La sottosegretaria Nesci: Con Pnrr fase espansiva per il Sud

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha sottolineato come il Pnrr «rappresenta un programma di investimenti senza precedenti per la crescita economica e la coesione territoriale. Stiamo affrontando la crisi pandemica costruendo un nuovo modello di sviluppo, che consentirà di aprire una fase espansiva per l’Italia ma in particolar modo per il Sud».

Con questo prezioso strumento, per la sottosegretaria, «possiamo realizzare misure in grado di favorire la ripresa del Paese e, al contempo, di disegnare una nuova politica industriale che punti a ridurre il gap tra il Nord e il Sud del Paese. La Commissione europea ha appena rivisto al rialzo la crescita italiana, stimando un aumento del 6,2% del Pil: un dato incoraggiante che dimostra l’efficacia dei provvedimenti adottati anche rispetto all’equità territoriale».

«Misure come la Decontribuzione al Sud – ha spiegato –hanno portato a un incremento del livello occupazione pari a 592mila contratti, un esempio che dimostra quanto le politiche per il Mezzogiorno possano contribuire a rafforzare lo sviluppo del Paese».

«Proseguiremo lungo questa strada – ha concluso Nesci – consapevoli del fatto che se cresce il Sud cresce anche l’Italia». (rrm)

Pnrr, il sindaco Falcomatà: Più personale ai Comuni per non rischiare di perdere i fondi

Individuare personale per scrivere bandi e l’acquisizione di professionalità tecniche come ingegneri, architetti, geometri, agronomi per non rischiare di perdere i fondi del Pnrr. Sono le richieste avanzate dal sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà al Governo, e che ha spiegato nel corso del convegno Recovery Fund e Pnrr – Territorio, Economia reale, Benefici sociali del risparmio produttivo organizzato dal Lions distretto 108 Ya Reggio Calabria Città del Mediterraneo.

Un incontro che il sindaco ha definito «importante», considerata la necessità di «portare la discussione fuori da un dibattito fra addetti ai lavori perché è fondamentale coinvolgere i club service, le associazioni, i sindacati, le università e tutti coloro che possono dare un contributo in termini di idee e proposte rispetto alle risorse in arrivo».

«Noi – ha detto Falcomatà – con la Città Metropolitana abbiamo partecipato manifestando non solo il percorso di coinvolgimento che stiamo portando avanti interessando, dentro la cabina regia, tutte le realtà produttive e associative del nostro territorio, ma anche illustrando quelli che sono gli interrogativi che, come Anci, abbiamo posto al Governo». 

Secondo il sindaco Falcomatà, infatti, ciò che deve attirare l’attenzione, in questa fase, «non è più soltanto il tema relativo a quante risorse, tantissime, che arriveranno, ma quante ne riusciremo a spendere». 

«Purtroppo – ha spiegato il primo cittadino – soprattutto al Sud, richiamo di pagare uno scotto più pesante, rispetto ai Comuni del Centro Nord, considerata la ristrettezza in termini di dotazione delle piante organiche. Per questo motivo abbiamo avanzato due proposte al Governo. La prima riguarda l’individuazione di personale per scrivere i bandi considerato che, la gran parte delle risorse del Pnrr, saranno erogate tramite partecipazione a gare di evidenza pubblica. Servono, quindi, persone qualificate, formate, professionalizzate per realizzare questi bandi e proporli all’attenzione di Palazzo Chigi».

La seconda proposta è relativa alle risorse e alle professionalità tecniche come «ingegneri, architetti, geometri, agronomi che, naturalmente, si dovranno occupare dei dettagli, ma che mancano all’interno delle Pubbliche amministrazioni». «In questo caso – ha concluso il sindaco Falcomatà – bisogna superare l’idea che è stata del Decreto Brunetta valutato il fatto che, tanti professionisti, funzionari e dipendenti hanno rinunciato. E’ indispensabile, quindi, individuare, fra le maglie dei fondi del Pnrr, una quota del 5% da destinare all’acquisizione delle professionalità necessarie per non perdere questi finanziamenti». (rrc)

Il ministro Carfagna: I sindaci avranno fondi e tecnici per il Recovery al Sud

«I sindaci avranno fondi e tecnici per il Recovery al Sud». È quanto è stato reso noto dal ministro per il Sud, Mara Carfagna, in una intervista a La Repubblica a firma di Roberto Mania.

Il ministro, infatti, ha evidenziato come «la presa di posizione dei sindaci segna una positiva evoluzione del dibattito: dalla rivendicazione a prescindere di una maggiore quantità di fondi alla consapevolezza che il vero problema non è il “quanto” ma il “come”».

«Ho spiegato, per mesi – ha aggiunto – che la quota del 40 per cento del Pnrr era oggettivamente il massimo che si potesse sperare di assorbire sui territori meridionali in cinque anni: l’attuale riflessione dei sindaci conferma questa mia convinzione e consente un confronto più realistico sul sostegno da dare alle amministrazioni, sul quale sono già attivate diverse iniziative».

La Carfagna, infatti, ha evidenziato come «i sindaci sindaci pongono all’attenzione un tema vero: come spendere i tanti soldi che il Sud ha a disposizione per i prossimi anni. Vanno ascoltati», ed è per questo chw «in otto mesi di Governo, ho ho avviato un’interlocuzione positiva con tutte o quasi tutte le amministrazioni meridionali sulle difficoltà legate a singoli interventi, anche esterni al Pnrr».

Per quanto riguarda l’assunzione di tecnici e professionisti, il ministro ha spiegato che «la prima tornata del Concorso Sud ha consentito di selezionare 775 tecnici e le procedure finalizzate alle assunzioni sono in corso. Il secondo bando, che prevede una maggiore apertura ai giovani professionisti, è già aperto e va a scadenza il 15 novembre: selezionerà in tempi brevi altre 2022 risorse tecniche».

«E poi – ha spiegato – c’è il fondo in favore di Regioni ed enti locali per il conferimento di incarichi di collaborazione a professionisti ed esperti: il 40 per cento, 128 milioni circa in quattro anni, andrà al Sud. Ma lo stanziamento principale riguarda i fondi per la progettazione: 161 milioni a disposizione di piccoli Comuni, aree interne, province e Città metropolitane del Sud per dotarsi di un parco progetti affidandosi a professionisti privati. Una città come Napoli avrà a disposizione circa un milione di euro. Ovvio che tutto ciò non sia sufficiente a colmare i vuoti d’organico accumulati negli anni dai Comuni, ma stiamo cercando di fare il massimo per attivare un circuito virtuoso tra progettazione, investimenti, ricadute sul territorio».

Soddisfazione è stata espressa da Rosanna Mazzia, che fa parte della Rete dei Sindaci del Recovery Sud, che ha sottolineato come ci sia «una nuova classe dirigente al Sud, tanti Sindaci capaci, competenti e consapevoli, che chiedono di essere ascoltati. Quando questa richiesta viene accolta, la Politica nazionale si avvicina ai bisogni dei Cittadini». (rrm)

Il ministro Bianchi: Al centro del Pnrr c’è lotta a dispersione scolastica e il 40% è per il Sud

«Al centro del del Pnrr c’è la lotta alla dispersione scolastica, e il 40% delle risorse è per il Sud perché l’Italia deve ripartire dalla sua parte più fragile». È quanto ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo in un video messaggio al Salone della Giustizia.

Per il ministro, infatti, «occorre prendere atto che la scuola deve garantire la capacità di costruire comunità, investire sulla scuola vuol dire investire nella comunità intera per tutelarsi dalla criminalità: in Italia l’indice di dispersione scolastico, rispetto alla media Ue, è dell’1,24% ma molte regioni del Nord sono sopra la media europea, mentre in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna l’indice è molto alto, e in alcune periferie urbane dei centri del meridione si arriva anche al 40% di abbandono scolastico».

Bianchi, poi, ha fatto presente che l’Invalsi ha fatto emergere che c’ anche «la dispersione implicita di chi ha conseguito il diploma senza aver però conseguito le necessarie conoscenze».

Situazioni che c’erano anche prima della pandemia, ha detto il ministro Bianchi, ma «la pandemia ha esasperato le differenze e le fragilità». Per questo «si riparte dal Sud». (rrm)

Giovani del Sud, Il premier Draghi: I ritardi nella spesa sono tassa sul vostro futuro

«I ritardi nella spesa, che per troppo tempo hanno colpito il Mezzogiorno, sono un ostacolo alla vostra libertà e una tassa sul vostro futuro» è quanto ha dichiarato il premier Mario Draghi nel suo intervento all’Its Cuccovillo a Bari e riportato da Italpress.

«Le risorse messe a disposizione per il Sud – ha aggiunto – oggi non hanno precedenti nella storia recente. Dobbiamo spendere bene questi soldi, con onestà e rapidità. La responsabilità è del Governo, ma anche dei Comuni e degli altri enti territoriali».

«A voi giovani  – ha concluso – spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere.Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no – un pizzico di incoscienza».

Quello di Bari, è il primo di una lunga serie di incontri dedicati alla spiegazione degli investimenti del Pnrr, come riporta Il Mattino, che ha evidenziato come l’incontro con i ragazzi dell’Its sia stato fortemente voluto dal Premier.

«Il programma di investimenti e riforme che abbiamo concordato con la Commissione Europea – ha detto Draghi – mette al centro voi e i vostri coetanei. Per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr e che nelle prossime settimane coinvolgerà tutto il Governo. Investiamo circa un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio agli Its. E favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro».

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha evidenziato come «le parole de Presidente del Consiglio Draghi spronano il rilancio del Mezzogiorno, che può avvenire solo attraverso una capacità di spesa rapida ed efficiente».

«Stiamo mettendo in campo – ha spiegato –  risorse e strumenti straordinari per il Sud, serve la massima collaborazione tra Stato ed Enti locali per attuare gli investimenti e non sprecare neppure un euro dei fondi stanziati».
«Abbiamo il dovere – ha concluso – di cogliere l’enorme opportunità del Pnrr per ridurre il divario territoriale e far ripartire il Mezzogiorno: è in gioco la crescita di tutto il Paese». (rrm)

Pa, al via nuovo concorso pubblico per 2.022 posti al Sud

È partito, per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, un nuovo concorso pubblico per 2.022 posti nella Pubblica Amministrazione al Sud Italia.

Lo ha reso noto la sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, spiegando che l’avviso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, riguarda il reclutamento di personale di Area III – F1 o categorie equiparate per supportare le Pubbliche amministrazioni nell’ambito degli interventi previsti dalle Politiche di Coesione europee e nazionali.

Si tratta, in particolare, di personale tecnico per la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche e di personale addetto alla rendicontazione degli interventi. (rrm)

Link del concorso

La lettera ai ragazzi e giovani calabresi: Siete voi i veri sognatori che al Sud nascono ancora

di GIUSY STAROPOLI CALAFATICari ragazzi, cari giovani calabresi,

Vi scrivo queste poche righe perché siete voi i veri sognatori che al Sud nascono ancora. 

Scrivo a voi, perché i sogni non possono stare più rinchiusi in un cassetto, e quelli che vi appartengono, sono il giorno della Calabria in cui nella nostra terra potrà finalmente tornare a risplendere il sole.

Vi scrivo perché siete voi il solo tutto che la Calabria ha, e il vostro valore deve essere giustamente quotato. Siete voi la Calabria che l’Italia non si aspetta, e non siete un progetto politico da attuare, ma il pensiero su cui la classe dirigente e la società civile devono puntare. Siete il motore indiscusso di una macchina che deve necessariamente entrare in funzione. Siete tutto e siete voi. E non sentitevi responsabili per quello che siete. Il peso è di tutt’altri, di quelli che non vi hanno mai permesso di essere quello che dovevate. 

Ma ora non si può più aspettare. Nessuno deve più fermare la vostra rivoluzione. Occupare il tempo e il posto che vi spettano, è risultato più brillante che possa raggiungere una di una società civile. 

Non avevo mai pensato che un giorno avrei potuto indirizzarvi una missiva. Di lettere ormai non ne scrive più nessuno. Ma non sono riuscita proprio a farne a meno. E poi me lo insegnate voi che Verba volant e scripta manent.

Scrivere delle righe ai miei figli, sarebbe stato facile, scontato, fin troppo ovvio, e poi avrei scritto da madre, ma farlo a voi, è un atto di responsabilità. A voi, scrivo da calabrese. 

Se starete pensando, come sono certa già state facendo, chi io sia, perché vi stia scrivendo, e se casomai ci siamo conosciuti prima, vi prego, aspettate almeno un altro po’, prima di trarre conclusioni affrettate. È vero, forse non sappiamo bene l’una i nomi degli altri, e viceversa, ma c’è qualcosa che più di ogni altra ci unisce, ed è mia ed è vostra. È nostra, e ci appartiene. 

È la Calabria, questa cosa preziosa che ci mette in contatto. È la Calabria, terra antica in cui siamo nati e di cui facciamo parte. E non serve certo un esame del DNA per darcene conferma. Credetemi che solo dovessimo procedere a un test di massa, il risultato manderebbe in tilt il sistema. Risulteremmo tutti calabrisi ‘nto sangu

Non vedo le vostre facce adesso, ma sono certa che pur sorridendo mi starete dando ragione. La Calabria è quella cosa indefinita, che è geografia, ed è storia, ed è vita, che sta dentro di noi come il cuore nel petto dell’uomo. e detto questo, convenite con me che già ci conosciamo. E che non siamo distanti, ma vicini. 

In Calabria ho incontrato tanti giovani, negli ultimi anni soprattutto, ma tanti davvero. Bambini, ragazzi, adolescenti. Nella scuola, tra i banchi dell’infanzia fino a quelli del liceo; nelle associazioni, in biblioteca, passando per i centri di aggregazioni, gli oratori, le strade dei paesi. Ne ho incontrati ovunque. E chissà quanti di voi che ora state leggendo, eravate in mezzo a loro. 

Ho viaggiato in direzione dell’Aspromonte e del Pollino. Verso la Sila e le Serre. Lungo il Tirreno e il grande Ionio. Ho raggiunto più zone interne possibili, d’inverno quando i torrenti venivano al mare e d’estate con il frinire della cicale. Da Reggio a Cosenza, fino a Crotone, a Catanzaro, e alla mia Vibo. Ho parlato a tanti giovani, ma soprattutto tantissimi li ho voluti ascoltare. Ed è stato bello. Ascoltarli leggere e /o commentare un libro, raccontare commossi la loro storia. Quella della propria famiglia, il destino del proprio paese.

Non sono insegnante e neppure educatrice, se non per il fatto di essere madre. Ho insegnato ed educato i miei figli con tutti i sentimenti del cuore e quelli dalla regione. E tutto sommato non mi è andata male. Sono fiera di loro e di quello che stanno diventando, un po’ meno della Calabria che invece di trattenerli a sé, li sta lasciando andare. 

Sono una scrittrice, una di quelle che di libri e giornali si riempie il giorno, e che in Calabria ha deciso di restare per realizzare il suo sogno. E ringrazio il cielo per questo, perché se solo fossi andata via, avrei avuto più fortuna certo, ma oggi non sarei stata qui a scrivervi queste righe, a parlare con voi di questa nostra terra di cui in tanti parlicchiano, ma senza neppure mai aver studiato la sua storia.

E senza mai ritrovarsela a memoria. E non sarei qui a ricordare a voi, cari ragazzi e cari giovani calabresi, che siete l’effetto speciale più bello del miracolo calabrese. Siete il caso più spettacolare che a una società possa mai capitare di dover risolvere. Siete l’anima delle piazze festanti, il vento che soffia, la pioggia che batte. Siete gli applausi, il coraggio, la forza. I veri animatori delle comunità civili. Nelle terre difficili come la nostra, di cui ognuno va scrollandosi il peso da dosso, e chi fugge via e chi rimane a guardare, siete l’essenza. 

La Calabria non può più essere un peso di cui essere caricati come gli asini. Una sensazione che in segreto almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha provato. Sulla propria pelle, o anche solo sentendo il racconto di qualcun altro. 

Ma la Calabria siamo noi, anzi siete soprattutto voi. I vostri desideri, i vostri pensieri, le vostre idee, gli ideali. Siete voi con i vostri talenti, la vostra tenacia, l’ostinazione, la lealtà, e il senso altissimo dell’onore. 

Ed è per questo che oggi sono a qui scrivere a ognuno di voi, a parlarvi tutti insieme, per dirvi che non si può mollare, che si deve combattere, e che soprattutto bisogna pretendere. 

E allora, pretendete, ragazzi, pretendete di conoscere voi stessi fino in fondo. Non accontentatevi mai di quello che vi dicono gli altri. Usate i vostri occhi per vedere, le vostre mani per toccare, e soprattutto la vostra testa per pensare. Approfondite la vostra storia a qualunque costo. Quella della terra in cui siete nati. Degli uomini che l’hanno resa grande, e di quelli che l’hanno avvilita. Valorizzate con forza il senso dell’appartenenza, come si fa le cose preziose. Difendete il Sud. Il Nord. L’Italia di cui siete figli anche voi. E traducete il luogo in stato d’animo. E provate emozioni, e che siano libere. Come vi viene. Quando e come vi va. 

Non barattate mai il (vostro) presente, con le promesse di chi vorrebbe farvi fessi con la storiella che il futuro siete voi. Ricordate a chiunque che voi siete il tempo che scegliete di essere. Siete oggi, ieri, ma anche domani. Il tempo è tutto vostro. 

Pretendete, ragazzi, pretendete che vi si facciano conoscere le vostre origini. Le parabole e i proverbi, i miti, i racconti e le leggende. I luoghi. I libri. Gli scrittori. Corrado Alvaro, Saverio Strati… La Magna Grecia.

E pretendetelo a scuola, dagli insegnanti e dagli educatori, ma anche per strada, in chiesa… Perché vedete, Cristo non è vero che si è fermato a Eboli, lasciando il resto del paese al suo destino. Cristo è sceso anche più giù, fino in Calabria. Con Francesco Da Paola, Natuzza Evolo, il beato don Francesco Mottola. Egli ha girato per tutti i tuguri di questa terra, e in essa, come Cristo, ha fatto la sua via crucis.

Pretendete, ragazzi, pretendete di poter scegliere se restare in questa terra o partire. Nessuno può obbligarvi alla formula del viaggio. È poter scegliere rende liberi. 

Pretendete, ragazzi, pretendete di essere contaminati dal pensiero di Bernardino Telesio, dalla città del Sole di Tommaso Campanella, dalla teologia di Gioacchino da Fiore, dal teorema di Pitagora. 

E poi, forti e orgogliosi delle vostre competenze, rinunciate sempre e convintamente a ogni forma di assistenza che vi viene proposta, e lottate orgogliosamente per avere sempre nuove opportunità.

Nascere in Calabria non si sceglie, essere calabrese sì. (gsc)

La sottosegretaria Dalila Nesci: Il 40% del Pnrrr è vincolato al Sud

«Il 40% dei fondi destinato al Mezzogiorno è quindi al sicuro». È quanto ha preso noto la sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, spiegando che tale quota è vincolata a una norma approvata in Parlamento «che, come M5S, abbiamo fortemente voluto».

«Il vero tema – ha spiegato – è investire queste risorse in progetti di sviluppo, impiegare gli 82 miliardi di euro per la crescita del Mezzogiorno e cogliere la storica opportunità che abbiamo di ridurre il divario rispetto al Nord».

«È necessaria – ha aggiunto – una sinergia tra le istituzioni locali e nazionali: lo Stato aiuterà i territori con strumenti e personale ad hoc, ma è indispensabile l’apporto progettuale degli Enti locali. Il turismo rappresenta uno dei principali settori in cui dimostrare la nostra capacità di investire le risorse del Pnrr».

«Fa parte della Missione 1 del Piano – ha spiegato – che attribuisce particolare rilievo proprio allo sviluppo dei territori del Mezzogiorno. Dobbiamo puntare su un turismo di qualità, sostenibile e capace di valorizzare le nostre eccellenze. Con il PNRR possiamo promuovere la bellezza dei territori, il Made in Sud che rappresenta la vera chiave per la nostra competitività, finanziare il Piano borghi e le infrastrutture anche digitali per connettere i territori».

«Non possiamo sprecare neppure un euro dei fondi disponibili, la ripresa economica – ha concluso Nesci – passa dalla coesione territoriale». (rrm)

Gli studenti di Calabria e Puglia rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi internazionali di Astronomia

Passa anche dall’astronomia il riscatto degli studenti del Mezzogiorno: sono, infatti, sei gli studenti, della Calabria e della Sicilia, che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi internazionali di Astronomia, in programma a novembre.

Si tratta di Chiara Luppino, Ilenia Trunfio e Marco Carbone del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci di Reggio Calabria”, Vittoria Altomonte del Liceo Scientifico “Euclide” di Bova Marina, Raffaele Stoppa del Liceo Scientifico “F. Ribezzo” di Francavilla Fontana (Brindisi) e Alessandra Caggese del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Bari.

I sei ragazzi si sono classificati primi tra 5142 coetanei superando le tre fasi precedenti: quella d’istituto, la regionale e la nazionale.

Il Comitato organizzatore, a seguito delle difficoltà legate all’emergenza Covid-19, non ha ritenuto opportuno convocare le squadre dei Paesi partecipanti a Matera, sede designata, ma ha optato per la distribuzione delle squadre nelle rispettive sedi nazionali.

L’organizzazione della competizione internazionale è stata, comunque, affidata all’Italia e l’osservatorio astronomico di Brera, a Milano, sarà la sede operativa per lo svolgimento di questa ultima fase della competizione. 

I finalisti italiani si recheranno, dunque, nel capoluogo lombardo nei giorni dal 5 al 13 novembre, per affrontare le tre prove teorica, pratica e osservativa.

Sul dato nazionale, sembra ancora una volta avere la meglio Reggio Calabria, dove ha sede il Planetario Pythagoras, struttura afferente alla Città Metropolitana e da anni capofila nella preparazione degli studenti nello studio dell’astronomia. 

Gli esperti della struttura, per consentire a Vittoria, Marco, Chiara, Ilenia di affrontare le prove con adeguata preparazione e serenità, li sosteranno per affinare la preparazione con un corso di approfondimento allargato a tutti i ragazzi interessati.

Le lezioni, infatti, potranno servire loro ai fini dell’edizione del 2022, il cui bando è in pubblicazione.

In Italia le Olimpiadi sono promosse dal Ministero dell’Istruzione – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, la Valutazione e l’internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione, ed attuate dalla Società Astronomica Italiana in sinergia con l’Istituto Nazionale d’Astrofisica. (rrm)

 

Il ministro Carfagna a Reggio: Niente annunci, ma impegni concreti per la Calabria

«Sviluppo, nuove strategie di investimento e quindi occupazione… ma soprattutto infrastrutture e opere connesse, per colmare il gap Nord-Sud» ha dichiarato il ministro per il Sud, Mara Carfagna, nel corso della conferenza stampa nella sede Provinciale di Forza Italia, dove ha garantito «impegni concreti per la Calabria».

Il ministro, infatti, ha parlato degli impegni che intende portare a termine, con il supporto della Regione Calabria, grazie alla grande occasione per il Meridione che si chiama Pnrr, «il 40% del quale – lo ha ribadito con forza Mara Carfagna qui in riva allo Stretto – è destinato al Sud. Chi parla di scippi e di informazioni fuorvianti non sa di cosa parla».

111 milioni per le Zes di tutta la Regione; 11 milioni per l’autostrada Salerno – Reggio; 50 milioni di euro all’Autorità portuale per portare Gioia Tauro ai vertici d’Europa e per rilanciare in maniera definitiva il Porto di Reggio (aggiungendosi ai 15 milioni di euro dell’emendamento Cannizzaro). E questi sono solo alcuni degli interventi di cui ha parlato il Ministro per il Sud.

A questi Mara Carfagna ha formalmente assunto l’impegno anche per alcuni Progetti bandiera su infrastrutture ferroviarie e stradali per la Calabria, per un totale di ben 373 milioni di euro (fondi FSC 21-27), sui quali c’è già totale intesa con i Ministeri competenti e che saranno già inseriti nel prossimo Decreto: SSV completamento collegamento A2 S.Roberto – Campo Calabro – Piani Aspromonte (20 mln); SSV completamento collegamento A2 S.Roberto – Campo Calabro – Piani Aspromonte (20 mln); SSV completamento collegamento A2 S.Roberto – Campo Calabro – Piani Aspromonte (20 mln); SSV bretella collegamento pedemontana della Piana di Gioia Tauro (20 mln).

E ancora, SS 280 dei due mari Catanzaro – Cosenza (25 mln); trasversale Amantea – Cosenza (20 mln); SS106 – SP197 – SP252 collegamento Corigliano – Tarsia (10 mln); Ammodernamento collegamento A2 aree interne Vibo Valentia (15 mln); Collegamento SS106 tramite attraversamento del fiume Esaro (10 mln); Collegamento SS106 tramite attraversamento del fiume Esaro (10 mln); Completamento elettrificazione linea jonica (180 mln) e Riattivazione linee Taurensi (28 mln).

«Con un Ministro così pragmatico e attento alle necessità del Sud, sarà sicuramente più facile governare la Regione – ha dichiarato Roberto Occhiutoma starà al nuovo corso politico dimostrare quanto male abbia fatto prima di noi la Sinistra e quanto si sbaglia oggi chi pensa che amministrare qui sia impossibile!».

«Non c’è mai stata una simile convergenza di forze politiche ed istituzionali sulla Calabria – è la chiosa di Francesco Cannizzaroe sono orgoglioso di poter essere costante espressione sul territorio di questo tangibile impegno. La cambiamo questa Regione. Insieme!». (rrc)