La Uil Calabria presenta “La tua sicurezza non è uno yoyo”

Una nuova campagna della Uil contro i rischi che si possono correre sul posto del lavoro. La campagna “La tua sicurezza non è uno yoyo – Dopo un infortunio non si può tornare indietro”, dal 22 al 26 gennaio prossimo venturo, approderà presso la sede della Uil Calabria di piazza Matteotti 6 a Catanzaro.

Per presentare l’iniziativa, alle ore 10.30 del 22 gennaio 2024, si terrà un punto stampa cui prenderanno parte il segretario confederale della Uil, Santo Biondo; il coordinatore regionale della Uil Artigianato, Benedetto Cassala; il presidente dell’Ebac Calabria, Paolo D’Errico; il vice presidente dell’Ebac Calabria, Luigi Veraldi e il presidente di Opra Calabria, Michele Gigliotti.

In questa occasione, anche grazie alla presenza di un gazebo che ospiterà gli Rlst ed Rsb dell’artigianato saranno sperimentati “I laboratori giovanili per un welfare di successo nell’artigianato” dove gli studenti delle scuole superiori, prossimi alla vita lavorativa, potranno conoscere il mondo della bilateralità artigiana e avranno anche l’occasione di offrire una loro idea di sviluppo della cultura sicurezza nei luoghi di lavoro.

Gli Rlst della Uil artigianato somministreranno un primo questionario che consentirà agli studenti di esprimere le loro idee sulle prestazioni di welfare, al termine della compilazione verrà regalato loro uno yoyo (che richiama l’iniziativa).

Mentre un secondo questionario sarà consegnato ad ogni studente che avrà qualche giorno di tempo per esprimere, attraverso la compilazione, una propria idea utile a divulgare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.

All’esito tutte le idee saranno valutate da una commissione composta da un delegato Uil, uno Ebac, unitamente ad un delegato degli Rlst che ha distribuito i questionari. L’idea vincente sarà premiata con un monopattino elettrico Xiaomi. (rcz)

Cgil e Uil in Piazza a Catanzaro, Cosenza e Reggio contro la legge di bilancio

Domani Cgil e Uil saranno in piazza a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria per protestare contro la proposta di Legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali del Governo.

Quella del Governo Nazionale è una manovra che non prende in alcuna considerazione il rinnovo dei Ccnl del settore privato e dei vari comparti produttivi, da tempo scaduti e con gravi conseguenze disincentivanti rispetto al  ruolo e funzioni della Contrattazione di Secondo Livello, quindi  alcun rimedio per fronteggiare l’inflazione crescente che ha ridotto la capacità d’acquisto dei salari e allo stesso tempo nessun intervento per  l’adeguamento perequativo sulle pensioni.

Una manovra che non guarda al futuro del Paese e che nella nostra regione, rispetto alla carenza di fondi  per le istituzioni locali, contribuisce   ad  un ulteriore  indebolimento dei servizi pubblici locali, non garantendo  fondamentali diritti di cittadinanza e infrastrutture materiali e immateriali che in definitiva non rendono  la Calabria attrattiva rispetto anche  ad investimenti produttivi privati, al netto dell’assenza del sostegno pubblico in favore di sviluppo e politiche industriali.

Risultano assenti i finanziamenti necessari a migliorare, innovare e rendere efficienti i servizi pubblici e sostenere le attività produttive e favorire così un  serio Piano Occupazionale Regionale che freni la forte emigrazione dei giovani calabresi, favorisca la stabilizzazione del precariato storico e offra  concrete opportunità lavorative agli espulsi dal mercato del lavoro regionale.

Così come insufficiente risulta il finanziamento sulla Sanità che in Calabria  si aggiunge alle politiche austere del Piano di Rientro, confermando  le criticità rispetto alle  necessità del reclutamento di personale indispensabile a garantire il diritto alla salute dei calabresi, con la diminuzione dei tempi  per le liste d’attesa, frenando la mobilità passiva sanitaria  e non consentendo anche alla nostra Regione il miglioramento della medicina territoriale prevista dai Fondi del Pnrr, risultanti ridimensionati da tagli indiscriminati.

Alcune Regioni del Mezzogiorno e tra queste  la Calabria, il 1° Dicembre sciopereranno per  fare sentire la voce della protesta, per l’assenza di interventi in favore del Sud del Paese che non risulta essere nell’agenda dei provvedimenti del Governo e anzi alcuni di questi   aggiungono problemi a quelli storici e strutturali, in particolar modo della nostra Regione e non tengono in alcuna considerazione le rivendicazioni contenute nelle Piattaforme sindacali  “Vertenza Calabria”, “Piano per Il Lavoro” e fanno presagire per un pericoloso arretramento economico e sociale, contro il quale sentiamo di dover rispondere con azioni di protesta e mobilitazione a partire dall’appello ad una massiccia  adesione, di tutti i Lavoratori Calabresi, allo  Sciopero di venerdì 1° dicembre e alla partecipazione, nella stessa giornata, alle previste Manifestazioni di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria.

Anche in Calabria non passerà l’intimidazione del Governo indirizzata ad impedire o limitare un diritto costituzionale quale lo sciopero.

Nella nostra regione si aggrava la sofferenza, il disagio sociale ed economico, un malessere profondo che, come nel resto del Paese, merita una lotta serrata che, in Calabria,  continuerà anche dopo l’1 Dicembre  con una crescente protesta  promossa dal Sindacato che continuerà a mobilitare  lavoratrici, lavoratori, pensionate/i, cittadini e giovani. (rcz)

Domani lo sciopero: I presidi di Cgil e Uil a Reggio, Catanzaro e Cosenza

Domani, dalle ore 10, davanti alle Prefetture di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria partirà lo sciopero indetto da Cgil e Uil.

Insieme a loro, in piazza, lavoratrici a i lavoratori dipendenti di tutti i comparti del pubblico impiego, Istruzione,Università e Ricerca, trasporti, Sanità pubblica e privata, Terzo Settore, le Poste, nonché i dipendenti dei consorzi di bonifica e delle aziende in appalto dei suddetti siti e luoghi di lavoro (per esempio ristorazione collettiva, mensa scolastica ed aziendali, vigilanza e guardiania, polizia e multiservizi, compreso l’igiene ambientale) «a sostegno di un’altra politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente».

Adesso Basta è il titolo della manifestazione per aumentare stipendi e pensioni; rinnovare i contratti nazionali rafforzando il potere d’acquisto e detassando gli aumenti; abbattere i divari che colpiscono le donne; combattere l’evasione fiscale: basta sanatorie, basta condoni e basta premiare settori economici che presentano una propensione all’evasione fino al 70%; indicizzazione automatica all’inflazione delle detrazioni da lavoro e da pensione; promuovere un fisco progressivo: no alla Flat tax; riportare all’interno della base imponibile Irpef tutti i redditi oggi esclusi e tassati separatamente con aliquote più basse; tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze.

E, ancora, favorire il lavoro stabile a tempo indeterminato; cancellare la precarietà; introdurre una pensione contributiva di garanzia; garantire il diritto allo studio attraverso investimenti per servizi, alloggi e borse di studio; approvare una vera riforma delle pensioni, che superi la legge Monti-Fornero; garantire la piena tutela del potere d’acquisto delle pensioni in essere.

Difendere e rilanciare il servizio sanitario nazionale anche aumentando i livelli salariali; approvare un piano straordinario di assunzioni nella sanità e in tutti i settori pubblici e della conoscenza; finanziare le leggi su non autosufficienza e disabilità; aumentare le risorse per il trasporto pubblico locale; rifinanziare il fondo sostegno agli affitti; investire in salute e sicurezza: «basta morti sul lavoro», ribadiscono i sindacati, continuando a illustrare ciò di cui ha bisogno il Paese: «Abbandonare la politica securitaria a partire dalla cancellazione della legge Bossi-Fini e di tutti i recenti provvedimenti in materia di immigrazione e definire nuove politiche di accoglienza e integrazione dei cittadini migranti».

«Serve una nuova strategia e un nuovo intervento pubblico – concludono i sindacati – per affrontare le crisi vecchie e nuove, puntare sulla transizione ambientale ed energetica, riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo governando i processi di digitalizzazione, difendere e incrementare la qualità e la quantità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno».

«Quando in una democrazia i lavoratori, pensionati, giovani, con il loro lavoro e la loro pensione non riescono più a sostenere la propria famiglia e a garantire la vita quotidiana, i diritti all’istruzione ai figli ed il diritto alla salute e alle cure, si è rotto qualcosa nel patto cittadini istituzioni. Un sindacato vero, se le istanze e le proposte fatte per migliorare le condizioni di vita di chi rappresenta non si realizzano e nemmeno vengono considerate, dinnanzi a questo peggioramento va in piazza e sciopera. Non servono altre spiegazioni», ha dichiarato Angelo Sposato, segretario generale di Cgil Calabria nel corso dell’attivo unitario di Cgil Uil Crotone.

«La precettazione del ministro Salvini riguarda il solo settore dei trasporti. Lavoratrici e lavoratori rischiano provvedimenti amministrativi se non penali. È un atto intimidatorio tanto più grave se arriva da chi dovrebbe rappresentare il Paese, come nel caso del ministro Salvini», ha dichiarato Pierpaolo Biombardieri, segretario nazionale di Uil a L’Aria che tira su La7.

«Ma chiariamo una cosa: non c’è nessuna resa – ha ribadito –. Domani scenderemo in piazza, nel pieno rispetto delle regole, per sostenere un’idea, un sogno di un Paese migliore, decisi a far cambiare idea al Governo!». (rcz)

Uil, il segretario calabrese Santo Biondo entra nella segreteria nazionale

Il Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, è stato chiamato a far parte della Segreteria nazionale della Uil.

La decisione è stata assunta dal Segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, durante la riunione del Consiglio confederale nazionale del Sindacato che si è tenuta a Roma nella giornata odierna, durante la quale sono stati posti al centro dell’attenzione i temi riferiti alla sicurezza sui luoghi di lavoro ed il confronto con il Governo.

Reggino di 47 anni, Santo Biondo è alla guida della Uil Calabria dal 2014 ed era stato riconfermato al termine del Congresso regionale che si è a svolto a settembre dello scorso anno presso l’auditorium comunale di Roccella Jonica. (rcz)

Walter Bloise è il nuovo segretario generale della UilFpl Calabria

Walter Bloise, 55 anni dirigente del Comune di Cosenza, è il nuovo segretario generale della UilFpl Calabria. Lo hanno deciso, all’unanimità, le delegate ed i delegati al settimo congresso straordinario che ha chiuso la breve stagione commissariale voluta dai commissari nazionali della categoria. L’assise si è svolta presso la sala convegni dell’agriturismo Costantino di Maida, alla presenza del Segretario generale della Uil Fpl, Domenico Proietti. I lavori sono stati coordinati dal Segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo.

Affiancheranno Walter Bloise nella guida della Uil Fpl Calabria i componenti della segreteria: Roberto Siciliano; Pietro Cerchiara; Pietro Tiano; Bruno Ruberto; Emanuela Decina e Anna Rita Mancuso. Mentre il nuovo tesoriere sarà Giovanni Scerbo.
“Costruiamo il futuro, riscrivendo il presente. Diamo voce al Paese reale”, è stato questo il tema portante del dibattito che ha raccolto il contributo di numerosi delegati ed iscritti all’organizzazione sindacale.

«Bisogna assolutamente rafforzare la sanità pubblica. Questa è la vera emergenza che dobbiamo affrontare e risolvere – ha detto Domenico Proietti – perché dalla sanità dipende la salute delle persone e, quindi, per noi rappresenta una priorità. La politica ha commesso un errore nel non utilizzare il Mes sanitario e noi pensiamo che la presidente Giorgia Meloni debba andare in Europa per riaprire questa partita e utilizzare questi fondi per procedere a nuove assunzioni, alle stabilizzazioni dei precari e migliorare le prestazioni offerte ai nostri concittadini a Milano così come a Reggio Calabria. Senza mai dimenticare di mettere in campo una battaglia senza quartiere alla criminalità organizzata che limita lo sviluppo del Mezzogiorno».

Domenico Proietti, poi, nel suo intervento è tornato a bocciare l’autonomia differenziata. «Questa riforma – ha proseguito il Segretario generale della Uil Fpl – aumenterebbe le distanze fra il Nord ed il resto del Paese. Noi vogliamo unire il Paese. La Calabria ha grandissime potenzialità, dobbiamo mettere tutti nelle condizioni di cogliere queste possibilità attraverso un impegno concreto delle istituzioni e delle amministrazioni locali e le parti sociali sono pronte a dare un contributo a questo processo».

L’ultimo passaggio del suo intervento Domenico Proietti l’ha dedicato al Pnrr ed al rischio di poter perdere questi fondi. «Io non posso pensare che si rinunci alle risorse destinate al Sud. Dobbiamo fare in tutti i modi per portare a compimento questi progetti. Se c’è bisogno di potenziare il personale le amministrazioni lo facciano ma non si deve rinunciare neanche ad un euro perché quella del Pnrr è un’opportunità straordinaria per rilanciare il Mezzogiorno».

«Chiudiamo oggi una breve stagione commissariale della categoria – ha detto Santo Biondo, Segretario generale della Uil Calabria – è restituiamo la Uil Fpl alla gestione democratica, la riconsegniamo nelle mani di un gruppo di dirigenti di grande valenza professionale nella certezza che saranno in grado di traghettare la categoria verso un futuro di crescita e impegno sindacale».

«Impegno che è necessario in Calabria – ha proseguito Santo Biondo – per portare fuori questa regione dalle secche in cui è finita, per risolvere le tante problematiche che la affliggono, per ammodernare la sanità e rinnovare i contratti dei lavoratori del comparto sanitario e di quello pubblico, renderla efficiente per non perdere la sfida della corretta programmazione dei fondi del Pnrr che sono determinanti per costruire una rete territoriale sanitaria moderna ed efficiente, una rete che ha bisogno di nuove assunzioni per non correre il rischio di costruire in Calabria nuove cattedrali nel deserto».

I lavori congressuali sono stati conclusi dall’intervento di Walter Bloise, neo Segretario generale della Uil Fpl Calabria. «Per innovarsi – ha detto Walter Bloise – bisogna ripartire dalla formazione di una nuova classe dirigente sindacale, che sappia affrontare le sfide del terzo millennio. Bisogna valorizzare il lavoro dei servizi pubblici e la professionalità di chi li eroga, per rimettere al centro delle politiche del Paese le persone e i cittadini. La politica, negli ultimi venti anni, ha considerato la pubblica amministrazione come un costo e non come un settore su cui investire. È necessario invertire la rotta. A cominciare da un piano straordinario di nuove assunzioni».

«Servono maggiori risorse per la sanità. È necessario – ha concluso il neo Segretario regionale della Uil Fpl Calabria – rifondare dalle basi il Sistema sanitario nazionale, poiché altrimenti rischiamo, a breve, il suo collasso. Si deve ripartire dalla contrattazione. Serve anche il riordino delle autonomie locali. È diventato urgente il riordino sostanziale di tutto il sistema delle autonomie locali, ripensando al ruolo delle Province e delle Città metropolitane e l’accorpamento efficiente dei Comuni. Occorre, infine, un contratto unico per il terzo settore». (rcz)

Cgil, Cisl e Uil scrivono a Mattarella per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Di MAURIZIO LANDINI, LUIGI SBARRA E PIERPAOLO BOMBARDIERI – Illustre Presidente, La ringraziamo, innanzitutto, per tutta l’attenzione che ha dedicato negli anni e che continua a dedicare ai temi del lavoro e soprattutto al dramma delle morti sul lavoro.

Gli ultimi episodi sono solo l’ennesimo segnale del dramma che migliaia di lavoratrici e lavoratori, migliaia di famiglie hanno vissuto negli ultimi anni. Le continue morti, l’incremento degli infortuni e di malattie professionali non sono numeri: ci consegnano la dura realtà di un Paese che non riesce a fare fino in fondo i conti con la cultura della prevenzione, con la garanzia della salute e della sicurezza in ogni luogo di lavoro.

Non si tratta solo di un problema culturale, c’è una logica di mercato spietata che considera la sicurezza un costo e non un investimento, incrementa sempre di più i ritmi di lavoro, la rapidità degli interventi, in uno scambio in cui il lavoro e la vita delle persone continuano ad essere l’agnello sacrificale.

Su queste tematiche abbiamo predisposto e presentato al Governo una specifica Piattaforma unitaria senza aver ricevuto adeguate risposte. È il momento di un’azione straordinaria corale per raggiungere l’obiettivo di zero morti sul lavoro.

Ma richiediamo un’attenzione straordinaria a tutte le Istituzioni attraverso tutte le leve di promozione della prevenzione e di controllo, al legislatore affinché presti più attenzione agli effetti di provvedimenti che sacrificano le regole in favore della semplificazione, al mondo imprenditoriale affinché si unisca in questa battaglia per la salute e sicurezza isolando quelle imprese che non garantiscono il rispetto della normativa.
Caro Presidente, ci rivolgiamo a Lei per condividere le preoccupazioni e illustrarLe le nostre proposte al fine di realizzare gli obiettivi che da tempo vogliamo raggiungere con lo scopo di ottenere la piena applicazione della nostra Costituzione. (ml, ls,pb)

[Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri sono rispettivamente segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil]

Cgil, Cisl e Uil a confronto con Occhiuto sulle emergenze calabresi

È stato un confronto positivo quello avvenuto tra i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, e il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per discutere dei

temi prioritari della Sanità, del Lavoro, delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dei punti nevralgici della Vertenza Calabria che avevano accumulato negli ultimi mesi diversi ritardi.

Sulla Sanità si è partiti dalla rete ospedaliera e dalla medicina territoriale, della rete di emergenza-urgenza che saranno oggetto di un nuovo e specifico incontro, proseguendo poi con la necessità di procedere a nuove assunzioni. Il presidente ha dato notizia dell’imminente arrivo di altri medici cubani che per i sindacati, pur implementando l’organico, non sono sufficienti a garantire una sanità di qualità. Altra questione nevralgica quella degli accreditamenti, in merito ai quali Occhiuto ha comunicato di voler riformare il sistema attraverso una specifica legge regionale. Sono, invece, 120 i milioni euro di spesa previsti per la rete delle emergenze-urgenze, il 118 e la nuova diagnostica. 

Le sigle hanno posto il tema dei ritardi nella costruzione dei nuovi ospedali che in alcuni casi sono lievitati a causa dell’aumento dei costi dei materiali edili e in merito ai quali occorre recuperare tempo. Un’altra richiesta di incontro è stata avanzata in merito alle facoltà di Medicina degli atenei di Catanzaro e Cosenza per discutere della strategicità e potenzialità che queste possono avere in termini di ritorno sull’offerta sanitaria.  

Durante il tavolo si è discusso anche di Infrastrutture, a partire dalla Ss. 106 per la quale pare ci sia una riduzione dei tempi del finanziamento di 3 miliardi di euro per il tratto Sibari-Reggio Calabria che dovrebbe attivarsi entro il 2024. Altri fondi, ha spiegato Occhiuto, sono poi previsti per il rifacimento e messa in sicurezza del tratto A3 Altilia – Grimaldi. 

CGIL CISL E UIL hanno concordato con il presidente un tavolo con Rfi per discutere di un piano di investimenti di circa 9 miliardi previsti per la rete ferroviaria calabrese. A tal proposito, CGIL CISL e Uil hanno insistito sulla elettrificazione della rete ionica ed Alta Velocità.

Così come per il ponte crollato a Longobucco, per il quale si terrà un incontro in Regione con Anas il 3 agosto, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un ulteriore incontro per la galleria della Limina.

Durante il tavolo si è discusso anche del precariato storico calabrese sul quale le sigle hanno chiesto un’accelerazione, così come sono stati concordati nuovi tavoli di confronto su settore idrico, depurazione e rifiuti.

In merito alla riforma dei consorzi di bonifica, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto l’applicazione delle clausole sociali a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e il presidente si è impegnato a sentire le organizzazioni sindacali di categoria in un’apposita audizione in commissione regionale.

Per quanto concerne Fincalabra i sindacati hanno affermato la necessità di una riorganizzazione finalizzata al rafforzamento tecnico amministrativo della struttura che possa intercettare fondi comunitari.

Grande attenzione è stata, infine, data alla straordinaria ondata di calore che sta colpendo la Calabria. Unitariamente le sigle hanno chiesto ad Occhiuto di emanare un’ordinanza di divieto di lavoro nelle ore più calde anche nel settore edile ed affini, così come già fatto in agricoltura. 

Il segretario generale di Cgil Calabria, Angelo Sposato, ha parlato di «un risultato importante e un atto di sensibilità e responsabilità per la sicurezza dei lavoratori». (rcz)

I sindacati chiedono incontro urgente a Occhiuto per il crollo del ponte di Longobucco

I segretari generali regionali di Cgil Calabria, Cisl Calabria e Uil Calabria, rispettivamente Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, insieme ai segretari generali territoriali, Ianni, La Via Cretella, hanno chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, un incontro urgente per il crollo del ponte di Longobucco.

«Avvertiamo quotidianamente il disagio di cittadini, lavoratori, studenti, utenti – hanno spiegato i sindacalisti in una nota congiunta – che si trovano completamente isolati a svolgere le normali attività ordinarie e siamo molto preoccupati che il ritardo degli interventi necessari possa impedire il corretto svolgimento dei servizi essenziali delle comunità interessate al crollo».

«A questo proposito – hanno detto – essendoci stato un interesse generale delle forze politiche e sociali per individuare immediate soluzioni, chiediamo la convocazione di un incontro con le scriventi OO.SS., la Direzione Anas, la deputazione parlamentare e regionale e l’amministrazione comunale di Longobucco». (rcz)

A Lamezia l’iniziativa della triplice “Insieme per il lavoro nel sistema della bonifica calabrese”

Si intitola Insieme per il lavoro nel sistema della bonifica calabrese la manifestazione in programma domani mattina, a Lamezia Terme, alle 10.30, nella sede di Unioncamere e organizzata da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria.

«In un territorio come quello calabrese, a forte vocazione agricola, ma fragile e segnato da fenomeni di dissesto idrogeologico – hanno dichiarato i segretari generali regionali Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) – è fondamentale investire adeguatamente nel lavoro, presidio umano e multifunzionalità del sistema della bonifica».

«Attualmente, le precarie condizioni economiche e amministrative, in cui si trova la gran parte degli Enti consortili calabresi – hanno aggiunto – non garantiscono l’efficienza dei servizi al settore agricolo, la tutela e sicurezza del territorio, e, inoltre, stanno determinando gravi ripercussioni su diritti economici e previdenziali di operai e impiegati.

«Con questa iniziativa – hanno continuato i rappresentati sindacali – vogliamo porre l’accento sulla necessità di instradare un concreto, serio e responsabile confronto sulla bonifica calabrese, che coinvolga tutti gli attori istituzionali e sociali interessati, anche in considerazione della prossima riforma regionale del settore. Su questi e altri temi, abbiamo predisposto un documento sindacale unitario contenente le nostre analisi e proposte, che sarà presentato nel corso dell’iniziativa».

«Riteniamo essenziale – hanno concluso Sapia, Vaiti e Barbalaco – superare emergenze e disfunzioni che hanno segnato la bonifica calabrese negli ultimi decenni, dare un fattivo contributo al fine di avviare una nuova stagione in questo settore, dando centralità agli Enti consortili, al lavoro delle maestranze, al capitale umano, al ricambio generazionale, alla qualità dei servizi e alla tutela del territorio e delle comunità, attraverso programmazione e pianificazione, adeguato utilizzo delle risorse europee e nazionali, innovazione e sostenibilità ambientale, coerente con le politiche green dettate dalla transizione energetica e il virtuoso utilizzo dell’importante risorsa idrica».

I lavori saranno presieduti dal Segretario Generale Uila Uil Calabria Pasquale Barbalaco, mentre la Segretaria Flai Cgil Calabria Federica Pietramala svolgerà la relazione introduttiva.

Previsti gli interventi del Presidente dell’Urbi-Anbi Calabria Rocco Leonetti, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione Gianluca Gallo, del Segretario nazionale Uila Uil Gabriele De Gasperis, del Presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti, del Segretario Generale Fai Cisl Calabria Michele Sapia, del Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto, della Segretaria nazionale Flai Cgil Silvia Spera e del Presidente di Cia Calabria, Nicodemo Podella.

Le conclusioni saranno affidate alla Segretaria nazionale Fai Cisl, Raffaella Buonaguro(rcz)

Lunedì al Waterfront di Reggio l’iniziativa contro l’autonomia di Cgil e Uil

No Autonomia differenziata è il titolo dell’iniziativa di Cgil e Uil Calabria in programma lunedì 3 luglio al Waterfront di Reggio Calabria. Una iniziativa che inizierà alle 18.30 alla scalinata del Waterfront, un luogo simbolo della Città, un’opera realizzata con quei fondi europei che per le Regioni del sud diventano sempre più un sostentamento sostitutivo, non più aggiuntivo, per come vorrebbe la normativa, per l’erogazione di servizi e la realizzazione di opere pubbliche.

Gli effetti nefasti della riforma varata dal Governo che introduce l’autonomia differenziata, le condizioni di difficoltà vissute da vaste aree del Paese, in particolare concentrate nelle regioni del Sud, la difficoltà degli Enti territoriali nell’erogazione dei servizi essenziali dovute ai progressivi e generalizzati tagli dei trasferimenti statali, la necessità di invertire la tendenza in un percorso che rilanci le politiche perequative per una reale coesione territoriale, l’assenza di livelli uniformi di godimento dei diritti di cittadinanza, le fragilità del sistema della sanità e del mondo della scuola sui territori del Sud ed in Calabria.

La manifestazione, inoltre, è stata presentata dai segretari confederali Gregorio Pititto e Nuccio Azzarà.
Entrambi lunedì sera saranno sul palco ad aprire l’iniziativa, insieme ai sindaci facenti funzioni della Città Metropolitana, Carmelo Versace, e del Comune, Paolo Brunetti. L’incontro, moderato dal giornalista Stefano Perri, Capo Ufficio Stampa della Città Metropolitana, sarà concluso dagli autorevoli interventi di Cristian Ferrari della Segreteria Nazionale della Cgil e dell’avvocato e scrittore Corrado Edoardo Mollica.

All’incontro sono stati invitati a partecipare sindaci ed amministratori, rappresentanti di categorie, associazioni e realtà politiche che operano sul territorio metropolitano, per un momento di confronto che punta ribadire la netta e chiara contrarietà del territorio reggino ad una riforma antimeridionalista, che rischia – come affermano gli stessi organizzatori – di continuare ad arricchire le aree più avanzate del Paese a discapito di quelle più in difficoltà, condannate ad un futuro di arretratezza e sottosviluppo. (rrc)