CASSANO (CS) – Gli studenti dei licei classici premiati con l’Incusa di Sibari

Promossa dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, con il patrocinio dell’Unesco e del Ministero dei Beni Culturali lo scorso 12 aprile si è celebrata la quarta edizione della Giornata Mondiale della Lingua Latina con incontri ed eventi in tutte le regioni italiane.

Nell’ambito di questa Giornata la Delegazione Aicc di Castrovillari ha organizzato il 10 aprile, presso l’Auditorium del liceo scientifico “E. Mattei”, il Premio Incusa di Sibari con la partecipazione dei docenti e degli studenti dei Licei classici di Castrovillari, “G. Garibaldi”, di Cassano Jonio, “Erodoto di Thurii”, di Corigliano, “G. Colosimo” e di Cetraro, “S. Lopiano”.

Il miglior elaborato di ogni istituto è stato premiato con l’incusa d’argento di Sibari, opera dell’orafo castrovillarese Francesco Scriva. Gli elaborati sono stati sviluppati sul tema dell’amicizia, prendendo spunto dal “De amicitia” di Cicerone, e della libertà, tenendo presente un paragrafo della “Consolatio ad Marciam” di Seneca. Una qualificata Commissione composta dai docenti Maria Clara Donato e Giuseppe Russo, presieduta da Leonardo Di Vasto, ha premiato gli studenti: Saverio Matteo Alfieri del “G. Garibaldi” di Castrovillari, Giada Giulia D’Elia del “G. Colosimo” di Corigliano Calabro, Giovanni Occhiuzzo del “S. Lopiano” di Cetraro e Cristian Graniti dell’“Erodoto di Thurii” di Cassano allo Ionio.

L’iniziativa, coordinata dalla prof.ssa Maria Lucilla Aprile, è stata introdotta dal Presidente della Delegazione Aicc di Castrovillari Leonardo Di Vasto, dopo i saluti del vicepreside dell’Iis “Mattei-Pitagora-Calvosa”, prof. Francesco Covucci.

Il prof. Di Vasto ha richiamato l’attenzione sull’importanza del latino, che è alla base della civiltà europea e delle lingue italiana, francese, spagnola e pure dell’inglese che ha sostituito la maggior parte del lessico germanico con latinismi. Si è sottolineato che l’opera di Virgilio o di Catullo deve essere letta, nel licei, in latino, non in traduzione.

La prof.ssa Rosa Maria Lucifora, docente di Lingua e Letteratura latina nell’università della Basilicata, ha tenuto una stimolante relazione su Virgilio nella Divina Commedia fornendo un’interessante chiave di lettura su alcuni passi del Poema dantesco. Gli studenti hanno seguito con lodevole attenzione partecipando attivamente alla manifestazione, Federico Lauro, giovane dell’Aicc di Castrovillari, ha animato la Giornata eseguendo al pianoforte brani di Čajkovskij, Bach e Mozart. (rcs)

L’OPINIONE / Francesco Garofalo: Sibari può ospitare un centro delle eccellenze della Sibaritide

di FRANCESCO GAROFALO – Nel Comune di Cassano, che si affaccia sulla Piana di Sibari, ci sono tante realtà produttive agro alimentare. Sibari, può tranquillamente ospitare un centro delle eccellenze della Sibaritide.

Penso per esempio all’ottimo riso, rinomato in tutto il mondo, alla vasta produzione agrumaria e vitivinicola. Alle piccole attività di nicchia – evidenzia Garofalo -, come quella della lavorazione dei fichi, dell’olio, del pane e dei pastifici di pregio.Questa iniziativa, potrebbe consentire al meglio le strutture, per implementare il tirocinio pratico di chi si vuole approcciarsi al mondo dell’agricoltura, la salvaguardia della biodiversità e di rilanciare al meglio le colture di nicchia.

Ritengo che si possa anche contribuire ad aiutare i neo laureati a fare impresa anche attraverso la creazione di spin off e start up. Un centro di attrazione in cui elementi, quali la qualità, la tipicità, la cultura e la tradizione delle produzione agroalimentari di eccellenza sibarite, si devono coniugare con i concetti di sostenibilità, accessibilità, economicità. Di promuovere il “meglio” direttamente dal “produttore” al “consumatore” senza passaggi intermedi nella logica della “filiera corta” in una struttura nella quale concentrare le migliori produzioni locali.

Un contenitore anche di piccole aziende operanti nei diversi comparti del settore enogastronomico, in cui possono trovare accoglienza stabile di prodotti ortofrutticoli di stagione, i ristoratori e tanti attività artigianali. Del resto – ha concluso -, queste iniziative sono già operative in tante altre regioni d’Italia. (fg)

[Francesco Garofalo è presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira” della Città delle Terme]

Un convegno sulle prospettive dell’arco jonico che va da Sibari a Crotone

Nuove infrastrutture e sviluppo sostenibile: prospettive per l’arco jonico è il titolo del convegno che si terrà venerdì 19 aprile a partire dalle 17:30, nella sala “Santa Critelli”, c/o Arcuri Auto, in via Botteghelle 17 a Crotone.

La Fondazione Santa Critelli, il Gruppo Jonia-MagnaGraecia, l’Associazione ferrovie in Calabria, e l’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla strada statale 106”, per il terzo anno consecutivo, organizzano un convegno pubblico sulle tematiche riguardanti il futuro della mobilità lungo l’asse Sibari-Crotone.

Il programma della manifestazione, moderato dalla giornalista Giusy Regalino (Rti Calabria), prevede i saluti di Antonio Arcuri (Fon. Santa Critelli) e gli inteventi di Fabio Pugliese (Basta vittime 106), Roberto Galati (Ferrovie in Calabria), Domenico Mazza (Jonia-MagnaGraecia). La conclusione dei lavori sarà curata della rappresentanza territoriale in seno ai due rami del Parlamento: on. Domenico Furgiuele e il sen. Ernesto Rapani. A margine degli interventi del tavolo di rappresentanza sarà dato spazio all’uditorio.

Al pubblico dibattito sono stati invitati gli amministratori dei Comuni jonici, i presidenti delle Province di Cosenza e Crotone, le rappresentanze parlamentari calabresi e i consiglieri regionali. L’invito è stato rivolto anche ai presidenti delle Camere di Commercio, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confindustria, Uil, CGIL, Cisl delle province di Cosenza e Crotone.

Gli investimenti lungo l’area jonica, promossi dal Governo centrale con la collaborazione del Governo regionale, prevedono inteventi sia sulla dorsale ferro-stradale che sulla implementazione dell’attività volativa e delle attività portuali di Crotone e Corigliano-Rossano. Il dibattito si pone l’obiettivo di stabilire quanto i richiamati investimenti siano coerenti con le complessità dei processi d’ammodernamento delle infrastrutture. Ancora, se risultino fedeli alle vocazioni e ai bisogni di un territorio dalle innate potenzialità, ma spesso dimenticato: l’ambito crotoniate e sibarita.

Fine ultimo dell’iniziativa sarà quello di evidenziare una rinnovata visione infrastrutturale, condivisa e funzionale, per tutto l’ambito dell’Arco Jonico e di facile e coerente raccordo con il Capoluogo di Regione.
Gli organizzatori auspicano che alla manifestazione possano partecipare ed intervenire anche i Rappresentanti ed i Referenti delle forze politiche del territorio, le associazioni di categoria, gli Ordini Professionali e la Cittadinanza tutta. La discussione interattiva, infatti, si prefigge la volontà di dar vita ad un dibattito aperto, il più plurale possibile, da cui poi, si auspica, possa nascere un documento condiviso ed inclusivo. (rkr)

CASSANO (CS) – Al Parco archeologico di Sibari in mostra i reperti recuperati dal mercato nero

Al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide a Cassano domani, domenica 7 aprile, scatterà l’“Operazione Erodoto” per permettere a tutti i visitatori di scoprire quella che al Parco archeologico di Sibari è stata definita “Archeologia salvata”.

In questa nuova sezione del Museo, che sarà inaugurata alle ore 16:30, si potranno trovare una serie di reperti provenienti da sequestri operati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Cosenza, recuperati nel corso degli anni (principalmente tra il 2011 e il 2019) con complesse operazioni di indagine sul territorio regionale o nazionale che, al termine di una serie di procedimenti giudiziari ed amministrativi, sono stati riconsegnati allo Stato, rappresentato in questo caso dal Ministero della Cultura.

I reperti vengono rinvenuti nell’ambito di inchieste nel corso delle quali il Tpc, spesso in collaborazione con le forze militari e di polizia, rileva reati nella compravendita illegale di materiale archeologico, ricettazione e riciclaggio.

«Le collezioni “salvate” – racconta il direttore del Parco archeologico di Sibari Filippo Demma – sono composte da vasi di varie epoche, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, ma anche da gioielli, ornamenti antichi in metallo, reperti di vario tipo provenienti dal mercato clandestino spesso alimentato da attività di scavo non autorizzate. Una parte dei sequestri consiste in un grande numero di monete, dal periodo greco al tardo Medioevo, recuperate dai “collezionisti” anche tramite il commercio online. In questa sezione i reperti più interessanti saranno presentati secondo una rotazione periodica, per poterne ammirare maggior numero possibile nel corso del tempo ed avere un motivo in più per tornare spesso al Museo, che è il luogo in cui questo Patrimonio torna ad essere quel che deve: proprietà di tutti».

Ma la domenica del Parco non sarà solo dedicata all’Archeologia salvata. Al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, infatti, per il ciclo di conferenze #nonrompeteci si tornerà a parlare di femminicidio e violenza di genere insieme al direttore Demma e ad Antonio Gioiello, autore del libro “Il femminicidio in Italia” e presidente dell’associazione Mondiversi. Interverranno l’onorevole Simona Loizzo, parlamentare membro della Commissione di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, e Annamaria Bianchi, assessora alla Cultura del Comune di Cassano All’Ionio. La conferenza inizierà alle ore 17:00. La giornata prevede, inoltre, due turni di visite con ingresso gratuito: alle ore 11:00 visita guidata al Parco del Cavallo e al Museo e alle ore 16:00 visita guidata al Museo.

Tutte le attività ricadono nell’ambito della “Domenica al museo” l’iniziativa del Ministero della Cultura – guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali ma la giornata sarà anche l’occasione per sottoscrivere la Community Card, l’abbonamento annuale che permette di partecipare a tutte le iniziative del Parco, dalle mostre ai concerti, alle aperture straordinarie, oltre che naturalmente di accedere al museo ed alle aree archeologiche in qualunque giornata dell’anno senza ulteriori costi. (rcs)

CASSANO – Consegnati i lavori di demolizione e ricostruzione della scuola di Sibari

Si è tenuta ieri a Sibari la cerimonia di consegna dei lavori di demolizione e ricostruzione della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Presenti alla formale consegna il sindaco Giovanni Papasso, la giunta comunale al completo, consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza, l’ingegnere Paola Grosso, rup dell’opera e responsabile del settore Pnrr, l’ingegnere Iolanda Aita della suddetta area, il collega Luigi Serra Cassano, responsabile dell’Area Lavori Tecnica del Comune, il responsabile della Manutenzione Peppino Perri, la Polizia locale con in testa il vice comandante Marcello Papasso.

Presenti anche l’architetto Enrico Costa, direttore dei lavori, il geometra Giuseppe Gallina, procuratore dell’impresa esecutrice consorzio stabile Galileo, Isa Restauri e costruzioni, Seico Srl, oltre ad alcuni cittadini intervenuti per conoscere qualche dettaglio sulla scuola che verrà.

Nel corso della lettura dei verbali e delle relazioni i tecnici hanno spiegato come il nuovo edificio scolastico, che comprenderà sia la Primaria che la Secondaria di primo grado, sarà concepito come un grande spazio collettivo organizzato in un unico edificio sviluppato su due piani e immerso nel verde. Gli accessi saranno gestiti in maniera separata con due ingressi su via Archimede, ad uso pubblico, e uno secondario per l’accesso del personale di servizio situato su via Callistene dove verranno posizionati parcheggi ad uso generalizzato e un ulteriore ingresso pedonale ad uso esclusivo degli studenti. Il piano terra sarà dedicato alla Scuola Primaria, mentre il piano primo alla Scuola Secondaria. Aule didattiche e laboratori saranno organizzati mediante una conformazione a “C” che si ripeterà per entrambi i livelli.

«Secondo un calcolo fatto qualche settimana fa – ha spiegato il sindaco Giovanni Papasso parlando solo di Pnrr – su 27 milioni di euro di finanziamenti ottenuti ben 8 li stiamo spendendo a Sibari. Un dato rilevante e di tutto rispetto che fa capire quanto teniamo alla nostra popolosa e turistica frazione. Questo sta a significare che abbiamo davvero trasformato Cassano in una città cantiere e di questi ben sei sono attivi a Sibari».

«Parliamo di un appalto importante: l’importo dei lavori – ha concluso il sindaco Papasso – ammonta a poco più di 3 milioni e 300mila euro e i lavori saranno completati entro 500 giorni (entro l’8 agosto 2025). A breve, poi partiranno i lavori di bitumazione dei centri urbani e delle contrade. Per tutto questo lavoro ringrazio la giunta, i consiglieri (in particolare quelli di Sibari) e i dipendenti dei nostri uffici. A breve completeremo la stagione delle consegne lavori e presto inaugureremo quella della riconsegna delle opere completate ai cittadini». (rcs)

CASSANO – Bretella di Sibari, arriva il “no” di Forza Italia

Azzurri contrari alla bretella di Sibari. Arriva il no secco di Forza Italia sull’ipotesi ferroviaria di cui si discute da settimane.

«Un no, forte e chiaro – è scritto in una nota – all’ipotesi di realizzare una bretella ferroviaria che taglierebbe fuori la stazione di Sibari dai collegamenti con l’area urbana di Cosenza ed il corridoio tirrenico.
La presa di posizione, già annunciata nei giorni scorsi, è stata formalizzata mercoledì sera, nel corso di un affollato incontro alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura e segretario provinciale di FI, Gianluca Gallo».

«La riunione si è aperta con la relazione del commissario sezionale di FI Sibari, Francesco Celiberto – continua il comunicato – che ha illustrato la tematica oggetto di discussione, ribadendo il secco no alla realizzazione dell’opera, dal momento che l’eventuale realizzazione della bretella rappresenterebbe un’ulteriore sfregio a tutto il territorio dell’alto Ionio cosentino, escluso dai collegamenti veloci con la linea tirrenica, ed avrebbe un notevole impatto ambientale, in quanto destinata a sorgere a ridosso del centro abitato, in area sottoposta a vincoli paesaggistici».

«Argomentazioni riprese e confermate anche dai cittadini del comitato spontaneo “Ritorno a Sibari” – aggiunge – che hanno ribadito la propria ferma contrarietà ad un progetto ritenuto scellerato ed inutile. Sulla stessa lunghezza d’onda diversi cittadini e imprenditori della zona, che hanno rivendicato la centralità di Sibari come volano per lo sviluppo del territorio. Di analogo tenore l’intervento della consigliera comunale Sofia Maimone, la quale ha ricordato il provvedimento assunto dal consiglio comunale, che si è espresso all’unanimità sulla contrarietà all’ipotesi progettuale targata Rfi, ed ha inoltre invitato tutti ad indossare, al di là degli schieramenti e delle appartenenze, la maglia di Sibari».

Ha concluso i lavori l’Assessore Gallo, che condivise le istanze della comunità sibarita, ha assunto l’impegno a farsene portavoce e garante nelle sedi politiche ed istituzionali. (rcs)

CASSANO – Il Parco archeologico di Sibari avrà la sua Pas Community card

Sarà disponibile da domani, sabato 17 febbraio, la Pas Comunità card del Parco archeologico di Sibari, che sorge sul territorio di Cassano. Una card che con soli 12 euro per l’intero e 5 euro per il ridotto (18-25 e over 65), darà accesso al Parco per tutto il 2024. La Community card Pas si potrà acquistare nelle biglietterie del Munas, dell’area archeologica del Parco del Cavallo e presso il Museo archeologico nazionale “Laviola” di Amendolara.

I possessori della Card, soltanto esibendola ogni volta, potranno entrare nel Museo nazionale archeologico della Sibaritide, nell’area archeologia del Parco del Cavallo nelle strutture afferenti al Parco di Sibari. Si potranno quindi visitare le collezioni permanenti, le mostre temporanee, ma tornare ogni volta per partecipare gratuitamente agli eventi, ai concerti estivi, alle visite guidate programmate e alle attività didattiche. Un ricco programma che va dai i laboratori di archeologia sperimentale in cui si lavorerà la ceramica alla maniera degli antichi o si parteciperà a uno scavo simulato, alle esperienze sulla cucina dell’antica Sibari, fino ad arrivare al calendario di concerti ed eventi estivi che stiamo preparando per voi. Tutto questo per tutto l’anno ed al costo una tantum di una pizza o di una serata al cinema.

«Questa card diventa per noi una sorta di compagna di viaggio – ha spiegato il direttore del Parco, Filippo Demma – visto che oltre alle attività laboratoriali e culturali permetterà di accedere anche agli eventi speciali come mostre, spettacoli, concerti e rassegne varie. Abbiamo voluto chiamarla Community card, perché la intendiamo come uno strumento per facilitare la partecipazione culturale di ogni tipo di pubblico, per consentire a tutti di frequentare il Museo ed il Parco senza limitazioni, di entrare nel nostro mondo, anzi di più, di contribuire a crearlo. Da sempre siamo in posizione di ascolto del nostro pubblico che cerchiamo di coinvolgere nella gestione del patrimonio che gli appartiene e anche nella produzione di cultura. Quest’anno, per la prima volta in Calabria, apriremo stabilmente i depositi archeologici, svelando tesori normalmente celati alla vista, metteremo in mostra nelle sale reperti trafugati dalle nostre terre e recuperati dai nostri Carabinieri in ogni parte del mondo, valorizzeremo il legame con il territorio ospitando festival musicali e performances teatrali, illumineremo gli scavi di notte e balleremo sulle note delle danze tradizionali, rifletteremo su temi importanti come la violenza di genere, parleremo di prevenzione delle catastrofi naturali in collaborazione con la Protezione civile nazionale e Regionale. Tutte iniziative tra le quali i possessori della card potranno scegliere senza preoccuparsi dei costi».

Community card Pas, quindi, rappresenterà un modo per entrare al Munas e al Parco archeologico di Sibari quando si vorrà per immergersi nella cultura, non solo archeologica. Per chi non vorrà perdersi nessuna iniziativa il consiglio è quello di seguire costantemente i canali social del Parco di Sibari e attivare le notifiche. (rcs)

L’OPINIONE / Gianni Papasso: Se realizzata la bretella di Sibari, l’Alto Jonio e Pollino esclusi dall’alta velocità

di GIANNI PAPASSO – In merito alla questione della lunetta o bretella di Sibari, devo far notare che sia l’Associazione Ferrovie in Calabria (con la quale poi ho anche interloquito e ringrazio per questo il presidente Roberto Galati) sia quanti stanno criticando in queste ore la mia presa di posizione in merito, stanno prendendo un grosso abbaglio.

Quello che Rfi vorrebbe costruire non è il vecchio progetto della bretella di Thurio (a cui l’Associazione Ferrovie in Calabria si riferisce) ma un altro progetto completamente diverso detto appunto bretella o lunetta di Sibari. Mi spiego meglio: già negli anni Ottanta circolava un progetto per ottimizzare la percorrenza dei treni sulla tratta Sibari-Cosenza.

All’epoca esistevano diverse stazioni tra cui quelle di Thurio e di Cassano-Doria. La bretella di Thurio (ricadente nell’allora Comune di Corigliano Calabro) doveva servire a collegare – e potenziare – le due stazioni per risparmiare una decina di minuti nel collegamento tra la linea jonica e Cosenza e la linea tirrenica. Questo progetto, però, non è stato mai realizzato: gli anni sono passati ed entrambe le stazioni di Thurio e Doria sono state chiuse dalle Ferrovie dello Stato.

Quello in discussione oggi è un progetto totalmente diverso e le foto che allego ne sono la prova: si tratta di una curva, una “lunetta” appunto, da realizzare in una zona centrale di Sibari che collegherebbe la linea ionica con la Sibari-Cosenza tagliando fuori, escludendo e depotenziando, la stazione di Sibari.

I dettagli tecnici

Parliamo di un progetto impattante: si prevede la realizzazione, in particolare di due viadotti ferroviari, uno dei quali con lunghezza complessiva di circa 330 metri, composto da nove campate da 30 metri, e una campata principale da 60 metri sopra la strada Statale 106, mentre l’altro viadotto è composto da un’unica campata da 20 metri. Gli impalcati sono sorretti da pile le cui altezze variano dai 4.60 metri ai 7.10 metri. Al di là dell’impatto acustico, anche l’impatto visivo dell’opera sarà importante perché andrà a deturpare irrimediabilmente l’immagine del territorio a forte valenza turistica ma anche caratterizzata da produzioni agricole tipiche vocazionali e specializzate (basti pensare che dove si vuole realizzare l’opera sono presenti diverse aziende agricole del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e vi ha sede anche l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente di Sibari).

I due viadotti saranno in rilevato e passeranno sopra le case e le imprese nei pressi del campo sportivo di Sibari. Sottolineo che l’area in questione è considerata di notevole interesse pubblico per la valenza paesaggistica e archeologica oltre che essere interessata dalla nidificazione della cicogna bianca. Attualmente, nei pressi dell’intervento che si vorrebbe realizzare, sono in corso i lavori per l’eliminazione dei passaggi a livello mediante la realizzazione dei sottopassi. A suo tempo anche e soprattutto Rfi escluse categoricamente la possibilità di realizzare una sopraelevata che oggi, invece, si vorrebbe realizzare.

Altre considerazioni

Al di là delle questioni tecniche ci sono delle ulteriori considerazioni da fare. Non esistendo più la stazione di Cassano-Doria, infatti, collegando le due linee con la lunetta, Sibari avrebbe un grosso danno da diversi punti di vista senza che la città e i cittadini possano avere più accesso all’alta velocità. Un danno che si estenderebbe a tutto l’Alto Ionio e al Pollino che oggi fanno riferimento proprio alla stazione sibarita per i collegamenti veloci. Un comportamento irrispettoso nei confronti di questi territori che assume dei contorni ancora più misteriosi perché, dalle carte di cui siamo in possesso, emerge che il progetto risale al 2021 su richiesta della Regione Calabria nell’ambito di un tavolo tecnico di ascolto.

Una riunione alla quale il Comune di Cassano non è stato chiamato a partecipare né come organo tecnico-amministrativo né politico. Subiamo questa decisione voluta da altri ma ci opporremo a questo modus operandi di Rfi e Regione. Non si può trattare così un intero territorio che conta, solo a Sibari, oltre 7000 posti letti che non potranno più essere raggiunti agevolmente con l’alta velocità creando anche gravi disagi all’imprenditoria.

Ricordo a tutti che io sono il sindaco che ha lottato per il Psa della Sibaritide, per la Freccia a Sibari, per la Statale 106 Sibari-Roseto e che ha chiesto una metro leggera verso l’aeroporto di Crotone e verso l’università della Calabria e Cosenza e che ora sta lottando per avere altri collegamenti sulla jonica ma, mentre scrivo lettere a Trenitalia o fisso incontri con altri colleghi sindaci per chiedere nuove tratte per la Puglia e la linea Adriatica mi ritrovo a dover lottare contro chi pretende di prendersi il territorio e isolarlo dal resto della Calabria e del Paese.

Ribadisco che siamo di fronte non ad una difesa campanilistica ma alla possibilità che deve essere data a Cassano-Sibari, al Pollino e all’Alto Ionio di utilizzare le grandi linee di comunicazione come è stato fino ad ora. Stando così le cose difficilmente il consiglio comunale potrebbe approvare una variante a quel Psa a cui da poco abbiamo dato il via libera e che prevedeva ben altro. (gp)

[Gianni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

CASSANO (CS) – ArticoloVentuno vuole vederci chiaro sulla rete delle acque di Sibari

di ARTICOLOVENTUNO – Il sindaco pro-tempore della città di Cassano non finisce mai di stupire (in negativo). Con l’ultima trovata, continua ad insistere sul tema secondo il quale sic et simpliciter la Regione Calabria deve farsi carico di finanziare con svariati milioni di euro il rifacimento delle reti di Marina di Sibari.

È davvero bizzarro che dopo aver cantato e danzato sotto un palco da 110.000 euro di Capodanno (ed in totale più di 250 mila euro negli ultimi 6 mesi), dopo 10 lunghi anni di amministrazione e di false promesse in cui è stato Signore indiscusso del Palazzo, pur villeggiandoci e con puntualità, in ogni comizio d’agosto, prometteva a gran voce la soluzione del problema, non sia riuscito a mettere da parte un solo euro per quest’opera ed invece abbia scelto di investire milioni e milioni di euro in altro, oltre ai tanti sprechi per non essersi privato di nulla?
Ed adesso si scopre della possibile chiusura del villaggio?

È mai possibile che un buon padre di famiglia prima si sperpera tutti i denari in vestiti ed auto di lusso, poi in crociere, e dopo esser rientrato dalle ferie si accorge che la sua famiglia non ha un tetto sulla testa e chiede al vicino di casa di farsene carico perché i figli versano in una grave condizioni?

Non è possibile che il Villaggio di Marina, con tutto quello che comporta in termini di flusso di presenze e di interessi economici, versi ancora in quelle gravi condizioni igienico sanitarie di cui parla il Sindaco.
È davanti agli occhi di tutti che, come se non ci fosse più un domani, si stanno sperperando in lungo ed in largo sul territorio comunale tantissime risorse pubbliche affidate agli amici degli amici in feste, cemento ed asfalto, molto spesso per opere assolutamente non di priorità.

Si contraggono mutui milionari per ben altro, e poi si lascia il polmone economico e turistico di Sibari in quelle condizioni.
Non si capisce dunque in virtù di quale principio, si continui a pretendere questo cospicuo aiuto dalla Regione: per la serie io spendo e spando a sbafo, non mi privo di nulla, e poi denuncio che il Villaggio rischia la chiusura per gravissime carenze igienico sanitarie.

Ma dove sta la capacità di pianificazione e programmazione degli illuminati amministratori? (av)

CASSANO (CS) – Verranno abbattute e ricostruite scuola primaria e secondaria di primo grado a Sibari

Demolire per poi ricostruire strutture più moderne e adatte alle esigenze di docenti e studenti. Si è tenuta ieri nell’aula magna della scuola primaria di Sibari la presentazione del progetto dei “Lavori di demolizione e ricostruzione della scuola primaria e secondaria di primo grado a Sibari”.

Sono intervenuti il sindaco Giovanni Papasso, l’assessore ai Lavori Pubblici, Leonardo Sposato, l’architetto Paolo Russo, in rappresentanza di tutti i professionisti della Cooprogetti, che ha redatto gli elaborati progettuali, l’ingegnere Paola Grosso, responsabile del settore Pnrr del Comune, Giuseppe Solazzo, dirigente scolastico, la rappresentante d’istituto Sofia Maimone e il parroco di Sibari don Pietro Groccia.

Presenti ai lavori anche la giunta, rappresentanti del consiglio comunale (di maggioranza e minoranza), dirigenti e dipendenti comunali, la Polizia Locale e i Carabinieri della stazione di Sibari, amministrativi, docenti, tanti piccoli studenti e familiari accorsi per conoscere il futuro progetto che interesserà la loro scuola.

Nel corso delle prime relazioni l’architetto Russo e l’ingegnere Grosso hanno riepilogato l’iter burocratico per poi spiegare come il nuovo edificio scolastico, in cui convergeranno sia il plesso della Primaria che della Secondaria di primo grado, sarà concepito come un grande spazio collettivo organizzato in un unico edificio sviluppato su due piani e immerso nel verde. Gli accessi saranno gestiti in maniera separata con due ingressi su via Archimede, ad uso pubblico, e uno secondario per l’accesso del personale di servizio situato su via Callistene dove verranno posizionati parcheggi ad uso generalizzato e un ulteriore ingresso pedonale ad uso esclusivo degli studenti. Il piano terra sarà dedicato alla Scuola Primaria, mentre il piano primo alla Scuola Secondaria. Aule didattiche e laboratori saranno organizzati mediante una conformazione a “C” che si ripeterà per entrambi i livelli.

Il dirigente Solazzo ha ringraziato l’amministrazione comunale e il sindaco Papasso per essere sempre al fianco della scuola a prescindere dall’importante progetto presentato stamattina, e la rappresentante d’istituto Maimone – che ricopre anche la carica di consigliera comunale di minoranza – ha sottolineato di condividere il progetto della nuova scuola e che anche se ci sarà qualche disagio in fase di realizzazione dei lavori perché la scuola attuale verrà demolita e ricostruita e i ragazzi temporaneamente saranno spostati altrove lo si farà volentieri perché è un sacrificio da fare per migliorare il loro futuro e sarà compito dei genitori farlo capire loro.
Ultimi due interventi, prima dei saluti di don Pietro Groccia, affidati all’assessore Sposato e al sindaco Papasso.

L’assessore Sposato si è detto orgoglioso di questo nuovo intervento in partenza a Sibari visto che l’amministrazione comunale sta investendo molto sull’importante e popolosa frazione tanto che in queste settimane, tra Pnrr e altri fondi reperiti col lavoro di giunta e uffici, sono diversi i progetti in partenza: altre scuole, la mensa scolastica, il palazzetto dello sport (andato a gara nella giornata di giovedì) oltre ai lavori di rigenerazione urbana già in corso e altro in preparazione.

«Parlando solo di Pnrr – ha esordito il sindaco Papasso – su 27 milioni di euro di finanziamenti ottenuti ben 8 li stiamo spendendo a Sibari. Un dato rilevante e di tutto rispetto che fa capire quanto teniamo alla nostra popolosa e turistica frazione. Il progetto presentato oggi è avveniristico e collegherà il centro urbano con la scuola e potrà ospitare eventi rivolti alla socializzazione, non solo degli studenti, ma dell’intera comunità. L’importo dei lavori ammonta a poco più di 3 milioni e 300mila euro, una cifra importante, e la mia amministrazione comunale – e per tutto questo lavoro ringrazio la giunta, i consiglieri (in particolare quelli di Sibari) e i dipendenti dei nostri uffici – ha puntato sulla scuola perché è qui che si costruisce la classe dirigente del futuro. Ma c’è di più: da Sibari voglio dare notizia che proprio ieri con l’assessore Sposato e l’ingegnere Luigi Serra-Cassano, responsabile del settore Lavori pubblici, abbiamo definito un progetto di circa due milioni e mezzo euro per interventi di messa in sicurezza e bitumazione delle strade comunali di cui 700mila saranno spesi solo a Sibari centro. Altri lavori saranno fatti nelle contrade e nel resto del comune. Un intervento, questo, che va a completare un altro già fatto in precedenza. Contiamo di iniziare i lavori prima dell’estate per essere pronti prima dell’arrivo dei turisti». (rcs)