RENDE (CS) – Presentata la Consulta delle Pari Opportunità e dei Diritti Umani

È stata presentata, nella Sala Tokyo del Museo del Presente di Rende, la Consulta delle Pari Opportunità e dei Diritti Umani, che deve  essere«uno strumento di democrazia diretta esportabile anche nelle altre municipalità», ha spiegato il sindaco di Rende, Marcello Manna.

«Da qui – ha evidenziato – devono partire proposte e azioni da condividere con la nostra amministrazione e per costruire una comunità pluralista, equa e solidale c’è la stringente necessità di fare rete tra istituzioni, cittadini e realtà associative. Non pensiamo solo alla nostra area urbana, ma all’intero territorio regionale».

«È’ancora tanto il lavoro da fare – ha spiegato l’assessora alle pari opportunità, Lisa Sorrentino – perché le conquiste civili vengano condivise anche da chi non vive direttamente sulla sua pelle il peso delle discriminazioni. Un peso assai gravoso per le persone interessate da più fattori di vulnerabilità».

«Sono questi i presupposti – ha evidenziato – dai quali nel mese di marzo è iniziata l’idea di creare partecipazione e di coinvolgere associazioni e cittadinanza attiva su temi che non possono risolversi in una delega assessorile aprendo ad un approccio intersezionale alle pari opportunità. La sfida che si prospetta e’ quella di riuscire attraverso la più ampia partecipazione pubblica a garantire sul territorio il  diritto di ogni persona a non subire discriminazioni sulla base di sesso, genere, orientamento sessuale, disabilità, etnia, fede religiosa, cultura, lingua, classe sociale, ovvero sulla base di qualsiasi altro elemento identificativo».

«Anche per la scelta dei componenti – ha proseguito – il percorso è stato assolutamente partecipato. Dopo i primi incontri c’è stata una fase di mappatura su tutte le realtà esistenti che si occupano del tema o che comunque mostrano sensibilità allo stesso alle quali è stato chiesto l’interesse a partecipare. Ed oggi grazie alla fiducia e all’impegno del nostro sindaco  siamo riusciti a creare la Consulta Pari Opportunità e Diritti Umani”, organismo consultivo in materia, che si propone di trasferire al territorio una vasta base di conoscenze e competenze con finalità quali promuovere equità, parità e diversità come valori imprescindibili per lo sviluppo umano, porre in essere azioni finalizzate alla lotta alle discriminazioni in un’ottica intersezionale, attuare e promuovere una formazione mirata, trasversale e pluridisciplinare ed in generale in tutti quegli ambiti nei quali le pari opportunità agiscono, costituire tavoli tra i diversi attori ai diversi livelli territoriali sulle discriminazioni e le pari opportunità, creare osservatori e sportelli di supporto, nonché reti tra tutti quei soggetti presenti sull’area urbana».
Dagli interventi è emersa comune la volontà di fare rete: «per amplificare le nostre voci. È questa occasione di arricchimento ed è importante dialogare con le istituzioni», ha sottolineato Cristian Gaudio, presidente Arcigay Cosenza.
Anche Silvio Cilento, presidente Arci Cosenza ha affermato: «bisogna ascoltare il territorio, raccoglierne le istanze, dialogare off-line per realizzare un cambiamento oggi più che mai necessario».
«Bisogna consolidare le alleanze trasversali e trovare momenti di sintesi», ha dichiarato Giovanna Vingelli, direttrice del Women Studies “Milly Villa”.
Erminia Anselmo, del centro territoriale Auser ha poi sottolineato l’importanza: «di creare azioni positive in grado di scardinare la lingua dell’odio. Bisogna avere la capacità di pensare globale e agire locale».
L’assistente sociale specialista Gennaro Ponte ha volto un appello affinché: «le libertà siano salvaguardate a più livelli e la Consulta sia una lente d’ingrandimento sui problemi da affrontare».
Infine la responsabile legale del Centro Antiviolenza “R. Lanzino” ha posto l’accento sull’ «importanza di moltiplicare esperienze di partecipazione democratica quali quello della Consulta. Dopo tanti anni di militanza è la prima volta che ci sentiamo a casa, felici di condividere con altre realtà orizzonti comuni e metodologie condivise sulle battaglie che andremo insieme ad affrontare». (rcs)

RENDE (CS) – Al via prevendite per show di Valerio Lundini al Teatro Garden

Al via la prevendita per lo spettacolo Il mansplashing spiegato a mia figlia – Tour nei bei teatri di Valerio Lundini, in programma il 12 dicembre al Teatro Garden di Rende.

L’evento fa parte del ricco programma della 35esima edizione di Fatti di Musica, il Festival del miglior live d’autore ideato da Ruggero Pegna che, ogni anno, presenta e premia in Calabria con il Riccio d’Argento dell’orafo Gerardo Sacco, l’oscar del live, alcuni degli spettacoli musicali più belli e attesi, spesso in prima assoluta, come è stato proprio per Lundini questa estate al Teatro dei Ruderi di Cirella.

I biglietti saranno in vendita su Ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone (Cosenza: Inprimafila, viale Marconi n. 140, ecc.).

Personaggio dell’anno, dopo il successo televisivo e il sold out in tutte le tappe del tour estivo, a grande richiesta Valerio Lundini approda nei teatri italiani. Con Una Pezza di Lundini su Rai2 ha portato nella tv italiana un inedito, nuovo e originale late night comedy, a base di interviste irriverenti e servizi surreali lontani dai luoghi comuni, dal buonismo e da ogni cliché.

Con “Il mansplaining spiegato a mia figlia – tour nei bei teatri” il pubblico avrà modo di gustare ancora dal vivo la versatilità ironica, sarcastica e giocosa di un nuovo fuoriclasse della risata.

Proseguono in tanto, sempre nel circuito Ticketone, le vendite dei biglietti delle uniche tappe calabresi dei tre grandi musical in esclusiva nel Festival: La Divina Commedia di Marco Frisina con la regia di Andrea Ortis dei giorni 3 e 4 dicembre al Palacalafiore di Reggio Calabria, con 2 spettacoli al giorno (ore 10 scuole ed ore 21 serali), Fabularium Magic Disney Music del 6 gennaio 2022 al Teatro Politeama di Catanzaro, con la pomeridiana delle ore 17 e il serale delle ore 21 e il colossal dei record Notre Dame De Paris dal 26 al 28 maggio 2022 ancora al Palacalafiore reggino.

Per “La Divina Commedia Opera Musical” sono in corso anche le prenotazioni per i matinée scolastici direttamente gestite dalla Show Net di Ruggero Pegna (tel. 0968441888). Tutte le informazioni sugli spettacoli in arrivo sono reperibili al sito ufficiale www.ruggeropegna.it. (rcs)

RENDE (CS) – Si presenta la Consulta per le Pari Opportunità e i diritti umani

Domani mattina, a Rende, alle 11, nella Sala Tokyo del Museo del Presente, sarà presentata alla stampa la Consulta Pari Opportunità e Diritti Civili, «un ulteriore strumento di democrazia diretta che vede nella centralità della partecipazione civica tutta la potenzialità di una progettazione partecipata», ha spiegato il sindaco, Marcello Manna.

«Frutto di un percorso sinergico tra amministrazione comunale, associazioni, cittadine e cittadini – ha spiegato Manna – esempio di cittadinanza attiva che favorisce nuove forme di autogoverno locale. Bisogna mantenere ben saldo l’impegno verso un territorio che va incontro oggi a nuove emergenze in ambito sociale, culturale e ambientale. Garantire pari opportunità, il diritto di ogni individuo a non essere discriminato per ragioni connesse al genere, alla religione e alle convinzioni personali, alla razza e all’origine etnica, alla disabilità, all’età, all’orientamento sessuale è dovere  sancito e riconosciuto da fonti giuridiche vincolanti e da atti di indirizzo politico a livello internazionale, europeo e nazionale».

«Sì è, dunque, ritenuto opportuno rimodulare ed ampliare la composizione della Consulta con una serie di personalità notoriamente impegnate nel campo dei diritti civili e della promozione delle pari opportunità», ha proseguito il sindaco indicando i nomi che affiancheranno Mariuccia Campolo nella Consulta: Silvio Cilento, presidente Arci Cosenza, Federico Cerminara già responsabile cultura e tesoriere nazionale Arcigay, l’avvocata Federica Giraldi, Marco Marchese del direttivo nazionale dell’Associazione Radicale Certi Diritti, l’autore e ricercatore Gennaro Ponte, la sociologa Giovanna Vingelli, direttrice del Centro di Women’s Studies “Milly Villa” e delegata del Rettore per le Pari Opportunità, la responsabile legale del centro antiviolenza “R. Lanzino”, Roberta Attanasio, la presidente della Associazione Emily Cosenza, Elena Hoo, Lavinia Durantini attivista LGBTQI, Cristian Gaudio, presidente Arcigay Cosenza, Erminia Anselmo componente del direttivo Auser, Loredana Nigri fondatrice del movimento della Medicina Narrativa, dell’Umanizzazione delle cure ex Presidente Comitato Unico di Garanzia ASP di Cosenza, Pupa Sicilia, figura di riferimento per la salute e lo star bene a scuola e le tossicodipendenze, responsabile regionale di Servas open Doors.
«Il rischio di discriminazione e di esclusione è maggiore per le persone che sono interessate da più fattori di vulnerabilità e l’approccio alle pari opportunità, in un’ottica intersezionale, risponde al diritto di ogni persona a non subire discriminazioni. Attraverso una attiva partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita collettiva, la nostra amministrazione vuole promuovere buone pratiche rivolte al superamento di ogni forma di svantaggio e diffondere la cultura della diversità e delle pari opportunità con l’obiettivo di conseguire una maggiore eguaglianza sostanziale delle persone», ha aggiunto l’assessora alle pari opportunità e diritti civili Lisa Sorrentino sottolineando come: «la Consulta lavorerà affinché vengano poste in essere azioni finalizzate alla lotta alle discriminazioni, attuate e promosse una formazione mirata, trasversale e pluridisciplinare e in tutti quegli ambiti in cui le pari opportunità agiscono».
«Saranno costituiti tavoli tra i diversi attori a diversi livelli territoriali sulle discriminazioni e le pari opportunità – ha aggiunto – oltre ad essere promossi approcci e strumenti innovativi di gender mainstreaming, incluso il bilancio
di genere, allo scopo di individuare gli effetti delle politiche e degli investimenti realizzati sui diversi destinatari. Bisogna costruire strategie a medio e lungo periodo finalizzate alla sensibilizzazione degli attori territoriali in ottica inclusiva: vogliamo creare rete tra tutti quei soggetti presenti sull’area urbana e insieme costruire una città inclusiva e pluralista». (rcs)

RENDE (CS) – Arriva il Bibliohub

Da domani, fino al 13 novembre, nella piazza antistante il Museo del Presente di Rende, sarà allestito il Bibliohub, una postazione attrezzata per la lettura dedicato alle nuove generazioni di fruitori.

«Rende, unica in Calabria – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Marta Petrusewicz – è la referente regionale e l’unico partner del progetto nazionale Mamma Lingua, Storie per tutti, nessuno escluso, promosso dall’Associazione Italiana Biblioteche e finanziato dal Centro per il Libro e la Lettura».
«Il BiblioHub – ha aggiunto – è una biblioteca mobile su ruote, premiata alla Biennale di Venezia, e progettata come uno “scrigno” che si apre e si espande negli spazi urbani per portare la biblioteca dentro il territorio. Rende è l’unica tappa calabrese e l’ottava sul piano nazionale, del viaggio di questa meraviglia architettonica e educativa.
«Inoltre – ha proseguito – il BiblioHub è uno spazio per la lettura, un punto di accesso all’informazione e al prestito di libri, per favorire la socializzazione di adulti e bambini. Si comincia con i bambini dagli zero ai sei anni favorendo azioni di sostegno alla lettura in età prescolare in lingua madre e sensibilizzando così la comunità sui benefici della lettura precoce, sul bilinguismo e sulla diversità linguistica. La lettura in lingua italiana e in altre lingue diviene in tal modo strumento d’inclusione tra le diverse etnie che compongono il tessuto urbano».
La lettura come veicolo di coesione sociale, dunque, che coinvolgerà anche la Biblioteca dei Ragazzi, prossima all’apertura: «dotata già di una raccolta libraria per l’infanzia, la famosa “valigia dei libri” multilingue e una Penpal che consente la traduzione istantanea, permettendo così di leggere in lingua italiana un testo originariamente in lingua straniera. I benefici della lettura si uniranno così ad azioni di sostegno al bilinguismo sin da piccoli», ha proseguito l’assessora.
All’iniziativa parteciperanno gli istituti compresivi di Rende Centro, Commenda e Quattromiglia, oltre al nido comunale Peter Pan: «coinvolgeremo una fascia d’età che va dagli zero ai sei anni attraverso attività di animazione con i volontari di mamma Lingua e con le comunità straniere», ha sottolineato Petrusewicz.
Sabato 6 novembre si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto alle 9,30 nella sala Tokyo del Museo del Presente con il sindaco Marcello Manna, l’assessora Marta Petrusewicz, il responsabile del progetto Antonio Curcio, Tiziana Scarcella, referente Nati per Leggere AIB Calabria, Agnese Cargini, Coordinamento Nazionale Mamma Lingua, oltre a rappresentanti delle comunità straniere coinvolte nel progetto.
«Riteniamo – ha spiegato il sindaco Manna – che diffondere e promuovere esperienze intorno alla lingua madre, al bilinguismo, alla diversità linguistica attraverso la condivisione di libri e storie sia opportunità per l’intera comunità. Il patrimonio identitario si costruisce creando momenti di confronto e valorizzando le differenze. Le donne e gli uomini di domani sono coloro che accompagniamo oggi nel loro percorso di autodeterminazione».
Gli incontri, che prevedono anche momenti di confronto e attività aperti alle famiglie dell’area urbana, fatto salvo dove espressamente indicato, sono liberi ma a posti limitati secondo la normativa vigente circa le misure di contenimento Anti-Covid19. Per partecipare alle presentazioni è necessario esibire il green pass. (rcs)

Firmata istanza per riconoscimento Distretto del Cibo “Serre Cosentine”, Manna: Regione ci sostenga

È stata firmata l’istanza per il riconoscimento, da parte della Regione Calabria, del Distretto del “Cibo Serre Cosentine”, a cui hanno aderito 20 Comuni e diversi partner.

«Rappresentiamo una popolazione di quasi duecentomila abitanti, produzioni locali e un patrimonio identitario che deve essere valorizzato al meglio. Ne risentirà l’economa dei nostri territori, il turismo, ma anche settori quali l’innovazione, la cultura, così come la tutela delle filiere locali ne trarranno giovamento» ha spiegato il sindaco di Rende, Marcello Manna, nel corso della conferenza stampa svoltasi al Museo del Presente di Rende.

Per il primo cittadino, infatti, «costruire un sistema locale sostenibile del cibo in un’area così vasta attraverso interventi integrati e di supporto allo sviluppo significa valorizzare le nostre risorse» e che «opportunità quali i fondi POR, il PSR, il PNRR debbono essere sfruttati al meglio con progetti concreti che ci portino a costruire un futuro comune non più rimandabile».

L’auspicio, per Manna, «è trovare una interlocuzione proficua con la Regione Calabria: abbiamo già perso due dei finanziamenti previsti per i distretti del cibo e non vogliamo rinunciare a realizzare questo progetto».

All’incontro sono intervenuti il responsabile del SASUS, Antonio Azzato, e il direttore del Distretto Giuseppe Perri.
Il dirigente del comune di Rende ha ricordato come dall’intuizione del PIT 8 e, in seguito con la costituzione del SASUS si sia reso possibile realizzare il distretto che «rappresenta una opportunità di crescita concreta per questa area nel rispetto delle differenze e dei contesti di riferimento».
«Ora bisogna fare rete non solo tra comuni e associazioni di categoria, ma coinvolgendo i produttori, sostenendoli nell‘inserimento in un circuito economico che ha bisogno di ripartire», ha dichiarato Giuseppe Perri.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato Manna – è allargare questo distretto a più comuni. Non  è più tempo di sterili campanilismi: bisogna innescare processi positivi, portando a compimento progetti ed iniziative importanti su diverse linee del programma di investimento ampliando il raggio di azione e di opportunità di comune rilancio».
«Esistono una moltitudine di produzioni di eccellenza e trasformazioni di alimenti tipici che neanche conosciamo – ha concluso –. È arrivato il tempo di alzare la testa , ed elaborare strategie per evidenziare e potenziare le produzioni agricole partendo dal potenziamento della cultura che sta alla base di questi processi».

Oltre ai Comuni di Castrolibero, Montalto Uffugo, Castrolibero, Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Mendicino, San Fili, Carolei, Cerisano, Domanico, Marano Principato, Dipignano, Zumpano, Lattarico, Rota Greca e San Benedetto Ullano, hanno aderito diversi partner, tra cui l’Università della Calabria, l’ARSAAC, i Consorzi di Tutela Salumi di Calabria, Fichi di Cosenza, Liquirizia di Calabria, Vini Terre di Cosenza e Tutela Olio IGP Calabria. Tra i soggetti aderenti, poi, anche FIC (Federazione Italiana Cuochi), FIS (Federazione Italiana Sommelier), Biologi Senza Frontiere, AMIRA (Ass. Maitreis Italiani Ristoranti e Alberghi) Calabria, Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, Accademia Italiana del Peperoncino e Mercato delle Eccellenze di Calabria, oltre a Confindustria Cosenza, Confartigianato, Coldiretti Cosenza, Associazione Provinciale Cuochi Cosentini (APCC), Unione Provinciale Agricoltori. (rcs)

RENDE (CS) – Al Museo del Presente la mostra “Essenze. Modellazione di sistemi complessi”

Al Museo del Presente di Rende, fino al’11 novembre si potrà visitare la mostra Essenze. Modellazione di sistemi complessi, promossa dal Comune insieme all’Università della Calabria.

Si tratta di del «frutto di un avoro di due anni tra l’assessorato alla cultura e i docenti Unical Pietro Pantano ed Eleonora Bilotta», ha spiegato Marta Petrusewicz che ha sottolineato come «sia questo un progetto inusuale in quanto apre al pubblico “laico” le straordinarie frontiere offerte dalle tecnologie 4.0».

L’esposizione prende ispirazione dall’idea di Pantano e Bilotta, che hanno tradotto in prodotti manifatturabili modelli matematici della complessità (essenze di sistemi complessi, appunto). I prototipi sono stati sviluppati all’interno del laboratorio di Psicologia Scienze Cognitive e Modellazione.

«Ad esempio – ha spiegato l’assessora alla cultura – l’osservazione del caos permette di catturare le immagini cosmiche e le tecnologia nuove, tramite anche semplici stampanti in 3D, consentono di trasferire queste immagini sui materiali usuali – metallo, argento, tessuti, creta – e di creare oggetti di una bellezza appunto “cosmica”. Lo stesso procedimento per la “cattura” di immagini scultoree, pittoriche, di oggetti tradizionali – riproducibili in grandi numeri, ma con la variazione di uno o due pixel, su migliaia coinvolti, ogni oggetto così prodotto diventa unico».
Dopo una breve introduzione didattica sul caos e sui sistemi dinamici continui e discreti, la mostra presenta una collezione di gioielli realizzata attraverso modelli caotici, una serie di piastrelle, piatti, tessuti, arazzi e vasi realizzati mediante le moderne tecniche di manifattura 4.0.
«È una straordinaria possibilità – ha proseguito l’assessore – per la ripresa della produzione artigianale con tecniche nuove che coniuga tradizione e innovazione. Infatti, all’apertura della mostra, l’architetto Emilio Leo, titolare e direttore creativo del Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile della Calabria, ha mostrato i prototipi di sciarpe e coperte prodotti con questa nuova tecnologia».
«Non a caso – ha aggiunto – la cerimonia di apertura ha visto la partecipazione dei vertici dell’innovazione scientifica dell’Unical: Riccardo Barberi, direttore del Dipartimento di Fisica, prof. Gianluigi Greco, EurAl fellow e direttore del Dipartimento di Matematica, Luigino Filice, docente di tecnologie e sistemi di lavorazione Unical, nonché il rettore emerito Gino Mirocle Crisci».
La mostra può essere fruita anche in digitale, attraverso la scansione del QR code che riporta al catalogo virtuale insieme a video, immagini e copertine di riviste scientifiche sui sistemi complessi e il caos.
La mostra si lega al progetto “armonicamente 4.0” sul cui sito sarà possibile fruire digitalmente delle opere a partire dal 11 novembre, dopo la chiusura della mostra.
«L’idea – ha affermato Petrusewicz – è quella di aprire l’iniziativa al mondo industriale, con l’idea di creare un forum di condivisione di idee ed esperienze tra l’accademia e l’industria. Quest’anno, l’evento è stato organizzato dall’Università della Calabria e dal Cluster Nazionale del Made in Italy per favorire il confronto tra Accademia, Imprese e altri Attori su una serie di temi d’interesse per il Made in Italy. Da qui il progetto in mostra al Museo del Presente la cui direzione generale è a cura di Eleonora Bilotta, Pietro Pantano, Francesca Bertacchini e Roberto Sottile, con la direzione organizzativa di Carmelo Scuro e Francesco Demarco».
Cinque le sezioni: gioielli, lane, ceramiche, tessuti e arazzi, vasi.
I gioielli derivano da sistemi dinamici continui (come gli attrattori di Chua, Lorentz, Chen, ecc.. ) e da algoritmi cognitivi che generano strutture dette Anti-Pitagoriche  proprio perché utilizzano proporzioni numeriche molto alte, al contrario dei rapporti pitagorici sull’armonia che prediligono relazioni tra grandezze molto basse.
Una parte considerevole dei gioielli è stata dedicata alla riproduzione di icone classiche della cultura calabrese come il drago a sette teste, riportato nel Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore, o la Persefone, statua fittile attualmente residente nel museo Altes di Berlino, trafugata a Locri. Gli orafi che hanno aiutato nello sviluppo di questi prototipi sono le imprese Sole Oro di Cosenza e Chriseora Gioielli di Grisolia Lido (CS).
Le lane sono state realizzate dal Lanificio Leo di Soveria Mannelli (CZ). I modelli raffigurati sono sviluppi spazio-temporali di Automi Cellulari, particolari sistemi dinamici che si evolvono, trasportando informazione attraverso una serie di regole. L’impredicibilità di tali sistemi permette, variando i dati iniziali, di ottenere pattern sempre diversi.
Le lane realizzate riproducono pattern semplici, complessi e caotici. Di particolare rilevanza un modello di tali sistemi detto solitone che passa da pattern semplici a pattern complessi a pattern caotici. Uno di questi modelli è stato pubblicato sulla copertina della rivista scientifica “Complexity”.
Per le ceramiche sono state sfruttate le tassellazioni tradizionali come i modelli di Penrose, Cosmateschi, Arabi e Medioevali sono stati realizzate piastrelle che innovano tali sistemi. Anche i piatti in ceramica riportano gli stessi modelli e il sistema di ricoprimento del cerchio di Poincaré. Questo ha permesso di creare, partendo da texture elementari, dei pattern di grande complessità. Hanno collaborato allo sviluppo di tali prototipi in ceramica le ditte CarPier di Bergamo e Ceramiche Scuro di Bisignano (CS).
Il pattern del caos è il tema della sezione di tessuti e arazzi che sono stati stampati su diversi tipi di tessuti per rappresentare la complessità dei sistemi che creano tale fenomeno.
Le sete, i velluti e altri tipi di materiali rappresentano, con l’uso di texture colorate, strutture interne (3D) di sistemi caotici che creano motivi frattali, tipica manifestazione del caos. Tali pattern sono rilevanti dal punto di vista artistico in quanto simili alla produzione di J. Pollock, un pittore australiano sui cui quadri sono state ritrovate strutture frattali.
I tessuti sono stati stampati dalla ditta Gesta srl di Varese. Altri tessuti riportano i pattern di Automi Cellulari che, tra gli altri modelli, manifestano una specifica struttura frattale detta Triangolo di Sierpiński. Inoltre, tali strutture sono state anche filate per realizzare manufatti tipo runner, cuscini e arazzi dalle ditte Tessitura Calabrese di Bari e Arte Tessile di Busto Arsizio (Mi).
I vasi provengono dagli stessi algoritmi cognitivi che creano le Anti-Pitagoriche. Modificando i parametri di tali sistemi sii realizzano diverse strutture stampabili con le tecniche di manifattura additiva e con diversi tipi di materiali che permettono di realizzare oggetti di design sofisticati e innovativi.
«È importante che questi temi e questi manufatti vengano presentati alle studentesse e agli studenti degli istituti superiori, e anche delle scuole medie. Consapevoli di presentare il futuro già prossimo, i docenti coinvolti hanno offerto la loro disponibilità agli incontri con le scuole», ha concluso l’assessora Petrusewicz. (rcs)

Il 26 settembre la firma dell’accordo per il Distretto del Cibo “Serre Cosentine”

Il 26 ottobre, alle 11, nella Sala Tokyo del Museo del Presente di Rende, sarà sottoscritto l’accordo di Distretto per l’Area delle Serre Cosentine.

Oltre al primo cittadino dell’oltre Campagnano, i sindaci di Cosenza, Castrolibero, Castiglione Cosentino, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Mendicino, San Fili, Carolei, Cerisano, Domanico, Marano Principato, Dipignano, Zumpano sottoscriveranno il partenariato socio-economico e territoriale che vedrà l’adesione anche di Lattarico, Montalto Uffugo, Rota Greca e San Benedetto Ullano.

Scopi del distretto, si legge nel piano, sono: il valorizzare le produzioni agroalimentari secondo i principi d’inclusione territoriale, sociale e ambientale sulla base della Green e Blue Economy con la centralità delle produzioni di qualità riconosciute fresche e trasformate; il valorizzare le risorse turistiche collegate ai territori di produzione; la tracciabilità e salubrità alimentare mirate alla più ampia tutela e protezione della salute dei consumatori a partire dalla refezione pubblica; supportando le forme aggregate; il supporto alla commercializzazione attraverso strategie di filiera corta e internazionalizzazione.

«Costruire un sistema locale sostenibile del cibo in un’area così è chiaro segno che tale opportunità rappresenta una concreta base su cui costruire un futuro concreto. Promuovere interventi integrati e di supporto allo sviluppo sostenibile significa valorizzare le nostre risorse e meglio sostenere l’economia. Il nostro è un progetto politico che vede non nelle appartenenze, ma nella forza dell’azione comune un approccio che potrà essere da guida anche per altri territori», ha affermato il sindaco Marcello Manna.
Oltre ai comuni delle Serre Cosentine, saranno partner del progetto anche l’Università della Calabria, l’Arsaac, i Consorzi di Tutela Salumi di Calabria, Fichi di Cosenza, Liquirizia di Calabria, Vini Terre di Cosenza e Tutela Olio IGP Calabria.

Tra i soggetti aderenti, poi, anche Fic (Federazione Italiana Cuochi), Fis (Federazione Italiana Sommelier), Biologi Senza Frontiere, Amira (Ass. Maitreis Italiani Ristoranti e Alberghi) Calabria, Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, Accademia Italiana del Peperoncino e Mercato delle Eccellenze di Calabria, oltre a Confindustria Cosenza, Confartigianato, Coldiretti Cosenza, Associazione Provinciale Cuochi Cosentini (APCC), Unione Provinciale Agricoltori.

«Il contesto economico e sociale dell’area che abbraccia il distretto – ha spiegato Manna – è già stata oggetto di iniziative di integrazione e di progettualità condivisa: il PIT 8 delle Serre è stato uno strumento della precedente programmazione che ha innescato processi positivi, portando a compimento progetti ed iniziative importanti su diverse linee del programma di investimento».

«Questa iniziativa che viene promossa dal Sasus (agenzia di progettazione e sviluppo, evoluzione dalla esperienza PIT 8) – ha proseguito – si amplia ad altre realtà comunali di prossimità che ampliano il raggio di azione e di opportunità di comune rilancio. Esistono una moltitudine di produzioni e trasformazioni di alimenti tipici, prodotti che possono essere definiti come identitari di culture differenti che si sono nel tempo contaminate vicendevolmente portando a ottenere produzioni di grande pregio, benché in alcuni casi di ridotte entità».

«Lo scopo di questa iniziativa, pertanto – ha spiegato ancora – è quella di creare le condizioni per stimolare la produzione con azioni di accompagnamento al mercato, promuovere sia internamente che esternamente le produzioni in equilibrio alle capacità produttive dei singoli, definire le linee comuni anche per la salvaguardia del paesaggio caratterizzandolo, con piani condivisi di sviluppo urbano, e fondamentalmente elaborare strategie per evidenziare e potenziare le produzioni agricole partendo dal potenziamento della cultura che sta alla base di questi processi».

«Attraverso il cibo, infatti – ha detto ancora il sindaco Manna – si costruisce una rete caratterizzata da identità storica, sociale ed economica per promuovere lo sviluppo territoriale, la coesione e l’inclusione sociale attraverso la valorizzazione delle attività agricole e agroalimentari tutelando così, di fatto, il paesaggio rurale, riducendo lo spreco alimentare e l’impatto ambientale».

«Ribadiamo, dunque – ha concluso – come il nostro ruolo debba essere valore aggiunto nel sistema locale di riferimento anche in vista del raggiungimento dei target di crescita della programmazione regionale anche in vista della nuova programmazione del Psr e del Por. Noi sindaci conosciamo i nostri territori e le loro potenzialità e, insieme, ci impegneremo per garantire ai nostri cittadini un futuro più equo e sostenibile». (rcs)

RENDE (CS) – La presentazione di “Human Resources Strategy for Researchers”

Domani pomeriggio, a Rende, alle 17, al Teatro Auditorium Unical, la presentazione del percorso Human Resources Strategy for Researchers, con cui l’Università della Calabria punta alla certificazione dello standard europeo di qualità dell’ambiente di lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori.

UniCal longs 4 excellence è il progetto con cui lo scorso 25 marzo l’Unical si è candidata all’ottenimento del prestigioso riconoscimento, dando così avvio a tutte le azioni che puntano dritto all’obiettivo, come la costituzione di focus groups tematici che hanno lavorato alla disamina dei quaranta principi espressi nella Carta Europea dei Ricercatori e del Codice di condotta per l’assunzione dei Ricercatori, principi ai quali gli Istituti, gli Atenei e i Centri di Ricerca che intendono ottenere l’Award devono allineare la propria condotta al fine di migliorare le condizioni di lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori.

Il lavoro dei focus groups (costituiti da personale docente e tecnico dell’Unical) ha condotto il team di HRS4R ad effettuare un’indagine interna, un’approfondita Gap Analysis che, adesso, mediante un questionario online, rileverà le percezioni delle ricercatrici e dei ricercatori per definire, così, la migliore strategia da intraprendere attraverso un action plan da sottoporre alla Commissione Europea per ottenere l’HR Excellence Award.

Il questionario sarà illustrato e lanciato proprio durante il workshop che si configura come un’occasione per presentare nel dettaglio tutto il percorso di eccellenza intrapreso dall’Unical e il cui risultato sarà rintracciabile in vantaggi come: il perfezionamento dei processi di assistenza alle risorse umane; la garanzia di procedure di reclutamento e di valutazione Eque, Trasparenti e Meritocratiche (OTM-R); la promozione delle pari opportunità e della cooperazione trasversale; il miglioramento dello status e delle condizioni di lavoro dei ricercatori; l’internazionalizzazione dell’Ateneo per lo sviluppo di Reti con altre organizzazioni di ricerca; l’aumento dell’attrattiva dell’Ateneo e della capacità di trattenere personale di alto livello.

Il tutto sarà ampiamente spiegato dal Delegato del Rettore per la Progettazione della Ricerca Unical, prof. Francesco Valentini, che è il promotore dell’iniziativa.

«L’Università della Calabria con UniCal longs 4 excellence ha intrapreso la strada che conduce alla ribalta internazionale, come campus che garantisce un ambiente di lavoro eccellente per le ricercatrici e i ricercatori e che si propone come polo attrattore dei migliori talenti della scienza», ha dichiarato il prof. Valentini.

RENDE (CS) – Il 16 ottobre si chiude la nona edizione del Premio di Poesia “Memorial Guerino Cittadino”

Il 16 ottobre a Rende, alle 17, nella Sala Tokyo del Museo del Presente, è in programma la cerimonia di premiazione della nona edizione del Premio Internazionale di Poesia “Memorial Guerino Cittadino”, istituito e promosso da Anna Laura Cittadino, presidente Associazione GueCi, con il nobile intento di ricordare tutte le vittime della malasanità e, in particolare, dedicato al padre Guerino Cittadino, scomparso nel 2003.

Un  importante appuntamento che attraverso la poesia   rinnova il costante impegno dell’Associazione GueCi, a difesa della dignità umana. La cerimonia di premiazione si avvale della Medaglia del Senato, del  Patrocinio Città di Rende e di WikiPoesia.

La Giuria del Premio, presieduta da Lucilla Trapazzo, poetessa,attrice,regista teatrale, è composta da Gabriella Campioni, scrittrice,  Maria Teresa Cipri, scrittrice, Dilettta Aurora Della Rocca, giornalista, Nadio Grigis, poeta e scrittore e Giuseppe Salvatore, poeta, hanno decretato i seguenti vincitori: Per la poesia inedita in lingua italiana, il primo posto a Mirella Palermo (Rogliano) a seguire Vittorio Di Ruocco (Pontecagnano-SA) e Giuseppina Palese di Cagliari.

Per la sezione in vernacolo si è classificato al primo posto Andreina Trusgnach (San Leonard-UD)  e a seguire Angela Cristina Broccoli di Magenta – MI e Brunella D’Angelo di Cosenza.

I vincitori della sezione Poesia inedita a tema: I valori autentici della vita: Antonella Sozio di Venafro, che si aggiudica il primo posto, Elisabetta Liberatore (Pratola Peligna-AQ) al secondo posto e al terzo Lucia Lo Bianco di Palermo. Medaglia del Senato ad Angelo Canino di Acri-Cs.

Premio Speciale “I valori autentici della vita”Girolamo Gancemi di Polistena. Premio Speciale Presidente di Giuria a Ilaria Caspani di Perugia. Al Poeta Mario De Rosa di Morano Calabro, il Premio Speciale GueCi. Premio Speciale Emozioni a Stefano Baldinu di San Pietro in Casale – BO. Premi Speciali anche per i Poeti: Mario Maio di Cosenza, Liliana Paisa di Fabriano – An, Nicolina Ros di San Quirino -PD, Antonio Corona di Torino, e Alessandro Izzi di Gaeta.

La sezione scuola vede sul podio gli studenti del Liceo Classico “B. Telesio” nel seguente ordine: Irene Palma, Ludovica Iannucci e Martina Coccimiglio. 

Verranno, inoltre, conferite varie menzioni d’Onore e Speciali.

La cerimonia si aprirà con i saluti dell’assessore alla cultura Città di Rende, Marta Petrusewicz  e della consigliera comunale Marisa De Rose. Ospite d’Onore Francesco Caravetta (scrittore) al quale verrà conferito il Premio alla Carriera. Presenti alla serata gli Artisti: Anna Maria Trotta che ha “vestito”  la copertina dell’antologia, contenente le opere vincitrici, con il dipinto su legno “dal grano al pane” e Antonio Oliva, che ha realizzato il dipinto per il Premio Speciale: I valori autentici della vita. La serata sarà allietata dalla straordinaria voce di Maria Teresa Manco.

A condurre la serata, la presidente dell’Associazione culturale GueCi, Anna Laura Cittadino. (rcs)

RENDE (CS) – L’evento Conoscere la storia dell’Unical con il libro “L’avventura di Andreatta in Calabria”

Domani mattina, a Rende, alle 11, nell’Aula Hera dell’Università della Calabria, l’incontro Conoscere la storia dell’Università della Calabria attraverso il libro Le avventure di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo di Franco Bartucci con gli studenti del Corso di laurea magistrale in Scienze Pedagogiche per l’insegnamento di Pedagogia della Comunicazione.

L’evento è stato promosso dal prof. bMario Caligiuri, docente di Pedagogia Generale presso il Dipartimento di Culture Educazione e Società presso lo stesso Ateneo, trovando un supporto organizzativo nell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, con presidente la prof.ssa Patrizia Piro.

Per Franco Bartucci, già responsabile dell’ufficio stampa dell’Università della Calabria e attuale Portavoce dell’Associazione promotrice dell’evento, costituirà una valida occasione per presentare agli studenti il suo libro, ma soprattutto per raccontare la sua personale esperienza di lavoro vissuta accanto al prof. Beniamino Andreatta, nei suoi quattro anni di permanenza nella nostra Regione interamente dedicati alla nascita dell’Università della Calabria. 

Un anniversario che proprio quest’anno apre il cinquantesimo della nascita partendo dalle decisioni assunte dal governo del Presidente Emilio Colombo di insediare la nascente Università calabrese nella Provincia di Cosenza (febbraio 1971), confermata con un Decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat nel mese di aprile 1971. 

Atti a cui seguiranno: la nomina, da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, on. Riccardo Misasi, del Comitato Tecnico Amministrativo e dei Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà (28 aprile 1971), previste inizialmente dalla legge istitutiva n.442  del 12 marzo 1968, a firma del Presidente Aldo Moro; l’insediamento ufficiale e la loro presentazione alla città di Cosenza il 22 maggio 1971, nel salone consiliare del Comune, con sindaco Fausto Lio; l’elezione ad opera del corpo accademico del prof. Beniamino Andreatta a Rettore dell’Università della Calabria (28 maggio 1971), il cui insediamento ufficiale avvenne il 9 giugno 1971 con la convocazione della prima riunione utile del Comitato Tecnico Amministrativo.

La scelta dell’ubicazione della nascente università sui territori dei Comuni di Rende e Montalto Uffugo, su delibera del Comitato Tecnico Amministrativo (31 luglio 1971). Mentre proprio in questi giorni ci si trova nel cinquantesimo anniversario di approvazione dello Statuto da parte dell’Organo Amministrativo supremo dell’Università (28 settembre 1971) e di presentazione pubblica, prima ai politici calabresi nella sala consiliare del Comune di Cosenza (26 ottobre 1971) ed a seguire nella sala consiliare dell’Amministrazione Provinciale di Cosenza, a cura del sindaco Fausto Lio e del Presidente Francesco De Munno.

«Una storia importante da rinverdire e far conoscere ai nostri studenti e non solo – ha dichiarato il prof. Mario Caligiuri – che nulla sanno, mentre è importante far acquisire loro il senso di appartenenza a cominciare dalla conoscenza delle radici fondanti della loro Università». (rcs)