappone a quella della Giornata Nazionale della legalità, giornata simbolo che ci ricorda la Strage di Capaci. Questo non è un caso, poiché la storia della conquista delle donne della propria libertà e del proprio diritto alla parola, è un percorso di legalità. Il valore del premio si può declinare attraverso quattro direzioni interpretative».

«La prima si snoda lungo la traiettoria generata dall’argomento: la conquista dei diritti della democrazia. La democrazia, infatti, è alimentata da tutti i soggetti che responsabilmente esercitano il proprio diritto alla libertà ed alla partecipazione decisionale. Non può esistere democrazia laddove le donne non hanno spazi di riconoscimento e di realizzazione personale e lavorativa. E’ evidente che ancora oggi anche nei paesi democratici c’è tanto lavoro da fare, tuttavia, la nostra epoca ha raggiunto un livello di consapevolezza della parità di genere e della necessità di costruire le condizioni perché i diritti di ciascuno e, in particolare, di ogni donna possano tradursi in piani di azioni che ne garantiscano anche il pieno esercizio».

«La seconda direzione si snoda nelle trame interpretative del concetto di competizione. Il concorso dell’AIParC Cosenza si configura come un’occasione per ogni ragazzo e ragazza, per ogni studente e studentessa di conquistare la personale auto-stima imparando a conoscere se stesso e le personali potenzialità in rapporto con gli altri. Sviluppare la consapevolezza della distanza esistente tra il sé e il desiderato e di quanta energia si è disposti ad impegnare per raggiungere un risultato gratificante, è la dimensione più interessante del “cum-petere ovvero del dirigere insieme le azioni per raggiungere una meta comune».

«La terza direzione si intreccia con la memoria. Non vi può essere consapevolezza senza ripercorrere le fasi della storia e ricostruire gli eventi che hanno generato il processo di democratizzazione al femminile. Le Madri Costituenti si configurano come marcatori temporali di un processo storico ancora in atto e in attesa di trovare nuovi e più incisivi sviluppi».

«Quarta e ultima direzione riguarda proprio lo strumento: la recensione del libro, che è un vero e proprio invito ad esercitare una lettura consapevole per coltivare un pensiero critico, originale ed autonomo. Leggere implica processi di pensiero che privilegiano la meditazione, la riflessività, l’elaborazione, la lentezza, tutte dimensioni schiacciate sotto il peso di un tempo storico caratterizzato dalla velocità, dal consumo feroce di informazioni. La libertà di ogni uomo e di ogni donna dipende dalla forza di saper governare il digitale e questo è possibile solo se si investe nella formazione del pensiero come unica risorsa realmente rinnovabile e in grado di contrastare ogni forma di totalitarismo digitale».

Si è passati poi alla premiazione. Tanti sono stati i premi assegnati ai ragazzi delle numerose scuole secondare di I° e II° grado della Calabria.  Per ogni lavoro premiato è stata letta la motivazione dall’attrice Emilia Brandi. 

 I premiati  delle scuole secondarie di II° Grado sono stati:   Al terzo posto ex aequo: Alessio Gatti-Classe IVA indirizzo informatico ITT Malafarina Soverato(CZ) per la sezione Giustina Gencarelli; Laura Lombardo-Sofia Plastina-Manuela Siciliani- Classe I Liceo Scienze Umane Ist. S. Caterina da Siena Paola per la sezione Vanda Marsico; Michele Tropea-Classe IVA Informatica ITI “Monaco” Cosenza per la sezione Ada Furgiuele.

Al secondo posto ex aequo;  Maria Cristina Andreoli-Classe VB Liceo IIS “Lopiano” Cetraro per la sezione Giustina Gencarelli; Tersicore Ferraresi-Classe VA Liceo Classico “Alessi di Turi” Liceo “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Vanda Marsico; Francesco Maria Maiuri-Classe IIIA Liceo Classico “Alessi di Turi” Liceo “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Ada Furgiuele.

Al primo posto ex aequo: Luana Iannibelli- Classe IIIC Liceo Scientifico “Mattei” Castrovillari per la sezione  Ada Furgiuele; Maria Clara Nioi- Classe VB Liceo Scientifico “G. Galilei” Trebisacce per la sezione Vanda Marsico; Antonio Pizzuti-Classe IVA Informatica ITI “Monaco” Cosenza per la sezione Giustina Gencarelli

I premiati  delle scuole secondarie di I° Grado sono stati: al terzo posto ex aequo: Giovanni Granata-Classe IIIA Casali del Manco2 “Morrone” Spezzano Piccolo per la sezione Rita Pisano; Nicola Martire-Classe IIIC Casali del Manco2 “Frida Kahlo” Magli per la sezione Jole Santelli;

Al secondo posto ex aequo: Classe II E Scuola Media “Dante Alighieri” Plesso Marconi S.Giovanni in Fiore  per la sezione Jole Santelli; Vincenzo Martucci-Classe III B Scuola Media Casali del Manco 2 “Frida Kahlo” Plesso Magli per la sezione Rita Pisano.

Al primo posto  ex aequo: Luigia Lamacchia-Classe III A Scuola Media Casali del Manco 2 “Anna Morrone” Spezzano Piccolo  per la sezione Rita Pisano; Antonio Tocci-Classe IIIC Scuola Media “V. Tieri” Corigliano Rossano per la sezione Jole Santelli.

Sono state assegnate menzioni speciali a Camilla Mazzei-Classe III D I.C. “V.Tieri” Corigliano Rossano e a Martina Palermo-Classe V Liceo Scienze Umane “M.T De Vincenti” Rende

 Un riconoscimento speciale è andato alle alunne Giovanna Grillo, Anna Pia Moscato, Carmen Marrella, Diletta Durante, Emanuela Pontoriero- Classe IIID Liceo Classico “Morelli” Vibo Valentia.

Un premio speciale, consistente nell’Enciclopedia Universale “Atlantica” di 22 volumi, è stata assegnata per sorteggio all’IIS “Lopiano” di Cetraro. Donato dai figli in memoria del genitore Rosario Matta Ingegnere (Cetraro 1900 – Cosenza 1986).

Sono stati invitati a prendere la parola i Dirigenti scolastici e i Docenti referenti presenti alla cerimonia. Tutti hanno espresso parole di plauso per questo concorso che ha premiato l’impegno e il coinvolgimento di tanti studenti.  

Proprio gli studenti sono stati i veri protagonisti della giornata, allietando con la loro presenza l’ evento. Sì, è stato proprio uno straordinario evento questo concorso, perché a partecipare sono stati  i ragazzi delle scuole, con il loro entusiasmo, la loro voglia di futuro, un futuro che sappia di pace, di giustizia sociale, di lavoro, ma anche di arte, cultura e bellezza. Sta a chi opera nel mondo della scuola e dell’associazionismo sapergliela trasmettere questa possibilità di futuro, che si basa soprattutto sulla libertà di poter esprimere le proprie idee e sulla consapevolezza che solo la cultura rende liberi. E la cultura si acquista con l’esercizio continuo della lettura e della scrittura. E incentivare la lettura e la scrittura nei giovani studenti delle scuole è stata la finalità di questo concorso.

I lavori degli studenti hanno focalizzato in loro la possibilità e la necessità di speranza, di armonia, di giustizia, di elevazione, il bisogno di credere in se stessi e negli altri, in un destino che vada oltre la contingenza, che si coglie, ancora più drammatica nell’animo travagliato dell’uomo di oggi, soffocato dal dolore, dalla violenza inaudita della guerra, come condizione storica contingente, ma anche come problema universale del destino dell’uomo stesso. L’approccio al libro, capolavoro di AIParC, è stato da tutti i giovani interpretato come auspicio di elevazione e progresso.

Nella maggior parte dei lavori si sono trovati pensieri e riflessioni, che invitano a dare un seguito a questa bellissima iniziativa, pensando già alle prossime edizioni del concorso. L’auspicio per i giovani partecipanti, ma per tutti i giovani, è che riescano a scorgere e a non perdere mai di vista “le ali della Speranza” per volare alto, credere in se stessi e negli altri, vedere nella vita e sopra di essa un’armonia, una giustizia, insomma sentire in loro stessi un destino unico, irrinunciabile e irripetibile, come irripetibile è ogni esistenza umana. È stata una mattinata lieve per la presenza di tanti giovani e densa allo stesso tempo di emozioni, pensieri, conoscenza e belle pagine di scrittura, che hanno arricchito umanamente e culturalmente tutti coloro che hanno preso parte all’evento. (amv)

COSENZA – Il dibattito su “La mafia e le stragi del ’92”

Domani mattina, a Rende, alle 10, all’Auditorium “Papa Giovanni Paolo II”, si terrà il dibattito La mafia e le stragi del 1992: La resistenza della società civile contro la ferocia dei boss, promosso da Libera Cosenza “Sergio Cosmai” in collaborazione con il Liceo Scientifico “Pitagora” di Rende.

L’evento è stato organizzato in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. Il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati dialogherà con Gabriele Presti, dirigente della Squadra Mobile di Cosenza; Dario Pini, Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Cosenza; Giap Parini, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria;  Attilio Sabato, giornalista e scrittore; Peppino Mazzotta, attore, ed Enzo Infantino, volontario internazionale.

In apertura i saluti della Dirigente del liceo “Pitagora” Alisia Rosa Arturi e l’introduzione all’incontro a cura della Referente del Presidio Libera di Cosenza Franca Ferrami.

Nel corso della mattinata faranno un intervento gli studenti del gruppo “Le Sentinelle della Legalità”. 

L’iniziativa è stata patrocinata dal Circolo della Stampa di Cosenza “Maria Rosaria Sessa”. (rcs)

 

RENDE – Per Jazz Amore il concerto di Virgil Donati

Sabato sera, al Mood Social Club di Rende, alle 21, è in programma il concerto di Virgil Donati, per la rassegna JazzAmore.

Per la prima volta in Calabria, Donati proporrà al pubblico del Mood Social Club “Italian connection”, viaggio nella carriera pluriennale di uno dei più grandi batteristi viventi.

Virgil è nato a Melbourne, in Australia, dove ha anche avviato la sua carriera. Dalla metà degli anni Novanta è diventato un nome noto. Stabilitosi a Los Angeles, Virgil gira il mondo come superstar internazionale della batteria, oltre che come compositore ed educatore. (rcs)