REGGIO – Ripartono le visite alle tombe ellenistiche

Si potranno visitare, ogni sabato e domenica, a Reggio Calabria, le tombe ellenistiche, custodite nel livello E del MArRC.

L’iniziativa è promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria insieme al Touring Club Italiano. L’apertura è assicurata dai volontari del Touring nell’ambito dell’iniziativa Aperti per voi.

Sarà possibile visitare i locali della Necropoli Ellenistica, con i seguenti orari: sabato dalle ore 9,30 alle ore 13,30 la domenica dalle ore 9,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,00 alle 19,00. Per prenotare si deve inviare una email a apertipervoi.reggiocalabria@volontaritouring.it. (rrc)

REGGIO – Presentata la nuova guida verde pocket del Touring Club Italiano

È stata presentata, a Reggio, la guida verde pocket del Touring Club Italiano dal titolo Reggio Calabria e il Parco dell’Aspromonte – La terra dei sensi.

Si tratta di un progetto editoriale frutto della collaborazione tra l’Ente metropolitano e il Parco nazionale dell’Aspromonte

Il volume, è disponibile in tutte le librerie e sugli store online già dalla fine di febbraio, ed è parte integrante della nuova collana denominata “Guide verdi pocket” e si propone non solo come utile strumento di viaggio ma anche come mezzo di condivisione e scambio di itinerari, immagini e curiosità provenienti dalla grande comunità di viaggiatori che è animata dal consueto spirito pionieristico.

All’incontro con gli organi di informazione hanno preso parte il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà e il Console del Tci, Domenico Cappellano.

«Si tratta di una bella iniziativa nata di concerto con l’Ente Parco e Touring Club per promuovere le bellezze del nostro territorio metropolitano» ha commentato il sindaco Falcomatà che poi ha aggiunto: «Una guida turistica che sarà distribuita gratuitamente in città, ma con l’obiettivo più ampio di promuovere questo prodotto editoriale anche all’interno di un circuito qualificato di agenzie di viaggio nel quadro di una strategia che valorizzi la nostra provincia».

«È a suo modo anche un messaggio di speranza – ha poi aggiunto il sindaco metropolitano – con l’auspicio che in tempi brevi si possa tornare nuovamente a viaggiare, conoscere posti nuovi e soprattutto far ripartire anche nel nostro territorio un settore di fondamentale importanza come quello turistico e ricettivo». 

«Questa guida – ha spiegato Cappellano – nasce da una proficua collaborazione tra città metropolitana e Ente Parco dell’Aspromonte, e proprio il rilancio dell’Aspromonte è uno degli elementi che più caratterizzano questo lavoro, dal momento che quella di Reggio Calabria è l’unica città metropolitana che annovera al suo interno un parco nazionale. Il connubio tra mare e montagna è poi un altro fattore chiave che vogliamo esaltare, anche attraverso la riscoperta dei nostri borghi».

«La terra dei sensi – ha poi concluso il Console del Tci – che poi è anche il sottotitolo della guida, racchiude perfettamente il significato e lo spirito che abbiamo voluto dare a questo volume». (rrc)

Il Touring Club Italiano: Interventi su linea Salerno-Reggio C. sono solo adattamenti, non alta velocità

I Club di Territorio ed il corpo consolare della Calabria del Touring Club Italiano hanno espresso dubbi in merito agli interventi previsti, con il Recovery Plan, sulla linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, in quanto «è scritto a pag.432 dell’allegato al documento di economia e finanza 2020 [bilancio 2021]: “Velocizzazione della relazione Roma-Napoli-Salerno-Reggio Calabria”. Cosa ben diversa di una linea Alta Velocità ad Alta Capacità, come quella oggi esistente sino a Salerno».

«Il piano Regionale dei Trasporti della Regione Calabria – si legge in una nota di Domenico Cappellano, console regionale per la Calabria del Touring Club Italiano – approvato nel 2016, con valutazione positiva della Commissione Europea del 2017, invece prevede la realizzazione di un nuovo itinerario ad alta velocità sulla direttrice Salerno-Reggio Calabria. La nuova linea, sempre secondo il precitato piano regionale, dovrebbe soddisfare al meglio il paradigma Larg [Lean, Agile, Resilient, Green]; ovvero una linea con progettazione snella ad altissimo tasso tecnologico, svincolata dalla presenza di merci pesanti, fortemente attrattiva per i passeggeri e per la logistica, solida e capace di far fronte ai rischi naturali e antropici più delle infrastrutture attuali, con grande caratterizzazione ambientale. In questo senso, il paradigma Larg può dare il nome alla nuova tipologia di linea».

«Tutto ciò – prosegue la nota – alla luce del fatto che il Mit. e Rfi del Gruppo Ferrovie dello Stato hanno già deciso di utilizzare per le merci il corridoio ionio-adriatico, partendo dallo Stretto; su questo corridoio, che è parte decisiva del Rail Freight Corridor 3, si sono investite notevoli risorse e i lavori sono quasi completati. Il costo della nuova linea Alta Velocità Larg, con velocità 300 km/h, non supererebbe i 10 miliardi. Un investimento di tale portata porterebbe ad avrebbe due risultati pratici: il primo una crescita del Pil così come peraltro attestato in una ricerca dell’Università di Napoli, sotto la guida del prof. Ennio Cascetta, che ha rilevato come nelle regioni più ricche (con reddito pro capite sopra la media) le città dotate di stazione Av hanno visto crescere il Pil del 10% nel decennio 2008-2018 (dato provinciale) contro il 3 % delle province che hanno una distanza superiore alle due ore da una stazione. Nelle regioni meno ricche, le città con stazione Av sono cresciute dell’8% contro lo 0.4% dei capoluoghi distanti più di due ore».

«Il secondo risultato – continua ancora la nota – della realizzazione della linea Av Larg, sarebbe lo sbocco lavorativo per migliaia di giovani meridionali che verrebbero coinvolti in tutte le fasi realizzative. Infine, non può non notarsi che le infrastrutture e le reti di trasporto influiscono sullo sviluppo dei territori, e la Calabria necessita di immediati interventi in tal senso, anche e soprattutto in termini turistici, che per il futuro rappresenta un percorso obbligato alla luce dell’enorme patrimonio naturale, culturale ed umano presente». (rrm)

Il ristorante La Rotonda di Trebisacce entra nel Touring Club Italiano

Prestigioso riconoscimento per il ristorante La Rotonda di Trebisacce, che è entrata a far parte del Touring Club Italiano.

Il ristorante, gestito dal 2007 da Giuseppe Russo, che rappresenta l’anima del locale con i fratelli Giandomenico e Federica, è stato inserito nel sito web dell’Ente, ed è il terzo della cittadina jonica a entrare a far parte del Touring Club Italiano.

«Siamo contenti di essere entrati anche noi a far parte della grande famiglia del Touring – hanno dichiarato dalla Rotonda –. La presenza sul sito web è un primo importante passo in vista poi della pubblicazione imminente della Guida Rapida d’Italia 2021 che ci vedrà presenti, insieme ad altri importanti riferimenti della ristorazione cittadina e territoriale». (rcs)

Nella campagna “Estate nei Borghi” del Touring c’è anche la Calabria

Nella campagna di promozione digitale promossa dal Touring Club Italiano e che vede protagonisti i 247 Comuni certificati con la Bandiera Arancione (assegnata ai borghi con meno di 15.000 abitanti) ci sono anche cinque borghi calabresi: Bova, la new entry di quest’anno, Gerace, Taverna, Civita, e Morano Calabro.

Dal titolo Estate nei borghi, la campagna mira alla promozione delle piccole eccellenze del turismo di prossimità che, attraverso strumenti multipiattaforma, porterà sul web un assaggio in anteprima di tutte le peculiarità del nostro territorio, fatte di prodotti tipici, persone e pratiche innovative e virtuose. Attraverso il sito dedicato, benvenuto.bandierearancioni.it, si possono trovare interviste e testimonianze in prima persona e una vetrina online per l’acquisto di tipicità enogastronomiche e artigianali dei produttori locali.

«L’obiettivo  – ha spiegato Isabella Andrighetti, responsabile certificazioni e programmi territoriali Touring – è quello di dar voce e volto alle migliaia di persone che vivono e lavorano nei borghi Bandiera Arancione, rendendoli vivi e attrattivi. Un invito – fatto da chi è pronto ad accogliere e ad offrire un’ospitalità d’eccellenza – a trascorrere questa insolita estate immersi nella bellezza dei borghi certificati da Touring».

«Un sostegno concreto – ha aggiunto Arianna Fabri, direttore marketing promozione e sviluppo Associativo del Touring – sia per la promozione delle identità locali sia per la ripresa dell’economia territoriale profondamente colpita dall’emergenza, dove il turismo ha sempre rappresentato un importante volano, capace di generare reddito e occupazione. Basti pensare che dei 430 milioni di presenze annuali il 20% si concentra nei borghi».

«E come rispondono i comuni Bandiera Arancione a questo delicato momento storico? – si legge in una nota – Sono pronti e ottimisti riguardo all’estate. È quello che emerge dalla survey appena conclusa dal Centro Studi di Touring Club. I piccoli centri si sono preparati in questi mesi per ripensare accoglienza e sicurezza per i loro turisti».

«L’accoglienza è uno degli elementi di pregio dei piccoli Comuni italiani, in particolare dei paesi Bandiera Arancione. Accoglienza intesa sia come calore delle comunità ospitanti sia come qualità e varietà dei servizi e, mai come in questo momento storico, è possibile ritrovare quelle esperienze che noi tutti ricerchiamo (natura, sport, storia, prodotti tipici) in sicurezza e nella tranquillità  insita in questi borghi. L’accoglienza oggi inizia attraverso il “sapore” dei prodotti tipici che da sempre caratterizzano questi luoghi, con l’invito ad una “degustazione virtuale” che possa poi portare a vivere l’esperienza direttamente»  ha dichiarato Fulvio Gazzola, Presidente dell’Associazione Paesi Bandiera Arancione, che mette in rete i Comuni certificati da Touring e Sindaco di Dolceacqua (Im).

Inoltre, la maggior parte dei comuni intervistati ha in programma diverse iniziative per l’intrattenimento all’aria aperta: dalla tabellazione della rete sentieristica preesistente alla definizione ex novo di percorsi naturalistici, di trekking urbano e cicloturistici, cercando di stimolare la curiosità degli ospiti organizzando anche visite guidate esclusivamente all’aperto e riservate a piccoli gruppi di utenti per evitare assembramenti e rispettare più agevolmente il distanziamento. (rrm)

In copertina, Morano Calabro (dal sito del Touring Club Italiano).

Le coste della Calabria premiate con le “vele” da Legambiente e Touring Club Italiano

Anche le coste della Calabria sono rientrate nella guida Il mare più bello 2020 di LegambienteTouring Club Italiano che premia la qualità delle coste dei mari e laghi italiani.

«Il mare più bello, infatti  – si legge in una nota – non assegna più le vele ai singoli Comuni, ma all’intero comprensorio turistico, ovvero a un territorio più ampio che coinvolge più amministrazioni comunali. Una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza difficilmente si ferma davanti ai confini amministrativi ma visita spesso un territorio più ampio.

Per la Calabria, dunque, sono stati presi in esame dieci comprensori, di cui nessuno, però, ha guadagnato le 5 vele, il massimo che viene assegnato a chi  ha puntato sulla buona gestione del territorio, su servizi d’eccellenza, sulla manutenzione dei centri storici.

In cima alla classifica, con tre vele, la Costa degli Aranci, che comprende Sant’Andrea Apostolo, Badolato, Monasterace, Soverato e Stalettì, seguita dalla Costa dei Gelsomini (Roccella Jonica, Riace, Monasterace, Caulonia, Locri, Marina di Gioiosa Ionica, Siderno), dalla Costa dei Saraceni (Isola Capo Rizzuto, Cutro, Cirò, Crucoli, Cirò Marina), dalla Costa Viola (Scilla, Palmi, Cannitello Villa San Giovanni, Bagnara Calabra), dalla Costa dei Greci (Bova Marina, Palizzi, Montebello Jonico, Brancaleone, Melito di Portosalvo) e Capo Vaticano e Costa degli Dei (Tropea, Zambrone, Ricadi, Pizzo, Parghelia).

Due vele, invece, alla Costa degli Achei (Rocca Imperiale, Rossano Calabro, Amendolara, Pietrapaola, Roseto Capo Spulico, Trebisacce, Marina di Schiavonea), alla Riviera dei Cedri (Diamante, Belvedere Marittimo, Amantea, Cittadella del Capo, Longobardi), Costa dei Gigli (Sellia Marina, Cropani, Simeri Crichi).

Una vela, invece, alla Costa dei Feaci (Gizzeria). (rrm)

In copertina, Riace

CALABRIA
il racconto fotografico
di Antonio Renda

Dodici colori per raccontare la terra che il Signore fece più bella delle Haway e degli arcipelaghi giapponesi. Almeno secondo Leonida Repaci, nella sua bellissima “Quando fu il giorno della Calabria”. La lirica del grande scrittore di Palmi – fondatore del premio Viareggio – sembra avere ispirato l’opera del grande fotografo Antonio Renda che ha pubblicato per Touring Club “Calabria, un racconto a colori”, uno straordinario viaggio per immagini.

Renda, che è stato affiancato in questa avventura editoriale da Raffaele Cardamone e Guglielmo Sirianni, è l’ideatore della Fototeca della Calabria, un impressionante archivio di quasi un milione di foto che narrano le bellezze e i misteri di questa terra.

Le foto di Antonio Renda trasudano di amore sviscerato verso la Calabria, le sue tradizioni, i suoi paesaggi, la sua natura così diversa e imprevedibile, i suoi colori resi ancora più accessi dalla luce particolare. E soprattutto dal sole. Sempre ricordando Repaci, secondo cui il Signore aveva donato all’inverno il sole, alla primavera il sole, all’autunno il sole, all’estate il sole.

Calabria di Antonio Renda

In questo imperdibile e affascinante lavoro, Antonio Renda ha abbandonato le classificazioni da manuale (cronologica oppure geofisica) per abbracciare quella più romantica e artistica dei colori.

E così la Calabria fotografata da Renda è quella arancio degli agrumi e dell’interno dei fichi, è quella blu del mare e del cielo, è quella marrone della tradizione artigiana del legno e della liuteria, è quella nera degli ultimi carbonai, è quella bianca delle distese silane ammantante di neve, è quella verde delle ceramiche di Seminara, è quella gialla delle ginestre e delle luci di Morano Calabro, è quella amaranto delle statue di certe sperdute chiese.

La “tavolozza” ideata da Renda offre una nuova chiave di lettura dell’iconografia della Calabria, esaltando i “doni” che il Signore – teso in uno sforzo creativo – ha dato, secondo il grande Repaci, a questa terra unica. (sd)

GERACE (RC) – La “Caccia ai Tesori Arancioni”

Questa mattina, a Gerace, dalle 10.30, a Piazza Tribuna, si svolgerà La Caccia ai Tesori Arancioni, organizzata dal Touring Club Italiano.

Obiettivo dell’iniziativa, conoscere le storie, persone, monumenti e piccole curiosità della città che ospita la Caccia al Tesoro. Come? i partecipanti, organizzati in gruppi da massimo sei persone, dovranno risolvere gli indizi che saranno dati lungo il percorso.

Ogni squadra che riuscirà a completare il percorso, riceverà un omaggio. (rrc)