Fino al 25 gennaio a Tortora e Praia a Mare le riprese della serie “Bologna Brigante”

Fino a mercoledì 25 gennaio, a Tortora e a Praia a Mare si terranno le riprese della serie Bologna Brigante, scritta e diretta da Giuseppe Martone Junior e prodotta da Tiro production con il sostegno della Regione Emilia Romagna e il supporto di Emilia-Romagna Film Commission e Calabria Film Commission.

La serie tv racconta la città di Bologna e i suoi abitanti. Le vicende si sviluppano in un intreccio di storie, che comprende anche il viaggio di giovane ragazzo calabrese trasferitosi a Bologna per dare fine a una vecchia vicenda familiare, che nasce da una storia riguardante il fenomeno del brigantaggio, realmente accaduta in Calabria all’inizio del 1900. 

Al termine delle riprese, alle 17,30, a Tortora, si terrà la conferenza stampa per presentare la serie.

Saranno presenti il sindaco di Tortora, Antonio Iorio, il Commissario straordinario della Fondazione Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, e l’assessore al turismo, sport e spettacolo, Dorisa Grimaldi, oltre al regista Giuseppe Martone Junior, il produttore e compositore Michele Maccaferri, gli attori Dario De Luca e Andrea Marozzo e la costumista Marianna Pellino(rrm)

Nubifragio a Tortora, una iniziativa social per sensibilizzare le Istituzioni

Adottare, per una settimana o anche più, una foto del centro storico di Tortora. È questa l’iniziativa social lanciata dal Comune per sensibilizzare le istituzioni a intervenire a seguito del nubifragio che ha colpito la città lo scorso 13 ottobre.

Ma non si è mossa solo la macchina organizzativa, che si è attivata subito per ripristinare i collegamenti stradali e attenuare i disagi alla popolazione. Su Facebook, è stato l’assessore Biagio Praino a lanciare l’iniziativa: «Cambiamo l’immagine dei nostri profili almeno per una settimana. Usiamo una foto del Centro Storico di Tortora e, tutti insieme, chiediamo il sostegno delle istituzioni a partire dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Serve buon senso e concretezza».

Un gesto che, nel giro di poche ore, ha trovato l’adesione di centinaia di utenti e che continua a crescere. Si chiede, insomma, concretezza alle autorità preposte nel dare seguito agli attestati di solidarietà e vicinanza già espressi nell’immediatezza del disastro.

Ne ha dato conferma anche il sindaco di Tortora, Toni Iorio, che in un intervento video, anche questo sui social, ha fatto il punto della situazione indicando nel cuore pulsante del centro storico l’area nella quale si sono concentrate le principali criticità, a partire dall’inibizione di alcuni edifici ad esseri abitati.

Il primo cittadino ha ringraziato tutti gli operatori impegnati nei soccorsi e appartenenti a vari organi comunali e territoriali, i privati che hanno manifestato l’intenzione di mettere a disposizione strumenti e mezzi meccanici per le operazioni e le municipalità del territorio che hanno offerto quanto possibile.

Iorio ha poi illustrato l’esito delle ricognizioni svolte sui luoghi del disastro in collaborazione con rappresentanti delle strutture regionali preposte. La situazione è molto delicata, oltre che seriamente compromessa: gli interventi necessari sono imponenti, oltre che costosi, ma assolutamente necessari e non rimandabili.

Ecco perché serve tempismo e risoluzione da parte delle istituzioni a tutti i livelli. Azioni anche piccole e simboliche, come quella di adottare una foto di Tortora come immagine del proprio profilo social, possono servire a ricordare di “cosa”, adesso, la comunità tortorese ha bisogno. (rcs)

TORTORA (CS) – Italia Nostra: Rimossi i rifiuti al fiume noce

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino, ha annunciato che sono stati rimossi tutti i rifiuti che inquinavano il Fiume Noce a Tortora.

«Si conclude in modo positivo un vicenda che dimostra come la cittadinanza attiva di singoli cittadini e dei volontari di un’ Associazione, può dare dei buoni risultati nell’interesse del Territorio» ha detto l’Associazione, spiegando che «dopo le segnalazioni indirizzate alle autorità tra cui il comune di Tortora, la prima il 26 luglio 2022 e la seconda il 29 agosto 2022 in merito al notevole quantitativo di rifiuti sversati nel fiume Noce, e dopo l’attenzione che sulla vicenda hanno suscitato i social e la stampa, nella giornata del 30 o 31 agosto 2022 il comune di Tortora ha provveduto alla rimozione di tutti i rifiuti».

Italia Nostra, poi, ha voluto fare delle riflessioni sulla vicenda, ossia che «i rifiuti che persone da definire delinquenti è dir poco, se non rimossi dal letto del fiume sarebbero finiti in mare; il mare è la risorsa più importante che abbiamo, inquinarlo ulteriormente vanificando gli sforzi che si stanno compiendo per un mare pulito significa essere autolesionisti e miopi; tutte le amministrazioni comunali del territorio devono avere la massima attenzione e controllo sui corsi d’acqua da cui proviene una buona parte dell’inquinamento marino».

E ancora: «sulla base della nostra esperienza maturata in questi anni sul territorio, vi diciamo, cari sindaci, chiudete tutti gli accessi all’alveo dei fiumi, dei canali e dei torrenti, e posizionate foto trappole per scovare chi potrebbe riaprirli come è avvenuto: è da questi accessi che passa la gran parte dei rifiuti che vengono scaricati nell’alveo dei fiumi; per quanto riguarda i rifiuti presenti nel fiume Noce, si è fatto appena in tempo, in quanto le fortissime precipitazioni di queste ore alimentando la piena del fiume avrebbero potuto trasportare tutto in mare, come certamente sarà avvenuto per gli altri fiumi, torrenti e canali presenti sul territorio».

«Il Comune di Tortora – ha spiegato l’Associazione dovrebbe chiedere la restituzione delle somme spese per la rimozione dei rifiuti dal fiume Noce al Dirigente della Regione Calabria Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, in virtù della circolare n. 10 del 16 giugno 2022 del Presidente Occhiuto che prevedeva a carico del citato Dipartimento gli interventi da attuarsi per la rimozione dei rifiuti abbandonati nelle aree di pertinenza dei corpi idrici. Il Dipartimento in questione avvertito altre un mese fa non ha fatto niente». (rcs)

Impianto rifiuti a Tortora, Tavernise (M5S) alla Regione: Scongiurare danni irreversibili al Fiume Noce

Il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 StelleDavide Tavernise, ha depositato in Consiglio regionale una interrogazione a risposta scritta, chiedendo quali sono le iniziative che «intende assumere la Regione Calabria, per evitare irreversibili danni, ambientali ed economici, ad aree di grande pregio e a forte valenza turistica, quali il sito Sic <Valle del Noce> nonché ai  Comuni di Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella».

«Prima di rilasciare autorizzazioni – ha proseguito – all’eventuale riapertura dell’impianto rifiuti pericolosi e non, in località  San Sago, oggi chiuso, ritiene la regione di dover svolgere, a tutela dei citati territori, un’istruttoria completa ed approfondita, non superficiale, dunque, come sembra sia stato fatto da parte della Regione Basilicata?».

«Considerati gli interessi costituzionali da tutelare, quali la salute, l’ambiente, l’economia del territorio – si legge – si ritiene di dover procedere ad una valutazione analitica, dettagliata, per tutte le tipologie di rifiuti di cui ai codici Cer, verificando sul posto la reale funzionalità dell’impianto al trattamento depurativo degli stessi, alla luce delle rilevanti problematiche susseguenti dal lontano 1992?».

«Si intende ricorrere a Valutazione di Impatto Ambientale – ha chiesto infine Tavernise– visto che l’impianto era autorizzato a trattare rifiuti riferiti a 322 codici Cer, molti dei quali rifiuti pericolosi, tra cui il petrolio, scaricando nel torrente Pizinno confluente, dopo brevissimo tragitto, nel fiume Noce?».

Nel 1992 l’autorizzazione del Comune di Tortora per un impianto privato destinato a trattare rifiuti liquidi speciali non pericolosi. Negli anni la conversione ad impianto, sempre privato, per il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non. Il 27 novembre 2013, però, un sequestro giudiziario, disposto dalla Procura di Paola, ferma l’impianto. Ad essere contestate sono una serie di violazioni alle regole e ai limiti dettati dall’autorizzazione regionale. L’impianto, trattante 300 metri cubi al giorno di reflui urbani e industriali, in buona parte pericolosi, viene fermato anche dalla Regione Calabria, attraverso la sospensione della necessaria autorizzazione AIA. Impianto a tutt’oggi non funzionante.

Nel 2016, quindi, arrivano il dissequestro e la richiesta della Co.Gi.Fe. Ambiente S.r.l. di riprendere l’attività di smaltimento dei rifiuti. La Regione Calabria invita, così, l’azienda, a presentare, presso la Regione Basilicata, istanza di valutazione di incidenza rispetto al SIC Valle del Noce, sito di interesse comunitario che si estende fino alla regione lucana. Il 23 aprile del 2021 il parere favorevole all’istanza di valutazione di incidenza. Ma nel mese di dicembre la svolta. All’unanimità il Consiglio Regionale della Basilicata approva una mozione che impegna la Giunta lucana ad approfondire l’istruttoria, relativa alla valutazione di incidenza, sospendendo l’efficacia del provvedimento rilasciato e ad avviare un’interlocuzione con la Regione Calabria, titolato a rilasciare l’autorizzazione di riapertura.

Da qui l’interrogazione del M5S, a firma Tavernise, per scongiurare la malaugurata autorizzazione di riapertura.

 

 

TORTORA (CS) – Italia Nostra: L’ Ecosistema della Fiumarella in pericolo

Italia Nostra – Alto Tirreno Cosentino, si è rivolta all’Amministrazione comunale di Tortora affinché assuma un’iniziativa per salvaguardare l’ecosistema della Fiumarella, che è in pericolo, in quanto è prevista la realizzazione di una centralina idroelettrica, «i cui costi per l’ambiente potrebbero essere ingentissimi».

«Le procedure per la realizzazione dell’opera – viene spiegato in una nota – procedono speditamente. Siamo alla fase delle osservazioni al progetto. Tutti i nostri corsi d’acqua stanno subendo sempre più frequenti aggressioni: il fiume Noce, il Lao, l’Abate marco, ora è anche la volta della piccola Fiumarella di Tortora».
«L’esigenza di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili è diventata, ne più ne meno – continua la nota – che una vera e propria dilagante speculazione affaristica le cui vittime sono ora il paesaggio, ora queste vere e proprie oasi di biodiversità naturalistica. La Fiumarella di Tortora attraversa tutto il territorio comunale, da Est ad Ovest. Intorno alle acque cristalline di questo fiume a corso perenne si è sviluppata una lussureggiante vegetazione fluviale nei cui habitat trovano ricovero e vita specie animali e vegetali di importante interesse naturalistico e dove l’uomo può appagare la propria sete di bellezza».
«Perché compromettere tutto ciò – conclude la nota –  per qualche KW di energia in più di cui la Calabria non ha bisogno avendo già da tempo raggiunti gli obbiettivi assegnati? La fiumarella di Tortora non è meno importante del fiume Noce.
Ci rivolgiamo per questo all’Amministrazione comunale perché in questo spazio che le procedure assegnano, metta in campo un’iniziativa politica ed istituzionale per contrastare questo intervento, assolutamente in contrasto con gli interessi naturalistici, paesaggistici e culturali del territorio tortorese». (rcs)

 

De Caprio (FI): La Regione impegnata per risolvere problema impianto di smaltimento a Tortora

L’assessore regionale di Forza ItaliaAntonio De Caprio, nel corso di un Civico consesso straordinario, tenutosi nella palestra comunale di Tortora, ha ribadito che «la politica non può rimanere inerme, rispetto alla vicenda dell’impianto di smaltimento di rifiuti speciali, sito in località ‘’San Sago’».

All’incontro, hanno partecipato il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, e i sindaci della Valle del Noce. Il primo cittadino, Antonio Iorio, ha reso noto che il comune impugnerà il parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale, rilasciato dalla Regione Basilicata.

«Porto a tutti voi – ha continuato De Caprio – la disponibilità delle istituzioni regionali di mantenere i riflettori accesi sul sito di San Sago. A tal fine, comunico che l’assessorato all’ambiente, retto da Sergio De Caprio, ha inviato una nota all’Arpacal e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Paola, per monitorare la reale situazione dell’impianto». 

«Se necessario – ha dichiarato il presidente della commissione anti ‘Ndrangheta – trasferiremo in Regione un tavolo tecnico permanente, affinché si cominci ad intraprendere un percorso comune di rilancio del territorio e monitoraggio della struttura. Il bene comune va tutelato». 

«Bisogna mantenere alta l’attenzione – ha concluso De Caprio –. Il comprensorio non può essere abbandonato. La politica deve essere al fianco delle amministrazioni pubbliche e della popolazione. Questa la nostra missione».  (rcs)

PRAIA A MARE (CS) – L’allarme di Italia Nostra: centralina del Fiume Noce potrebbe fare danni anche in Calabria

Italia Nostra – sezione Alto Tirreno Cosentino ha lanciato l’allarme circa il danno che l’impianto idroelettrico del fiume Noce – che si trova in località Saporana di Trecchina – potrebbe arrecare lungo le coste di Tortora, Maratea, Praia a Mare.

Come riporta l’Associazione, infatti, è comparsa una nuova centralina che si va ad aggiungere a quella già realizzata poco più a monte: «si tratta di uno sbarramento in calcestruzzo, alto circa  5 metri, per intercettare la portata di acqua e convogliarla verso un impianto di produzione dell’energia elettrica ubicato a lato dello sbarramento». Come sottolineato da Italia Nostra, «è la prima prima opera realizzata di questo tipo ma pare siano  tante le proposte che sono state presentate da imprese private agli enti competenti (Autorità di Bacino e le due regioni Basilicata e Calabria). In passato i Comuni di Tortora e Maratea si sono sempre opposti ma, stavolta, non sono stati neppure interpellati».

«I danni – ha spiegato – che maggiormente provocano questi impianti, riguardano l’alterazione idrologica complessiva sia della portata che della temperatura che determinano gli impatti più severi sugli ecosistemi e non facilmente mitigabili, l’alterazione morfologica del corso d’acqua, l’abbassamento della falda acquifera ,  l’alterazione del trasporto solido, il mancato ripascimento delle zone costiere. Quest’ultimo aspetto è, certamente, il più significativo e grave degli effetti negativi che tale intervento sul Fiume Noce potrebbe  già produrre da subito lungo la costa Tortora, Maratea, Praia a Mare».

«Per tutte queste ragioni – ha spiegato l’Associazione – assolutamente fondamentali per gli equilibri ambientali dei territori costieri e per la loro stessa tenuta economica, Italia Nostra ha chiesto, in modo pressante,  all’Autorità di Bacino, ai competenti Dipartimento della Regione Calabria e Basilicata ed a tutte le altre autorità interessate: di conoscere gli studi eseguiti sul trasporto dei solidi a mare e la valutazione dell’impatto ambientale delle opere in costruzione con specifico riguardo agli effetti sul ripascimento naturale del litorale; di avviare un confronto stringente con gli Enti locali interessati e con i rappresentanti dei vari interessi legati al corso fluviale ed al litorale riguardo alle opere in costruzione; di sospendere  ed interrompere ogni altro eventuale intervento per la realizzazione di centraline idroelettriche fino a quando non sia stata svolta una profonda riflessione tecnico-ambientale sulle conseguenze negative presenti e future lungo il corso del fiume Noce e sul litorale».

«Da 20 anni è, infatti – ha detto ancora Italia Nostra – in corso un difficilissimo riordino dell’equilibrio del Fiume Noce con interventi di eliminazione e riduzione di quegli stessi sbarramenti che, ora, vengono rialzati senza memoria e responsabilità. Un riordino resosi necessario dopo che, alla fine degli anni ’90, l’abitato della Marina di Tortora era stato sfiorato da un alluvione disastrosa per pochi centimetri e dopo che il 30 dicembre 2000 una mareggiata aveva distrutto 80 abitazioni private e 500 metri di lungomare del Comune di Tortora. Cosa era successo ? Che in un impeto di cementificazione selvaggia – che già aveva interessato la fascia costiera negli anni del boom edilizio e seguenti – nel 1985-86 anche il Fiume Noce era stato interessato dalla costruzione di 45 briglie di salto negli ultimi 11 km di fiume dalla centrale idroelettrica in località San Sago di Tortora (e Parrutta di Trecchina) che hanno avuto un impatto devastante».

«Nei successivi 14 anni, dal 1986 al 2000 – ha spiegato Italia Nostra – la foce del Fiume Noce è arretrata di 130 metri, le spiagge di Tortora e di Castro- cucco di Maratea  sono arretrate in proporzione ed anche di 100 metri, il fiume Noce ha alzato il suo letto anche di 3 metri correndo nella piana di Castrocucco al disopra del piano di campagna protetto da argini che venivano alzati ogni anno per far fronte al pericolo di alluvione. Dal 2001, grazie alla spinta dei Comuni di Tortora e Maratea, le due Regioni, attraverso le due Autorità di bacino regionali, hanno approvato e finanziato un progetto di riordino che è andato avanti molto lentamente perché finanziato a piccoli stralci. Pur non avendo completato le opere di riordino in 20 anni, quegli interventi hanno permesso il riavanzamento della foce di oltre 70 metri ed hanno salvato in parte  fino ad oggi la spiaggia di Tortora e quella di Maratea Castrocucco».

«Fino ad oggi – ha spiegato ancora Italia Nostra – ma non sappiamo se lo sarà ancora in futuro. Infatti, gli interventi non sono completati ed i risultati conseguiti vengono messi a rischio da questa nuova opera che va in direzione contraria. Tutti possono, infatti, comprendere che uno sbarramento sul Fiume Noce a 7 km dal mare impedisce il ripascimento delle spiagge di Maratea e Tortora che sono alimentate dalle sabbie che arrivano durante le piene del fiume. Infatti il “trasporto solido fluviale”, così si chiama, viene interrotto dallo sbarramento ed il rischio di danni sul litorale è certo, certissimo alla luce anche delle esperienze già vissute negli scorsi decenni sullo stesso fiume. E, pur tuttavia, non sembra esserci memoria dei disastri recenti sul fiume Noce causati da opere d’ingegneria non ben valutate».

«Non sappiamo – hanno concluso – quali valutazioni strategiche abbiano portato ad autorizzare un opera siffatta, ma è necessario intervenire prima che sia troppo tardi. Gli Enti competenti, e in particolare l’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale e le Regioni Basilicata e Calabria, devono spiegarci come è stato possibile autorizzare una tale opera  e se e come hanno valutato gli effetti sul litorale. Per due decenni le cose che scriviamo sono state documentate da studi e monitoraggi agli atti degli Enti competenti, che non solo le hanno condivise, ma hanno finanziato per oltre 2 milioni di euro ben quattro interventi di riordino del tratto terminale del fiume Noce nel 2001, 2003, 2005 e 2008 ed un quinto di completamento è in fase  avanzata per altri 2 milioni di euro. Questi atti tecnici avevano impedito, fino ad oggi, la costruzioni di sbarramenti per la produzione di energia elettrica sul tratto terminale del Fiume Noce. Che cosa ha fatto cambiare idea alle due regioni ed all’Autorità di Bacino?». (rcs)

 

 

 

TORTORA (CS) – Il “Festival Filmare”

Domani sera, a Tortora, alle 21.30, a Piazza Stella Maris, al via il Festival Filmare – I cortometraggi che raccontano il Mare.

La manifestazione, ideata e organizzata dall’Associazione Culturale CalabriArtes, presieduta da Enzo De Carlo, in collaborazione con il Comune di Tortora – Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive, è riservata a registi italiani ed internazionali che nei loro corti di diverso genere, dalla pura fiction a quelli documentaristici, raccontano le storie del mare.

Tra tutti i cortometraggi in concorso, otto sono stati quelli selezionati per l’evento finale e quindi in gara per aggiudicarsi il Premio Filmare 2020 “Miglior Film”, che saranno valutati da una giuria presieduta da Sebastiano Somma. Presenta la serata la conduttrice televisiva Francesca Russo.

La prima parte della serata sarà dedicata a riflessioni e contributi sul tema “Il mare come risorsa: l’importanza della Bandiera Blu “con la partecipazione di rappresentanti Istituzionali locali e regionali ed esperti nel campo del Turismo. (rcs)

 

 

 

SCALEA – “La scordanza” di Dora Albanese

13 ottobre – Sarà presentato oggi, a Scalea, alle 18.00, presso la Sala Consiliare del Comune, il libro “La scordanza” di Dora Albanese.
L’evento rientra negli appuntamenti di CulTour – Libri in Movimento, la rassegna ideata e organizzata dal Cinecircolo “Maurizio Grande”.
Moderati dal giornalista Pippo Gallelli, intervengono Laura Tancredi, dirigente scolastico, Teresa Sposato, avvocato e presidente dell’Associazione “La Ginestra”, e Francesco Presta, direttore artistico del Cinercicolo “Maurizio Grande”.
Le letture sono a cura dell’attrice Annalisa Insardà. (rcs)