Santo Biondo (Uil Calabria): Il Commissario Longo chiarisca su lentezza nel vaccinare personale sanitario

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo, ha chiesto che il Commissario ad acta, Guido Longo, intervenga «per chiarire l’evidente corto circuito che si sta verificando nella nostra regione, sui dati relativi al processo di immunizzazione degli operatori sanitari».

«Che con l’arrivo delle prime dosi di vaccino – ha detto – non avremmo sconfitto la pandemia, lo sapevamo. Il tratto di strada per l’uscita dal tunnel, purtroppo, è ancora lungo».

«Tuttavia – ha proseguito – per evitare che la sfiducia abbia la meglio sulla speranza. In Calabria occorre, da parte della struttura commissariale, una parola di verità ufficiale, in ordine al numero di dosi di vaccino, che sono state somministrate al personale sanitario calabrese. Se l’andamento del dosaggio è lento, devono essere conosciute le ragioni di questa lentezza. Così come dalle nostre parti più che altrove, non ci possono essere dubbi sul numero di dosi inoculate». (rrm)

Biondo (Uil Calabria): La Regione fermi i licenziamenti in Fincalabra

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo, ha chiesto alla Giunta regionale di bloccare i licenziamenti in Fincalabra, in quanto servono «assunzioni e non licenziamenti di personale».

«Il governo regionale, poi – ha aggiunto – non vada avanti su questo percorso unilaterale, perché il blocco dei licenziamenti previsto nel settore privato, data la pandemia in atto, sino a marzo del 2021; non può essere certamente violato, paradossalmente, da una società partecipazione pubblica regionale.  La Giunta regionale, ancora, fermi gli esuberi di personale in Fincalabra, perché il tema della sua riorganizzazione rientra semmai, all’interno di piano più generale di riforma del mondo della partecipazione pubblica calabrese, piano che la politica calabrese deve affrontare in un confronto serrato con il sindacato».

«Riforma della partecipazione pubblica regionale – ha proseguito il segretario generale – che va sviluppato soprattutto, dopo la relazione di parifica del bilancio regionale della Corte dei conti calabrese. Infine, questo governo regionale nella fase conclusiva della legislatura, non può licenziare, perché può compiere solo atti ordinari e, non straordinari».

«Piuttosto – ha concluso – la politica politica regionale, in questa fase assai delicata e straordinaria, pensi a lavorare a testa bassa per fermare la pandemia in Calabria e frenare gli esiti negativi della stessa sulla società e l’economia regionale». (rrm)

Santo Biondo di Uil Calabria: non sottovalutare le previsioni regionali Svimez

Il segretario regionale della Uil Calabria Santo Biondo, a proposito dei dati sulle previsioni regionali 2020-2021 diffusi dalla Svimez (vedi focus sopra) lancia l’invito a considerare con la dovuta attenzione i profili della crisi che emergono con chiarezza: «L’ennesimo segnale di allarme lanciato dalla Svimez – ha detto Biondo – sullo scollamento produttivo e sociale dell’Italia non venga sottovalutato. Ciò che viene sottolineato dagli analisti è la perdurante crisi del Mezzogiorno, ed in particolare della Calabria, che finisce per allargare ancora di più la forbice fra il Nord ed il Sud del Paese»

Secondo il segretario Uil «È necessario produrre un’accelerazione nella messa in campo di una strategia che trovi nel corretto utilizzo dei fondi europei la chiave di volta per un territorio ormai da troppo tempo in preda ad una crisi senza risoluzione, ponendo particolare attenzione al Mezzogiorno e, soprattutto, alla Calabria che, nel quadro meridionale, appare essere la regione con le maggiori sofferenze. Oggi quindi torniamo a chiedere al Governo una spinta determinante per la formalizzazione del Piano per il Sud che, adesso, deve essere ulteriormente incrementato anche grazie al corretto utilizzo dei fondi messi a disposizione dall’Europa con il Recovery Fund. Grazie a questi, e in una logica di perfetta complementarietà con i fondi nazionali, sarà possibile – ha dichiarato Biondo – avviare un grande piano di ammodernamento delle infrastrutture materiali ed immateriali della Calabria, che ha bisogno di vedere migliorare le sue capacità di mobilità attraverso il completamento della strada statale 106; di incrementare le sue possibilità produttive con l’avvio della Zes; di rivedere in chiave ef cientista il suo sistema sanitario e tutti i servizi essenziali alla persona e che, in ultimo ma non per ultimo, vuole ridurre il divario digitale che ancora l’allontana dal resto del Paese».

Il segretario della Uil calabrese non risparmia critiche alla Regione: «È fondamentale che il governo regionale si dia una mossa, si apra convintamente al confronto sulla riprogrammazione dei fondi comunitari 2014/2020 e sulla progettazione concreta e produttiva di quelli previsti per i prossimi sei anni. Sul tavolo, poi, ci sono i fondi nazionali e la quota parte del Recovery Fund che dovrà essere destinato alla Calabria, una messe imponente di denaro che, se speso correttamente, potrebbe finalmente cambiare il volto economico e sociale di questa regione. L’occasione non può essere sprecata. Bisogna strutturare in tempi rapidi e certi il confronto all’interno del Partenariato economico e sociale sia per quanto riguarda la riprogrammazione del Por 2014/2020 che la nuova programmazione 2021/2027» (ed)