Si intitola Migranti – Per una gestione straordinariamente ordinaria del fenomeno, l’incontro in programma lunedì 19 dicembre, a Roccella Jonica, alle 17 al Convento dei Minimi.
Intervengono i protagonisti della straordinaria esperienza di collaborazione istituzionale, impegno volontaristico e coesione sociale che ha reso possibile quasi 100 interventi di prima assistenza a favore di oltre 11.000 migranti soccorsi in mare e sbarcati al Porto delle Grazie.
L’incontro, che sarà aperto dagli interventi dei Sindaci di Roccella, di Siderno, di Ardore e di Stilo, offrirà poi le testimonianze di chi opera sul campo: i volontari della Croce Rossa ed i Medici Senza Frontiere. A seguire, la tavola rotonda con gli interventi del Dott. Bruno Megale – Questore di Reggio Calabria, del Ten. Colonnello Alberto Lippolis – Comandante del ROAN della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, del Dott. Roberto Di Palma – Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio e del Dott. Antonio Marziale – Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria. Le conclusioni sono, infine, affidate a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria Dott. Massimo Mariani.
Un evento, dunque, non «per autocompiacimento – viene spiegato in una nota –, ma per riflettere assieme su ciò che possiamo e dobbiamo fare per migliorarci ancora».
In uno scenario nazionale nel quale spesso il dibattito attorno al tema migranti oscilla tra opposti estremismi, l’esperienza vissuta a Roccella dà un messaggio forte ed inequivocabile circa il primato dell’esercizio dei doveri istituzionali propri degli organi periferici dello Stato, delle Forze dell’Ordine, della Capitaneria di Porto e della Squadriglia Navale della Guardia di Finanza, dei Comuni interessati, delle Associazioni di Volontariato e delle Organizzazioni non Governative rispetto alla indiscutibile e indiscussa necessità di salvaguardare le vite di decine di migliaia di donne, bambini e uomini che sfuggono da guerre e povertà.
Il sistema di primo soccorso coordinato dalla Prefettura di Reggio ha operato in questo difficilissimo anno in silenzio, senza urlare, senza sconfortarsi mai. Le istituzioni locali ad inizio anno, in considerazione degli aumenti dei flussi, avevano denunciato i pericoli di un possibile collasso del sistema. Gli organi periferici dello Stato hanno raccolto quelle preoccupazioni e le hanno rappresentate ai più alti livelli. E lo Stato, questa entità quasi astratta che chiamiamo a soccorso quando siamo in difficoltà, ha ascoltato ed è intervenuto. Certo, si continua ad operare in una situazione di emergenza, ma tutti insieme si è intervenuti e si interviene per garantire la massima dignità delle persone soccorse.
Le comunità locali hanno compreso la nostra azione, condividendola convintamente con uno spirito solidaristico fondato sul quel rispetto sacro del forestiero che è nel Dna dei calabresi, che è proprio della nostra cultura magnogreca.
In sintesi, siamo felici che a Roccella si stia scrivendo questa bella pagina di cooperazione e sinergia tra istituzioni e terzo settore che ha reso e rende socialmente accettato un fenomeno che spesso è facile preda di strumentalizzazioni politiche. (rrc)